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    Le azzurrine Under 21 completano il trionfo vincendo l’oro a Cerignola

    Di Redazione Il poker è servito: il quarto oro di una giornata indimenticabile per il volley italiano arriva da Cerignola, dove la nazionale Under 21 femminile trionfa nella prima edizione dei Campionati Europei di categoria. Le azzurrine di Luca Pieragnoli festeggiano al termine di una finale mozzafiato con la Serbia, sofferta tanto quanto lo era stata la semifinale del giorno prima: due volte avanti le balcaniche, due volte brave a recuperare le italiane, che poi si staccano definitivamente sul 12-9 del tie break. La cronaca:Luca Pieragnoli schiera la diagonale Bartolucci-Frosini, Omoruyi e Cagnin in banda, Graziani e Nwakalor e il libero Armini. Marijana Boricic, per la Serbia, fa scendere in campo lo starting six con Tisma, Tica, Osmajic, Taubner, Kockarevic, Malesevic e il libero Gocanin. Avvio equilibrato della finale tra Italia e Serbia (5-5), sono le ragazze di Boricic a trovare il primo allungo (7-11) e coach Pieragnoli decide che è il momento di fermare il gioco. Lo stop rimette ordine tra le azzurrine e arriva il break che vale la nuova parità (11-11). La Serbia prova a ripartire (12-14), la panchina dell’Italia opta per il cambio di diagonale (fuori Bartolucci-Frosini, dentro Monza-Diop). Un muro di Nwakalor riporta lo score in equilibrio (14-14). Le azzurrine faticano a trovare continuità (14-17) ed è la Serbia a premere sull’acceleratore (16-22) e a vincere il primo set (17-25). Approccio deciso dell’Italia in avvio di seconda frazione (5-3), la Serbia tiene il passo e ristabilisce la parità (6-6). Un time out chiamato dalla panchina dell’Italia rimette ordine nel gioco delle azzurrine che aumentano il ritmo: un muro di Nwakalor vale il più 4 (13-9). Le ragazze di coach Pieragnoli tengono alto il ritmo e la Serbia fatica a contenerle (18-12). Le azzurrine continuano a concertare un ottimo gioco e chiudono agevolmente (25-17) e riportano in parità il conto dei set. Al rientro in campo le due formazioni procedono punto a punto (6-6). Tre punti consecutivi di Omoruyi spingono avanti l’Italia (9-6), coach Boricic chiama time out e rimette ordine tra le fila serbe (9-9). Le azzurrine si disuniscono e la Serbia si spinge sul più 6 (13-19), allunga (15-23) e chiude (15-25). Reazione delle azzurrine in avvio di quarta frazione (6-3). Pronta la reazione della Serbia che ricuce (6-6). È l’Italia a esprimere il gioco migliore e a ripartire (12-9). Ritrovata efficacia in tutti i fondamentali le azzurrine allungano (18-12), non lasciano spazio alla Serbia (22-16) e portano la partita al tie break (25-19). Il quinto set è combattutissimo sin dall’avvio (6-6), è l’Italia, con Omoruyi a segno, a passare avanti al cambio campo (8-7). Un mani out di Diop porta il punteggio sull’11-9 e il Pala Tatarella si infiamma. Le azzurrine aumentano il vantaggio sul 13-10, con determinazione chiudono (15-11) e conquistano l’oro. Italia-Serbia 3-2 (17-25, 25-17, 15-25, 25-19, 15-11)Italia: Omoruyi 18, Armini (L), Cagnin 13, Diop 17, Frosini 1, Graziani 6, Bartolucci 3, Marconato 4, Monza, Nardo, Nwakalor 4, Bolzonetti ne. All. Pieragnoli.Serbia: Tisma 4, Mandovic, Osmajic 18, Gocanin (L), Savicevic, Grabic ne, Vrcelj ne, Cvetkovic, Taubner 11, Malesevic 9, Kockarevic 4, Tica 21, Pakic (L) ne, Novosel. All. Boricic.Arbitri: Niewiarowska (Polonia) e Miklosic (Slovenia).Note: Spettatori 700. Italia: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 40%, ricezione 47%-20%, muri 9, errori 30. Serbia: battute vincenti 2, battute sbagliate 16, attacco 42%, ricezione 56%-29%, muri 7, errori 31. I RISULTATIFinale 3° posto: Turchia-Polonia 3-2 (21-25, 25-23, 26-28, 25-21, 15-10)Finale 1° posto: Italia-Serbia 3-2 (17-25, 25-17, 15-25, 25-19, 15-11) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: la Serbia si prende il terzo posto, Turchia a secco di medaglie

    Di Redazione

    Prima manifestazione per Daniele Santarelli alla guida della Serbia, e arriva subito la prima medaglia per il tecnico di Conegliano: Jovana Stevanovic e compagne salgono per la prima volta sul podio della VNL femminile battendo la Turchia per 3-0 nella finale per il terzo posto. Un risultato non certo scontato, sia per le assenze di peso nelle file delle balcaniche (su tutte quella di Tijana Boskovic), che a un certo punto avevano visto in dubbio persino la partecipazione alle Finals, sia perché ottenuto proprio in casa delle turche, sul sempre difficile campo di Ankara.

    La partita è per lunghi tratti lottata punto a punto, con l’eccezione di un secondo set dominato dalle serbe; nel terzo la squadra di Giovanni Guidetti ha l’occasione per riaprire il match (23-24), ma non la sfrutta e viene punita ai vantaggi. Mattatrice dell’incontro Sara Lozo, autrice di 19 punti con il 62% di efficacia; bene anche Bianka Busa, per l’occasione schierata nel sestetto titolare, mentre per Stevanovic e Aleksic arrivano i “soliti” 3 muri a testa. La Turchia incassa un’altra delusione, confermando il suo stato di forma tutt’altro che eccellente e, soprattutto, le difficoltà di un attacco che si affida in pratica alla solita Ebrar Karakurt: neppure l’inserimento di Tugba Senoglu in posto 4 è sufficiente a rivitalizzare le padrone di casa.

    Turchia-Serbia 0-3 (25-27, 17-25, 24-26)Turchia: Arici ne, Akoz (L), Ozbay, Senoglu 5, Sahin S., Baladin 5, Ismailoglu ne, Aykaç (L) ne, Boz 1, Sahin E., Erdem 10, Gunes 13, Aydin 1, Karakurt 14. All. Guidetti.Serbia: Busa 14, Lazovic, Drca 2, Popovic ne, Mirkovic ne, Mihajlovic ne, Pusic (L), Bjelica 12, Aleksic 8, Stevanovic 9, Milenkovic ne, Kocic ne, Lozo 19, Djurdjevic (L) ne. All. Santarelli.Arbitri: Kang (Corea del Sud) e Myoi (Giappone).Note: Turchia: battute vincenti 3, muri 9, errori 14. Serbia: battute vincenti 2, muri 10, errori 17. LEGGI TUTTO

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    Serbia travolta in tre set, l’Italia è in finale agli Europei Under 18

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] L’Italia vola in finale ai Campionati Europei Under 18 maschili. Una netta vittoria per 3-0 sulla Serbia nella semifinale di Tbilisi consentirà alla nazionale di Michele Zanin di difendere il titolo conquistato due anni fa nella sfida di domani (ore 16.30 italiane) contro la Francia, che a sua volta ha superato in tre set la Bulgaria. Questa volta gli azzurrini non hanno bisogno delle ormai tradizionali rimonte per centrare la vittoria, anche se il primo set è una battaglia: è la Serbia a risalire dal 16-12 al 20-21, ma l’Italia chiude in volata. Secondo e terzo parziale, invece, sono sempre condotti dai ragazzi di Zanin, grazie alla miglior prestazione nel torneo di Tommaso Barotto: 25 punti con il 57% in attacco per l’opposto, superlativo anche a muro con 7 block vincenti. Italia-Serbia 3-0 (25-23, 25-20, 25-14)Italia: Miraglia ne, Bristot 5, Morazzini (L), Magliano 9, Selleri ne, Frascio ne, Carpita 2, Fedrici ne, Filippelli 1, Barotto 25, Bonisoli, Pozzebon 2, Mati 7, Loreti (L) ne. All. Zanin.Serbia: Milanovic 1, Veselic, Krnajic, Dopudj 8, Stepanovic 3, Brboric 1, Starovic ne, Aleksic P. 3, Nedic (L), Stankovic 16, Puaca 1, Aleksic A. ne, Stanojevic ne, Cakovic (L) ne. All. Macuzic.Arbitri: Fragkakis (Grecia) e Adamczyk (Polonia).Note: Spettatori 450. Italia: battute vincenti 3, battute sbagliate 10, attacco 46%, ricezione 46%-21%, muri 11, errori 24. Serbia: battute vincenti 1, battute sbagliate 10, attacco 33%, ricezione 46%-17%, muri 2, errori 24. LA SITUAZIONESemifinali 5°-8° posto: Rep.Ceca-Slovenia 0-3 (23-25, 21-25, 22-25); Polonia-Belgio 0-3 (24-26, 23-25, 23-25).Semifinali: Francia-Bulgaria 3-0 (25-15, 25-23, 25-20); Italia-Serbia 3-0 (25-23, 25-20, 25-14).Finale 7° posto: Rep.Ceca-Polonia dom 17/7 ore 9.Finale 5° posto: Slovenia-Belgio dom 17/7 ore 11.30.Finale 3° posto: Bulgaria-Serbia dom 17/7 ore 14.Finale 1° posto: Francia-Italia dom 17/7 ore 16.30. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: il Brasile doma la Serbia in rimonta ed è la prima finalista

    Di Redazione Non riesce la seconda impresa consecutiva alla Serbia di Daniele Santarelli: è il Brasile la prima finalista della VNL femminile ad Ankara. Un risultato che eguaglia quello già raggiunto dalle verdeoro nelle ultime due edizioni, entrambe concluse con una sconfitta per mano degli USA: questa volta, invece, affronterà la vincente tra Italia e Turchia (ore 17.30). La nazionale di Zé Roberto deve però faticare non poco per domare le agguerrite avversarie, riemergendo dalle sabbie mobili di un primo set a dir poco disastroso e strappando ai vantaggi il terzo, in cui la Serbia era stata avanti 14-9, 21-17 e 22-20. Partita a tratti spettacolare e di alto livello, come testimonia anche il numero limitato di errori-punto: il Brasile ne commette soltanto 16 ed è proprio questa l’arma decisiva in una partita in cui le serbe riescono a far meglio sia a muro (12-10, anche se Carol è la solita macchina da guerra con 6 block vincenti) sia al servizio (5 ace a 2). Nella squadra di Santarelli è superlativa Jovana Stevanovic (15 punti con 4 muri, 2 ace e il 64% in attacco), ma a lungo andare si fa sentire la mancanza di un terminale offensivo che non sia Ana Bjelica (17). Varietà di soluzioni di cui invece dispone il Brasile, che oltre alla solita e impareggiabile Gabi (15 punti) si appoggia anche a Kisy (19), Julia Bergmann e alla già citata Carol, tutte in doppia cifra. Ora per le verdeoro c’è una nuova sfida all’orizzonte: un’eventuale medaglia d’oro sarebbe un risultato straordinario, se si considera che il Brasile – dato non abbastanza sottolineato – si è presentato a questa manifestazione dopo un importante cambio generazionale, con tre titolari sotto i 22 anni e praticamente prive di esperienza internazionale (Kisy è del 2000, Julia Bergmann del 2001 e la centrale Julia Kudiess del 2003). Serbia-Brasile 1-3 (25-14, 18-25, 24-26, 19-25)Serbia: Busa 2, Lazovic 2, Drca 3, Popovic 1, Mirkovic 2, Mihajlovic 5, Pusic (L), Bjelica 17, Aleksic 8, Stevanovic 15, Milenkovic 5, Kocic ne, Lozo 10, Djurdjevic (L) ne. All. Santarelli.Brasile: Carol 13, Julia Kudiess 6, Pri Daroit ne, Nyeme (L), Montibeller, Macris 1, Roberta, Gabi 15, Ana Cristina ne, Natinha (L), Lorena ne, Kisy 19, Julia Bergmann 16, Lorenne 1. All. Zé Roberto.Arbitri: Myoi (Giappone) e Perez (Cuba).Note: Serbia: battute vincenti 5, muri 12, errori 19. Brasile: battute vincenti 2, muri 10, errori 16. IL PROGRAMMASemifinali: Serbia-Brasile 1-3 (25-14, 18-25, 24-26, 19-25); Turchia-Italia ore 17.30.Finale per il terzo posto: Serbia-perdente Turchia/Italia dom 17/7 ore 14.Finale per il primo posto: Brasile-vincente Turchia/Italia dom 17/7 ore 17.30. LEGGI TUTTO

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    Europei Under 21: rimonta da sogno per le azzurre e primo posto assicurato

    Di Redazione Ieri sera al Pala Tatarella di Cerignola la nazionale Under 21 femminile ha compiuto una vera e propria impresa e ha chiuso al primo posto la Pool I dei Campionati Europei di categoria. Le azzurrine si sono imposte per 3-2 in un’epica sfida contro la Serbia: sotto di due set in avvio di gara, le ragazze di Luca Pieragnoli sono state protagoniste di una spettacolare reazione d’orgoglio dominando il terzo e il quarto. Incredibile l’andamento del tie break, deciso soltanto sul 21-19 dopo un tiratissimo punto a punto. L’Italia, grazie al primo posto nel girone, affronterà la Turchia nelle prime due semifinali, sabato 16 luglio alle 17.30; a seguire andrà in scena l’altra sfida tra Serbia e Polonia. I biglietti per assistere alle gare saranno in vendita oggi, venerdì 15, dalle 18 alle 20 alla biglietteria del Pala Tatarella, oppure online sul sito Fipav Puglia all’indirizzo http://www.fipavpuglia.it/biglietteria.asp. La cronaca:Luca Pieragnoli si affida al sestetto con la diagonale Monza-Diop, Omoruyi e Cagnin in banda, Graziani e Nwakalor al centro e Armini libero. Marijana Boricic, allenatrice della Serbia, schiera invece lo starting six con Tisma, Tica, Osmajic, Taubner, Kockarevic, Malesevic e il libero Gocanin. Match dai ritmi serrati sin dalle prime battute: al primo allungo dell’Italia (1-3) risponde prontamente la Serbia, che pareggia i conti (4-4) e prova a scappare (10-6). Le azzurrine sono brave a ricompattarsi, a riprendere il ritmo (12-10) e a ristabilire la parità (16-16). Le due formazioni viaggiano quindi sostanzialmente punto a punto (21-21) e nel finale è la Serbia a trovare lo spunto giusto per conquistare il primo set (25-23). In avvio di seconda frazione cambio in regia per l’Italia: Bartolucci, entrata nel corso della frazione precedente, resta in campo al posto di Monza. È la Serbia a rompere l’equilibrio di inizio set (4-4) e a portarsi avanti (7-4). Le azzurrine faticano a trovare il giusto ritmo e le avversarie restano avanti (16-10), allungano il passo (20-11) e conquistano anche il secondo set (25-13). Al rientro in campo si riparte sul filo dell’equilibrio (4-4). A differenza dei set precedenti, sono le azzurrine a imporre il proprio ritmo e a portarsi in vantaggio (6-9). Trovato il giusto assetto in campo, ora è l’Italia a condurre e a non permettere alle avversarie di riavvicinarsi (11-14). Le ragazze di Pieragnoli continuano a macinare buon gioco e punti (14-20), chiudono agevolmente il set (17-25) e riaprono la partita. La quarta frazione è ancora tutta targata Italia: le azzurrine rientrano in campo col piglio giusto (2-6) e allungano il passo (5-11). La Serbia è in difficoltà e l’Italia capitalizza (9-15). Un ace di Bartolucci vale il più 9 (12-21), le azzurrine amministrano, chiudono il set (17-25) e portano la partita al tie break. La quinta frazione è equilibratissima (6-6). Sono le azzurrine a trovare il primo allungo e ad arrivare al cambio campo sul più 2 (6-8). La Serbia ricuce e riporta la partita in parità (8-8) e si procede punto a punto (13-13). La Serbia conquista il primo match point (14-13), l’Italia annulla e si va ai vantaggi (14-14). Spinte dall’entusiasmo del Pala Tatarella, nel concitato finale, sono le azzurrine a mettere in campo maggiore determinazione e a chiudere set e partita (19-21). Luca Pieragnoli: “Come si sapeva, incontravamo una grande squadra, che lo ha dimostrato in campo. Io sono strafelice perché ho scoperto veramente queste ragazze. Non le ho mai allenate per molto tempo, anche se le conosco da sempre. Avevo sempre un’immagine parziale. Questa sera, da un certo momento in poi hanno fatto vedere di che pasta sono fatte, che forza e personalità hanno. Sono doppiamente felice, al di là della vittoria, di aver visto che squadra, che ragazze sono le ragazze dell’Italia“. Loveth Omoruyi: “È stata una partita difficile. Siamo partite un po’ tese, perché sapevamo che era un match importante che decideva la prima posizione della pool. L’importante era uscirne vincenti e ci siamo riuscite. Domani (oggi, n.d.r.) abbiamo una giornata libera e sarà fondamentale per recuperare le energie e poi pensare alla semifinale che giocheremo tra due giorni“. Alice Nardo: “È stata una partita fantastica, davvero emozionante. Il pubblico ha fatto il 90% del lavoro. Sono stati fantastici, noi eravamo sotto 2-0 in una situazione difficilissima, ma l’abbiamo spuntata e siamo felicissime. Ci portiamo a casa questo primo posto e ora pensiamo alla semifinale“. Serbia-Italia 2-3 (25-23, 25-13, 17-25, 17-25, 19-21)Serbia: Tisma 8, Tica 18, Osmajic 18, Taubner 9, Kockarevic 12, Malesevic 7; Gocanin (L), Mandovic, Savicecevic, Vrceli, Cvetkovic, Novosel 5. Ne: Grabij, Pakic (L). All. Boricic.Italia: Omoruyi 16, Graziani 11, Diop 5, Cagnin 16, Nwakalor 11, Monza; Armini (L), Frosini 12, Bartolucci 3, Marconato, Nardo 2, Bolzonetti. All. Pieragnoli.Arbitri: Niewiarowska (Polonia) e Miklosic (Slovenia).Note: Durata set: 27’, 22’, 23’, 24, 34’. Serbia: 6 a, 15 bs, 7 mv, 31 et. Italia: 7 a, 11 bs, 13 mv, 26 et. LA SITUAZIONEPool I: Ucraina-Austria 3-1 (25-18, 21-25, 25-15, 25-11); Serbia-Italia 2-3 (25-23, 25-13, 17-25, 17-25, 19-21). Classifica: Italia 3 vittorie (8 punti), Serbia 2 (7), Ucraina 1 (3), Austria 0 (0).Pool II: Danimarca-Turchia 0-3 (12-25, 16-25, 22-25); Israele-Polonia 0-3 (22-25, 23-25, 18-25). Classifica: Polonia 3 vittorie (9 punti), Turchia 2 (6), Danimarca 1 (3), Israele 0 (0).Semifinali: Italia-Turchia sab 16/7 ore 17.30; Polonia-Serbia sab 16/7 ore 20. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Santarelli firma l’impresa: la Serbia mette ko gli USA!

    Di Redazione La prima grande sorpresa delle finali di VNL femminile ad Ankara porta una firma italiana, quella di Daniele Santarelli: il tecnico umbro conduce una Serbia nettamente sfavorita dal pronostico a una strepitosa vittoria al tie break sugli USA, eliminando dalla competizione le campionesse olimpiche già nei quarti di finale. C’è già, quindi, una grande notizia: per la prima volta nella storia non saranno gli Stati Uniti a conquistare l’oro nella Volleyball Nations League, dopo aver vinto le edizioni del 2018, del 2019 e del 2021. Le serbe volano in semifinale dove, sabato 16 luglio, troveranno il Brasile, che ha sconfitto in quattro set il Giappone. La Serbia era stata praticamente perfetta nei primi due set dell’incontro, vincendo il primo ai vantaggi (dopo aver annullato un set point) e il secondo con autorità. Poi la squadra di Kiraly è andata vicina alla clamorosa rimonta, aggiudicandosi con parziali piuttosto netti terzo e quarto set. Il quinto, però, si è aperto subito nel segno delle serbe (2-6), che sono riuscite a resistere all’ultimo disperato tentativo di recupero avversario (dall’8-13 al 12-13) e hanno chiuso al secondo match point grazie a un errore di Kelsey Robinson. Agli USA non sono bastati ben 21 muri-punto (6 di Chiaka Ogbogu) contro i 14 delle avversarie, che hanno messo in campo una grande prova di squadra: Sara Lozo (22 punti) sempre presente in battuta e a muro, Maja Aleksic superlativa al centro, Ana Bjelica come terminale offensivo principale e una rediviva Brankica Mihajlovic in posto 4, il tutto affidato all’esperta regia di Bojana Drca, lanciata da titolare proprio in occasione delle finali. Dall’altra parte le ha provate tutte Kiraly, inserendo anche Frantti al posto di una spenta Plummer e Drews per Thompson, ma senza successo. E ora la Serbia inizia a sognare… USA-Serbia 2-3 (27-29, 23-25, 25-20, 25-20, 13-15)USA: Poulter 5, Plummer 6, Wong-Orantes (L), Hentz (L) ne, Carlini, Tapp ne, Drews 11, Thompson 11, Wilhite 1, Washington 7, Rettke ne, Robinson 21, Ogbogu 12, Frantti 16. All. Kiraly.Serbia: Busa ne, Lazovic 1, Drca 4, Popovic ne, Mirkovic, Mihajlovic 7, Pusic (L), Bjelica 20, Aleksic 14, Stevanovic 9, Milenkovic 10, Kocic ne, Lozo 22, Djurdjevic (L) ne. All. Santarelli.Arbitri: René (Argentina) e Khattab (Egitto).Note: USA: battute vincenti 3, muri 21, errori 22. Serbia: battute vincenti 6, muri 14, errori 23. LEGGI TUTTO

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    VNL Finals ai raggi X: le stelle e le possibili rivelazioni di Ankara

    Di Alessandro Garotta Siamo alla vigilia delle Finals di Volleyball Nations League femminile: nella nuova formula della VNL, le migliori otto classificate al termine della fase preliminare si sfidano ad Ankara per conquistare il trofeo alzato l’anno scorso dagli USA. Grande attesa per le azzurre di coach Davide Mazzanti ,che giovedì alle 14 italiane affronteranno la Cina nei quarti di finale. In caso di successo, in semifinale troveranno una tra Turchia e Thailandia. Dall’altra parte del tabellone super sfide (in programma mercoledì 13): gli Stati Uniti se la vedranno con la Serbia, mentre il Brasile giocherà contro il Giappone. Tra sabato 16 e domenica 17 le partite che assegnano le medaglie. Per arrivare preparati alla prima grande finale dell’estate, importante banco di prova in vista dei Mondiali, ecco la nostra preview squadra per squadra, con i punti di forza e quelli deboli delle 8 nazionali partecipanti! Foto Volleyball World TURCHIAC’è una maledizione da sfatare, e questo potrebbe essere l’anno buono. In casa Turchia non lo vogliono dire ad alta voce, complici anche i sogni sfumati a un passo dal traguardo nel recente passato, ma in quel di Ankara potrebbe davvero arrivare finalmente la prima vittoria di un torneo di rilievo nella storia del volley femminile. Parlavamo di maledizione, perché le “Filenin Sultanlari” in più occasioni sono arrivate in fondo ai Campionati Europei, alla VNL e al World Grand Prix, ma poi si sono dovute accontentare del secondo o del terzo gradino del podio. A fare la differenza questa volta potrebbero essere il fattore campo e un roster profondo e di notevole qualità, che può contare su qualche stella, come l’opposta Ebrar Karakurt, la palleggiatrice Cansu Ozbay e le centrali Eda Erdem e Zehra Gunes, e su giocatrici con buona esperienza internazionale, come Hande Baladin, Meliha Ismailoglu e Simge Akoz. Non si può non annoverare la nazionale guidata da Giovanni Guidetti tra le favorite per sbarcare almeno in semifinale; poi, una volta arrivate lì, vedremo se la storia sarà pronta a cambiare. UP: il gruppo è coeso e si conosce alla perfezione; in più il fattore tifo può pesare decisamente.DOWN: le bande titolari sono buone mestieranti, ma chiedere loro un rendimento da top player è decisamente troppo.STELLA: Eda ErdemX-FACTOR: Saliha Sahin Foto Volleyball World THAILANDIALa Thailandia è riuscita a strappare l’ottavo e ultimo posto per le VNL Finals venendo premiata soprattutto dall’ottimo avvio nella competizione. Già essere ad Ankara per le asiatiche è una festa assoluta, e se magari riuscissero a uscire a testa alta o addirittura centrare l’impresa contro la Turchia nei quarti di finale, diventerebbero le assolute beniamine nazionali. Il roster di coach Danai Sriwatcharamethakul è composto da giocatrici tecniche, esplosive, grintose, ma che pagano pegno in termini di fisicità. In generale – per usare un eufemismo – non sono proprio le più temibili del lotto, pur potendo contare su alcuni elementi con una discreta esperienza internazionale: ci riferiamo alla palleggiatrice Pornpun Guedpard (che ha giocato in Giappone e Indonesia), l’opposta Kokram Pimpichaya (nell’ultima stagione alle Kurobe AquaFairies in Giappone), le schiacciatrici Ajcharaporn Kongyot e Chatchu-On Moksri (grandi protagoniste con il Sarıyer Belediyesi in Turchia) e l’esperto libero Piyanut Pannoy (ex di Azerrail Baku e VC Altay). UP: la condizione psicologica del non aver nulla da perdere.DOWN: manca fisicità ed esperienza ad alti livelliSTELLA: Kongyot AjcharapornX-FACTOR: Kokram Pimpichaya Foto Volleyball World ITALIAPer alcuni, la vera favorita numero uno. Di sicuro, un’autorevole candidata alla vittoria. Un’Italia così forte e completa non l’abbiamo mai vista, anche senza l’infortunata Sarah Fahr: non possiamo nasconderci, ma lasciarci trascinare da facili entusiasmi è l’ultima cosa che dobbiamo fare. Paola Egonu sarà come sempre il faro del gruppo, la stella chiamata a scatenarsi a suon di punti mettendo in mostra tutta la sua proverbiale esplosività; la numero 18 azzurra sarà schierata in diagonale con Ofelia Malinov, titolare per gran parte delle partite disputate finora, oppure con Alessia Orro, capace di variare il gioco in modo efficace quando chiamata in causa da Mazzanti? Al centro ci si affiderà a due tra Cristina Chirichella, Anna Danesi, Marina Lubian e Sara Bonifacio, elementi che assicurano muri e ottima copertura, e in attacco possono fare anche molto male alle avversarie. In banda il CT Davide Mazzanti ha a disposizione diverse opzioni di assoluto spessore tecnico che potrebbero consentirgli di variare lo schema tattico in caso di necessità: Caterina Bosetti è la banda di equilibrio, preziosa sia in fase difensiva sia per la sua abilità di giocare contro il muro piazzato. Miriam Sylla ed Elena Pietrini sono le “bocche da fuoco”, che si sono fatte apprezzare anche in coppia agli Europei 2021 e nell’ultima uscita contro la Thailandia, mentre Alessia Gennari andrà tenuta in seria considerazione se le cose non dovessero andare nel verso giusto. Infine c’è Monica De Gennaro, che non ha certamente bisogno di presentazioni: il miglior libero al mondo, che ancora una volta dovrà sorreggere la nostra nazionale con le sue difese spettacolari. UP: il talento individuale di questa squadra non ha eguali.DOWN: se la coscienza del proprio valore si trasforma in presunzione, l’Italia rischia di mostrare il fianco alle avversarie.STELLA: Paola EgonuX-FACTOR: Elena Pietrini Foto Volleyball World CINANo Zhu Ting, no Zhang Changning, no Yao Di, no Yan Ni, no Liu Yanhan. La Cina che si presenta alle Final Eight di Ankara è rinnovata, battagliera e pronta a sovvertire i pronostici del torneo (a partire dai quarti contro l’Italia), con il testimone di leader passato a Li Yingying. Finora la stella del Tianjin ha ricoperto questo ruolo alla perfezione, prendendo in spalla le compagne e portandole al quarto posto nella prima fase grazie a una serie di prestazioni da cineteca. Fari puntati anche sull’opposta Gong Xiangyu e sulla schiacciatrice Ye Jin, due giocatrici da prendere con le pinze e potenzialmente devastanti se nella giornata giusta, mentre la centrale Yuan Xinyue e il libero Wang Weiyi rappresentano il trait d’union rispetto al recente passato. In generale, non sarà la squadra più talentuosa, non avrà le giocatrici più abituate ai grandi palcoscenici, non starà attraversando il suo miglior momento storico, ma la nazionale di coach Cai Bin è un’avversaria ostica, tenace e che venderà cara la pelle. UP: partita dopo partita ha mostrato sempre maggiore affiatamento.DOWN: manca forse un po’ di esperienza a questi livelli.STELLA: Li YingyingX-FACTOR: Gong Xiangyu Foto Volleyball World USAÈ difficile pensare ad una nazionale che abbia segnato gli ultimi anni della pallavolo femminile mondiale più di quella statunitense. Dopo le tre affermazioni consecutive in VNL e il secondo posto alla World Cup 2019, la punta di diamante è stata naturalmente la medaglia d’oro a Tokyo: un trend positivo confermato dall’ottimo avvio della stagione 2022, con Karch Kiraly che ha potuto contare su due blocchi di altissimo livello. Da un lato, quello composto dalle protagoniste dell’ultimo ciclo olimpico, con Annie Drews, Jordan Thompson, Kelsey Robinson, Sarah Wihlite, Jordyn Poulter, Haleigh Washington, Chiaka Ogbogu e Justine Wong-Orantes. Dall’altro, quello delle new entry, con Kara Bajema, Alexandra Frantti, Dana Rettke, Brionne Butler e Anna Stevenson. La consapevolezza nei propri mezzi delle prime con il talento inesplorato delle seconde sembrano costruire un mix al picco del suo rendimento, con le due parti a compensarsi senza “rubarsi” la scena, assicurando quindi sempre un livello di gioco massimo in tutti i suoi aspetti. È questa la grande forza degli Stati Uniti. UP: la completezza del roster statunitense è impressionante.DOWN: la pressione potrebbe giocare brutti scherzi alla nazionale campione olimpica in carica.STELLA: Kelsey RobinsonX-FACTOR: Alexandra Frantti Foto Volleyball World SERBIAChe la Serbia possa fare malissimo a tutti lo abbiamo visto qualche settimana fa, quando a Brasilia ha superato al tie break la Turchia. Allo stesso tempo, però, si è resa protagonista anche di debacle senza appello, vincendo appena un set nei match contro le prime tre della graduatoria (USA, Brasile ed Italia). Una nazionale parzialmente rinnovata e alla ricerca di una nuova identità, che sta provando a mettere in scena quelli che sono gli specifici dettami tecnici e tattici impartiti dal CT Daniele Santarelli, ma che è ben consapevole di come sarà essenziale il ritorno di Tijana Boskovic per difendere il titolo ai prossimi Mondiali. Nel frattempo, l’obiettivo è di chiudere al meglio la VNL, potendo comunque contare su giocatrici che da anni dicono la loro sulla scena internazionale come Jovana Stevanovic e Ana Bjelica, giovani piene di talento (Maja Aleksic, Sara Lozo e Katarina Lazovic), una discreta palleggiatrice (Sladjana Mirkovic) e un jolly dal grande talento offensivo ma ultimamente alle prese con qualche guaio fisico di troppo (Brankica Mihajlovic). UP: Daniele Santarelli in panchina è una garanzia di qualità che potrebbe aprire la porta a scenari inaspettati.DOWN: senza Tijana Boskovic, manca la giocatrice a cui affidarsi per risolvere le questioni spinose.STELLA: Jovana StevanovicX-FACTOR: Sara Lozo Foto Volleyball World BRASILECi sono poche certezze nella vita: nascita, morte, Brasile competitivo. E state pure certi che anche stavolta bisognerà fare i conti con la nazionale verdeoro – vicecampione olimpica, seconda nelle ultime due edizioni della VNL e mai fuori dalle prime quattro nelle maggiori competizioni internazionali disputate dopo Rio 2016 (con la sola eccezione degli ultimi Mondiali). Zé Roberto può contare su un gruppo profondo, collaudato, forte in tutti i reparti e con qualche novità interessante. Come, ad esempio, Kisy, miglior realizzatrice della squadra fino a questo momento, che ha le carte in regola per stupire tutti anche alle Finals di Ankara e, insieme alla regista Macris, forma una diagonale da tenere d’occhio. Al centro Diana ha raccolto la pesante eredità di Carol Gattaz, mentre Carol sta confermando di essere tra le migliori interpreti in questo ruolo a livello mondiale. Il meglio, però, il Brasile lo offre in banda con Gabi e Pri Daroit, a garantire classe ed esperienza, e due giovani di belle speranze con un database di caratteristiche niente male, come Julia Bergmann e Ana Cristina. Vincere è difficile anche se sei la favorita, figuriamoci quando la concorrenza è così spietata: l’obiettivo rimane il podio, ma con questa quantità di talento puntare al bersaglio grosso è d’obbligo. UP: il gioco esalta non solo la classe infinita di Gabi ma anche il talento delle new entry.DOWN: le montagne da scalare per salire sul gradino più alto del podio sono di quelle belle impegnative: verosimilmente USA in semifinale e Italia, Cina o Turchia in finale.STELLA: GabiX-FACTOR: Kisy Foto Volleyball World GIAPPONEAvete cinque euro da puntare e cercate il colpaccio a sorpresa? Puntateli sul Giappone. È stata la squadra che ha più impressionato nelle prime due tappe del torneo, facendo scalpi importanti e mostrando una gran bella pallavolo, prima del crollo nell’ultima settimana a qualificazione già acquisita. Sulla carta sembrano partire dietro a USA, Brasile e Italia, ma nessuno potrà dormire sonni sereni contro le ragazze di coach Masayoshi Manabe. Il gruppo a sua disposizione è relativamente giovane (il libero Akane Yamagishi e la schiacciatrice Mami Uchiseto sono le uniche nate prima del 1992), ha grande voglia di imporsi e ha anche il volto sfrontato di gente che si è imposta gradino per gradino, lavorando costantemente, come le varie Mika Shibata, Sarina Koga, Arisa Inoue, Haruyo Shimamura e altre ancora, e adesso vuole raccogliere i frutti di questo lungo lavoro. UP: è una squadra che riesce a spingersi oltre la somma delle potenzialità individuali delle proprie componenti.DOWN: il puro confronto sulla qualità generale vede le giapponesi più indietro rispetto alle grandi favorite.STELLA: Sarina KogaX-FACTOR: Kotona Hayashi LEGGI TUTTO

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    Serbia: le convocate di Santarelli per le Finals. Torna Mina Popovic

    Di Redazione Il CT della nazionale femminile della Serbia, Daniele Santarelli, ha scelto le 14 giocatrici che saranno impegnate da mercoledì nelle Finals della VNL ad Ankara: le campionesse mondiali affronteranno gli USA proprio nel pomeriggio del 13 luglio (alle 17.30 italiane). Rispetto all’ultima tappa della fase a gironi l’allenatore italiano ha richiamato la palleggiatrice Bojana Drca, le schiacciatrici Brankica Mihajlovic e Sara Lozo e soprattutto la centrale Mina Popovic, che non era mai stata utilizzata in questa edizione della competizione. Ecco l’elenco delle convocate:Palleggiatrici: Bojana Drca, Sladjana Mirkovic.Opposta: Ana Bjelica.Centrali: Jovana Stevanovic, Mina Popovic, Maja Aleksic, Jovana Kocic.Schiacciatrici: Brankica Mihajlovic, Katarina Lazovic, Sara Lozo, Bianka Busa, Bojana Milenkovic.Liberi: Teodora Pusic, Sanja Djurdjevic. Anche la Thailandia, che nei quarti di finale affronterà la Turchia (giovedì 14 alle 17.30), ha comunicato le convocate, senza grosse sorprese rispetto alla prima fase della manifestazione:Palleggiatrici: Guedpard Pornpun e Manakij SirimaOpposte: Kokram Pimpichaya e Sooksod ThanachaCentrali: Bamrungsuk Hattaya, Kamulthala Kaewkalaya, Boonlert Tichakorn e Bundasak JaraspornSchiacciatrici: Kongyot Ajcharaporn, Moskri Chatchu-On, Janthawisut Sasipaporn e Chuewulim SudadtaLiberi: Pannoy Piyanut e Pairoj Supattra. (fonte: OSSRB, Web Volei) LEGGI TUTTO