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    La Lombardia prova a ripartire con il protocollo di maggio

    Foto Polisportiva Torbole Casaglia

    Di Redazione
    Dopo la nuova ordinanza regionale che ha “liberato” le squadre del territorio dallo stop agli allenamenti, la Lombardia prova a tornare in palestra, anche se a macchia di leopardo e con qualche incertezza. Non è infatti chiarissimo quali modalità di lavoro siano consentite dalla nuova normativa: l’indicazione ufficiale del Comitato Regionale della Fipav è quella di fare riferimento alle FAQ pubblicate dal Dipartimento dello Sport, che però parlano soltanto di “effettuare gli allenamenti in forma individuale o, comunque, rispettando i protocolli di sicurezza delle singole Federazioni“. Un po’ vago per una Federazione che del protocollo ha pubblicato, finora, 10 versioni diverse…
    A livello informale pare comunque che la questione sia chiarita: il protocollo a cui conformarsi dovrebbe essere quello del 21 maggio, il primissimo emanato dalla Fipav alla ripresa dell’attività. In sintesi, dunque, niente palleggio a coppie e in generale niente scambi del pallone, ma solo esercizi per singoli giocatori che prevedano la possibilità del distanziamento tra atleti. Limitazioni assai stringenti per molte squadre, soprattutto quelle delle categorie seniores, ma comunque qualcosa di meglio rispetto alla prospettiva di restare a casa.
    C’è però chi deve affrontare altri problemi, come quello della disponibilità delle palestre: in provincia di Como diversi Comuni (tra cui il capoluogo), già a poche ore dalla prima ordinanza regionale che fermava l’attività sportiva, hanno comunicato alle società l’interdizione all’utilizzo degli impianti. Un divieto di cui, per il momento, non sono chiare le condizioni e la scadenza.
    Intanto la Fipav Lombardia ha rinviato d’ufficio le prime due giornate di Serie C e Serie D, previste originariamente per il 6-7 e il 13-14 novembre. LEGGI TUTTO

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    Ecco i nuovi protocolli per attività di base, Under 12 e Volley S3

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha pubblicato oggi il documento contenente le proposte ludiche dedicate al Volley S3 e all’Under 12, le categorie giovanili che sono state costrette a fermare gli allenamenti di squadra in seguito al nuovo DPCM emanato dal Governo. È disponibile inoltre il nuovo protocollo attuativo delle linee guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria, pubblicato dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riassume in sostanza i regolamenti e le misure da osservare per lo svolgimento di qualsiasi attività nelle palestre e nelle piscine.
    Nel primo documento sono contenute invece le istruzioni per una serie di giochi e di esercizi da far eseguire a bambini e ragazzi nel rispetto delle regole del distanziamento: “Siamo continuamente al lavoro per garantire l’attività motoria ai bambini – ha dichiarato Andrea Lucchetta, che assieme al Settore Scuola e Promozione della Fipav si è dedicato alla creazione di nuove modalità di gioco –; d’altronde la situazione epidemiologica è in continuo divenire e noi dobbiamo garantire ai nostri piccoli giocatori di pallavolo la possibilità di giocare“.
    “In questa nuova fase – ha continuato Lucchetta – abbiamo elaborato delle linee guida differenti: da questo momento in poi ogni bimbo entrerà in palestra con il suo pallone personale che dovrà diventare un vero e proprio amico. Non ci sarà la possibilità di passare la palla per non incorrere in eventuali problemi e per questo lo Smart Coach Lucky ha ideato dei nuovi esercizi in grado di garantire divertimento, ma in completa sicurezza e sotto la supervisione del Covid Manager“.
    I documenti completi sono disponibili online.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Proseguono i campionati giovanili e territoriali. Sospesi solo Under 12 e Volley S3

    Di Redazione
    Un sospiro di sollievo per il volley di base: l’interpretazione data dalla Federazione Italiana Pallavolo “salva” i campionati di quasi tutte le categorie dallo stop agli sport di contatto imposto dal nuovo DPCM contro l’emergenza coronavirus. Gli unici a doversi fermare saranno i ragazzi dell’Under 12 e del Volley S3, che potranno allenarsi soltanto in forma individuale: per queste due categorie sarà emanato a breve un protocollo ad hoc.
    In tutti gli altri casi l’attività proseguirà regolarmente, “andando incontro alle esigenze del territorio e con la dichiarata intenzione di non voler arginare il dinamismo dei propri tesserati“. In base all’articolo 1 del regolamento gare, infatti, anche i campionati di serie e di categoria sono considerati “di interesse nazionale e regionale”. In questa classificazione rientrano quindi non soltanto Serie A1, A2, A3, B1, B2, C e D, ma anche Prima, Seconda e Terza Divisione (considerati “campionati regionali di primo livello”) e i campionati giovanili delle categorie Under 20, 19, 18, 17, 16, 15, 14 e 13.
    Il comunicato federale specifica che l’attività torneistica (Under 14 compresa) è temporaneamente sospesa e che le partite amichevoli, ad eccezione di quelle di Serie A, si potranno svolgere soltanto sul territorio della propria regione.
    “L’intenzione – spiega la Fipav – è quella di accogliere le aspettative delle migliaia di persone che quotidianamente portano avanti l’attività sul territorio nazionale, anche se è necessario ricordare ancora una volta, e con ancora maggiore convinzione data l’evoluzione della pandemia, quanto sia importante adottare comportamenti responsabili (distanziamento sociale, utilizzo delle mascherine, sanificazione degli spazi) e adeguati alla situazione in essere così come lo svolgere screening sanitari periodici (tampone rapido, test sierologico)“.
    L’interpretazione del DPCM non tocca ovviamente le normative più restrittive stabilite nei giorni scorsi dalla Campania e dalla Lombardia: in quest’ultimo caso il Comitato Regionale della Fipav ha già chiesto alla Regione di rivedere la propria ordinanza per adeguarla al provvedimento nazionale.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Fipav aggiorna il protocollo in base al nuovo DPCM

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo, in base al DPCM del 13 ottobre, ha aggiornato il protocollo di ripresa degli allenamenti. Il testo non presenta sostanziali novità, ma una più generale ristrutturazione, revisione e organizzazione. Sono state però inserite alcune nuove indicazioni, come il ricorso ai tamponi rapidi laddove richiesto e altre azioni che hanno l’obiettivo di semplificare l’attività delle società e dei vari comitati impegnati in un questo periodo nell’organizzazione e preparazione dei Campionati. A queste norme si aggiunge poi l’obbligatorietà dell’inserimento della figura del Covid Manager nel modulo CAMPRISOC.
    Il testo completo del protocollo, valido fino al prossimo 13 novembre, è disponibile online.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Emanati i protocolli per la ripresa della Serie B e delle categorie minori

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Anche la Serie B, i campionati regionali e territoriali e i campionati giovanili compiono finalmente un primo passo verso il ritorno in campo. La Federazione Italiana Pallavolo ha emanato oggi i protocolli per la ripresa dell’attività di tutte le serie e categorie, definendo una serie di percorsi specifici nel pieno rispetto delle normative per il contenimento del contagio da Covid-19.
    La principale differenza tra le categorie sono i controlli previsti a inizio stagione: tra il 19 e il 30 ottobre tutti i componenti del “gruppo squadra” delle formazioni di Serie B (atleti, allenatori, preparatori, fisioterapisti, medico e tutti i componenti dello staff) dovranno sottoporsi a test sierologico per la ricerca degli anticorpi del coronavirus. Per le categorie inferiori, invece, è previsto soltanto il controllo della temperatura in occasione di allenamenti e gare. Tutti, comunque, dovranno sempre produrre l’apposita autocertificazione.
    I protocolli dettagliano inoltre tutte le procedure di screening per gli arbitri e di gestione degli eventuali casi di positività, le norme di comportamento nelle varie fasi di gara e nell’utilizzo degli spogliatoi e tutte le altre informazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività.
    Sul sito della Fipav sono disponibili le versioni integrali del protocollo per la Serie B e del protocollo per la Serie C e seguenti e per i campionati di categoria.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nuovo protocollo per la Serie A: anche gli arbitri saranno sottoposti a tampone

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha pubblicato oggi un aggiornamento del protocollo per le attività delle squadre di Serie A, emanato per la prima volta lo scorso 25 agosto. Tra le poche variazioni, le più significative riguardano gli arbitri, che dovranno obbligatoriamente sottoporsi a tampone ogni 15 giorni per tutto l’arco della stagione (nella prima versione era previsto soltanto un test a inizio anno) e, d’altro canto, avranno il compito di controllare che vengano rispettati tutti gli adempimenti previsti, dalla sanificazione al distanziamento passando per l’uso delle mascherine. In caso di violazioni sono previsti provvedimenti disciplinari e sanzioni da parte del Giudice Sportivo.
    Tra le disposizioni per i direttori di gara c’è anche quella di raccomandare ai giocatori di evitare strette di mano e abbracci: questi ultimi, infatti, non sono più “vietati” come in precedenza, ma soltanto “fortemente sconsigliati”. Le società dovranno infine consegnare al Covid Manager della squadra di casa, prima di ogni gara, una dichiarazione firmata dal Presidente che attesti il rispetto delle prescrizioni sanitarie, e un’autocertificazione firmata da ciascun giocatore.
    L’altra modifica importante è quella sulla frequenza dei tamponi su giocatori e membri del gruppo squadra, che dovranno essere effettuati ogni 7 giorni e non più “al massimo ogni 15”, con conseguente aggravio di costi a carico delle società. Potrà trattarsi però anche del cosiddetto “tampone rapido” (molecolare o antigenico); soltanto in caso di positività, e dopo aver posto in isolamento il soggetto positivo, sarà effettuato il tampone naso-faringeo.
    La versione integrale del protocollo è consultabile online.
    (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Fipav: protocollo aggiornato, ma per le serie minori c’è da aspettare

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha aggiornato oggi il protocollo di ripresa degli allenamenti in base al nuovo decreto della Presidenza del Consiglio emanato il 7 settembre. Così come nel testo governativo, le variazioni rispetto alla versione precedente sono poche: non c’è ancora un protocollo per le gare di Serie B e delle categorie inferiori – la Fipav rende noto che è in preparazione e sarà validato nel Consiglio Federale del 24 settembre – mentre per la Serie A si sta lavorando a un nuovo aggiornamento in accordo con le Leghe.
    Le novità riguardano soprattutto la validità dell’autodichiarazione, che diventerà di 14 giorni, salvo che nel periodo di validità cambino gli elementi autocertificati; la gestione degli spazi palestra, con la possibilità di far allenare più gruppi contemporaneamente negli impianti che prevedono la presenza di più campi, a patto che ci siano percorsi di ingresso e di uscita, servizi e spogliatoi separati; e, infine, il cambio del numero riguardante il rapporto allenatore/giocatore.
    Nel Beach Volley, se prima era necessaria la presenza di un allenatore ogni 4 atleti, ora si passerà a 8; nel Sitting Volley da 4 a 7 per gruppi di soli disabili e da 6 a 12 per gruppi misti/normodotati; nella pallavolo indoor da 7 a 14 (mentre per gruppi superiori sarà necessaria la presenza di un ulteriore figura tecnica o dirigenziale regolarmente tesserata).
    La Federazione Italiana Pallavolo ribadisce che “resta di fondamentale importanza l’adottare comportamenti di buon senso sempre nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione da Covid-19; così come è di primaria importanza la tutela dei rappresentati legali delle società. La prevenzione e il rispetto dei regolamenti rimangono presupposti fondamentali per la salvaguardia dei singoli e conseguentemente dell’intera comunità pallavolistica. A tal fine è sempre vivamente raccomandato il ricorso ad un test sierologico preventivo per la ricerca IgG/IgM/IgA, la misurazione della temperatura e la presentazione dell’autodichiarazione“.
    Il testo completo del nuovo protocollo è disponibile online.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Protocollo Fipav: l’AIP invita i giocatori a non firmare l’assunzione di responsabilità

    Di Redazione
    Scende in campo l’Associazione Italiana Pallavolisti contro il protocollo per la ripresa dell’attività di Serie A emanato nei giorni scorsi dalla Fipav. A suscitare la “profonda preoccupazione” dell’associazione di categoria dei giocatori è l’Allegato 3 del documento, una “Dichiarazione di assunzione di responsabilità in conseguenza dell’emergenza sanitaria Covid-19” che atleti e atlete dovrebbero compilare e firmare prima delle partite.
    L’allegato, sottolinea l’AIP, “contiene una manleva nei confronti dei club per eventuali conseguenze che dovessero derivare ai giocatori dalla partecipazione alle gare e, comunque, in ogni altra attività connessa (lettera j), e per eventuali conseguenze che dovessero derivare alla persona degli atleti e a quelle dei loro colleghi e di tutti coloro che saranno presenti all’interno del palazzetto nel corso degli allenamenti e delle gare (lettera k)“.
    Il documento, perciò, “non risulta essere una semplice autocertificazione nella quale si dichiara di non essere Covid-positivi e di non avere avuto contatti, per quanto di conoscenza degli atleti, con persone Covid-positive negli ultimi 14 giorni (come prescritto a pagina 9 e come richiesto, sempre alla medesima pagina del protocollo Fipav, per le persone che non appartengono al Gruppo Squadra e al Gruppo Ufficiali di Gara), ma è una vera e propria manleva di responsabilità firmata dagli atleti nei confronti dei propri Club/datori di lavoro“.
    “A tal proposito – continua l’AIP – ci risulta che tali esoneri di responsabilità siano presenti solo all’interno del protocollo Fipav, mentre non se ne rinviene traccia nei protocolli adottati da altri sport di squadra quali ad esempio quelli della FIGC, della FIP e della FIR. I pallavolisti, al pari dei calciatori, dei cestisti e dei rugbisti, intendono riprendere al più presto la loro attività sportiva e intendono farlo nel pieno rispetto delle vigenti prescrizioni sanitarie e, proprio a tal fine, AIP ha più volte espresso la propria volontà di poter collaborare in maniera fattiva alla stesura del sopra menzionato protocollo. Tali richieste non hanno avuto riscontro e, di fatto, i pallavolisti, firmando l’allegato 3, potrebbero essere oggi gli unici lavoratori in Italia a manlevare i propri datori di lavoro da eventuali responsabilità derivanti dalla propria attività lavorativa“.
    L’associazione invita quindi i giocatori a “produrre una mera autocertificazione nella quale si dichiara di non essere Covid-positivi e di non aver avuto contatti, per quanto di loro conoscenza, con persone Covid-positive negli ultimi 4 giorni“, e a “non sottoscrivere l’Allegato 3 o, semmai, a sottoscriverlo barrando le lettere j) e k) e i capoversi posti prima delle due firme, contenenti le manleve sopra menzionate“.
    “All’interno del mondo sportivo – conclude la nota – l’armonia è quell’elemento che non dovrebbe mai mancare, anche in virtù dei principi propri di lealtà, probità e correttezza sportiva che permeano (o dovrebbero permeare) il nostro amato sport e che insegnano che l’unità di un gruppo è la forza di una vera squadra. La squadra Fipav è composta, oltre che dagli organi sportivi di governo, anche dalle società, dai giocatori, dagli agenti sportivi, dagli staff tecnici e sanitari e dagli ufficiali di gara. Tale armonia, pertanto, non può prescindere dal coinvolgimento degli atleti nelle decisioni che li riguardano direttamente. Tale mancato coinvolgimento, ne siamo certi, è figlio senza dubbio di una non voluta dimenticanza e proprio per tale motivo si chiede nuovamente e pubblicamente alla FIPAV di voler ascoltare la voce di AIP, unica associazione di categoria in Italia, costituita solamente da atleti e atlete, che sono l’anima pulsante della pallavolo italiana e i principali protagonisti di questo sport“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO