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    Gli arbitri italiani, grandi assenti nello show del volley azzurro

    Di Redazione L’ultima settimana ha segnato un vero e proprio trionfo della pallavolo italiana, dalla storica vittoria in VNL femminile ai tre titoli europei conquistati dalle nazionali giovanili: il miglior viatico possibile per il grande appuntamento di Bologna con le VNL Finals maschili, festa conclusiva di questa prima parte di stagione. C’è però una parte del nostro volley che è rimasta ai margini del grande show azzurro: la componente arbitrale, da sempre grande orgoglio del movimento ed esclusa invece dall’ultima tornata di eventi internazionali. Nessun arbitro italiano, infatti, è stato designato per le finali femminili di Ankara, e nessuno dei nostri fischietti dirigerà neppure le finali maschili alla Unipol Arena. Un’anomalia, se si pensa che in Turchia è stato proprio un direttore di gara di casa, Nurper Ozbar, ad arbitrare la sfida per l’oro tra Italia e Brasile; ma, soprattutto, che il nostro paese ha sempre avuto un suo rappresentante arbitrale nelle fasi decisive dei grandi eventi, a cominciare dallo scorso anno, quando Daniele Rapisarda (attuale referente degli arbitri di Ruolo A) diresse tra l’altro la finale per il terzo posto delle Olimpiadi di Tokyo e la semifinale della stessa Volleyball Nations League maschile. Ora, invece, solo sorprendenti assenze, proprio nell’anno dei Mondiali maschili e femminili. Un evento, per una classe arbitrale da sempre sbandierata (a ragione) come “la migliore al mondo”. Sarà un caso che si verifichi al termine di una stagione decisamente turbolenta e complicata, che ha visto una rivoluzione ai vertici federali del settore, la moltiplicazione dei casi di contestazione da parte delle società (anche in gare decisive) e la crescita di un movimento di protesta “dal basso” che sta montando online? LEGGI TUTTO

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    La denuncia di AIP: “Nulla è cambiato, la Federazione non ci ascolta”

    Di Redazione Si è ufficialmente insediato martedì 12 luglio il neoeletto Consiglio Direttivo di AIP – Associazione Italiana Pallavolisti, che ha dato inizio al nuovo mandato. Nella prima seduta sono stati nominati all’unanimità, su proposta del presidente Giorgio De Togni, i vicepresidenti Marco Falaschi, Alessia Lanzini e Luca Giorgio, che ricoprirà anche la carica di tesoriere, mentre Federico Centomo sarà il segretario generale. Proseguono il loro percorso come Soci Sostenitori gli avvocati Tommaso Baratta, Ezio Longo, Federico Masi e Flavio Pana. In occasione dell’insediamento l’associazione di categoria ha voluto lanciare un nuovo grido d’allarme sui rapporti con la Federazione Italiana Pallavolo: “È emersa in maniera molto forte la necessità che, dopo due anni di esistenza e diligente ed educato lavoro di AIP, il mondo degli atleti e atlete venga ascoltato econsiderato, soprattutto da chi dirige e prende decisioni per la Pallavolo, il Beach Volley e il Sitting Volley. Sono passati due anni e AIP ha operato sempre con grande rispetto, accortezza, voglia di fare, ma oggi nulla è cambiato: veniamo ascoltati dalle istituzioni italiane ed europee, ma non dalla Federazione che dovrebbe essere invece la nostra casa, la casa di tutti i praticanti di questo sport. Una casa dove potersi confrontare, parlare, portare idee ed iniziative; tutto ciò non succede, nessuna considerazione“. “Ormai siamo più di mille – rivendica l’associazione – non c’è più spazio per continuare ad ignorarci; siamo atleti e atlete che chiedono da anni di poter contribuire in maniera costruttiva allo sviluppo del sistema sportivo di cui siamo i protagonisti, insieme alle società, agli staff, ai dirigenti, alle famiglie, ai media e a tutte le professionalità del settore“. Alcuni temi, secondo AIP, meritano particolare attenzione: “La situazione del Beach Volley non è più sostenibile, ormai il malessere è estremamente diffuso in moltissimi atleti e società e lo stesso vale per le centinaia di segnalazioni riguardo il vincolo sportivo, che soprattutto in questi mesi, stiamo ricevendo in forma massiccia. Sarà nostra cura approfondire pubblicamente i temi evidenziati quanto prima, visto il totale disinteresse dimostrato fino a oggi, nonostante i nostri educati tentativi di prendere contatto con gli organi competenti“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Pasquali: l’ex arbitro squalificato per un rimborso… autorizzato dalla Fipav

