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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Yant esuberante, Leal stavolta stecca

    Due Gare 4 dei quarti di finale Play Off combattute sul filo del rasoio, con continui capovolgimenti di fronte e una girandola di emozioni che alla fine premiano Civitanova e Milano. I marchigiani ritrovano quella fluidità e continuità di gioco che mancava da mesi costringendo Monza alla bella; Milano, nella sua ora più buia, sotto due a zero, dimostra di avere un dna da purosangue e porta a Gara 5 una serie che sembrava ormai aver preso l’autostrada in direzione Piacenza. Insomma, niente è scontato in questa Superlega equilibratissima, e mercoledì vincerà chi avrà nel serbatoio più energie fisiche e mentali a cui attingere. Ecco, come di consueto, i voti dei protagonisti nel nostro pagellone.

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    Monza-Civitanova 2-3. I padroni di casa sentono sul collo il fiato dei marchigiani e pur giocando un’ottima partita, con numeri anche migliori, non riescono ad avere il killer instinct nei momenti caldi del match. Maar (voto 8) è l’uomo in più di una squadra che perde attaccando con il 63% in attacco e portando cinque giocatori in doppia cifra. Anche Szwarc (voto 6,5) picchia forte, ma rimane un po’ defilato nei momenti topici. Bene anche Cachopa (voto 7,5), che smarca per tutta la partita i suoi attaccanti prendendosi spesso il lusso di lasciarli con muro a 1. E per un Galassi (voto 6,5) che sfonda al servizio, ecco Di Martino (voto 7) che piazza 4 muri-punto. Difficile davvero trovare pecche a questa Monza, che gioca bene e si deve leccare le ferite per non aver centrato la semifinale dopo una partita quasi perfetta.

    Civitanova, con Zaytsev (voto 7) che ritorna al suo ruolo di opposto, schiera e sfrutta tutta la sua fisicità; Yant (voto 8,5) e Nikolov (voto 8) da soli si caricano sulle spalle quasi tutto l’attacco degli ospiti e scardinano una palla alla volta le certezze monzesi. Con il muro di Anzani (voto 5) che insegue vanamente le giocate di Cachopa, viene fuori tutta l’esperienza di De Cecco (voto 7,5), che nei momenti clou sceglie con saggezza a chi affidare i palloni che scottano trascinando i suoi ad una Gara 5 che 10 giorni fa sembrava impronosticabile.

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    Milano-Piacenza 3-2. È una Milano dalle sette vite quella che, con tenacia e atteggiamento, si issa lottando con le unghie fino al tie break, dove Piacenza crolla di schianto. Il muro e il servizio sono le armi di una squadra che spesso fatica più del dovuto in attacco, ma che quando riesce a sfruttare le vie centrali del campo soprattutto con Loser (voto 7,5) esprime il suo miglior gioco. Nel giorno in cui fatica in attacco, il giovane Reggers (voto 8) diventa invalicabile a muro e decisivo al servizio, ben spalleggiato da un Ishikawa (voto 7,5) che si sobbarca gran parte del peso dell’attacco. E se Kaziyski (voto 5) proprio non riesce ad accendersi, ecco Mergarejo (voto 8) che in due soli set riesce a meritarsi il titolo di MVP.

    Piacenza si spegne sul rettilineo finale, proprio quando l’agognata bandiera a scacchi sembrava a portata di mano, e ora per ripartire servirà davvero un’impresa. La ricezione è un tallone d’Achille che obbliga Brizard (voto 7) agli straordinari per tenere in partita un Simon (voto 6,5) meno incisivo degli ultimi match. Ad un Romanò (voto 8,5) lucido e cattivo come non mai fa da contraltare la prova di Leal (voto 5), che in ricezione subisce pressoché tutto il tempo, contribuendo alla lunga a far saltare gli schemi offensivi piacentini. Male anche Scanferla (voto 5), mentre si dimostra in buona forma Caneschi (voto 7) al centro del campo.

    Insomma, due match che hanno richiesto tanto dal punto di vista fisico e mentale alle due squadre, con la sensazione che per Piacenza e Monza sarà davvero dura riuscire a dimenticare la grande occasione sprecata.

    di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leal trascinatore, Bruno e Mozic in ombra

    Si spezza in due il tabellone dei Play Off Scudetto dopo gli incontri di Gara 3: se Trento e Perugia possono festeggiare la qualificazione alle semifinali al primo match point, Monza si rammarica per non essere riuscita a chiudere la serie in sole tre sfide e Milano si lecca le ferite dopo una partita che ad un certo punto sembrava essere ormai in pugno. Dalle proprie ceneri resuscitano invece Piacenza e Civitanova che ora, sullo slancio dell’entusiasmo per la vittoria, puntano al passaggio del turno. Ma veniamo al pagellone dei quattro match, partendo proprio da Trento.

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    Trento-Modena 3-0. Anche in Gara 3 la squadra di Soli non lascia spazio ad una Modena che, per tutta la serie, non sfrutta l’assenza di Sbertoli e mette in mostra quei limiti che hanno punteggiato tutta la sua stagione in negativo. Con Lavia (voto 7,5) mattatore della serie ancora una volta grande protagonista in attacco e al servizio è Acquarone (voto 8) a meritare la standing ovation per come ha saputo gestire una situazione tutt’altro che facile per lui. Bene anche l’eterno Podrascanin (voto 7,5), solida certezza a muro, mentre per una volta Michieletto (voto 5), sveste i panni da supereroe e gioca una partita decisamente sottotono.

    Per Modena, come dicevamo scende un velo su una stagione complicata e sottotono, con Bruno (voto 5) ormai agli sgoccioli della sua lunga e vincente avventura italiana. Nella mediocrità gialloblu si salva Davyskiba (voto 7), chiamato ancora a vestire i panni di opposto, e chiude lottando anche un Rinaldi (voto 6) rimasto schiacciato dalla complessità della stagione modenese. Non trova il guizzo giusto invece Brehme (voto 5) che chiude il match con zero muri vincenti… muro che continua ad essere la vera croce di questa squadra.

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    Perugia-Verona 3-2. Al PalaBarton dopo un’ora di gioca sembra una cavalcata trionfale, invece Verona mette in mostra la sua versione migliore e regala un grosso spavento ai tifosi perugini. È Semeniuk (voto 8) a guidare la banda di attaccanti perugini, ben spalleggiato da un Russo (voto 8,5) che al centro della rete è semplicemente perfetto. Fatica, forse troppo, Ben Tara (voto 5), che per scappare dai tentacoli del muro veronese regala 5 errori diretti. Bersagliato in ricezione, anche Plotnytskyi (voto 6) perde lucidità in attacco, ma resta sempre giocatore utile nel sestetto di Lorenzetti.

    Verona si aggrappa al muro e all’attacco per provare a spingersi a Gara 4, ma 12 ace subiti sono un fardello pesante da gestire per uno Spirito (voto 6,5) comunque bravo a tenere i suoi in partita. Keita (voto 7,5) è il solito bombardiere fisico e sfrontato, ma gli manca l’appoggio di Mozic (voto 5) e Sani (voto 5,5) che alla lunga pagano in ricezione ed attacco. Bene infine la prova al centro di Mosca (voto 7,5), finalmente servito con continuità.

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    Civitanova-Monza 3-2. La Lube lotta, suda, soffre ma alla fine porta a casa una vittoria che rilancia le speranze di qualificazione della squadra di Blengini. Yant (voto 9) riesce ad unire strapotere fisico e tenuta mentale e diviene l’arma che scardina le solide certezze di una Monza che comunque piace e stupisce per il livello di gioco raggiunto. Con Nikolov (voto 5,5) altalenante e Zaytsev (voto 6,5) dal minutaggio limitato al rientro dall’infortunio, sfruttano l’occasione Bottolo (voto 6,5) e Lagumdzija (voto 7) mentre la sensazione è che alla squadra manchino un po i muri dei centrali (voto 5), quest’anno spesso in difficoltà nel fondamentale.

    Monza spinge al servizio e tiene in ricezione, ma alla lunga gli attaccanti perdono di incisività in attacco, a partire da quel Takahashi (voto 6) perfetto per due set e poi sparito dal campo negli ultimi. Meglio Maar (voto 7), così come il compagno di nazionale Szwarc (voto 6,5), mentre manca il guizzo di Cachopa (voto 5,5), che non riesce ad accendere la miccia dei suoi centrali.

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    Piacenza-Milano 3-2. Esce da una situazione sportivamente drammatica Piacenza, che ritrova gioco e punti nel momento in cui il baratro sembrava aprirsi. Leal (voto 8) carica sul suo braccione tutto il Palabanca e, insieme al solito Simon (voto 8), e a un Caneschi (voto 7,5) sempre più decisivo, riesce a domare la grinta dei ragazzi di Piazza. Più in ombra Lucarelli (voto 5), in difficoltà anche in ricezione, mentre Romanò (voto 6,5) chiude con 19 punti una prova tutto sommato positiva.

    Milano gioca al solito una gara tutto cuore, senza mollare e regalare niente all’avversario, ma alla lunga Porro (voto 5,5) non riesce a sfruttare i centrali, finendo per giocare scontato nei momenti chiave. Ottima comunque la prova di Reggers (voto 7) e quella di Ishikawa (voto 7,5), sempre pericoloso in attacco e al servizio nonostante una ricezione molto sotto pressione. Segnali positivi, infine, per Kaziyski (voto 6), il cui rendimento potrebbe essere decisivo in Gara 4, in un match che dovrebbe essere all’insegna dell’equilibrio.

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    Le cartoline di Nwakalor, Biglino sperimenta nuovi sport, Mingardi…nuove prospettive…

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Vitelli eroe di giornata, Leal non incide

    La nona giornata di Superlega andata in scena nel weekend ha sancito i primi verdetti stagionali: Catania saluta mestamente la massima divisione, consapevole di aver comunque onorato il campionato, e Piacenza, che nell’ultimo mese sembra essersi dimenticata come si fa a vincere, viene risucchiata nel gruppone. Tutto facile invece per le prime della classe, che proseguono la loro corsa solitaria. Ma veniamo ai singoli match di giornata, analizzati come sempre nel nostro pagellone.

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    Trento-Modena 3-0. All’andata a sorpresa vinsero i canarini, ma ora il divario fra le due formazioni è davvero immenso e Trento domina pur giocando sottotono. Best scorer è Michieletto (voto 7,5) con una prova solida in tutti i fondamentali, e poi si rivede Nelli (voto 7), che prende il posto di un Rychlicki (voto 4) non pervenuto sul campo. Bene anche gli altri innesti dalla panchina, con Magalini (voto 7) e Cavuto (voto 6,5) che si ritagliano il loro spazio.

    In casa gialloblu passo indietro dopo la buona prova infrasettimanale, con l’attacco ai minimi termini e il muro come sempre non pervenuto. A lottare è il solo Davyskiba (voto 7,5) mentre naufragano Rinaldi (voto 5) e Sanguinetti (voto 5), sempre in ritardo nelle scelte a muro.

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    Padova-Perugia 0-3. Non basta la spensieratezza dei padroni di casa per fermare gli umbri, che trovano ottimi numeri da Semeniuk (voto 7) e un Ben Tara (voto 8) nelle vesti di autentico bombardiere. A muro spiccano le manone di Solé (voto 7,5), mentre fatica più del dovuto il solo Leon (voto 5), ben contenuto dai patavini.

    I padroni di casa, con un Gabi Garcia (voto 4,5) improponibile, stentano in tutti i fondamentali, e per una volta mancano i numeri di Porro (voto 5), sulla graticola in ricezione. Male anche l’azzurro Gardini (voto 5,5), che però in ricezione riesce a limitare i danni rispetto al compagno di reparto.

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    Piacenza-Taranto 2-3. Pesante sconfitta casalinga che scuote gli animi emiliani, con la squadra incapace di ritrovare il bel gioco espresso fino ad un mese fa. Tanti errori gratuiti minano le certezze di un Lucarelli (voto 5) irriconoscibile e la fisicità di un Leal (voto 4) che non riesce mai ad incidere. Meglio Romanò (voto 7,5) e Caneschi (voto 7), ma qualcosa sembra essersi rotto nella macchina di Anastasi.

    Taranto trova vittoria e salvezza in un solo colpo, sfruttando un Gutierrez (voto 9) monumentale in attacco e dai nove metri. Con lui bene Lanza (voto 7) e Gargiulo (voto 7,5 e gran campionato il suo), mentre chi stenta a sfruttare le chance è Sala (voto 4), che chiude il match con un solo punto a referto.

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    Monza-Catania 3-0. Una Monza cinica non lascia chance di salvezza alla squadra dell’ex Orduna. Il muro monzese è invalicabile e Maar (voto 7,5) picchia forte ogni palla, ben servito da un Cachopa (voto 7,5) sempre più determinante. E se Szwarc (voto 5) non mette giù una palla, ecco allora che i centrali Di Martino, Galassi e Beretta (voto 7) sfruttano bene il corridoio centrale per dare a Monza tre punti importanti in chiave Play Off.

    Catania paga ancora una volta un Randazzo (voto 4) evanescente e la mancanza di alternative valide in panchina. Ottimo il solito Buchegger (voto 7) e sufficiente Massari (voto 6), ma per il resto è davvero notte fonda e con la secca sconfitta arriva anche la matematica retrocessione.

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    Milano-Verona 3-0. Prova d’orgoglio di Milano che, spalle al muro, si impone con un netto tre a zero contro la squadra più in forma del momento. Eroe di serata il centrale Vitelli (voto 8,5), che sfoggia una intesa perfetta con un Porro (voto 7,5) abile nel variare spesso il gioco. Finalmente prova continua anche del cubano Mergarejo (voto 7,5), mentre per una volta sottotono il libero Catania (voto 5,5).

    Verona sembra la brutta copia di se stessa, messa in croce in ricezione e spuntata a muro. Keita (voto 5) picchia sempre senza troppa attenzione subendo una caterva di muri, Mozic (voto 5) in ricezione subisce continuamente e Zingel (voto 4) al centro è poco più che una comparsa. Si salva il solo Dzavoronok (voto 6), ma anche lui in ricezione fa rizzare i capelli al proprio palleggiatore.

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    Civitanova-Cisterna 3-2. Cinque set di sofferenza sono quelli che servono per riagganciare il terzo posto alla Lube, spinta da un ritrovato Lagumdzija (voto 7,5) e da un Bottolo (voto 8) ottimo coprotagonista di giornata. E se Nikolov (voto 5) non è ancora al meglio, finalmente Yant (voto 8,5) incanala tutta la sua fisicità sul binario giusto, diventando ingiocabile.

    Ai pontini non basta il duo Faure (voto 7,5)-Peric (voto 7,5) per trovare quella vittoria fondamentale in chiave ottavo posto, ma la prova di Baranowicz (voto 7) e compagni è comunque da applausi. Peccato per la giornata no di Ramon (voto 5) in banda, perché questa squadra è cresciuta davvero tanto nel corso della stagione.

    di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Yoandy Leal: “Con Perugia un passo in avanti ma la strada è ancora lunga”

    Al ritorno in campo da titolare Yoandy Leal sfodera una super prova e trascina la sua Piacenza alla vittoria in quattro set su Perugia.

    “Sì, oggi la prima da titolare dopo tanto tempo per via dell’infortunio – sottolinea Leal. – Sono tornato alla grande però, mi sono preparato tanto per tornare così e spero di restare in questa condizione.”

    La vittoria sulla Sir permette a Piacenza di consolidare il terzo posto e di diminuire il divario proprio dagli umbri. “Con Perugia abbiamo un qualcosa di personale e anche con Modena. Quando gioco contro di loro cerco di dare il 110%. Abbiamo sofferto nel primo set complice anche la loro battuta e il nostro attacco che non ha funzionato. Poi abbiamo sistemato la battuta e si è sistemato anche il resto. Dobbiamo restare su questo livello, mancano anche tante partite tra cui i playoff quindi dobbiamo pensare avanti.”

    “Questo è il risultato di una settimana di grande lavoro e di qualche giorno libero per staccare la testa per riprende il gioco– continua lo schiacciatore di Piacenza. – Dobbiamo continuare così e dobbiamo stare fisicamente e mentalmente bene.”

    (fonte: YouTube Gas Sales PIacenza) LEGGI TUTTO

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    Yoandy Leal: “Contro Perugia ho qualcosa di personale, cerco di dare il 110%”

    Al ritorno in campo da titolare Yoandy Leal sfodera una super prova e trascina la sua Piacenza alla vittoria in quattro set su Perugia.

    “Sì, oggi la prima da titolare dopo tanto tempo per via dell’infortunio – sottolinea Leal. – Sono tornato alla grande però, mi sono preparato tanto per tornare così e spero di restare in questa condizione.”

    La vittoria sulla Sir permette a Piacenza di consolidare il terzo posto e di diminuire il divario proprio dagli umbri. “Con Perugia abbiamo un qualcosa di personale e anche con Modena. Quando gioco contro di loro cerco di dare il 110%. Abbiamo sofferto nel primo set complice anche la loro battuta e il nostro attacco che non ha funzionato. Poi abbiamo sistemato la battuta e si è sistemato anche il resto. Dobbiamo restare su questo livello, mancano anche tante partite tra cui i playoff quindi dobbiamo pensare avanti.”

    “Questo è il risultato di una settimana di grande lavoro e di qualche giorno libero per staccare la testa per riprende il gioco– continua lo schiacciatore di Piacenza. – Dobbiamo continuare così e dobbiamo stare fisicamente e mentalmente bene.”

    (fonte: YouTube Gas Sales PIacenza) LEGGI TUTTO

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    Piacenza, Leal: “Siamo un po’ stanchi, ma certe partite si vincono con la testa”

    Tutto pronto per Gara 5 dei quarti in casa Gas Sales Bluenergy Piacenza: nel giorno di Pasquetta, lunedì 10 aprile, alle 18 la squadra biancorossa si giocherà la qualificazione alle semifinali Play Off in casa della Valsa Group Modena (fresca vincitrice della CEV Cup). Ad attendere la vincente tra le due squadre emiliane c’è l’Itas Trentino, già qualificatasi in 4 gare ai danni di Monza. La perdente, invece, parteciperà ai Play Off 5° Posto che assegneranno il pass per la prossima Challenge Cup.

    Partita da dentro o fuori, dunque, ma stavolta non solo per Piacenza, che era obbligata a vincere Gara 3 e Gara 4 e lo ha fatto imponendo la propria legge agli avversari. Modena ha il match ball davanti al loro pubblico, ma ci saranno sugli spalti anche parecchi tifosi piacentini: oltre 200 i Lupi Biancorossi, a cui si aggiungeranno i tanti appassionati e tifosi che raggiungeranno autonomamente il PalaPanini.

    “Noi stiamo molto bene di testa – commenta Yoandy Leal a pochi giorni dal match – siamo un po’ stanchi fisicamente, ma partite come questa si vincono soprattutto con la testa. Ci stiamo preparando bene, sappiamo che non sarà una gara facile perché vincere a Modena non lo è per nessuna squadra: noi cercheremo di riuscirci per la seconda volta consecutiva. In campo ci sarà da dare il 100%, io cercherò di fare il 150%. Siamo cresciuti come squadra rispetto alle prime due gare, che comunque non avevamo giocato male”.

    Quello di lunedì sarà l’incontro numero 16 tra le due squadre: Modena ha vinto 10 dei 15 precedenti. Le due squadre non si erano mai affrontate nei Play Off Scudetto prima di questi quarti di finale. Debutto assoluto nei Play Off anche per due biancorossi, Roamy Alonso e Freek De Weijer, e per Massimo Botti da allenatore; Brizard, Caneschi, Gironi, Hoffer, Recine e Romanò sono invece al loro secondo Play Off, Basic, Lucarelli e Scanferla al terzo, Leal al quarto, Simon al sesto ed Enrico Cester addirittura al dodicesimo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leal perfetto in attacco, Rinaldi stavolta stecca

    Weekend di rinascita e, in alcuni casi, di resurrezione sportiva quello andato in scena per la terza giornata dei quarti di finale Play Off di Superlega, con Perugia e Trento che riescono a trovare nuove energie per riequilibrare partite che stavano complicandosi; invece Civitanova e Piacenza, che sembravano già con un piede nella fossa, trovano la partita perfetta per riaprire prepotentemente la serie. Come di consueto analizziamo le prestazioni dei protagonisti nel nostro pagellone!

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    Perugia-Milano. Dopo due set orribili in balia di una Milano pressoché perfetta, la Sir trova la forza per scuotersi, ritrovare le fila del gioco e portare a casa una vittoria importante anche in vista della semifinale di Champions League. Soffrire aiuta a crescere e a fare anticorpi per la fase finale della stagione, ma questa Perugia ha scelto di avere il momento no forse nel periodo peggiore della stagione! Per un Leon (voto 4) che per una volta appare clamorosamente fuori partita e un Semeniuk (voto 5) che ancora una volta non sfrutta l’occasione, ecco allora un buon Plotnytskyi (voto 7,5), anche se molto imballato nei primi due set, e un Rychlicki (voto 8,5) che è l’uomo della svolta del match a suon di attacchi e muri. E a muro come al solito è perfetto Flavio (voto 7,5), imperioso al centro della rete

    Milano riceve molto peggio e attacca male, ma ha un cuore grande e per due set ammutolisce il PalaBarton con una pallavolo fatta di difesa e copertura. Se Mergarejo (voto 4,5) non trova la fluidità di Gara 2, è ancora una volta Ishikawa (voto 7,5) a suonare la carica, ben coadiuvato da un Piano (voto 7,5) che a muro resta uno dei migliori interpreti della Superlega. Peccato per un Patry (voto 5) sempre relegato a percentuali bassissime in attacco e un Pesaresi (voto 5,5) molto in difficoltà nel tenere a galla la seconda linea meneghina.

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    Trento-Monza. Soffre per un set anche l’Itas, poi si accende la scintilla in Michieletto (voto 8) e in Kaziyski (voto 8) e tanto basta ai trentini a trascinarsi in acque più sicure. Bene attacco e battuta, ma la ricezione soffre tanto e anche Laurenzano (voto 5,5) fatica a dare continuità al lavoro in seconda linea. Bene Lisinac (voto 7,5) che dopo l’infortunio alla schiena di febbraio aveva sin qui faticato molto a tornare protagonista.

    Monza parte forte, spingendo al servizio come se non ci fosse un domani, ma alla lunga paga un Grozer (voto 4) in grande difficoltà e un Maar (voto 5,5) meno incisivo del solito. Meglio Davyskiba (voto 7) e Galassi (voto 7) spesso decisivo al centro della rete. Bene Cachopa (voto 6,5) anche se alla lunga quando la palla ha iniziato a staccarsi ha pagato in lucidità.

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    Piacenza-Modena. Sembrava pronta ad abbandonare la corsa scudetto e invece la Gas Sales Bluenergy, nella tana del nemico, sfodera una prestazione maiuscola e riapre di botto la serie. Davvero brutta Modena, che sbaglia l’approccio e torna agli atavici problemi a muro. Anche la ricezione subisce molto seppur Rossini (voto 6,5) dia garanzie di rifornimento continuo. Chi buca il match è il giovane Rinaldi (voto 5), copia sbiadita del giocatore ammirato finora in stagione, ma autore comunque di guizzi importanti al servizio. Fatica anche Lagumdzija (voto 6), ma è soprattutto Ngapeth (voto 5) a tornare a sbagliare e regalare molto. Si salva solo l’esperto Stankovic (voto 7), che al centro della rete regala muri e attacchi.

    Piacenza si affida ad un super Leal (voto 8): è vero che bisticcia con il bagher, ma in attacco è perfetto. Si rivede anche Simon (voto 7) a muro, anche se in attacco e battuta è ancora in convalescenza; bene il compagno di reparto Caneschi (voto 7,5), ottimamente servito da un Brizard (voto 7) che tiene in partita tutti tranne forse Romanò (voto 5), rimasto ai margini del gioco.

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    Civitanova-Verona. È in vena di imprese anche la Lube, che si presenta con Zaytsev opposto ma ricevitore e Nikolov banda che non riceve. E proprio il giovane bulgaro Nikolov (voto 9), sgravato dalla ricezione, è l’MVP del match con un impressionante 84% in attacco, in quella che è senza dubbio la sua miglior gara in maglia biancorossa. Ottimo anche lo stesso Zaytsev (voto 7,5), non solo per i numeri sul campo, ma perché ancora una volta dimostra la sua adattabilità e la sua disponibilità a mettersi al servizio della squadra per il bene della squadra stessa. Con De Cecco (voto 8) in serata super, è comunque tutto l’attacco a risultare perfetto, con il solo Yant (voto 6) a chiudere con un “normale” 44%.

    Non mura e subisce parecchio in ricezione Verona che forse pregustava già una storica semifinale… L’attacco è comunque positivo, con Keita (voto 8) davvero infermabile e per una volta continuo anche in ricezione. Bene anche il braccio pesante di Sapozhkov (voto 6,5), mentre fatica di più Mosca (voto 5) che stavolta non riesce ad incidere a muro. Sottotono anche il libero Gaggini (voto 5,5), che chiude il match con ben 5 ace subiti. LEGGI TUTTO