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    Il Ritorno di Djokovic a Shanghai: Un omaggio ai tifosi cinesi

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Novak Djokovic si appresta a fare il suo grande ritorno all’ATP Masters 1000 di Shanghai 2024, in quello che potrebbe essere il suo ultimo torneo ufficiale dell’anno e forse un tributo finale ai suoi fedeli fan cinesi, che non lo vedono giocare dal vivo da cinque anni.
    Il legame tra Djokovic e la Cina è sempre stato forte. La personalità del serbo ha trovato terreno fertile tra gli appassionati cinesi, che lo hanno accolto come un idolo fin dal suo ingresso nell’élite del tennis, vedendo in lui non un “cattivo” che si frapponeva alla rivalità Federer-Nadal, ma una star a sé stante. I suoi sforzi per imparare il mandarino, la sua espressività in campo e la fedeltà ai tornei più importanti del paese lo hanno reso un beniamino locale.
    A 37 anni e con tutti gli obiettivi raggiunti, è inevitabile pensare che Djokovic possa considerare il 2025 come l’anno degli ultimi assalti agli Slam, rendendo questa apparizione a Shanghai potenzialmente l’ultima in Asia. Dovremmo quindi goderci questa sua partecipazione come se fosse una sorta di “Last Dance”.
    Djokovic vanta un impressionante record a Shanghai: 4 titoli e un bilancio di 34 vittorie e 5 sconfitte in 9 partecipazioni. La sua storia con la città risale al 2008, quando vinse le ATP Finals (allora ospitate qui) battendo Davydenko in finale. Nelle edizioni successive del Masters 1000, si è imposto nel 2012, 2013, 2015 e 2018. L’ultima apparizione risale al 2019, quando fu eliminato nei quarti da Tsitsipas.Questa partecipazione all’ATP Masters 1000 Shanghai 2024 può essere interpretata come un gesto di gratitudine verso il pubblico cinese e un’opportunità per tornare su uno dei palcoscenici più significativi della sua carriera. Con una vittoria la qualificazione alle ATP Finals sarebbero praticamente già in tasca, ed è probabile che questo sia l’ultimo torneo ufficiale di Djokovic per il 2024.
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    Novak Djokovic: lo zio Goran eletto nuovo presidente della Federazione Tennis Serba

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Una notizia importante arriva dalla Serbia e riguarda indirettamente il campione Novak Djokovic. Goran Djokovic, zio del tennista numero uno al mondo, è stato eletto ieri nuovo presidente della Federazione Tennis Serba.Goran, fratello del padre di Novak, succede a Mirko Petrovic, che ha guidato la Federazione per nove anni. Questa nomina segna un importante passo avanti per Goran, che in precedenza ricopriva la carica di vicepresidente dell’organizzazione.
    La scelta di Goran Djokovic non è casuale. L’uomo vanta una profonda conoscenza del mondo del tennis, non solo per i suoi legami familiari con uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, ma anche per la sua esperienza diretta nel settore. In passato, infatti, Goran ha diretto con successo i tornei ATP di Belgrado e Sofia, dimostrando competenze organizzative e manageriali di alto livello.
    Questa elezione potrebbe avere implicazioni interessanti per il tennis serbo. La presenza di un Djokovic ai vertici della Federazione potrebbe portare nuove prospettive e strategie, beneficiando dell’esperienza e delle connessioni della famiglia nel circuito internazionale.
    Per Novak Djokovic, questa nomina rappresenta un ulteriore rafforzamento dell’influenza della sua famiglia nel tennis serbo. Sebbene il campione non sia direttamente coinvolto nell’amministrazione della Federazione, è indubbio che la presenza dello zio in una posizione così prominente possa avere riflessi
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    Djokovic: “Niente smartphone per i miei figli”

    Foto di Livetennis.it (IA a pagamento)

    Novak Djokovic, il più grande tennista di tutti i tempi, dimostra che anche le superstar affrontano le comuni sfide della genitorialità moderna. In un’intervista esclusiva al quotidiano serbo Blic, concessa a margine dell’incontro di Coppa Davis tra Serbia e Grecia, il 24 volte campione Slam ha condiviso una decisione familiare che sta generando dibattito: il rifiuto di concedere smartphone ai suoi figli.
    “I miei figli non hanno ancora un telefono cellulare,” ha rivelato Djokovic, “e questo spesso causa discussioni tra me e mia moglie.” Il campione serbo ha ammesso che i suoi figli si lamentano, dicendo: “A scuola tutti ne hanno uno, tranne noi.”Questa scelta, apparentemente controcorrente, riflette la determinazione di Djokovic nel navigare le complesse acque della genitorialità nell’era digitale. “Non è facile e ha ripercussioni su altri livelli,” ha confessato il tennista, riconoscendo la pressione sociale che i suoi figli devono affrontare.
    Djokovic ha poi elaborato sulla sua filosofia educativa: “Se tutti fanno qualcosa, il gregge si comporta così, si pensa di doverlo seguire. Ma non è necessariamente vero.” Con queste parole, il campione serbo sottolinea l’importanza di pensare in modo indipendente e di non cedere alla pressione dei coetanei.
    “È qui che penso ci distinguiamo dagli altri,” ha aggiunto con orgoglio, “perché siamo testardi e attivi.” Questa dichiarazione rivela non solo la fermezza di Djokovic come genitore, ma anche il desiderio di instillare nei suoi figli valori di indipendenza e pensiero critico.
    L’approccio di Djokovic alla genitorialità rispecchia la stessa determinazione e forza mentale che lo hanno reso un campione senza pari nel tennis. Mentre continua a dominare sui campi da tennis di tutto il mondo, sembra che la sua sfida più grande e gratificante si stia svolgendo fuori dal campo, nel ruolo di padre.
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    Djokovic a un bivio: la rincorsa alle ATP Finals e il futuro di una leggenda

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    L’estate di Novak Djokovic, il campione serbo che ha dominato il tennis mondiale nell’ultimo decennio, è stata caratterizzata da alti e bassi, riflettendo una stagione 2024 finora tumultuosa. Dopo l’apice della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi, il numero 2 del mondo ha subito una battuta d’arresto agli US Open, un torneo che tradizionalmente rappresenta uno dei suoi periodi più prolifici dell’anno.
    La situazione attuale vede Djokovic in una posizione precaria nella Race to Turin, la classifica che determina i qualificati alle ATP Finals. Occupando attualmente il nono posto con 3260 punti, Nole si trova momentaneamente fuori dalla top 8, situazione inusuale per un campione del suo calibro. La qualificazione di Taylor Fritz alle semifinali degli US Open ha ulteriormente complicato la sua posizione.
    Il calendario 2024 di Djokovic, focalizzato principalmente sui tornei del Grande Slam, ha visto l’assenza del campione serbo in importanti Masters 1000 come Miami, Montreal e Cincinnati. Questa strategia, unita alla mancata conquista di titoli Slam quest’anno, ha messo Djokovic in una situazione di rincorsa per la qualificazione alle ATP Finals, un torneo che ha vinto ben sette volte in carriera.
    Le prossime settimane saranno cruciali per Djokovic. Il suo primo impegno sarà con la nazionale serba nelle eliminatorie di Coppa Davis dal 10 al 15 settembre, un evento a cui il campione ha sempre dato grande importanza. Successivamente, l’attenzione si sposterà sulla tournée asiatica, con il Masters di Shanghai (2-13 ottobre) che potrebbe rappresentare un’opportunità fondamentale per guadagnare punti preziosi. Djokovic non partecipa a questo torneo dal 2019, ma le circostanze attuali potrebbero spingerlo a includerlo nel suo programma.
    Un altro appuntamento chiave sarà il Masters di Parigi-Bercy (28 ottobre – 3 novembre), dove Djokovic ha trionfato sette volte, l’ultima proprio lo scorso anno. La difesa dei 1000 punti in palio sarà essenziale per rimanere in corsa per le ATP Finals. Non è da escludere anche una possibile partecipazione all’ATP di Vienna (21-27 ottobre) per accumulare ulteriori punti.
    La sfida che attende Djokovic va oltre la mera qualificazione alle ATP Finals. A questo punto della sua carriera, avendo vinto tutto ciò che c’era da vincere, il campione serbo si trova di fronte alla necessità di trovare nuove motivazioni. Un eventuale ottavo titolo alle ATP Finals lo confermerebbe come il più grande vincitore nella storia del torneo, alzando ulteriormente l’asticella per le future generazioni.
    Mentre il tennis mondiale osserva con interesse, la domanda che aleggia è se Djokovic riuscirà a trovare quella scintilla di motivazione necessaria per continuare ad ampliare la sua già leggendaria carriera. Le prossime settimane saranno cruciali non solo per la sua stagione 2024, ma potrebbero anche gettare luce sul futuro di uno dei più grandi campioni che il tennis abbia mai visto.
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    Zverev a un passo dal n°2 ATP: basta battere Nakashima agli ottavi dell’US Open. Flop olimpico – nessun medagliato di Parigi 2024 alla seconda settimana dell’US Open”

