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    Dipartimento Sport: le palestre scolastiche possono ospitare gli allenamenti

    Di Redazione
    Il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha aggiornato le FAQ sulle disposizioni dell’ultimo DPCM pubblicate ieri, che avevano suscitato un acceso dibattito soprattutto per la direttiva sulla chiusura delle palestre scolastiche all’attività sportiva. Basandosi su questa, infatti, molti Comuni ed enti locali hanno negato nelle ultime ore l’accesso alle palestre anche alle squadre che sono autorizzate a proseguire gli allenamenti secondo l’interpretazione della Fipav.
    Oggi il chiarimento, con l’aggiunta del seguente paragrafo: “Le palestre scolastiche potranno ospitare, a porte chiuse e nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, le sessioni di allenamento e le competizioni degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra partecipanti alle competizioni di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, specificati all’art. 1, comma 9, lettera e)“.
    Le formazioni di Serie B e Serie C, ma anche quelle giovanili delle categorie Under 19, Under 17, Under 15 e Under 13, dovrebbero quindi poter tornare liberamente in palestra, previa autorizzazione degli enti locali e degli istituti scolastici (un passaggio che già negli scorsi mesi, anche prima dei recenti decreti, aveva creato non pochi problemi).
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giulia Pisani: “Quante contraddizioni nella nota della Federazione”

    Foto Facebook Giulia Pisani

    Di Redazione
    Il comunicato di ieri della Federazione Italiana Pallavolo, che ha confermato la possibilità di restare in attività per le squadre di Serie C e quelle giovanili malgrado lo stop imposto dall’ultimo DPCM, sta suscitando dibattiti e commenti di ogni genere, soprattutto online. C’è chi lamenta la disparità di trattamento con le serie minori (in particolare la Serie D) e chi, al contrario, avrebbe voluto norme più restrittive.
    Anche Giulia Pisani, ex giocatrice e oggi commentatrice di RaiSport, si è espressa sull’argomento con un post su Facebook, usando parole dure nei confronti della Fipav: “Ho letto i vostri commenti, ho letto le vostre parole. Più dell’ 80% di voi si trova in grande disaccordo con quanto è stato scritto ieri nella nota federale. Non mi sono sbilanciata subito, ho voluto rifletterci un po’ su e cercare di mettermi anche dall’altra parte. Non potete capire quante contraddizioni ho trovato“.
    “Parto dal regolamento gare – scrive Pisani – che dal 2003 prevede come competizioni nazionali le serie dalla A alla C e il giovanile. Quindi non è una suddivisione fatta oggi ma precedentemente e non voglio stare a soffermarmi sul perché una D venga considerata regionale e una C no. Diventerei matta! Ho pensato: ‘Ok va avanti il giovanile! Meno male’. Poi ci ho riflettuto meglio e nel nuovo decreto dalla prima superiore si sosterrà una didattica a distanza del 75%. Quindi non si va a scuola ma si va nelle palestre? E lì mi sono detta: ‘Se togli anche questo ai ragazzi non gli rimane niente. E inoltre le società senza quote se chiudi il giovanile come vanno avanti?’“.
    “Ma torniamo alle palestre. Nel nuovo decreto – continua il post – le palestre scolastiche devono rimanere chiuse per le attività extra. Considerando che circa l’80% delle società utilizza palestre scolastiche, come si alleneranno le categorie/serie a cui viene data la possibilità di continuare? Quante realtà veramente potranno andare avanti così? Si potranno davvero disputare i campionati? Se una serie C, ad esempio, deve stare ferma perché non ha più la palestra in cui si allenava come farà a essere pronta a giocare (sempre che da fine novembre si possa)? Le serie D e le divisioni invece cosa faranno in questo periodo? Potranno poi tornare a giocare? Ma quando, visto il mese di inattività?”
    “Queste sono state le mie riflessioni – conclude Pisani – insieme alle mille domande saltate fuori. Non sono qui a incolpare nessuno, o meglio ancora a trovare un colpevole. Come sempre aspetto un vostro riscontro. Che cosa fareste voi?“.
    (fonte: Facebook Giulia Pisani) LEGGI TUTTO

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    Sì agli allenamenti indoor di Beach e Sitting Volley per gli atleti tesserati

    Di Redazione
    Arriva il chiarimento della Federazione Italiana Pallavolo sulla possibilità di continuare a praticare Beach Volley e Sitting Volley in seguito all’ultimo DPCM emanato dal Governo. Colmando il “vuoto” interpretativo che aveva lasciato nell’incertezza migliaia di atleti, la Fipav ha precisato che potranno svolgere regolarmente la propria attività, anche al coperto, gli atleti abilitati a partecipare a eventi, competizioni e allenamenti di interesse nazionale: Campionato Italiano individuale e per società, tornei Serie Beach 1 e Serie Beach 2, campionati Under 16, Under 18 e Under 20 e, per il Sitting Volley, Campionato Italiano, Supercoppa Italiana e Coppa Italia.
    “L’attività sui campi coperti è consentita solo per lo svolgimento delle competizioni di interesse nazionale e per l’allenamento degli atleti agonisti abilitati a partecipare a tali competizioni” scrive la Fipav: di fatto sembra trattarsi di un “via libera” a tutti i tesserati, dal momento che non esistono formali limitazioni all’iscrizione a un torneo nazionale. Tutte le altre forme di allenamento di Beach e di Sitting Volley potranno continuare a svolgersi solo “in centri e circoli sportivi all’aperto, previo rispetto dei controlli federali“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le FAQ del Governo: allenamenti individuali solo all’aperto? Chiuse le palestre scolastiche

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato oggi le FAQ riguardanti l‘ultimo DPCM sul contenimento della pandemia di coronavirus: domande e risposte che dovrebbero aiutare le tante società sportive in attesa di chiarimenti ma che in realtà finiscono per far sorgere ulteriori interrogativi.
    Il documento chiarisce che, sebbene non siano citati nel decreto, gli allenamenti individuali degli sport di contatto sono ancora possibili, ma sembrerebbe limitarne lo svolgimento agli impianti all’aperto: “Le attività motorie e di sport di base possono essere svolte presso centri sportivi e circoli all’aperto, fermo restando il rispetto del distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Pertanto, sarà possibile solo svolgere allenamenti e attività sportiva di base a livello individuale, previsti dal decreto del ministro dello sport del 14 ottobre 2020 che individua gli sport da contatto. Gli allenamenti per sport di squadra, parimenti, potranno svolgersi in forma individuale, previo rispetto del distanziamento“.
    Secondo questo principio, oltre alla pallavolo, anche il Beach Volley non dovrebbe essere più consentito in ambienti chiusi: infatti, spiegano le FAQ, “ai fini delle disposizioni del DPCM, il pallone tensostatico o campi con coperture pressostatiche sono da equipararsi ad un locale al chiuso“.
    Un altro punto cruciale: viene esclusa la possibilità di svolgere attività nelle palestre scolastiche, che sono la “casa” della maggior parte delle squadre di volley dalla Serie B in giù. “Le attività organizzate da ASD/SSD in orario extrascolastico nelle palestre scolastiche sono assimilate a quelle realizzate in qualunque altra palestra e rientrano, pertanto, nella disposizione di sospensione di cui alla lettera f“, cioè quella che decreta appunto la chiusura delle palestre. Ne sarà consentito comunque l’uso a quelle squadre che rientrano nei campionati “di interesse nazionale” e quindi hanno facoltà di allenarsi e giocare?
    In generale, quali alternative restano alle società di pallavolo? Si attende ancora, a questo punto con la massima urgenza, il pronunciamento della Federazione Italiana Pallavolo per capire se migliaia di tesserati sono destinati a rimanere a casa.
    Il testo completo delle FAQ è disponibile online.
    (fonte: Sport.governo.it) LEGGI TUTTO

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    Sport e Salute convoca le Federazioni: “Non lasceremo indietro nessuno”

    Di Redazione
    Dopo l’emanazione del DPCM di ieri che ha, di fatto, bloccato gran parte dell’attività sportiva sul territorio nazionale, Sport e Salute ha convocato per questa settimana i rappresentanti delle Federazioni, degli Enti di promozione sportiva e degli organismi sportivi per ascoltare le loro voci e discutere della possibilità di accesso ai contributi pubblici. “Faremo di tutto per non lasciare indietro nessuno” dice il comunicato dell’ente, e il presidente Vito Cozzoli aggiunge: “Lo sport è salute, ma il virus è un avversario tosto e ci impone nuovi sacrifici. Siamo già al lavoro per tutelare il sistema sportivo, vera ossatura sociale del paese“.
    Ieri il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora aveva promesso l’introduzione di un’indennità di 800 euro per il mese di novembre e lo stanziamento di 50 milioni a fondo perduto per ASD e SSD, oltre all’erogazione automatica di contributi alle società che ne avevano già usufruito.
    Nel frattempo la Federazione Italiana Pallavolo ha in programma in mattinata un Consiglio Federale straordinario per discutere sui riflessi del nuovo decreto. A seguire è prevista la Consulta dei presidenti regionali.
    (fonte: Sport e Salute) LEGGI TUTTO