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    Romanò si racconta: il presente dice Piacenza, il futuro Russia, l’estate matrimonio e Nazionale

    Sapevo già, all’inizio della nostra conversazione, che come nella migliore scena di Nanni Moretti ne “La stanza del figlio”, mi sarei ritrovato con lui a cantare quel pezzo di “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli (arrivederci amore ciao, le nubi sono già più in là). Scrivo col cuore di un innamorato della pallavolo e provo a far capire cosa abbia provato in questi anni, nei quali Yuri Romanò ha compiuto un percorso che non ho visto fare a molti da quando scrivo di pallavolo, ovvero circa vent’anni. È la strada di chi fatica, moltissimo, e non si vede riconoscere i propri sforzi e i propri meriti per una lunga fetta di carriera. Nonostante questo Yuri lavora, giocando già quando tutti pensavano che dovesse stare dove è oggi, o quantomeno gravitare nella stessa serie, a giocare in A2. Il cortocircuito si genera quando De Giorgi comprende che Romanò meritasse di sbocciare e su di lui scommette molto, non pensando minimamente che l’esperimento potesse essere azzardato. Yuri sboccia in una notte, è come un girasole che al primo sole viene fuori in tutta la sua bellezza e diventa ciò che poi lo porta a indossare la maglia azzurra, salire alla ribalta della cronaca del volley, vincere e ancora vincere, arrivare in Superlega, giocare a Parigi. Fine primo tempo. 

    Bello, penserete tutti. È andata effettivamente così, ed esattamente alla velocità di una fioritura, Romanò è passato dall’essere un esperimento a diventare un successo. È così che molti ragazzi hanno cominciato a credere quanto nella pallavolo la gavetta conti e quanto i treni nella vita possano passare, basta tenersi pronti. È una storia più americana che italiana, e come ogni cosa alla quale ci si affeziona, arriva un momento in cui è bene lasciarla andare. La nuova casa si chiamerà Russia, lo scrivo io perché è un momento in cui la testa di Romanò è occupata dai playoff, e con la Piacenza che racchiude molto di quello che più rappresenta la varietà dell’estetica pallavolista (il cavaliere dal doppio oro Brizzard, il più forte del mondo Simon, l’essere Galassi e l’arte della sua misura, etc.) è giusto che pensi solo ed esclusivamente a questo.

    Lei cosa aggiungerebbe?

    “Che andrò con Marta e Bianca a sperimentare qualcosa di nuovo per tutti. Per il resto è ancora prematuro parlarne, anche perché il mio presente dice Piacenza e soprattutto playoff”.

    Si ricorda quando è arrivata Bianca? Sembra passato un secolo Romanò.

    “Ricordo l’enorme felicità. Ricordo di aver ricevuto la telefonata di Marta una mattina presto durante le finali della VNL e di averlo condiviso con i soli compagni di squadra dopo Italia-Francia all’Europeo”.

    Il sei gennaio 2025 che è successo invece?

    “Ho chiesto a Marta di sposarmi. L’anno giusto, anche se ci sposeremo la prossima estate”.

    I testimoni?

    “Top secret”.

    Il mondo della pallavolo quanto sarà coinvolto?

    “Un testimone sicuramente. Il resto tanti invitati, ma non posso dire di più, perché ne dobbiamo ancora parlare”.

    È tutto successo nei momenti migliori Yuri. La sua vita è una consequenzialità di ordine ed eventi con una logica e un senso preciso. Sbaglio?

    “La mia vita è come una scala. Non lo so se i passi che ho fatto sono tutti corretti e fatti nell’ordine canonico. Ma per me ogni cosa ha avuto un senso, nelle scelte fatte, negli eventi che ho vissuto, nelle emozioni che ho provato”.

    La pallavolo è stata una grande battaglia. Ora?

    “Ha la giusta importanza, è il mio lavoro, è ciò che influenza la mia vita. Ma la vita stessa mi ha dato anche Marta e Bianca e ha rimescolato priorità, ordine, e importanza. Adesso non vedo l’ora di finire l’allenamento per andare a casa e stare con loro, ad esempio. Quando cade l’ultima palla dell’allenamento so che c’è anche qualcosa al di fuori del palazzetto”.

    A Piacenza la stagione è stata una scalata. Ora, con Travica in panchina, mi sembra siate in una strada più scorrevole, in discesa.

    “Tra me e lui c’è stato un bel confronto all’inizio della sua collaborazione con Piacenza e questo l’ho apprezzato molto. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo dimostrare ai playoff di aver acquisito quella continuità che è mancata per tutta la stagione. Si lavora, tutti i giorni, e la domenica cerchiamo di tirare fuori ciò che di meglio sappiamo fare. È un altro campionato, bisogna avere il coraggio di archiviare la stagione che è stata e giocare ripartendo da zero, o meglio dal piazzamento in regular season”.

    Con Verona è cominciata la seconda fase. Per ora il campo dice 1-0 Piacenza.

    “Per come sono andate le partite anche in regular season, siamo contenti di avere la possibilità di giocarci la prima fase con loro. Un po’ li soffriamo, ma abbiamo dimostrato di poter avere la meglio. Non sarà semplice, ma non lo è nemmeno l’eventuale proseguimento. Daremo il massimo, questo è poco ma sicuro”.

    Poi si torna a lavorare in azzurro? Lei mi sembra l’unico ad aver vissuto Parigi come un traguardo.

    “Il traguardo della mia prima Olimpiade. Lo è stato sul serio, e per me era già un sogno poterci essere. Non nego che io l’abbia vissuta dall’inizio come un’occasione in cui godermi anche l’essere arrivato fino a lì. Tanti anni fa certi traguardi erano molto molto lontani. C’è stata inevitabilmente la delusione dopo la Francia e poi gli Stati Uniti. Personalmente è un’esperienza che si è archiviata e di cui mi porterò dietro ricordi e insegnamenti”.

    Ripartirà da qui.

    “Sì. Il resto si costruirà stradafacendo”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Piacenza torna al lavoro, Romanò: “La serie è ancora lunga”

    Dopo la vittoria in Gara 1 dei Quarti di Finale dei Play Off Scudetto ottenuta dai biancorossi sul campo di Verona, la Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza torna in palestra con una doppia seduta di lavoro per preparare Gara 2 in programma domenica 16 marzo (alle ore 16:00) al PalabancaSport di Piacenza, sempre contro la Rana Verona.

    Queste le parole di Yuri Romanò: “Gara 1 è stata una partita condotta con grande autorità da parte nostra, siamo stati bravi a reagire dopo il primo set in cui non siamo partiti al meglio e abbiamo dovuto sempre rincorrere Verona. Siamo stati molto compatti nei momenti in cui i nostri avversari erano avanti e giocato con coraggio per ridurre ogni volta il distacco e vincere i parziali. Siamo partiti con il piede giusto ma la serie è ancora molto lunga e ci dobbiamo concentrare su Gara 2, sarà un’altra battaglia”. LEGGI TUTTO

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    Verso Monza-Piacenza, Romanò: “Ci attende una partita difficile, i precedenti non sono stati favorevoli”

    Dopo la bella vittoria al debutto in campionato con Valsa Group Modena, Gas Sales Bluenergy Piacenza torna in palestra con una doppia seduta di lavoro per preparare la sfida di sabato 5 ottobre (ore 18.00) all’OpiquadArena di Monza con Mint Vero Volley Monza.

    Yuri Romanò: “Con Modena molte cose hanno funzionato bene, altre un po’ meno ma siamo all’inizio della stagione ed è naturale che sia così. Abbiamo faticato in alcuni momenti della gara ma dai momenti decisivi siamo usciti al meglio, è stata una prova di carattere da parte nostra. A Monza ci attende una partita difficile, i precedenti nell’ultima stagione non ci sono stati favorevoli, vedremo di cambiare questo andamento”.

    Programma settimanaleMartedì: pesi e tecnica, atletica e tecnicaMercoledì: riposo, atletica e tecnicaGiovedì: pesi e tecnica, atletica e tecnicaVenerdì: atletica e tecnica, partenza per MonzaSabato: rifinitura, seconda giornata di andata di Superlega con Mint Vero Volley Monza (OpiquadArena ore 18.00 diretta Rai Sport, Volleyballworld.tv e Sportpiacenza.it).