    Tutti eliminati prima degli ottavi di finale agli Us Open – Foto Getty Images

    Alexander Zverev potrebbe fare un grande salto in questo US Open 2024 e ottenere grandi successi nella sua carriera professionale. L’eliminazione di Djokovic e Alcaraz gli offre la possibilità concreta di lasciare New York al secondo posto del ranking ATP. Per farlo, deve solo battere Nakashima agli ottavi di finale. Se vincesse il titolo, si metterebbe in condizione di puntare al numero 1 del mondo nelle prossime settimane.
    Un vero e proprio terremoto di elevata magnitudo si è verificato all’US Open con l’eliminazione di Novak Djokovic per mano di Popyrin, generando una serie di conseguenze molto importanti nel tabellone. Il grande beneficiario sembra essere Frances Tiafoe, che cercherà di approfittare dei presumibili postumi del successo dell’australiano. Andrey Rublev e Grigor Dimitrov affronteranno il loro scontro degli ottavi sapendo che il vincitore si troverà di fronte un tennista con un ranking inferiore al loro, mentre Alexander Zverev perde il suo potenziale avversario in semifinale, avendo Nakashima e il vincitore dello scontro tra Ruud e Fritz nel suo percorso verso questo turno.
    Incredibile ma vero. Nessuno dei tre medagliati del tabellone singolare alle Olimpiadi di Parigi 2024 è riuscito a qualificarsi per la seconda settimana dell’US Open 2024. Lo sforzo fisico e mentale compiuto a Parigi sembra aver gravato molto su Novak Djokovic, Carlos Alcaraz e Lorenzo Musetti. Non è accaduto lo stesso nel tabellone femminile, dove Zheng, Vekic e Swiatek sono ancora in gara.
    Due delle prime tre teste di serie sono state eliminate dall’US Open 2024 durante la prima settimana, provocando un vero e proprio shock tra molti tifosi, che non si aspettavano una cosa del genere. Carlos Alcaraz e Novak Djokovic sono fuori dal torneo e non si vedeva una situazione simile nello Slam newyorkese dall’edizione del 2000, quando Kuerten e Agassi non raggiunsero gli ottavi. Per trovare ancora qualcosa di simile, bisogna risalire al 1973, con le eliminazioni precoci di Nastase e Ashe.
    Quanto accaduto in questa giornata dell’US Open è stato storico, poiché la concatenazione di partite di lunga durata nello stadio Arthur Ashe ha provocato una situazione senza precedenti. A dimostrazione di ciò, un dato significativo: la partita tra Aryna Sabalenka ed Ekaterina Alexandrova è iniziata alle 00:08 a New York, segnando l’inizio più tardi nella storia del torneo.
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    Preoccupazione per Djokovic: Problemi fisici alla vigilia dello US Open

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    A poche ore dall’inizio dello US Open 2024, il mondo del tennis parla delle condizioni fisiche di Novak Djokovic. Il campione serbo, numero due del ranking mondiale, sembra essere alle prese con un problema alla schiena che potrebbe compromettere il suo debutto nel torneo.
    L’allarme è scattato venerdì, quando Djokovic ha interrotto bruscamente la sua sessione di allenamento presso l’Arthur Ashe Stadium. Il serbo aveva in programma due ore di pratica, la prima dalle 12:00 alle 13:00 e la seconda dalle 13:00 alle 14:00, quest’ultima prevista sul campo centrale davanti al pubblico insieme al giovane talento danese Holger Rune.
    Tuttavia, Djokovic non si è presentato per la seconda sessione, lasciando Rune ad allenarsi da solo. Secondo quanto riportato da TV2, il team di Djokovic ha informato Rune che il campione serbo necessitava di trattamenti medici urgenti, sollevando dubbi sulla sua capacità di continuare l’allenamento.
    “Si crede che Djokovic soffra di qualche tipo di infortunio, ma la causa esatta è ancora sconosciuta”, riporta il media danese. Questa situazione getta un’ombra sull’imminente partecipazione di Djokovic allo US Open, dove è considerato uno dei grandi favoriti.Il debutto di Djokovic è previsto per lunedì sera, nell’ultima partita in programma. Questo timing potrebbe rivelarsi cruciale, offrendo al campione serbo qualche ora in più per recuperare e sottoporsi a eventuali trattamenti. Tuttavia, resta da vedere se questi giorni saranno sufficienti per risolvere il problema e permettergli di competere al suo massimo livello.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Us Open: Lunedì giocherà Novak Djokovic. Martedì Jannik Sinner

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Jannik Sinner inizierà il suo percorso agli US Open 2024 contro Mackenzie McDonald, attualmente al 140 posto nel ranking mondiale all’età di 29 anni. Il tennista americano aveva raggiunto la posizione numero 37 nel ranking ATP nel 2023 e, nonostante alcune recenti difficoltà, rimane un avversario temibile sui campi veloci. I due si sono già affrontati tre volte in passato, con tre successi di Sinner. La partita si preannuncia impegnativa per il giocatore italiano, soprattutto per i risvolti mentali dopo la vicenda di questa settimana.Il match tra Jannik Sinner e Mackenzie McDonald, valido per il primo turno degli US Open 2024, si disputerà martedì 27 agosto, con orario ancora da confermare.
    Novak Djokovic inizierà il suo percorso agli US Open 2024 contro Radu Albot, attualmente al 138° posto nel ranking mondiale all’età di 34 anni. Il tennista moldavo aveva raggiunto la posizione numero 39 nel ranking ATP nel 2019 e, sebbene non sia ora al suo meglio, è riuscito a superare le qualificazioni del Grande Slam newyorkese. I due non si sono mai affrontati prima e l’incontro dovrebbe essere una comoda vittoria per il giocatore serbo, che avrà un avversario capace di dargli ritmo dal fondo campo.Il match tra Novak Djokovic e Radu Albot, valido per il primo turno degli US Open 2024, si disputerà lunedì 26 agosto, con orario ancora da confermare.
    Lunedì si disputeranno, infatti, gl incontri della parte bassa del tabellone, invece il giorno dopo si giocheranno quelli della parte alta.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    US Open 2024: analisi del tabellone maschile. Percorso accidentato per Sinner, assai meno per Djokovic e Alcaraz

    US Open, Arthur Ashe Stadium

    Ingresso nel torneo discreto, poi la strada di Jannik Sinner a US Open si farà molto, molto accidentata. E il sorteggio per gli azzurri al quarto Slam stagionale è interessante, ma impegnativo con più di un’insidia.
    Partiamo dal nostro miglior giocatore, il n.1 del mondo e tra i favoriti a New York. In attesa di capire come reagirà in campo alla tempesta mediatica che sta attraversando per le “note” ragioni, Jannik esordirà contro McDonald, ovviamente favorito, poi potrebbe esserci un qualificato o la potenza del giovane yankee Michelsen. Magari Jarry o O’Connell al terzo turno, poi arriva… Tommy Paul, che dopo la foto postata sui social non sarà esattamente ben visto dalle nostre parti… Ruggine extra campo a parte, Paul sul cemento indoor è un tennista molto pericoloso, tra quel che poteva capitare agli ottavi era uno dei possibili avversari “da evitare”, visto che i tennisti di casa tendono ad esaltare di fronte al rumoroso pubblico dell’Ashe e diventare ancor più tosti. Nei quarti ipoteticamente ci sarà la rivincita con Medvedev (o Tsitsipas/Auger-Aliassime/Mensik). Daniil non sta attraversando un bel momento, ma US è il torneo a lui più caro, dove si è rivelato al mondo, l’unico Slam che ha vinto, dove ha fatto finale lo scorso anno. Quindi: era da evitare. E invece… eccolo. In semifinale non c’è Zverev ma Alcaraz. Idem come sopra. La dea bendata continua ad impedire una finale ipotetica tra Carlos e Jannik, che tutto il mondo della racchetta aspetta. Pazienza, prima o poi, accadrà. Ricapitolando: Sinner avrà un ingresso nel torneo discreto, poi c’è da pedalare di brutto se si vuol puntare alla coppa. Più dell’attenzione all’extra campo che sarà comunque pesante, il mio personale pensiero va all’anca. Sinner ha vinto a Cincy di testa e agonismo, non di atletismo e di tecnica. Quella è ferma da un po’, e non va bene. US è uno degli Slam più duri per le mutevoli condizioni, umidità, dure battaglie; solo un Sinner al 100% delle sue possibilità atletiche ce la può fare. La speranza è possa esserlo, ma solo strada facendo potremo saperlo. Ancor più di sempre, FORZA JANNIK, fai parlare la tua racchetta.
    Nella parte bassa del draw ci saranno Djokovic (2), Zverev (4), Ruud, Rune, Shelton e Berrettini, come possibile spauracchio per tutti. Matteo esordisce contro Ramos-Vinolas, poi potrebbe esserci Fritz, sfida molto difficile. Ma tra i forti, Fritz è forse il meno continuo e quello che risponde peggio, quindi la speranza è che Berrettini arrivi a NYC bello cattivo, spacchi la palla col servizio e diritto e possa puntare a sorprendere. Se passa l’esame-Fritz, vederlo nei quarti vs. Zverev potrebbe esser più di un sogno…
    Djokovic, come gli capita di frequente, ha pescato davvero bene. Non sappiamo in che condizione arriverà, quanto si è davvero allenato, ma i primi turni saranno sulla carta allenamenti agonistici, il suo torneo inizierà negli ottavi vs. Shelton, o Tiafoe. Difficile che i vari Rublev, Dimitrov e compagnia possano esser un ostacolo davvero tosto, lo immaginiamo già in “semi” vs. Zverev, e lì sarà partita vera. Il tedesco ha qualche insidia in più: Cerundolo, il servizio di Perricard, e soprattutto Rune, che pur nella bassa di questo 2024 resta un tosto agonista, e potrebbe riaccendersi all’improvviso e diventare dura.
    Non ci siamo dimenticati di Alcaraz, quello che molti vedono come il primo o secondo favorito, dietro a Djokovic (o Sinner). Ingresso nel torneo tranquillo per Carlos, poi al terzo turno potrebbe esserci Draper, tennista scomodo, in rampa di lancio. Servirà un bel livello. Poi forse Korda, tanta eleganza, ma… la sostanza? Ha anche la fortuna Alcaraz di affrontare potenzialmente nei quarti uno tra De Minaur, Hurkacz o Khachanov, tutti un po’ mal messi fisicamente. Diciamolo netto: Carlito ha pescato proprio bene, quanto Nole.
    Capitolo italiani: tantissimi! E questa è già l’ottima notizia. Alcuni non hanno pescato male, e si spera possano avanzare e divertire. Sonego è tra quelli che ha avuto meno fortuna: esordio con Paul, una testa di serie forte e che sa giocare al top su questi campi. Difficilissima. Molto meglio Cobolli, che contro Duckworth può far valere la sua maggior completezza di gioco ed energia. Se passa c’è forse Kotov (occhio al suo diritto killer, ma 3 su 5 fa fatica fisicamente) e poi eventualmente Medvedev. Sarebbe una gran partita, che speriamo di vedere.Fognini, bravo ad esser ancor lì in lotta, pesca maluccio con Machac. Il ceco è tennista solido, difficilmente regala, e farà correre tanto Fabio. Se il ligure riesce ad incasinare i ritmi, potrebbe esserci partita, ma Tomas è oggettivamente favorito. Arnaldi (n.30 del draw) è nell’ultimo slot della parte alta. Non facile: Svajda è tennista poco noto ma ottimo sul piano del gioco, poi Safiullin, uno che può giocare molto bene. Al terzo turno eventualmente Hurkacz, e lì è da vedere come starà fisicamente. Matteo ha insidie, ma potrebbe anche far saltare il banco se gioca al suo meglio, e magari sognare una bella sfida negli ottavi a De Minaur (in brutte condizioni) o Khachanov. Chissà..
    Parte bassa. Già detto di Berrettini, Musetti è nello slot appena sotto, da testa di serie n.18. Molto – o tutto – dipenderà da lui. La sensazione è che sul ritmo e rimbalzi alti del duro sarà ancora un po’ meno efficace rispetto all’erba o alla natia terra, ma speriamo di vedere lo spirito offensivo e l’aggressività degli ultimi tempi. Contro Opelka all’esordio dovrà avere enorme pazienza, e la sua risposta sarà un filo “sotto tiro”; se passa l’esame col bombardiere americano, potrebbe esser favorito nel secondo match, con prospettiva di sfidare Rune. Sarebbe un gran match, per mille motivi, e lì preparate i popcorn…
    Darderi, appena fuori dal seeding, pesca benino con Baez. Sarà una garra tutta latina, con corse assassine, sperando che Luciano stia bene e possa servire alla grande, per tener fermo la vivacità del rivale. Se vince, contro Griekspoor sarà match piuttosto complicato, anche se l’orange non gioca bene tutti i giorni (se lo facesse, sarebbe top15 fisso!). Resta Nardi, ultimo azzurro, esordio contro Bautista Agut. Lo spagnolo è un laureato su questi campi, ma oggettivamente in fase calante. Se Luca si accende e trova un gran match, al secondo turno potrebbe esserci Shelton, e magari il Centrale o Armstrong, un match da vivere.
    US Open è il quarto Slam dell’anno, e negli anni recenti quello che ha regalato più sorprese e lanciato nuovi campioni Slam. La speranza è che Sinner possa farcela, anche se è molto difficile viste le sue condizioni fisiche non al meglio. Che possa essere la volta buona per Zverev? Ha già fatto una finale qua, praticamente buttata via nel 2020… Buon US Open a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO