In Australia sembrano funzionare le misure messe in atto dal Governo per contrastare l’epidemia di Coronavirus: al momento, infatti, si registrano appena 6.497 casi di positività con soli 63 decessi.
Il Ministro del Turismo, Simon Birmingham, ha fatto sapere, tramite un comunicato ufficiale, che i confini australiani potrebbero rimanere chiusi per tutto il 2020 o, nella peggiore delle ipotesi, anche nelle prime settimane del 2021: “Le restrizioni internazionali hanno giocato un ruolo fondamentale nel contenimento del COVID-19 e siamo intenzionati a prolungarle per proteggere la nostra popolazione. Le persone, in un momento come questo, dovranno adattarsi alla situazione ed evitare trasferimenti o vacanze per un lungo periodo“.
Al momento, l’accesso in Australia è consentito solo ai cittadini australiani o neozelandesi con regolare residenza nel territorio, oppure a componenti di nuclei famigliari residenti in Australia. In alcuni Stati/Territori, invece, sono state attuate misure ancora più restrittive con il divieto assoluto di ingresso per cittadini australiani o residenti per viaggi non essenziali.
Per quanto concerne l’ambito sportivo, nelle scorse settimane è stato cancellato definitivamente il Gran Premio di Formula 1 in programma all’Albert Park. Resta in calendario la gara di MotoGP del prossimo 25 ottobre a Philipp Island, anche se da voci interne all’ambiente è uscita la notizia di un possibile annullamento sia di questo appuntamento che di quello del 2021 per una norma, che potrebbe uscire tra qualche settimana, che potrebbe vietare ogni competizione sportiva internazionale sul suolo australiano per il resto del 2020 e per tutto il 2021.
A questo punto, con gli organizzatori degli Australian Open che da giorni hanno preso in considerazione l’ipotesi di uno svolgimento a porte chiuse e il direttore dell’ASB Classic di Auckland che ha fatto intendere un possibile slittamento del torneo, non sono da escludere clamorosi colpi di scena anche sul mondo del tennis.