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Olimpionici al lavoro al Palabanca di Piacenza; Brizard: “qui voglio togliermi delle soddisfazioni”

    Dalle Olimpiadi di Parigi alla sala pesi del PalabancaSport dopo oltre due settimane di riposo dopo le fatiche parigine servite a recuperare le energie e mettere a fuoco nuovi obiettivi in ottica Gas Sales Bluenergy Piacenza.

    Nella mattinata di mercoledì 28 agosto i nazionali azzurri Yuri Romanò e Gianluca Galassi e il campione olimpico Antoine Brizard accolti da coach Andrea Anastasi sono tornati al lavoro agli ordini del preparatore atletico biancorosso Davide Grigoletto. I tre, apparsi subito motivati e sul pezzo, nel pomeriggio si sono aggregati al resto del gruppo per una seduta tecnica come sempre aperta al pubblico.

    In casa Gas Sales Bluenergy Piacenza si attende ora il rientro del libero Luca Loreti attualmente impegnato con la Nazionale azzurra Under 20 ai Campionati Europei di categoria.

    Antoine Brizard: “Ho passato due settimane di solo riposo, vincere l’oro alle Olimpiadi davanti al pubblico di casa mi ha regalato emozioni incredibili che mai credevo di potere vivere. Adesso in testa c’è solo il mio club, c’è Piacenza, anche qui voglio togliermi delle soddisfazioni. La squadra è forte, io sono pronto per ripartire per una nuova stagione che sarà importante”.

    Yuri Romanò: “Adesso testa solo a Piacenza con la consapevolezza che la squadra è forte e può lottare per obiettivi importanti tenendo testa alle principali avversarie. Questi giorni di riposo sono serviti a staccare la spina sia mentalmente sia fisicamente, sono pronto per iniziare una nuova stagione, mi sento carico e pronto a ripartire”.

    Gianluca Galassi: “Sono contento di iniziare una nuova stagione e sono contento di poterlo fare qui a Piacenza. La voglia di vincere che ha la società è la stessa che ho io, ho assaporato la scorsa stagione tre finali in tre manifestazioni diverse e non ne ho vinta alcuna, qui voglio vincere. Qui ho trovato un buon ambiente, sono contento di fare parte di un progetto serio e di primissimo piano”.

    Venerdì 30 agosto pesi e atletica in mattinata e nel pomeriggio con inizio alle 17.00 primo allenamento congiunto della stagione: al Palarquato di Castell’Arquato con l’Allianz Milano.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Romanò: “Finire quarti a un’Olimpiade è la cosa più brutta che ci sia”

    Gli azzurri sono stati sconfitti dagli Stati Uniti nella finale 3°-4° posto del torneo olimpico. Lo 0-3 (23-25, 28-30, 24-26) conclusivo condanna così i ragazzi di Ferdinando De Giorgi alla quarta posizione in classifica.

    Yuri Romanò: “Abbiamo fatto una grande partita secondo me, abbiamo dato tutto quello che avevamo; siamo arrivati a giocarci punto a punto ogni set, contro loro che sono una grande squadra; poi è chiaro, sono stati più bravi loro. E’ un peccato perché essere quarti quando si arriva a questo punto della competizione è la cosa più brutta che ci sia, fa male e lo farà ancora per un po’, ma lo smaltiremo. Io sono comunque orgoglioso della mia squadra e dei percorsi che abbiamo fatto fino a ora”.

    “Sappiamo che siamo giovani, ogni anno c’è qualcosa di importante da giocarsi e come stiamo facendo ogni anno lo rifaremo. Ovviamente ora ci portiamo dietro un bel percorso e anche la consapevolezza che dobbiamo migliorare in queste situazioni quando arriviamo a giocarci le medaglie. Era comunque la prima volta per moltissimi di noi, forse ci può stare ma fa male comunque. Ci sarà tempo di analizzarla bene tra di noi e capiremo come migliorare”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Romanò e Lavia dopo Italia-Polonia: “Siamo una squadra equilibrata, ci compensiamo bene a vicenda”

    Dopo le parole del ct Fefè De Giorgi (QUI), a parlare per gli azzurri nel post partita di Italia-Polonia sono Yuri Romanò e Daniele Lavia, due giocatori che stanno disputando sin qui davvero una Olimpiade da grandi protagonisti.

