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    Mascherine e reti speciali: un anno fa il no dei giocatori, ora l’apertura?

    Di Redazione Quando le cose andavano peggio, ovvero quando il mondo attendeva con ansia l’arrivo di un vaccino, lo sport è stato costretto prima a fermarsi, con tanti campionati che non hanno visto neanche la fine, e poi a riprendere gradualmente, ma rigorosamente a porte chiuse. In questa fase specifica, si sono registrati alcuni contagi tra i gruppi squadra, ma mai si era arrivati alla situazione attuale. Una situazione che ora sta portando, anzi convincendo diversi atleti a giocare indossando le mascherine. Nella pallavolo è stata Vibo Valentia a fare notizia in questo senso nell’ultima settimana, ma di altri casi isolati se ne erano già registrati. Quello che ora in molti si stanno chiedendo è come mai, in due anni ormai di pandemia, non si siano trovate soluzioni adeguate per permettere il corretto svolgimento in sicurezza della pratica sportiva, sia essa agonistica o amatoriale. DUE BREVETTI ITALIANI – In verità è stato più di qualcuno a ideare, testare e brevettare varie soluzioni, ma l’iniziale interesse, anche da parte delle Federazioni, non ha poi avuto seguito. Nella pallavolo, ad esempio, erano stati due prodotti in particolare a suscitare grande interesse a inizio del 2020: le mascherine Sherpa realizzate dal Politecnico di Torino e Covernet, la rete anti-Covid ideata e sviluppata da Matteo Zingaro, allenatore del settore giovanile di Trentino Volley. Mascherina Sherpa LE MASCHERINE SHERPA – Le mascherine Sherpa rispondevano ai requisiti previsti per le maschere sportive in termini di efficienza di filtrazione e resistenza respiratoria (riposo, attività moderata e intensa). In particolare era stata rilevata una respirabilità della mascherina che consentiva di inalare senza problemi fino a 200 L/min di aria (per intenderci, le mascherine chirurgiche consentono di inalare solo fino a 95L/min di aria), portata compatibile con la pratica degli sport più intensi, mantenendo un’efficienza di filtrazione adeguata, nel pieno rispetto della sicurezza degli atleti. Anche le misure di attenuazione acustica, svolte nell’Applied Acoustics Lab del Politecnico di Torino, avevano verificato che l’intellegibilità del parlato non veniva compromessa dalla maschera e gli atleti avrebbero così potuto continuare a comunicare efficacemente durante l’azione. PERCHE’ SONO STATE BOCCIATE (E DA CHI)? – Insomma, un prodotto che garantiva la sicurezza (e il comfort) senza compromettere le prestazioni. Cosa è andato storto, allora? La spiegazione l’aveva data lo scorso marzo Massimo Righi, presidente della Lega Volley, in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino all’indomani della partita tra Civitanova e Modena che aveva sollevato la questione: “I giocatori non vogliono scendere in campo con le mascherine, evidentemente non si sentono a loro agio. Lo dico con rammarico perché è una battaglia persa che porto avanti da inizio campionato (era la stagione 2020/2021, n.d.r.)“. Proprio in queste ore lo stesso Righi, intervistato dall’adnkronos, è tornato sull’argomento citando ancora le mascherine Sherpa: “Più di un anno fa inviammo alle nostre squadre una mascherina sperimentale fatta dal Politecnico di Torino, mascherina che veniva utilizzata all’epoca dai maratoneti che avevano uno sforzo aerobico sicuramente superiore ai nostri atleti, per poter giocare con la mascherina quando eravamo nel pieno della pandemia, nella prima ondata, ma i giocatori l’hanno indossata ed hanno detto che non si respirava ed era impossibile giocare in quelle condizioni. Visto che l’evidenza scientifica non era tale dal poterli obbligare lasciammo perdere. Ora devo dire che da tre o quattro mesi i giocatori in allenamento indossano la mascherina, quello di Vibo Valentia è il primo caso in una partita ufficiale ma da ottobre le mascherine vengono usate in allenamento come forma di autotutela. Un giocatore in A3 ha addirittura usato una Ffp2 in partita, ed infatti ha fatto molta fatica”, ha spiegato il presidente e ad della Lega Volley. Come a dire, avete rifiutato delle mascherine studiate appositamente per lo sport e ora usate addirittura quelle che la gente comune usa per andare a lavoro o fare la spesa. La rete anti-Covid Covernet – Foto Trentino Volley LA RETE ANTI-COVID – Un anno fa poi, sempre Righi, aveva parlato anche di un altro progetto che la Lega Volley stava prendendo in seria considerazione, quello della rete anti-Covid: “Si tratta di una rete in pvc. L’abbiamo testata e mandata alle società”. Poi però aveva anche precisato: “Una volta che saremo tutti vaccinati non servirà più”. Un anno e tre dosi di vaccino dopo, a causa della variante Omicron, la situazione che giocatori, squadre e federazioni stanno affrontando potrebbe portare a rivalutare anche questa idea. La rete Covernet era realizzata con uno speciale materiale plastico per proteggere i giocatori dai droplet del coronavirus. “Studiando i fattori di rischio per il Covid-19, ho capito subito che il contatto del pallone con le mani e la sanificazione erano problemi marginali: il grosso dei pericoli veniva dal ‘faccia contro faccia’ che si sviluppa sottorete. E così è stato naturale pensare a modificare la rete stessa” aveva raccontato proprio ai nostri microfoni l’ideatore Matteo Zingaro (qui l’intervista completa). In più, oltre a proteggere, la rete permetteva anche una maggiore visibilità e una importante possibilità di personalizzazione a costi ridotti (il materiale permetteva la stampa diretta), ad esempio con i loghi degli sponsor. Da qui la scelta del nome Covernet “perché come la ‘cover’ di un cellulare si può cambiare a piacimento“. L’unica perplessità riguardava il rimbalzo del pallone. “Posso dire che è un problema residuale – precisava Zingaro -. È vero, Covernet restituisce un rimbalzo diverso, ma questo può essere una risorsa per il gioco più che una difficoltà; e poi è una situazione che si verifica in pochissime occasioni, non ho mai visto allenamenti incentrati su questo aspetto“. foto Lega Volley Insomma, seppur in tempi diversi e con problematiche diverse, ma comunque dettate dalla crisi pandemica, qualcosa era stato fatto allo scopo di proteggere i giocatori, e di conseguenza il regolare svolgimento dei campionati. Se all’epoca erano stati proprio i giocatori a porre il veto, forse oggi potrebbero essere sempre loro a fare un passo indietro. O forse sarebbe meglio dire in avanti? LEGGI TUTTO

