consigliato per te

  • in

    Manfredini-Bergamo avanti insieme: “Ci siamo scelti e ci siamo voluti”

    Linda Manfredini vestirà per il secondo anno i colori rossoblù di Bergamo. “Il mio percorso continua con Bergamo. Resterò qui anche nella prossima stagione e sono molto contenta di questa scelta: io e Volley Bergamo 1991 ci siamo scelti e ci siamo voluti. Penso che sia bello sentirsi così, perché Bergamo mi ha fatto stare bene e mi ha fatto crescere molto. E questo resta l’obiettivo anche del prossimo campionato, continuare a crescere”.

    “Il mio primo anno con questa maglia è stato molto speciale per me. Mi sento migliorata dal punto di vista tecnico e per questo devo un grande grazie allo staff e alle mie compagne che, durante gli allenamenti, mi hanno sempre aiutata con un consiglio o un incitamento. Mi sento maturata anche dal punto di vista della mentalità: credo di aver capito cosa significhi essere un’atleta professionista e quale stile di vita e di approccio al lavoro devo seguire per essere tale”.

    “I Play Off e le partite decisive per arrivarci sono stati la parte più emozionante – continua ricordando i mesi passati – Il fatto che l’obiettivo di inizio stagione non fosse questo, credo che abbia reso questo traguardo ancora più speciale: non ce lo aspettavamo, ma ce lo siamo meritato!”.

    Ora, però, la attendono due nuovi ostacoli, altrettanto impegnativi: “Sì, tra meno di un mese, a scuola, mi aspettano gli esami per il diploma, subito dopo sarò a disposizione della Nazionale juniores. Dopo l’estate sarà di nuovo con voi, pronta per Bergamo!”.

    (fonte: Volley Bergamo) LEGGI TUTTO

  • in

    Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

    Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

    Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

    Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell’anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

    C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

    “Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

    E ora?

    “Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”. LEGGI TUTTO

  • in

    Bergamo conferma Carraro in regia: “Possiamo continuare a prenderci delle soddisfazioni”

    Si continua con le conferme e le certezze: è il turno della cabina di regia del Volley Bergamo 1991, dove resterà Roberta Carraro.

    “Un anno fa avevo sposato Bergamo e il suo progetto per mettermi in gioco con un gruppo giovane nella massima serie. È stata una scelta superpositiva, perché ho trovato molti spazi e abbiamo raggiunto traguardi che sono andati oltre le aspettative. A distanza di un Campionato, non posso che scegliere di accettare la proposta di rinnovo e di rimanere a Bergamo con questa maglia”.

    “Resto per proseguire il processo di crescita personale – ammette – e perché il nostro percorso non si è esaurito con la bella stagione passata insieme: possiamo continuare a prenderci delle soddisfazioni e a dare fastidio, sempre di più, alle grandi. L’anno passato siamo stati una sorpresa e questo è un fattore su cui non potremo più fare affidamento, però il gruppo si rinnova in parte e avremo qualcosa di nuovo da far vedere…”.

    Prima di pensare al futuro, uno sguardo, però, al passato.“Uno dei momenti più belli a livello personale? La prima partita da titolare, contro Cuneo davanti ai nostri tifosi, terminata con una vittoria da tre a zero. Ma davvero emozionante è stata anche la partita alla ChorusLife Arena. Indimenticabili quei 5.000 tifosi che gridavano Bergamo!”.

    E ora? Come trascorrerà i prossimi mesi? “Mi prendo un periodo da dedicare allo studio e per godermi casa mia, la mia famiglia e il mare. Ci rivedremo in palestra ad agosto, carichi come sempre. O forse ancora di più!”.

    (fonte: Volley Bergamo 1991) LEGGI TUTTO

  • in

    Mlejnkova si racconta: “Italia un sogno realizzato. Il prossimo? Giocare l’Olimpiade di Los Angeles”

    Repubblica Ceca, Germania, Polonia, Francia, Turchia, Grecia e ora Italia. No, non è un girone di un torneo internazionale, ma il viaggio sportivo e umano di Michaela Mlejnková. Un percorso costruito con pazienza e determinazione, pezzo dopo pezzo, come un mosaico di esperienze, sfide e traguardi raggiunti. Nel corso degli anni, la schiacciatrice ceca classe ’96 ha dimostrato di sapersi adattare con intelligenza e tenacia ai contesti più vari, guadagnandosi un posto di rilievo nei principali campionati europei.

    Dopo una stagione positiva con la maglia di Bergamo, Mlejnková ha deciso di aprirsi ai microfoni di Volley News per raccontare la sua “Stairway to Heaven”, un cammino ricco di emozioni, scelte coraggiose e sogni ancora da realizzare.

    foto LVF

    Michaela, ti va tracciare il bilancio della stagione 2024-2025 con Bergamo?

    “Credo che, in generale, sia stata una stagione davvero positiva per la nostra squadra e per tutto il club. Eravamo un gruppo completamente nuovo, sia come giocatrici che come staff. Nessuno sapeva bene cosa aspettarsi, eppure siamo riusciti a qualificarci per la Coppa Italia e a conquistare l’accesso ai Playoff di Serie A1“.

    Qual è stata la chiave per vivere una stagione positiva?

    “Penso che uno dei nostri grandi punti di forza sia stato il fatto di essere quasi al completo fin dall’inizio – mancava soltanto una giocatrice al raduno – e questo ci ha permesso di conoscerci bene in campo e costruire subito una buona intesa di squadra“.

    Pensi che ci siano cose che si sarebbero potute fare meglio nei Playoff Scudetto e nei Playoff Challenge Cup?

    “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di mantenere la categoria molto presto, credo addirittura prima di Natale. E personalmente penso che fino a quel momento abbiamo giocato davvero bene. Forse dentro di noi c’era già una certa soddisfazione per questo traguardo, e in più abbiamo avuto alcuni problemi fisici nella squadra, con diverse giocatrici infortunate. Dopo alcune sconfitte, abbiamo perso fiducia come gruppo, e da lì è diventato tutto sempre più difficile. Di sicuro ci sono sempre cose che si possono fare meglio, ma dobbiamo imparare da questa esperienza e fare meglio la prossima volta“.

    Oltre a essere stata una giocatrice fondamentale per Bergamo, quest’anno hai anche ricoperto il ruolo di capitano. Com’è stata questa esperienza? Secondo te, quali qualità deve avere un buon capitano?

    “Avevo già avuto qualche esperienza come capitano in nazionale, ma era la prima volta che ricoprivo questo ruolo in un club e in un altro paese. È stato un grande onore, ma anche una sorpresa quando mi è stato proposto. La prima cosa che ho detto è stata: ‘Non posso fare il capitano, non parlo italiano!’ (ride, ndr). Ma mi hanno rassicurata, dicendomi che non sarebbe stato un problema e che avrei avuto un vice italiano ad affiancarmi. Credo che il compito principale di un capitano sia quello di fare da punto di riferimento tra squadra e allenatore, cercando di mantenere il gruppo unito nei momenti difficili, sia in campo che fuori“.

    Com’è la vita in Italia? Cosa ti piace fare nel tempo libero, qui?

    “La vita in Italia è fantastica. Amo profondamente il cibo italiano e lo stile di vita in generale. Anche se il tempo libero non è molto, appena posso mi piace esplorare posti nuovi. Adoro camminare, quindi una bella passeggiata non manca mai nei miei giorni liberi… insieme a un buon espresso italiano, naturalmente!“.

    Il mondo del volley è già proiettato alla prossima stagione. Quali sono i tuoi piani per il 2025-2026? Puoi darci qualche anticipazione?

    “Il club ha appena fatto l’annuncio ufficiale. Quindi posso dire che mi godrò l’Italia anche nella prossima stagione“.

    foto Volleyball World

    Siamo alla vigilia di un’estate molto impegnativa a livello internazionale. Quali sono le tue aspettative e i tuoi obiettivi con la Repubblica Ceca?

    “Sono molto entusiasta di lavorare con la nazionale quest’estate. Giocheremo la VNL per la prima volta, e successivamente il Campionato del Mondo. Abbiamo preso parte per tanti anni alla European Golden League e nelle ultime estati siamo cresciute molto. Credo che adesso siamo pronte ad affrontare le squadre più forti, con l’obiettivo di fare del nostro meglio e continuare a migliorare“.

    Hai 28 anni e sembra che la tua carriera sia ancora in fase ascendente. Sei sorpresa da te stessa? Hai superato le aspettative per la tua carriera o hai sempre pensato che un giorno avresti giocato nei campionati europei più prestigiosi?

    “Da giovane, il mio sogno era di giocare in Italia e arrivare ai massimi livelli della pallavolo. Anno dopo anno, con tanto impegno, ho perseguito quel sogno e quest’anno l’ho finalmente realizzato. Sono ancora affamata di successi e desidero continuare a giocare a questi livelli“.

    Quali sono i segreti della tua continua crescita? E su quali aspetti pensi di dover ancora lavorare nel tuo gioco?

    “Bisogna cercare di essere professionisti in tutto: nello stile di vita e nel modo in cui ci si prende cura del proprio corpo. Si tratta di trovare un equilibrio e di essere costanti. C’è sempre qualcosa da migliorare, e io vorrei essere la miglior versione di me stessa ogni giorno“.

    Foto Volero Le Cannet

    In che modo le esperienze all’estero (Germania, Polonia, Turchia, Francia, Grecia e Italia) ti hanno formato, sia come persona che come giocatrice?

    “Ogni paese ha una cultura diversa e bisogna adattarsi. All’inizio non è mai stato facile, ma con il tempo ci sono sempre riuscita. Ogni stagione mi ha dato qualcosa di nuovo per crescere in campo e fuori. Non rimpiango nessuna delle stagioni che ho vissuto, perché mi hanno reso una giocatrice più forte e una persona migliore“.

    Hai già realizzato tutti i tuoi sogni pallavolistici o ce ne sono ancora da inseguire?

    “Penso che tutti gli atleti del mondo sognino di arrivare alle Olimpiadi. Raggiungere la rassegna a cinque cerchi con la nazionale ceca è molto difficile, ma non impossibile. Le possibilità ci sono, sono piccole, ma ci sono. Quindi sì, le Olimpiadi di Los Angeles sarebbero davvero qualcosa di fantastico“.

    Per concludere, ci racconti chi è Michaela Mlejnková fuori dal campo?

    “Vengo da una piccola città (è nativa di Jilemnice, ndr) e sono una persona che adora stare a contatto con la natura. Mi piace passare del tempo con la mia famiglia e i miei amici. Amo lo sport in generale, per me è quasi una dipendenza. Mi piace muovermi e restare attiva. Direi che fuori dal campo sono una persona tranquilla. Sono più introversa che estroversa, ma se mi trovo con persone di cui mi fido e con cui mi sento a mio agio, è più facile per me aprirmi“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    Mercato Bergamo, capitan Mlejnkova la prima conferma: “Il gruppo cambierà, ma poco”

    Bergamo le ha dato l’esordio nel Campionato italiano. E lei, investita del ruolo di capitano, ha fatto della maglia rossoblù la sua seconda pelle. Al punto da essere pronta a bissare e rilanciare la sua personale sfida: Michaela Mlejnkova è la prima conferma della nuova Bergamo.

    Apparentemente mite e silenziosa, in campo ha saputo essere l’elemento catalizzatore di un gruppo sorprendente: brava a risollevare le compagne nei momenti di difficoltà, abile a compattare la squadra e a fare dei momenti di tensione un’occasione per sprigionare uno spirito da guerriera: “È stato un anno davvero importante per me. Ho realizzato il mio sogno di giocare in Italia e come bonus ho avuto l’onore di essere il capitano della squadra”.

    Sempre presente nei 31 match stagionali, la schiacciatrice della Repubblica Ceca ha realizzato 296 punti nel suo primo anno italiano: 265 quelli in attacco, 13 gli ace e 18 i muri: “E’ stata una stagione tutta da scoprire per me in un campionato nuovo e contro avversari di alto livello, ma siamo riusciti presto a crescere come squadra, a raggiungere l’obiettivo e ad andare oltre con i Play Off e la Coppa Italia; ora, però, mi aspetto nuovi obiettivi e sfide per la prossima stagione e spero di arrivare a crescere ancora per migliorare, sia a livello personale che di squadra. Forse sarà un po’ più facile per me, perché conosco l’ambiente e il Campionato. Cambierà un po’ il nostro gruppo e dovremo riuscire a costruire la nostra nuova chimica di squadra fin dall’inizio”.

    Prima, però, la attende una intensa estate con la Nazionale della Repubblica Ceca, di cui è capitano: “Sarà lunga e dura, ma non vedo l’ora di iniziare a giocare, perché finalmente prenderemo parte alla VNL: ci siamo guadagnati la qualificazione la scorsa stagione quando abbiamo vinto la Challenger Cup. Subito dopo ci aspetta il Mondiale in Thailandia: affronteremo molte partite difficili e grandi avversarie, ma sono sicura che lotteremo in ogni match e sfrutteremo tutto ciò che di buono sapremo fare per far crescere la nostra Nazionale”.

    (fonte: Volley Bergamo 1991) LEGGI TUTTO

  • in

    Bergamo, Parisi: “L’aspettativa sale, ma in ogni stagione si riparte da zero”

    Si riparte da una conferma annunciata: Carlo Parisi guiderà Bergamo anche nella stagione 2025-2026. Non solo perché lo diceva un contratto biennale firmato un anno fa, ma perché ha saputo conquistare la fiducia della Società e dell’ambiente e ha guidato la squadra verso l’obiettivo della salvezza andando addirittura oltre le aspettative.

    Ora, vestito d’azzurro mentre trascorre la pausa estiva al fianco di Julio Velasco per collaborare con lo Staff della Nazionale Italiana, chiude il capitolo del campionato passato per prepararsi ad affrontare nuove sfide.

    Le parole di Carlo ai microfoni della società: “Sapevo che questo primo anno sarebbe stato impegnativo assemblare un gruppo completamente nuovo. Eppure, dopo un periodo fisiologico di adattamento, le cose sono andate al di là delle più rosee aspettative: ha risposto molto bene tutto l’ambiente, squadra e società intendo, e abbiamo fatto una prima parte di campionato sorprendente. A questa è seguita una seconda parte non buona e su quello bisognerà ragionare, perché abbiamo accumulato troppe sconfitte alternate a buone prestazioni contro squadre di alta classifica, uscendo però con poco nelle mani”.

    “La nostra è stata una squadra che ha spinto tanto durante la prima parte, poi abbiamo avuto qualche problema fisico che ha condizionato un po’ tutto, ma è un fatto su cui abbiamo ragionato a fine stagione con la società per avere un organico che possa sopperire ai momenti di difficoltà”.

    La salvezza era l’obiettivo, ma Bergamo è andata oltre e ora non vuole fermarsi: “L’aspettativa sale, ma ogni campionato è fine a sé stesso. Ripartiremo dal lavoro fatto insieme alla società per migliorare la squadra compatibilmente con quelle che sono le possibilità attuali. Il campionato scorso ha suscitato un certo entusiasmo, ma è giusto dire che ogni stagione si riparte da zero con avversari nuovi, squadre che si rinforzano e neopromosse: bisognerà ricominciare da una situazione nuova.

    È normale che ci siano aspettative più alte, ma il mio ruolo è anche quello di avere sempre quella prudenza che non è mai abbastanza quando si parla del campionato italiano: anche quest’anno si sono viste squadre che partivano con grandi ambizioni e che hanno incontrato grosse difficoltà, ci sono state sorprese, sia in positivo che in negativo.

    Noi dobbiamo fare il nostro lavoro, partire sapendo che l’obiettivo rimane sempre salvarsi in maniera tranquilla e cercare di vedere se è possibile confermare ciò che abbiamo fatto. Se è vero che siamo andati al di là delle nostre aspettative con i Quarti di Coppa Italia, la salvezza arrivata a gennaio e i quarti dei Play Off Scudetto, sarebbe un grandissimo successo riconfermarci, ma dobbiamo fare i conti con altre 13 squadre”.

    L’ossatura della squadra resterà la stessa. Con alcuni innesti. Si può dire sia già un vantaggio rispetto a un anno fa, quando si è costruito un gruppo totalmente nuovo?

    “Non mi ha mai impressionato più di tanto partire con organici ex novo, non mi ha mai preoccupato. Mi è anzi capitato più volte in carriera di rinnovare. Partire da una base come quella di quest’anno va bene, però cambieremo la diagonale palleggiatrice-opposta e abbiamo lavorato bene per avere una panchina solida; quindi, bisognerà reimpostare il lavoro con una nuova alzatrice e creare automatismi e feeling che ci devono essere nel quotidiano e in gara”.

    Prima un’estate in azzurro: Velasco ha riconosciuto in Parisi l’artefice della stagione sorprendente di Bergamo: “Mi ha gratificato tanto. Siamo stati tra l’altro tra le primissime società a cui il CT della Nazionale ha fatto visita e in quell’occasione ha espresso la volontà di inserirmi nel suo staff con l’obiettivo di guidare la squadra delle Universiadi e dei Giochi del Mediterraneo del prossimo anno. È stata una forte emozione sentire le parole di Velasco: nonostante la mia età ci sono momenti che emozionano molto e questo, per la mia carriera, è stato un momento molto importante”.

    Un ulteriore step di crescita per il coach di Bergamo, a dispetto delle tante esperienze che ha già vissuto.“Insieme a Velasco c’è la presenza di altri allenatori: stiamo lavorando con Barbolini, Cichello, con il settore giovanile e il Club Italia in un aggiornamento quotidiano e costante. Quando non si sta in palestra si parla e ci si confronta. Questo non può che essere un modo per arricchire sempre più il lavoro e la passione per quello che faccio. Le Universiadi termineranno con luglio. Avrò poi una piccola coda ad agosto, ma conto di essere presente per l’avvio dell’attività a Bergamo”.

    (fonte: Volley Bergamo) LEGGI TUTTO

  • in

    Oltre a Mistretta, Bergamo saluta Piani, Adriano, Farina e Evans

    Dodici destini si sono incrociati e hanno viaggiato sulla rotta Bergamo-Treviglio in quest’ultima stagione. Sono quelli delle dodici donne che hanno portato la nave rossoblù nel porto dei Play Off. Ciascuna di loro ha scritto la propria storia indossando per la prima volta la maglia del Volley Bergamo 1991 e sotto di essa ha fatto battere un cuore grande e forte. 

    Tutte hanno dato tutto. Tutte, a modo loro, hanno saputo essere uniche. E ciascuna, a suo modo, ha reso onore al proprio compito. Non solo compiendo la missione che le era stata affidata, ma andando anche oltre, superando i propri limiti e scoprendosi speciale.

    Per alcune arriva ora il momento di spiccare il volo verso nuovi orizzonti e di salutare Bergamo.

    Vittoria Piani, Virginia Adriano, Alessandra Mistretta (già annunciata a Talmassons), Alice Farina e Ashley Evans sono cinque tessere del mosaico che vivranno nuove avventure lontano dalla città che le aveva adottate un anno fa.

    Il Campionato appena concluso le ha viste crescere e superare nuovi ostacoli. Ora se ne vanno ancor più forti e mature. Ovunque andranno, porteranno con loro la consapevolezza di aver fatto parte di un progetto che ha sorpreso e appassionato: tutte hanno avuto un ruolo da protagonista, tutte sono state complici di una cavalcata andata oltre le aspettative. Bergamo farà parte di loro e loro faranno sempre parte di Bergamo. Che le ringrazia per tutto ciò che hanno saputo e voluto dare a questa maglia.

    (fonte: Volley Bergamo) LEGGI TUTTO

  • in

    Chorus e Volley Bergamo: nasce una collaborazione oltre la pratica sportiva

    Quando due eccellenze del volley si incontrano: Chorus Volley Bergamo Academy e Volley Bergamo 1991 uniscono le forze, dando vita a una collaborazione strategica che va oltre la pratica sportiva.

    Nasce così un nuovo polo di riferimento per la pallavolo giovanile nella provincia orobica, con l’ambizione di trasformare talento e passione in un vero e proprio percorso di crescita a 360 gradi.

    Una sinergia che coinvolgerà le atlete dall’Under 12 all’Under 18, anche attraverso programmi di preparazione atletica su misura capaci di far emergere potenzialità individuali all’interno di un contesto collettivo di eccellenza.

    L’obiettivo? Elevare il livello del settore giovanile bergamasco, creando un vivaio solido e competitivo, in grado di proiettare le atlete verso i massimi livelli del volley nazionale, fino alla Serie A1.

    Ma il cuore del progetto batte anche fuori dal campo: questo sodalizio si propone come spazio educativo e formativo in cui allenatori, genitori e sostenitori diventano parte attiva nel percorso di crescita delle giovani atlete, affiancandole non solo nello sviluppo sportivo, ma anche umano, culturale ed etico.

    Impegno, determinazione, visione, intelligenza e cuore: sono questi i valori fondanti su cui si costruisce il nuovo corso della pallavolo giovanile bergamasca. Con questo nuovo capitolo, Chorus Volley Bergamo Academy e Volley Bergamo 1991 si candidano a diventare un punto di riferimento territoriale per il reclutamento, la formazione e la promozione del talento femminile, con un obiettivo chiaro: contribuire al miglioramento qualitativo del settore giovanile bergamasco e rendere sempre più concreto il sogno di veder crescere, tra le mura di casa, le protagoniste della pallavolo di domani.

    Resterà invariato e targato Volley Bergamo 1991 il progetto della Scuola Pallavolo, una ventennale esperienza dedicata a ragazze e ragazzi dagli 8 ai 12 anni sul territorio cittadino e seguita dal professor Enzo Bolla e dal suo Staff. Così come lo Special Team CUS Volley Bergamo, che proseguirà il percorso iniziato da Mariella Stabilino e Valentina Nava.

    Gianpaolo Sana, Presidente Chorus Volley Bergamo: “Siamo orgogliosi di aver intrapreso questa partnership di valore con Volley Bergamo 1991, un’unione che nasce con l’ambizione di generare valore, ispirazione e nuove opportunità per il territorio. Un progetto che auspichiamo possa segnare un punto di svolta nel panorama sportivo, sia a livello bergamasco che nazionale. Siamo convinti che questa collaborazione offrirà l’opportunità di scoprire, valorizzare e dare visibilità a nuovi talenti, esaltando il potenziale di ogni giovane atleta“.

    Francesca Piccinini, General Manager Chorus Volley Bergamo: “Questa sinergia è molto più di una semplice collaborazione: è un’opportunità concreta per lasciare il segno, per costruire qualcosa che vada oltre lo sport e che parli di valori, di crescita, di passione. Per me è un grande orgoglio poter essere accanto a queste giovani atlete nel loro percorso. Spero di rappresentare un punto di riferimento non solo per ciò che ho fatto in campo, ma per come ho vissuto il mio percorso: con dedizione, disciplina, rispetto e cuore. Valori che lo sport mi ha trasmesso e che, oggi più che mai, credo debbano essere la bussola per le nuove generazioni. Il mio desiderio è ispirarle a credere nei propri sogni, a non mollare mai, a lavorare ogni giorno per diventare la versione migliore di sé stesse, nello sport come nella vita“.

    Paolo Bolis, CFO di Volley Bergamo 1991: “Siamo felici di iniziare questa prestigiosa collaborazione con Chorus Volley Bergamo e di unire forze e comuni intenti. Si tratta di un progetto che ci permette di racchiudere la pallavolo giovanile di Bergamo e provincia in un’unica identità. In questo modo, le nostre e le loro professionalità saranno un valore aggiunto per la crescita di nuovi talenti ma, soprattutto, per la diffusione del nostro sport sul territorio“.

    Matteo Bertini, Direttore Sportivo di Volley Bergamo 1991: “Questa giornata segna la nascita di un progetto importante che consentirà di crescere sempre più talenti per il futuro. Crediamo molto in questo connubio che unisce staff di valore e che accrescerà il tasso tecnico delle giovani pallavoliste. Questa è anche l’occasione per allargare il bacino delle società con cui collaboriamo: in questo modo, ci sarà la possibilità di creare maggiori opportunità per le ragazze di arrivare al massimo livello possibile con la maglia di Bergamo“.

    (fonte Comunicato stampa) LEGGI TUTTO