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    Piacenza in Semifinale. Travica: “L’Europa è il giusto premio per questa squadra”

    Al PalaOlimpia la Gas Sales Bluenergy Piacenza non fa sconti ai padroni di casa della Rana Verona e chiude 3-0 la serie dei quarti ed è la prima squadra ad accedere alle Semifinali dei Play-Off Scudetto. Gli uomini di Ljubomir Travica si sono imposti 1-3 (25-16, 17-25, 20-25, 19-25).

    Ljubo Travica (Gas Sales Bluenergy Piacenza): “Sono molto contento di come ha giocato la squadra, il primo set è stato difficile ma la squadra non si è disunita e ha messo in campo quanto facciamo durante la settimana in palestra. Siamo in crescita, continuiamo così e ci divertiremo. L’Europa è il giusto premio per questa squadra, per questa società”.

    Robertlandy Simon (Gas Sales Bluenergy Piacenza): “Stiamo giocando bene e possiamo fare ancora meglio, abbiamo giocato molto bene e vincere due gare consecutive a Verona non è cosa da tutti. Ci siamo riusciti e di questo dobbiamo essere orgogliosi, adesso testa alle Semifinali, c’è ancora tanto da lavorare”.

    (fonte: Gas Sales Bluenergy Piacenza) LEGGI TUTTO

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    Verso Gara 3 Verona-Piacenza, i commenti pre gara di coach Simoni e Robertlandy Simon

    Sabato, con inizio alle 21.00 (diretta su Rai Sport e VBTV) Gara 3 dei Quarti di Finale Play Off Scudetto al Pala AGSM AIM di Verona. Nella serie al meglio delle cinque partite Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza è avanti per 2-0 e avrà dunque il primo match ball per chiudere e staccare il pass per le Semifinali. Da parte sua la Rana Verona sarà costretta a vincere per allungare la serie e portarla a Gara 4, eventualmente in programma al PalabancaSport mercoledì 26 marzo alle ore 20.30.

    Dario Simoni (coach Rana Verona): “La partita è sicuramente importante e impegnativa. Loro sono in uno stato di forma molto buono e dopo un periodo di campionato difficile hanno trovato la quadra perfetta. Stanno bene fisicamente e anche moralmente: per questo sarà una sfida difficile. Noi ci stiamo allenando con impegno e i ragazzi sono davvero concentrati sull’obiettivo. L’aspetto dell’orgoglio e del far vedere chi siamo me lo stanno dimostrando tutti i giorni in allenamento. Questo è fondamentale”.Robertlandy Simon (centrale Gas Sales Bluenergy Volley Piacenza): “I Play Off sono complicatissimi, ogni partita è una storia nuova, noi dobbiamo pensare di essere avanti di due partite ma piuttosto che siamo sotto di due partite, solo così possiamo fare bene anche in Gara 3 a Verona. Di ribaltamenti di risultati nei Play Off se ne sono visti parecchi, anche noi in un recente passato abbiamo ribaltato la serie dei Quarti di Finale, l’importante è affrontare la prossima partita come se fosse una finale e cercare di mettere in campo quanto stiamo facendo durante la settimana in palestra. Sappiamo tutti che sarà una partita difficile, più difficile di quelle già giocate ma siamo pronti ad affrontare un’altra grande sfida”.

    (fonti: Comunicati stampa) LEGGI TUTTO

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    Play-Off Scudetto, ultima chiamata per Verona. Simoni: “Mozic? Valuteremo prossimamente, ogni giorno è monitorato”

    Si avvicina il terzo appuntamento dei Quarti di Finale Play Off per Rana Verona, che sabato sera alle ore 21.00 affronterà la Gas Sales Bluenergy Piacenza, nuovamente di fronte al proprio pubblico, pronto a spingere e caricare la squadra. A pochi giorni dalla discesa in campo, è intervenuto in conferenza stampa Coach Dario Simoni, che ha presentato la partita. 

    Queste le sue parole: “La partita è sicuramente importante e impegnativa. Loro sono in uno stato di forma molto buono e dopo un periodo di campionato difficile hanno trovato la quadra perfetta. Stanno bene fisicamente e anche moralmente: per questo sarà una sfida difficile. Noi stiamo bene, ci stiamo allenando con impegno e i ragazzi sono davvero concentrati sull’obiettivo. Mozic? Quotidianamente sta lavorando tanto con lo staff medico, che sta facendo il possibile per metterlo a disposizione. Valuteremo prossimamente, ma ogni giorno è monitorato”. 

    Poi il coach di Verona ha continuato: “La prima impressione dopo Gara 2 era che la differenza fosse stata tra battuta e ricezione. Poi analizzandola mi sono accorto che siamo stati noi il problema, perché, al di là dell’assenza importante di Mozic, abbiamo commesso tante imprecisioni che di solito non ci appartengono. Stiamo cercando di lavorare in maniera precisa per ritrovare quell’ordine che ci ha contraddistinto durante tutta la stagione: l’obiettivo è questo.

    L’orgoglio è una delle componenti che ti spingono a dare qualcosa di più. Siamo arrivati quarti al termine della Regular Season e ci sentivamo davvero forti. Le prime due gare della serie ci hanno tolto qualche sicurezza, ma so che questo aspetto dell’orgoglio e del far vedere chi siamo i ragazzi me lo stanno dimostrando tutti i giorni”.

    “Ho chiesto ai ragazzi di non guardare indietro e di guardare solo a sabato – ha aggiunto il tecnico di Verona – Tutto il resto non conta. Non conta cosa avverrà dopo e cosa è avvenuto prima, siamo focalizzati solo sulla partita di sabato. La condizione mentale di Keita? Davvero ottima. La pressione? L’ho sentita tutte le volte che ho fatto il primo allenatore in SuperLega. In un caso, a Trento ho gestito la squadra in Gara 2 Scudetto, prima mi è capitato a Montichiari quando la squadra doveva salvarsi. Sento una pressione normale che un allenatore e una persona come me deve provare.  

    Infine, ha concluso: “Loro hanno fatto tante variazioni in battuta che hanno permesso loro di mantenere costante il livello della battuta, commettendo pochi errori. Questo l’abbiamo visto assieme ai ragazzi e ci stiamo impegnando per colmare queste lacune. I ragazzi li vedo sul pezzo, ci stiamo allenando con un’intensità e un’attenzione ancora più alte. Questo è assolutamente positivo”. 

    (fonte: Rana Verona) LEGGI TUTTO

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    Le parole di Coach Simoni verso Gara dei Quarti Play Off

    Si avvicina il terzo appuntamento dei Quarti di Finale Play Off per Rana Verona, che Rana Verona affronterà sabato sera alle ore 21.00, nuovamente di fronte al proprio pubblico, pronto a spingere e caricare la squadra. A due giorni dalla discesa in campo, è intervenuto in conferenza stampa Coach Dario Simoni, che ha presentato la partita.
    Queste le sue parole: “La partita è sicuramente importante e impegnativa. Loro sono in uno stato di forma molto buono e dopo un periodo di campionato difficile hanno trovato la quadra perfetta. Stanno bene fisicamente e anche moralmente: per questo sarà una sfida difficile. Noi stiamo bene, ci stiamo allenando con impegno e i ragazzi sono davvero concentrati sull’obiettivo. Mozic? Quotidianamente sta lavorando tanto con lo staff medico, che sta facendo il possibile per metterlo a disposizione. Valuteremo prossimamente, ma ogni giorno è monitorato”.
    Poi ha continuato: “La prima impressione dopo Gara 2 era che la differenza fosse stata tra battuta e ricezione. Poi analizzandola mi sono accorto che siamo stati noi il problema, perché, al di là dell’assenza importante di Mozic, abbiamo commesso tante imprecisioni che di solito non ci appartengono. Stiamo cercando di lavorare in maniera precisa per ritrovare quell’ordine che ci ha contraddistinto durante tutta la stagione: l’obiettivo è questo. L’orgoglio è una delle componenti che ti spingono a dare qualcosa di più. Siamo arrivati quarti al termine della Regular Season e ci sentivamo davvero forti. Le prime due gare della serie ci hanno tolto qualche sicurezza, ma so che questo aspetto dell’orgoglio e del far vedere chi siamo i ragazzi me lo stanno dimostrando tutti i giorni”.
    “Ho chiesto ai ragazzi di non guardare indietro e di guardare solo a sabato – ha aggiunto – Tutto il resto non conta. Non conta cosa avverrà dopo e cosa è avvenuto prima, siamo focalizzati solo sulla partita di sabato. La condizione mentale di Keita? Davvero ottima. La pressione? L’ho sentita tutte le volte che ho fatto il primo allenatore in SuperLega. In un caso, a Trento ho gestito la squadra in Gara 2 Scudetto, prima mi è capitato a Montichiari quando la squadra doveva salvarsi. Sento una pressione normale che un allenatore e una persona come me deve provare.
    Infine, ha concluso: “Loro hanno fatto tante variazioni in battuta che hanno permesso loro di mantenere costante il livello della battuta, commettendo pochi errori. Questo l’abbiamo visto assieme ai ragazzi e ci stiamo impegnando per colmare queste lacune. I ragazzi li vedo sul pezzo, ci stiamo allenando con un’intensità e un’attenzione ancora più alte. Questo è assolutamente positivo”. LEGGI TUTTO

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    Play-Off Superlega, Piacenza-Verona 3-0: notte fonda per la Rana, sotto 2-0 nella serie

    Dopo una settimana di trambusti interni dovuti alle dimissioni di Rado Stoytchev, la Rana Verona, con Keita questa volta titolare ma ancora senza Mozic, viene travolta da Piacenza anche in Gara 2 dei Quarti di finale Play-Off di Superlega. 25-22, 25-20, 25-18 i parziali del match.[IN AGGIORNAMENTO]

    Gas Sales Bluenergy Piacenza 3Rana Verona 0(25-22, 25-20, 25-18)Serie: 2-0 PiacenzaGas Sales Bluenergy Piacenza: Brizard 1, Mandiraci 15, Simon 4, Romanò 10, Maar 15, Galassi 8, Loreti (L), Scanferla (L), Andringa 0, Bovolenta 0. N.E. Salsi, Kovacevic, Ricci, Gueye. All. Travica.Rana Verona: Abaev 1, Sani 7, Cortesia 3, Keita 18, Ewert 4, Zingel 3, Bonisoli (L), D’Amico (L), Jensen 5, Spirito 0, Vitelli 1. N.E. Chevalier, Mozic, Zanotti. All. Simoni.Arbitri: Vagni, Verrascina, Salvati.Note – durata set: 28′, 31′, 25′; tot: 84′. LEGGI TUTTO

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    Dimissioni Stoytchev: quello che sappiamo e quello che forse non sapremo mai

    Con una nota stampa ufficiale, diramata nella serata di giovedì 13 marzo alle ore 20.40, la Rana Verona ha reso note le dimissioni di Rado Stoytchev. “Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società, come ho sempre fatto sino ad oggi e per questa ragione penso sia giusto rassegnare le mie dimissioni” sono state le parole del coach bulgaro per spiegare la scelta sua, non della società, di lasciare l’incarico. Questa la versione ufficiale. Ne prendiamo atto, ma qualcosa non torna.

    Le reazioni che si possono avere davanti a una notizia come questa sono due: una di pancia, una di testa. Contrariamente a quanto si possa immaginare, ragionando con la pancia si potrebbe essere portati a pensare per logica che due più due faccia quattro, mentre con la testa si potrebbe anche scoprire che la matematica non sempre è una scienza esatta. Per lo meno in un caso come questo. Per spiegare meglio questa riflessione dobbiamo fare però qualche passo indietro.

    LA BUCA DI CIVITANOVADi pancia fare due più due altro non è che unire tutti i puntini di questa vicenda. Il primo ci riporta al 5 gennaio scorso. Verona gioca e perde nettamente a Civitanova (27-25, 25-19, 25-14). Per tutta la partita Stoytchev ha un tifoso Lube alle spalle che lo provoca in continuazione, la situazione degenera a bocce ferme, il coach di Verona gli si fa sotto a brutto muso, volano parole pesanti da una parte e dall’altra e alla fine i due vengono al contatto fisico. I presenti raccontano che Stoytchev abbia messo addirittura le mani al collo del tifoso marchigiano, un fatto gravissimo. Una buca nella quale il bulgaro ci è finito con tutte le scarpe.

    DIVORZIO NON DIVORZIOBen cinque giorno dopo, il 10 gennaio, la società scaligera esce con un comunicato ufficiale nel quale prende le distanze dal comportamento del suo allenatore e “porge le proprie scuse, innanzitutto, ai tifosi avversari coinvolti nell’accaduto, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l, ai tifosi di entrambe le squadre tra cui è in essere uno splendido gemellaggio, agli amici/sostenitori del Club ed ai propri Partner”. Passaggio quest’ultimo che ha un peso specifico rilevante: amici/sostenitori del Club ed i propri Partner. Rilevante perché, in seguito, inizierà a girare la voce che uno in particolare di questi partner, la famiglia Rana, abbia fatto pressione affinché Stoytchev venisse allontanato all’istante. Voce che però non è mai stata confermata da fonti ufficiali e dunque agli atti resta solo un pettegolezzo.

    POTERE DELLA COMUNICAZIONEAltro aspetto da tenere in considerazione è che in quel comunicato, in cui Verona Volley prende le distanze dal comportamento di Stoytchev, viene riportata anche una dichiarazione dello stesso allenatore che si dice “profondamente addolorato per quanto accaduto. Ho sbagliato a reagire a delle reiterate provocazioni ricevute nel corso della gara, mettendo in imbarazzo il Club per cui lavoro, la proprietà, i nostri tifosi e i nostri partner. È giusto che da un professionista ci si aspetti un comportamento sempre responsabile. Non posso far altro che riconoscere il mio errore, e chiedere scusa ai tifosi della Lube, in primis, alla società A.S. Volley LUBE S.r.l., ai nostri tifosi, ai nostri partner”. 

    Me culpa, mea culpa, mea maxima culpa, insomma, e ancora la parola ‘partner’ ripetuta addirittura due volte. È stato indotto a fare pubblica ammenda? Forse sì, forse no, di sicuro in questa circostanza abbiamo compreso come agisce e come comunica esternamente la società Verona Volley: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Questo ci servirà più avanti, intanto ce lo segniamo su un post-it, lo attacchiamo al muro davanti a noi e continuiamo ad unire i puntini.

    LA COPPA DELLA SPERANZACome detto, quel pettegolezzo citato in precedenza raccontava di un divorzio che alla fine non si è consumato. O per lo meno non pubblicamente e nell’immediato. Passano due settimane, Verona perde 1-3 in casa contro Milano, vince 0-3 al PalaPanini e poi si mette in viaggio per Bologna dove gioca una Final Four di Coppa Italia sontuosa. Talmente sontuosa da far pensare che le nuvole sulla testa di Stoytchev si fossero diradate lasciando spazio a qualche timido raggio di sole. Tutt’altro.

    OMBRE E RAGGI DI… SOLIPassano altre due settimane, siamo a metà febbraio, e proprio noi di VolleyNews diamo per primi notizia dell’accordo raggiunto per la prossima stagione da Verona con Fabio Soli. Dunque pubblicamente Verona e Stoytchev continuano insieme, ma internamente si sono già detti che a fine stagione le strade si divideranno.

    LA QUIETE DOPO LA TEMPESTANelle ultime tre giornate di campionato gli scaligeri non fanno prigionieri, anzi, condannano pure Taranto alla retrocessione: tre vittorie su tre, otto punti su nove a disposizione e quarto posto centrato. Preziosissimo in chiave Play-Off.

    IL GIALLO KEITAChiusa così la regular season, tutti ora vedono Verona come la mina vagante nella corsa scudetto, peccato solo che a pestarla e saltare in aria sia proprio lei stessa. Gara 1 dei Quarti di Finale, in casa, contro una Piacenza che quest’anno dalla Rana le ha prese sempre di santa ragione (doppio 3-0 in campionato, sconfitta 3-2 nei Quarti di Coppa Italia). Prima ancora che inizi il match accade un fatto strano. Nel gruppo whatsapp di Verona dedicato alla stampa, quando viene comunicato lo starting six non si legge il nome di Keita. Qualcuno chiede come mai. L’ufficio stampa, incredulo anche lui, chiede chiarimenti allo staff tecnico poi, sempre in chat, risponde “scelta tecnica”. Verona, clamorosamente, perde 1-3 contro Piacenza, che lei sì l’allenatore l’ha cambiato per davvero. Keita, non si sa perché, non si per come, appare magicamente in campo nel corso dell’ultimo parziale. Commento di Stoytchev nel post partita: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Si è complicata ulteriormente con le assenze”.

    Passi per l’assenza di Mozic, dichiarato indisponibile alla vigilia, ma l’assenza di Keita… in che senso? Se è stata “scelta tecnica” è stato Stoytchev a determinare l’assenza del giocatore nella gara, corretto? Per la pancia, questo due più due fa indiscutibilmente quattro. Non contenti, per scrupolo, abbiamo riguardato la partita, ma francamente Keita non sembrava avesse problemi fisici. Il riscaldamento lo ha fatto tutto, schiacciare ha schiacciato, battuto ha battuto, saltato ha saltato. Stessa cosa quando ha visto finalmente il campo nel quarto set entrando sul punteggio di 9-8 per i suoi, accolto dal pubblico con un boato. Il primo attacco è devastante e va subito a segno (11-11). Piacenza gioca comunque meglio e porta a casa il risultato. Tornando al maliano, Abaev gli serve appena cinque palloni, lui ne manda a bersaglio solo due, ma fisicamente non appare di sicuro come un giocatore non in perfette condizioni. Il dubbio su quella “scelta tecnica” rimane.

    LE DIMISSIONIEvidentemente non rimane solo a noi, agli altri addetti ai lavori, ai tifosi, ma anche a qualcuno in società. Passa qualche giorno e infatti arriviamo al comunicato delle dimissioni, e qui riprendiamo in mano il famoso post-it appiccicato al muro: notizia, posizione della società, dichiarazione “spontanea” del diretto interessato. Il modus operandi a livello comunicativo non cambia. La nostra pancia, che vuole far di conto, dopo aver unito tutti questi puntini vorrebbe sentenziare che due più due fa quattro e i fatti le danno ragione. Eppure potrebbe non essere così.

    SE LA METTI SUL PERSONALE… DOBBIAMO CREDERTI“Per motivi personali ritengo di non poter più dare il contributo al 100% per la squadra e la società“. Queste parole di Stoytchev, riportate nel comunicato di Verona, tracciano una linea che è anche un monito: qui i ragionamenti e le speculazioni devono fermarsi, andare oltre non si può. Non si può per il semplice fatto che dietro questa affermazione possono esserci davvero ragioni serie, legate alla sfera personale, che non è dato indagare. Per un discorso prima di tutto deontologico per noi giornalisti. Per un discorso di buon senso per i tifosi. Per un discorso di rispetto da parte di tutti a prescindere. È vero però, abbiamo analizzato attentamente ogni comunicato di Verona e potremmo anche sospettare che sia stato tutto studiato ad arte, con una regia geniale che ha saputo trovare la formula perfetta, comunicativamente parlando, per chiudere questa storia, ma questo non lo possiamo sapere e forse non lo sapremo mai.

    MORALE DELLA FAVOLAMorale della favola, però, si torna sempre lì: Rado Stoytchev o lo ami o lo odi. Le mezze misure con lui non esistono. Ci sono sfilze di giocatori che non lo vogliono vedere neanche in fotografia e altrettante sfilze di colleghi allenatori e tifosi che invece la sua foto ce l’hanno appesa in ufficio come quella del Presidente della Repubblica nelle caserme delle forze dell’ordine. E forse non è un caso, visto che la sua idea di pallavolo si può definire per certi versi militaresca. Funziona, e bene, con chi si mette sull’attenti e risponde “obbedisco”. Un po’ meno con chi è più estroso e fa andare le mani sulla palla agendo anche d’istinto. C’è chi sostiene che sia un folle e c’è chi lo venera come il più grande allenatore visto in Italia negli ultimi vent’anni. C’è chi dice che abbia perso il suo tocco magico e c’è chi afferma che, tanto per dirne una, le sue analisi pre gara sugli avversari siano mitiche, leggendarie, inimitabili, inarrivabili, anni luce avanti rispetto a chiunque altro.

    L’unica cosa che forse mette tutti d’accordo è una: la constatazione del suo smisurato egocentrismo. Il primo nemico di Stoytchev forse è diventato nel corso degli anni Stoytchev stesso. Nel senso che la smania del controllo che lo contraddistingue, e che probabilmente lo ha anche portato a vincere tutto a Trento, ma ottenere anche l’esatto contrario a Modena (dove però la stagione l’aveva finita, play-off compresi, salvo poi far volare gli stracci per i quattro anni a seguire), poco si sposa con le strutture societarie di oggi nelle quali è impensabile che un solo uomo possa essere contemporaneamente allenatore, preparatore, scoutman, direttore sportivo, direttore generale, direttore della comunicazione e del marketing, presidente e amministratore delegato. I tempi sono cambiati, la pallavolo e le squadre sono cambiate. Detto questo, però, bisogna dare anche a Cesare quel che è di Cesare: se Verona Volley oggi è questa, dal punto di vista sportivo e societario, una bella fetta del merito è anche di Rado Stoytchev. E su questo crediamo che mai nessuno possa affermare il contrario.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Nota stampa: Dario Simoni

    Verona Volley, a seguito delle dimissioni di Radostin Stoytchev da primo allenatore di Rana Verona, ha affidato la guida tecnica della prima squadra a coach Dario Simoni, su cui la Società ripone la massima fiducia per condurre il gruppo in questa fase importante della stagione.
    Coach Simoni, che da anni segue e cura il lavoro della prima squadra con capacità e professionalità, sarà affiancato da Alessandro Marchesan in qualità di primo assistente.
    Queste le parole di Coach Simoni: “Assumo l’incarico affidatomi dalla Società con l’impegno e la dedizione di onorare questa responsabilità. Ringrazio il Club per la fiducia che ha riposto nei miei confronti. Sono certo della compattezza di un gruppo straordinario per continuare a lavorare uniti verso un’unica direzione. Questa è una squadra di grande qualità, sportive ma soprattutto umane. Ora ci aspetta una partita molto importante che dovremo affrontare con grande attenzione e impegno”. LEGGI TUTTO