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    ITIA: ridotta la pena a Brooksby, può rientrare il prossimo 3 marzo

    Jenson Brooksby

    Jenson Brooksby potrà tornare sul tour ATP il prossimo 3 marzo 2024, visto che l’ITIA ha ridotto la pena da 18 a 13 mesi per aver saltato 3 controlli antidoping. La notizia arriva direttamente dalla International Tennis Integrity Agency (ITIA), che attraverso il suo portale ufficiale ha comunicato che oggi, 15 febbraio, è stato raggiunto un accordo con il giocatore americano.
    Brooksby, all’epoca n.33 del ranking ATP, era stato sospeso per 18 mesi da un tribunale indipendente per aver saltato tre test antidoping in un periodo di 12 mesi. Tuttavia, nuove informazioni relative alle circostanze che hanno dato origine ai test mancati – che in precedenza non erano state a disposizione dell’ITIA o del tribunale indipendente durante l’udienza iniziale – sono state presentate nell’ambito del procedimento di appello della Corte Arbitrale dello Sport (CAS) del giocatore. “Sulla base di un esame dettagliato delle nuove informazioni, l’ITIA, in consultazione con l’Agenzia mondiale antidoping (WADA), ha stabilito che il grado di colpa del giocatore per la violazione delle regole antidoping (ADRV) doveva essere rivalutato”, si legge nel comunicato.
    Così è avvenuto, tanto che la colpa di Brooksby è stata ritenuta meno grave rispetto alla sanzione ricevuta, e quindi una sospensione di 13 mesi è stata considerata come appropriata. La sanzione è stata retrodatata alla data del terzo ed ultimo mancato test antidoping di Jenson, quindi la sospensione di Brooksby, iniziata il 4 febbraio 2023, terminerà il 3 marzo 2024. Raggiunto l’accordo con l’ITIA, il giocatore ha ritirato il ricorso al CAS.
    Brooksby aveva argomentato sui social con dovizia di particolari le sfortunate circostanze che l’avevano portato a saltare il terzo controllo antidoping (ne avevamo parlato qua). A quanto sembra la tesi dello statunitense è stata considerata valida, e quindi la pena ridotta. Brooksby si è dedicato negli ultimi mesi a commentare i colleghi del tour su alcuni network USA. Si era anche sottoposto ad un intervento al polso, quindi è tutto da verificare come rientrerà sul tour.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Halep: “Ho fiducia nel giudizio, la verità verrà fuori”

    Simona Halep, squalificata per 4 anni

    Simona Halep è ottimista che il processo d’appello, in corso a Losanna di fronte al Tribunale arbitrale dello sport contro la sua squalifica per doping, la scagionerà totalmente dalle accuse, ritenute dalla tennista rumena assurde e ingiuste. L’ex numero 1 del mondo è stata sospesa dall’ottobre 2022 per 4 anni per due distinte violazioni dei protocolli antidoping. Oggi ha parlato del caso davanti al Tribunale.
    “Mi hanno giudicato in base a degli scenari”, ha detto Halep, come raccoglie la agenzia Reuters. “Non ci sono prove. È semplicemente folle”. “Ho avuto la possibilità di difendere la mia posizione e credo davvero che la verità verrà fuori. Il giorno in cui tornerò in campo si avvicina”.
    A meno che il procedimento non scagioni totalmente Simona, la sospensione durerà fino al 6 ottobre 2026. La 32enne ex campionessa di Wimbledon è risultata positiva al farmaco Roxadustat agli US Open del 2022. Il Roxadustat è legittimamente utilizzato per il trattamento dell’anemia, ma è presente nell’elenco delle sostanze vietate della WADA come agente dopante poiché aumenta l’emoglobina e la produzione di globuli rossi. Nel maggio del 2023, Halep è stata colpita da un’ulteriore e separata violazione del programma antidoping relativa a irregolarità nel suo passaporto biologico da atleta.
    Nella sentenza iniziale, un tribunale indipendente ha accettato la spiegazione della Halep di aver assunto inconsapevolmente quella sostanza per colpa di un integratore contaminato, ma ha ritenuto che la causa del fallimento dei test fosse “probabile doping”. Si è poi appurato che quell’integratore incriminato le è stato somministrato inconsapevolmente da un membro dell’Accademia di Mouratoglou, come confermato dallo stesso ex allenatore della rumena. Il prodotto sarebbe stato contaminato, e questo avrebbe alterato i valori del sangue della campionessa.
    Nel suo ricorso, Halep chiede alla Corte Arbitrale dello Sport di annullare la decisione del Tribunale e di ridurre la sua sospensione. Al termine dell’udienza il collegio delibererà ed emetterà un lodo arbitrale contenente la propria decisione e le relative motivazioni.
    “Al momento non è possibile indicare un periodo di tempo per l’emissione della decisione”, ha affermato il TAS in una nota. “La decisione del collegio CAS sarà definitiva e vincolante, ad eccezione del diritto delle parti di presentare ricorso al Tribunale federale svizzero entro 30 giorni per motivi limitati.”
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Halep sarà sentita dal CAS il 7 febbrario 2024

    Simona Halep

    Si torna a parlare del caso Halep. La ex n.1 WTA rumena è attualmente squalificata per due violazioni al protocollo anti doping dell’ITIA (assunzione di un farmaco proibito, il roxadustat, e irregolarità nel passaporto biologico), ma sta continuando a lottare per dimostrare la propria innocenza. Per questo dopo la sentenza a lei sfavorevole, che la condanna ad uno stop fino al 6 ottobre 2026, ha deciso si appellarsi al CAS, Court of Arbitration for Sport. Finalmente il tribunale ha deciso le date dell’udienza: Halep sarà sentita dal 7 al 9 febbraio 2024.
    Questo il commento di Simona, affidato anche da una breve clip: “Sono felice di avere la opportunità di presentarmi davanti ad un tribunale indipendente e provare la mia innocenza”.

    With the news of her hearing Simona shared saying this:
    “The Court of Arbitration for Sport has decided hearings in my case to be between 7-9 February 2024. I am glad to have the opportunity to present and prove my innocence before an Independent tribunal. Thank you!”. pic.twitter.com/0JsWuEwAu3
    — Romanian Tennis (@WTARomania) December 12, 2023

    Halep fu trovata positiva a US Open 2022. Fin da subito ha fatto tutto quello che era in suo potere per provare la propria innocenza, affermando che la sostanza proibita era entrata nel suo corpo per colpa di un integratore contaminato. I suoi coach (tra cui Darren Cahill, attualmente nell’angolo di Sinner) hanno sostenuto la sua innocenza, e Patrick Mouratoglou si è preso la colpa per la faccenda, visto che l’integratore incriminato è stato proposto alla rumena da un membro del suo staff. Al momento tuttavia la sentenza è in vigore e Halep sta scontando la squalifica.

    Romanian tennis player Simona Halep has been suspended for a period of four years following breaches of the Tennis Anti-Doping Program.https://t.co/dO3PdIruyF pic.twitter.com/cLRU7EhkjY
    — International Tennis Integrity Agency (@itia_tennis) September 12, 2023

    Vedremo se il CAS, che ha sede a Losanna ed è attivo dal 1984 e riconosciuto dal CIO, ribalterà la sentenza a favore di Simona o la ex campionessa di Wimbledon dovrà scontare i 4 anni di squalifica. LEGGI TUTTO

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    La FIVB organizza una serie di webinar sul contrasto al doping

    Di Redazione

    La neonata collaborazione tra FIVB e International Testing Agency (ITA), il partner a cui la Federazione internazionale ha affidato la gestione dei controlli antidoping, si concretizza in una prima iniziativa pubblica: una serie di webinar sul tema della lotta al doping destinati a tutti gli addetti ai lavori, dai giocatori agli arbitri passando per allenatori, procuratori e dirigenti federali.

    I seminari online si svolgeranno dal 5 aprile al 3 maggio, ogni mercoledì dalle 14 alle 15 (orario italiano): gli appuntamenti si terranno in cinque lingue (inglese, arabo, cinese, francese, spagnolo e russo) e potranno essere seguiti l’uno indipendentemente dall’altro, previa registrazione obbligatoria. Il primo appuntamento (mercoledì 5 aprile) sarà dedicato a un’introduzione generale sul tema dell’antidoping; a seguire un incontro più specifico sulle procedure di controllo (12 aprile) e uno sulla lista delle sostanze proibite e la gestione dei farmaci (19 aprile). Il quarto webinar (26 aprile) sarà incentrato sui “Principi e valori dello sport pulito” e il quinto e ultimo (3 maggio) sui test eseguiti al di fuori delle competizioni.

    I link per la registrazione ai singoli eventi sono disponibili online.

    (fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    Un altro caso di doping “retroattivo” in Russia: squalificato Dmitry Ilinykh

    Di Redazione

    Ancora un caso di doping sanzionato con quasi 10 anni di ritardo in Russia: dopo Dmitry Musersky e Alexander Butko, anche l’ex schiacciatore Dmitry Ilinykh, a sua volta campione olimpico con la nazionale a Londra 2012, è stato punito per un caso di positività a un test antidoping rilevato nel lontano 2013. A differenza degli ex compagni, però, Ilinykh non ha accettato di “patteggiare” con la FIVB e ha ricevuto la sanzione più pesante: la revoca di tutti i titoli conquistati tra l’11 maggio 2013 e il 10 maggio 2015, tra cui l’oro ai Campionati Europei e quello alle Universiadi, oltre alla sospensione per due anni da qualsiasi incarico ufficiale.

    Lo schiacciatore, che ha lasciato l’attività agonistica nel 2021 e oggi è il direttore sportivo del Belogorie Belgorod, ha annunciato che farà ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna contro questa decisione. La sostanza rilevata nel campione incriminato è la stessa di Muserskiy, la dimetilamilammina, ed è molto probabile che la positività dei due giocatori sia stata constatata nel corso dello stesso controllo, quando entrambi militavano proprio nel Belogorie. In seguito però, come avvenuto negli altri casi, la RUSADA (l’agenzia antidoping russo) aveva “insabbiato” i risultati nascondendoli alla WADA e provocando il grave scandalo che aveva portato all’esclusione della Russia dalle competizioni internazionali.

    Recentemente la FIVB ha svelato un altro caso di doping relativo allo stesso periodo, quello riguardante la beacher Anna Vozakova, trovata positiva alla sibutramina (un riduttore dell’appetito) in un controllo eseguito a giugno 2012 nel corso della Continental Cup. In questo caso, anch’esso parte dell’investigazione della WADA sui laboratori di Mosca, la giocatrice ha trovato l’accordo con la Federazione internazionale per una squalifica di due anni, che scadrà a gennaio 2024.

    (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    La FIVB sigla un accordo per l’antidoping con l’International Testing Agency

    Di Redazione

    Novità storica nel campo dei controlli antidoping per la FIVB: la Federazione internazionale ha infatti annunciato che, dall’inizio di quest’anno, l’esecuzione e dell’intero programma antidoping è delegato alla International Testing Agency (ITA), anche se la gestione dei risultati e delle eventuali sanzioni a carico degli atleti resterà a carico della FIVB. L’accordo durerà almeno fino alla fine del 2025, con la possibilità di un’ulteriore estensione.

    Già da gennaio, dunque, ITA sta conducendo i test antidoping sia nel corso delle competizioni, sia al di fuori di esse, basandosi una valutazione del rischio personalizzata in base a fattori specificamente relativi alla pallavolo. Tra i compiti dell’agenzia rientra anche l’amministrazione dei passaporti biologici degli atleti (ABP) e delle esenzioni per uso terapeutico (TUE): la gestione delle richieste queste ultime sarà demandata al comitato ITUEC, che include alcuni dei più grandi esperti al mondo in medicina sportiva. ITA, inoltre, garantirà la conservazione dei campioni analizzati e la loro eventuale ri-analisi per almeno dieci anni dal primo test.

    L’agenzia si occuperà anche di una serie di attività collaterali, come l’organizzazione di eventi online dal vivo rivolti agli atleti sul tema dell’educazione e della prevenzione del doping. Da parte sua, la FIVB garantirà a tutti i suoi affiliati l’accesso alla piattaforma REVEAL, gestita da ITA, che permette di segnalare in forma confidenziale le possibili violazioni della normativa antidoping.

    “La FIVB – ha detto il presidente Ary Graça – è impegnata nella protezione degli atleti ‘puliti’ e mantiene un approccio di tolleranza zero nei confronti del doping. In questo senso la partnership con ITA ci permetterà di sviluppare le procedure esistenti, garantendo gli standard più alti possibili per il nostro sport“. E il direttore generale di ITA Benjamin Cohen ha aggiunto: “I giocatori di pallavolo e Beach Volley possono essere certi di essere sempre al centro del nostro lavoro, di essere trattati in modo giusto, corretto e rispettoso per promuovere un gioco sano e corretto“.

    (fonte: FIVB) LEGGI TUTTO

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    Pavel Moroz nuovamente squalificato: 15 mesi di stop per doping

    Di Redazione Continua la serie di squalifiche “retroattive” per doping comminate dalla FIVB ai giocatori russi, puniti per violazioni commesse nel lontano 2014. I relativi campioni, infatti, sono riemersi solo ora dopo essere stati nascosti per anni dall’agenzia antidoping locale (cosa che aveva portato a un caso internazionale con la squalifica della Russia da tutte […] LEGGI TUTTO

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    Doping: si aggrava la posizione di Majchrzak

    Kamil Majchrzak

    Brutte notizie dalla Polonia per Kamil Majchrzak. Il 26enne tennista polacco (n.77 del ranking ATP) è stato sospeso dalla ITIA per esser risultato positivo ad alcuni test antidoping condotti nei tornei autunnali da ui disputati a Sofia, Giappone e Corea del Sud. Tre le sostanze vietate trovate nei campioni del test. Sui social si era dichiarato innocente, incredulo e preoccupato, certo di non aver assunto alcuna sostanza proibita, attendendo altri esami. Pare che nuovi test condotti in patria abbiano aggravato la sua posizione.
    Infatti secondo quanto riportato da alcuni media nazionali, Kamil è risultato positivo ad un primo controllo effettuato in Polonia. Ma non solo: un canale tv del suo paese ha annunciato che nell’analisi a cui si è sottoposto sia stata rivelata una quarta sostanza proibita. Attendiamo l’ufficialità della notizia che, se confermata, peggiorerà il quadro a carico di Majchrzak. LEGGI TUTTO