Di Redazione
Esce a testa altissima la Unet E-Work Busto Arsizio dalla semifinale di Coppa Italia Frecciarossa, in cui la squadra biancorossa è stata in grado di restare in gioco fino all’ultimo contro la grande favorita Conegliano. “Abbiamo cercato di fare quello che potevamo per metterle in difficoltà – commenta Camilla Mingardi ai microfoni di RaiSport – sapendo che dall’altra parte c’è una squadra fortissima. In alcuni momenti ci siamo riusciti, in altri no, ma è andata così“.
“A noi mancava Rossella (Olivotto, n.d.r.) che è una giocatrice di esperienza e di muro che avrebbe potuto aiutarci – ricorda l’opposta – e anche Adelina (Ungureanu, n.d.r.) è un ottimo primo cambio, con più soluzioni avremmo potuto aiutare il coach nei momenti più difficili. Eravamo forse anche un po’ stanche, avendo giocato due giorni fa, ma comunque Conegliano ha giocato un’ottima partita. Siamo super orgogliose di essere arrivate fin qua nonostante tutte le difficoltà; il rammarico comunque c’è, perché eravamo due punti sopra nel quarto set, ma Egonu è una giocatrice che quando conta sa fare la differenza, e loro hanno giocato quest’arma“.
“Alla fine è venuta fuori la differenza oggettiva che c’è tra le due squadre – dice Marco Musso – ma sul 22-20 per noi nel quarto set potevamo gestire meglio uno o due cambi palla. Ammetto però che quando arrivi così lungo contro squadre così forti riuscire a rimanere lì è un dispendio di energie veramente importante. Si poteva sicuramente giocare un match più qualitativo a muro, si può sempre fare meglio, ma la nostra è una squadra che in questi tre giorni ha dimostrato di saper sopperire alle assenze: due pedine importantissime di un roster che su 13 giocatrici ha 5 atlete giovanissime. Io credo che comunque la nostra partita sia stata intensa e che abbiamo saputo tener testa a Conegliano, al netto dei due set persi a 16“.
“Dobbiamo focalizzarci un po’ di più sul controllo di palla in ricezione – aggiunge Alexa Gray – non abbiamo messo la nostra alzatrice nelle condizioni migliori. Sono comunque orgogliosa delle mie compagne: abbiamo combattuto tanto dopo una settimana dura e stancante“.