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    Post Grottazzolina-Verona, le parole dei due coach Ortenzi e Stoytchev

    Vittoria esterna per Rana Verona che, nella gara che chiude i posticipi del sabato (terzo turno aperto dal successo di Perugia sul campo di Modena), trova tre punti contro Yuasa Battery Grottazzolina.Massimiliano Ortenzi (allenatore Yuasa Battery Grottazzolina): “Dobbiamo imparare a soffrire di più. Abbiamo sofferto ma dobbiamo sapere che il nostro campionato è questo e dobbiamo assolutamente capire che questo è quello che ci attende fino al termine. Abbiamo avuto quel problema con Petkovic in riscaldamento e vedremo nei prossimi gironi di capire quale sia il problema. per buona parte della gara abbiano ovviato, giocando con dedizione e sacrificio. bene al servizio per me, a momenti anche a muro difesa, sebbene Keita sia stato continuo tutta la gara. Dovevamo riuscire ad arrivare nei momenti decisivi, quando abbiamo murato lui abbiamo preso un’invasione decisiva. Frenesia nel terzo set in cui abbiamo calato in ricezione. In questo dobbiamo diventare più bravi, nell’avere pazienza e nello stare in campo in un certo modo”.Radostin Stoytchev (allenatore Rana Verona): “Le gare come questa sono molto pericolose perché, se abbassi l’attenzione gli avversari prendono fiducia e sentono il sostegno del pubblico. Il primo set è stato sotto controllo, nel secondo abbiamo concesso troppo e siamo arrivati ai vantaggi. Questo non mi è piaciuto, ma siamo migliorati nel terzo, con un’ottima efficienza in attacco e un buon rendimento in battuta. Contento del risultato, ma dobbiamo ancora lavorare tanto perché siamo lontani dal livello che voglio raggiungere”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Occhio a Grottazzolina, parola di Andrea Mattei: “Qui c’è entusiasmo e grande energia”

    La sua immagine ha occupato per tutta la scorsa settimana le grafiche degli spazi social di mezza Superlega. Esordio da MVP contro Monza, 15 punti messi a referto e quattro muri che non sono però bastati per avere la meglio sulla Mint Vero Volley. Tuttavia Andrea Mattei from Yuasa Battery Grottazzolina ha centrato la prima di campionato come non faceva da anni, ma solo perché nessuno negli ultimi tempi gli aveva chiesto di essere decisivo nell’ormai vecchio campionato di A1. Ci ha pensato Grottazzolina, che al brand Mattei si è legato anche per questa stagione e assieme a lui ha fatto capire che quest’anno la lotta per la conquista della battaglia sarà aspra per tutte le compagini.“Siamo partiti con tanta voglia di esserci e di arrivare all’appuntamento di questa Superlega certi di poter dire la nostra lungo tutto il corso del campionato. Contro Monza, che ricordo essere stata la finalista per lo scudetto lo scorso anno, siamo riusciti ad arrivare al quinto set e a conquistare un punto prezioso in una stagione nel quale ogni set sarà decisivo per la lotta alla salvezza”.C’è il rammarico per un punto non conquistato?“Quando arrivi al 2-2, vorresti essere tu a conquistare il tie break è ovvio. Ad esempio con Tommy Beretta al quinto ci sono stati due scambi molto belli che dimostrano quanto la competitività del punto a punto possa accendere la partita”.Però il titolo di MVP con 15 punti va a lei.“Non me lo aspettavo, sono onesto e posso dire di essere felicissimo per il titolo conquistato all’esordio. Spero sia di buon auspicio. Mi ha fatto molto piacere ricevere le attestazioni di stima di molte persone dell’ambiente. Io ho fatto solo il mio lavoro con il supporto di Zukowski e a muro ci sono stato su ogni pallone”.Andiamo a domenica scorsa. Con Modena il risultato è invece stato netto.“Abbiamo giocato bene il secondo set, e c’è un po’ il rammarico di non essere riusciti a riaprire la gara. Loro hanno battuto molto bene in tutti i parziali e inevitabilmente ha anche prevalso il fattore campo. Abbiamo già la testa alla terza contro Verona”.La sensazione, già la scorsa primavera, è stata che lei questa Superlega se l’è conquistata con le unghie e con i denti.“Non posso nascondere che ho lavorato molti anni pensando di poter tornare a giocare certe partite e il non esserci in alcune stagioni mi è costato a livello motivazionale. Ho cercato di trovare le energie per continuare a cercare di nuovo la possibilità di giocarmi la Superlega e con Grottazzolina lo scorso anno ci siamo tolti entrambi questa bella soddisfazione”.Obiettivo è rimanere qui in Superlega e rimanere a Grottazzolina?“L’obiettivo è fare sì che questa società sia soddisfatta del lavoro che faccio ogni stagione. Partiamo da questo, poi piano piano capirò dove posso spingermi. Voglio dire che l’affetto e la stima che sento da parte di questa piazza mi permette di lavorare bene e di dare il massimo ogni domenica. Anche per i nostri avversari non sarà facile espugnare questo palazzetto. Si respira una bella energia e l’entusiasmo dei tifosi per ciò che siamo riusciti a portare qui è molto alto”.Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina attende Verona, Zhukouski: “Dobbiamo giocare con chiunque senza perdere la testa e lottare”

