in

Jean Patry guarda avanti: “Dopo il girone d’andata capiremo ciò che possiamo fare”

Di Redazione

Antivigilia della decima giornata di campionato per l’Allianz Milano, che domenica pomeriggio alle 16 sarà di scena sul difficile campo della BLM Group Arena. Avversario di turno sarà l’Itas Trentino per un match dall’alto coefficiente di difficoltà anche in virtù della presenza, tra le fila trentine, dell’ex di turno Nimir Abdel-Aziz.

A raccogliere la pesante eredità dell’opposto olandese è stato il giovane francese Jean Patry, al suo secondo anno in Italia dopo l’esperienza con la maglia di Cisterna di Latina. Il numero 9 dell’Allianz, che lo scorso anno è risultato essere uno dei tre bomber del campionato, nelle prime giornate ha messo a segno 128 punti (con una media di 4 punti per set) ed è pronto a raccogliere la sfida con Trento insieme ai suoi compagni.

“La forza di questo gruppo è la squadra stessa – sottolinea il francese classe 1996 –. Siamo una squadra che non si arrende mai, siamo stati capaci di recuperare set importanti quando eravamo sotto nel punteggio, siamo riusciti a rientrare in partita quando non giocavamo bene e questo lo fai solo se giochi da squadra. È soprattutto sul gruppo che possiamo contare, su questo spirito“. 

Parole chiare che testimoniano come l’opposto francese si sia perfettamente calato nella mentalità di Milano e che abbia fin da subito compreso quale fosse il punto di forza dell’Allianz Milano: “Mi sono integrato perfettamente nella squadra, andiamo molto d’accordo e procediamo tutti nella stessa direzione: è davvero bello allenarsi ogni giorno all’interno di questo gruppo. E quando parlo di collettivo, integro anche lo staff che facilita davvero questa atmosfera. Piazza è un tecnico che mette sempre molta energia nell’allenamento, gli piace che i giocatori siano felici di venire ad allenarsi“.

Non manca poi un pizzico di autocritica: “Non ho giocato la mia miglior partita con Padova, ma sono abbastanza contento, sto lavorando bene in allenamento con il coach. Con Sbertoli stiamo cercando la giusta intesa, credo che ancora non abbiamo giocato la nostra miglior partita insieme, ma sono molto fiducioso. Nel complesso sono soddisfatto delle mie prestazioni, non è stato facile, perché è un passo importante trasferirsi da una squadra che giocava per salvarsi ad una che lotta per le prime posizioni in classifica. A Latina l’anno scorso ero il capocannoniere della squadra, quello che aveva più palle da attaccare; ora è un po’ diverso, il gioco è un po’ più distribuito tra tutti i giocatori. Devo abituarmi, ma sono sereno“.

Il prossimo obiettivo in agenda per Milano e per Jean Patry però ora corrisponde al nome di Trento, con Milano che vuole confermarsi come protagonista di questo primo scorcio di stagione: “Le carte sono state ridistribuite un po’ dal Covid-19, che ha colpito finanziariamente alcuni club. Noi però dobbiamo rimanere concentrati sul nostro gioco, vedremo più avanti cosa succederà, visto che abbiamo ancora delle partite importanti da giocare contro tre grandi squadre: in primi Trento, che ha avuto una falsa partenza ma sta risalendo in classifica, poi Piacenza, che si trova un po’ nella medesima situazione, e Perugia. Penso che prima di fare un bilancio di quello che possiamo fare o essere dobbiamo prima finire il girone di andata“.

Quali dunque gli obiettivi di Patry e della sua Powervolley? L’opposto transalpino non ha dubbi: “Sono sempre gli stessi, ovvero vincere il più possibile. Ci siamo qualificati per i quarti di finale di Coppa Italia ad inizio stagione, che era un obiettivo importante, mentre in campionato il nostro primo obiettivo è quello di qualificarci per i playoff e poi di arrivare il più lontano possibile. Sono sicuro che possiamo fare grandi cose in questa stagione. Per il momento, stiamo cercando di imparare da ogni gara, correggere gli errori e andare avanti insieme“.

(fonte: Comunicato stampa)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


Tagcloud:

Subito un altro impegno casalingo: sabato arriva Brugherio

Patry: “Dopo il girone d’andata capiremo ciò che possiamo essere”