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Imoco, Pietro Garbellotto: “Quella di martedì è un’impresa che resterà nella storia del club”

Di Redazione

Una partita ma soprattutto una qualificazione che non ci si sarebbe mai aspettata. Non era facile per l’Imoco Volley ribaltare il risultato della gara di andata dei quarti di finale di Champions League contro l’Eczacibasi e invece le pantere hanno giocato la loro miglior partita di sempre, ammutolendo le avversarie e qualificandosi per le semifinali. Il Presidente Piero Garbellotto, intervistato da “La Tribuna di Treviso“, presente in Turchia, ha elogiato tutta la squadre e lo staff tecnico.

Solitamente non partecipa alla trasferte ma quella di martedì era un’occasione troppo importante, uno di quegli appuntamenti che non puoi sottovalutare e per cui ogni dimensione di una società sportiva può giocare un ruolo. È stato così anche per Piero Garbellotto, presidente dell’Imoco, che ha visto dal vivo la memorabile gara contro l’Eczacibasi, che ha aperto alle pantere le porte della semifinale di Champions. «Io e Pietro Maschio ci tenevamo ad esserci, con noi, oltre ai tifosi c’erano anche alcuni sponsor e una rappresentanza del Consorzio Italiano in Turchia. È stato tutto bello, due ore e mezza che è valsa la pena vivere in prima persona».

Che aria tirava prima della gara? «C’era qualcosa di strano, un odore e un profumo da impresa, o almeno ci è sembrato di sentirlo. Le ragazze cono scese in campo concentratissime, e hanno buttato in campo tutto quello che avevano, anche a dispetto del fastidiosissimo tifo “contro” del pubblico turco che ha fischiato incessantemente dall’inizio alla fine ad ogni nostro servizio. Le pantere volevano portarla a casa a tutti i costi e le ho viste ben determinate a raggiungere l’obiettivo».

Ne è passato di tempo dalla brutta serata di Schwerin… «Le ragazze sono cresciute e hanno preso consapevolezza della propria forza. Quella di martedì, come ha detto Santarelli, è un’impresa che resterà nella storia del club; credo che, se la rigiocassimo sarebbe difficile ripetersi. Ribaltare il 3-0 subito in casa in un ambiente abbastanza ostile è proprio tanta roba; mi ricorda, se devo fare un parallelismo, gara 2 di finale dell’anno scorso, il 3-2 in casa contro Novara che ha invertito le sorti dello scudetto. Siamo veramente orgogliosi come società delle atlete, dello staff ed anche dei nostri sette tifosi che sono arrivati fino ad Istanbul, sostenendo la squadra senza interruzione, cercando di tenere testa agli altri 2300».

Dopo di voi, nello stesso impianto si è giocata anche Fenerbahce-Scandicci. «Noi eravamo già a cena; peccato per l’eliminazione della Savino, sarebbe stato un bel risultato per il volley italiano. Ci è mancato poco».

La strada per Istanbul la conoscete già dato che dovrete ripercorrerla fra poche settimane sfidando anche un’ex pantera come Samantha Bricio. «Il Fenerbahce è un altro cliente difficile, ma abbiamo quindici giorni per prepararci, avendo già vinto la regular season. Bricio, che è stata da noi due anni, è cresciuta ancora giocando in Turchia. Sarà un piacere rivederla al Palaverde, ma poi faremo di tutto per provare a vincere, come faranno anche lei e le sue compagne».

L’anno scorso i playoff di Champions contro Kazan erano a metà tra il quarto di finale e la semifinale scudetto; quest’anno invece il calendario è un po’ più ordinato e ha inserito le semifinali tra la fine della regular season e l’inizio dei playoff. «Certamente meglio così, ma ci aspetta comunque un aprile intenso».

E speriamo anche maggio, dove ci sono due trofei in palio. «Pensiamo come sempre un passo alla volta, dobbiamo prima guadagnarci entrambe le finali».

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