Di Redazione
La prima gara del preliminare per l’accesso ai quarti di playoff non delude le attese e al termine di una partita equilibrata e agonisticamente intensa, la spunta la Leo Shoes Modena sulla Consar Ravenna che però se la gioca fino alla fine. Questione di dettagli, di pochi palloni per Mengozzi e compagni che hanno dimostrato di potersela giocare alla pari con la squadra di Andrea Giani. Ora l’attenzione in casa Ravenna si sposta su Gara 2, in programma sabato 27 febbraio alle ore 20.30 al Pala De Andrè.
Gara1 del turno preliminare dei playoff ha confermato che la squadra di Marco Bonitta non è poi così lontana dal sestetto di Andrea Giani: «Gli score – ha spiegato il regista dei ravennati Rafael Redwitz nelle dichiarazioni riportate dal quotidiano Il Resto del Carlino Ravenna– dimostrano che siamo stati vicini. Soprattutto nel primo set abbiamo giocato su buoni standard, facendo delle cose abbastanza bene. Abbiamo anche sprecato l’opportunità per portare a casa il vantaggio, con un pallone contestato sul quale è stato chiamato il ‘challenge’. Dopodiché il match si è incanalato nel solco di ‘battuta e ricezione’. Modena ha iniziato a battere molto bene, mettendo a segno una serie importante di 8 ace. D’altronde i nostri avversari sono molto bravi a mettere pressione in battuta e a muro, poi sfruttano questo approccio con buoni difensori».
La settimana che porta a gara2 sarà vissuta in maniera differente dalle due squadre: «Noi – ha proseguito Redwitz – abbiamo dimostrato di non essere troppo distanti da loro. Adesso ci aspetta gara2, ma nel frattempo, martedì, Modena dovrà giocare una partita importante e impegnativa contro Perugia in Champions League. Noi avremo il tempo per lavorare e per preparare al meglio la gara di sabato prossimo a Ravenna, puntando a disputare un’altra buona partita e, chissà… magari potremo tornare a Modena per gara3».
Nell’analisi di gara1, alla fine, la differenza l’hanno fatta i dettagli: «Modena – ha aggiunto il palleggiatore carioca – ha giocatori importanti, di caratura internazionale, abituati a certe pressioni e a certi livelli di gioco. L’esperienza non manca loro. Partite come queste, ne hanno giocate già molte in carriera, anche quest’anno. Però, il bello dei playoff, è che c’è sempre la possibilità di organizzare o di piazzare una sorpresa o anche un exploit, e noi siamo pronti per questa eventualità. Può sempre succedere che il pronostico sia sovvertito. D’altronde i giocatori che hanno più esperienza e più responsabilità, magari hanno anche più pressioni in gare come queste, soprattutto all’inizio dei playoff. Cosa dobbiamo fare noi? Giocarcela come abbiamo fatto fino ad ora, mettendo grande pressione come in gara1. Giocando al Pala de André, potremmo sfruttare anche il fattore campo, ovvero un impianto dove siamo più abituati. In particolare, nei fondamentali di battuta e ricezione, potremo essere anche più incisivi e determinati».