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    Dalla Serbia: Djokovic non parteciperà alle Finals anche se qualificato

    Novak Djokovic

    Novak Djokovic potrebbe aver già chiuso il 2024 agonistico. Secondo indiscrezioni che arrivano dalla Serbia, il 24 volte campione Slam avrebbe deciso di non partecipare alle prossime ATP Finals di Torino anche se al termine del torneo di Parigi Bercy fosse tra i primi otto della Race to Turin. Novak è anche il campione in carica del torneo dei “maestri”, ricordiamo che lo scorso anno vinse la finale contro Jannik Sinner, vendicando la sconfitta subita dall’italiano nei round robin.
    Girano foto sul web che ritraggono Djokovic in vacanza alle Maldive con la famiglia, anche se non c’è una data certa di quando sono stati effettuati quegli scatti. L’ultima comunicazione ufficiale del campione è l’annuncio del forfait al Masters 1000 di Bercy. Poi silenzio. Sembra tuttavia difficile che Novak si prenda solo una manciata di giorni di allenamento per affrontare un torneo di altissimo livello come le Finals, dove ogni match di round robin si svolge tra i migliori della stagione.
    Nella Race del 31 ottobre, Djokovic si trova al sesto posto con 3910 punti. Dietro di lui Ruud (già uscito a Parigi Bercy), poi Rublev (anche il russo sconfitto nell’ultimo 1000 dell’anno), quindi De Minaur e Dimitrov, ancora in gara nel torneo parigino, come Tsitsipas oggi vittorioso su Cerundolo, ma a 3165 punti, quindi assai dietro al serbo.
    Non resta che aspettare la fine del torneo di Parigi Bercy e l’annuncio di Djokovic. Laconico il commento di Ivan Ljubicic, intercettato tra i corridoi di Parigi: “Djokovic? È al mare, in vacanza alle Maldive. Penso che ci siano il 50% delle possibilità che vada a Torino. Dipende da lui, se vuole giocare o meno”.
    Inoltre ricordiamo che Novak ha confermato la sua presenza a Buenos Aires per una esibizione con Del Potrò, il primo dicembre.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Djokovic dice no a Parigi-Bercy: le Atp Finals ora sono un rebus (con la situazione aggiornata)

    Novak Djokovic classe 1987, n.4 del mondo e n.6 nella Race – Foto Getty Images

    Il tennis mondiale perde una delle sue stelle più luminose per l’ultimo Masters 1000 della stagione: Novak Djokovic non parteciperà al Rolex Paris Masters di Bercy. Una decisione che, per quanto attesa, apre scenari intriganti per il finale di stagione e, soprattutto, per le ATP Finals di Torino.Il forfait del campione serbo sembra delineare una strategia precisa: dopo la finale a Shanghai e la partecipazione al Six Kings Slam, Nole potrebbe aver già chiuso il suo 2024, un anno in cui ha centrato quello che lui stesso ha definito l’obiettivo primario: l’oro olimpico. Una scelta che si allinea perfettamente con le recenti dichiarazioni del numero uno al mondo, che aveva già manifestato un certo distacco sia dalle questioni di ranking che dalla corsa alle Finals torinesi.
    La posizione di Djokovic nella Race to Turin (sesto posto con 3.910 punti) gli garantirebbe teoricamente l’accesso al torneo dei Maestri anche senza passare da Parigi. Tuttavia, il 2024 segnerà comunque un record negativo nella sua straordinaria carriera: per la prima volta dal 2017, e solo la terza volta in assoluto, il serbo chiuderà una stagione senza conquistare nemmeno un titolo Masters 1000. Un dato che testimonia come questa sia stata una stagione sui generis, caratterizzata da obiettivi molto selettivi.
    Con l’assenza del sette volte campione delle ATP Finals (detentore del titolo dopo il successo su Sinner dello scorso anno), la battaglia per gli ultimi posti disponibili si fa ancora più avvincente. Se da un lato Sinner, Alcaraz, Zverev e Medvedev hanno già prenotato il loro posto al Pala Alpitour, dall’altro si profila una volata finale appassionante.
    Tre nomi su tutti potrebbero approfittare del forfait di Djokovic:– Casper Ruud, il norvegese dalle grandi ambizioni– Andrey Rublev, il russo alla ricerca di conferme– Alex de Minaur, l’australiano rivelazione della stagioneQuesti giocatori, tutti attualmente impegnati nei tornei ATP della settimana, hanno il destino nelle proprie mani. In particolare, Ruud e Rublev hanno concrete possibilità di superare il serbo nel punteggio prima dell’inizio del torneo parigino, potendo così ridisegnare la geografia delle Finals.
    Le prossime settimane saranno decisive per sciogliere diversi nodi: riusciranno gli inseguitori a scalzare Djokovic dalle posizioni che contano? Il campione serbo rischierà davvero di restare fuori dalla Race? E nell’eventualità di una qualificazione, deciderà di difendere il titolo a Torino?La risposta a questi interrogativi non tarderà ad arrivare, ma una cosa è certa: il finale di stagione del tennis mondiale si preannuncia più incerto e avvincente che mai, con o senza il suo Re.L’eventuale assenza di Djokovic alle Finals rappresenterebbe un colpo significativo per il prestigioso torneo di fine anno, ma potrebbe anche aprire nuovi scenari competitivi, dando vita a una conclusione di stagione quanto mai imprevedibile e spettacolare.