    YURI ROMANÒ: “Stasera è andata molto bene, abbiamo confermato di essere una squadra equilibrata, capace di sfruttare i momenti positivi. Diciamo che ci compensiamo bene a vicenda. Siamo entrati in campo con l’atteggiamento giusto e fin dall’inizio abbiamo tentato di imporre il nostro gioco. La mentalità è quella giusta, stiamo esprimendo un’ottima pallavolo, si vede che siamo in confidenza e vittorie così aiutano sempre”. “Dobbiamo continuare su questa strada, perché in un torneo di altissimo livello come l’Olimpiade, basta poco per commettere un passo falso. Se, invece, resteremo focalizzati sul nostro gioco sono convinto che potremo toglierci delle belle soddisfazioni”. “Nei quarti affronteremo il Giappone, una squadra che difende forte e per questo sarà fondamentale avere pazienza e rimanere concentrati, senza farci destabilizzare. La cosa più importante è sempre quella di fare bene le cose nella nostra parte di campo”.

    foto Volleyball World

    DANIELE LAVIA: “I primi due set non ce li aspettavamo perché secondo me non è stata la loro miglior partita in quei frangenti; noi invece siamo entrati convinti con la grinta giusta, con la voglia giusta. Però poi nel terzo set si è vista la Polonia vera e siamo stati bravi a non demoralizzarci e a spingere ancora di più. Il nostro obiettivo era entrare in campo con questa grinta, con questa voglia di far vedere le nostre qualità, di far vedere che ci siamo, che siamo presenti. Siamo contenti del fatto che non abbiamo abbassato la testa, ma siamo andati avanti. Il nostro girone è stato impegnativo ma per noi è stato un banco di prova importante”.

    QUARTI DI FINALE: ACCOPPIAMENTI E DATE

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Parigi 2024, Romanò verso Italia-Polonia: “Ora arrivano le partite belle, quelle che contano davvero”

    La Nazionale Maschile si prepara per l’ultimo match del girone B in programma domani alle ore 17 (Diretta TV Discovery, DAZN, Rai Sport HD) contro la Polonia campione d’Europa in carica per quello che rappresenta un vero e proprio scontro diretto; in palio c’è, infatti, il primo posto del raggruppamento dopo la qualificazione ai quarti di finale ottenuta con un turno d’anticipo da entrambe le squadre.

    I ragazzi di Ferdinando De Giorgi hanno fino a ora disputato un buon torneo, ottenendo due vittorie, ma soprattutto mettendo in evidenza una buona organizzazione di gioco, il vero e proprio marchio di fabbrica del giovane gruppo azzurro contraddistintosi negli ultimi tre anni sulla scena del panorama mondiale e continentale.

    Alla vigilia dell’importante match con la Polonia a parlare è Yuri Romanò: “Il bilancio fino ad ora è molto positivo, anche per come abbiamo approcciato alle prime due partite. Siamo davvero molto soddisfatti del nostro inizio di torneo. Giocando una buona pallavolo e ottenendo buoni risultati tutto è andato come volevamo e speravamo, quindi è ovvio che le sensazioni siano estremamente positive. Siamo riusciti a divertirci e quando succede questo ci vengono bene le nostre cose, tutte quelle situazioni che alleniamo con continuità. Siamo consapevoli del fatto che se giochiamo la nostra miglior pallavolo possiamo davvero giocarcela con chiunque, come ha dimostrato anche la nostra storia recente”.I primi due match però sono ormai alle spalle e il pensiero è unicamente rivolto alla Polonia: “Ora arrivano le partite belle, quelle che contano davvero. Sabato abbiamo la sfida con la Polonia, una partita fondamentale per il nostro piazzamento conclusivo nella pool e conseguentemente nella classifica delle otto squadre che si giocheranno i quarti di finale. Sarà importante continuare su questa strada per ottenere il miglior risultato possibile. Quella con la Polonia è sempre una sfida affascinante; negli ultimi anni tra noi e loro ci sono state partite di alto livello, match che valevano molto e che sono risultate essere molto spettacolari. Alcune volte è andata bene a noi, altre a loro. Sappiamo, però, che è una delle squadre più attrezzate e più forti del torneo. Noi però vogliamo fare una bella gara, di livello che comunque ci servirà per il futuro e non parlo solo in termini di risultato e classifica”. Proprio prendendo spunto dalla conversazione, l’opposto azzurro affronta proprio il tema della difficoltà del girone: “Io credo che affrontare un girone così in una competizione così breve e importante ha degli aspetti positivi perché è necessario «stare sul pezzo» e a noi fino ad ora questo ha fatto bene. Comunque c’è da dire che anche gli altri gironi sono molto equilibrati; negli ultimi anni il livello delle squadre è molto simile quindi se si gioca male si può davvero perdere con tutti. Questa è un po’ la caratteristica della pallavolo mondiale, soprattutto quest’anno. Noi, per forza di cose, siamo dovuti partire subito forte e questo, a mio avviso, ci aiuterà più avanti”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Yuri Romanò e Fabrizio Gironi sui banchi di scuola a Salsomaggiore

    Nell’ambito del progetto scuola della Gas Sales Bluenergy Piacenza, una delegazione biancorossa stamattina ha partecipato ad un incontro che si è tenuto nella Scuola Paritaria Sant’Agostino di Salsomaggiore Terme: presenti circa 150 studenti della prima e terza media, del Liceo Scienze Umane e del Liceo Scientifico. Yuri Romanò e Fabrizio Gironi, durante l’incontro coordinato dal referente per il progetto Vittorino Francani e dalla preside Elena Romani, hanno risposto alle tante domande che studenti e studentesse hanno a loro rivolto.

    Raffica di domande per i due giocatori, entrambi legati allo studio: Gironi da poche settimane è laureato in Scienze Motorie, Romanò sta frequentando all’Università Cattolica di Piacenza il corso di laurea in Economia e Management.

    “I miei genitori mi hanno sempre seguito – ha raccontato l’opposto della nazionale – e vengono a vedere le mie partite. Sono venuti anche all’etero quando ero impegnato con la nazionale azzurra. Da poche settimane sono papà e adesso che c’è Bianca alla notte dormo un po’ meno ma questo è il periodo più felice della mia vita e anche se magari arrivo un po’ stanco agli allenamenti in palestra sono felice“.

    “Ho frequentato il Liceo Scientifico – ha continuato Romanò – perché non sapevo che scuola fare, poi mi sono iscritto all’Università a Scienze Motorie, ma ho capito che non era il mio campo e sono passato a Economia. Ho giocato a basket e a calcio poi a pallavolo, la mia passione rimane il calcio. Cerco sempre di vivere questo sport con gioia. L’emozione che ho provato quando è nata Bianca è stata superiore a quando ho alzato la Coppa ai mondiali: alla nascita di Bianca ho pianto due ore, nell’alzare la Coppa cinque minuti“.

    Fabrizio Gironi ha descritto così il suo inizio di carriera e l’esperienza con gli studi: “Ho avuto tanti allenatori e da tutti ho imparato qualcosa, ma quello che non dimenticherà mai è stato il mio primo allenatore nelle giovanili a Segrate. Laurearmi è stato faticoso perché lo sport ti porta via tanto tempo a certi livelli ma con la volontà si arriva dappertutto. Il difficile è stato organizzarsi, ma la soddisfazione raggiunto il traguardo è stata tanta e non ha prezzo“.

    “Il mio sogno – ha aggiunto l’attaccante biancorosso – è quello di tanti atleti: giocare le Olimpiadi. Ho giocato per nove anni a calcio e poi sono passato alla pallavolo, diciamo che la pallavolo non è stato il mio primo amore. A Piacenza sono stato benissimo in questi due anni ma il prossimo non ci sarò: è il nostro mestiere che ci porta a cambiare città e squadra, ma mai dire mai ad un ritorno“.

    L’incontro è stato aperto dalla preside Elena Romani, che nel dare il benvenuto a Romanò e Gironi ha sottolineato l’importanza dello sport per “la vita sociale di ognuno di noi” e ha sottolineato che “sport e studio danno tanta soddisfazione“. Vittorino Francani, a sua volta, ha esortato i presenti “a credere nei proprio valori e ideali nonché conciliare sport e studio perché le due cose possono benissimo coesistere“. Gran chiusura con decine di fotografie, tanti selfie e la firma dei classici autografi.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO