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    Nazionali pallavolo, ufficiali i rinnovi di Velasco e De Giorgi (tra risate e sfottò)

    Gli Stati Generali della Pallavolo (QUI tutti i temi trattati) sono stati anche l’occasione, voluta dal presidente Giuseppe Manfredi, di porre la firma, che come detto ironicamente da De Giorgi “è l’unica che conta altrimenti i contratti non valgono”, sui nuovi contratti appunto dei due ct delle nazionali maggiori Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi. Un prolungamento che varrà per il prossimo quadriennio olimpico fino ai Giochi di Los Angeles 2028.Il resto degli staff verrà ufficializzato in seguito, ma entrambi i due ct hanno lasciato intendere che qualche novità dovrebbe esserci. Ad oggi l’unico che ha già firmato è Massimo Barbolini, secondo di Velasco nella nazionale femminile. Una firma “anticipata” su richiesta del tecnico per l’impegno negli Stati Uniti, nel nuovo campionato LOVB, che lo terrà impegnato fino ad aprile.Sia De Giorgi che Velasco, poi, hanno precisato quanto il doppio incarico non faccia per loro, ma comprendano ugualmente la necessità di altri allenatori di non staccare mai. “Io ho bisogno di tempo per studiare e per riflettere – ha argomentato Velasco –. Trovo difficile poter riflettere se appena finisco con la nazionale devo cominciare con un club, e viceversa. Oltre a caricare le pile, anche fisicamente, io durante l’inverno giro per tutte le società, parlo con gli allenatori, guardo gli allenamenti, prendo appunti, vado alle partite, oltre a guardare tutte, ma proprio tutte, le partite del campionato. Guardo meno la prima fase delle coppe europee perché è troppo facile per le squadre italiane, guardo quando arrivano più avanti. Per tutto questo ci vuole tempo, e io non potrei farlo se allenassi un club. Io devo guardare tutto con l’occhio dell’allenatore della nazionale, non dell’allenatore del club che deve preparare la partita”.Velasco ha poi chiuso con una battuta, che però tanto battuta non è. “A Ferdi (De Giorgi, ndr) ho detto: tu nei prossimi quattro anni devi perdere tutte le partite tranne quelle di qualificazione olimpica, altrimenti alle Olimpiadi non ci vai. Così poi se vinci un bronzo sei un eroe”. Questo a margine di un discorso sul famoso argento olimpico vinto con la nazionale maschile che lo fa arrabbiare ancora oggi perché, a suo dire, è stata la medaglia meno celebrata, a torto, della storia.“Perché quello che succede in Italia è che vincere non conviene. Se uno vince poi è condannato a vincere. Sempre. E se arrivi secondo in una manifestazione tutti a chiedersi come mai. E la cosa drammatica è quando a fare certe domande sono persone che hanno fatto sport. Noi abbiamo vinto 15-13 nella semifinale mondiale del 1990 col Brasile e sembra che abbiamo stravinto, ma abbiamo vinto per due palloni. E poi abbiamo perso per due palloni. E questo è il bello e il doloroso dello sport. La cosa che mi rende molto fiero è che quella squadra, dopo aver perso, non ha dato la colpa a nessuno. Nè tra di noi o all’arbitro o alla sfortuna. Che cosa abbiamo detto? Siamo stati zitti. Quel messaggio di educazione che ha dato quella squadra nel lontano 1996 dovrebbe essere preso a modello dalle nuove generazioni”.De Giorgi, ovviamente, grande uomo di comunicazione pure lui, umorista nato, ha subito colto la palla al balzo e rivolgendosi al presidente Manfredi ha detto “Oh, allora il programma per i prossimi quattro anni io ce l’ho, l’ha detto Julio. Mo, non è che stiamo a discutere pure quello che dice Julio”. Risate in platea e sul palco e occhiataccia, ironica anche questa, da parte del presidente federale.Poi De Giorgi ha concluso con un’altra battuta delle sue riguardo il contratto appena siglato: “Come categoria di allenatori bisogna ringraziare Julio perché lui, arrivando fino a Los Angeles, quindi alla sua veneranda età, ha alzato praticamente l’asticella. Adesso quando io firmo dei contratti e qualcuno mi dice che ho più di sessant’anni, dico ‘guarda che Velasco…”. Altre risate, altri applausi. Ora avanti tutta! Si riparte con lo spirito giusto, ma su questo non vi era dubbio alcuno.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    VNL 2025: svelate città ospitanti, gironi e calendari delle squadre maschili e femminili

    Sono già disponibili le date da segnare sul calendario! In vista della tanto attesa Volleyball Nations League (VNL) 2025, Volleyball World ha svelato le città ospitanti, i gironi, i calendari delle squadre e tutte le informazioni per l’acquisto dei biglietti dell’edizione ampliata e rinnovata del prestigioso torneo internazionale.I fan di tutto il mondo avranno l’opportunità di ritrovarsi in alcune delle città più iconiche per assistere ai match delle più forti squadre internazionali, pronte a  contendersi la vittoria della VNL.Calendario torneo femminile – Foto VolleyballWorldCalendario torneo maschile – Foto VolleyballWorldLe partite di apertura dei gironi femminili e maschiliLa prima settimana di gara del torneo femminile sarà dal 4 all’8 giugno a Ottawa (Canada), Rio de Janeiro (Brasile) e Pechino (Cina). Parallelamente, per il torneo maschile l’inizio è fissato per l’11 giugno a Quebec City (Canada), Rio de Janeiro (Brasile) e Xi’an (Cina). La seconda settimana di gareDal 18 al 22 giugno, invece il torneo femminile si sposta a Istanbul (Turchia), Hong Kong (Cina) e Belgrado (Serbia). A seguire, il torneo maschile si svolgerà dal 25 al 29 giugno a Burgas (Bulgaria), Chicago (USA) e Belgrado (Serbia).Per favorire il recupero degli atleti, il calendario del 2025 introduce una nuova settimana di pausa, prevista dal 30 giugno al 6 luglio, subito dopo la fine della seconda settimana del torneo maschile.L’ultima settimana della fase preliminareLe squadre femminili concludono la fase preliminare dal 9 al 13 luglio ad Apeldoorn (Paesi Bassi), Arlington (USA) e Kanto (Giappone). Quelle maschili invece disputeranno le loro ultime partite di questa fase dal 16 al 20 luglio a Gdansk (Polonia), Lubiana (Slovenia) e Kanto (Giappone).Le finali si svolgeranno dal 23 al 27 luglio per il torneo femminile e dal 30 luglio al 3 agosto per quello maschile. Presto verranno svelate le città che ospiteranno questi eventi imperdibili.Volleyball World è felice di collaborare con queste straordinarie città ospitanti, celebri per la loro ricca tradizione nella pallavolo e per l’eccellenza nell’organizzazione di eventi di alto livello. Con arene moderne, tifoserie appassionate e scenari iconici, queste città sono pronte ad accogliere la comunità globale della pallavolo per condividere insieme sfide emozionanti.Un’occasione imperdibile per vivere l’emozione della pallavolo dal vivo, con le migliori squadre del mondo pronte a sfidarsi per conquistare un posto sul podio: Acquista i biglietti qui.Tutte le novità per la VNL 2025Il torneo del 2025 inaugura una nuova era per la pallavolo internazionale, introducendo cambiamenti significativi per coinvolgere un numero ancora maggiore di appassionati in tutto il mondo.
    Espansione del torneo, con il numero di squadre che passa da 16 a 18 sia per il torneo maschile che per quello femminileDue nuove squadre nel torneo maschile: Cina e UcrainaDue nuove squadre nel torneo femminile: Repubblica Ceca e BelgioUna fase preliminare completamente rinnovata, con 216 partite nell’arco di tre settimaneOgni squadra disputerà 12 partite con gironi a rotazione, ogni settimana in tre città ospitantiPiù tempo dedicato al recupero e alla preparazione degli atleti, per garantire prestazioni di altissimo livelloGli appassionati di tutto il mondo potranno vivere ogni istante della competizione su VBTV, la piattaforma di streaming ufficiale di Volleyball World. È possibile abbonarsi già oggi per non perdere nemmeno un set, un attacco o una battuta!(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Qui e Ora: il 12 dicembre su Rai2 il film sull’Oro olimpico delle Azzurre

    L’11 agosto 2024 la Nazionale femminile di Julio Velasco chiude con la medaglia d’Oro la spedizione olimpica italiana a Parigi, una Ville Lumiere che per una notte ha brillato d’azzurro.

    Dal capolavoro compiuto da tredici splendide ragazze è nato il docufilm “QUI e ORA” che andrà in onda in prima visione il 12 dicembre in seconda serata su Rai 2. 

    “QUI e ORA” è un docufilm dedicato proprio alla cavalcata di Danesi e campagne che ha portato la Nazionale italiana a vincere la medaglia d’Oro all’Olimpiade di Parigi 2024 e ad entrare così nella leggenda del volley. Prodotto da Francesca Aiello per AF Project in collaborazione con la Federazione Italiana Pallavolo, scritto da Jacopo Volpi per la regia di Mario Maellaro, questo nuovo docufilm vuole raccontare il cammino della Nazionale Italiana di Pallavolo femminile che con questa splendida vittoria ha chiuso un percorso partito da molto lontano. Un racconto emozionante, una narrazione serrata, un susseguirsi di immagini e di racconti da chi ha vissuto quei momenti. Lacrime ed emozioni non mancheranno in un’ora abbondante di racconto. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gaia Giovannini in esclusiva: “L’oro olimpico? Tre mesi dopo ho ancora i brividi”

    Spesso basta un attimo per cambiare la propria vita. Questione di piccoli dettagli: una scelta ponderata può portare a grandi benefici ed è anche così che svolta una carriera. La piena maturazione tecnica e mentale che incontra il giusto ambiente, allenatori che credono in te e la fame di arrivare sono gli altri elementi necessari. L’ultimo anno è stato quello della sterzata per Gaia Giovannini: il salto in una nuova dimensione dove tutte le componenti precedentemente citate si sono allineate alla perfezione. Un arco temporale in cui sono racchiuse tappe dense di significato, come l’esordio assoluto con la maglia della nazionale e la vittoria della medaglia d’oro alle Olimpiadi.

    Ed è proprio dall’esperienza a Parigi 2024 che inizia la nostra intervista alla schiacciatrice originaria di San Giovanni in Persiceto, che dalla scorsa stagione è uno dei pilastri della Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia.

    foto Fipav/Tarantini

    Gaia Giovannini, campionessa olimpica con la nazionale italiana femminile di pallavolo: ti fa ancora effetto sentirlo dire, o ti sei abituata? Insomma, sei riuscita a realizzare tutto quello che avete fatto?

    “Sì, mi fa ancora un grande effetto. A distanza di tre mesi, ho realizzato quello che è successo e mi vengono i brividi al solo pensiero“.

    Se ripensi al vostro percorso a Parigi, qual è la prima istantanea che ti viene in mente?

    “Forse è una risposta un po’ scontata, ma direi la vittoria in finale. Allo stesso tempo, però, credo che ogni momento sia stato magico e fondamentale. Tutte le partite hanno avuto la loro importanza, in particolare quella contro la Serbia“.

    foto FIPAV/Tarantini

    Come si vive la finale olimpica? C’è chi dice che bisogna immaginarla come una partita qualunque.

    “È quello che abbiamo cercato di fare. Arrivate a quel punto del torneo, è normale avvertire nervosismo e tensione; tuttavia, abbiamo cercato di mettere da parte queste emozioni e trasformarle in grinta e determinazione, qualità che ci hanno contraddistinto contro gli Stati Uniti. Eravamo consapevoli di giocare la finale olimpica, ma alla fine possiamo dire di esserci godute la partita“.

    Quali sono stati i punti di forza che vi hanno permesso di essere dominanti alle Olimpiadi?

    “È stato fondamentale pensare a una partita alla volta. In questo modo siamo riuscite a concentrarci meglio sul presente. Inoltre, si percepiva una forte coesione tra di noi in campo, poiché eravamo unite da un grande obiettivo comune“.

    Prima della partenza per Parigi, avete avuto un colloquio individuale con il CT Velasco. Avete parlato di qualcosa in particolare?

    “Abbiamo svolto questo colloquio individuale principalmente per condividere i nostri pensieri, esprimere come ci sentivamo e comunicare a Julio ciò che volevamo dirgli“.

    foto Volleyball World

    Cosa ti porti dietro dall’estate azzurra? Il fatto di aver dato un contributo importante ai successi della nazionale in VNL e alle Olimpiadi ti ha dato maggiore consapevolezza dei tuoi mezzi?

    “L’esperienza con la nazionale mi ha trasmesso molti valori e, senza dubbio, mi ha aiutato ad avere maggiore fiducia in me stessa e nelle mie capacità“.

