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    Assemblea Straordinaria Fipav: AIP protesta per l’esclusione di atleti e tecnici

    Di Redazione

    Si avvicina il momento dell’Assemblea Straordinaria per la Federazione Italiana Pallavolo: il 22 gennaio a Roma si terrà la riunione per approvare le modifiche allo Statuto Federale sul tema del vincolo sportivo. Un passaggio reso necessario dalla prossima entrata in vigore della riforma dello sport sia dai rilievi mossi in merito dal Garante della Concorrenze del Mercato.

    A differenza di quanto avviene per le elezioni, però, in questa assemblea potranno votare soltanto i rappresentanti legali delle società, ossia i presidenti, come previsto dall’articolo 28 dello Statuto Federale. I rappresentanti degli atleti e dei tecnici non avranno dunque diritto di voto. Una circostanza che suscita la contrarietà di AIP – Associazione Italiana Pallavolisti: “Una simile esclusione da qualsiasi assemblea non elettiva appare difficilmente comprensibile, alla luce dei Principi fondamentali degli Statuti delle Federazioni Sportive nazionali previsti dal CONI e della normativa vigente in tema di diritto di voto di tecnici e atleti” si legge nel comunicato dell’associazione di categoria.

    In data 22 novembre 2022 la FIPAV ha indetto ufficialmente la 46° ASSEMBLEA STRAORDINARIA fissata per il 22 gennaio 2023 in Roma, per apportare le modifiche allo Statuto Federale in tema di vincolo sportivo (modifiche consultabili al seguente link estratto dal portale Federvolley.it: Proposta di modifica).

    “AIP – prosegue la nota – nelle scorse settimane ha inviato alla FIPAV una nota a mezzo PEC chiedendo opportuni chiarimenti, senza ricevere alcun riscontro, e si riserva ogni ulteriore approfondimento a tutela dei diritti di atlete e atleti, quale organismo di rappresentanza ormai universalmente riconosciuto“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fipav Sicilia, sospensione di 4 mesi per il presidente Nino Di Giacomo

    Di Redazione Il Tribunale Federale della Fipav, con una sentenza dello scorso 9 novembre, ha decretato la sospensione da ogni attività federale per 4 mesi di Nino Di Giacomo, presidente del Comitato Regionale della Sicilia. Il dirigente è stato sanzionato per “aver reso dichiarazioni lesive e diffamatorie” dell’ex presidente della Fipav Catania Giuseppe Gambero, che […] LEGGI TUTTO

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    Il presidente del CT Appennino Toscano “vittima” della battaglia del Beach

    Foto FIPAV Appennino Toscano Di Redazione Anche se più in sordina rispetto al passato, continua la “guerra” a colpi di sentenze tra la Federazione Italiana Pallavolo e gli enti non affiliati alla Fipav che organizzano attività di Beach Volley. Ancora una volta il Tribunale Federale ha sanzionato un tesserato reo di aver promosso un torneo […] LEGGI TUTTO

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    Gli arbitri italiani, grandi assenti nello show del volley azzurro

    Di Redazione L’ultima settimana ha segnato un vero e proprio trionfo della pallavolo italiana, dalla storica vittoria in VNL femminile ai tre titoli europei conquistati dalle nazionali giovanili: il miglior viatico possibile per il grande appuntamento di Bologna con le VNL Finals maschili, festa conclusiva di questa prima parte di stagione. C’è però una parte del nostro volley che è rimasta ai margini del grande show azzurro: la componente arbitrale, da sempre grande orgoglio del movimento ed esclusa invece dall’ultima tornata di eventi internazionali. Nessun arbitro italiano, infatti, è stato designato per le finali femminili di Ankara, e nessuno dei nostri fischietti dirigerà neppure le finali maschili alla Unipol Arena. Un’anomalia, se si pensa che in Turchia è stato proprio un direttore di gara di casa, Nurper Ozbar, ad arbitrare la sfida per l’oro tra Italia e Brasile; ma, soprattutto, che il nostro paese ha sempre avuto un suo rappresentante arbitrale nelle fasi decisive dei grandi eventi, a cominciare dallo scorso anno, quando Daniele Rapisarda (attuale referente degli arbitri di Ruolo A) diresse tra l’altro la finale per il terzo posto delle Olimpiadi di Tokyo e la semifinale della stessa Volleyball Nations League maschile. Ora, invece, solo sorprendenti assenze, proprio nell’anno dei Mondiali maschili e femminili. Un evento, per una classe arbitrale da sempre sbandierata (a ragione) come “la migliore al mondo”. Sarà un caso che si verifichi al termine di una stagione decisamente turbolenta e complicata, che ha visto una rivoluzione ai vertici federali del settore, la moltiplicazione dei casi di contestazione da parte delle società (anche in gare decisive) e la crescita di un movimento di protesta “dal basso” che sta montando online? LEGGI TUTTO

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    La denuncia di AIP: “Nulla è cambiato, la Federazione non ci ascolta”

    Di Redazione Si è ufficialmente insediato martedì 12 luglio il neoeletto Consiglio Direttivo di AIP – Associazione Italiana Pallavolisti, che ha dato inizio al nuovo mandato. Nella prima seduta sono stati nominati all’unanimità, su proposta del presidente Giorgio De Togni, i vicepresidenti Marco Falaschi, Alessia Lanzini e Luca Giorgio, che ricoprirà anche la carica di tesoriere, mentre Federico Centomo sarà il segretario generale. Proseguono il loro percorso come Soci Sostenitori gli avvocati Tommaso Baratta, Ezio Longo, Federico Masi e Flavio Pana. In occasione dell’insediamento l’associazione di categoria ha voluto lanciare un nuovo grido d’allarme sui rapporti con la Federazione Italiana Pallavolo: “È emersa in maniera molto forte la necessità che, dopo due anni di esistenza e diligente ed educato lavoro di AIP, il mondo degli atleti e atlete venga ascoltato econsiderato, soprattutto da chi dirige e prende decisioni per la Pallavolo, il Beach Volley e il Sitting Volley. Sono passati due anni e AIP ha operato sempre con grande rispetto, accortezza, voglia di fare, ma oggi nulla è cambiato: veniamo ascoltati dalle istituzioni italiane ed europee, ma non dalla Federazione che dovrebbe essere invece la nostra casa, la casa di tutti i praticanti di questo sport. Una casa dove potersi confrontare, parlare, portare idee ed iniziative; tutto ciò non succede, nessuna considerazione“. “Ormai siamo più di mille – rivendica l’associazione – non c’è più spazio per continuare ad ignorarci; siamo atleti e atlete che chiedono da anni di poter contribuire in maniera costruttiva allo sviluppo del sistema sportivo di cui siamo i protagonisti, insieme alle società, agli staff, ai dirigenti, alle famiglie, ai media e a tutte le professionalità del settore“. Alcuni temi, secondo AIP, meritano particolare attenzione: “La situazione del Beach Volley non è più sostenibile, ormai il malessere è estremamente diffuso in moltissimi atleti e società e lo stesso vale per le centinaia di segnalazioni riguardo il vincolo sportivo, che soprattutto in questi mesi, stiamo ricevendo in forma massiccia. Sarà nostra cura approfondire pubblicamente i temi evidenziati quanto prima, visto il totale disinteresse dimostrato fino a oggi, nonostante i nostri educati tentativi di prendere contatto con gli organi competenti“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Pasquali: l’ex arbitro squalificato per un rimborso… autorizzato dalla Fipav

    Di Redazione Una squalifica di tre mesi per l’indebito rimborso di un pedaggio autostradale farebbe già notizia di per sé. Lo fa a maggior ragione se a subirla è uno degli arbitri più in vista del movimento internazionale, direttore di gara di due finali mondiali, poi referente e designatore degli arbitri di Serie A e pretendente alla guida della Commissione Arbitri della FIVB, prima delle sue improvvise dimissioni nel 2021. Stiamo parlando di Fabrizio Pasquali, sanzionato dal Tribunale Federale della Fipav per la seconda volta in pochi mesi, dopo la sentenza a suo carico del dicembre 2021. La motivazione della decisione del giudice è circostanziata quanto curiosa: Pasquali avrebbe richiesto indebitamente il rimborso del pedaggio autostradale per la sua trasferta a Treviso in occasione della gara di Champions League di marzo 2021 tra Conegliano e Novara, a cui aveva partecipato come delegato arbitrale. Alla Federazione, spiega la sentenza, spettava soltanto il pagamento del rimborso chilometrico per la distanza percorsa, mentre dei pedaggi si sarebbe dovuta occupare la società di casa (l’Imoco, appunto). Appare piuttosto curioso, si diceva, che nessuno degli organi competenti della Fipav abbia ravvisato l’irregolarità e che il rimborso sia stato corrisposto a Pasquali senza mai fargli rilevare l’errore, salvo poi contestarglielo in sede giudiziaria. Ma c’è di più: quel pagamento era stato autorizzato direttamente dal responsabile del settore ufficiali di gara, Luigi Roccatto. È infatti documentato uno scambio di mail tra l’allora referente degli arbitri di Serie A e lo stesso Roccatto, nel quale il numero uno del settore arbitrale dava il suo “via libera” al rimborso di una serie di trasferte elencate da Pasquali per il mese di marzo, tra le quali anche quella “incriminata”, autorizzandole esplicitamente. Nella lista, per di più, l’ex arbitro specificava chiaramente che per la trasferta di Conegliano avrebbe richiesto il solo rimborso autostradale: nessuna possibilità di equivoco, dunque. La corrispondenza è stata prodotta come prova dalla difesa di Pasquali nel corso del procedimento contro l’ex arbitro, ma il Tribunale Federale non l’ha considerata rilevante, ritenendo che neppure un eventuale errore altrui potesse esimere l’incolpato dalla sua violazione. Al di là dei tecnicismi giudiziari, appare del tutto evidente la sproporzione tra una presunta svista, mai rilevata da nessuno dei soggetti coinvolti e neppure dal responsabile della arbitrale Fipav, e una punizione così severa, inflitta peraltro a un soggetto non più tesserato e privo di qualsiasi incarico ufficiale. Il tutto nel quadro dell’improvvisa sparizione dal panorama del volley internazionale di uno degli esponenti più illustri della classe arbitrale italiana. LEGGI TUTTO

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    Altri tre mesi di sospensione per l’ex referente arbitri Fabrizio Pasquali

    Di Redazione Arriva un’altra sanzione dal Tribunale Federale per Fabrizio Pasquali, già referente e designatore degli arbitri di Serie A. Dopo la squalifica di un mese comminatagli a dicembre 2021 – e confermata in appello a febbraio – l’ex direttore di gara internazionale, che è stato anche componente della Commissione Arbitri della FIVB, ora viene punito con altri tre mesi di sospensione dall’attività. La motivazione? Aver chiesto e ottenuto dalla FIPAV il rimborso dei pedaggi autostradali relativi al suo viaggio a Treviso in qualità di delegato arbitrale per la gara di Champions League tra Conegliano e Novara (marzo 2021). Rimborso che, secondo il regolamento CEV, sarebbe spettato alla società ospitante e non alla Federazione. Inizialmente a Pasquali era stata contestata anche la richiesta del rimborso chilometrico per la distanza percorsa, che al contrario è in capo alla Fipav: il procedimento, in quel caso, è stato archiviato. Il giudice federale non ha accolto l’eccezione presentata dalla difesa, secondo cui l’incolpato sarebbe stato perseguito due volte “per gli stessi fatti e gli stessi addebiti“, circostanza espressamente vietata dal regolamento giurisdizionale. Al di là del merito della vicenda, colpisce inevitabilmente il singolare accumulo di procedimenti a carico di uno dei più noti e celebrati arbitri italiani avvenuto subito dopo le sue improvvise dimissioni dal ruolo di referente a luglio 2021. Sentenze che, oltretutto, non sembrano avere possibili ricadute pratiche, dal momento che Pasquali non ricopre più alcun ruolo all’interno della Federazione e non è neppure tesserato… (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    AIP contro il vincolo sportivo: “Porta gli atleti ad allontanarsi dallo sport”

    Di Redazione In attesa dell’entrata in vigore della riforma del vincolo sportivo, che – se tutto andrà secondo i piani – dovrebbe avvenire a gennaio 2023, AIP – Associazione Italiana Pallavolisti torna sul tema in un comunicato per ribadire la sua posizione. Da sempre, infatti, l’associazione di categoria di giocatori e allenatori è in prima linea per l’abolizione del vincolo. “Nei giorni scorsi – scrive AIP nella sua nota – diversi associati ci hanno contattato per il medesimo problema; in particolare un nostro associato ci ha comunicato e documentato che, nonostante abbia smesso di giocare a pallavolo nel 2017 e risulti svincolato al compimento dei 24 anni, qualora ad oggi, decorsi 5 anni dall’ultima gara, volesse riprendere a praticare sport quale tesserato FIPAV, sarebbe costretto a corrispondere alla precedente società di vincolo l’indennizzo previsto dalle tabelle federali. Questo atleta, con ogni probabilità, non riprenderà a giocare a pallavolo“. “In identiche condizioni – continua il comunicato – si trovano atleti ed atlete più o meno giovani che vorrebbero prender parte a campionati minori, dove l’aspetto economico costituisce un fattore secondario, dove si gioca a pallavolo per pura passione e, soprattutto, dove il dover pagare necessariamente un indennizzo per poter scegliere la propria squadra rappresenta la causa principale di abbandono. Quanto ci viene riferito, se non smentito, dimostra, ancora una volta, come il vincolo sportivo, nella forma attualmente vigente, porti gli atleti ad allontanarsi dallo sport e come, invece, sia necessaria e improcrastinabile quella riforma che prevede la totale abolizione di un istituto, vogliamo ricordare, ritenuto incostituzionale da molti esperti della materia“. AIP comunica inoltre di aver inviato una richiesta di chiarimento sul tema alla Federazione Italiana Pallavolo: “Ad oggi la Fipav non ha ancora riscontrato la nostra comunicazione ma siamo fiduciosi che ciò presto possa accadere, con la speranza che situazioni come questa, con la ragionevole collaborazione di tutte le parti, possano andare incontro a pronta soluzione“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO