consigliato per te

  • in

    Petrucci pronto per la Dakar: “Tutti hanno capacità impressionanti, farò attenzione”

    ROMA – Danilo Petrucci è pronto per rilanciarsi in pista. Dopo aver salutato la MotoGp, il pilota romano è già volato in Arabia Saudita per il debutto nella Dakar 2022. La gara, in programma dal 1 al 14 gennaio, si svilupperà in 12 tappe e vedrà Petrucci come pilota della KTM Tech3 Rally Team. “Mi approccerò alla Dakar con attenzione, poi vedrò come le cose andranno a svilupparsi. I piloti della Dakar hanno capacità di guida impressionanti e io devo tenere sotto controllo la mia caviglia infortunata”, ha detto il 31enne a SpeedWeek.
    L’abbraccio con Lecuona
    L’ultima stagione in MotoGp di Petrucci è stata caratterizzata dalle frizioni con il suo compagno di squadra in KTM, il 21enne spagnolo Iker Lecuona. “Nei mesi di giugno e luglio – ha rivelato Petrucci – avevamo capito che dovevamo lottare per una sella nel 2022, visto che dovevano ingaggiare il futuro campione in Moto 2 (Remy Gardner, ndr). Ero davvero arrabbiato con lui per via della sua aggressività in pista, poi a fine stagione ci siamo abbracciati”. Nel frattempo, la Dakar incombe, ma Petrucci si è già inserito bene nel nuovo ambiente: “Quando ci hanno pesati, avevo la percentuale di grasso corporeo inferiore a tutti i piloti. Così ho proposto loro uno scambio: un po’ di massa grassa per le loro abilità di guida”, ha concluso con una battuta. LEGGI TUTTO

  • in

    Petrucci punta la Dakar: “Piloti molto capaci, gara da approcciare con attenzione”

    ROMA – Niente pausa per Danilo Petrucci. Dopo i titoli di coda scesi sulla sua carriera in MotoGp, il pilota romano è già volato in Arabia Saudita per il debutto nella Dakar 2022. La gara, in programma dal 1 al 14 gennaio, si svilupperà in 12 tappe e vedrà Petrucci come pilota della KTM Tech3 Rally Team. “Mi approccerò alla Dakar con attenzione, poi vedrò come le cose andranno a svilupparsi. I piloti della Dakar hanno capacità di guida impressionanti e io devo tenere sotto controllo la mia caviglia infortunata”, ha detto il 31enne a SpeedWeek.
    Pace fatta con Lecuona
    L’ultima stagione in MotoGp di Petrucci è stata caratterizzata dalle frizioni con il suo compagno di squadra in KTM, il 21enne spagnolo Iker Lecuona. “Nei mesi di giugno e luglio – ha rivelato Petrucci – avevamo capito che dovevamo lottare per una sella nel 2022, visto che dovevano ingaggiare il futuro campione in Moto 2 (Remy Gardner, ndr). Ero davvero arrabbiato con lui per via della sua aggressività in pista, poi a fine stagione ci siamo abbracciati”. Ora però c’è la Dakar e Petrucci ha un asso nella manica: “Quando ci hanno pesati, avevo la percentuale di grasso corporeo inferiore a tutti i piloti. Così ho proposto loro uno scambio: un po’ di massa grassa per le loro abilità di guida”, ha concluso scherzando. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Poncharal: “Petrucci non ha mai lasciato il segno”

    ROMA – “Dopo la nostra stagione 2020, conclusasi con una vittoria a Portimao, nessuno si aspettava un inizio 2021 così complicato. Danilo si è dovuto adattare alla nuova moto, ma sulla KTM non ha mai lasciato il segno”. Hervé Poncharal, patron del team KTM Tech3, non ha usato mezzi termini per descrivere l’esperienza di Danilo Petrucci nella sua squadra in MotoGp. Il manager francese, ai microfoni di “Auto Hebdo”, ha evidenziato le difficoltà del pilota italiano nella stagione in Tech3: “Fin dall’inizio ci disse ‘Sono vecchio, pesante e alto, per me è più difficile’. In effetti, di fronte alla nuova generazione di piloti, il ??cui stile di guida è difficile da assimilare, il suo peso e l’altezza hanno giocato contro di lui”.
    Su Lecuona
    Poncharal ha poi parlato della stagione di Iker Lecuona: “Doveva essere un grande passo avanti rispetto alla sua stagione da rookie, ma per tanti motivi non è stato così. In più occasioni ha mostrato cose interessanti durante le prove, ma è sempre stato difficile per noi concretizzarci in gara. Rimango convinto che Iker sia un ottimo pilota , con tanto talento, ma quando ti ritrovi nella mezza stagione a dover scegliere Gardner e Fernández… La dirigenza della KTM ha preso una decisione”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Petrucci: “Quest'anno abbiamo faticato”

    ROMA – Manca sempre meno all’inizio della Dakar, previsto per il 2 gennaio, con Danilo Petrucci che si sta allenando a Dubai per essere pronto all’esordio. La mente del pilota italiano ora è rivolta a questo appuntamento ma da metà gennaio in poi si penserà al futuro che potrebbe essere nel MotoAmerica dove prenderebbe il posto di Baz in Ducati. “Non potrò essere competitivo a livello internazionale nel motocross o nell’enduro, – ha spiegato a Speedweek.com – ma potrei avere un vantaggio in questa Dakar. Sono vecchio e pesante per la MotoGP, ma invece sono uno dei più leggeri e giovani per i rally”.
    “Non sono arrabbiato con nessuno”
    Sembra essere finito il tempo in MotoGp per Petrux, reduce da una stagione non esaltante con la KTM con cui ha conquisto un quinto posto come miglior risultato e tre piazzamenti tra i primi dieci. “Ognuno ha preso la decisione migliore sia la fabbrica, il pilota che i vertici“, ha sottolineato il pilota italiano. “però la moto non era quella che ipotizzavamo. Non sono arrabbiato con nessuno, solo dispiaciuto di non poter essere più utile alla squadra, pensavano che la moto migliorasse, invece abbiamo faticato e devo aggiungere che anche quando i risultati non arrivavano mi sono impegnato ancora di più. Riguardo al futuro ora passerò circa tre settimane nel nulla e avrò molto tempo pensare”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Petrucci: “Pensavamo la moto migliorasse”

    ROMA – Danilo Petrucci sta ultimando a Dubai la preparazione in vista della Dakar in programma dal 2 al 14 gennaio. La mente del pilota italiano ora è rivolta a questo appuntamento ma da metà gennaio in poi si penserà al futuro che potrebbe essere nel MotoAmerica dove prenderebbe il posto di Baz in Ducati. “Non potrò essere competitivo a livello internazionale nel motocross o nell’enduro, – ha affermato a Speedweek.com – ma potrei avere un vantaggio in questa Dakar. Sono vecchio e pesante per la MotoGP, ma invece sono uno dei più leggeri e giovani per i rally”.
    “Avrò tempo per pensare”
    L’ultima stagione in KTM non è stata come sognava Petrux con un quinto posto a Le Mans e solo tre top ten totali. “Ognuno ha preso la decisione migliore sia la fabbrica, il pilota che i vertici“, ha spiegato il pilota italiano. “però la moto non era quella che ipotizzavamo. Non sono arrabbiato con nessuno, solo dispiaciuto di non poter essere più utile alla squadra, pensavano che la moto migliorasse, invece abbiamo faticato e devo aggiungere che anche quando i risultati non arrivavano mi sono impegnato ancora di più. Riguardo al futuro ora passerò circa tre settimane nel nulla e avrò molto tempo pensare”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Petrucci: “Avrei voluto vincere il Mondiale, ma non ho rimpianti”