    Meno di 48 ore al fischio d’inizio di Yuasa Battery Grottazzolina – Rana Verona, in programma per sabato 12 ottobre alle ore 20:30 e valevole per la terza giornata di andata di Superlega. Al PalaSavelli le luci sono ancora accese, e mentre gli atleti stanno piano piano tornando negli spogliatori l’occasione è propizia per fare un punto della situazione con coach Ortenzi, che non focalizza il suo pensiero sulle prime due giornate, ma sul percorso complessivo che attende i suoi ragazzi:“Ci siamo detti delle cose ad inizio stagione e quelli devono essere i valori di questo gruppo. Prendere da ogni gara quello che ci può servire per fare un passo avanti, lasciando indietro le scorie negative. Dobbiamo necessariamente fare questo percorso e questo salto di qualità perché ci permetterà di essere più sereni. A questo livello non ne abbiamo molte di occasioni per fare break point o prendere vantaggi; quando le abbiamo occorre sfruttarle ed abituarci in fretta a questo livello che è molto alto”.Ora il team grottese ha due gare consecutive in casa, prima con Verona e poi con Padova, ma Ortenzi è molto cauto e guarda solo al futuro più prossimo: “Noi dobbiamo pensare solo a Verona, che è una squadra molto forte e fisica. Dobbiamo essere bravi a scendere in campo per prenderci qualcosa in tutte le gare. Speriamo che con la spinta emotiva e quella del pubblico permetta ai ragazzi di sciogliersi ulteriormente. Questa squadra ha momenti in cui riesce a fare una buona pallavolo, chiaro che squadre come Verona hanno in organico giocatori molto importanti. Occorre essere bravi, stare lì e aver pazienza se giocatori come Keita e Dzavoronok faranno la differenza e sopportare qualche momento difficile. Ma soprattutto riconoscere quando ci sono le opportunità per poter spingere e prenderci tutto quello che è possibile”.A chi gli fa presente che anche Verona ha qualche problemino, ha appena recuperato Keita (28 punti domenica scorsa contro Cisterna) ma Mozic non è ancora al meglio, Ortenzi risponde: “Nel girone di andata la Superlega è sempre così, le squadre più attrezzate tirano un po’ il fiato per arrivare poi al meglio fino in fondo, alla fase decisiva della stagione. Se noi ora possiamo prenderci qualcosa dalle grandi, dobbiamo farlo nel modo giusto, come abbiamo fatto ad esempio contro Monza pur con qualche rammarico. Sfruttare tutto quello che si può, perché quando queste squadre arriveranno a regime, sarà difficile giocarci contro”.Interessante anche la chiave di lettura del regista della Yuasa, Tsimafei Zhukouski: “La prima partita abbiamo giocato molto bene contro Monza, abbiamo lottato e preso un punto contro i vicecampioni d’Italia. La seconda a Modena invece è andata piuttosto male, abbiamo perso tante occasioni nel secondo set di girarla dalla nostra parte, ma ormai è il passato. In settimana ci siamo allenati bene, lo stop di Fedrizzi non ci consente di essere al completo ma fa parte del gioco. Arriviamo secondo me pronti per Verona e daremo il nostro massimo come sempre”.Difficile giocare sempre al livello richiesto dalla Superlega, Modena ne è l’esempio, eppure il palleggiatore croato non si abbatte: “Di occasioni come quelle avute a Modena ne capitano pochissime e se riusciamo a fare bene, le portiamo dalla nostra parte. La Superlega è il campionato migliore del mondo insieme a quello polacco, il livello è altissimo. Noi dobbiamo scendere in campo e giocare con chiunque senza perdere la testa e lottare sempre. Alla fine scendono in campo i giocatori e non i nomi: chi ha la giornata migliore vince e porta a casa punti.” E non manca, ovviamente, l’invito ai tifosi in vista del match interno di sabato sera: “Mi piace molto giocare in un palazzetto caldo come nella prima giornata al Pala Savelli, invito tutti ad esserci anche contro Verona: venite e divertiamoci tutti insieme”.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le parole di Stoytchev in vista del terzo turno contro Grottazzolina