    Quando militavi nelle file dell’Anderlini in Serie B2 o ti sei confrontata per la prima volta con la Serie A vestendo la maglia di Montale, immaginavi di poter raggiungere risultati così importanti? Quando hai capito di avere le carte in regola per giocare in nazionale?

    “Non pensavo di riuscire a ottenere risultati così importanti nella mia vita. Tuttavia, indossare la maglia azzurra è sempre stato un mio obiettivo. Ci è voluto tempo, ma ho sempre creduto di potercela fare, prima o poi“.

    Pensi di avere più talento o dedizione?

    “Penso di possedere entrambe le qualità, ma forse ho un po’ più di dedizione; infatti, ho sempre dato il massimo per cercare di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata“.

    foto Volleyball World

    Ci sono stati dei momenti durante la tua carriera in cui hai vacillato nella sicurezza di voler fare la pallavolista professionista?

    “Quando ero più giovane non avevo piena consapevolezza di quello che volessi realmente fare. Diventare una pallavolista professionista è stato il risultato del percorso che ho seguito. Tuttavia, è sempre stato uno dei miei desideri“.

    Veniamo alla tua esperienza nelle Marche. Come ti trovi alla Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia e cosa ti piace maggiormente di questo club?

    “Mi trovo molto bene a Pesaro, a Vallefoglia e con la società. Credo che la Megabox sia un club che ogni anno mira a migliorarsi, e per me questa è una qualità importante“.

    foto Rubin/LVF

    Come descriveresti la squadra di quest’anno?

    “Penso che siamo una bella squadra. Ci impegniamo sempre molto durante la settimana e ho la sensazione che tutte desideriamo migliorarci e dare il massimo, sia a livello individuale che come squadra“.

    Quali sono le tue impressioni dopo le prime giornate di campionato? Sei soddisfatta del rendimento di Vallefoglia?

    “A questo punto del campionato, le impressioni sono positive. In campo si percepisce il nostro affiatamento e la nostra grinta; stiamo lavorando intensamente per farli emergere in tutte le partite. Ovviamente, ci sono ancora alcuni aspetti da migliorare, ma dal mio punto di vista siamo sulla strada giusta“.

    Un’ultima curiosità. Come la vivi se la tua squadra non raggiunge il risultato sperato o tu non metti in campo la tua migliore prestazione?

    “Quest’anno non la vivrei benissimo, perché credo nelle nostre potenzialità. So che possiamo fare ancora meglio di quanto si sia visto finora e, perciò, stiamo lavorando duramente ogni giorno“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Campionato Europeo femminile 2026, ufficializzata la Turchia come sede delle finali

    La Confederazione Europea di Pallavolo (CEV) ha annunciato che le finali del Campionato Europeo femminile 2026 si disputeranno in Turchia. La Turchia, inoltre, ospiterà un girone, quattro ottavi di finale e due quarti, mentre gli altri paesi coinvolti nell’organizzazione saranno: Azerbaijan, Svezia e Repubblica Ceca.

    L’Europeo 2026, come noto, assegnerà alla squadra vincitrice il pass diretto per i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Nazionale di Velasco premiata come “Miglior Squadra Femminile” agli ANOC Awards 2024

    La Nazionale femminile di Julio Velasco conquista il premio di “Miglior squadra femminile” agli ANOC Awards 2024.

    Azzurre tra le protagoniste dell’evento di Cascais, in Portogallo, organizzato dall’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali e trasmesso in diretta sull’ItaliaTeamTV. La giuria che ogni anno consegna un riconoscimento a chi si distingue nei principali eventi sportivi internazionali ha scelto l’Italvolley, che a Parigi 2024 ha vinto l’oro da imbattuta permettendo all’Italia Team di raggiungere quota 40 podi e di migliorare il medagliere record di Tokyo 2020.

    Ekaterina Antropova, Caterina Bosetti, Carlotta Cambi, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Paola Egonu, Sarah Fahr, Gaia Giovannini, Marina Lubian, Loveth Omoruyi, Alessia Orro, Miriam Sylla, Ilaria Spirito: questo il gruppo che ha firmato il primo trionfo della storia della pallavolo italiana ai Giochi Olimpici dopo i tre argenti e gli altrettanti bronzi ottenuti dalla squadra maschile.

    Presenti alla cerimonia all’Auditorium del CCE di Estoril, tra gli altri, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Segretario Generale Carlo Mornati e una delegazione della Preparazione Olimpica del CONI volata in Portogallo per partecipare alla concomitante Assemblea Generale dell’ANOC che si chiuderà il primo novembre.

    “Come abbiamo fatto a conquistare l’oro? La nostra mentalità è cambiata e grazie al nostro coach Julio Velasco, a tutto lo staff e alle lezioni imparate dalle esperienze del passato ce l’abbiamo fatta – le riflessioni di Carlotta Cambi sul palco dopo aver ricevuto il premio da Francesco Ricci Bitti, Presidente dell’Associazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive –. È stata un’avventura fantastica. Una volta tornate in Italia abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria”.

    A Cascais prima dell’Italvolley è stato premiato anche Raffaele Pagnozzi, Segretario Generale dei Comitati Olimpici Europei ed ex Segretario Generale del CONI, che ha ricevuto l’ANOC Merit Award.

    (fonte: CONI) LEGGI TUTTO

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    ANOC Awards, le Campionesse Olimpiche sono in gara nella categoria “Miglior squadra femminile”

    C’è anche un po’ di Italia in corsa per i premi ANOC che saranno assegnati nella serata di mercoledì 30 ottobre a Cascais, in Portogallo. Tra le candidate che ambiscono a ricevere il prestigioso premio messo in palio dall’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali c’è infatti la Nazionale di volley femminile trionfatrice a Parigi 2024. La squadra di Velasco è in gara nella categoria “Miglior squadra femminile” del riconoscimento, istituito dall’ANOC nel 2014 a Bangkok, che quest’anno celebra i successi dei Giochi Olimpici francesi.

    Alla cerimonia, che si svolgerà alle 20 italiane all’Auditorium del CCE di Estoril, prenderanno parte, tra gli altri, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, il Segretario Generale Carlo Mornati e una delegazione della Preparazione Olimpica del CONI presente in Portogallo per partecipare alla concomitante Assemblea Generale dell’ANOC che si chiuderà il primo novembre.

    Gli ANOC Awards vengono assegnati ogni anno, da un’apposita giuria, a chi si distingue negli eventi sportivi che hanno avuto luogo in quell’anno: tradizionalmente, negli anni pari celebrano i risultati ottenuti ai Giochi Olimpici, mentre, negli anni dispari, tengono conto degli Europei e dei Mondiali delle varie discipline.

    La cerimonia degli ANOC Awards 2024 sarà trasmessa a partire dalle ore 20 in diretta sull’ItaliaTeamTV, la piattaforma OTT del CONI. 

    (Fonte CONI) LEGGI TUTTO

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    Velasco rinnova “anche per migliorare il movimento femminile in generale”. In che modo?

    Julio Velasco mette nel mirino un intero quadriennio olimpico. Chiamato a salvare capre e cavoli dopo la fine turbolenta dell’era Mazzanti con la Nazionale Azzurra, Velasco in pochi mesi ha salvato effettivamente capre e cavoli e li ha pure serviti su un vassoio dorato portando la pallavolo italiana lì dove nessuno era mai riuscito a portarla. Compreso lui stesso con la maschile.

    Parigi 2024 è stata una pagina storica per il nostro sport, non solo per la pallavolo nello specifico. Una impresa senza precedenti, come detto, ma anche una competizione dominata, sbranata, e poi digerita lentamente, prendendosi il giusto tempo per rivivere, ricordare, gioire, metabolizzare, riflettere.

    “Dobbiamo ancora concludere questo accordo, però sì, continueremo fino al 2028. Avevo detto dopo l’oro che avrei pensato e l’ho fatto – ha affermato Velasco a margine del “Premio Mecenate dello Sport – Varaldo Di Pietro”, durante il quale, dal palco, ha annunciato il suo rinnovo con la Federazione –. Alla fine mi sono reso conto che un anno solo è un po’ poco, mi è piaciuta molto l’esperienza con la femminile e voglio continuare”.

    foto FIPAV

    Parole importanti ma, come sottolineato dallo stesso Velasco, l’accordo deve ancora essere definito. A questo proposito alcune affermazioni non ci hanno lasciato indifferenti.

    “Voglio continuare sia per vedere se riusciamo a vincere ancora, sia per migliorare il movimento femminile in generale” ha specificato infatti Velasco, e la seconda frase richiama immediatamente un’altra pronunciata dal presidente federale Manfredi: “Con Julio siamo d’accordo quasi su tutto“.

    Quasi? Cosa resta da definire? Forse qualcosa che riguarda direttamente il modo in cui il ct vorrebbe migliorare il movimento femminile? Velasco, che sarà pure argentino ma l’italiano lo conosce molto meglio di tanti italiani e le parole non le usa mai a caso, ha usato i termini “in generale”: migliorare il movimento femminile “in generale”.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    “In generale” potrebbe voler dire tante cose. In primis alzare il livello dal punto di vista tecnico, soprattutto in relazione alla tecnica individuale. Tante volte, ad esempio, velatamente o meno, lo abbiamo sentito parlare di ricezione, fondamentale sul quale nel femminile c’è molto da fare, e questo Velasco lo avrà sicuramente constatato in prima persona, ma anche nelle sue “visite” ai club prima dell’Olimpiade.

    “In generale” potrebbe voler dire anche un maggiore utilizzo in Serie A1 di giocatrici italiane “azzurrabili”, perché magari di Gaia Giovannini non ce n’è solo una ma se ne potrebbero scovare molte altre.

    “In generale” potrebbe voler dire anche che se Gaia Giovannini ha vinto un oro olimpico ritagliandosi spazi da protagonista, qualcuno in Federazione dovrà farsi qualche domanda, o fornire qualche risposta, sul perché una maglia azzurra questa ragazza non l’avesse mai indossata prima, neanche da Under, mentre al contrario molte altre le hanno indossate tutte ma in Serie A o non ci sono mai arrivate o l’hanno vista per una veloce tocca e fuga.

    foto Volleyball World

    “In generale”, insomma, potrebbe voler dire da una parte che i club dovranno strizzare un po’ di più l’occhio alla Nazionale e dall’altra che le Nazionali giovanili dovranno, magari, essere riviste, guidate da tecnici diversi, uomini scelti da Velasco, in grado di tornare a scovare nuovi giovani talenti in giro per l’Italia, allenarli diversamente e meglio rispetto a quanto fatto negli ultimi anni, accompagnarle in Serie A1 con una preparazione tecnica di livello maggiore.

    Uomini, per intenderci, alla Prandi, alla Montale, alla Di Pinto anche, capaci di cambiare la carriera a tantissimi giocatori perché alle spalle avevano una gavetta vera e lunga, una preparazione tecnica unica, rara e totale, capaci di fare i preparatori atletici, gli allenatori e pure gli psicologi, proprio come Velasco.

    “In generale” riguarderà anche il Club Italia? Difficile pensarlo oggi che da modello virtuoso è diventato solo un fardello. Economico in primis, alla Federazione costa ancora quasi un milione di euro a stagione; ma anche mal visto ormai da tante società, sempre meno propense a “prestare” le proprie giocatrici per una esperienza che aggiunge poco o nulla al loro percorso di valorizzazione. Per farla breve, i tempi in cui si scovavano le Orro e le Egonu sono lontani anni luce.

    Foto Centro Pavesi Fipav

    “In generale”, infine, potrebbe anche voler dire ripensare le leggi vigenti sul diritto di cittadinanza: “Ci vorrebbe uno Ius Tutto, non solo uno Ius Soli o uno Ius Schole o uno Ius Sport” ha tuonato Velasco sempre a margine dell’evento tenutosi presso il Salone d’Onore del Coni.

    “Io avrei potuto prendere la cittadinanza italiana in Argentina senza essere mai venuto in Italia e senza parlare in italiano, invece qui ci sono tanti ragazzi e ragazze che sono nati in Italia e non lo possono fare. Questa è una idea vecchia di Nazione, e non di Paese, che secondo me è assolutamente superata, però sono bandiere politiche che si usano invece di prendere nota della realtà. Secondo me nel mondo di oggi un ragazzo che nasce in Italia, studia in Italia, fa sport in Italia, deve essere italiano”.

    foto Fipav

    Se quest’ultimo punto crediamo, purtroppo, che neanche Julio Velasco possa farci molto, ma saremmo felici di essere smentiti. Riguardo a tutto il resto, invece, è sicuramente grande la curiosità di scoprire le sue intenzioni, le sue richieste alla Federazione, le sue idee per migliorare la pallavolo femminile.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO