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Australian Open: Berrettini cede in quattro set a un Nadal super offensivo

Matteo Berrettini non riesce nell’impresa di sconfiggere Rafael Nadal, il sogno della sua seconda finale Slam è rimandato. Il maiorchino supera l’azzurro col punteggio 6-3 6-2 3-6 6-3. Matteo in campo è parso meno reattivo e veloce dei match precedenti, probabilmente provato dalla durissima maratona vinta contro Monfils nei quarti e da tutto un torneo molto dispendioso; al contrario il serbatoio delle energie di Rafa era cone al solito al completo, e l’energia del suo tennis è stata decisiva, soprattutto nei primi due set, dominati dal “GOAT” del rosso. Ha servito bene Nadal, ma soprattutto è riuscito a rispondere in modo efficace anche a tante prime di Berrettini, che non ha servito poi così male. Straordinario Rafa. L’iberico rispetto al precedente in semifinale a New York ha avanzato la sua posizione in risposta e trovando grandi tempi d’impatto ha messo alle corde l’azzurro, annullando il suo principale punto di forza e spostando l’incontro su di un unico tema tattico, esattamente quello che gli ha permesso di vincere tante sfide contro Federer ed i giocatori meno forti sul lato sinistro: palla carica di spin e potente sul rovescio. Berrettini è stato martellato in modo ossessivo, continuo, meccanico, sul rovescio. Inchiodato a sinistra, costretto a scambiare tanto, a faticare, ha sofferto per girarsi sul diritto e invertire l’inerzia dello scambio, riuscendoci solo a tratti. Rafa è stato super aggressivo, quasi sempre in avanti, a prendersi di forza spazio in campo. A New York era stato il “solito” muro difensivo. Oggi l’ha vinta con tennis a tutto campo e tempi di gioco velocissimi. Aggredire per non essere aggredito.

Matteo non ha risposto come nei suoi giorni migliori, anzi sono venuti fuori alcuni suoi problemi nel colpo, eccetto la fiammata da metà del terzo set, quando ha approfittato di un primo calo dell’iberico, ben capitalizzato con un uno-due che gli è valso il set. Nadal alla battuta è stato bravissimo a non insistere soltanto sulla direttrice esterna e rovescio di Berrettini, ma ha variato molto gli angoli ed ha tenuto percentuali di prime alte.

L’inerzia è cambiata a metà del terzo set, con Berrettini bravissimo nel crederci sino alla fine. Ha incrementato l’efficacia del servizio, più sciolto di testa visto che la partita pareva ormai compromessa, tanto che anche col diritto ha iniziato a far partire quelle pallate “a tutta” che un po’ erano mancate nei primi due set. E ha difeso un po’ meglio il lato del rovescio. Purtroppo nel quarto set, quando stava servendo come un treno (tre turni tenuti a zero!), si è inceppato al suo quarto turno, ha concesso quel piccolo spiraglio nel quale il campione iberico si è subito inserito. La speranza era riuscire a portarlo al tiebreak, e magari allungare il match al quinto, con un Nadal, chissà, forse stanco. Non c’è riuscito.

Resta un’altra grande esperienza in uno Slam, un record storico per un italiano (primo Semifinalista in Australia), e la consapevolezza di aver consolidato un livello da top 6, il suo nuovo ranking. Purtroppo si conferma che Nadal è peggior avversario possibile per Matteo, che soffre terribilmente sul lato sinistro il forcing del rivale. Deve migliorare in risposta, in particolare quella di rovescio, e cercare di trovare una chiave per uscire dalla morsa di un Nadal così dinamico e aggressivo. Un compito difficilissimo, visto che non ci riesce quasi nessuno…

Marco Mazzoni

La cronaca della partita

Il match scatta con Nadal al servizio. Un game complicato per lui, Matteo ci prova, qualche colpo dell’iberico è da registrare, ma lo porta a casa ai vantaggi. Scatta male invece al servizio Berrettini, o meglio, spettacolare l’inizio in risposta di Nadal. Pungente, aggressivo, spinge e mette alle corde Matteo, che accusa il colpo e concede subito due palle break. Basta la prima: BREAK Nadal, sarà l’unico strappo del set, decisivo. Un azione micidiale, tesa non solo a prendere subito un vantaggio ma per destabilizzare Matteo al servizio, per fargli capire che nonostante la sua incredibile arma, lui era lì, pronto a disinnescarla. Uno strappo durissimo da digerire per l’azzurro, che resterà anche l’unico. Il parziale infatti avanza sino al 6-3 finale senza altre chance di break, con gli ultimi due giochi chiusi ai vantaggi. Matteo non riesce ad incidere in risposta, lotta, ma al servizio Nadal è molto preciso. Proprio l’efficacia nel secondo colpo è stata decisiva, insieme alla grande forza fisica ed aggressività dello spagnolo sul rovescio dell’italiano.

Secondo set, stavolta è Berrettini a servire ma purtroppo l’inerzia della partita non cambia, anzi… Non riesce a fare la differenza col servizio, la risposta di Nadal è straordinaria. Come all’avvio dell’incontro, arriva la zampata del campionissimo, 15-40 e due palle break. BREAK immediato per Rafa, che serve come un treno, si porta 2-0 e continua a martellare col diritto sul rovescio dell’azzurro, a volare in campo, a mangiarsi il campo. Sbaglia Matteo, è meno reattivo dei match precedenti, mentalmente sotto torchio perché non riesce a tenere fermo Nadal. Crolla 15-40 anche nel terzo game, si salva ma ai vantaggi la lotta continua… Nadal vuole scappare via, e di forza ci riesce alla quarta chance. 3-0 con Doppio break, ormai il secondo set è segnato. Matteo sembra incapace di invertire la tendenza imposta da Nadal, non riesce a schiodarsi dal rovescio, soprattutto non riesce a fare la voce grossa in risposta. Il set scorre fino al 6-2 Nadal. Tutto bene per l’iberico, veleggia sicuro due set a zero. Adesso un match difficile in partenza è diventato difficilissimo per l’azzurro.

Terzo set, scatta alla battuta Berrettini. Prova spingere a tutta, ai vantaggi stavolta riesce a tenere il primo turno di servizio del set, pur con qualche patema e senza concedere palle break. Molto sicuro Rafa, perde solo un punto al servizio nei suoi primi due turni. Sul 3-2, Berrettini lascia finalmente andare il braccio, trova alcuni diritti irreali per velocità e potenza, e poi impone la stessa velocità anche in risposta. Si porta 0-40, ha le chance per strappare finalmente un gioco si servizio al fortissimi rivale. Con un’altra sbracciata favolosa col diritto infila in lungo linea Nadal, è il primo break a suo favore nel match! Urla Matteo, serve 5-3 per vincere il set. Chiude in un amen, con un parziale di 12 punti a 1 dal 3 pari. Si va al quarto set.

Serve Nadal, ma parte bene Berrettini sull’impeto del terzo set. Si porta 15-30, addirittura con un grande rovescio che lascia fermo l’iberico. Rafa si difende da campione, attacca, palla corta, recupera e si porta 1-0. Il parziale scorre via velocissimo, chi serve non concede niente. La battuta di Matteo è pungente, ma la sensazione è che Nadal, per risparmiare energie, lasci un po’ andare il gioco quando è sotto di due punti. Sul 4-3 Nadal e servizio Berrettini, Matteo non trova punti facili col servizio, e sul 30 pari sbaglia un diritto che gli costa la palla break. Niente prima… si scambia… UFF! Bravissimo l’azzurro a scappare dall’angolo sinistro, riguadagnare l’angolo destro e forzare un errore del rivale sul rovescio. 23 colpi, forse lo scambio più sofferto di tutto il match, che lo tiene “in vita”. Ma la prima non lo aiuta, ed un altro errore col diritto (stavolta in rete), concede un’altra palla break. Ancora niente prima in campo, Nadal carica a tutta lo spin, si gioca “nella palude” dell’iberico, e alla fine con tutta quella rotazione è Berrettini il primo a sbagliare. BREAK Nadal, serve sul 5-3 per chiudere il match. Inizia male col doppio fallo! Ma poi reagisce con un serve and volley perfetto. 15 pari. Vola via il diritto di Matteo, che cerca disperatamente un ultimo assalto. 30-15. Attacca Rafa, costringe l’azzurro a tirare un difficile passante di rovescio, che muore in rete. Doppio Match Point Nadal sul 40-15! Altro lungo scambio, altro colpo molto molto arrotato sul rovescio, e Matteo sbaglia. Game Set Match Nadal, si regala un’altra incredibile finale Slam, rientrando da un grave infortunio. Berrettini era riuscito ad incidere da metà del terzo set, e nel quarto serviva molto bene, ma un piccolo calo sul 4-3 gli è stato fatale. Applausi per il grande torneo di Berrettini, che si inchina solo di fronte ad uno dei migliori di sempre.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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