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    Cina: Superleague al via l’8 novembre. Si gioca nella “bolla” di Jiangmen

    Di Redazione
    In Cina è finalmente tutto pronto per la Superleague femminile: la CVA ha definito le regole del prossimo campionato, che prenderà il via domenica 8 novembre e si concluderà sabato 19 dicembre. Tutte le gare saranno disputate nella sede unica di Jiangmen, la stessa che ha ospitato il recente campionato nazionale vinto dal Tianjin. E proprio il Tianjin, secondo quanto riporta Sina Sports, ha messo a segno il principale “colpo di mercato” riuscendo a confermare la stella Zhu Ting, ambita da molti altri club.
    L’elenco delle giocatrici straniere ammesse a partecipare al campionato dovrebbe essere reso noto domani. Per il momento se ne conoscono soltanto 4: Dobriana Rabadzhieva e Kelsey Robinson, che vestiranno la maglia del Guangdong Evergrande, e Louisa Lippmann e Jordan Larson, che giocheranno invece nello Shanghai. Lippmann sta completando una quarantena obbligatoria di 14 giorni dopo il suo arrivo in Cina, mentre Larson ha annunciato proprio ieri la sua partenza via social.
    La formula del campionato prevede una prima fase in cui le 13 squadre partecipanti (Tianjin, Shanghai, Pechino, Guangdong, Jiangsu, Liaoning, Shandong, Zhejiang, Sichuan, Yunnan, Fujian, Henan e Hebei) saranno suddivise in due gruppi, uno da 7 e uno da 6 squadre, a girone unico. Nella seconda fase, le formazioni del gruppo A affronteranno quelle del gruppo B per formare una classifica completa. Le prime 8 di questa graduatoria si sfideranno in due ulteriori gironi (C e D) e le prime 3 classificate di questi ultimi si ritroveranno di nuovo di fronte in un ultimo girone all’italiana. Infine, le prime quattro del girone F si qualificheranno alle semifinali.
    (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    Clamoroso in Cina: i prossimi campionati si giocheranno senza stranieri?

    Foto Instagram SB Community

    Di Redazione
    Una notizia a sensazione rimbalza dalla Cina: le edizioni 2020-2021 della Superleague maschile e femminile potrebbero disputarsi senza giocatori stranieri. La decisione non è ancora stata ufficializzata dalla CVA, la Federazione del paese asiatico, ma è stata comunicata oggi informalmente ad alcuni atleti e ai rispettivi agenti. La novità, se fosse confermata, sarebbe clamorosa: alcune giocatrici come Dobriana Rabadzhieva (nella foto) hanno già raggiunto la Cina, altre come Kelsey Robinson hanno appena annunciato il loro trasferimento, e in molti stavano completando costose formalità burocratiche per ottenere i rispettivi visti.
    Le restrizioni causate dall’emergenza coronavirus sarebbero alla base di una scelta che andrebbe tuttavia in controtendenza rispetto agli orientamenti seguiti da calcio e basket, in cui i giocatori stranieri sono regolarmente ammessi al campionato. Di certo c’è che la prossima, brevissima stagione femminile – in programma dal 17 settembre al 2 ottobre a Jiangmen – non vedrà al via molte delle protagoniste più attese: tra le altre anche la stella Zhu Ting, che l’Henan ha annunciato di voler tenere a riposo per aiutarla a risolvere completamente i suoi problemi al polso, naturalmente in chiave Olimpiadi.
    L’eventuale “blocco delle frontiere” è seguito ovviamente con grande interesse dalle squadre europee, che restano alla finestra nell’attesa del possibile ritorno di giocatori molto interessanti: tra questi ci sono ad esempio Tine Urnaut, Matt Anderson, Uros Kovacevic (e anche la compagna di quest’ultimo, Gloria Baldi, era in predicato di trasferirsi in Cina). LEGGI TUTTO