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    Milano-Perugia è la gara dei Play Off più lunga di sempre

    Un altro record frantumato nel campionato di Superlega Credem Banca: la spettacolare Gara 2 delle semifinali tra Allianz Milano e Sir Susa Vim Perugia, con i suoi 171 minuti di durata, è la partita più lunga di sempre nei Play Off Scudetto, oltre che dell’intera stagione 2023-2024. Nella classifica generale degli incontri più lunghi della storia in Serie A la sfida dell’Allianz Cloud si attesta al quinto posto (terzo se si prende in considerazione solo la massima serie). Insomma, un corsa verso il primato che prosegue di anno in anno… anche se in teoria l’obiettivo dichiarato dovrebbe essere quello di ridurre la durata dei match!

    Nella partita di Milano spicca anche la prestazione individuale di Ferre Reggers, che con 31 punti è la migliore stagionale nei Play Off e la terza migliore assoluta dell’intera stagione. Ecco le altre statistiche pubblicate dalla Lega Pallavolo Serie A:

    La Gara più Lunga: 02.51Allianz Milano – Sir Susa Vim Perugia (3-2)

    La Gara più Breve: 01.48Mint Vero Volley Monza – Itas Trentino (1-3)

    Il Set più Lungo: 00.374° Set (27-25) Allianz Milano – Sir Susa Vim Perugia

    Il Set più Breve: 00.221° Set (15-25) Mint Vero Volley Monza – Itas Trentino

    I TOP DI SQUADRA

    Attacco: 55.6%Allianz Milano

    Ricezione: 27.8%Mint Vero Volley Monza

    Muri Vincenti: 15Itas Trentino

    Punti: 93Sir Susa Vim Perugia

    Battute Vincenti: 10Allianz MilanoSir Susa Vim Perugia

    I TOP INDIVIDUALI

    Punti: 31Ferre Reggers (Allianz Milano)

    Attacchi Punto: 26Ferre Reggers (Allianz Milano)

    Servizi Vincenti: 4Matey Kaziyski (Allianz Milano)

    Muri Vincenti: 4Simone Giannelli (Sir Susa Vim Perugia)

    (fonte: Lega Pallavolo Serie A) LEGGI TUTTO

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    Robertlandy Simon eguaglia il record di muri in una gara di Play Off

    I Play Off Scudetto di Superlega sono appena iniziati e già fanno registrare un record eguagliato: protagonista Robertlandy Simon, che in Gara 2 tra Allianz Milano e Gas Sales Bluenergy Piacenza ha messo a segno ben 9 muri vincenti, il massimo per una gara di Play Off. Il primato è condiviso dal cubano con altri 5 atleti (Hubner, Gustavo, Gravina, Fangareggi e Howard).

    Considerando invece tutte le gare di SuperLega e Serie A1, il record assoluto appartiene a Francesco Fortunato, con 12 muri-punto in una partita della stagione 2019-2010. Nella stagione corrente è Matteo Piano ad aver murato più volte in una singola gara, ben 10, raggiungendo così il suo record personale del 2013-2014. I 9 block di Simon lo piazzano comunque al decimo posto nella classifica generale.

    Queste le altre statistiche di Gara 2:

    La Gara più Lunga: 02.20Valsa Group Modena – Itas Trentino (2-3)

    La Gara più Breve: 01.53Mint Vero Volley Monza – Cucine Lube Civitanova (3-1)

    Il Set più Lungo: 00.342° Set (28-26) Valsa Group Modena – Itas Trentino

    Il Set più Breve: 00.262° Set (25-18) Mint Vero Volley Monza – Cucine Lube Civitanova4° Set (14-25) Allianz Milano – Gas Sales Bluenergy Piacenza

    I TOP DI SQUADRA

    Attacco: 58.3%Sir Susa Vim Perugia

    Ricezione: 37.6%Valsa Group Modena

    Muri Vincenti: 16Itas Trentino

    Punti: 78Valsa Group Modena

    Battute Vincenti: 11Gas Sales Bluenergy Piacenza

    I TOP INDIVIDUALI

    Punti: 21Vlad Davyskiba (Valsa Group Modena)

    Attacchi Punto: 19Vlad Davyskiba (Valsa Group Modena)

    Servizi Vincenti: 4Ricardo Lucarelli Santos De Souza (Gas Sales Bluenergy Piacenza)

