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    Nadal: “Vivo con un dolore gestibile. Non sento frustrazione per i 24 Slam di Djokovic, ho fatto tutto il possibile, lui ne avrebbe avuta perché lo vive con più intensità”

    Rafael Nadal nel corso dell’intervista

    Rafael Nadal ha rilasciato una lunga intervista al canale tv spagnolo Movistar Plus, nella quale racconta il suo presente, come convive col dolore (che a volte arriva anche solo scendendo le scale di casa e non gli dà tregua per il resto della giornata), le fasi del suo riposo e recupero e i suoi programmi. L’idea è quella di tornare in campo se il suo corpo glielo permetterà. Non ha una data certa per il ritiro, dovrebbe essere il 2024, ma si lascia la porta aperta in caso di un recupero superiore alle proprie aspettative. Anche una battuta sullo storico rivale Djokovic: per Rafa se fosse rimasto il serbo indietro nella corsa al maggior numero di Slam vinti vivrebbe la situazione con maggior frustrazione. Riportiamo diversi passaggi di questa intervista diffusa ieri sera in Spagna.
    “Mi sono operato il 2 giugno e da allora ho fatto altre cose che non avevo mai avuto la possibilità di fare. Sto cercando e riuscendo a godermi altre cose nella vita. Quando ero all’Accademia, l’ultima volta che sono apparso in pubblico ed era il giorno dell’annuncio, non sapevo che dovevo operarmi. In quel momento avevo bisogno di mettere un punto e di una pausa: anche se di mezzo c’è il titolo del Roland Garros, da Indian Wells dell’anno scorso, in cui mi sono rotto una costola giocando con Carlos, è stato un anno e mezzo difficile. Non c’è stato un momento di tranquillità. A volte i risultati mascherano la realtà della vita quotidiana”.
    “Avevo bisogno di tirare una riga e fermarmi. Prima di farlo volevo essere sicuro che fermandomi sarei riuscito a recuperare. Ho fatto un altro giro di visite mediche, analizzando tutto quello che stava succedendo allo psoas e, alla fine, ho visto che non c’era modo di recuperare. Il mio psoas era in pessimo stato, mi dissero che se non mi fossi operato non sarei guarito. Ho deciso di sottopormi ad un intervento chirurgico e da quel momento in poi sembra che l’operazione sia andata bene. Una volta operato, in un’operazione importante in cui hanno colto l’occasione per operarmi l’anca, che non stava molto bene, ho impiegato diversi mesi a riprendermi. I primi sono stati complicati, dolorosi, ma poi ho avuto la fortuna di staccare, passare del tempo con la mia famiglia, andare via da casa per 5 settimane… e mi sono divertito. Ora sono tornato al lavoro, da pochissimo tempo.”
    “Ho visto poco tennis in questo periodo. Ma non perché soffro non potendo competere. Non sono così. Sono uno che volta pagina molto velocemente, non sono uno di quelli che pensano che dovrei esserci, ecc. Questo non mi fa male: guardo gli US Open e non mi fa male lo stomaco per non essere lì. Nel mio caso, arriva un momento in cui sono in pace. È da un po’ che non riesco a stare nei posti in cui avrei voluto essere, ma lo vivo con naturalezza e accetto le cose come vengono. Guardo poco il tennis perché sento bisogno di disconnettermi. Ho visto la finale degli US Open, ho visto la finale di Wimbledon, ma guardo poco perché ho la sensazione che così non mi disconnetterei del tutto. Quando hai fatto qualcosa per tutta la vita, è difficile guardare una partita di tennis e distrarsi. Finisci per analizzare le cose come se poi dovessi giocare all’indomani e questo non ti permette di disconnetterti”.
    “Il dolore? No, non vivo senza dolore, ma con dolore controllato. Non è un dolore che rende amara la mia vita. Il mio carattere, quindi, sta bene. Sono più triste o più fregato quando provo più dolore del necessario. Ho un piede che sai sta molto male, e ci sono momenti in cui il mio piede non mi lascia vivere in pace, ci sono momenti in cui mi è difficile scendere le scale di casa. Quando succede, succede, è difficile essere molto felici”.
    “Mi piacerebbe giocare ancora, ho la speranza di tornare a giocare e di essere competitivo. La speranza non è tornare e vincere il Roland Garros o l’Australian Open, lo dico affinché la gente non si illuda, nel momento in cui mi trovo nella mia vita è qualcosa di molto lontano. Non dico impossibile, perché le cose nello sport cambiano molto velocemente, ma non sono deluso, sono pienamente consapevole delle difficoltà che devo affrontare. Ce ne sono diverse: una è insormontabile, è l’età, perché quando sei avanti con l’età è già complicato; l’altra sono i problemi fisici, che non mi permettono di allenarmi con regolarità al 100%. L’unione di queste due cose fa sembrare praticamente impossibile aspirare a certe cose. Questo mi toglie l’entusiasmo? No, perché alla fine quello che mi entusiasma è giocare ancora, sentirmi competitivo… e poi vedremo dove sarò”.
    “2024, il suo ultimo anno? Ho detto ‘forse’, sarà il mio ultimo anno. Ho detto ‘forse’: se l’avessi detto in un altro modo, non era il mio modo di esprimerlo… e lo confermo. Ci sono buone probabilità che lo sia, perché vedo come sta il mio corpo. .. ma non so come sarà il mio corpo tra tre o quattro mesi, sono sempre aperto a ciò che il futuro può portare”.
    “Ho saltato quattro anni e mezzo di tornei del Grande Slam a causa di infortuni, questa è la realtà. Ma lo sport è anche questo. Non è per questo che sono migliore di Djokovic, perché ho giocato meno. Lui ha avuto un fisico e un modo di giocare che gli ha permesso di giocare più di me. Ho fatto quello che potevo. Forse tornerò e vincerò altri tre Slam, è improbabile, davvero (ride), ma in questo senso non posso rimproverarmi niente”.
    “Il record degli Slam? Non sono frustrato per un semplice motivo: nei limiti delle mie possibilità, ho fatto di tutto per rendere le cose migliori possibili. Sì, puoi vivere frustrato con 22 Slam, per esempio Novak lo vive in modo più intenso. Per lui sarebbe stata una frustrazione maggiore non riuscirci. Forse è per questo che ce l’ha fatta”.

