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    Lube, Tenorio: “Dopo il lavoro dell’anno scorso mi sento più preparato tatticamente e tecnicamente”

    Dopo una stagione agonistica segnata da prime volte e ricca di soddisfazioni, il centrale Davi Tenorio è rimasto alla Cucine Lube Civitanova per lasciare il segno, spinto da grandi motivazioni e dalla consapevolezza di aver migliorato tanto la struttura fisicaquanto lo stile e l’accuratezza del gioco. Molto amato dai tifosi marchigiani e reduce da un’estate in cui si è allenato in autonomia, il talentuoso classe 2005 di 213 cm scalpita per avere spazio, proseguire la sua formazione e sentirsi sempre più importante all’interno del gruppo cuciniero.

    Davi Tenorio (centrale Cucine Lube Civitanova): “Sono qui con grande voglia di darmi da fare, intendo proseguire il percorso di crescita sul piano tecnico e umano. Mi aspetto di essere sempre più affidabile e importante per il gruppo guadagnandomi la chance di giocare con continuità!”

    “Il grande lavoro svolto nella passata stagione con lo staff biancorosso per strutturare il mio fisico può avere un impatto rilevante sul mio modo di stare in campo. Mi sento più preparato anche sul fronte della tattica e su quello tecnico”. 

    “Come a ogni inizio di stagione, c’è entusiasmo da parte di tutti, ma la fatica si fa sentire. Ho la coscienza pulita perché d’estate ho rispettato il piano di carichi consegnato dal preparatore e mi sono tenuto in forma con il beach volley”. 

    “Ci siamo ritrovati da poco, ma ho già una voglia matta di affrontare test e sfide contro altri Club e vedere quello che può fare questa Lube che al momento è senza nazionali. Anche i miei compagni già scalpitano, ce la caveremo!”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Milano, Fusaro punta in alto: “Molto soddisfatto del mercato. Abbiamo entusiasmo e ambizione”

    Il presidente di Allianz Milano Lucio Fusaro, al termine di una campagna acquisti seguita passo dopo passo insieme con il direttore generale Fabio Lini, traccia un bilancio positivo e guarda con entusiasmo alla nuova stagione di SuperLega ormai alle porte. Sarà il dodicesimo campionato di vertice per la società milanese.

    “Sono molto soddisfatto delle scelte fatte in estate – spiega Fusaro – perché abbiamo costruito un roster energico, fresco e competitivo, con un mix di giocatori esperti di livello internazionale e tanti giovani di prospettiva. Il nostro obiettivo è crescere ancora e confermarci anche in campo europeo”.A completare il mosaico è arrivato l’ultimo innesto, il centrale serbo Nemanja Mašulović, reduce dall’esperienza con l’Olympiacos e dalla nazionale serba. “Con lui – prosegue Fusaro – avremo un reparto centrali tra i migliori del campionato e quindi del mondo: Edoardo Caneschi, Gabriele Di Martino, Mašulović e il giovane Benacchio formano un quartetto di altissimo livello”.Allianz Milano con un top player del calibro del brasiliano Cachopa, il rientro in Italia di Checco Recine e un gruppo di giovani pronti a emergere, vuole consolidarsi tra le più grandi del volley italiano. L’obiettivo è alzare ancora l’asticella sotto la guida di un grande coach come Roberto Piazza, migliorando i risultati delle ultime cinque stagioni già d’élite. La seconda Coppa Challenge da mettere in bacheca sarà il primo obiettivo, ma la voglia è di competere fino in fondo su tutti i fronti.“Abbiamo entusiasmo e ambizione – dice Fusaro – e sono certo che staff, giocatori e tifosi insieme sapranno scrivere un’altra bella pagina della nostra storia”. La rosa milanese già al lavoro da lunedì comprende: i due liberi Catania e Staforini, gli schiacciatori Recine, Ichino e Argano, il palleggiatore Barbanti e i centrali Caneschi, Di Martino e Benacchio. Sono invece impegnati con le rispettive nazionali negli ultimi giorni di preparazione ai Mondiali: Reggers e Rotty con il Belgio, Lindqvist con la Finlandia, Kreling con il Brasile e Otsuka con il Giappone.

    (fonte: Allianz Milano) LEGGI TUTTO

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    Gaggini, prime impressioni da Block Devil: “Giorni di entusiasmo puro qui a Perugia”

    Giornata concentrata prevalentemente sul lavoro in sala pesi, quella di oggi, per i Block Devils che, guidati dal preparatore atletico Sebastian Carotti, spingono in palestra aumentando gradualmente i carichi in questa parte della stagione ancora lontana dagli impegni ufficiali. Sono settimane fondamentali per ritrovare la condizione atletica ottimale in vista dei numerosi impegni della stagione che si aprirà la seconda metà di ottobre.

    Per i “veterani” non impegnati con le rispettive nazionali, Plotnytskyi, Ben Tara, Colaci e Solè, questo lavoro fa seguito alla fase post-season, che è proseguita fino alla fine di giugno; per le “new entry” di questa stagione invece, questa prima parte della preparazione è importante anche per iniziare a prendere confidenza con l’impianto di gioco di Pian di Massiano e per integrarsi nel gruppo. Tra i volti nuovi c’è il libero Marco Gaggini, classe 2002, che commenta con entusiasmo le prime due settimane di lavoro a Perugia.

    foto Sir Safety Perugia

    “Sono andate benissimo, l’entusiasmo di essere qua, di vivere un’avventura nuova per me in una società del genere con compagni e uno staff di altissimo livello è entusiasmo puro e si dà tutto, si è come una “spugna” in questi momenti, quindi si vuole imparare il più possibile da chiunque. Lo staff è preparatissimo, si sapeva, si conoscono, quindi già quando questa estate pensavo di venire qua avevo un’aspettativa alta e diciamo che le hanno superate di gran lunga”. 

    Per il libero 23enne la chiamata di Perugia è arrivata dopo quattro stagioni in Superlega, tre disputate a Monza e una a Verona. L’approdo in un top team come la Sir Safety rappresenta per lui una grande opportunità di crescita, da vivere al massimo: “Quando ti arriva la possibilità di entrare in un club del genere non sai mai a cosa pensare…voli con l’immaginazione, pensi a dove potrai essere e cosa potrai fare. Adesso mi concentro sull’imparare il più possibile da tutte queste persone perché è la mia prima opportunità di essere in un club del genere con compagni e staff di altissimo calibro. Qua si è visto dal primo giorno: ogni competizione che si fa, si fa per vincere e quindi è proprio una mentalità diversa e nuova che non vedo l’ora di approcciare”. 

    Il libero varesino lavorerà a fianco di Massimo Colaci, che sarà il suo compagno di reparto. Anche in questo caso, un’opportunità da cogliere per crescere, non solo a livello tecnico, ma anche di personalità: “Non lo conoscevo personalmente ed è la prima volta che sono affiancata ad un libero “esperto”, anche se è riduttivo per lui definirlo così! Sta andando benissimo, è un’opportunità e un’occasione vederlo tutti i giorni in allenamento: vedere quello che fa e come interagisce con gli altri anche quando non tocca la palla… la sua personalità in campo, è una cosa da cui voglio e devo imparare”. 

    foto Sir Safety Perugia

    Marco Gaggini si è definito un libero dalla spiccata propensione naturale per la difesa, per quella voglia di buttarsi sotto al pallone per non farlo mai cadere, ma è anche consapevole dell’importanza della ricezione e dell’opportunità di poter migliorare, lavorando in un top team come Perugia, in tutti i fondamentali: “La difesa è anche l’aspetto più “divertente” per il mio ruolo, da quando ho iniziato a giocare. Sicuramente dovrò portare avanti la ricezione perché a questi livelli è fondamentale perché dà solidità alla squadra. Avendo come esempio Max, che ha una grandissima esperienza, voglio imparare da lui anche l’atteggiamento che ha in campo, il modo che ha lui di relazionarsi con i compagni e la leadership anche. Voglio imparare a prendere il più possibile da questo punto di vista”. 

    E tra gli aspetti extra-campo che hanno particolarmente e piacevolmente stupito il neo-Block Devils c’è anche la tifoseria bianconera che da sempre segue la squadra anche alla ripresa della preparazione: “Trovarsi il primo giorno al primo allenamento è stata un po’ una “soggezione”, non essendo abituati! Però fa sempre molto piacere perché sai che ti accompagnano sempre, non solo alle partite, ma anche durante la settimana, quindi è un’aggiunta in più a questa grande società”.

    (fonte: Sir Safety Perugia) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Colaci forza 9: “Manca un titolo da vincere, poi (forse) mi ritirerò”

    Continua in palestra il lavoro per i Block Devils. Con il gruppo dal primo giorno c’è Massimo Colaci, il giocatore che da più stagioni di chiunque altro è a Perugia: quest’anno si accinge a giocare per il nono anno consecutivo raggiungendo il suo record personale di permanenza in un club, ma sigillando anche un primato per la stessa società.“Innanzitutto nove anni per me sono motivo d’orgoglio, qui sto bene e ho tutto quello che mi serve per cercare di fare meglio possibile. Per il resto in questo periodo le sensazioni sono sempre positive, c’è grande entusiasmo, c’è voglia di fare, i ragazzi più giovani che arrivano hanno voglia di mettersi in mostra quindi, da questo punto di vista, in questa fase è abbastanza semplice. Bisognerà poi cercare di mantenere poi questo entusiasmo nei mesi successivi! Però sono contento di come stanno andando le cose, ci sono tanti ragazzi delle giovanili e della serie B che ci stanno dando una mano e quindi per il momento sono molto contento e soddisfatto”.

    Il libero bianconero sottolinea l’importanza del lavoro svolto in post-season, dopo il ritorno dalla Final Four di Champions; un periodo che è stato propedeutico ad una ripresa della preparazione migliore possibile, per tutti i giocatori non impegnati in nazionale: “Noi ci siamo concentrati soprattutto sul lavoro fisico. Il “problema” dei nostri calendari è sempre quello: c’è chi gioca tantissimo e non si ferma mai, chi non va in nazionale ha invece tre mesi di stop. A noi il lavoro post-season è servito perché abbiamo avuto possibilità di non fermarci così tanto e chiaramente la ripresa è stata un po’ più agevole da questo punto di vista perché poi quando riprendi, riprendi a pieni ritmi, e se sei stato tre mesi fermo diventa complicato, anche se ognuno di noi si gestisce durante il periodo di stop, però il lavoro che abbiamo fatto qua ci ha dato una grossa mano”. 

    Arrivato a Perugia nella stagione 2017-2018, quando il club non aveva ancora vinto trofei, Max Colaci ha vissuto con la società del Presidente Sirci la gioia della conquista della prima Supercoppa, arrivata proprio in quella stagione e, da lì, è stato protagonista in campo di tutti i trofei conquistati dalla Sir: 15 in otto stagioni! E alla vigilia dell’inizio della sua nona stagione consecutiva, Colaci guarda avanti, verso nuovi obiettivi, ma non nascondendo le sue ambizioni. “Mi ricordo che qualche anno fa avevo detto che avrei voluto vincere, prima di smettere, due scudetti e una Champions… abbiamo vinto uno scudetto e una Champions, quindi ci sarebbe un altro scudetto da conquistare! Però pensare allo scudetto è pensare troppo in là. Ci sono vari step, c’è un percorso, c’è la regular season, c’è il girone di andata, poi il ritorno, poi i play off… è un percorso lungo; ecco perché noi ci concentriamo sulle finali, perché innanzitutto bisogna arrivarci in finale, perché a volte questo sembra scontato: Perugia deve prima conquistarsi la finale, che è già parecchio in là e poi si penserà al resto. In questi anni abbiamo vinto e abbiamo perso, ma come dico sempre siamo sempre stati là. Secondo me una squadra forte deve stare lì a giocarsela. Sempre. Poi a volte è il tuo turno e a volte è il turno del tuo avversario. Fra qualche anno ci renderemo conto di quello che questa squadra e questa società ha fatto”. 

    Il lavoro prosegue, al PalaBarton Energy, ottimizzando ogni giornata disponibile. È un periodo fondamentale, questo, in vista di una stagione che rappresenta quest’anno una nuova grande sfida per i Block Devils che, chiamati a giocarsi cinque competizioni su cinque, sono consapevoli di dover affrontare un calendario compresso.  “Il “problema” di quest’anno è che giocheremo per tutta la stagione ogni tre giorni. In un certo senso ci si allena giocando! Di settimane tipo non ci saranno quasi mai, quindi il tempo per migliorare qualche dettaglio in palestra non ce l’hai e devi sfruttare anche le partite per fare questo, ma noi siamo abituati. Per fortuna abbiamo una rosa ampia e potremo gestire i vari carichi nelle numerose partite che avremo. Da un certo punto di vista è un grande stimolo, dall’altro è un po’ particolare perché bisogna sapersi gestire. Per quanto mi riguarda, partecipare a tante competizioni è una cosa bella perché ce le siamo conquistate e sono felice di questo: cercheremo di raggiungere più finali possibili e poi vedremo come andrà. Gli obiettivi sono tanti anche quest’anno ed è anche il bello di giocare a Perugia!”.

    (fonte: Sir Safety Perugia) LEGGI TUTTO

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    Lube, Orduna: “Sarà fondamentale ripartire con la stessa fame della passata stagione”

    Quarantadue anni e non sentirli. Al via della preparazione atletica con una carica fuori dal comune e in forma perfetta, perfettamente a suo agio nella Cucine Lube Civitanova dei giovani talenti, il palleggiatore Santiago Orduna suona la carica. Il veterano della SuperLega Credem Banca è pronto per un altro anno da ricordare. Le sue prime parole dopo la ripresa delle attività rispecchiano l’energia e la saggezza di un atleta che, insieme a Marko Podrascanin, ha avuto un ruolo rilevante nella mentalità e nella crescita del gruppo. 

    Santiago Orduna (palleggiatore Cucine Lube Civitanova): “Affronto la prima fase della preparazione atletica con uno spirito molto positivo, con grande carica, tanta voglia di ritrovare tutti i ragazzi e tornare nella nostra casa. Dopo un paio di mesi di vacanza c’era bisogno di tornare subito in palestra, quindi il mio entusiasmo è notevole, proprio come quello dei compagni e come sarà la voglia dei Predators di tornare al palazzetto”. 

    “Nel corso dell’estate provo a tenermi in forma, proprio in vista di preparazione, corsa, sedute di pesi e tutto il resto. Cerco di non fermarmi mai del tutto, specialmente con l’aiuto della palestra e di qualche altro sport in grado di migliorare la mia tenuta, come per esempio il padel. La mentalità e la voglia di ricominciare mi portano sempre a lavorare in questo modo, mettendomi al servizio della squadra”.

    “Dopo la vittoria della Coppa Italia e le finali della passata stagione abbiamo cambiato poco nel mercato estivo. La Lube è rimasta più o meno la stessa squadra nella sua ossatura, con qualche innesto. Tra di noi non abbiamo fatto mente locale sul fatto di presentarci al via da vicecampioni d’Italia, ci teniamo a far felici i tifosi. Al tempo stesso, tutti sappiamo bene quanto possa essere importante avere un atteggiamento umile e mantenere la voglia di lavorare e di crescere alimentando la fame mostrata per tutta la scorsa stagione. Questi saranno i principali elementi per cercare di dar vita a un’annata simile alla precedente”.

    (fonte: Lube Volley) LEGGI TUTTO

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    Inizia la stagione di Padova: prime dichiarazioni e calendario pre season

    È ufficialmente iniziata nella mattinata di martedì 26 agosto la stagione 2025/26 di Sonepar Padova. Alla Kioene Arena si è svolto il raduno della prima squadra, che ha dato il via al cammino verso il prossimo Campionato di SuperLega. L’appuntamento ha visto la presenza di una parte del roster a disposizione di coach Jacopo Cuttini, insieme allo staff tecnico e medico, ai dirigenti e ad alcuni partner bianconeri.

    Presenti all’appello gli atleti arrivati a Padova nel weekend: Davide Gardini, Francesco Zoppellari, Tommaso Stefani, Alberto Polo, Alessandro Toscani, Francesco Bergamasco, Mattia Orioli, Andrea Truocchio e Tim Held. Assenti invece gli atleti stranieri, impegnati con le rispettive nazionali, che si aggregheranno al gruppo nel corso delle prossime settimane.

    Dopo i test fisici e medici svolti tra ieri e questa mattina, il gruppo guidato da coach Jacopo Cuttini ha dato il via ad una preparazione intensa e diversificata. Il programma prevede sedute di pesi in palestra, lavoro tecnico sul taraflex, sessioni in piscina e allenamenti nei campi da beach volley. La settimana sarà scandita da doppie sedute giornaliere, con lavoro fisico al mattino e tecnico al pomeriggio. 

    Il calendario della preseason è già definito e promette una fase di impegni ricca e progressiva. Il primo test è fissato per sabato 20 settembre contro Verona alla Kioene Arena. Seguiranno altri appuntamenti: il 27 settembre in casa contro Mint Vero Volley Monza; il 4 ottobre trasferta a Monza; l’8 ottobre test match a Schio con Trento. Nel weekend dell’11-12 ottobre, la squadra sarà protagonista del 4° Trofeo Ferramenta Astori a Montichiari, sfidando Itas Trentino, Valsa Group Modena e Mint Vero Volley Monza. L’ultima tappa sarà l’allenamento congiunto di giovedì 16 ottobre al Pala AGSM AIM con Verona.  

    A tracciare la rotta della nuova stagione ci ha pensato coach Jacopo Cuttini: “La priorità iniziale sarà quella di creare le giuste relazioni all’interno del gruppo, sia tra staff e giocatori, sia tra i giocatori stessi. Parallelamente lavoreremo sul piano tecnico, perché molti ragazzi hanno ancora ampi margini di crescita. L’obiettivo è ottenere subito dei progressi, così da presentarci all’inizio del campionato con una buona base. L’alchimia sarà fondamentale: non basterà l’impegno mio e dello staff, ognuno dei ragazzi dovrà metterci del proprio. Il gruppo è molto cambiato e dovremo trovare nuovi equilibri, ma il roster mi piace molto”.   

    A sottolineare lo spirito con cui la società affronta la nuova stagione, il pensiero del Presidente  patavino Giancarlo Bettio: “Il roster della prossima stagione rappresenta una grande scommessa. Abbiamo salutato alcuni giocatori importanti, ma ne sono arrivati di nuovi e altri, che conoscono già l’ambiente di Padova, hanno fatto ritorno. Vedo tanta voglia di mettersi in mostra, di dimostrare il proprio valore e sono convinto che i ragazzi abbiano tutte le carte in regola per esprimersi a buoni livelli e giocarsela come abbiamo sempre fatto. Mi aspetto molto dagli atleti che sono rimasti con noi, chiamati a compiere un ulteriore passo in avanti. Allo stesso tempo sono convinto che a fare la differenza saranno anche i nuovi innesti e i ritorni. È una sfida per tutti. Auguro un grande in bocca al lupo a questa squadra, a questa nuova scommessa. Sono certo che tutti daranno il massimo per onorare la maglia di Padova e rendere orgogliosa la nostra città”.   

    Sul valore del gruppo e sull’identità della squadra, le parole del Past President Fabio Cremonese: “Come ogni anno, anche la prossima stagione mi aspetto di vedere in campo una squadra coesa. Una delle caratteristiche che ci contraddistingue è proprio la capacità di creare un gruppo unito, dove ognuno lavora con umiltà e disponibilità. Questo vale sia per chi è rimasto, sia per i ragazzi che tornano o per i nuovi arrivati, che solitamente si integrano sempre molto velocemente. Credo sia un aspetto determinante per affrontare al meglio il campionato. Il primo obiettivo che vorrei venisse raggiunto riguarda l’atteggiamento. I ragazzi devono avere il giusto approccio verso tutte le persone che vogliono bene a questa squadra: i tifosi, chi lavora quotidianamente per il club, e in generale tutta la città. Dobbiamo essere d’esempio, dentro e fuori dal campo. Questo per me è un valore che viene prima di qualunque altra cosa”.  

    Sul legame tra squadra, tifosi e comunità padovana, le parole dell’Assessore allo Sport Diego Bonavina: “Ritrovarsi per salutare la nuova stagione della Sonepar Padova è sempre un piacere. Come tifosi e appassionati siamo sicuri che ci aspetta un’altra stagione ricca di tantissime emozioni e soddisfazioni. Come Amministratore è anche un enorme piacere perché la Pallavolo Padova rappresenta un punto di riferimento costante di tutto lo sport cittadino. Questa sarà una stagione speciale anche perché vedrà la definitiva riqualificazione dell’intero impianto, con il completamento della nuova palestra a fianco della Kioene Arena che darà nuovo impulso alle attività, soprattutto quelle del settore giovanile della Pallavolo Padova e avrà ricadute positive su tutto lo sport padovano”.  

    (fonte: Pallavolo Padova) LEGGI TUTTO

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    Trento, avanza l’idea Kaziyski per sopperire all’assenza prolungata di Lavia?

    Oltre ad aver raccontato la terribile dinamica dell’infortunio subito da Daniele Lavia in Nazionale (Leggi QUI), ai microfoni de Il T Quotidiano il gm dell’Itas Trentino Bruno Da Re ha parlato anche di come la società si stia muovendo per far fronte a questa assenza pesante: “Non abbiamo centinaia di migliaia di euro per andare a prendere un sostituto sul mercato. E anche se li avessimo, non è che i sostituti si trovino così facilmente. Quindi oggi l’idea è chiara, restiamo così, lavoriamo con quello che abbiamo e cerchiamo di tenere botta”.

    Parole nette che vogliono sottolineare ancora una volta quanto per l’Itas questo infortunio rappresenti anche un danno economico, come già dichiarato pubblicamente nelle ore subito successive con un comunicato nel quale veniva affermato che sarebbe stata “affrontata con i vertici federali la tematica riguardante le responsabilità, ivi comprese quelle economico-finanziarie“.

    Trento, però, un’idea per sostituire ‘a tempo’ Daniele Lavia pare comunque averla: “Kaziyski è qui, si allena con noi e aveva già intenzione di fermarsi fino a fine ottobre. Onestamente, una chiacchierata gliela faremo. Anche con il coach quando rientra – ha aggiunto sempre Da Re nell’intervista a IlT Quotidiano – Ma ricordiamoci che Matey ha la sua età ed è straniero, quindi può sostituire solo un altro straniero. Gli italiani, invece, cominciano a scarseggiare. Abbiamo già perso Rychlicki, Magalini e ora anche Lavia. Partiremo con Ramon titolare, ma la coperta è corta, non lo nego”.

    (fonte: IlT Quotidiano) LEGGI TUTTO

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    Trento, Da Re: “Infortunio Lavia gravissimo, gli sono esplose le dita”. La ricostruzione dell’accaduto

    A pochi giorni dal terribile infortunio di Daniele Lavia, avvenuto in sala pesi con la Nazionale, parla l’ex presidente, oggi general manager dell’Itas Trentino, Bruno Da Re che sulle colonne del IlT Quotidiano, intervistato dal collega Jacopo Mustaffi, ricostruisce la dinamica senza usare troppi giri di parole: “Quell’esercizio non doveva proprio farlo. Non in quel momento, non in quelle condizioni. È stata una dinamica assurda. Un ragazzo di due metri che cade da un plinto e nel frattempo un disco da 15 chili che gli piomba sulla mano. Chi era lì ha detto che hanno temuto, poteva andare molto peggio”.

    E poi aggiunge: “Infortunio grave? Altroché! Le due dita erano praticamente maciullate, esplose. Il quarto e quinto dito della mano destra distrutti: fratture esposte, pelle lacerata, nervi e tendini tagliati. Ha fatto più di tre ore in sala operatoria. I compagni che hanno assistito alla scena sono rimasti terrorizzati. Ci è andata male, ma poteva andare ancora peggio”.

    Da re poi conclude parlando dei tempi di recupero: “Un brutto colpo, l’infortunio è serio. Per rivederlo in campo ci vorranno almeno tre mesi, forse tornerà a novembre”.

    (fonte: IlT Quotidiano) LEGGI TUTTO