Di Redazione
Continua la programmazione della nuova stagione del Messina Volley con la riconferma nello staff tecnico di Lucia Peditto. La società del direttore generale Mario Rizzo conferma il rapporto di collaborazione con l’allenatrice messinese nell’ambito del settore giovanile, inserito nel quadro del progetto “Messina Volley Network“. Peditto è attiva anche nella zona jonica come tecnico della Scuola di Pallavolo-Giardini del Volley, che prende parte al campionato di Prima Divisione.
Il tecnico, che da giocatrice (ed in particolare come palleggiatrice) ha disputato la Serie A con la Mangiatorella Messina, rappresenta uno dei pilastri del progetto gialloblu, essendo nel contesto della società fin dalla sua fondazione. Sulla nuova stagione della Scuola di Pallavolo-Giardini del Volley l’allenatrice giallo-blu ha dichiarato: “La Scuola di Pallavolo è attiva da 11 anni e grazie alla collaborazione con la Polisportiva Don Bosco è nata i Giardini del Volley con cui disputeremo i campionati under 13 e 14 con tutte le ragazze del posto“.
Successivamente Peditto si è soffermata sull’approccio all’attività propedeutica tecnico-tattica individuale e di squadra: “Le ragazze hanno bisogno di lavorare e crearsi degli obiettivi. Io ho avuto la fortuna di allenare un gruppo (2009-2011) che, dopo qualche difficoltà iniziale, è riuscito a capire che prima dell’approccio tecnico alla pallavolo ci vuole serietà, puntualità e passione“.
Infine l’allenatrice commenta l’importanza del settore giovanile nel progetto Messina Volley, di cui ha sempre fatto parte, e che ha dato i suoi frutti considerando, ad esempio, Giulia Spadaro che a 19 anni è titolare in Serie C: “Per me il Messina Volley rappresenta tutto, visto che in questa società sono cresciuta come allenatore. La formazione di un’atleta come Giulia Spadaro non è facile, in quanto viaggia da Letojanni. Dopo essere cresciuta a Giardini con me, successivamente è arrivata al Messina Volley all’età di 13 anni. E’ difficile fare sacrifici ed oggi i ragazzi sono poco propensi a farli, invece lei è stata brava perché ha messo amore, passione e tante ore in treno e macchina e deve essere da esempio per le altre“.
(fonte: Comunicato stampa)