    ROMA – Danilo Petrucci ha lasciato la MotoGp al termine dell’ultima stagione, e in gennaio tenterà l’avventura in Dakar con la KTM. Il pilota italiano, dopo l’ultimo Gran Premio nel Motomondiale, ha parlato della sua carriera, affermando di non avere rimpianti. “Ho sempre cercato di essere me stesso e non qualcos’altro – ha detto -. Preferisco sempre comportarmi come sono. La mia carriera avrebbe potuto essere più lunga, ma non ho rimpianti. Ho dato il massimo e spero di essere ricordato come un ragazzo divertente”.
    Le parole di Petrucci
    “Da quando sono arrivato in Pramac Ducati nel 2015, ho bei ricordi, ho combattuto bene – ha aggiunto Petrucci -. Sono arrivato in questo paddock in un modo unico, essendo uno dei pochi piloti senza esperienza in Moto2 o Moto3, nessuna esperienza GP, niente. Penso di essere l’unico, l’ultimo sopravvissuto, dell’era CRT. Nessuno pensava che sarebbe stato un bene per la MotoGP, ma alla fine è così che è nata la nuova MotoGP. Vincere le gare è sempre stato uno dei miei obiettivi. Ovviamente avrei potuto vincere il Mondiale, ma purtroppo ho incontrato i migliori piloti del mondo e non è stato possibile. Ero in buona forma nel 2019, ma c’era il miglior Marquez con la migliore Honda ed è stato molto difficile. E’ stato emozionante combattere con persone che vedevo in TV molti anni fa”. LEGGI TUTTO

  • in

    MotoGp, Petrucci: “La mia carriera avrebbe potuto essere più lungo”

    ROMA – “Ho sempre cercato di essere me stesso e non qualcos’altro. Preferisco sempre comportarmi come sono. La mia carriera avrebbe potuto essere più lunga, ma non ho rimpianti. Ho dato il massimo e spero di essere ricordato come un ragazzo divertente”. Danilo Petrucci ha lasciato la MotoGp al termine dell’ultima stagione, e in gennaio tenterà l’avventura in Dakar con la KTM. Il pilota italiano, dopo l’ultimo Gran Premio nel Motomondiale, ha parlato della sua carriera, affermando di non avere rimpianti.
    Nessun rimpianto
    “Da quando sono arrivato in Pramac Ducati nel 2015, ho bei ricordi, ho combattuto bene – ha aggiunto Petrucci -. Sono arrivato in questo paddock in un modo unico, essendo uno dei pochi piloti senza esperienza in Moto2 o Moto3, nessuna esperienza GP, niente. Penso di essere l’unico, l’ultimo sopravvissuto, dell’era CRT. Nessuno pensava che sarebbe stato un bene per la MotoGP, ma alla fine è così che è nata la nuova MotoGP. Vincere le gare è sempre stato uno dei miei obiettivi. Ovviamente avrei potuto vincere il Mondiale, ma purtroppo ho incontrato i migliori piloti del mondo e non è stato possibile. Ero in buona forma nel 2019, ma c’era il miglior Marquez con la migliore Honda ed è stato molto difficile. E’ stato emozionante combattere con persone che vedevo in TV molti anni fa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Dakar, la scelta di Petrucci: sulla sabbia con il numero 90

    ROMA – Appeso il casco al chiodo in MotoGp, l’avventura di Danilo Petrucci alla Dakar 2022 può ufficialmente iniziare. Il pilota italiano, guardando proprio alla nuova sfida, ha deciso che tornerà in sella alla sua KTM portando sulla livrea il numero 90. Petrucci, che ha detto addio alla classe regina nello stesso giorno di Valentino Rossi, prenderà quindi parte alla corsa nel deserto più famosa al mondo, cercando gloria in una gara che sarà sicuramente diversa da quelle corse in carriera fino ad ora.
    Sabbia contro asfalto
    Il capitolo Dakar può essere aperto davvero. Prima c’è però da prendere confidenza con una superficie totalmente diversa dall’asfalto: la sabbia imprevedibile dell’Arabia Saudita. C’è da mettersi alla prova, ma Petrucci ha ricevuto la benedizione anche di Pit Beirer, team manager della KTM, che ha sottolineato come Petrucci sia “uno dei pochi che può permettersi un salto dall’asfalto alle dune, perché ha talento”. La gara prenderà il via il 1 gennaio prossimo e Danilo Petrucci è già pronto per questa nuova avventura. LEGGI TUTTO