    Di Redazione Una squalifica di tre mesi per l’indebito rimborso di un pedaggio autostradale farebbe già notizia di per sé. Lo fa a maggior ragione se a subirla è uno degli arbitri più in vista del movimento internazionale, direttore di gara di due finali mondiali, poi referente e designatore degli arbitri di Serie A e pretendente alla guida della Commissione Arbitri della FIVB, prima delle sue improvvise dimissioni nel 2021. Stiamo parlando di Fabrizio Pasquali, sanzionato dal Tribunale Federale della Fipav per la seconda volta in pochi mesi, dopo la sentenza a suo carico del dicembre 2021. La motivazione della decisione del giudice è circostanziata quanto curiosa: Pasquali avrebbe richiesto indebitamente il rimborso del pedaggio autostradale per la sua trasferta a Treviso in occasione della gara di Champions League di marzo 2021 tra Conegliano e Novara, a cui aveva partecipato come delegato arbitrale. Alla Federazione, spiega la sentenza, spettava soltanto il pagamento del rimborso chilometrico per la distanza percorsa, mentre dei pedaggi si sarebbe dovuta occupare la società di casa (l’Imoco, appunto). Appare piuttosto curioso, si diceva, che nessuno degli organi competenti della Fipav abbia ravvisato l’irregolarità e che il rimborso sia stato corrisposto a Pasquali senza mai fargli rilevare l’errore, salvo poi contestarglielo in sede giudiziaria. Ma c’è di più: quel pagamento era stato autorizzato direttamente dal responsabile del settore ufficiali di gara, Luigi Roccatto. È infatti documentato uno scambio di mail tra l’allora referente degli arbitri di Serie A e lo stesso Roccatto, nel quale il numero uno del settore arbitrale dava il suo “via libera” al rimborso di una serie di trasferte elencate da Pasquali per il mese di marzo, tra le quali anche quella “incriminata”, autorizzandole esplicitamente. Nella lista, per di più, l’ex arbitro specificava chiaramente che per la trasferta di Conegliano avrebbe richiesto il solo rimborso autostradale: nessuna possibilità di equivoco, dunque. La corrispondenza è stata prodotta come prova dalla difesa di Pasquali nel corso del procedimento contro l’ex arbitro, ma il Tribunale Federale non l’ha considerata rilevante, ritenendo che neppure un eventuale errore altrui potesse esimere l’incolpato dalla sua violazione. Al di là dei tecnicismi giudiziari, appare del tutto evidente la sproporzione tra una presunta svista, mai rilevata da nessuno dei soggetti coinvolti e neppure dal responsabile della arbitrale Fipav, e una punizione così severa, inflitta peraltro a un soggetto non più tesserato e privo di qualsiasi incarico ufficiale. Il tutto nel quadro dell’improvvisa sparizione dal panorama del volley internazionale di uno degli esponenti più illustri della classe arbitrale italiana. LEGGI TUTTO

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    Altri tre mesi di sospensione per l’ex referente arbitri Fabrizio Pasquali

    Di Redazione Arriva un’altra sanzione dal Tribunale Federale per Fabrizio Pasquali, già referente e designatore degli arbitri di Serie A. Dopo la squalifica di un mese comminatagli a dicembre 2021 – e confermata in appello a febbraio – l’ex direttore di gara internazionale, che è stato anche componente della Commissione Arbitri della FIVB, ora viene punito con altri tre mesi di sospensione dall’attività. La motivazione? Aver chiesto e ottenuto dalla FIPAV il rimborso dei pedaggi autostradali relativi al suo viaggio a Treviso in qualità di delegato arbitrale per la gara di Champions League tra Conegliano e Novara (marzo 2021). Rimborso che, secondo il regolamento CEV, sarebbe spettato alla società ospitante e non alla Federazione. Inizialmente a Pasquali era stata contestata anche la richiesta del rimborso chilometrico per la distanza percorsa, che al contrario è in capo alla Fipav: il procedimento, in quel caso, è stato archiviato. Il giudice federale non ha accolto l’eccezione presentata dalla difesa, secondo cui l’incolpato sarebbe stato perseguito due volte “per gli stessi fatti e gli stessi addebiti“, circostanza espressamente vietata dal regolamento giurisdizionale. Al di là del merito della vicenda, colpisce inevitabilmente il singolare accumulo di procedimenti a carico di uno dei più noti e celebrati arbitri italiani avvenuto subito dopo le sue improvvise dimissioni dal ruolo di referente a luglio 2021. Sentenze che, oltretutto, non sembrano avere possibili ricadute pratiche, dal momento che Pasquali non ricopre più alcun ruolo all’interno della Federazione e non è neppure tesserato… (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    AIP contro il vincolo sportivo: “Porta gli atleti ad allontanarsi dallo sport”

    Di Redazione In attesa dell’entrata in vigore della riforma del vincolo sportivo, che – se tutto andrà secondo i piani – dovrebbe avvenire a gennaio 2023, AIP – Associazione Italiana Pallavolisti torna sul tema in un comunicato per ribadire la sua posizione. Da sempre, infatti, l’associazione di categoria di giocatori e allenatori è in prima linea per l’abolizione del vincolo. “Nei giorni scorsi – scrive AIP nella sua nota – diversi associati ci hanno contattato per il medesimo problema; in particolare un nostro associato ci ha comunicato e documentato che, nonostante abbia smesso di giocare a pallavolo nel 2017 e risulti svincolato al compimento dei 24 anni, qualora ad oggi, decorsi 5 anni dall’ultima gara, volesse riprendere a praticare sport quale tesserato FIPAV, sarebbe costretto a corrispondere alla precedente società di vincolo l’indennizzo previsto dalle tabelle federali. Questo atleta, con ogni probabilità, non riprenderà a giocare a pallavolo“. “In identiche condizioni – continua il comunicato – si trovano atleti ed atlete più o meno giovani che vorrebbero prender parte a campionati minori, dove l’aspetto economico costituisce un fattore secondario, dove si gioca a pallavolo per pura passione e, soprattutto, dove il dover pagare necessariamente un indennizzo per poter scegliere la propria squadra rappresenta la causa principale di abbandono. Quanto ci viene riferito, se non smentito, dimostra, ancora una volta, come il vincolo sportivo, nella forma attualmente vigente, porti gli atleti ad allontanarsi dallo sport e come, invece, sia necessaria e improcrastinabile quella riforma che prevede la totale abolizione di un istituto, vogliamo ricordare, ritenuto incostituzionale da molti esperti della materia“. AIP comunica inoltre di aver inviato una richiesta di chiarimento sul tema alla Federazione Italiana Pallavolo: “Ad oggi la Fipav non ha ancora riscontrato la nostra comunicazione ma siamo fiduciosi che ciò presto possa accadere, con la speranza che situazioni come questa, con la ragionevole collaborazione di tutte le parti, possano andare incontro a pronta soluzione“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    AIP: il 50% degli atleti si sente “poco o per niente” rappresentato dalla Fipav