    Settimana corta per Rana Verona, che sabato sera alle ore 20.30 scenderà di nuovo in campo per la terza giornata della SuperLega 2024/2025. Gli scaligeri saranno impegnati in casa della Yuasa Battery Grottazzolina e a due giorni dalla sfida, Coach Stoytchev è intervenuto in conferenza stampa per presentare l’appuntamento.
    Queste le sue parole: “Da neopromossa Grottazzolina è riuscita a mettere in difficoltà Monza, che gioca in Champions League. Ha tre giocatori più esperti come Antonov, Petkovic e Zhukouski, che ha giocato sia nel campionato italiano che all’estero. Sono sicuro che in casa avranno tanta carica, hanno due fondamentali di buon livello come battuta e ricezione, in attacco non hanno percentuali troppo elevate, ma questo non ci deve dare tranquillità: siamo consapevoli che dobbiamo giocare una pallavolo di alto livello. Keita? Anche l’anno scorso ha giocato sia da schiacciatone che da opposto. Il primo set con Cisterna ci ha fatto capire che non potevamo fare a meno di lui in quella partita. Partendo con Sani davanti non siamo riusciti a far il cambio palla come volevamo e quindi ho inserito Keita, che ha fatto 28 punti ed è servito per girare la partita. Lui è bravo ad interpretare entrambi i ruoli, e questo mi aiuta finché Mozic recupera. Keita sa che giocherà dove ci sarà bisogno”.
    Poi, ha continuato: “Non ho visto quanti palloni Abaev ha servito a Keita nel tie-break, però con i palleggiatori parliamo spesso della distribuzione, che dipende da tre fattori: la capacità del palleggiatore di dare la palla, se si può utilizzare o meno questo tipo di palla con il nostro attaccante e il muro dell’avversario. E ovviamente dipende anche dal momento della partita e del gioco. Sono dell’idea che un palleggiatore bravo deve saper usare i suoi atleti, per cui la distribuzione in questo caso di Abaev ci ha aiutato a vincere la partita. Keita? Ha partecipato al 100% a tutti gli allenamenti facendo tutto al massimo. Gli manca solo di ritrovare il ritmo. Il fatto che abbia giocato così bene è dovuto anche all’aspetto emozionale di aver giocato in casa la sua prima partita. Ora dobbiamo aggiustare il muro e altre cose, come è normale che sia dopo quattro settimane di stop, però come impegno e volume siamo al 100%. Mozic? Ora ha una capacità fisica molto più ridotta, quindi abbiamo bisogno di più tempo per averlo a pieno regime. Non so dire quando può rientrare, dipende da come si sviluppa il suo recupero, ma partecipa al 6 contro 6 e si allena”.
    Coach Stoytchev ha poi aggiunto: “Io credo fortemente che l’aspetto mentale faccia parte del lavoro svolto in palestra. Quando uno lavora bene ed è conscio di quello che sa fare è molto più pronto in partita. Poi parliamo tanto dell’approccio e dell’impegno, perché pur avendo fatto bene nell’ultima partita, bisogna sistemare le posizioni del corpo o del piede che ci hanno impedito di fare alcune cose. Dal punto di vista emozionale ho dato un esempio alla squadra. Due anni fa Mads ha riconosciuto che gioca in maniera diversa se è in casa o se è fuori e io gli avevo risposto che doveva simulare il gioco in casa anche in trasferta e lo ha fatto sia dalla partita successiva. Da lì in poi non ha più avuto questo problema. Questo lo porto come esempio di disciplina e insegna ad avere lo spirito giusto. Con Cisterna mi è piaciuto che nessuno ha mollato o ha pensato di perdere la partita. Sono stati molto lucidi e questo ci ha salvato nel quinto set. Zingel è entrato e sono cambiate tante cose, sia per la battuta sia per lo spostamento a muro, oltre ad aver deciso la partita con un’alzata durante il quinto set. Di questo avvio sono soddisfatto al 60%, c’è un 40% ancora da fare”. LEGGI TUTTO

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    Dal minivolley alla massima serie con Grottazzolina, Vecchi: “Sensazione bellissima esordire in Superlega”

    Una manciata di istanti dalla fine del match, una gara che a Modena ha visto Grottazzolina raccogliere solo qualche briciola, eppure qualcosa di speciale in questa domenica avara di punti c’è stata: Riccardo Vecchi, capitano e uomo simbolo di M&G Scuola Pallavolo, ha siglato il suo esordio ufficiale in Superlega.Una manciata di rotazioni in campo per Tatarov, per assestare un pochino i fondamentali di seconda linea; un appoggio perfetto con la palla che morbida morbida finisce tra le mani di Zhuokuski; ma, soprattutto, l’emozione di aver compiuto un percorso da record. Riccardo vanta infatti il privilegio di aver giocato tutte le categorie possibili, dal minivolley alla Superlega, sempre con la stessa maglia cucita addosso.Capitano e simbolo del movimento pallavolistico montegiorgese – grottese sin dalla sua fondazione, il cammino di Vecchi è vertiginoso e procede di pari passo a quello del club. L’esordio in B2 da minorenne, uno scricciolo di fronte ai giganti che si ritrova attorno. Poi il fisico pian piano si irrobustisce, la muscolatura si sviluppa ed iniziano a spuntare “le molle”, che permettono a questo umile ragazzo di Montappone di volare sopra la rete a dispetto di un’altezza non certo da gigante.Centottantacinque centimetri son mica pochi, sia chiaro, ma sempre più spesso sono troppo pochi per uno sport che da questo punto di vista è fortemente selettivo. Nel volley oggi sfiorare i due metri è la normalità, ma Riccardo Vecchi se ne infischia: lui vola, salta, ed una tecnica sopraffina frutto di tantissimo lavoro e sacrificio, ma anche di un innato talento, gli permettono di colmare il gap di altezza.B2, B1, A3, A2. Sigle fredde, categorie profondamente diverse per contenuti tecnici e fisici, con un costante denominatore comune: più si sale di livello, e più Riccardo Vecchi mostra il suo lato “mutante” e a quel livello si adatta. Fino a domenica, fino al PalaPanini di Modena.Mancava infatti un ultimo step a Riccardo per entrare definitivamente nella storia di questo club e di questo sport: l’esordio in Superlega. Ora non ci sono più categorie in cui esordire, il cerchio è chiuso, la favola è compiuta. Capitano della sua Grottazzolina, partito dalle giovanili e dai campionati provinciali, fino all’esordio in massima serie, sempre con la stessa maglia addosso.Roba da campioni, roba da hall of fame, ma ora accanto ai pochi eletti del volley italiano cui è capitato questo privilegio c’è anche lui, Riccardo Vecchi da Montappone: “Sensazione bellissima esordire in Superlega in un palazzetto del genere, ringrazio tutte le persone che hanno sempre creduto in me. E’ un momento che porterò dentro per il resto della mia vita, spero di poter ripagare la fiducia dando un contributo importante in campo”.E domenica sera, nelle interviste finali di un match che dal punto di vista sportivo non ha avuto grosse soddisfazioni da raccontare, al cronista che gli chiede quale fosse il prossimo obiettivo dopo l’esordio in Superlega, Vecchi risponde con la sua solita compostezza: “Le categorie sono finite quindi…” C’è sempre la Champions, gli fa notare scherzosamente l’intervistatore. Ma occhio a scherzare quando di mezzo c’è il talento operaio di un marchigiano. “Giusto!” risponde Riccardo.Il prossimo obiettivo è fissato, e che sia una battuta o che il futuro possa riservare davvero qualche ulteriore finale da sogno, l’unica cosa certa è che champion Riccardo Vecchi lo è già, dentro e fuori dal campo. E, nondimeno, rappresenta il “modello” ideale per tutti coloro che si approcciano alla pallavolo: talento sì, ma anche impegno e grande spirito di sacrificio, doti che hanno reso speciale un ragazzo normale che nel frattempo, oltre allo sport ai massimi livelli disponibili, riesce a portare avanti una professione di responsabilità. Perché è vero che sono le molle a spingerti in alto, ma è altrettanto vero che poi quelle “quote” bisogna meritarsele, e lì non è null’altro che la testa a poter fare la differenza.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina non regge l’urto del PalaPanini, facile 3-0 di Modena

    Di fronte ai 3200 del PalaPanini, la neopromossa Yuasa Battery Grottazzolina prova a rimanere attaccata al match e nel secondo set rischia anche di impattare, poi però crolla e cede alla Valsa Group Modena col massimo scarto (25-16, 26-24, 25-14).

    1° SET – Gutierrez in pipe per il primo punto del match, De Cecco si appoggia molto a questa combinazione in avvio ed il primo break Modena lo mette a segno sul 8-6 con Anzani che dal servizio insidia la ricezione grottese e Sanguinetti che ne approfitta in tap in. L’azione prolungata del 12-8 è finalizzata da Gutierrez in mani out ma il circoletto rosso è per Federici, autore di una difesa da antologia sul lungolinea di Petkovic. Accelera Modena con Rinaldi per il 15-9 direttamente di seconda intenzione, ingenuità di Demyanenko sottorete per il 18-11 della Valsa; invasione di Antonov per il 20-12 con Ortenzi che si rifugia in time out. Prova a rimanere dentro al match la Yuasa, ma ormai il gap è troppo ampio e Modena dilaga sul 25-16 ed un impressionante 83% in attacco nel parziale.

    2° SET – Il secondo set si apre con la Yuasa subito in vantaggio di tre punti, allungo di Petkovic per il 1-5 sulla grande difesa di Marchisio in lungolinea; pazzesca la diagonale strettissima di Buchegger, magia di Rinaldi che finta un attacco dalla seconda linea e alza per l’austriaco che smarcato ha vita facile, riportando i suoi sul -2. Modena con Rinaldi impatta a quota nove, ma Petkovic e un ace di Antonov permettono a Grottazzolina di portarsi sul 11-14. Dentro Massari per Gutierrez per rafforzare la ricezione canarina, debutto anche per capitan Vecchi in Superlega al PalaPanini di Modena, una favola nella favola. Antonov si inventa la palla del 17-19, sempre suo il muro su Buchegger per il 19-21; la Valsa non molla di un centimetro, Gutierrez ha le molle ma Demyanenko mura per il 22-23. Bucchegger sul 23 pari si inventa un ace incredibile che regala ai suoi il match point, stessa ricetta per Gutierrez che pizzica Antonov e spegne le velleità di una Yuasa comunque capace di portare il set ai vantaggi, con più di qualche rammarico per le occasioni sciupate.

