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Riforma dello sport, rinvio in vista? Le associazioni di categoria dicono no

Foto AIP

Di Redazione

La riforma dello sport va verso un nuovo rinvio? Sembrerebbe questo l’orientamento del Governo appena insediatosi, a giudicare dalle dichiarazioni di diversi esponenti politici, come il senatore Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia). La riforma, che prevede cambiamenti radicali nella disciplina del vincolo e del lavoro sportivo – su quest’ultimo tema, tra l’altro, l’esecutivo uscente ha appena apportato importanti correttivi alla legge – dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2023; si parla però della possibilità di prorogarla almeno a settembre, anche per evitare che società e associazioni si ritrovino in mezzo al “guado” proprio nella fase centrale della stagione sportiva.

L’ipotesi, però, non piace per nulla alle associazioni di categoria: Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori e della Cids (Confederazione italiana degli sportivi), ha espresso tutta la sua contrarietà in un’intervista a ItaliaOggi. E per farlo ha utilizzato proprio l’esempio del volley: “Siamo campioni d’Europa e del mondo e i nostri atleti sono inquadrati come dilettanti e non depositano contributi. Una stortura che deve necessariamente essere superata“.

Siamo assolutamente contrari alla proroga – ha spiegato Calcagno – chiederemo certamente di trovare ulteriori coperture, perché ci rendiamo conto che sia necessaria magari un’ulteriore gradualità. Non è giusto, però, che tra tutele e sostenibilità economica sia sempre quest’ultima a prevalere“. Il problema, naturalmente, non riguarda solo gli atleti: “Forse è ancora più importante per gli istruttori, i tecnici, insomma coloro a cui affidiamo i nostri figli per la pratica sportiva. È fondamentale che non siano dopolavoristi o, peggio, volontari mascherati, ma che siano riconosciuti come lavoratori sportivi in tutto e per tutto“.

Le proposte della Cids al nuovo Governo arriveranno dopo l’assemblea prevista per il 3 novembre. Nel frattempo, a meno di due mesi dalla data fissata per il via alla riforma, centinaia di migliaia di lavoratori attendono di conoscere il loro destino…


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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