    La Race LIVE1. Jannik Sinner – 23 anni, 🇮🇹 ITA, 10330 punti ✓ Qualificato alle Finals 2. Carlos Alcaraz – 21 anni, 🇪🇸 ESP, 6710 punti ✓ Qualificato alle Finals3. Alexander Zverev – 27 anni, 🇩🇪 GER, 6265 punti ✓ Qualificato alle Finals4. Daniil Medvedev – 28 anni, 🇷🇺 RUS, 4820 punti ✓ Qualificato alle Finals5. Taylor Fritz – 26 anni, 🇺🇸 USA, 4290 punti6. Novak Djokovic – 37 anni, 🇷🇸 SRB, 3910 punti7. Casper Ruud – 25 anni, 🇳🇴 NOR, 3845 punti8. Andrey Rublev – 27 anni, 🇷🇺 RUS, 3660 punti9. Alex de Minaur – 25 anni, 🇦🇺 AUS, 3395 punti10. Tommy Paul – 27 anni, 🇺🇸 USA, 3135 punti11. Grigor Dimitrov – 33 anni, 🇧🇬 BUL, 3100 punti12. Stefanos Tsitsipas – 26 anni, 🇬🇷 GRE, 2915 punti13. Hubert Hurkacz – 27 anni, 🇵🇱 POL, 2630 punti14. Frances Tiafoe – 26 anni, 🇺🇸 USA, 2590 punti15. Holger Rune – 21 anni, 🇩🇰 DEN, 2475 punti16. Lorenzo Musetti – 22 anni, 🇮🇹 ITA, 2440 punti 17. Jack Draper – 22 anni, 🇬🇧 GBR, 2135 punti18. Arthur Fils – 20 anni, 🇫🇷 FRA, 2135 punti19. Ugo Humbert – 26 anni, 🇫🇷 FRA, 2115 punti20. Sebastian Korda – 24 anni, 🇺🇸 USA, 2010 punti
    Nota: I giocatori con il segno ✓ sono già qualificati alle ATP Finals.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Jelena Ristic: “Novak è il campione della gente comune”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    In una toccante intervista al quotidiano LA NACIÓN, Jelena Ristic, moglie di Novak Djokovic, ha offerto uno sguardo intimo sulla vita del campione serbo e sul suo impatto ben oltre i confini del tennis. La donna che ha accompagnato Nole dal suo esordio fino alla vetta del tennis mondiale rivela aspetti inediti del 24 volte campione Slam.Al timone della Fondazione Djokovic, Jelena porta avanti una missione chiara: “Vogliamo includere il maggior numero possibile di bambini nell’educazione infantile”, spiega. Il progetto, dedicato ai bambini da 0 a 6 anni, si concentra sull’apertura di asili in Serbia e sulla formazione di insegnanti e genitori. Un impegno che riflette i valori che la coppia trasmette anche ai propri figli, Stefan e Tara, che stanno gradualmente comprendendo l’importanza del lavoro del padre non solo come atleta.
    Nonostante viaggi meno frequentemente per seguire i figli, Jelena rimane un pilastro fondamentale nel team Djokovic: “Se possiamo aiutarlo a restare più tempo [nel circuito], lo faremo”, afferma. La sua emozione è stata palpabile durante la conquista dell’oro olimpico a Parigi: “Ero sugli spalti, in lacrime di gioia, già pensando a quale sarebbe stata la prossima sfida. Novak è un gigante nella capacità mentale e spirituale”.Per Jelena, la carriera di Novak va oltre i numeri e i record: “È stata una favola, un sogno impossibile che lui immaginava da bambino”. Sottolinea come il marito non fosse ossessionato dai risultati materiali, ma avesse trovato uno scopo più profondo che gli ha permesso di superare ogni aspettativa.La riflessione più significativa riguarda il legato di Djokovic: “Mi piace vederlo come un campione della gente comune, non dei ricchi”, afferma Jelena. “Viene da una famiglia semplice e lavoratrice. I suoi fan sono persone normali con lavori normali. Quando cammina per strada, tutti lo fermano, e questo gli dà energia per continuare. La sua più grande vittoria è essere il campione del popolo”.
    Queste parole di Jelena dipingono il ritratto di un campione che, nonostante abbia raggiunto ogni possibile traguardo sportivo, mantiene un legame profondo con le sue origini e con la gente comune che si identifica nella sua storia di successo partito dal basso.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Djokovic rinuncia al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Berrettini fuori di un posto dal Md