    Di Redazione AIP – Associazione Italiana Pallavolisti ha pubblicato ieri il report “Cresciamo insieme“, un bilancio del primo anno di attività dell’associazione di categoria realizzato attraverso un sondaggio tra 125 giocatori e giocatrici di pallavolo e Beach Volley. Tra i vari temi emersi dalle risposte spicca la sfiducia nei confronti delle istituzioni, in particolare la Federazione Italiana Pallavolo: quasi il 50% degli atleti dichiara di non sentirsi rappresentato dalla Fipav (il 19,5% ha risposto “per niente” e il 29,3% “poco”) e oltre il 77% che la Federazione “non faccia gli interessi degli atleti e delle atlete” (33,3% “per niente” e 44,7% “poco”). Controverso anche il rapporto con i rappresentanti degli atleti in Consiglio Federale, dato che il 66,7% degli intervistati dichiara di non conoscere nemmeno la loro identità; il 76% risponde “assolutamente sì” alla domanda “Ritieni che i rappresentanti atleti debbano mantenere un dialogo costante con AIP?”. Va ancora peggio, se possibile, con le Leghe maschile e femminile: il 36,6% pensa che i due consorzi abbiano “poca cura dei diritti degli atleti e delle atlete” e il 22,8% “per niente”. Un altro tema caldo è quello del professionismo: il 70% degli atleti intervistati considera la pallavolo, il Beach Volley o il Sitting Volley come un vero e proprio lavoro (il 53,7% si dichiara “moltissimo” d’accordo e il 16,3% “molto”) e addirittura l’82% è favorevole al riconoscimento del professionismo. Tra le motivazioni, la presenza di maggiori tutele, il riconoscimento dell’impegno profuso nello sport e l’eguaglianza con altre discipline come calcio e basket. C’è però anche un 18% che dice no perché il cambiamento sarebbe “economicamente insostenibile” e comporterebbe una diminuzione degli stipendi. L’indagine si concentra poi su temi interni all’associazione, evidenziando anche le aree in cui pallavolisti e beachers pensano di avere maggior bisogno di supporto: legale per il 35%, informativo per il 23,2%, economico per il 21,1% e sanitario per il 14,2%. Il report completo è consultabile online sul sito ufficiale dell’Associazione. (fonte: AIP) LEGGI TUTTO

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    Stefano Bellotti è il nuovo segretario generale della Fipav

    Di Redazione La riunione del Consiglio Federale svoltasi oggi nella sede della Federazione Italiana Pallavolo in via Vitorchiano a Roma ha ufficializzato la nomina del nuovo segretario generale: dal 1° aprile l’incarico sarà ricoperto da Stefano Bellotti, già vice segretario della Fipav. Bellotti prenderà il posto di Alberto Rabiti, che dopo una lunghissima carriera in Federazione e 17 anni nel ruolo di segretario andrà in pensione: si fa per dire, visto che il presidente federale Giuseppe Manfredi ha ufficializzato la notizia che Rabiti assumerà un incarico nella nuova società Fipav Servizi (il cui organigramma non è ancora stato annunciato). Ricevuti i ringraziamenti del Consiglio, Rabiti ha ringraziato in un commosso intervento tutte le persone che lo hanno accompagnato nel corso della sua carriera, sottolineando come la Federazione Italiana Pallavolo gli abbia regalato “tante soddisfazioni professionali“. Altrettanto sentito il discorso di Stefano Bellotti, che ha descritto il nuovo incarico come “un sogno che si realizza” e ha concluso con una dedica speciale alla collega Carla Rossi, venuta a mancare prematuramente ad aprile 2021. Tra le altre decisioni del Consiglio Federale ci sono il completamento degli staff delle nazionali azzurre, che verranno comunicato nei prossimi giorni, l’indizione di una nuova manifestazione di Sitting Volley, la Rotary Cup, e l’approvazione del Rapporto di Sostenibilità 2019-2021. Inoltre la Federazione ha comunicato di essere al lavoro per permettere ai bambini provenienti dall’Ucraina, fuggiti dal proprio paese a causa della guerra, di tesserarsi con le società Fipav e praticare attività agonistica. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Incontro Fipav-CEV a Belgrado: Manfredi fa visita a Boricic (e Arena)

    Di Redazione Si è svolto a Belgrado un importante incontro tra Federazione Italiana Pallavolo e CEV: presente, oltre al presidente federale Giuseppe Manfredi e al numero uno europeo Aleksandar Boricic, anche il vicepresidente italiano della Confederazione continentale, Renato Arena. I temi principali dell’incontro sono stati l’organizzazione dei Campionati Europei 2023 (le finali maschili si svolgeranno in Italia), la cooperazione sportiva tra Federazioni e le prospettive strategiche per la crescita della pallavolo europea. Viene da chiedersi se i due leader avranno affrontato anche l’argomento della fase conclusiva di Champions League e le vicende poco trasparenti che hanno riguardato i rinvii di alcune partite – segnatamente quella della Dinamo Mosca femminile – a danno del cammino delle squadre italiane… (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO