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    Kyrgios accusa l’ATP: “Il continuo cambio di palle alla fine ha colpito il polso di Djokovic”

    Nick Kyrgios insieme a Novak Djokovic

    Continua a rimandare il ritorno in campo per i postumi del grave infortunio al ginocchio, ma la sua lingua resta tagliente e i suoi commenti sempre più sferzanti. Parliamo ovviamente di Nick Kyrgios, che stavolta sul social X (ex Twitter) spara a zero contro l’ATP per il continuo cambio di palle, che a suo dire ha finito per provocare l’infortunio al polso del n.1 Novak Djokovic. Il serbo in United Cup ha perso il suo match contro l’australiano De Minaur, e per due partite consecutive ha mostrato fastidi al polso destro che l’hanno fatto ricorrere al medico in campo e trattamenti del proprio fisioterapista nel corso dei suoi allenamenti.
    “Il continuo cambio di palle alle fine ha colpito il polso di Novak”, scrive Nick. “L’ATP deve davvero fare qualcosa per questo problema. I giocatori soffrono tutto il tempo“.
    “Ok, alcuni pensano che io stia togliendo il merito ad Alex, sono semplicemente degli stupidi. Demon è un giocatore eccezionale e merita ogni successo che ottiene. Inoltre, per le persone che pensano che le palle non siano un fattore abbastanza grande da provocare un infortunio in un atleta, sono ingenui. Il carico sul gomito e sul polso di un giocatore durante l’impegnativa stagione è enorme”.

    Change of balls every week finally got to novaks wrist 😭 the atp really need to do something about this problem. Players suffer all the time 🙏🏽
    — Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) January 3, 2024

    Le richieste sempre più esplicite da parte dei giocatori di tutti i livelli per avere una selezione di palle più coerente ha costretto l’ATP a mettere sul tavolo la questione, tanto che nel corso dell’ultima edizione delle Finals a Torino Gaudenzi ha parlato con vari giocatori del tema. Hasek Pospisil, braccio destro di Djokovic nell’ideazione della PTPA, è tra coloro che hanno espresso le loro preoccupazioni su questo problema, fermamente convinto che il cambio di palle da torneo a torneo, quasi ogni settimana, stia mettendo a rischio la salute dei giocatori. “Qualche anno fa si discuteva sul fatto che l’ATP/WTA volessero rallentare il gioco per avere punti più lunghi per i fan. Il risultato è stato che le palle sono diventate sempre più pesanti e, sorpresa sorpresa… stanno uccidendo i nostri corpi” scrive il canadese. “Quasi tutti i giocatori con cui ho parlato si sentono allo stesso modo. Non ho mai visto così tanti infortuni al polso, al gomito e alla spalla nello spogliatoio. Se non si cambierà rotta su questi cambiamenti di palle, la situazione potrà solo peggiorare”.
    Djokovic in realtà non ha messo sul tavolo degli imputati le palle, affermando che sono cose che “capitano all’inizio di una stagione”, ma non si è dilungato in particolari. Vedremo se finalmente ATP e WTA prenderanno una decisione in merito, accogliendo le pressanti richieste dei giocatori.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Kyrgios vede vicino il ritiro e spara contro la parità salariale

    Nick Kyrgios

    Non gioca dallo scorso giugno a Stoccarda Nick Kyrgios, ma nell’ultimo periodo il discusso talento australiano fa notizia quasi ogni giorno con dichiarazioni e annunci da prima pagina.
    Nel podcast On Purpose il nativo di Canberra è assai dubbioso sull’opportunità di tornare a giocare. Da un lato sente di aver ancora qualcosa da dare in campo, ma dall’altra il suo corpo e la sua testa danno segnali inequivocabili di una fine molto vicina. “Se dipendesse da me, onestamente non vorrei più giocare a tennis. Ho ancora tanto da dare ma, non mi sento di poter giocare ancora a lungo. Sono esausto, mi sento esaurito, ho già subito tre operazioni nella mia carriera. Ho 28 anni e quello che ho sempre desiderato è mettere su famiglia, non provare dolore ogni giorno. Ogni giorno quando mi alzo, sento dolore quando cammino. È una situazione piuttosto difficile”. Una dichiarazione che spiega ulteriormente la sua decisione di saltare anche l’edizione 2024 degli Australian Open. Il ginocchio operato nei primi mesi del 2023 non sembra tornare al 100% e questo complica terribilmente il proseguo della sua carriera che, nel 2022, aveva raggiunto l’apice con la finale a Wimbledon.
    Oltre a quest’aggiornamento sulle proprie condizioni, Kyrgios spara a zero sulla parità salariale tra uomini e donne. Mentre nel mondo c’è un ampio movimento a favore di una totale parità di prize money nei tornei WTA con quelli ATP, secondo Nick non è affatto giusto che le donne vengano ricompensate quanto gli uomini, visto che il loro impegno in campo – soprattutto negli Slam – non è paragonabile. Così Kyrgios al magazine The Athletic: “Ho giocato quattro ore agli Australian Open, poi Svitolina è entrata sullo stesso campo, ha giocato circa 40 minuti e siamo stati pagati entrambi allo stesso modo“. Parole queste che alimenteranno un dibattito già assai acceso…
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios: Il ritorno, la sfida e la battaglia contro i Media

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios si prepara per il suo ritorno nella prossima stagione tennistica. Sebbene non parteciperà all’Open di Australia, ha in programma di tornare in campo non appena sarà completamente recuperato dai suoi problemi fisici. In un’intervista, Kyrgios ha parlato della sua esperienza come il “cattivo ragazzo” del circuito, della sua epoca più buia e della sua lotta contro i media.
    La Mancanza del Tennis“È difficile per me perché quando mi allontano dallo sport per tanto tempo, in realtà non mi manca, e questo mi spaventa”, ha confessato Kyrgios in un’intervista per il programma di Youtube ‘On Purpose’ di Jay Shetty. “Durante questo tempo, posso passare più tempo con la mia compagna, la mia famiglia e fare tutte queste cose che mi sono perso. La mia vita è incredibile ora, ma mi manca un po’ giocare a tennis, è tutto ciò che ho conosciuto da quando avevo sette anni”.
    La Sua Infanzia“Odiavo il tennis da bambino. Ero molto in sovrappeso, quindi mia madre mi disse che dovevo fare qualcosa, fare sport. Mi trascinò sui campi da tennis locali e ricordo che piangevo tutto il giorno. Non volevo essere lì. Dopo qualche settimana, il mio allenatore disse: ‘Oh, sta imparando abbastanza velocemente’. E da quel momento, i miei genitori si sacrificarono, non avevano nulla”.
    Il Suo Periodo Più Bui nel 2019“Stavo bevendo ogni sera. Era un dolore autoinflitto. Avevo amici intorno a me che mi dicevano che non era sano e li ignoravo. Poi mi sono trovato in un reparto psichiatrico a Londra e il giorno dopo dovevo giocare contro Nadal. Mi dissero che dovevo restare lì due settimane per essere per una valutazione. Ma il giorno dopo stavo giocando contro Nadal. È stato duro, guardo indietro e non so come sono uscito da tutto questo”.
    Il Suo Obiettivo nei Grand Slam“Ora sto bene, voglio solo giocare uno o due anni in più, essere al top e sotto i miei termini. Mi piacerebbe essere come Novak, che è quasi sempre sano, ma ci vuole tempo, forza e costanza per tornare a giocare a un alto livello. Non voglio tornare e giocare decentemente. Stavo competendo per i Grand Slam, voglio tornare a quel livello. Quindi potrebbe volerci un po’ più di tempo”.
    La Sfida con i Media“È uno sport molto privilegiato per i bianchi, quindi sono stato in una situazione complessa fin dall’inizio. Ero di colore e avevo una grande personalità. Quindi ho sempre cercato di giocare contro molto più di semplicemente battere i migliori giocatori del mondo, che è già abbastanza difficile. Penso che sia per questo che sono un po’ più stanco del tennista medio.”Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios rimanda il suo ritorno in campo: L’australiano non si sente ancora pronto per competizioni di alto livello come l’Open di Australia 2024

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios posticiperà il suo ritorno sui campi da tennis, non sentendosi ancora completamente recuperato dai problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dalle competizioni per mesi, derivanti da un grave problema al ginocchio.
    L’atleta australiano non si ritiene sufficientemente ristabilito e crede di non essere in forma per partecipare a un evento così importante come l’Open di Australia 2024. C’erano grandi aspettative per il suo ritorno al prestigioso torneo, ma la sua priorità è arrivare a Wimbledon 2024 in piena forma e consapevole che competere ora potrebbe mettere a rischio la sua salute.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios e il dubbio Australian Open. Il finalista di Wimbledon sempre più in sospeso

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Si è parlato molto del nome di Nick Kyrgios in vista del prossimo Open di Australia 2024. Alcune settimane fa, mentre lavorava come commentatore per Tennis Channel, l’australiano ha confermato di essere ancora nel processo di recupero e di sperare di far parte del primo Grande Slam dell’anno. In seguito, Craig Tiley ha parlato, lasciando in sospeso la sua partecipazione e facendoci capire che nulla è certo.
    Oggi poteva essere un giorno molto importante per sapere se Nick tornerà presto in campo e non c’è traccia di lui nella Entry List del torneo: non ha deciso di utilizzare il suo ranking protetto per iscriversi a giocare a Melbourne, il che lo lascia solo con l’opzione di utilizzare un invito dell’organizzazione (che non ha nemmeno incluso il suo nome nella prima serie di wildcards). Sarà una decisione dell’ultimo momento, il che dimostra che ci sono ancora dubbi sul suo ritorno nel circuito nei prossimi mesi.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Kyrgios a cuore aperto: “Bevevo ogni notte, mi odiavo e mi tagliavo. Murray mi è stato vicino”

    Nick Kyrgios

    Si parla molto in Australia di Nick Kyrgios in queste settimane. Il discusso talento di Canberra non ha ancora sciolto la propria riserva sulla sua partecipazione all’edizione 2024 degli Australian Open e dei tornei in preparazione, clou dell’estate tennistica australiana. Il team di Davis guidato da Lleyton Hewitt ha brillato a Malaga, sconfitto solo da Jannik Sinner e compagni, ma, croce e delizia, sulla bocca degli appassionati “down under” resta sempre lui, il “maledetto” Nick. Talento e terribile sregolatezza, dai bassifondi di una vita complicata alla finale di Wimbledon, quasi senza allenarsi come un Pro, autodistruggendosi. Proprio questo Kyrgios ha raccontato nel corso del programma Piers Morgan Uncensored su TalkTv, i suoi momenti più bui, ora per fortuna alle spalle.
    “È stato un periodo piuttosto buio” racconta Nick. “Ho vinto tornei nel circuito professionistico bevendo tutte le sere, auto lesionandomi, bruciandomi cose sul braccio, tagliandomi il corpo per divertimento. Farmi del male era diventata una dipendenza. Odiavo me stesso. Odiavo svegliarmi ed essere Nick Kyrgios“.
    Una fase della sua vita tremenda, che è riuscito a superare parlandone e spingendo altre persone colpite come lui da depressione a fare altrettanto. “Sento che, dopo essermi aperto e aver raccontato tutti questi problemi, sono stato in grado di aiutare molte persone. Mi sento come se fossi stato un faro per tanta gente che sta attraversando un momento difficile. Quando ci si sente sopraffatti, ricorrendo alla droga o all’alcol, è necessario diventare consapevoli della situazione e aprirsi. Posso identificarmi con loro. Questa è stata la cosa più potente che mi è capitata nella mia carriera: che le persone vengano da me con problemi reali. Mi mandano foto su Instagram, messaggi diretti, in cui dicono di volersi suicidare. Ho avuto conversazioni con queste persone, a volte anche telefonate. Noto che fa la differenza poter parlare con loro, raccontare e spingere fare altrettanto, e mi rende davvero orgoglioso”.
    Kyrgios racconta che nei momenti più bui della sua vita Andy Murray gli è stato molto vicino. “Andy mi è sempre stato di grande supporto, fin dagli inizi della mia carriera. Appena arrivato al circuito, ha visto che avevo tanto talento da affinare e tanto lavoro da fare, quindi mi ha subito messo sotto la sua ala protettiva. Poco dopo ha capito che ero un giocatore “da allenare” e che stavo costruendo la mia strada, ma è rimasto sempre lì per qualunque cosa avessi bisogno. Un giorno ha visto i segni delle ferite che mi auto infliggevo e mi ha chiesto ‘Che cosa hai sul braccio?’ A quel tempo stavo davvero molto male. Ovviamente Andy cercava di darmi consigli e di aiutarmi, ma ero così chiuso in me stesso che in quel momento non sentivo nulla. Ma lui c’era. Ancora oggi gli sono molto grato, lo ringrazio moltissimo per quello che ha fatto per me” conclude Nick.
    Kyrgios ha subito nei primi mesi dell’anno un intervento molto delicato al ginocchio. Ha cercato di rientrare sull’erba di Stoccarda a giugno, ma si è reso conto che la sue condizioni erano tutt’altro che ideali a tornare a competere. Quindi ha saltato il resto dell’anno, continuando la riabilitazione. Craig Tiley presentando gli Australian Open 2024 ha affermato che Nick dovrebbe giocare, ma che “il problema che sofferto al ginocchio è molto serio, tanti sportivi sono stati costretti a ritirarsi per colpa di un infortunio simile”. Parole che pesano come un macigno sul futuro di Nick. Il finalista di Wimbledon 2022 è intervenuto in vari programmi, è stato anche opinionista nel corso delle ATP Finals di Torino per Tennis Channel, ma è sempre rimasto molto vago sul proprio rientro in competizione. Non resta che attendere le sue prossime mosse, sperando di poterlo rivedere presto in campo. Solo per giocare a tennis, la cosa che gli riesce meglio.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Da commentatore a critico: Kyrgios e le sue frecciate ai grandi del tennis. Corregge un utente su Sinner. Poi attacca Boris Becker ed il tedesco dice la sua su A. Zverev

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios sta apprezzando il suo ruolo di commentatore e analista di tennis. Dopo aver terminato la sua collaborazione con TennisChannel la scorsa settimana, Kyrgios sembra sentire la mancanza di quest’attività ed ha condiviso la sua opinione sui social media. Ha approfittato dell’occasione per ricordare che nel 2017 era riuscito a battere Djokovic in due settimane consecutive ad Acapulco e Indian Wells. In risposta a un tweet che suggeriva che Sinner potrebbe essere l’incubo di Djokovic, Kyrgios ha commentato sarcasticamente che il tennista serbo dorme sogni tranquilli considerando il suo conto in banca e i successi raggiunti. Ha anche criticato Boris Becker per le sue osservazioni su Carlos Alcaraz, sostenendo che il giocatore spagnolo avrebbe dominato Becker in un ipotetico incontro al massimo livello.
    Becker, in un’intervista per Eurosport, ha discusso di vari argomenti, inclusi Djokovic e Alcaraz. Ha espresso anche la sua opinione su Alexander Zverev, spesso trascurato dagli analisti. Secondo Becker, Zverev, che è stato “Maestro”, top-3 e finalista in un Grand Slam, gioca motivato dal sentirsi sottovalutato e vuole dimostrare che il suo miglior tennis deve ancora arrivare. Becker ritiene che Zverev non riceva il rispetto che merita dagli esperti di tennis e considera suo padre la persona più adatta a guidare la sua carriera.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Holger Rune, il diamante grezzo di Becker. Nick Kyrgios: Da campione in campo a voce del Tennis in TV. Alexander Blockx, dall’Australia Open Junior al professionismo. Carlos Alcaraz ed il suo nuovo recod

    Nick Kyrgios nella foto

    Boris Becker e Holger Rune sono la nuova coppia di moda nel mondo del tennis. Entrambi hanno unito le loro strade per perfezionare ulteriormente il danese, che attualmente sta partecipando alle ATP Finals. Il tedesco è tornato nel circuito come allenatore e sa che può ottenere molto da un Rune destinato a raggiungere grandi successi: “Lo vedo come un diamante grezzo da lucidare”, ha confessato Becker nel podcast di Eurosport, “Das Gelbe vom Ball”. Non sarà facile, poiché il danese ha un carattere particolare, sebbene nulla che Boris non possa gestire: “Mi piacciono quegli slanci emotivi in campo. Novak Djokovic era lmolto simile a lui alla sua età”, ha spiegato.Da ottobre lavorano insieme e il tedesco spera di continuare per molto tempo alla guida di qualcuno come Rune, un’opportunità che non poteva lasciarsi sfuggire: “Dopo tutto, amo il tennis. E quando uno dei migliori ventenni del mondo mi chiede se sono interessato, chi dice di no non ha nulla a che fare con lo sport”.
    Alexander Blockx ha inaugurato il suo particolare conto di vittorie nel circuito Challenger, dopo aver superato le qualificazioni nell’evento svedese di Danderyd e aver vinto al primo turno contro l’austriaco Neuchrist. Questo è un ulteriore segno dell’enorme potenziale del campione dell’Open di Australia Junior 2023, che è deciso a fare il salto al professionismo nei prossimi mesi. Sarà un giocatore da tenere d’occhio per il prossimo anno, dove aspira a farsi notare in tornei importanti.
    Vestito in modo impeccabile e con un ampio sorriso, Nick Kyrgios è apparso per la prima volta su Tennis Channel per realizzare il suo sogno di diventare commentatore televisivo. L’australiano, presente nella copertura della partita tra Medvedev e Zverev di ieri sera, ha confessato di essere nuovamente affamato di competizione, desideroso di lasciarsi alle spalle gli infortuni al ginocchio e al polso per riunirsi nel 2024 con tutti i suoi colleghi nello spogliatoio. Lo vedremo presto in campo?Rimarrà un po’ di più a guardare il tennis da fuori? Che ne pensate del suo lavoro come giornalista?

    Kygs is here!! @NickKyrgios gives an update on his injury, reviews the 2023 ATP season and gives a prediction for Zverev-Medvedev!#ATPFinals pic.twitter.com/8E5WPyvTLW
    — Tennis Channel (@TennisChannel) November 15, 2023

    Conquistare dieci vittorie contro i top 10 in una sola stagione avendo meno di 21 anni. Questo è il record di cui parliamo questa mattina, in un club dove solo tre giocatori possono entrare nel XXI secolo: Lleyton Hewitt, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz. Il murciano è stato l’ultimo ad aggiungersi a questa esclusiva lista di leggende precoci, sebbene abbia ancora margine per migliorare le sue cifre. In caso di vittoria domani contro Daniil Medvedev e di successo alle Nitto ATP Finals 2023, lo spagnolo ha l’opportunità di chiudere la stagione con 13 vittorie contro giocatori posizionati tra i primi dieci del mondo.Marco Rossi LEGGI TUTTO