consigliato per te

  • in

    MotoGp, Pol Espargaro: “Non voglio paragonarmi a Valentino Rossi”

    ROMA – Con i suoi 31 anni sul groppone, Pol Espargaro cerca lo slancio decisivo in MotoGp. Il pilota spagnolo della Honda, infatti, in nove anni trascorsi in classe regina non ha ancora raccolto nemmeno una vittoria, a differenza di suo fratello, Aleix Espargaro, che ha fatto sognare l’Aprilia in Argentina. In un torneo così provante e competitivo come il Motomondiale, la carta d’identità gioca un ruolo fondamentale ed Espargaro parla così di questo a “DAZN”: “Abbiamo visto come Valentino Rossi a 40 anni fosse ancora competitico. Ma lui è unico e non voglio paragonarmi a lui. Però vorrei prolungare la mia carriera per altri cinque anni e voglio farlo ad alti livelli”.
    Le aspettative di Espargaro
    La parabola di Pol Espargaro dunque potrebbe durare ancora per qualche stagione. Ma gli obiettivi centrati dello spagnolo non sempre sono coerenti con le sue aspettative: “Sono molto esigente con me stesso e, quando fallisco, molte volte non riesco a godermi tutto ciò che la vita mi dà. Come posso cioè – si chiede il pilota di Granollers – guidare questa moto e non essere in testa alle gare?”. Un pensiero che potrebbe accompagnarlo per tutta la stagione, visti i limiti mostrati dalla Honda in pista. A tutto ciò si aggiunge una situazione di incertezza che Espargaro prova a esorcizzare così: “Certo che sono nervoso per il rinnovo, ma procedo gara dopo gara e vedremo cosa accadrà”. LEGGI TUTTO

  • in

    Valentino Rossi, il retroscena 'sporco' svelato da Martin

    AUSTIN – In occasione della conferenza stampa in vista del weekend del Gp delle Americhe, Jorge Martin ha rivelato un simpatico aneddoto in merito a Valentino Rossi, con cui ha condiviso la pista nella sua prima stagione nella classe regina. Lo spagnolo, però, ha toccato anche altri temi, ricordando innanzitutto la festa a cui ha partecipato dopo il podio in Argentina nell’ultima gara disputata: “E’ stata una notte molto lunga in cui ci siamo divertiti molto. Abbiamo spruzzato lo champagne addosso alla gente ed è stato bello condividere la serata con un mio grande amico come Aleix (Espargaro, ndr)”.
    Il retroscena di Martin
    Il classe 1998 ha quindi condiviso l’accaduto con chi lo stava ascoltando. “Una volta Valentino Rossi mi accarezzò sulla testa. Non mi lavai i capelli per una settimana” ha detto scherzando. Cresciuto proprio con il Dottore come idolo, Martin lo incontrò dal vivo per la prima volta nel paddock a Valencia. Correva il 2006 e il piccolo Jorge aveva solo otto anni. Rossi, di contro, inseguiva il suo quinto titolo in MotoGp, ma alla fine fu costretto ad arrendersi allo statunitense Nicky Hayden. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Jorge Martin rivela un aneddoto 'sporco' su Valentino Rossi

    AUSTIN – Simpatico retroscena su Valentino Rossi svelato da Jorge Martin nella conferenza stampa in vista del weekend del Gp delle Americhe. Lo spagnolo ha toccato vari temi, raccontando innanzitutto della festa a cui ha partecipato dopo il podio in Argentina nell’ultima gara disputata: “E’ stata una notte molto lunga in cui ci siamo divertiti molto. Abbiamo spruzzato lo champagne addosso alla gente ed è stato bello condividere la serata con un mio grande amico come Aleix (Espargaro, vincitore in Sud America, ndr)”.
    L’aneddoto di Martin
    “Una volta Valentino Rossi mi accarezzò sulla testa. Non mi lavai i capelli per una settimana” ha detto scherzando il classe 1998, cresciuto proprio con il Dottore come idolo. L’episodio si vericò nel 2006, quando i due si incontrarono nel paddock a Valencia, sede di una delle gare presenti in calendario. Martin aveva appena otto anni, mentre Rossi inseguiva il suo quinto Mondiale nella classe regina ma fu costretto ad arrendersi allo statunitense Nicky Hayden. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Ezpeleta: “L'addio di Rossi? Non ho pianto neanche per Messi”

    ROMA – “Non ho pianto per Messi e non lo farò per Valentino Rossi. La gratitudine di tutti i tifosi che hanno potuto godere di ciò che questi due fuoriclasse ci hanno regalato per tanti anni però resta”. Così Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, in un’intervista concessa a “solomoto.es”. Questa è la prima MotoGp senza il Dottore, ma il boss dell’azienda che gestisce i diritti commerciali del Motomondiale non ne fa una tragedia. Il nove volte campione del mondo di Tavullia ha però costribuito in modo preponderante allo sviluppo – anche finanziario – del Motomondiale. 
    Le parole di Ezpeleta
    Nonostante questa crescita, il Motomondiale è però alle prese con il forte ascendente sui giovani della Formula 1. Ezpeleta smentisce però una riforma della MotoGp: “Qualcuno dice che il mondo delle corse deve ripartire da zero, ma non è affatto così. In MotoGp non c’è nulla da rifare perché: la sua struttura è solida”. Tornando a Rossi, lo spagnolo sottolinea come l’istituzione debba essere capaci di dire addio ai suoi beniamini, senza lasciare che altre ragioni prendano il sopravvento: “Non abbiamo mai cercato di creare un personaggio e mai abbiamo abbellito l’immagine di un pilota per renderlo più popolare. Certo, Rossi è stato il simbolo di un’intera generazione, ma è anche vero che negli ultimi anni non otteneva molti successi“. LEGGI TUTTO

  • in

    GT World Challenge Imola 2022: vince la vettura WRT #32, 17° Rossi

    IMOLA – La tappa di Imola del GT World Challenge Europe vede trionfare la vettura numero 32 del team WRT. Il terzetto formato da Dries Vanthoor, Charles Weerts e Kelvin van der Linde trionfa al volante della Audi R8 LMS. Secondo posto per l’Akkodis ASP #88 con la Mercedes-AMG GT3. Per Valentino Rossi è diciassettesimo posto al debutto nella sua nuova avventura, con l’Audi R8 numero 46 del team WRT, assieme ai compagni Frederic Vervisch e Nico Muller. Il prossimo appuntamento è in programma a maggio a Brands Hatch, per il primo round sprint.
    L’errore ai box
    Il risultato finale della vettura di Valentino Rossi assume ancora più valore se si tiene conto dell’errore commesso proprio dal Dottore alla seconda sosta. Rientrando ai box, infatti, il pilota di Tavullia è andato lungo mancando la sua piazzola. L’errore è purtroppo costato diverse posizioni alla squadra numero 46 del team WRT. LEGGI TUTTO

  • in

    Valentino Rossi: “Io e Hamilton siamo uguali sulla passione”

    Rossi, in conferenza stampa, ha confermato la bontà della scelta di passare alle quattro ruote: “È divertente essere qui e anche i miei compagni vanno molto veloce. So dove posso migliorare, le curve in cui perdo. Obiettivi? Al momento siamo 13esimi di classe, ma magari in gara andiamo più forte. Non sarebbe male finire nella top 10. Mi trovo molto bene con il team, tutti lavorano bene. Ho un buon feeling con la macchina”, conclude.  LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Lorenzo: “La vittoria di Rossi serviva alla Yamaha per i media”

    ROMA – Valentino Rossi ha avuto tanti rivali iconici nel corso della sua ventennale carriera, ma quella con Jorge Lorenzo forse è stata quella che ha emozionato di più. Con lo spagnolo in pista, infatti, il numero 46 si esaltava e i duelli erano all’ultimo respiro, come quello in Catalogna nel 2009, quando Rossi superò lo spagnolo all’ultima staccata. “Mi ha umiliato in quella curva. Ero inesperto – racconta Lorenzo a “DAZN” – e lui ha approfittato di uno spazio lasciato vuoto. Se avessi vinto lì avrei lottato con lui fino alla fine per il titolo”. Lorenzo lamenta però un atteggiamento della Yamaha, sbilanciata – a suo dire – nel sostenere Rossi: “Io giocavo le mie carte, ma questo al team non andava bene perché volevano la vittoria di Rossi per questioni mediatiche”.
    Su Quartararo
    Il passato però non ha influito sul rapporto che si è ora instaurato tra i due. Rossi ha invitato Lorenzo alla “100km dei Campioni” nel suo ranch e il cinque volte campione del mondo ha accettato, trascorrendo una giornata all’insegna del divertimento. Ora che entrambi si sono ritirati dalla MotoGp, il testimone è pronto per essere raccolto da una nuova generazione di piloti che già ha iniziato a farsi strada. In particolare, Lorenzo si rivede molto in Fabio Quartararo, campione del mondo in carica: “In frenata è più aggressivo di me, la moto si muove con lui. In pista entrambi apriamo molto presto il gas all’uscita delle curve. Inoltre, io ho vinto il Mondiale a 23 anni, esattamente come ha fatto lui”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Lorenzo: “Yamaha voleva la vittoria di Rossi per i media”

    ROMA – È stata una tra le rivalità più iconiche nella carriera di Valentino Rossi e forse quella che ha emozionato di più i tifosi del Dottore. Con Jorge Lorenzo in pista, infatti, il numero 46 si esaltava e i duelli erano all’ultimo respiro, come quello in Catalogna nel 2009, quando Rossi superò lo spagnolo all’ultima staccata. “Mi ha umiliato in quella curva. Ero inesperto – racconta Lorenzo a “DAZN” – e lui ha approfittato di uno spazio lasciato vuoto. Se avessi vinto lì avrei lottato con lui fino alla fine per il titolo”. Lorenzo lamenta però un atteggiamento della Yamaha, sbilanciata – a suo dire – nel sostenere Rossi: “Io giocavo le mie carte, ma questo al team non andava bene perché volevano la vittoria di Rossi per questioni mediatiche”.
    Le parole di Lorenzo
    Il passato però non ha influito sul rapporto che si è ora instaurato tra i due. Rossi ha invitato Lorenzo alla “100km dei Campioni” nel suo ranch e il cinque volte campione del mondo ha accettato, trascorrendo una giornata all’insegna del divertimento. Ora che entrambi si sono ritirati dalla MotoGp, il testimone è pronto per essere raccolto da una nuova generazione di piloti che già ha iniziato a farsi strada. In particolare, Lorenzo si rivede molto in Fabio Quartararo, campione del mondo in carica: “In frenata è più aggressivo di me, la moto si muove con lui. In pista entrambi apriamo molto presto il gas all’uscita delle curve. E poi ha vinto il Mondiale a 23 anni, esattamente quanti ne avevo io nel 2010”. LEGGI TUTTO