    Muri Vincenti: 9Robertlandy Simon (Gas Sales Bluenergy Piacenza)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sinner tocca 17 vittorie di fila, è il nuovo record storico per un tennista italiano

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La netta e convincente vittoria di Jannik Sinner su Jan Lennard Struff nel terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells segna un nuovo impressionante record del n.3 al mondo per il tennis italiano. Jannik infatti è ancora imbattuto nel 2024, dopo i successi agli Australian Open e Rotterdam, con una striscia di 14 vittorie e zero sconfitte. La striscia complessiva di vittorie tuttavia, includendo anche il 2023, è di 17 match consecutivi, visti i tre singolari vinti da Jannik a Malaga nella Final 8 di Davis Cup. Con 17 successi consecutivi, Sinner stabilisce la più lunga striscia vincente per un tennista italiano dall’Era Open, superando le 16 vittorie ottenute da Adriano Panatta nel 1976.
    Curiosamente anche Panatta aveva dato il via alla sua striscia magica di imbattibilità in Coppa Davis, nel marzo del 1976, con un successo con la maglia azzurra contro l’allora Jugoslavia in singolare, e non perdendo più sino al primo turno del torneo di Nottingham. Nel mezzo, riportò la vittoria agli Internazionali d’Italia e soprattutto a Roland Garros, in quel che era l’ultimo successo Slam per un tennista italiano fino al magico Australian Open di Sinner lo scorso gennaio.
    Sono passati ben 48 anni dal record di Panatta, ora superato da Sinner. Erano stati 47 gli anni di attesa per riportare la Davis in Italia, sempre grazie a Jannik trascinatore del team azzurro in finale, tra vittorie in singolare e in doppio. Jannik Sinner a furia di successi e prestazioni magistrali sta letteralmente riscrivendo la storia del tennis italiano. Tra le tante statistiche, una perla assoluta è quella del suo attuale best ranking di n.3 ATP, posizione più alta mai raggiunta da un azzurro da quando la classifica è calcolata al computer (e lunedì prossimo potrebbe teoricamente scalare ancora un gradino al n.2 se nel torneo farà meglio di Alcaraz, essendo appunto Jannik n.2 nel Live Ranking).
    Molto sereno Jannik dopo la vittoria su Struff, è totalmente focalizzato sul suo tennis: “Sento di avere fiducia nei miei colpi.“Ecco perché lavoro duro, cercando di avere buone sensazioni. Ci sono giorni buoni e giorni peggiori. Oggi mi sono sentito davvero bene in campo. Vediamo cosa succederà nel prossimo round”. Per allungare la striscia a 18 vittorie e continuare la corsa nel torneo californiano, dovrà superare Ben Shelton.
    Queste le 17 le vittorie consecutive di Sinner:
    Davis Cup 20231. Tallon Griekspoor 7-6 (7-3) 6-12. Novak Djokovic 6-2 2-6 7-53. Alex de Minaur 6-3 6-0
    Australian Open 20244. Botic van de Zandschulp 6-4 7-5 6-35. Jesper de Jong 6-2 6-2 6-26. Sebastian Baez 6-0 6-1 6-37. Karen Khachanov 6-4 7-5 6-38. Andrey Rublev 6-4 7-5 (7-5) 6-39. Novak Djokovic 6-1 6-2 6-7 (6-7) 6-310. Daniil Medvedev 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3
    ATP 500 Rotterdam Open 202411. Botic van de de Zandschulp 6-3 6-312. Gael Monfils 6-3 3-6 6-313. Milos Raonic 7-6 (7-4) 1-1 ret14. Tallon Griekspoor 6-2 6-415. Alex de Minaur 7-5 6-4
    Masters 1000 Indian Wells 202416. Thanasi Kokkinakis 6-3 6-017. Jan-Lennard Struff 6-3 6-4

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Indian Wells: al via tutti i primi 32 del ranking ATP, è solo la sesta volta che accade in un Masters 1000

    Il centrale di Indian Wells

    Stanno per scattare gli incontri di primo turno al Masters 1000 di Indian Wells. Riportiamo una piccola curiosità statistica: se non ci saranno ritiri last minute, tutti i primi 32 tennisti nel ranking ATP (e quindi tutte le teste di serie) saranno al via del torneo californiano. Dalla creazione dell’ATP Tour nel 1990, è solo la sesta volta che in un torneo 1000 tutti i primi trentadue giocatori sono presenti in un torneo della categoria.

    📊 Si pas de forfait dans les prochains jours, cela serait la 6ème fois que les 32 meilleurs joueurs mondiaux seraient présents dans le tableau d’un Masters 1000, une première depuis plus de 10 ans !🇫🇷 Paris 1996🇺🇸 Indian Wells 2001 🏜️🇺🇸 Miami 2001🇺🇸 Indian Wells 2008 🏜️🇺🇸… https://t.co/NjSdqZ8JDd pic.twitter.com/7Wep2wgNJo
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) March 5, 2024

    È proprio il torneo di Indian Wells quello a vantare più presenze contemporanee dei migliori: infatti è già accaduto tre volte, nel 2001, nel 2008 e nel 2013. Il primo 1000 a presentare al via tutti i migliori 32 è stato Paris Bercy nel lontano ’96, quindi un’edizione di Miami nel 2001. Non resta che attendere il completamento degli incontri di primo turno per certificare che l’edizione 2024 è diventata la sesta in assoluto in piccolo record statistico.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner punta alla vittoria nel Masters 1000 successivo al primo trionfo Slam. Sarebbe il quinto a riuscirci

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Mancano pochi giorni al ritorno in campo di Jannik Sinner al Masters 1000 di Indian Wells. L’azzurro dopo la vittoria a Rotterdam, secondo titolo di un 2024 per lui ancora immacolato, si è preso alcuni giorni di riposo e allenamento nella sua Monte Carlo, allenandosi anche insieme a Matteo Berrettini sui campi del Country Club. C’è grande attesa per ammirare il tennis consistente e sempre più vincente dell’azzurro nel torneo 1000 diventato il più ambito nella stagione, un evento che grazie agli enormi investimenti di “Mr. Oracle” si è assai avvicinato per qualità a uno Slam. Lo scorso anno Sinner in California si fermato in semifinale, sconfitto in due set da Carlos Alcaraz. Quest’anno molti lo vedono vincitore, ma la competizione sarà altissima. Dopo l’assenza dovuta ai problemi per la mancata vaccinazione anti-covid, anche Novak Djokovic sarà della partita, e dopo lo smacco subito da Jannik a Melbourne tutti si aspettano un serbo super motivato a riaffermare la propria leadership.
    Attualmente Sinner vanta un record nel 2024 di 12 vittorie e nessuna sconfitta. Se l’azzurro riuscirà nell’impresa di vincere a Indian Wells, diventerà il quinto giocatore a trionfare nel Masters 1000 successivo al primo trionfo in uno Slam. La categoria 1000 (ex Super 9 e poi Masters Series) è stata lanciata dall’ATP nel 1990. Da allora, sono soltanto 4 i giocatori capaci di imporsi in un evento di questa categoria dopo aver alzato il primo titolo Major in carriera.
    Nel 1992, Andre Agassi sorprese il mondo del tennis trionfando sull’erba di Wimbledon, un torneo che aveva inizialmente snobbato perché contrario alle stringenti regole dell’AELTC (dress code, ecc) ma anche perché il suo gioco non era esattamente ideale per le condizioni dell’erba “vera”, quella scivolosa e rapidissima. Andre dopo un esordio sorprendente a Londra nel ’91, visse due settimane magiche a Wimbledon ’92 battendo in una finale leggendaria Goran Ivanisevic. Forte di questo successo, il Kid di Las Vegas sbarcò a Toronto per l’Open del Canada, dove disputò un grande torneo battendo in finale Ivan Lendl in tre set. Fu il suo primo titolo del torneo, ne vincerà poi altri due.
    Nel 1995, Thomas Muster alzò il suo unico Slam a Roland Garros, coronando una carriera fantastica sulla terra battuta. Vinse in tre set la finale di Parigi su Michael Chang, e quindi dopo un’estate ricca di successi sul suo “rosso”, sbarcò in autunno ad Essen, indoor in Germania, sbaragliando la concorrenza (tra cui Sampras in semifinale!), e battendo nel match per il titolo Malivai Washington in quattro set. Uno dei successi più prestigiosi in carriera per l’austriaco, che al coperto non era esattamente nel suo territorio di caccia preferito.
    Nel 2005 il mondo della racchetta fu travolto dalla potenza di Rafael Nadal, che vinse il suo primissimo Roland Garros sbarazzandosi di Mariano Puerta in finale. Sbarcato in Nord America, lo spagnolo impose le sue terribili rotazioni su tutti i rivali, trionfando nell’Open del Canada a Montreal in finale su Andre Agassi. Fu il suo primo titolo vinto sul cemento, poi trionferà nel maggior evento canadese per altre quattro volte in carriera.
    Nel 2008 l’anno inizia con una finale Slam sorprendente: non Federer, dominatore dell’epoca, né Nadal. La finale degli Australian Open la giocano due giovani, il sorprendente Tsonga e il serbo Novak Djokovic, che conclude un torneo fantastico battendo in francese in quattro set e alzando il primo Norman Brookes Trophy, ne seguiranno altri 10 per lui! A inizio marzo, Novak vince anche a Indian Wells, superando in tre set Mary Fish in finale, primo dei suoi 5 titoli in California.
    Riuscirà Sinner a ripetere la doppietta Australian Open – Indian Wells del Djokovic 2008? Impresa possibile, ma tutt’altro che facile.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’incredibile coincidenza della sconfitta di Djokovic a Melbourne

    La stretta di mano tra Jannik e Novak a Melbourne (foto Getty Images)

    “Il caso non esiste”. Questa famosa massima resa celebre dal libro Kybalion (1908) e poi ripresa da molti autori in vari ambiti della cultura, della filosofia e del sociale, è perfetta per l’incredibile coincidenza che ricorre con la sconfitta sofferta in semifinale da Novak Djokovic contro il nostro bravissimo Jannik Sinner.
    Sinner ha giocato una partita stupefacente superando in semifinale il n.1 del mondo e campione in carica degli Australian Open, imbattuto nel torneo dal lontano 2018, quando l’autore di una simile impresa fu il coreano Hyeon Chung. Dall’ultima sconfitta di Nole nel primo torneo dello Slam ad oggi sono passati esattamente 2195 giorni.
    Ha dell’incredibile che lo stesso numero di giorni, 2195, siano trascorsi tra la sconfitta subita da Djokovic nella finale 2023 di Wimbledon, battuto da Carlos Alcaraz, e la sua ultima precedente sconfitta ai Championships, datata 12 luglio 2017, quando si arrese di fronte a Tomas Berdych, un ritiro nel corso del secondo set dopo aver ceduto il primo al ceco.

    Due strisce vincenti incredibile per Djokovic, sia a Wimbledon che agli Australian Open, durate entrambe esattamente 2195 giorni!
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner da record: alcuni primati segnati da Jannik

    Sinner saluta il pubblico dopo la vittoria su Djokovic (foto Getty Images)

    Jannik Sinner con la vittoria su Novak Djokovic nella prima semifinale degli Australian Open 2024 ha segnato nuovi record, alcuni storici per il tennis italiani. Riportiamo i più significativi.
    1 – È il primo tennista italiano a raggiungere la finale in singolare agli Australian Open. Il precedente primato apparteneva a Matteo Berrettini, fermato in semifinale nel 2022 da Rafael Nadal
    2 – Altro primato assoluto per Sinner: è il primo tennista italiano capace di battere il n.1 del mondo in un torneo dello Slam da quando il ranking ATP è calcolato al computer (1973). Prima di questo successo di Jannik, il record dei giocatori italiani contro il primo n.1 del ranking in un major era di 0 vittorie e 23 sconfitte. Barriera storica abbattuta da Sinner con questo straordinario successo.
    3 – Sinner succede proprio a Djokovic come finalista più giovane del torneo, con 22 anni e 163 giorni. Era dal 2008, quando il serbo disputò la sua prima finale a Melbourne (vinta vs. Tsonga), che non c’era un tennista così giovane in lizza per vincere il Norman Brookes Trophy.

    Scintillating Sinner 🇮🇹🔥
    He achieves the impossible defeating 10x #AusOpen champion Djokovic 6-1 6-2 6-7(6) 6-3.@janniksin • #AO2024 • @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis@Kia_Worldwide • #Kia • #MakeYourMove pic.twitter.com/X6qFAtegq7
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 26, 2024
    4 – Sempre da quando il ranking è formulato al computer (1973), solo Rafael Nadal ha vinto più partite di Jannik Sinner nelle sue prime sei sfide contro il numero 1 del mondo: 5 per lo spagnolo, 4 per l’italiano. Questi i match dell’azzurro:Monte Carlo 2021: Djokovic b. SinnerMiami 2023: Sinner b. AlcarazATP Finals 2023: Sinner b. Djokovic nei roun robinATP Finals 2023: Djokovic b. Sinner in finaleDavis Cup 2023: Sinner b. DjokovicAustralian Open 2024: Sinner b. Djokovic
    5 – Sinner è n.4 del mondo nel Live Ranking ATP con ben 7610 punti. Mai un tennista italiano ne aveva accumulati così tanti, e in caso di vittoria del torneo domenica potrebbe arrivare a 8310. Molto vicino al n.3 di Medvedev (che avrà cambiali pesantissime in primavera…)
    6 – Sinner ha vinto 11 delle sue ultime 12 partite giocate contro avversari top 10. Mai un italiano era riuscito a compiere una striscia di successi così prestigiosi. Questa la successione degli incontri dallo scorso ottobre (dopo US Open 2023):W – n. 2 Alcaraz (ATP 500 Pechino 2023, SF)W – n. 3 Medvedev (ATP 500 Pechino 2023, F)W – n 5 Rublev (ATP 500 Vienna 2023, SF)W – n. 3 Medvedev (ATP 500 Vienna 2023, SF)W – n.6 Tsitsipas (ATP Finals 2023, RR)W – n.1 Djokovic (ATP Finals 2023, RR)W -n.8 Rune (ATP Finals 2023, RR)W – n. 3 Medvedev (ATP Finals 2023, SF)L – n.1 Djokovic (ATP Finals, F)W – n.1 Djokovic (Davis Cup 2023, SF)W – n.5 Rublev (Australian Open 2024, QF)W – n.1 Djokovic (Australian Open 2024, SF)
    Numeri eccezionali, che confermano la grandezza e lo status di Campione di Jannik Sinner. Se la salute lo sosterrà, è facile prevedere che Sinner riscriverà completamente la storia del tennis italiano al maschile. Bravissimo!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Corea del Sud: 52 punti del pakistano Murad Khan nei KAL Jumbos

    Negli ultimi anni la V-League maschile della Corea del Sud ci ha abituato a prestazioni da primato in termini di punti messi a segno, e anche questa stagione non sembra fare eccezione: questa volta a far “scoppiare” i pallottolieri è stato il pakistano Murad Khan, opposto dei KAL Jumbos campione in carica, che ha messo a terra 52 palloni nella vittoria per 3-2 della sua squadra sul campo degli Hyundai Skywalkers. Non si tratta di un record assoluto (secondo Volleyball World i 58 punti di Gavin Schmidt nel 2012 sono il massimo mai raggiunto, ma su questo tipo di dati non c’è mai stata certezza) ma un primato è stato comunque stabilito: quello della partita più lunga nella storia della regular season coreana.

    Il risultato è prezioso anche in termini di classifica per i Jumbos, che risalgono così al secondo posto scavalcando i Samsung Bluefangs (battuti per 3-0 dal Kepco Vixtorm) e al tempo stesso si portano a soli 2 punti dalla capolista Woori Card, sconfitta in casa dall’OK Financial Group, che a sua volta si insedia in zona playoff. Va sottolineato anche che il 23enne Khan, messosi in luce in Serbia con lo Spartak Subotica, è arrivato a stagione in corso come provvisorio sostituto dell’infortunato Lincoln Williams: aveva iniziato l’anno in Bulgaria al Neftochimik Burgas.

    Nella V-League femminile, intanto, continua il duello per il primo posto tra Hyundai E&C Hillstate e Heungkuk Life Pink Spiders. La squadra di Marcello Abbondanza ha recuperato un punto, portandosi a meno 2 dalle rivali, grazie alla vittoria per 3-1 sulle campionesse uscenti dell’Expressway; la capolista, reduce dal successo in un lottatissimo tie break (19-17) contro il GS Caltex, ha però giocato una partita in meno. Per la zona playoff preziosa vittoria delle Daejeon Red Sparks, che con il 3-1 sulle Pepper Savings Bank raggiungono al quarto posto l’IBK, vittima di tre sconfitte consecutive.

    (fonte: The Spike, Volleyball World) LEGGI TUTTO