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    “Creo que Djokovic lo vive de una manera más intensa. Para él, hubiera sido una frustración más grande no conseguirlo”.
    #NADALenMovistarPlus, con @juanmacastano, a las 21:45 en + (dial ). pic.twitter.com/KpnRJC9ELM
    — Tenis en Movistar Plus+ (@MovistarTenis) September 18, 2023

    “Non ho mandato nessun messaggio a Djokovic: quando vinci qualcosa di così importante, per esperienza so che è meglio che passi un po’ di tempo per valutare quel messaggio. Lo farò , ma non l’ho ancora fatto. Naturalmente ho mandato messaggi a Carlos quando ha vinto o era vicino a vincere; gli altri… nel circuito non ho più tanti amici, ormai io vengo da un’altra generazione. Federer? Con lui si, ci parliamo di tanto in tanto”.
    “Futuro da allenatore? Perché no? Ma credo che difficilmente prenderà la maggior parte della mia vita futura. Magari qualche settimana con qualcuno, perché no… Vengo dal tennis, dallo sport in generale, e so che lo sport farà sempre parte della mia vita.”
    “Diventare presidente del Real Madrid? Oh… non lo so. Non è nei miei sogni, ma mi farebbe piacere. Ma prima di tutto sono abbastanza realista con me stesso, so quali sono i miei limiti e non so se ne sarei capace oppure no”.
    Una Rafael a 360°, che nonostante una serie infinita di problemi lascia intendere di crederci ancora. Mille e più volte è rinato. Stavolta la ragione lascia pensare che un suo rientro sia più che altro una bella e meritata passerella, per non esser costretto a dire “basta” come l’amico Roger, praticamente rotto. Ma parlando di lui la parola “impossibile” è un concetto molto più vago che per noi comuni mortali…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rafa Nadal punta al ritorno all’Open d’Australia 2024, secondo Toni Nadal

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Rivelazione sorprendente e inaspettata da parte di Toni Nadal durante un colloquio con El Desmarque. Si è tanto dibattuto sulla data del ritorno di Rafa Nadal sui campi da tennis, coltivando la speranza, seppur con poche certezze, che potesse rappresentare la Spagna nelle Finali della Coppa Davis 2023, qualora la squadra spagnola avesse raggiunto l’appuntamento di Malaga.
    I più pessimisti si aspettavano un ritorno di Rafa sul suo terreno di gioco preferito, la terra battuta. Tuttavia, Toni ha smentito queste previsioni, puntando come principale obiettivo l’Open d’Australia 2024. “Rafa si sta riprendendo e sta bene. Se tutto va secondo i piani, mira a tornare in campo proprio per il prossimo Open d’Australia”. Sarà importante monitorare l’intensità degli allenamenti di Rafa e sperare che il futuro confermi queste parole.” LEGGI TUTTO

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    Martín Landaluce: La prospettiva futura del Tennis Spagnolo e le Sue Riflessioni su Rafa Nadal

    Martín Landaluce: La prospettiva futura del Tennis Spagnolo e le Sue Riflessioni su Rafa Nadal

    Martín Landaluce, uno dei giovani talenti più promettenti del tennis spagnolo, ha recentemente condiviso i suoi pensieri su Rafa Nadal, che ha annunciato il suo ritorno nel 2024.
    A soli 17 anni, Landaluce ha avuto l’opportunità di allenarsi nella famosa accademia del campione di Maiorca, proprio con Nadal. Quando ancora sperava di partecipare a Roland Garros, Landaluce ha notato che l’abilità dell’ex numero uno mondiale durante gli allenamenti era impressionante. Infatti, Landaluce è rimasto sorpreso quando Nadal ha annunciato che il 2024 potrebbe essere l’ultimo anno della sua carriera.
    “Mi sono allenato con lui e pensavo che potesse partecipare a Roland Garros, è un peccato,” ha detto Landaluce in un’intervista con Eurosport Spagna. “Gli anni passano e non è facile affrontare queste situazioni, ma sono certo che quando tornerà, lo farà con una mentalità da killer. Sono convinto che farà grandi cose.”
    Landaluce, chiaramente ispirato dal talento di Nadal, sembra essere sulla buona strada per diventare uno dei futuri grandi del tennis spagnolo. Mentre gli appassionati di tennis in tutto il mondo attendono con impazienza il ritorno di Nadal, i giovani talenti come Landaluce stanno già mostrando le loro capacità e preparandosi a portare avanti la grande tradizione del tennis spagnolo.
    Come ha sottolineato Landaluce, affrontare le sfide dell’età e del tempo non è facile, ma con la determinazione e la mentalità giusta, i risultati possono essere straordinari. E mentre il sole potrebbe lentamente tramontare sulla carriera di un grande campione come Nadal, un nuovo giorno sta sorgendo per giocatori come Martín Landaluce. Il futuro del tennis spagnolo sembra luminoso e promettente. LEGGI TUTTO

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    Nadal ieri sera si è sottoposto a un intervento in artroscopia

    Rafael Nadal, oggi 37 anni

    Un compleanno non dei migliori per Rafael Nadal, oggi 37enne. Il campione spagnolo ieri è stato operato a Barcellona, “un piccolo intervento chirurgico in artroscopia, per controllare la lesione allo psoas sinistro che lo ha tenuto lontano dai tornei dallo scorso gennaio”. Così è stato riferito dal suo staff in una breve nota diffusa ieri in tarda serata.
    L’operazione è stata eseguita dai dottori Marc Philippon, dal traumatologo Jaume Vilaró e da Angel Ruiz-Cotorro, un medico di fiducia di Rafael. Oggi è atteso un comunicato con il risultato dell’intervento e ulteriori informazioni in merito e sui tempi stimati di recupero.
    Philippon è un medico statunitense specializzato in chirurgia ortopedica artroscopica, in particolare per lesioni all’anca. Con sede nella Steadman Clinic di Vail (Colorado), moltissimi campioni olimpici, giocatori di NFL e NHL e professionisti del golf sono passati per le sue mani.
    Nonostante tutto, Auguri a Nadal! LEGGI TUTTO

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    Fine di un’era: Roland Garros senza Nadal e Federer per la prima volta dal 1998

    Fine di un’era: Roland Garros senza Nadal e Federer per la prima volta dal 1998

    È la fine di un’era… in molti sensi. La conferma che Rafael Nadal non parteciperà alla prima edizione di Roland Garros da quando Roger Federer ha annunciato il suo ritiro dalla competizione, conferma che per la prima volta dal 1998 non avremo né l’uno né l’altro nel Grand Slam francese.Dopo 25 anni, il tabellone del più grande torneo di terra battuta del mondo inizierà senza Nadal e Federer, che si sono sfidati sei volte nel torneo, tutte con vittoria per lo spagnolo. Nadal, infatti, vanta 14 titoli a Parigi, contro l’unico del tennista svizzero.La notizia ha scosso il mondo del tennis, segnando la fine di un’era dominata da due dei più grandi campioni di questo sport. La rivalità tra Nadal e Federer ha definito un’intera generazione di tennis, con entrambi i giocatori che hanno spinto l’altro a raggiungere nuovi livelli di eccellenza.
    La loro assenza a Roland Garros quest’anno rappresenta un cambiamento significativo. Per la prima volta in un quarto di secolo, il torneo si svolgerà senza la presenza di questi due giganti del tennis. Questo apre la porta a nuovi potenziali campioni per emergere e fare la loro impronta sul torneo.
    Nadal, noto come il “Re della Terra Battuta” per la sua dominanza su questa superficie, ha vinto il suo primo titolo a Roland Garros nel 2005. Da allora, ha accumulato un totale di 14 titoli, un record nel torneo. D’altra parte, Federer, uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, ha vinto il suo unico titolo a Parigi nel 2009.
    La loro assenza segnerà sicuramente un vuoto nel torneo, ma anche l’inizio di una nuova era. Mentre ci prepariamo a salutare due leggende del tennis, non possiamo fare a meno di aspettare con ansia di vedere chi emergerà come il prossimo grande campione a Roland Garros. LEGGI TUTTO

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    Dalla Spagna trapela un’indiscrezione: Nadal salta anche Roland Garros. Ha indetto una press conference per domani alle 16

    Rafael Nadal, l’ultimo infortunio

    Secondo la testata informativa iberica Relevo, Rafael Nadal salterà anche Roland Garros. Il 14 volte campione del torneo non sarebbe in condizione di giocare sul rosso di Parigi e difendere il titolo conquistato nel 2022 battendo Ruud in finale.
    Attediamo altre conferme, ma intanto la notizia sta già facendo il giro del web. Anche Radio Marca ha le stesse informazioni.

    #ÚltimaHora Rafael Nadal se pierde Roland Garros.
    📌 El tenista balear no se ha recuperado de su lesión y no podrá acudir al torneo que ha ganado 14 veces.
    📌 De momento, no tiene fecha de regreso.
    ✍️ @NachoEncabohttps://t.co/fHPgt8Oo3r
    — Relevo (@relevo) May 17, 2023

    È arrivata nel frattempo la comunicazione di una press conference di Rafa, indetta per domani pomeriggio: “Rafa Nadal terrà una conferenza stampa domani alle 16:00 presso la Rafa Nadal Academy di MoviStar per informare della sua partecipazione al Roland Garros. Se giocherà o meno e le motivazioni verranno comunicate solo domani”. LEGGI TUTTO

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    Incertezza sulla partecipazione di Rafael Nadal a Roland Garros: rifiuta un wild card per il Challenger di Bordeaux

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Le incertezze sulle condizioni fisiche di Rafael Nadal e sulla sua partecipazione al Roland Garros persistono mentre il tempo continua a scorrere. Il campione spagnolo, 36 anni, non ha ancora confermato la sua presenza al Grand Slam francese e non compete dallo scorso Australian Open. Un recente sviluppo dimostra che i segnali rimangono preoccupanti.Jean-Baptiste Perlant, direttore del Challenger di Bordeaux, torneo di categoria 175 in programma questa settimana, ha rivelato di aver offerto una wild card a Nadal. Tuttavia, questa proposta è stata rifiutata, alimentando ulteriori preoccupazioni tra i fan dell’atleta.“Ho offerto una delle wild card a Carlos Costa, l’agente di Nadal,” ha dichiarato Perlant al Mundo Deportivo. “Mi ha risposto molto gentilmente che Rafa sta continuando la sua preparazione a casa, a Manacor, e che non è ancora pronto. Si trova in una corsa contro il tempo per arrivare in buone condizioni a Roland Garros.”
    Questa dichiarazione conferma le preoccupazioni che circolano da tempo sullo stato di forma di Nadal. Il rifiuto di partecipare al Challenger di Bordeaux potrebbe essere interpretato come un segnale che l’atleta sta cercando di riservare tutte le sue energie per il Roland Garros, ma al contempo sottolinea che la sua preparazione non è ancora completata e che il tempo sta per scadere.Nadal, noto per la sua grinta e la sua determinazione, sta lavorando sodo per ritrovare la forma, ma il suo ritorno in campo resta, al momento, una questione aperta. LEGGI TUTTO

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    Corretja: “Nadal potrebbe giocare qualche match la settimana prima di Parigi”

    Alex Corretja

    Rafael Nadal è capace di ritrovare piuttosto velocemente il ritmo partita, e potrebbe cercarlo come ultima chance la settimana prima di Roland Garros in uno degli ATP 250 che si disputano la settimana prima dello Slam parigino. Così ha parlato ai microfoni di Eurosport Alex Corretja, ex n.2 al mondo e oggi nel team di analisti del canale sportivo europeo. Soffermandosi sulle condizioni di Nadal, Alex si è detto molto sorpreso sulla sua decisione di saltare anche il 1000 di Roma, visto che i suoi allenamenti a Maiorca parevano procedere bene,
    “C’è ancora un po’ di tempo per trovare la forma prima di Parigi” afferma Corretja. “Dobbiamo aspettare e vedere cosa deciderà di fare. Ero convinto avrebbe giocato a Roma. Adesso potrebbe giocare la settimana prima e disputare qualche partita”. La settimana tra Roma e Parigi vede due ATP 250, organizzati a Lione e Ginevra.
    “Purtroppo le cose non stanno andando nel verso da lui sperato. Sono rimasto sorpreso già quando si è ritirato da Madrid, tutti dicevano che era praticamente a posto per giocare, si sta allenando e sfortunatamente ha detto di no, quindi significa che ha ancora bisogno di più tempo. Non mi preoccupa il fatto che abbia giocato poco o niente, sono più preoccupato dall’aspetto fisico. Come si riprenderà dalle partite? E non da questo infortunio che sta affrontando, ma da altri che possono venire fuori. Quando non giochi per così tanto tempo è così difficile a causa di tutte le cose che possono succedere, il rientro dopo uno lungo stop è sempre pieno di incognite. Spero che prima di Parigi possa prepararsi un po’ per il torneo”.
    Nadal in carriera non ha mai giocato un torneo la settimana prima di Parigi, preferendo arrivare per tempo al torneo e testare le condizioni di gioco. Vista l’eccezionalità delle sue condizioni, con oltre 4 mesi di stop forzato, quella di chiedere una wild card e giocare a Lione o Ginevra potrebbe essere l’ultima chance di giocare qualche partita prima del “suo” torneo.
    Al momento al torneo di Ginevra sono iscritti tra gli altri Casper Ruud, Taylor Fritz, Denis Shapovalov e Ben Shelton. A Lione invece Casper Norrie, Tommy Paul e Jack Draper. Nessuno degli italiani di punta è iscritto nei due tornei pre Roland Garros. LEGGI TUTTO