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    Il Masters 1000 di Parigi-Bercy 2024 non potrà contare quest’anno sulla presenza di Novak Djokovic. Certamente figurava nella Entry List, ma questo non è mai una garanzia di effettiva partecipazione. Secondo quanto riportato dal portale Sportklub, il serbo ha definitivamente deciso di non partecipare al torneo francese.
    La sua qualificazione alle ATP Finals dipenderà ora dai risultati dei suoi inseguitori, considerando che attualmente occupa la sesta posizione nella classifica stagionale, quindi ha buone probabilità di qualificarsi anche senza disputare altri tornei. Ruud, Rublev o De Minaur dovranno fare molto bene per poter superare il campione balcanico, ma bisognerà attendere per vedere come si evolverà la situazione.
    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Parigi Bercy (MD) Inizio torneo: 28/10/2024 | Ultimo agg.: 21/10/2024 20:19Main Draw (cut off: 42 – Data entry list: 03/10/24 – Special Exempts: 0/0)

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    L’ultimo ballo di Nadal e Djokovic: il serbo vince il terzo posto alla Six Kings Slam

    Novak Djokovic e Rafael Nadal nella foto – Foto getty images

    Novak Djokovic ha conquistato il terzo posto alla Six Kings Slam superando Rafa Nadal per 6-2 7-6, in quello che potrebbe essere stato l’ultimo capitolo di una delle più grandi rivalità nella storia del tennis.Il match ha rappresentato il 61° confronto tra i due campioni, un duello che negli ultimi 16 anni ha regalato al tennis mondiale 29 finali (16 vinte da Djokovic, 13 da Nadal).Il primo set ha visto un Nadal in difficoltà al servizio, con cinque doppi falli in momenti cruciali. Il maiorchino ha mostrato evidenti segni di ruggine agonistica, non riuscendo a contrastare la solidità di un Djokovic ancora al top del tennis mondiale. Perso subito il servizio, Nadal non è riuscito a trovare varchi nel gioco impeccabile del serbo.Nel secondo set, nonostante un nuovo break subito in apertura, Nadal ha mostrato lampi del suo tennis migliore, recuperando lo svantaggio e regalando al pubblico alcuni bei colèi. Sul 5-4 Djokovic, quando il match sembrava chiuso, Nadal ha tirato fuori l’orgoglio del campione, strappando il servizio al serbo e portando il set al tie-break. Qui, tuttavia, Djokovic ha prevalso, chiudendo l’incontro.
    Il momento più emozionante è arrivato dopo l’ultimo punto, quando i due rivali si sono stretti in un caloroso abbraccio, simbolo perfetto di una rivalità che ha scritto pagine indelebili nella storia del tennis. Come ha detto lo stesso Nadal annunciando il suo ritiro, “tutto ha un inizio e una fine”. E questo finale, più che un momento di tristezza, rappresenta l’occasione per celebrare una delle più grandi rivalità sportive di tutti i tempi.
    Exhibit Exhibition Six Kings Slam Djokovic N.67 Nadal R.26 Vincitore: Novak Djokovic ServizioSvolgimentoSet 2Risultato6-6 → 7-6Djokovic N.5-6 → 6-6Nadal R.5-5 → 5-6Djokovic N.5-4 → 5-5Nadal R.4-4 → 5-4Djokovic N.3-4 → 4-4Nadal R.3-3 → 3-4Djokovic N.2-3 → 3-3Nadal R.2-2 → 2-3Djokovic N.1-2 → 2-2Nadal R.1-1 → 1-2Djokovic N.0-1 → 1-1Nadal R.0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Djokovic N.5-2 → 6-2Nadal R.4-2 → 5-2Djokovic N.3-2 → 4-2Nadal R.3-1 → 3-2Djokovic N.2-1 → 3-1Nadal R.2-0 → 2-1Djokovic N.1-0 → 2-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Six Kings Slam: Sinner doma Djokovic in tre set, sabato giocherà la finale

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner conferma il suo momento magico battendo per la seconda volta in pochi giorni Novak Djokovic e staccando un posto per la finale del “Six Kings Slam”, ricca esibizione in corso a Riyadh, Arabia Saudita, dove sabato affronterà il vincente del derby spagnolo tra Alcaraz e Nadal. L’azzurro a differenza di Shanghai ha impiegato tre set per avere la meglio sul 24 volte campione Slam, per 6-2 6-7(0) 6-4, al termine un match a due volti. Infatti il n.1 del mondo ha dominato senza alcun problema il primo set, strappando due break e non dando mai l’impressione di soffrire le difese del rivale, troppo più potente nello scambio. Nel secondo set si è accesa la lotta, con Djokovic avanti e subito ripreso, ma la sorpresa è arrivata al tiebreak dove Sinner ha perso il primo punto e si è come eclissato di fronte all’aggressività del serbo. Nel terzo set grande lotta, con alcuni break e contro break, tra scambi intensi e qualche errore di troppo (vari doppi falli di Sinner, forse un po’ distratto). Alla fine Sinner si è preso il break decisivo sul 4 pari ed ha chiuso il match imponendo la sua maggior forza e pressione nello scambio.
    Sinner domina il primo set, gioca il tennis mostrato ieri contro Medvedev per consistenza e velocità, e Djokovic non riesce a star dietro all’italiano. Con un break nel secondo game scappa avanti subito 2-0, vince con totale agio i suoi turni di servizio e sul 5-2 in risposta strappa il secondo break al serbo, chiudendo per 6-2 al secondo set point. Un parziale dominato, efficace al servizio e molto più aggressivo nello scambio.
    Il secondo set inizia con Djokovic più pimpante, avanza nel campo e mette pressione, tanto da ottenere il break che lo manda subito avanti 1-0, e poi 2-0 con un game solido, vinto a 30. Arriva la reazione del n.1: aumenta la velocità dei colpi e vince 8 punti di fila, strappando il contro break che impatta lo score 2 pari, dimostrazione di forza brutale di Sinner. Il set avanza sui game di servizio, non ci sono chance in risposta e si arriva al tiebreak. Qua è bravissimo Djokovic a vincere il primo punto in risposta, duro scambio chiuso con un’accelerazione splendida. È il classico “big-point” che spacca l’equilibrio, il serbo serve bene, è aggressivo col diritto dal centro del campo e improvvisamente Sinner cala, anzi crolla. Vince sette punti di fila Novak, tiebreak dominato e un set pari.
    Il terzo set è assai più animato, scatta la lotta e la bagarre. Sinner va subito avanti di un break, al termine del game più lottato del match; subito reagisce il serbo, contro break alla seconda chance da 15-40, e 1 pari. Durissimo il quinto game: Sinner ha ben 4 palle break (dal 30-40), ma non riesce a sfruttarle, molto preciso Djokovic nei punti decisivi, bravo a salire 3-2. Poi è Sinner a ritrovarsi sotto 15-40 nel game successivo, ma aziona la qualità del rovescio e anche un paio di buoni servizi, per il 3 pari. L’azzurro è bravo a mettere pressione in risposta nel settimo game, provoca un doppio fallo del rivale in apertura e poi altri due errori del serbo, che si ritrova di nuovo sotto 15-40. Stavolta Djokovic non si salva, sbaglia malamente un diritto, colpendo la palla con scarso equilibrio, errore che manda avanti 4-3 e servizio Sinner. Sembra un po’ stanco l’italiano, non spinge su ogni scambio, ma quando lascia correre il braccio a tutta è evidente come Djokovic non riesca a tenere quel ritmo. Non serve nemmeno bene il n.1, pure un doppio fallo, e con un errore sotto rete concede una palla del contro break. Non la gioca bene l’azzurro, smorzata ok ma poi sbaglia la direzione del passante e Novak chiude di volo. 4 pari. Ha un reazione stizzita all’errore Sinner, non usuale per lui, ma sfrutta la rabbia per spingere ancor più in risposta e prendersi un altro break sul 30-40 con una pressione asfissiante. Jannik serve per il match sul 5-4, il diritto lo supporta (bellissimo un vincente lungo linea sul 15 pari) e chiude con un Ace al primo match point. Un match duro anche fisicamente, visti i molti scambi.

    Mario Cecchi
    Djokovic N. 🇷🇸 – Sinner J. 🇮🇹Exhibit Exhibition Six Kings Slam Djokovic N.274 Sinner J.66 (0)6 Vincitore: Jannik Sinner ServizioSvolgimentoSet 3Sinner J.4-5 → 4-6Djokovic N.4-4 → 4-5Sinner J.3-4 → 4-4Djokovic N.3-3 → 3-4Sinner J.3-2 → 3-3Djokovic N.ServizioSvolgimentoSet 2Djokovic N.Djokovic N.3-4 → 4-4Djokovic N.Sinner J.0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Djokovic N.2-5 → 2-6Djokovic N.Djokovic N.0-1 → 0-2 LEGGI TUTTO

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    L’incredibile record di Sinner contro Djokovic (e altre statistiche di Jannik dopo il successo a Shanghai)

    Jannik Sinner celebra il successo a Shanghai 2024

    Il mondo del tennis celebra l’ennesima bellissima vittoria di Jannik Sinner, dominante anche al Masters 1000 di Shanghai, suo settimo titolo nel 2024 e terzo nella categoria massima a livello ATP. Con il successo agli Australian Open e US Open e il netto dominio nella classifica ATP, che lo vedrà chiudere la stagione da n.1, nessuno mette in dubbio il suo ruolo di miglior tennista al mondo in questa fase storica. Bellissime le parole spese da Novak nel corso della premiazione a Shanghai, dove ha affermato si rivedersi in Sinner per molti aspetti. Un’investitura che vale quanto un grande torneo o l’ennesimo record. Proprio un nuovo record segnato da Sinner con il trionfo in Cina merita di essere sottolineato, e riguarda proprio le sfide contro il serbo, il giocatore più vincente dell’era moderna del gioco.
    Infatti Jannik ha sconfitto il 24 volte campione Slam nella finale di Shanghai senza concedere alcuna palla break al fortissimo avversario, dato straordinario vista la qualità in risposta – e valore generale – di Novak. Non è la prima volta che accade: Sinner infatti ha sconfitto Djokovic anche all’Australian Open 2024 (in un match 3 su 5) senza concedere alcuna palla break. È un record assoluto: il campione azzurro infatti è diventato il primo giocatore a non aver concesso nemmeno una palla break in due partite consecutive contro Novak Djokovic (fonte Opta). Un dato singolare ed eccezionale, che conferma quanto Jannik sia migliorato al servizio, nella gestione dei suoi turni di battuta e a livello di concentrazione. Può sembrare una cosa piccola, ma non lo è affatto. Djokovic in carriera ha giocato la bellezza di 1346 partite ufficiali a livello ATP. Nessuno era mai riuscito a lasciarlo a secco di chance di break in due head to head consecutivi. Incredibile.
    Oltre a questa curiosità, ci sono altre statistiche notevoli segnate da Sinner.
    – Jannik è il terzo giocatore a vincere Australian Open, US Open e 3 o più ATP Masters 1000 su campi in cemento in una singola stagione, dopo Roger Federer (2006) e Novak Djokovic (2011, 15). Sinner è il più giovane dei tre.
    – Dominante su hard court: Sinner è solo il quinto giocatore di età pari o inferiore a 23 anni nell’era Open a vincere 6 o più titoli ATP su campi in cemento in un anno solare, dopo Jimmy Connors (1973), Ivan Lendl (1981), Pete Sampras (1994) e Roger Federer (2004).
    – Con i suoi 23 anni e 58 giorni, Sinner è il giocatore più giovane ad aver vinto il Masters 1000 di Shanghai
    – È anche il più giovane ad aver vinto 3 titoli ATP Masters 1000 in un anno solare da Rafael Nadal nel 2009 (lo spagnolo ci riuscì a 22 anni e 334 giorni).
    Sinner spaziale, il libro dei suoi primati si aggiorna continuamente. È bellissimo vedere come Jannik stia, torneo dopo torneo, seguendo le orme di campioni epocali come Djokovic, Federer, Nadal, Sampras, Lendl… tennisti eccezionali che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del nostro sport. Bravissimo Jannik!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic: ‘Sinner superiore nei momenti cruciali, ma il mio livello resta alto. Una delle mie peggiori stagioni, ma sono soddisfatto”

    Novak Djokovic classe 1987 – Foto Getty Images

    D: Novak, oggi la fortuna non è stata dalla tua parte, ma quali aspetti positivi trai da queste due settimane a Shanghai?NOVAK DJOKOVIC: Credo ci siano diversi elementi positivi da considerare. Innanzitutto, ritengo che il livello del mio tennis sia stato davvero elevato in questo torneo, probabilmente il migliore dopo i Giochi Olimpici in termini di gioco, prestazione e combattività.Ho dato il massimo stasera. Considerando le circostanze, forse non mi sentivo al cento per cento in forma, ma devo riconoscere grande merito a Jannik per aver giocato meglio di me nei punti cruciali, e questo ha fatto la differenza. Meritava di vincere, è stato semplicemente superiore nei momenti importanti. Ciononostante, credo di aver giocato comunque una buona partita anche in finale oggi, il che mi dà motivo di credere di poter ancora competere a questo livello con i migliori giocatori del mondo. Spero di mantenere questo standard nei prossimi mesi e anche in futuro.
    D: Non esattamente il risultato che desideravi oggi, ma un torneo complessivamente straordinario. Potresti parlarci della tua resilienza e perseveranza a questo punto della carriera?NOVAK DJOKOVIC: La mia principale motivazione deriva dall’amore e dalla passione per questo sport, oltre al desiderio di continuare a competere. Sono proprio queste partite e sfide che ancora cerco: potermi misurare con i migliori giocatori del mondo, sui palcoscenici più prestigiosi, nelle finali dei più grandi tornei.È per questo che lavoro e continuo a spingermi oltre. Non so cosa mi riservi il futuro, cercherò semplicemente di seguire il flusso e valutare le mie sensazioni momento per momento. Ho ancora intenzione di competere e giocare la prossima stagione e, beh, vedremo fin dove arriverò.
    D: Qual è il programma per il resto della stagione?NOVAK DJOKOVIC: Il piano è di tornare a casa, ma in realtà, la prossima settimana c’è il Six Kings Slam in Arabia Saudita, quindi parteciperò a quello. Poi valuterò dove giocare successivamente.
    D: Sei andato così vicino al tuo 100° titolo in singolare in carriera. Quanto è importante per te raggiungere questo traguardo e cosa ha significato essere stato così vicino oggi?NOVAK DJOKOVIC: Beh, sarebbe un bonus se dovesse accadere. Certamente speravo accadesse oggi, ma non era destino. Devo continuare a impegnarmi per realizzarlo in un futuro prossimo, si spera. Non è un obiettivo di vita o di morte per me; penso di aver raggiunto tutti i miei più grandi traguardi in carriera. In questo momento, la mia attenzione è rivolta principalmente agli Slam e a vedere fino a che punto posso spingermi.Finché riuscirò a esibirmi come ho fatto questa settimana, e penso di poter competere alla pari con i grandi giocatori, sentirò ancora il bisogno di continuare a gareggiare e la motivazione per essere qui. Vedremo quanto durerà questa sensazione.
    D: La fine della stagione si sta avvicinando. Come ti aspettavi che andasse l’intera stagione all’inizio dell’anno e sei soddisfatto della tua prestazione fino ad ora?NOVAK DJOKOVIC: Beh, rispetto alla maggior parte delle mie stagioni precedenti, questa è stata una delle peggiori in termini di risultati. Ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato un momento in cui non avrei vinto Slam e mantenuto quel livello altissimo per così tanti anni consecutivi.E va bene così. Sono felice della mia medaglia d’oro alle Olimpiadi, che era l’obiettivo principale per quest’anno. Certo, avrei voluto ottenere almeno un titolo del Grande Slam o vincere un grande torneo, ma va bene così, è andata come è andata. È il tipo di stagione che devi semplicemente accettare e abbracciare. Sono più che soddisfatto di ciò che ho ottenuto nel corso della mia carriera, quindi vedrò quali nuove sfide mi attendono.
    D: Potresti commentare quali aspetti del gioco di Jannik ti ricordano te stesso?NOVAK DJOKOVIC: In generale, ogni colpo del suo repertorio. Ha migliorato enormemente il servizio, che è diventato una grande arma. È molto aggressivo da fondo campo, non appena ha una palla più corta, prende l’iniziativa. È molto solido sia di dritto che di rovescio, non commette troppi errori e cerca costantemente di togliere tempo all’avversario. Questo mi ricorda me stesso nel corso della mia carriera: è quello che ho fatto per così tanti anni con costanza, giocare un tennis a ritmo elevato, togliendo tempo all’avversario, in un certo senso “soffocandolo”, se vogliamo. È questo l’obiettivo: far sentire i tuoi avversari sempre sotto pressione con i tuoi colpi, la tua velocità, la tua presenza in campo. Jannik ha questa qualità e quest’anno è stato incredibilmente costante, davvero impressionante.
    D: La Cina ha dei tifosi molto leali e di supporto nei tuoi confronti. Immagino che tu abbia molte storie da raccontare, ma se dovessi nominare un momento specifico, un fan particolare o un regalo speciale, cosa diresti del tuo soggiorno in Cina?NOVAK DJOKOVIC: È difficile sceglierne uno perché, sinceramente, questi momenti speciali accadono quasi quotidianamente. Non ho questo tipo di supporto incredibilmente appassionato e devoto in nessun altro posto al mondo.In Cina, le persone aspettano letteralmente giorno e notte. Sono stato qui quasi due settimane e ogni singola notte sono lì davanti all’hotel, così come la mattina quando vado al tennis. È incredibile.Non so come esprimere la mia gratitudine. A volte è quasi imbarazzante, sai, che vengano ogni singolo giorno e mostrino così tanto amore, cura e rispetto. È un’esperienza unica, diversa da qualsiasi altro posto al mondo, senza dubbio. LEGGI TUTTO