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    Rafael Nadal e Maria Perelló sono diventati genitori. E’ nato Rafael

    Rafael Nadal e Maria Perelló nella foto

    Una bella notizia che arriva direttamente dalla Spagna. Rafael Nadal e Maria Perelló sono diventati genitori, in quello che sarà, senza dubbio, il momento più importante e speciale della loro vita.
    Il nome del bambino è Rafael, che è nato nel pomeriggio di sabato, come annunciato dal quotidiano Marca. Il parto è andato bene e il bambino sta bene. D’ora in poi, El Toro vivrà una nuova fase della sua vita.Ricordiamo che, sebbene il motivo non sia mai stato rivelato, la gravidanza non è stata facile e ha persino portato Nadal a dire (dopo la sconfitta agli US Open) che c’erano cose più importanti del tennis in questo momento della sua vita.
    A proposito di tennis, i prossimi giorni saranno dedicati alla famiglia per Nadal, che resterà a casa per aiutare e sostenere la moglie Maria. Il ritorno alle competizioni dello spagnolo è previsto per l’ATP 1000 di Parigi, evento al quale risulta ancora iscritto. LEGGI TUTTO

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    Medvedev: “Voglio vincere sempre, ma soprattutto contro Nadal”

    Daniil Medvedev, oggi in campo contro Djokovic

    Daniil Medvedev sarà protagonista oggi con Novak Djokovic di una sfida stellare all’Astana Open. I due si sono affrontati già 10 volte, con un bilancio di 6 vittorie a 4 per il campionissimo serbo. Due tennis molto diversi e due personalità opposte, a creare un’interessante rivalità che ha già vissuto pagine molto importanti. Su tutte le loro sfide spicca quella del settembre 2021 a New York, nella finale di US Open, quando Daniil ha impedito un clamoroso Grande Slam a Novak vincendo quello che è stato finora il suo primo e unico major. Una bella rivalità, ma secondo il moscovita l’avversario che desidera battere più di ogni altro è Rafael Nadal. Ecco le parole di Medvedev a riguardo.
    “Djokovic è il mio prossimo avversario, sì. Se è quello che desidero sconfiggere più di ogni altro? In realtà no. Voglio battere tutti quando scendo in campo, ma Rafa (Nadal) ancora di più di ogni altro, perché contro di lui ho perso due finali del Grande Slam”.
    “Sono felice di giocare contro Novak, perché ci siamo incontrati solo in un torneo quest’anno, il Roland Garros” continua Daniil, “penso che non sia la migliore rivalità la nostra, nemmeno lontanamente paragonabile a quella che lui ha vissuto contro Roger (Federer) o Rafa. Per vincere dovrò essere al mio miglior livello”.
    Djokovic è ottima forma dopo il rientro la scorsa settimana a Tel Aviv. L’ex n.1 del mondo non giocava dal successo di Wimbledon, quindi anche se con una lunga pausa nella scorsa estate viene da una striscia di 14 vittorie consecutive. LEGGI TUTTO

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    Nadal: “Federer sarà irripetibile, per quel che ha fatto e come lo ha fatto”

    Roger e Rafa

    L’immagine di Roger e Rafa piangenti sulla panchina alla Laver Cup lo scorso venerdì, con i due che ti tenevano per mano in un momento di grande emozione, resterà scolpita nella memoria dello sport. Rafa ne ha riparlato a freddo nel corso del programma radiofonico “Onda Cero”, nel quale è tornato sulla propria amicizia e rivalità con Roger. Ecco alcuni passaggi delle sue dichiarazioni, nelle quali conferma l’infinita stima per il grande rivale e la sintonia tra i due, che col passare degli anni è diventata così profonda da rendere ogni loro match qualcosa di speciale, portandola oltre al puro fatto sportivo.
    “Sono stati momenti molto belli ed emozionanti, ma allo stesso tempo anche un po’ tristi. Una combinazione di sentimenti molto forti. Da un lato c’era l’entusiasmo e la motivazione per giocare, anche il nervosismo per vivere un momento speciale, e infine la soddisfazione di aver potuto giocare e far parte di quel momento storico. Se ne va una delle più grandi icone della storia dello sport, qualcosa che si vive con tristezza. Se ne sta andando qualcuno che ha intrattenuto, emozionato e ispirato molte persone in tutto il mondo, me compreso”.
    “Le lacrime? Non ho visto le immagini, ma sono stati momenti intensi. Non volevo piangere, era il suo momento, ma sono una persona sensibile, vederlo così emozionato ha reso tutto davvero difficile. È sempre stata una rivalità molto sana, sin dalla prima partita che abbiamo giocato a Miami nel 2004, dove non ero ancora alla sua altezza. Da quel momento abbiamo avuto un buon feeling. Roger oltre ad essere una parte molto importante della mia carriera professionale, è soprattutto una persona che mi ha sempre ispirato, uno da cui ho imparato molto e che mi ha aiutato a progredire. Smette un giocatore che, negli ultimi dieci anni, ha creato con me un legame fortissimo. Abbiamo vissuto tante cose insieme, centinaia di momenti condivisi sia dentro che fuori dal campo. Il ricordo di qualcuno resta irripetibile, per tutto quello che ha fatto e per come lo ha fatto, maestoso ed elegante, anche a livello umano”.
    “Abbiamo avuto una rivalità sportiva molto importante ma, con il passare degli anni, soprattutto con persone che sentono una certa affinità, per le tante cose che abbiamo vissuto insieme, è sbocciata una vera sintonia. In questo senso, invecchiando, abbiamo apprezzato tutte le cose che stavamo vivendo, ci siamo goduti la rivalità più ora che all’inizio, dove l’ambizione di vincere era più feroce. Chiaro vuoi ancora vincere ed essere migliore dell’altro, ma all’interno di quell’idea, abbiamo apprezzato il fatto che le nostre partite fossero qualcosa di diverso dal resto. Ciò che si respirava nell’atmosfera ogni volta che scendevamo in campo per giocare erano sensazioni diverse da quelle che normalmente accade in un’altra partita. Lo abbiamo percepito così, ecco perché erano momenti così speciali, ecco perché abbiamo saputo vivere bene la rivalità, capire che il rapporto personale era più importante di ogni altra cosa”.
    “Sapeva che mi trovato in una situazione difficile, che la mia presenza in Laver Cup sembrava quasi impossibile. Ha annunciato il suo ritiro il 15, ma dieci giorni prima mi ha chiamato per dirmi cosa sarebbe successo. È stata una conversazione difficile, abbiamo passato un quarto d’ora a parlare, mi ha spiegato come erano andati i suoi ultimi mesi ed è stato onesto con me spiegandomi il motivo della sua decisione. Da quel momento mi ha detto che gli sarebbe piaciuto se fossi potuto essere presente a Londra per giocare la sua ultima partita insieme, purché la situazione me lo permettesse. All’epoca nemmeno lui era convinto di essere in forma per la partita, finché non abbiamo parlato di nuovo e mi ha detto che sarebbe stato felice di giocare in doppio. Alla fine sono riuscito ad essere presente, per lui è stato un momento importante e per me è stato un grande onore. Se era importante per lui, diventava ancora più importante e speciale per me”.
    Ultima nota sul proprio futuro ritiro: “Le cose spesso non si possono preparare con molto tempo, non credo che la vita ti permetta di avere una visione così chiara. Adesso non ci penso, è qualcosa che, quando dovrà essere, sarà. Dico sempre la stessa cosa, non puoi preparare le cose così tanto, devi vivere le cose in modo naturale, non credo che neanche Roger l’avesse preparato. Ha avuto l’addio che meritava, poteva essere in campo, cosa che sembrava difficile qualche settimana fa, ma questo per lui era fondamentale. Sono felice che sia riuscito a salutare tutti giocando, lo vorrei anche io. Ma non ci penso, perchè quando inizi a pensarci vuol dire che qualcosa non va, in questo momento la mia testa mi dice che voglio ancora che questo continui”. LEGGI TUTTO

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    Nadal lascia la Laver Cup con Federer e ci sono già i sostituti

    Rafael Nadal e Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Rafael Nadal si è recato a Londra per partecipare all’ultima partita della carriera di Roger Federer – nel match di doppio di venerdì alla Laver Cup – ma, come lo svizzero, non giocherà in questa edizione della competizione.
    Il 36enne spagnolo si è ritirato dalla competizione dopo il match di doppio, proprio come Federer, ed sono stati sostituiti da Matteo Berrettini e Cameron Norrie, che giocheranno sabato. LEGGI TUTTO

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    Laver Cup: Addio con sconfitta per Roger Federer. Grazie Roger!

    Roger Federer con Rafael Nadal – Foto Getty Images

    Per l’ultima volta, Roger Federer. L’addio non è stato però coronato da una vittoria.Re Roger si è unito a Rafael Nadal per una celebrazione che, pur in un’atmosfera di festa, è stata presa molto sul serio. Dall’altra parte della rete, Jack Sock e Frances Tiafoe hanno dato il massimo per aggiudicarsi la vittoria e ne sono usciti vincitori. Roger e Rafa si sono divertiti molto, si sono tenuti per mano nei momenti difficili, hanno ascoltato i consigli di Novak Djokovic e alla fine hanno però ceduto per 4-6, 7-6(2), 11-9.
    Si può dire che in un’occasione come questa, il risultato sarebbe stato sempre il meno importante. Ma la festa di Federer non è stata rovinata da una sconfitta che ha cercato di evitare a tutti i costi. Con la O2 Arena in fiamme, Roger aveva diritto a un addio emozionante, non sempre ben giocato, ovviamente, dopo il lungo stop dello svizzero. Ma ha anche regalato ai tifosi momenti di genio e ha lottato fino alla fine.
    Federer e Nadal hanno comunque giocato il supertie-break e hanno avuto un match point sul 9-8, ma Sock e Tiafoe hanno reagito e vinto il punto. L’Europa si è lasciata sfuggire il vantaggio che ha dato il via alla Laver Cup (ora sono sul 2-2) ma ora si ringrazia il campione Roger che non vedremo più in campo nei tornei del circuito maggiore.
    ATP Laver Cup Roger Federer / Rafael Nadal669 Jack Sock / Frances Tiafoe4711 Vincitore: Sock / Tiafoe ServizioSvolgimentoSet 3J. Sock / Tiafoe 0-1 0-2 0-3 1-3 2-3 3-3 4-3 4-4 5-4 5-5 5-6 ace 6-6 7-6 7-7 8-7 8-8 8-9 9-9 10-9ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 1*-2 1*-3 2-3* 2-4* 2*-5 2*-66-6 → 6-7J. Sock / Tiafoe 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-406-5 → 6-6R. Federer / Nadal 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5J. Sock / Tiafoe 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-305-4 → 5-5R. Federer / Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4J. Sock / Tiafoe 15-0 30-0 40-0 40-15 df4-3 → 4-4R. Federer / Nadal 15-0 15-15 30-15 40-303-3 → 4-3J. Sock / Tiafoe 0-15 15-15 15-30 15-40 df2-3 → 3-3R. Federer / Nadal 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-3 → 2-3J. Sock / Tiafoe 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3R. Federer / Nadal 0-15 0-30 0-40 15-40 30-401-1 → 1-2J. Sock / Tiafoe 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace ace1-0 → 1-1R. Federer / Nadal 0-15 15-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1J. Sock / Tiafoe 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A5-4 → 6-4R. Federer / Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-4 → 5-4J. Sock / Tiafoe 0-15 df 15-15 40-154-3 → 4-4R. Federer / Nadal 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3J. Sock / Tiafoe 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3R. Federer / Nadal 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2J. Sock / Tiafoe 0-15 df 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2R. Federer / Nadal 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 2-1J. Sock / Tiafoe 15-0 30-0 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1R. Federer / Nadal 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Il ritiro di Roger Federer: Parla il suo ormai ex coach Ivan Ljubicic “Federer ha cambiato il tennis per sempre”. Parlano Rafael Nadal, Jannik Sinner e Matteo Berrettini

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Ivan Ljubicic passerà alla storia del tennis come l’ultimo allenatore di Roger Federer. Il croato ha visto da vicino che fenomeno fosse lo svizzero e non ha dubbi sul fatto che i risultati di Federer abbiano avuto un impatto ineguagliabile sul corso della storia del tennis.
    UN’EREDITÀ IRRIPETIBILEEro a conoscenza di questa decisione da tempo. Non gioca da un anno e ha fatto di tutto per tornare competitivo, ma la sua carriera è al di sopra di tutto. Desiderava giocare la Laver Cup e ci saluterà lì, ma dobbiamo pensare all’eredità che lascia. È stato votato dai tifosi per 19 anni di fila e ha portato il tennis a un altro livello. Federer ha cambiato il tennis per sempre. Tutti i suoi rivali hanno dovuto migliorare per stare al suo passo, lui ha rotto il ghiaccio e quelli che sono venuti dopo hanno dovuto adattarsi. E alcuni sono riusciti a superarlo.
    NUMERI IMPRESSIONANTIÈ stato il primo a dominare il circuito per 52 settimane, ha fatto 17 finali in 18 Grand Slam consecutive, ha avuto una continuità impressionante nel circuto. Un numero uno del mondo che giocava un tennis prezioso e spettacolare. Sarà sempre legato a questo sport perché sente di dover molto al tennis.
    COSA GLI È COSTATO DI PIÙNon ha mai cercato un motivo per ritirarsi. Ama giocare e anche oggi ha voluto continuare. La sua vita consiste nel competere per grandi cose su un campo da tennis. La finale di Wimbledon del 2019 ci ha fatto soffrire moltissimo, ma è stata anche molto dura mentalmente perdere contro Del Potro agli US Open del 2009. Lì avrebbe potuto cambiare la storia del tennis. Ma è inutile pensarci. Ci sono stati anche incontri che non doveva vincere e che ha finito per vincere, come contro Haas al Roland Garros del 2009.
    Rafael Nadal : “Caro Roger, mio amico e rivale. È un giorno triste per me personalmente e per lo sport di tutto il mondo. È stato un piacere ma anche un onore e un privilegio condividere tutti questi anni con te, vivendo così tanti momenti incredibili dentro e fuori dal campo”.
    Jannik Sinner : “Quando oggi ha annunciato il ritiro ero in stanza, ho sentito il suo messaggio su Instagram. È una persona molto importante che ha deciso di lasciare il tennis, mi dispiace. Purtroppo, non abbiamo avuto modo di giocare contro in un torneo”.
    Matteo Berrettini : Roger è una delle figure più grandi dello sport globale, ci ha regalato e ha portato il tennis a un livello differente. Non ho mai nascosto che Roger rappresenta uno dei motivi per cui ho sognato di provare a fare il tennista professionista. Ho sempre tifato per lui, ho sempre cercato di prendere spunto da lui, è stato un esempio dentro e fuori dal campo per il suo comportamento e carisma. Ci mancherà averlo nei tornei, ci mancherà la sua classe e tutto quello che ha regalato al tennis. Ma rimarrà nella storia del tennis e dello sport per sempre. Grazie Roger” LEGGI TUTTO

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    La corsa al n.1 del mondo. Nadal in pole position. Alcaraz e Ruud e le loro possibilità di diventare n.1 del mondo

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Daniil Medvedev è caduto negli ottavi di finale degli US Open contro Nick Kyrgios e perderà la leadership del ranking mondiale. Rafael Nadal è quello che ha più possibilità di occupare questa posizione, ma anche Carlos Alcaraz dipenderà solo da se stesso e c’è anche Casper Ruud con delle possibilità La matematica è complessa, ma abbiamo semplificato gli scenari.
    RAFAEL NADAL SARÀ IL NUMERO 1 SE…– Andrà in finale agli US Open;– Se perderà in semifinale o nei “quarti” e Alcaraz/Ruud non vinceranno gli US Open;– Se perderà agli ottavi di finale e Alcaraz/Ruud non raggiungeranno la finale.
    CARLOS ALCARAZ SARÀ IL NUMERO 1 SE…– È campione degli US Open– Se Nadal perderà negli ottavi di finale, raggiunge la finale e perderà contro qualcuno che non sia Casper Ruud
    CASPER RUUD SARÀ IL NUMERO 1 SE…– Campione degli US Open battendo in finale qualcuno che non sia Rafael Nadal– Se Nadal perderà negli ottavi di finale, raggiungerà la finale e perderà contro qualcuno che non sia Carlos Alcaraz.
    Un’eventuale finale tra Alcaraz e Ruud decreterebbe il nuovo numero uno del mondo.

    Legend – Ultimo aggiornamento: 05-09-22 11:05

    1
    3, +2
    Best: 1

    Rafael Nadal
    ESP, 1986.06.03

    +180 (Ottavi)
    US Open

    2
    1, -1
    Best: 1

    Daniil Medvedev
    RUS, 1996.02.11

    +180 (Ottavi)
    US Open (Eliminato)

    -2000 (W)
    US Open (30-08-2021)

    3
    2, -1
    Best: 2

    Alexander Zverev
    GER, 1997.04.20

    -720 (SF)
    US Open (30-08-2021)

    BEST RANKING

    4
    7, +3
    Best: 5

    Casper Ruud
    NOR, 1998.12.22

    +360 (Quarti di finale)
    US Open

    -45 (QF)
    Munich (25-04-2022)

    5
    4, -1
    Best: 4

    Carlos Alcaraz
    ESP, 2003.05.05

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -360 (QF)
    US Open (30-08-2021)

    6
    5, -1
    Best: 3

    Stefanos Tsitsipas
    GRE, 1998.08.12

    +10 (Primo turno)
    US Open (Eliminato)

    -90 (R32)
    US Open (30-08-2021)

    7
    6, -1
    Best: 1

    Novak Djokovic
    SRB, 1987.05.22

    -1200 (F)
    US Open (30-08-2021)

    BEST RANKING

    8
    9, +1
    Best: 9

    Cameron Norrie
    GBR, 1995.08.23

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -45 (R16)
    Vienna (25-10-2021)

    9
    10, +1
    Best: 9

    Hubert Hurkacz
    POL, 1997.02.11

    +45 (Secondo turno)
    US Open (Eliminato)

    -45 (R64)
    US Open (30-08-2021)

    10
    11, +1
    Best: 5

    Andrey Rublev
    RUS, 1997.10.20

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -90 (R32)
    US Open (30-08-2021)

    BEST RANKING

    11
    12, +1
    Best: 12

    Taylor Fritz
    USA, 1997.10.28

    +10 (Primo turno)
    US Open (Eliminato)

    -45 (R64)
    US Open (30-08-2021)

    12
    13, +1
    Best: 9

    Jannik Sinner
    ITA, 2001.08.16

    +180 (Ottavi)
    US Open

    -180 (R16)
    US Open (30-08-2021)

    13
    8, -5
    Best: 8

    Felix Auger-Aliassime
    CAN, 2000.08.08

    +45 (Secondo turno)
    US Open (Eliminato)

    -720 (SF)
    US Open (30-08-2021)

    14
    15, +1
    Best: 10

    Pablo Carreno Busta
    ESP, 1991.07.12

    +180 (Ottavi)
    US Open (Eliminato)

    -10 (R128)
    US Open (30-08-2021)

    15
    14, -1
    Best: 6

    Matteo Berrettini
    ITA, 1996.04.12

    +360 (Quarti di finale)
    US Open

    -360 (QF)
    US Open (30-08-2021) LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal sull’assenza di Novak Djokovic dagli Us Open: “il fatto che uno dei migliori della storia non sia qui è una grande perdita”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Rafael Nadal si è fermato in sala stampa degli US Open per ammettere che il Grande Slam statunitense senza Novak Djokovic, uno dei suoi più grandi rivali e detentore di 21 titoli del Grande Slam (Rafa ne ha uno in più in una lotta accesa), non è lo stesso, anche se parte dal presupposto che il tennis è più grande di ogni singolo giocatore.
    Assenza di Novak Djokovic“Sapevamo da tempo che Novak non sarebbe stato in grado di giocare se le cose non fossero cambiate. Dal mio punto di vista, è triste che Novak non sia qui. È un peccato che i migliori non possano giocare un torneo a causa di infortuni o altri motivi. In questo caso, il fatto che uno dei migliori della storia non sia qui è una grande perdita. È difficile per tutti, per il torneo, per i tifosi e per noi, perché vogliamo la migliore vetrina possibile per questo sport. D’altra parte, come ho detto altre volte, lo sport però è molto più grande di un singolo giocatore. Ho anche io perso molti tornei. Non vengo qui per esempio da due anni. Il torneo continua. Il mondo continua a girare. Il mondo continuerà dopo di me, Novak o Roger. Ogni anno ci sarà un campione diverso. A livello personale però, mi dispiace che non possa essere qui”.
    Come ti senti fisicamente?“È stato difficile affrontarlo questo problema della lesione addominale, soprattutto perché è molto pericoloso. Quando si ha una lesione di questo tipo, si corre il rischio di peggiorarla a causa del servizio. Bisogna ritrovare la flessibilità e all’inizio non è facile. C’è il rischio di riaprire la frattura perché l’area non è più flessibile come prima. A Cincinnati ero un po’ più rilassato, anche in allenamento. Ho cercato di fare del mio meglio contro Coric senza forzare troppo il servizio, ma ho lottato fino alla fine. Qui, sto facendo del mio meglio per essere pronto. Spero di essere competitivo”.Sono felice di essere tornato. Non venivo qui dal 2019 e questo è uno dei luoghi più importanti della mia carriera. È una grande emozione poter lottare di nuovo per questo titolo”. LEGGI TUTTO