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    Kyrgios rivela l’ambizione di diventare allenatore di un noto giocatore

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios non sa quanto a lungo continuerà la sua carriera tennistica, specialmente perché l’australiano ha detto che se un giorno vincesse un titolo Grand Slam, sarebbe il momento in cui ritirerà le sue racchette.Ora, Kyrgios ha rivelato di voler eventualmente assumere un altro ruolo nel mondo del tennis. Attivo sui social media durante la sua ripresa da un intervento al ginocchio sinistro, Kyrgios ha ricevuto una domanda sulla possibilità di diventare allenatore o mentore di un tennista. La risposta è stata chiara e sorprendente.
    “Sì, mi piacerebbe molto farlo! La persona che voglio aiutare è Holger Rune!”, ha condiviso l’australiano su Instagram, e ciò non è passato inosservato al danese stesso. Infatti, il tennista top 10 ha condiviso questa storia, semplicemente con una faccina sorridente. Accadrà un giorno? LEGGI TUTTO

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    Kyrgios si ritira da un altro torneo ma non è in dubbio per gli Australian Open

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios, la figura principale del tennis australiano nell’era post-Ash Barty, ha annunciato mercoledì un’altra battuta d’arresto nella sua preparazione agli Australian Open. Il tennista 27enne è ancora fuori per un infortunio alla caviglia e si è ritirato dall’ATP 250 Adelaide 2, confermando che non parteciperà a nessun torneo prima del Grand Slam del suo Paese.
    Daniel Horsfall, agente di Kyrgios, ha spiegato cosa sta succedendo. “Sta recuperando a buon ritmo, ma abbiamo capito che la scelta migliore sarebbe stata quella di non giocare ad Adelaide. Tuttavia, non c’è dubbio che sarà pronto per gli Australian Open”.Kyrgios ha programmato di giocare almeno una partita al torneo di esibizione di Kooyong, al quale parteciperanno, tra gli altri, anche il leader ATP Carlos Alcaraz. LEGGI TUTTO

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    Kyrgios: “Dopo che i giornalisti e i media insistono sul fatto che sono un male per il tennis e fanno di me un cattivo, sarò il protagonista del primo episodio della serie Netflix”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios, 27 anni, è uno dei protagonisti del primo gruppo di episodi della serie “Break Point” di Netflix, che ritrae il dietro le quinte del circuito mondiale, e non ha perso tempo prima di vantarsi di questo fatto. L’australiano risponde ai critici che dicono che è un male per il tennis.
    “Dopo che i giornalisti e i media insistono sul fatto che sono un male per il tennis e fanno di me un cattivo, sarò il protagonista del primo episodio della serie Netflix. Ho intenzione di far crescere il tennis e cercare di riportare questo sport sempre più in alto. In sostanza darò soldi a tutti coloro che sono coinvolti nel tennis, che in questo momento sembrano darmi contro. LEGGI TUTTO

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    United Cup: Forfait all’ultimo minuto per Nick Kyrgios

    Nick Kyrgios nella foto

    È una grande delusione nell’edizione inaugurale della United Cup: Nick Kyrgios si è ritirato all’ultimo minuto e mancherà alla squadra australiana, che gioca in casa. Sempre tra le figure più mediatiche in ogni torneo che disputa, il numero 22 della classifica ATP ha abbandonato il torneo all’ultimo minuto a causa di un infortunio alla caviglia, subito durante la Diriyah Cup.
    “Era qui ad allenarsi e ho parlato con lui in seguito. Il fatto che abbia annunciato così tardi il ritiro dimostra quanto volesse giocare. L’ha lasciata all’ultimo momento possibile. Speravamo che potesse giocare, ma purtroppo non può”, ha dichiarato il direttore della United Cup all’Herald.
    Da parte di Kyrgios, un membro del suo team ha spiegato l’accaduto: “Gli è stato consigliato di prendere misure precauzionali nelle due settimane prima degli Australian Open, in modo da avere le migliori possibilità di essere sano e in forma. Gli Australian Open sono la priorità, quindi dobbiamo fare il possibile per essere al meglio. È dispiaciuto di non poter contribuire al lancio della United Cup, ma speriamo che abbia un’altra occasione l’anno prossimo”, ha detto. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic torna in Australia un anno dopo lo scandalo. Kyrgios promette di giocare il doppio con Djokovic a Indian Wells se il serbo potrà entrare negli Usa

    Novak Djokovic classe 1987, n.4 del mondo

    Un anno dopo la controversia che ha portato Novak Djokovic ad essere espulso dall’Australia per non essere vaccinato, il 35enne serbo è tornato martedì nel paese che lo ha visto vincere il più importante torneo locale nove volte. Djokovic, autorizzato a gareggiare dopo che la cancellazione del suo visto è stata annullata – e l’Australia è passata a consentire l’ingresso ai cittadini stranieri non vaccinati – è già atterrato ad Adelaide per iniziare la preparazione al primo Grande Slam del 2023.Il numero cinque del mondo Djokovic giocherà l’ATP 250 ad Adelaide dal 2 gennaio prima di recarsi a Melbourne alla ricerca del 22° titolo del Grande Slam.
    Uno dei grandi colpi di scena nel mondo del tennis è avvenuto fuori dal campo. Nick Kyrgios era solito avere molti battibecchi con Novak Djokovic, ma quello che è successo al serbo in Australia all’inizio dell’anno ha cambiato tutto. Ora sono amici e Kyrgios ha persino lasciato una promessa su Instagram.“Se Novak riuscirà ad entrare negli Stati Uniti, giocheremo insieme il doppio a Indian Wells. Siete tutti pronti?” ha condiviso l’australiano nelle storie, di fronte a una domanda sulla “bromance” che i due hanno costruito da allora.Se questo duo diventerà realtà, l’enorme Centre Court di Indian Wells ospiterà almeno un evento principale di doppio. LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios spara ancora duro sulla terra rossa: “Ci sono troppi tornei su terra battuta in calendario. Ci sono giocatori nella top 100 che non conosco e che non riconoscerei nemmeno per strada”

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Nick Kyrgios può anche avere le capacità di esibirsi a un buon livello sulla terra battuta, ma è tutt’altro che un fan della superficie. Soprattutto, l’australiano ritiene che si giochi troppo sulla terra rossa, attaccando ancora una volta il modo in cui è impostato il calendario del circuito ATP.
    “L’ho detto tante volte e lo ripeto. Ci sono troppi tornei su terra battuta in calendario. Ci sono giocatori nella top 100 che non conosco e che non riconoscerei nemmeno per strada. Sono nella top 100 solo grazie ai tornei su terra battuta. Mi sembra una follia”, ha commentato.
    D’altra parte, mentre si trovava in Arabia Saudita per la Diriyah Cup, Kyrgios si è nuovamente schierato in difesa di Novak Djokovic. “Sono molto contento che giocherà gli Australian Open. Lo sport è fatto per unire le persone, mai per dividerle. Nessun torneo può essere considerato completo se non ci sono i più forti. Sa che sono stato l’unico tennista a prendere le sue difese quando ha avuto un problema reale, affrontando un intero Paese, e credo di essermi guadagnato il suo rispetto per questo. È lì che si vede che tipo di persone siamo, non in campo. Djokovic è ancora il migliore al mondo”.
    Poi ha parlato dei possibili vincitori slam nel 2023: “Ho la sensazione che non ci riuscirò. Rafa vincerà ancora una volta il Roland Garros, Djokovic solleverà il trofeo a Wimbledon e credo che agli US Open e agli Australian Open il grande favorito sarà Novak. Solo Medvedev potrà fare qualcosa. Mi piacerebbe vincerne uno ma, essendo realista, è difficile perché Djokovic è ancora molto dominante”.
    Poi sul Roland Garros: “La mia ragazza vuole conoscere Parigi, quindi giocherò il Roland Garros nel 2023. Mi farà sentire bene guadagnare un po’ di soldi in più, ma preferisco stare a casa. So che posso ottenere ottimi risultati sulla terra rossa. Ho battuto Roger, ho battuto Wawrinka, ho giocato una finale a Estoril. La mia ragazza vuole conoscere la città, quindi l’anno prossimo dovrò andare per forza ma senza molta voglia”. LEGGI TUTTO

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    Kyrgios “Ritorno in Davis? Non so, in patria ricevo troppe critiche”

    Nick Kyrgios

    Nick Kyrgios ha vissuto nel 2022 la miglior stagione in carriera, culminata con la finale a Wimbledon e molte altre prestazioni consistenti in estate. Tuttavia in Australia ha ricevuto dure critiche per aver scelto di non volare a Malaga per rappresentare il suo paese nella fase finale di Coppa Davis, competizione molto sentita in patria. Oggettivamente, se Nick fosse stato in campo in finale contro il Canada, forse l’insalatiera sarebbe tornata “down under”. Il capitano Lleyton Hewitt e Alex de Minaur hanno rivelato dopo la finale che entrambi hanno cercato di convincere Kyrgios a rendersi disponibile per Davis, ma lui si è rifiutato, sottolineando che non ha senso scendere in campo in un evento per il quale non sei “pagato a sufficienza”. In Australia non hanno preso bene il fatto che il rifiuto di Kyrgios è coinciso con la partecipazione alla ricchissima esibizione in Arabia, quindi non era solo il voler rimanere a casa che l’ha portato a rifiutare la nazionale.
    Su questo tema Nick si è espresso in un’intervista rilasciata a  AAP, nella quale si dice per nulla certo di tornare a rappresentare il suo paese nella competizione a squadre.
    “Aggiungere un’altra settimana in Europa a Malaga non era davvero ciò che desideravo. Se fosse stato in Australia, forse sarebbe stata una storia diversa. Ma chi lo sa? Non è sempre facile per me cancellare tutto ciò che in Australia viene detto negativamente su di me o sulla mia famiglia, non me lo merito, è curioso che vogliano davvero che io giochi, ma poi ti criticano sempre” afferma Kyrgios.
    “Sono sempre stato uno dei migliori giocatori al mondo, ho sempre mantenuto il massimo risposto nei confronti dell’Australia. Sento che questo è il primo anno in cui mi sono guadagnato il rispetto per quel che ho fatto sul tour da quando ho iniziato la mia carriera. Li ho rappresentati, li ho messi sulla mappa del grande tennis avendo prodotto una delle annate maschili di maggior successo nell’ultimo decennio per l’Australia, e ora credo di meritarmi considerazione, non credo sia colpa mia”.
    “A questo punto della mia carriera scegliere di venire in Arabia è stata una decisione facile, ora cerco solo il meglio per me” continua Nick, “Mi prenderò del tempo con la mia famiglia e la mia ragazza e mi godrò esperienze in giro per il mondo, e guadagnerò del denaro piuttosto che giocare una settimana in qualcosa in cui non sarei in grado di stare con la mia ragazza e non vengo pagato così bene. Questo non ha davvero senso per me e per la mia crescita come atleta”.
    Parole al veleno, che esternano una certa rabbia per un passato nel quale Nick è stato duramente criticato in patria. Di sicuro, quest’intervista non fa altro che buttare ulteriore benzina sul fuoco. LEGGI TUTTO

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    Nick Kyrgios è stato il miglior giocatore al servizio nel 2022? Le statistiche non mentono. Berrettini al quinto posto

    Nick Kyrgios nella foto – Foto GETTY IMAGES

    Terminata la stagione 2022, è tempo di analizzare tutto ciò che è accaduto e, per questo motivo, analizzeremo un aspetto sempre molto importante nel tennis: il servizio.
    C’erano molti giocatori che hanno quel colpo come arma letale, ma ce ne uno che è migliore di tutti gli altri. Nick Kyrgios. L’australiano, che è stato uno dei grandi protagonisti di questa stagione, ha presentato un’impressionante percentuale di ben 92,88% di game vinti sul suo servizio e si porta quindi a casa lo status di miglior server del mondo nel 2022.
    Ha preceduto, John Isner, che è stato il secondo giocatore con la migliore percentuale (91,71%) e Hubert Hurkacz (90,55%), che ha chiuso il podio.
    Migliore percentuale di giochi vinti al servizio nel 2022 ☄️🇦🇺 Nick Kyrgios (92,88%)John Isner (91,71%)🇵🇱 Hubert Hurkacz (90,55%)🇺🇸 Maxime Cressy (88,77%)🇮🇹 Matteo Berrettini (87,80%)🇷🇸 Novak Djokovic (87,71%) LEGGI TUTTO