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    Ufficiale, Giada Cecchetto in seconda linea per Bergamo: “A disposizione tutta la mia esperienza”

    Di Redazione In uscita dalla Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia, il libero Giada Cecchetto era stata data dalle voci di mercato al Volley Bergamo 1991. Circa dieci giorni dopo, è arrivata la conferma ufficiale dalla società orobica: il libero del Volley Bergamo 1991 per la stagione 2022-2023 sarà la milanese classe 1991. “La pallavolo è arrivata nella mia vita grazie a mio fratello, mi sono appassionata vedendolo giocare. Mi sono iscritta a un corso di preagonismo a 11 anni e da lì è iniziato il mio percorso che dalla Pro Patria mi ha portato in tutta Italia. Ho fatto esperienze che mi hanno aiutata tanto, mi sono confrontata con molte persone, con stili di vita diversi e questo ha portato un grande arricchimento nel mio bagaglio anche a livello sportivo” racconta Cecchetto. E ora fa tappa a Bergamo. “Mi ha sempre affascinata, l’ho seguita negli anni e non ho esitato quando è arrivata la proposta. Nel palazzetto si sente la storia nell’aria e il calore dei tifosi. Spero riusciremo a farli appassionare ancora di più, se possibile. Mi aspetto di divertirmi, crescere e lavorare molto. Voglio vincere con questa maglia e metterò a disposizione della squadra tutta la mia esperienza”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lutto per la morte di Bob Lanier, stella della NBA e padre di Khalia

    Di Redazione Un grave lutto ha colpito oggi il mondo dello sport con la scomparsa di Bob Lanier, grande campione di basket degli anni Settanta e Ottanta e padre di Khalia Lanier, giocatrice del Volley Bergamo 1991. Lanier è morto all’età di 73 anni dopo una breve malattia. Era stato uno dei migliori giocatori della NBA a partire dal 1970, imponendosi per un decennio con la maglia dei Detroit Pistons e successivamente con i Milwaukee Bucks. Nel 1992 era entrato a far parte della Hall of Fame e negli ultimi 30 anni era diventato “global ambassador” della NBA e assistente speciale del commissioner Davide Stern. Tra gli innumerevoli messaggi di cordoglio arrivati ai congiunti c’è naturalmente anche quello della società orobica, che in una nota “si stringe con forza ed affetto alla famiglia per l’improvvisa e prematura scomparsa“. Anche la redazione di Volley NEWS si unisce al dolore di Khalia e di tutti i familiari. (fonte: Sky Sport) LEGGI TUTTO

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    Il Volley Bergamo 1991 conferma Sofia Turlà e Luna Cicola

    Di Redazione Tempo di nuove conferme per il Volley Bergamo 1991: la palleggiatrice Sofia Turlà e il libero Luna Cicola vestiranno la maglia della squadra orobica anche nella stagione 2022-2023. La regista siciliana, dopo il grande salto da Modica alla serie A, si è ritagliata il suo spazio in cabina di regia in molti momenti delicati dei match, fino a guadagnarsi la conferma in vista nella nuova annata: “A Bergamo sono stata benissimo. E sono rimasta colpita da subito dall’energia che si sente in campo prima di una partita e che arriva dal pubblico. Sono arrivata, la scorsa estate, con qualche timore: non sapevo se sarei riuscita ad adattarmi ad un livello di gioco come quello del campionato di A1, ma penso di aver acquisito più sicurezza durante la stagione e ho provato a fare la mia parte. Per il prossimo campionato auguro a tutte noi più continuità e a me stessa di migliorare ancora per aiutare quanto più possibile la squadra a vincere“. Foto Volley Bergamo 1991 Le sensazioni sono le stesse del giovane libero: “A Bergamo mi sono trovata molto bene, in un ambiente che ritengo proprio adatto a me. Mi sono sentita subito accolta da tutti, società e compagne, e questo ha facilitato l’adattamento al nuovo mondo in cui ero appena entrata. Credo di essere cresciuta sotto tutti i punti di vista: sia come atleta che come persona e penso che il mio percorso mi stia portando a raggiungere la maturità che aspiro ad avere sia a livello pallavolistico che di vita. Per il prossimo campionato ho tante aspettative, sia personali che di squadra, ma se ve le dicessi adesso che gusto ci sarebbe?“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Butigan sceglie ancora Micoli: “Avevo belle opzioni, ma Bergamo è Bergamo”

    Di Redazione La centrale Bozana Butigan, arrivata in rossoblù a gennaio, dopo aver conquistato la Coppa Italia con la maglia dell’Imoco Conegliano, ha saputo dare un apporto fondamentale al raggiungimento dell’obiettivo stagionale. Per lei sono stati “Tre mesi difficili, ma anche molto belli” e ha quindi deciso di proseguire il sodalizio con il Volley Bergamo 1991. I buoni risultati conseguiti, anche a livello personale, le hanno aperto le porte verso nuove strade per la stagione 2022-2023: “Ho avuto la possibilità di scegliere tra alcune belle opzioni – spiega – ma alla fine Bergamo è Bergamo: mi ha dato fiducia e ci siamo trovati benissimo, reciprocamente. In soli tre mesi sono riuscita a crescere molto e mi sono convinta che questo sia il posto giusto per continuare la mia carriera”. “Non vedo l’ora di riprendere l’avventura e dare tutto il meglio. A Bergamo sono molto contenta – continua mentre si prepara ad una estate con la maglia della Nazionale croata – e mi piace davvero tutto della città, della gente a cui mi sono legata in palestra e fuori: sono grata, perché mi hanno accolto nel miglior modo possibile sin dal primo giorno”. Al suo ritorno troverà la nuova compagna di reparto Stufi e ritroverà coach Micoli: “Con Stefano mi sono trovata molto bene. È un allenatore bravo e ha creato un bella atmosfera nella squadra. Sono molto contenta di lavorare ancora con lui. Mi aspetto una bella stagione per noi, perché credo molto nella squadra che sta nascendo. Non sarà facile, il Campionato italiano ha molte squadre ambiziose, ma sono sicura che potremo dare al Volley Bergamo 1991 una posizione stabile in classifica, quella che meritiamo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Valzer di liberi: Giada Cecchetto verso Bergamo, Caravello a Cuneo?

    Di Redazione Il valzer dei liberi in Serie A1 continua, e in pista entra anche il Volley Bergamo 1991: secondo quanto riportato da L’Eco di Bergamo, potrebbe essere proprio la squadra orobica la nuova destinazione di Giada Cecchetto. Il libero milanese, classe… 1991 come la sua nuova società, è in uscita dalla Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia, dove arriverà Imma Sirressi, che ha salutato Perugia. Per sostituirla le umbre potrebbero puntare su Ilenia Moro, che però pare essere tra le giocatrici più contese di questa fase di mercato: sulle sue tracce ci sarebbero la neopromossa Pinerolo e Roma in A2. Non finisce qui: è dato quasi per certo anche il trasferimento di Lara Caravello, pronta a lanciarsi come titolare dopo due anni da rincalzo di lusso a Conegliano. Lo farà probabilmente con la maglia della Bosca S.Bernardo Cuneo in sostituzione di Ilaria Spirito, che si accaserà alla Reale Mutua Fenera Chieri al posto di Chiara De Bortoli. Quest’ultima, tanto per chiudere (o quasi) il cerchio, dovrebbe essere diretta alla VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore. LEGGI TUTTO

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    Federica Stufi a Bergamo: “Una sfida e una gioia tornare dove ho iniziato”

    Di Redazione Adesso è ufficiale: Federica Stufi vestirà la maglia del Volley Bergamo 1991 nel prossimo campionato. La centrale fiorentina, classe 1988, arriva dalla Bosca S.Bernardo Cuneo al termine di una stagione che l’ha vista tra le migliori nelle classifiche di rendimento del suo ruolo. Stufi, che nel suo palmares conta la vittoria di una Coppa Italia e una Champions League, torna a Bergamo 9 anni dopo la sua prima esperienza orobica, nel lontano 2013-2014: “Una sfida e una gioia tornare in un posto dove sono stata bene e dove ho un pezzetto del mio cuore. Per me Bergamo significa fare della bella pallavolo e ritrovare persone a cui sono rimasta legata“. “Solo poche settimane fa – ricorda Stufi – sono stata qui da avversaria e mi ha colpito rivedere al Palazzetto i tifosi storici che ci seguivano quando indossavo la maglia rossoblù. Mi è sembrato di sentire un messaggio bello e forte: voglia di lottare sempre, indipendentemente dalla squadra che si ha davanti, e con la speranza di raggiungere qualunque risultato“. Stufi non trattiene l’emozione e l’entusiasmo per la nuova avventura: “Bergamo ha vissuto di pallavolo e ha visto passare grandi giocatrici. È sempre stata vista come il top nel mondo della pallavolo, per anni la società vincente per eccellenza. Ma è stata anche la società da cui ho iniziato, giocando nell’Esperia Cremona che era una società affiliata al Volley Bergamo. Perciò essere qui oggi è fantastico. Ora ho un bagaglio di esperienza in più, ma la voglia di giocare e di allenarmi non è cambiata mai dalla prima volta che mi sono messa a giocare a pallavolo in una piazzetta“. Tra le tante esperienze vissute, l’ultima stagione ha lasciato un segno importante per Federica: “È stato un campionato bellissimo, perché si sono innescate molte energie in una città dove abbiamo fatto appassionare alla pallavolo tante persone e dove ho avuto la possibilità di esprimermi, perché c’era un palleggiatore che credeva nel gioco dei centrali. Mi sono divertita tantissimo e ho avuto moltissimo a livello emotivo. Vengo a Bergamo con la serenità che mi ha dato quest’ultima stagione e vengo a costruire qualcosa di bello. Credo veramente in questo progetto“. La centrale ritroverà Stefano Micoli, con cui le strade si erano già incrociate in passato: “Sono felice di reincontrarlo. Le squadre di Micoli sono sempre molto consapevoli dei propri mezzi. Lo conosco bene: a Bergamo ha sempre fatto bene, penso sia un tecnico con occhio critico, non lascia nulla al caso, analizza, studia. È una grandissima persona che crede nel suo lavoro e ci mette tutto se stesso“. La neo rossoblù ha le idee chiare anche sul gruppo che sta per nascere per la nuova stagione: “Penso saremo una squadra mixata tra esperienza e novità. Voglio provare a trasmettere alle mie compagne la tranquillità nei momenti difficili, nei punti più caldi, perché a volte quello che mette in difficoltà un atleta è l’emotività, non la forza fisica, non l’allenamento. Nei momenti incandescenti, bisogna rimanere lucidi. Dovremo fare la nostra strada, trovare il nostro ritmo. Se lo troveremo, sarà difficile per tutti gli avversari giocare contro di noi“. Prima di tuffarsi nella nuova avventura, però, una piccola pausa: “Sarà un’estate di viaggi, beach volley e allenamenti. Voglio caricarmi di belle vibrazioni per essere pronta per Bergamo!“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giulia Gennari e la brasiliana Lorrayna tra gli obiettivi di Bergamo

    Di Redazione Sottotraccia e senza quasi mai apparire sulle pagine dei giornali, il Volley Bergamo 1991 è già da tempo impegnato nella costruzione della squadra per la prossima stagione. Ieri è arrivato il primo tassello ufficiale, la conferma dell’allenatore Stefano Micoli, ma la composizione del mosaico è già molto più avanzata e andrà a formare un’immagine molto diversa rispetto a quella della stagione appena conclusa. Molte infatti saranno le partenze, tra cui quelle del capitano Sara Loda e di Emma Cagnin (dirette a Pinerolo?), anche se il mercato parte da una conferma che vale quanto un acquisto: quella di Khalia Lanier, inseguita da diverse squadre, ma alla fine probabilmente destinata a restare a Bergamo per il terzo anno consecutivo. Alla corte di Micoli potrebbero rimanere anche l’altra statunitense Mackenzie May e la centrale croata Bozana Butigan, in un reparto che – secondo L’Eco di Bergamo – vedrà il ritorno dopo 8 anni dell’ex Federica Stufi, e in cui la società orobica è interessata anche alla giovane Emma Graziani da Firenze. In attacco un rinforzo importante potrebbe essere l’opposta Lorrayna, talento classe 1999 del Barueri, nel giro della nazionale brasiliana e seguita anche da altre squadre europee. C’è poi in ballo un possibile tris di arrivi da Conegliano: molto probabile quello di Giulia Gennari, che avrebbe una chance importante da titolare, affiancata dalla confermata Sofia Turlà. La regista romana potrebbe portare con sé anche l’opposta Giorgia Frosini e, soprattutto, l’ambitissima schiacciatrice Loveth Omoruyi, anche lei in cerca di spazio per crescere ancora: per quest’ultima, però, c’è da vincere la concorrenza di Busto Arsizio. LEGGI TUTTO

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    Passione Volley – Nobiltà RossoBlu: “Lealtà e correttezza, i valori della pallavolo”

    Di Agnese Valenti Continua il nostro viaggio nel mondo delle tifoserie di volley, alla scoperta delle sensazioni, dei punti di vista e delle criticità di una componente fondamentale dello sport che amiamo. Questa volta torniamo nel settore femminile per conoscere un’altra realtà storica del tifo italiano, la Nobiltà RossoBlu, con il suo rappresentante Paolo Remondini, membro del gruppo da quasi trent’anni. Oltre a sostenere da sempre i colori di Bergamo, uno dei club più titolati d’Italia, la tifoseria organizzata della città orobica ha una caratteristica unica: a partire da quest’anno, con la nascita del nuovo Volley Bergamo 1991, è parte integrante della società con due suoi rappresentati (tra cui lo stesso Remondini) ed espone il proprio logo direttamente sulle maglie delle giocatrici, a conferma di un legame inscindibile. Che si è manifestato in tutta la sua potenza nel giorno dell’ultima partita di regular season contro Conegliano, quando atlete e membri dello staff hanno raggiunto i supporter in curva per festeggiare insieme la salvezza. Foto LVF/Rubin Come nasce la Nobiltà RossoBlu? “Tutto inizia nel 1993, quando la squadra era ancora agli esordi in Serie A2: un gruppo di ragazzi, chiaramente inizialmente poco numerosi, si è avvicinato a questa società che l’ha appassionato fin da subito. A Bergamo il calcio è lo ‘sport nazionale’, ma un po’ per gioco ci siamo avvicinati anche al volley, ed è nato l’amore che poi ha portato alla creazione ufficiale del gruppo. La scelta del nome è stata fatta per dare un segnale di lealtà e correttezza, e perché ci piaceva il nome ‘nobiltà’ associato ai nostri colori. In questi 29 anni ci sono stati ricambi generazionali, tante persone nuove, due epoche diverse. Il volley è cambiato tantissimo: noi abbiamo iniziato quando non c’era il rally-point system, che è arrivato dopo una decina d’anni. Le partite, allora, duravano dalle tre ore alle tre ore e mezza: dalle 18 si poteva finire alle 22.30! In ogni caso, siamo stati bravi e fortunati, perché 30 anni non sono una cosa da tutti i giorni, al di là della squadra vincente e dei trofei: il tempo passa e le persone cambiano, trovare il ricambio generazionale e l’entusiasmo non è semplice, soprattutto in una città che vive per il calcio. Però diciamo che siamo ancora qua! Abbiamo vissuto tutte le epoche della pallavolo a Bergamo: dal Volley Club Bergamo iniziale, con quattro scudetti, all’era Foppapedretti iniziata nel 2000, all’era Zanetti degli ultimi tre anni e infine a questa nuova realtà nata l’anno scorso“. Foto Nobiltà RossoBlu Com’è cambiato il rapporto con la squadra, ora che ne siete parte integrante? “Siamo sempre stati fautori dell’autonomia decisionale totale tra tifoseria e società, nel senso che c’è e c’è sempre stata collaborazione tra le parti, ma anche indipendenza: ciò vale anche per quest’anno, in cui due di noi sono entrati come soci fondatori della nuova società. Ci abbiamo sempre tenuto che il gruppo debba muoversi indipendentemente dalla società, anche a livello economico: non abbiamo mai voluto, e non vorremmo mai, produrre del materiale a spese degli sponsor, oppure organizzare dei pullman e farceli pagare. Secondo noi, la passione deve essere genuina e le due entità devono rimanere ‘separate’: ognuno deve fare il proprio percorso. Noi non mettiamo becco sulle questioni tecniche che vengono prese dalla società, così come la società, con cui comunque siamo sempre andati d’accordo, non ha mai messo parola nelle scelte della tifoseria“. Foto LVF/Rubin Ha citato termini come “lealtà” e “correttezza”: spesso il tifo della pallavolo è associato a queste parole. Pensa che sia un tipo di tifo diverso rispetto a quello degli altri sport? “Sicuramente lo è. Credo che chi si avvicini alla pallavolo, quantomeno nell’ultimo decennio, sia assolutamente cosciente di questa cosa: tutti sanno che l’atmosfera non è quella di altri sport, senza nulla togliere al basket e al calcio che sono due discipline che seguo personalmente, che mi piacciono e che mi appassionano. Negli ultimi anni si è fatta sempre più forte questa caratteristica del tifo del volley: 25 anni fa comunque la scaramuccia era quasi all’ordine del giorno, anche se il pubblico era molto meno numeroso, e anche 15 anni fa qualche attimo di tensione c’è stato tra tifoserie in alcuni palazzetti. Ormai, da circa un decennio, è un ambiente amichevole in qualsiasi palazzetto si vada“. Foto LVF/Rubin Come avete vissuto il periodo della pandemia e la lontananza dai palazzetti? “Molto male, è stato molto brutto, come credo per tutte le tifoserie e per tutto il resto del pubblico! Ci siamo accorti, viaggiando, che tutte le piazze in Italia, anche quelle con un ottimo seguito, hanno pagato in termini numerici la pandemia. Probabilmente la gente, abituata a non muoversi più e impaurita, soprattutto nei primi periodi, ha un po’ abbandonato i palazzetti. Ho visto questo comune denominatore in tutti i palazzetti dove siamo stati. Forse influisce anche il fatto, sempre legato al Covid, che il biglietto debba essere nominale: questo obbligo forse ha rallentato un po’ l’entusiasmo di andare in trasferta con la squadra. È stato anche così con il calcio: non eravamo abituati, ed è un cambio di mentalità che bisognerà inculcare nella testa delle persone, ci vorrà un po’ di tempo. Speriamo che con la fine della pandemia si ritorni al classico biglietto preso mezz’ora prima della partita al botteghino. Il 70% del pubblico che va al palazzetto compra il biglietto il giorno stesso della partita, mentre solo il 30% lo compra online in precedenza, per non parlare dell’abbonamento. Questo ha un po’ frenato il pubblico nei palazzetti, a mio modo di vedere. O si cambia la mentalità abbastanza alla svelta, oppure si torna indietro. Poi, essendo abituati a ritrovarsi ogni due settimane al palazzetto e due volte al mese in trasferta, è chiaro che seguire in tv e da smartphone la partita non è stata sicuramente una cosa piacevole. Così come non fare più la comparsata all’allenamento post-lavoro, per vedere come va. È stato un cambio totale e radicale delle abitudini che, nel mio caso, coltivavo da 27 anni!“. Foto LVF/Rubin Lei crede che ci siano altre problematiche, non legate alla pandemia, che possano allontanare i tifosi dai palazzetti? “Quando ho iniziato, 27 anni fa, le partite si giocavano alle 17.30, ed era un buon orario, soprattutto per quelle piazze, come Bergamo, oppure come Firenze quando giocava al Mandela, in cui le persone andavano al palazzetto dopo essere uscite dallo stadio. Cambiando anche radicalmente l’orario del calcio, con tantissime partite in mille orari diversi, questa cosa perde valore. Credo che spostare la partita alle 18 sia stato pagato un po’ all’inizio, mentre ora le persone si sono adeguate. Poi ci sono le esigenze televisive: benissimo il sabato sera alle 20.30, anche perché ritengo che i due commentatori di Rai Sport siano davvero eccezionali e competenti! Forse è un problema maggiore quando si parla della diretta su Sky: è chiaro che la partita alle 19.30 della domenica sfavorisce soprattutto la tifoseria che si muove in trasferta, ma sono i dazi che si pagano quando si vince un Europeo: sono bei dazi! Si comincia ad accorgersi che c’è anche la pallavolo, con Sky che investe. Per il caro biglietti, lascio ancora un attimo in stand-by la situazione, in quanto capisco che con le limitazioni di capienza non si possano mantenere dei prezzi ultra-popolari. Il costo del palazzetto è identico: le partite si fanno, i collaboratori devono presenziare durante le partite, il servizio campo c’è, gli allenamenti si fanno, la macchina continua a muoversi, ma con una capienza fino a poco tempo fa al 60%. Costi uguali, introiti diminuiti della metà: speriamo che con il 100% di capienza introdotto all’inizio del mese, e soprattutto a partire dall’anno prossimo, si possa tornare ad un equilibrio che faccia il bene sia del tifoso che, chiaramente, della società“. Foto Nobiltà RossoBlu Concludo chiedendole di riepilogare qualche momento indimenticabile della sua vita da membro della Nobiltà RossoBlu. “Chiaramente siamo stati molto fortunati negli anni, perché siamo la tifoseria della squadra più storica, l’unica piazza rimasta da quando ho iniziato a seguire io il volley. Purtroppo di tutte le squadre storiche, penso ad esempio a Matera o Ravenna, siamo gli unici ancora in A!. Siamo stati fortunati anche a livello di vittorie: scegliere uno o due momenti belli è pressoché impossibile! Ovviamente, le vittorie a cui sono più legato sono quelle degli inizi: il primo scudetto a Modena nel 1995, la prima Champions League a Bergamo, i quattro scudetti di fila tra ’95 e ’99… Mi attirerò le antipatie degli amici del Baluardo (tifoseria di Novara, n.d.r.), ma quella finale a Novara, sotto due partite a zero e due set a zero, con match-point a ripetizione per loro, e vinta in rimonta è stata forse la Finale Scudetto più incredibile da quando ci sono i play off! Un ribaltone del genere non si era mai visto e non si è più visto, quella sicuramente è stata un’esperienza che si ricorderà ancora a lungo. È stato forse lo scudetto più bello, mentre il più inatteso direi quello del 2007, perché le altre squadre si erano molto rafforzate rispetto alla nostra. Circoscrivere è difficile: la Champions a Zurigo, la Champions a Cannes… chiedere quale è stata la più bella è come scegliere se vuoi più bene alla mamma o al papà!“. 1° PUNTATA – I Sirmaniaci2° PUNTATA – Amici delle Farfalle3° PUNTATA – Irriducibili Gialloblu (continua) LEGGI TUTTO