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    Roma torna in palestra dopo lo stop forzato: “Riprendiamo ma senza affrettare i tempi”

    Di Redazione Le giocatrici dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club sono tornate in palestra dopo venti giorni di stop dovuto alla diffusione del covid-19 che a fine dicembre ha interessato gran parte del gruppo squadra. Risultate negative agli ultimi test molecolari, sotto l’attenta supervisione di coach Stefano Saja e di tutto lo staff tecnico e sanitario, le capitoline hanno iniziato il 2022 con una doppia seduta di allenamento, alternando un lavoro fisico in sala pesi a uno tecnico in campo. Come da calendario, infatti, la prossima gara ufficiale, prima dell’anno nuovo, è fissata domenica 16 gennaio a Conegliano contro le Pantere della Prosecco Doc Imoco Volley, alle 19.30 in diretta su SkySport Arena. Nell’attesa di scoprire il nuovo calendario gare che dovrà definire i recuperi di due match casalinghi conto Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia e Bosca S. Bernardo Cuneo, Giacomo Drusiani, preparatore atletico dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, ha parlato della ripresa del lavoro in palestra e del programma approntato per la settimana: “Dopo 20 giorni di quarantena e isolamento, le ragazze si sono presentate in palestra con una gran voglia di ricominciare a lavorare, anche se ben consapevoli che non si può partire subito al massimo. La situazione è relativamente buona. Nonostante lo stop forzato, tutto il gruppo si è tenuto, nel limite del possibile, in forma con alcuni esercizi che avevo dato loro da fare in casa. Sono state brave.” “L’obiettivo principale di questi primi giorni è il dosaggio del carico di lavoro. Ci deve essere un buon equilibrio tra lavoro in palestra e sala pesi, per riprendere al più presto la condizione senza mai affrettare i tempi, anche perché non tutte le ragazze si sono negativizzate allo stesso momento e non tutte hanno avuto gli stessi sintomi. Proprio per questo con alcune sarà necessario fare un lavoro diverso in sala pesi mentre con altre ci focalizzeremo principalmente sul cardio. Il focus è sul bilanciamento della mole di lavoro per far sì che le ragazze tornino al 100% appena possibile.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Busto archivia la sconfitta: arriva Vallefoglia. Monza: “La stanchezza non è un alibi”

    Di Redazione E’ in arrivo una settimana decisamente più tranquilla della precedente per la Unet e-work Busto Arsizio che in questi giorni si potrà allenare con continuità in vista dei prossimi impegni di campionato. Dopo la sconfitta di Monza coach Marco Musso ha fatto riposare nella giornata di lunedì le sue ragazze, che ricominciano oggi a sudare in palestra: il primo focus è sul match contro la Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia, in programma domenica alle 17 proprio alla e-work arena. Così Sofia Monza: “Credo che a Monza sia stata una gara molto complicata per noi: la Vero Volley ha delle grandi giocatrici e ha giocato molto bene, mentre noi non siamo mai riuscite ad esprimere il nostro miglior gioco. E’ anche vero che arrivavamo da una settimana molto difficile: la Coppa Italia ci ha impegnato molto e ci ha tolto tantissime energie. Questa non è una scusante però: questa settimana sarà l’occasione per lavorare tanto, pensare a quello che non è andato per correggerlo e farci trovare pronte per il prossimo incontro con Vallefoglia”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bergamo torna in palestra: c’è anche la nuova arrivata May

    Di Redazione Torna finalmente in palestra il Volley Bergamo 1991: è previsto per oggi il ritrovo in palestra di staff e giocatrici della squadra orobica, tra cui la nuova arrivata Mackenzie May. Il gruppo rossoblù riprenderà con cautela il lavoro in sala pesi, piscina e palestra, che sarà a tutti gli effetti una nuova preparazione atletica: Bergamo, infatti, è rimasta ferma per oltre 20 giorni, dall’ultimo allenamento del 18 dicembre all’indomani del quale erano emerse le prime positività al Covid-19. La ripresa delle gare ufficiali è prevista, da calendario, per domenica 16 gennaio alle 17, quando arriverà al Palazzetto dello Sport di Bergamo la Savino Del Bene Scandicci. La capienza dell’impianto per l’accesso al pubblico sarà ridotta al 35%; la prevendita dei biglietti disponibili sarà on line dalle 15 di martedì 11 gennaio sul circuito Mida Ticket. Nel frattempo si aspetta di conoscere il nuovo calendario, che dovrà definire i recuperi di tre match: quello che si dovrà disputare a Bergamo contro Firenze, che proprio negli ultimi giorni ha comunicato a sua volta lo stop a causa di positività al Covid nel gruppo squadra, e quelli in trasferta con Conegliano e Trento. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bonafede: “Ci dobbiamo salvare, ma farei riflessioni sulla validità del campionato”

    Di Redazione Le quattro positività riscontrate nel gruppo squadra della Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia hanno portato al rinvio del match contro Conegliano, in programma per lo scorso turno andato in scena domenica 9 gennaio. Insieme a questa, anche tutte le altre partite della giornata sono state sospese, fatta eccezione per Vero Volley Monza-Unet e-Work Busto Arsizio. Il tecnico Bonafede, come riportato dal Corriere Adriatico Pesaro nell’edizione odierna, commenta il delicato momento e l’obbligata scelta delle sospensioni, secondo il protocollo in atto. “Non entro nel merito se abbia senso o meno, evidentemente le due che hanno scelto di entrare in campo sono al massimo della forma, sono riuscite a prepararsi bene e non sono positive,per fortuna. Farei riflessioni anche sulla validità del campionato che vedrà scontri importantissimi in infrasettimanale, so che lo spettacolo deve andare avanti, è una presa di coscienza e non una lamentela. Voglio sperare siano gli ultimi rinvii ma non credo perchè il picco dei contagi deve arrivare. Non è colpa di nessuno però, sportivamente parlando, a distanza di un anno ci ritroviamo nella stessa situazione”. Oltre alle quattro atlete poste in isolamento perchè positive, gli altri tamponi: “Sono tutti negativi e così, secondo le norme di legge, il gruppo si è allenato regolarmente e lo stesso farà oggi (ieri ­ ndr). Martedì ci sottoporremo ai molecolari per tenere monitorata la situazione. Le quattro positive hanno un programma da seguire a casa, anche se non ci sono grandi spazi. Fanno quello che possono anche perché sono tutte asintomatiche”. Pensando all’andamento della stagione, Bonafede senza mezzi termini: “Ci dobbiamo salvare, spero molto velocemente ma, anche se fosse all’ultima giornata, conta avere punti per restare in A1 e poter programmare un anno con più stabilità”. Intanto, la Megabox può contare sull’apporto della palleggiatrice finlandese Kaisa Alanko. Se la firma ufficiale ancora non è arrivata, la regista classe 1993 “Si è allenata con noi”, fa sapere Bonafede. LEGGI TUTTO

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    Casalmaggiore, capitan Bechis: “Senza un terminale offensivo, preoccupiamoci solo di noi stesse”

    Di Redazione Il capitano della Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore, Marta Bechis, cerca di suonare la carica in un momento davvero complicato, tanto per la società quanto per l’intero movimento pallavolistico. Nella società cremonese c’è cauto ottimismo: il gruppo squadra sta procedendo gradualmente verso le negativizzazioni delle atlete e dello staff risultati positivi al Covid-19, e questo fa ben sperare in vista dell’ostico match contro l‘Igor Novara. Per Bechis, un periodo “Davvero complicato perché accertata la prima positività la società si è subito attivata per separare le ragazze che magari vivevano insieme, abbiamo subito limitato i contatti e ci siamo tutti isolati e se è già pesante per chi lo deve fare a casa propria ancora di più lo è per chi magari vive lontano dalla famiglia e non può magari nemmeno trovare il conforto delle persone care. A ciò ovviamente si aggiunga il lato sportivo, non secondario. Oltre alle partite già rinviate c’è l’aspetto del ritorno in campo che magari dovrà scontare un ritardo di condizione ovvio da parte di chi è dovuto star completamente fermo, magari con gli strascichi di una malattia che sebbene attenuata dai vaccini può comunque lasciare qualche segno specie per chi è tenuto sempre a spingere al massimo” racconta in un’intervista di Matteo Ferrari per La Provincia Quotidiano di Cremona. Il turno che si è concluso la scorsa domenica, ha visto scendere in campo due sole squadre (Monza-Busto Arsizio), mentre tutti gli altri match sono stati rinviati. Il campionato, ormai, pare sempre più falsato: “Più che un rischio è una certezza perché è chiaro che giocare certe partite a ridosso del rientro dalle positività, dopo periodi di inattività forzata o doverne recuperare diverse in poco tempo per esigenze di calendario impedisce che ci sia uno svolgimento lineare del torneo. Detto questo, preferisco affrontare questi imprevisti piuttosto che sospendere i campionati in attesa non si sa bene di cosa. Sono convinta che si debba proseguire quando si può e come si può, stringendo i denti e sperando di liberarci il prima possibile di questa maledetta pandemia” . La Vbc Casalmaggiore, attualmente, occupa la nona posizione in classifica, con 8 sconfitte su dodici partite disputate. “Quale squadra temo di più? Dico proprio la Vbc. Mi spiego, sono sempre stata convinta che questa squadra avesse un potenziale davvero importante. Purtroppo giocare un girone senza un giocatore ha reso tutto molto più complesso e non ci ha consentito di calibrare il nostro assetto, di rendere per quelle che credo siano le nostre potenzialità. In un campionato come il nostro è impossibile, alla lunga, giocare senza un terminale offensivo di riferimento. Ora, se riusciremo finalmente a trovare la quadra sono convinta non dovremo preoccuparci di nessun altro e potremo dire la nostra, fare il nostro percorso. Altrimenti dovremo preoccuparci di noi stesse più che degli altri” chiosa Bechis. La dirigenza cremonese sembra proprio muoversi in questo senso, come riporta il quotidiano infatti, il presidente Boselli ieri ha fatto visita all’Arena di Monza per avvicinarsi alla bustocca Mingardi e alla centrale monzese Zakchaiou. LEGGI TUTTO

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    Vero Volley Monza implacabile, Busto Arsizio si arrende in tre set

    Di Eugenio Peralta Anno nuovo, vita nuova: la Vero Volley Monza si lascia subito alle spalle la brutta figura nei quarti di finale di Coppa Italia contro Chieri e rifila un secco 3-0 alla Unet E-Work Busto Arsizio in uno scontro chiave per i piani alti della classifica. La squadra di Gaspari vendica così la sconfitta subita nella prima giornata di andata e, dal momento che quella dell’Arena è stata l’unica partita disputata nel weekend, aggancia provvisoriamente il primo posto in classifica, anche se con una vittoria in meno e una partita in più rispetto a Conegliano. Ma soprattutto pone 5 punti tra sé e la UYBA, una delle concorrenti per i piani alti. Il risultato finale è significativo (finora Busto Arsizio aveva subito un solo 0-3 in stagione) ma può ingannare: per lunghi tratti, almeno nei primi due set, la gara è combattutissima, con scambi interminabili e ad altissima intensità. Il problema, per dirla in modo “terra terra”, è che una squadra mette giù la palla e l’altra no. E questo un po’ per demeriti dell’attacco bustocco, fermo a un desolante 27% di efficacia (male Mingardi e Bosetti, ma anche Gray non incanta), ma molto anche per meriti della Vero Volley: il muro tocca praticamente tutti i palloni, la difesa è onnipresente e spettacolare, con una Beatrice Parrocchiale in stato di grazia e premiata come MVP. A premiare Monza, peraltro, è ancora una volta l’immensa varietà di soluzioni a disposizione di Gaspari: Magdalena Stysiak, al ritorno nel ruolo di opposto, è devastante (22 punti con il 42%), Alessia Gennari si accende a tratti con fiammate killer, e anche quando Davyskiba non gira c’è sempre una Katarina Lazovic pronta a sostituirla. Il tutto facilitato, va detto, da una ricezione mai messa in difficoltà dalla morbida battuta avversaria. La Unet E-Work, al contrario, fa i conti con una coperta cortissima: Herrera Blanco e Ungureanu non lasciano alcun segno sulla partita, Olivotto è ancora a mezzo servizio. E quando la stanchezza fisica e mentale della Coppa Italia si fa sentire, c’è solo da tirare i remi in barca. I SESTETTI – Vero Volley al gran completo (torna in rosa anche Negretti): Gaspari ripropone Stysiak da opposto in diagonale con Orro, poi Danesi e Candi al centro, Gennari e Davyskiba in posto 4 e Parrocchiale libero. Busto Arsizio recupera per la panchina Olivotto e Ungureanu, in campo va la stessa formazione vista in scena a Roma in Coppa Italia: Poulter in regia, Mingardi opposto, Stevanovic ed Herrera Blanco centrali, Gray e Lucia Bosetti schiacciatrici, Zannoni libero. 1° SET – Subito scambi lunghi e intensi con grandi difesa da una parte e dall’altra. Monza è la prima a staccarsi con Candi e Gennari (5-2), ma due errori consecutivi di Stysiak ristabiliscono la parità e Gray firma il sorpasso con un ace (5-6). Di nuovo Vero Volley avanti con un doppio attacco di Gennari; il grande momento dell’ex continua con un mani out e un ace per il 9-7, ma ancora una volta Busto Arsizio ribalta il risultato con Gray e Bosetti (10-11). Si procede punto a punto: un’invasione monzese regala il 12-14 alle ospiti e Gaspari ferma subito il gioco. Al rientro si scatena Stysiak: attacco vincente e due ace per il sorpasso (16-15), poi altri due punti consecutivi (18-16) che spingono Musso al time out. Candi allunga con il muro su Bosetti (19-16), che si vendica con il punto del meno 1 (19-18); Danesi, però, ristabilisce subito le distanze (21-18) ed è ancora time out bustocco. Ci prova ancora Stevanovic (22-20) e si rivede in campo Olivotto, ma Stysiak trova in attacco e a muro i punti del 24-20, e Danesi chiude al secondo tentativo: 25-21. 2° SET – Confermata in campo Olivotto per la UYBA. Ricomincia subito il serrato testa a testa del set precedente; il primo break tentato da Busto (3-5) è subito riassorbito dai muri di Stysiak e Gennari. Davyskiba prova a portare avanti Monza (9-7), ma risponde Poulter con un tocco vincente e un muro proprio sulla bielorussa (9-9). Sull’11-12 entra Lazovic per Davyskiba: la Vero Volley piazza un altro break firmato Stysiak e Gennari (15-13) ed è time out per le Farfalle. La spallata decisiva arriva però sul servizio di Gennari: due ace dell’azzurra e due colpi di Lazovic (muro su Mingardi e attacco vincente) regalano a Monza un break di 5-0 per il 20-14, malgrado il secondo time out chiamato da Musso. Candi e Lazovic aumentano ancora il gap in favore delle padrone di casa (22-15), Orro ci mette del suo con un tocco di prima intenzione e Stysiak si procura ben 8 palloni per chiudere (24-16). Dopo tre tentativi a vuoto, a togliere dagli impicci le monzesi arriva un errore in battuta (25-19). 3° SET – Monza conferma Lazovic in diagonale con Gennari. Si comincia subito con una serie di scambi combattutissimi, come nei set precedenti (2-3, 5-4). La Unet E-Work si tiene in scia, ma continua ad avere difficoltà in chiusura: Monza tocca tutto a muro e va in fuga con il mani out di Gennari e la pipe di Lazovic (10-7). Musso ferma il gioco e inserisce Ungurueanu per Bosetti, ma è sempre la Vero Volley a comandare il gioco, con Stysiak efficace dai nove metri e implacabile in fase conclusive: tre punti consecutivi della polacca (13-8), poi la ciliegina di Gennari per il più 6. Cambio in regia per Busto, con Monza al posto di Poulter. È però Alessia Orro a impreziosire la sua partita con un tocco di prima (16-9) che costringe Musso a fermare di nuovo il gioco. Anche quando le padrone di casa pasticciano un po’ (16-11) la Unet E-Work le aiuta con qualche errore di troppo (18-13), e il muro vincente di Stysiak tiene saldamente avanti Monza (20-13). La polacca si conferma implacabile anche in attacco (22-14) e Gennari si procura 8 match point: proprio la sua battuta propizia il definitivo 25-16 messo a segno da Lazovic. Vero Volley Monza-Unet E-Work Busto Arsizio 3-0 (25-21, 25-19, 25-16)Vero Volley Monza: Lazovic 6, Stysiak 22, Boldini, Gennari 12, Van Hecke, Orro 3, Mihajlovic ne, Parrocchiale (L), Danesi 6, Zakchaiou ne, Davyskiba 3, Candi 9, Negretti (L) ne. All. Gaspari.Unet E-Work Busto Arsizio: Poulter 2, Battista ne, Olivotto 2, Monza, Bressan, Gray 10, Colombo (L) ne, Mingardi 13, Zannoni (L), Stevanovic 6, Bosetti L. 3, Ungureanu, Herrera Blanco 1. All. Musso.Arbitri: Piperata e Bassan.Note: Spettatori 1021. Monza: battute vincenti 5, battute sbagliate 9, attacco 41%, ricezione 62%-39%, muri 9, errori 19. Busto A.: battute vincenti 2, battute sbagliate 7, attacco 27%, ricezione 51%-35%, muri 3, errori 14. LA CLASSIFICAProsecco Doc Imoco Volley Conegliano* 31; Vero Volley Monza 31; Igor Gorgonzola Novara* 28; Savino Del Bene Scandicci* 26; Unet E-Work Busto Arsizio 26; Reale Mutua Fenera Chieri* 22; Il Bisonte Firenze** 17; Bosca S.Bernardo Cuneo* 16; Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore* 12; Volley Bergamo 1991** 9; Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia* 9; Delta Despar Trentino* 9; Acqua & Sapone Roma Volley Club* 8; Bartoccini-Fortinfissi Perugia* 8.*Una partita in meno PROSSIMO TURNODomenica 16/1 ore 17.00Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore – Igor Gorgonzola Novara sab 15/1 ore 20.30Reale Mutua Fenera Chieri – Vero Volley Monza sab 15/1 ore 20.30Volley Bergamo 1991 – Savino Del Bene ScandicciBosca S.Bernardo Cuneo – Delta Despar TrentinoIl Bisonte Firenze – Bartoccini-Fortinfissi PerugiaProsecco Doc Imoco Volley Conegliano – Acqua & Sapone Roma Volley Club ore 19.30Unet E-Work Busto Arsizio – Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia LEGGI TUTTO

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    Bartoccini Fortinfissi Perugia, due atlete sono risultate positive al Covid-19

    Di Redazione

    Nel corso degli accertamenti svolti in settimana, è stata riscontrata la positività al Covid-19 di due atlete della Bartoccini Fortinfissi Perugia. Al momento le due giocatrici si trovano in isolamento come previsto dall’attuale normativa e presentano sintomatologia lieve o assente.

    Lo staff medico societario segue costantemente il progredire della situazione in modo da favorire una pronta guarigione e come previsto dal protocollo emanato dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, eseguirà alcune valutazioni prima della ripresa dell’attività sportiva delle atlete, risultate positive e guarite.

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO