consigliato per te

  • in

    Presentazione ufficiale per Brescia, Tiberti: “Servono fortuna, una buona amalgama e voglia di vincere”

    Ospiti dell’Amministrazione comunale, i tucani della Consoli Sferc Brescia si sono presentati in Loggia nel pomeriggio di martedì per il battesimo della stagione 2024-2025 che parte domenica in casa contro Cuneo al nuovo orario delle 17:30.

    Tutti presenti i giornalisti locali, intervenuti per ascoltare la folta schiera di relatori e per familiarizzare con i volti nuovi della rosa bresciana.

    Il presidente Giovanni Ieraci è il primo a parlare e ringrazia per il lavoro fatto da coach e staff tecnico e organizzativo nei dieci anni di serie A2, ricorda la prima finale di Coppa Italia, la finale Play-off con Taranto, ricorda i trofei vinti lo scorso anno e ringrazia anche per la proficua campagna acquisti estiva.

    Tiziana Gaglione, presidentessa del Comitato Territoriale FIPAV di Brescia, ha parole di encomio: “Rappresentate il vertice della pallavolo maschile e sono dieci anni che ci date la possibilità di vedere partite di grande livello. In questa disciplina abbiamo visto come la partenza di una stagione può essere in un certo modo e la sua conclusione, invece, molto diversa. Qui, oggi, è come il ‘Sabato del villaggio’: c’è l’attesa, c’è la speranza per quello che può succedere, c’è la certezza però anche che questo nuovo gruppo, fondato su basi solide, affronterà col cuore dei leoni il cammino che ha di fronte, stupendoci ancora.”

    Simone Tiberti, capitano per la decima volta: “Quello che mi piace della realtà di Atlantide è che si fa un passo alla volta. La squadra sulla carta è buona, ho visto spirito, dedizione e impegno: ci servono fortuna, una buona amalgama, sulla quale stiamo ancora lavorando, e la voglia di vincere.  Le coppe dello scorso anno sono un punto di partenza, un’ispirazione per questo gruppo che farà di tutto per portare più persone possibile al palazzetto a vedere della buona pallavolo”.

    Dopo gli interventi di Fabio Capra, fresco di rielezione in Provincia e dell’Assessore allo Sport Alessandro Cantoni, coach Zambonardi ha presentato uno a uno i suoi atleti e ricordato il ruolo dello sport come servizio orientato al sociale, che ispira giovani e insegna loro valori buoni. “Grazie a tutti quelli che ci sostengono da sempre, con Franco Dusina, e mettono la loro immagine al servizio di Atlantide, come ha sempre fatto il presidente Ieraci. Grazie anche a chi, come l’assessore Cantoni, si rende disponibili ad aiutarci a risolvere le tante problematiche che una società sportiva incontra in ogni stagione”.

    Dopo le foto di rito, gli atleti hanno passeggiato per le vie del centro storico e fatto qualche palleggio, prima di concedersi una cena al ristorante McDonald’s di Piazza Vittoria.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Capitan Tiberti confermato da Brescia: “Ho voglia di lottare per grandi obiettivi”

    Ha guidato la Consoli alla conquista della sua prima Coppa Italia di A2 portandosi a casa il titolo di MVP e nel weekend successivo ha fatto danzare i suoi attaccanti in un crescendo che li ha portati anche al traguardo della Supercoppa, eppure Simone Tiberti non si racconta tanto attraverso le vittorie, quanto davanti ai momenti difficili, in cui serve restare lucidi e tenere unita la squadra.

    Quella che ha ringraziato a gran voce nei saluti di fine anno, lasciando intendere che la Consoli è o tutti o nessuno, non ci sono individualismi e protagonismi, ci sono lavoro e spirito di gruppo.Ed è con quelli che i tucani si sono risollevati dopo l’esclusione inattesa dai Play off e si sono fatti largo tra le big di stagione per andare a prendersi la scena in Coppa, senza clamori, con calma e tranquillità. Dopo la sconfitta agli ottavi di a Reggio Emilia, il 5 biancazzurro ha saputo sferzare i compagni senza dar loro attenuanti e ha toccato i tasti giusti, perché da quel 21 aprile la voglia di andare a bersaglio e l’intesa in campo sono state l’arma in più. Nei weekend di Cuneo e Grottazzolina tanta parte del successo è venuta proprio dalla compattezza del gruppo bresciano, che ha fatto quadrato attorno al suo capitano non in condizioni fisiche perfette, comunque in campo ad onorare la Final four.

    Simone Tiberti, oltre alla tecnica e alla visione di gioco, ha questa dote: è un leader, uno che ispira e non ha paura di quella responsabilità.Lo confermano i numeri: la prossima sarà la decima stagione con la maglia della sua città, dopo le precedenti quindici passate sui campi di A2 e Superlega. A quasi 44 anni ha messo da parte 1085 punti dei quali 321 muri, 157 ace e 361 attacchi e non è pronto a smettere.

    “Dico sempre che navigo a vista e che decido cosa sarà del campionato successivo anche in base a come è andata la stagione – spiega il capitano -. E quest’anno sono particolarmente contento di continuare: sia la voglia che ho ancora di giocare che i risultati recenti mi hanno convinto. Ho tanta motivazione e voglia di stare in gruppo e lottare per i grandi obbiettivi. La rosa di quest’anno è molto competitiva ma la pallavolo è sport in cui in campo non scendono i valori ipotetici e i nomi, serve invece dimostrare di essere i più bravi di partita in partita. Spero che la Coppa e la Supercoppa abbiamo insegnato che si vince soffrendo e si vince aiutandoci”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Tiberti alza la Coppa: “Una finale giocata così ce la siamo costruita insieme”

    Maturità ed esperienza in una metà campo, freschezza esplosiva nell’altra: questi gli ingredienti della 27° Finale di Del Monte Coppa Italia che non ha tradito le attese e ha regalato di nuovo ai tucani l’emozione dell’inno nazionale in un Palasport caldo e accogliente.

    Stavolta, però, c’è il premio più bello, l’impresa di un gruppo stoico che sopra ogni cosa mette in campo la voglia di vincere. Superiore in tutti i fondamentali, la Consoli azzera le chance di Consar ed è lei la squadra incontenibile che esplode i suoi colpi uno dopo l’altro, conquistando il suo trofeo.  

    Il servizio dei tucani è un’arma in più, ma è la voglia di andare su tutti i palloni quella che emerge sin dalle prime battute. Il 6+1 bresciano è sfrontato, coraggioso e intelligente, tatticamente superiore e domina con convinzione l’avversaria spuntata. La gara si chiude in tre set, i tucani possono fare festa con i propri tifosi e dirsi che se la sono proprio meritata, questa Coppa.

    Roberto Cominetti: “Questo palazzetto a me porta fortuna, due anni dopo arriva quest’impresa. Credo che siamo stati davvero bravi ad arrivare qui e a giocare una buona pallavolo. Stasera possiamo essere orgogliosi di noi, siamo stati ordinati e tatticamente abbiamo interpretato il match molto bene, una grande partita corale. Giocare con Tiberti di sicuro aiuta: è un grandissimo capitano, che, nonostante si fosse fatto male sabato mattina, ha dato tutto. Noi lo abbiamo aiutato, ma lui è bravo a gestire tutti noi e a portare calma ed equilibrio in campo”.

    Simone Tiberti, MVP della Finale: “Ce l’abbiamo fatta.  È stata una due-giorni dura per me dal punto di vista fisico. Ringrazio il nostro fisioterapista Simone e la società che con Robi Zambonardi si fa in quattro per arrivare a questi livelli. Ringrazio anche i miei compagni che mi hanno aiutato tanto in campo e i nostri tifosi che sono venuti a sostenerci. La dedica va al mio papà, che si sarebbe molto divertito stasera”.

    Niels Klapwijk, top scorer con 23 punti e un mostruoso 63% in attacco impreziosito da 2 muri: “Sono felice perché è stata proprio una bella partita. E’ fantastico vincere la coppa con questo gruppo, perché ha lavorato duro e ha avuto anche momenti difficili, ma è un gruppo speciale che si è meritato il premio stasera, perché abbiamo condotto dal primo all’ultimo punto la gara”.

    Coach Zambonardi: “Una vittoria prestigiosa voluta fortemente dai ragazzi che stasera hanno giocato una grandissima partita in tutti i fondamentali. Una bella soddisfazione per noi e i tifosi e la nostra città. L’augurio è che sia un punto di partenza verso nuovi ambiziosi traguardi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Brescia, Tiberti vuole alzare la Coppa: “Siamo venuti qui per vincere, tenteremo l’impresa”

    E’ finale per la Consoli Sferc Brescia che, liquidata 3-1 Porto Viro nella gara di semifinale, domenica alle 17.30 si giocherà la Coppa Italia contro Ravenna.

    Le voci dei protagonisti:

    Coach Zambonardi: “Una grandissima prestazione corale, a dispetto delle difficoltà fisiche che ci hanno complicato la serata. Tutto il gruppo ci ha messo determinazione e grinta per regalare a Brescia la sua seconda Finale di Coppa. Su tutti una menzione speciale la meritano Tiberti, che ha giocato nonostante l’affaticamento alla schiena, e Stefano Ferri, determinante sia a Siena che qui con il suo ingresso a muro”.

    Simone Tiberti: “Siamo in finale ed è stata dura: abbiamo giocato a sprazzi e non abbiamo fatto la nostra miglior partita, ma ci sta. C’era la tensione e c’era anche un avversario forte, ma siamo molto contenti. Siamo venuti qui per vincere e domenica tenteremo l’impresa”.

    Nicola Candeli: “Grande partita, tosta e portata a casa nonostante un secondo set in cui ci hanno messo sotto pressione. Bravi noi a ripartire e chiudere con due set fatti bene. Ora riposiamo, pensiamo a dare il massimo e ad esprimere il nostro gioco al meglio in finale”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Tiberti, la chioccia. “Sogno di portare Brescia in Superlega”

    Di Redazione Da qualche stagione il bresciano Simone Tiberti è uno dei “senatori” della serie A2. Anche in questo campionato si dividerà con Manuel Coscione (che ha otto mesi in più) la palma di palleggiatore più esperto del campionato. L’altro veterano, Fabroni (è però classe 1981, mentre Tiberti e Coscione sono del 1980) è sceso in serie A3 a Catania. In Superlega ci sono sempre gli al momento inarrivabili Daniele Sottile alla Lube e Raphael a Verona, entrambi classe 1979. Certo, non mancano nel campionato italiano anche giovanissimi talenti, da Giannelli a Porro, passando per Sbertoli. Ma nel ruolo del palleggiatore è anche vero che testa e mani a volte sono più determinanti della prestanza fisica. Così il pensiero di smettere al momento non sembra sfiorare Simone Tiberti.Anche perché il regista della Consoli McDonald’s Brescia fino a maggio aveva dalla sua un compagno di squadra ancora più chioccia, l’ex mister Europa Alberto Cisolla. Ma senza il Ciso, che ha deciso di smettere dopo aver spento 45 candeline, ora Brescia diventa ancora di più Tiberti-dipendente. In un’intervista rilasciata a Vincenzo Corbetta e pubblicata sul quotidiano “Bresciaoggi”, Tiberti parla del suo rapporto con coach Zambonardi. Un legame consolidato e di grande fiducia, visto che Tiberti viene quasi considerato un secondo tecnico in campo. “Interpreto così il ruolo da quando avevo vent’anni” ammette il regista. Che spiega quanto sia importante dosare però i consigli soprattutto verso i più giovani. Lui del resto,  di pallavolo di alto e altissimo livello ne ha vissuta tanta da quella serie A2 nella Gabeca Brescia giocata 21 anni fa. Simone Tiberti di anni ne farà 42 il 13 settembre, ma l’entusiasmo è ancora quello della prima volta. Certo, “sento ancor più la responsabilità di essere la guida, di fare da chioccia” ammette. Gli obiettivi del campionato? I playoff e, perché no, la Coppa Italia. “Percorso difficile ma più veloce. Mi è rimasta qui la finale persa due anni fa contro Bergamo” dichiara Tiberti al quotidiano della leonessa d’Italia.  Il sogno? Portare Brescia in Superlega. LEGGI TUTTO

  • in

    Il “condottiero” Simone Tiberti alla sua 22° stagione in A e ottava con Brescia

    Di Redazione Non era scontato il sì di Simone Tiberti, quasi 42 anni, padre di due bimbi piccoli, alla stagione numero 22 in serie A, e invece è lui il primo a rassicurare: “Fisicamente sto bene e la voglia di giocare non manca…Vedo che mi arrabbio ancora ogni volta che perdiamo! – dice sorridendo il capitano dei Tucani -. Gli stimoli li trovo di anno in anno negli avversari: il nostro è un gruppo affiatato, che si conosce bene, mentre chi trovi di là dalla rete continua ad accendere in me la scintilla dell’agonismo. La prossima A2, con la possibilità di avere due stranieri in campo, sarà di un livello ancora più alto e potremo assistere a sfide ancor più avvincenti”. Per Tiberti arriva, quindi, l’ottava conferma in maglia Atlantide Brescia. Il bilancio della stagione appena conclusa per i Tucani è stato certamente positivo, ma il numero 5 biancazzurro sottolinea: “Il finale di questa stagione di A2 ha ribadito nuovamente che non basta costruire squadre con i giocatori migliori, occorre giocare bene sempre, in regular season e nella fase finale. L’approccio ad ogni campionato per noi è dettato dalla prudenza, dobbiamo fare i conti con tante formazioni ben attrezzate: prima ci si salva, poi si può pensare a divertirsi”. “Simone è un leader, un condottiero nato: oltre alla qualità del gioco che può garantire, sono il suo carisma e la sua visione di gioco lucida a fare di lui un riferimento determinante per i giocatori che ruotano intorno alle sue alzate – conferma coach Zambonardi-. Per noi è una grande soddisfazione sapere che vuole proseguire anche nella stagione a venire, che son certo lo riconfermerà tra i migliori palleggiatori in categoria”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Gruppo Consoli McDonald’s riparte dagli eterni Tiberti e Cisolla

    Di Redazione Di “linea verde” proprio non si può parlare. Ma il fatto è che quando ci si trova davanti due “vecchietti” come Alberto Cisolla, 45 anni a ottobre, e Simone Tiberti, 42 a settembre, l’età anagrafica sembra non contare più. Ed è proprio da loro che la Gruppo Consoli McDonald’s Brescia, all’indomani dell’eliminazione dai Play Off per mano di Santa Croce, pensa di ripartire in vista della nuova stagione. A dirlo è il coach Roberto Zambonardi, intervistato da Luca Prandini per il Giornale di Brescia: “Con Alberto e Simone non abbiamo ancora parlato, perché la concentrazione era rivolta esclusivamente ai Play Off. Da parte dell’Atlantide però posso confermare che è nostra intenzione proseguire con entrambi“. I due veterani non si tirano indietro: “Non mi pongo limiti – dice Cisolla, che ha appena tagliato il traguardo dei 7000 attacchi vincenti in Serie A – fin tanto che ho stimoli e voglia. All’Atlantide ho trovato l’ambiente ideale per il prosieguo della mia carriera“. E il palleggiatore, che è anche capitano dei biancoazzurri, replica: “Devo parlare con la società e insieme decideremo. La mia intenzione è di fare almeno un altro anno da giocatore e non nascondo che mi piacerebbe restare a Brescia“. LEGGI TUTTO

  • in

    Cantù si schiera: “Sarebbe meglio fermare tutto”. Tiberti: “Servono regole chiare e univoche”

    Di Redazione

    Matteo Battocchio, allenatore della Pool Libertas Cantù, si aggiunge al coro delle numerose società che nei giorni scorsi hanno chiesto alla Lega (senza successo) il rinvio dei prossimi sue turni del campionato di serie A2.

    “Credo che per il bene del nostro sport serva mettere le esigenze comuni davanti alle proprie, quindi sono personalmente d’accordo con questa richiesta, anche se questo falserebbe inevitabilmente il campionato, perchè danneggerebbe chi ha già avuto problemi come noi e chi invece non ha ancora avuti, ma potrebbe averne in futuro. Inoltre, permetterebbe un recupero di forma ottimale a chi è ora sotto Covid, cosa che non è stata permessa a noi e non sarà permessa a chi dovesse avere problemi in futuro” spiega il tecnico, intervistato da La Provincia.

    Dello stesso pare anche Simone Tiberti, capitano dell’Atlantide Brescia, che in un’intervista rilasciata a Brescia Oggi afferma: “Continuando a giocare in questa situazione il campionato diventa falsato sia per i singoli incontri e dunque per la classifica”.

    Una situazione complicata anche da qualche infortunio, quella di Brescia che, colpita dal virus poco prima di Natale con il contagio delle due bande Andrea Galliani e Tiziano Mazzone (che ancora non sono riusciti a rientrare in allenamento), ha dovuto rinunciare nello stesso periodo anche allo schiacciatore Alberto Cisolla, fermato da un problema alla caviglia. “Paradossalmente sarebbe stato meglio avere il numero di casi che impediscono di scendere in campo perchè alla fine ci stiamo allenando in meno persone e giocare le partite senza la formazione titolare è uno svantaggio”.

    “Sullo stop al campionato non saprei esprimermi, ma una cosa è certa: servono regole chiare che tutti possano seguire, con certezza e in maniera univoca” è la conclusione di Tiberti. LEGGI TUTTO