    3° SET – L’avvio di terzo set è caratterizzato da una magia di De Cecco, che si fa acclamare a gran voce dall’intero PalaPanini per un’alzata davvero da antologia; Buchegger a regalare il +2 ai gialli, 8-4 sul muro di Sanguinetti su Demyanenko che cede il campo a Comparoni. Tre muri consecutivi di Modena spengono le velleità della Yuasa Battery, che sul 11-4 cambia la diagonale inserendo Marchiani e Cvanciger per Zhukouski e Petkovic. Il giovane croato inaugura subito la sua Superlega con un punto, e sul 13-5 coach Ortenzi si rifugia in time out; due ace consecutivi di Tatarov permettono a Grottazzolina di rendere momentaneamente meno pesante il gap sul 14-9, ma poi Modena dilaga nuovamente e la Yuasa non ne ha davvero più. Il 25-14 è forse sin troppo pesante rispetto a quanto visto in campo per larghi tratti, ma la Superlega è questa, appena scendi di qualità gli altri non aspettano, soprattutto se gli altri sono Modena che queste categorie le vive da sempre.

    Valsa Group Modena 3 Yuasa Battery Grottazzolina 0(25-16, 26-24, 25-14)

    Valsa Group Modena: De Cecco 1, Buchegger 17, Rinaldi 13, Gutierrez 13, Anzani 4, Sanguinetti 10, Federici (L), Ikhbayri 4, Massari, Mati 2, Barbanti. N.E.: Garello, Stankovic, Gollini (L). All. Giuliani.Yuasa Battery Grottazzolina: Zhukouski, Petkovic 8, Antonov 6, Tatarov 9, Demyanenko 5, Mattei 3, Marchisio (L), Marchiani, Schalk, Vecchi, Cvangiger 1, Comparoni 1. N.E.: Cubito, Romiti, Foresi (L). All. Ortenzi. 

    ARBITRI: Pozzato, Caretti.NOTE – durata set: 25’, 29’, 25’; tot: 79’Spettatori: 3200MVP: Paul Buchegger (Valsa Group Modena)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina di scena al PalaPanini, Ortenzi: “Modena? Team difficile da leggere”

    Un punto al debutto assoluto in Superlega. E ora la sfida nel tempio della pallavolo: il PalaPanini. La matricola Yuasa Battery Grottazzolina avanza senza soste ed è pronta alla sfida di domenica a Modena (inizio ore 18).

    “Siamo chiamati a combattere, metro su metro – esordisce coach Massimiliano Ortenzi –. La nostra squadra deve provare a prendere punti in ogni confronto. Domenica ci siamo riusciti. Poi c’è un altro aspetto: non dobbiamo accontentarci. In primo luogo alzando il livello: man mano che il campionato va avanti il livello si alzerà. Adesso siamo agli inizi, le squadre hanno qualcosa da sistemare, noi compresi, e quindi dobbiamo essere bravi nel tirar fuori il meglio. Smaltito l’esordio ci si proietta su Modena. Sarà una grande emozione per chi, come noi, la Superlega non l’ha mai giocata. Un palasport con quella storia là…”.

    Il match del PalaPanini mette di fronte due coach marchigiani: Alberto Giuliani sul fronte emiliano, Massimiliano Ortenzi per la Yuasa Battery. Così Ortenzi: “Le squadre allenate da Giuliani giocano bene a pallavolo, hanno un buon sistema di gioco. Modena? Team difficile da leggere. Nella gara d’esordio Rinaldi ha fatto una gran partita e non va dimenticato che in tutti i ruoli gli emiliani hanno cambi e soluzioni sempre all’altezza della situazione. Dovremo essere bravi nel fare la nostra pallavolo: serviranno massima pressione al servizio e limitare al massimo gli errori. Basilare, inoltre, tenere un buon livello di cambio palla cosa che con Modena, sicuramente, sarà difficile”.

    Modena ko a Piacenza al debutto. Yuasa con 50 tifosi al seguito. Altri motivi di interesse… “Sentire i nostri tifosi al PalaPanini sarà importante. Dobbiamo essere bravi indipendentemente da dove stiamo giocando: in casa o in trasferta la squadra deve sempre avere lo spirito giusto per fare più punti possibili nella strada verso la salvezza”. 

    Andrea Marchisio sente il match: “Sarà molto dura a Modena, la nostra prima trasferta. Ci aspetta una gara combattuta perché gli emiliani arrivano da una sconfitta, la prima tra le mura amiche l’affronteranno col coltello tra i denti. Dovremo essere bravi a star lì, a soffrire nei momenti di massima pressione e a sfruttare ogni possibilità favorevole”.

    Dall’altra parte della rete Marchisio troverà un atleta, Dragan Stankovic, con cui ha vinto Scudetto, Mondiale per club e Champions. Data la sua esperienza, il libero della Yuasa Battery conosce Modena e i suoi giocatori d’esperienza. “Troveremo Stankovic, ma anche De Cecco, Massari, Anzani, gente con cui ho avuto la fortuna di allenarmi e sicuramente il loro livello lo conoscono tutti. Vi dico solo che sarà una partita molto intensa”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Mattei: “prendere un punto da neopromossa, alla prima giornata, è tanta roba”

    Una gara intensa come solo un esordio in Superlega atteso da oltre cinquant’anni poteva essere per la Yuasa Battery Grottazzolina, capace di portare al quinto set i vice Campioni D’Italia di Monza. Un match che ha visto quale Mvp Andrea Mattei, uno degli eroi della promozione in Superlega dello scorso anno, dominante al centro domenica scorsa tanto da meritare un posto nel sestetto ideale di giornata della Superlega. 

    “Abbiamo preso degli ace che potevamo non prendere e magari delle rigiocate sul muro in cui potevamo fare meglio – sottolinea proprio Mattei – siamo stati lì punto a punto ma sono orgoglioso della squadra per come ha giocato. Non me l’aspettavo, come tutti, come penso anche tutta la squadra. Avevamo grande voglia e determinazione ma pensare di giocare a questo livello contro i vicecampioni d’Italia è un grande orgoglio per tutti noi”.

    Analizzando nel dettaglio la sfida sono stati proprio i dettagli nei momenti chiave a fare la differenza. “In alcuni momenti un po’ di esperienza è mancata. Loro hanno accelerato in alcune fasi e non siamo riusciti a stargli dietro. E questo ha fatto sì che loro si son portati a casa due punti. Per quello che la gente si aspettava fossimo, prendere un punto da neopromossa, alla prima giornata, è tanta roba, francamente non mi è mai successo”. Stessa lunghezza d’onda ma anche grande lucidità nella lettura del momento per coach Massimiliano Ortenzi. “Dobbiamo sempre guardare il bicchiere mezzo pieno, prendendo tutto quello che riusciamo. Peccato nel terzo set, abbiamo avuto un paio di occasioni di break point gestite non bene con errori in ricostruzione e con due attacchi brutti. Magari vincendo il terzo potevamo sperare in qualcosa di meglio. Nel quarto siamo invece rimasti sempre lì, anche nei momenti difficili, e l’abbiamo portata al quinto dove loro hanno alzato l’asticella e fatto 2-3 buone battute che hanno fatto la differenza. Essere rimasti lì attaccati a loro è indubbiamente un bel segnale”.

     Le sensazioni con cui si lascia questa prima di campionato sono però indubbiamente positive: “Siamo imperfetti, lo sappiamo, ma dobbiamo essere combattivi su tutti i palloni e tutti i punti di questo campionato. Arrivare o non arrivare all’obiettivo che vogliamo e cerchiamo, passa tutto da lì”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO