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    F1, allarme Wolff: “Mercedes potrebbe non aver recuperato su Red Bull”

    ROMA – Il finale di 2022 in crescendo ha ridato nuova linfa alla Mercedes in vista della nuova stagione di F1. La scuderia tedesca, infatti, si è presentata con un progetto decisamente sbagliato all’inizio dello scorso campionato, segnato dalla rivoluzione tecnica, ma dimostrando ancora una volta l’alta qualità del proprio gruppo di lavoro, andando a migliorare mese dopo mese le zone critiche, fino ad arrivare a insidiare alla Ferrari il secondo posto nella classifica costruttori. Le sensazioni che sono trapelate in queste settimane, hanno fatto emergere un certo senso di fiducia nel mondo legato alle Frecce d’Argento, ma ci ha pensato Toto Wolff a riportare tutti con i piedi per terra. “Se confermeremo le prestazioni che speriamo, ci piacerebbe poter lottare per le prime posizioni in classifica; sarebbe un ottimo punto di partenza”, ha sottolineato ai microfoni di motorsport.com il team principal della Mercedes; che ha poi aggiunto: “È un risultato che non diamo per scontato, perché potrebbe anche essere che i distacchi dalla Red Bull si rivelino invariati rispetto al termine della scorsa stagione”.  
    “Dobbiamo essere realisti”
    “Abbiamo capito perché abbiamo fatto un passo indietro, quali sono i nostri punti deboli e perché abbiamo faticato a capire la nostra monoposto. Stiamo lavorando per mettere a punto una vettura che risolva tutte queste questioni, ma solo quando cominceremo i test potremo vedere se abbiamo sbloccato il potenziale che pensiamo risieda nella W13 – ha proseguito Wolff -. È difficile recuperare il ritardo accumulato: siamo determinati a farlo, ma dobbiamo anche essere realisti”. 
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    F1, Wolff: “Determinati a colmare gap, ma dobbiamo essere realisti”

    ROMA – Il finale della passata stagione di F1 ha visto le Mercedes tornare protagonista. La scuderia tedesca, infatti, si è presentata con un progetto decisamente sbagliato all’inizio dello scorso campionato, segnato dalla rivoluzione tecnica, ma dimostrando ancora una volta l’alta qualità del proprio gruppo di lavoro, andando a migliorare mese dopo mese le zone critiche, fino ad arrivare a insidiare alla Ferrari il secondo posto nella classifica costruttori. Le sensazioni che sono trapelate in queste settimane, hanno fatto emergere un certo senso di fiducia nel mondo legato alle Frecce d’Argento, ma ci ha pensato Toto Wolff a riportare tutti con i piedi per terra. “Se confermeremo le prestazioni che speriamo, ci piacerebbe poter lottare per le prime posizioni in classifica; sarebbe un ottimo punto di partenza”, ha sottolineato ai microfoni di motorsport.com il team principal della Mercedes; che ha poi aggiunto: “È un risultato che non diamo per scontato, perché potrebbe anche essere che i distacchi dalla Red Bull si rivelino invariati rispetto al termine della scorsa stagione”.  
    La difficoltà di capire la monoposto
    “Abbiamo capito perché abbiamo fatto un passo indietro, quali sono i nostri punti deboli e perché abbiamo faticato a capire la nostra monoposto. Stiamo lavorando per mettere a punto una vettura che risolva tutte queste questioni, ma solo quando cominceremo i test potremo vedere se abbiamo sbloccato il potenziale che pensiamo risieda nella W13 – ha proseguito Wolff -. È difficile recuperare il ritardo accumulato: siamo determinati a farlo, ma dobbiamo anche essere realisti”.  LEGGI TUTTO

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    Wolff e il futuro di Mick Schumacher: “Di nuovo in F1? Perché no”

    ROMA – Mick Schumacher è alla ricerca di una nuova chance in Formula 1. Il tedesco, dopo essere stato messo alla porta dalla Haas e aver chiuso l’esperienza alla Ferrari Driver Academy, è diventato terzo pilota della Mercedes, ma il suo obiettivo resta un sedile fisso nel Circus. Toto Wolff si è espresso in maniera positiva sul futuro del figlio di Michael: “Il fattore più importante è la sua personalità – le sue parole riportate da “Speedweek” -. È un giovane ben istruito, intelligente e di talento. Penso che si sia comportato molto bene nella sua carriera giovanile. E penso che se gli dai un ambiente sicuro in cui crescere, può fare bene ed essere un buon pilota con un posto fisso nel futuro”.
    Il paragone con de Vries
    “Abbiamo anche lasciato andare Nyck de Vries per dargli una carriera – ha aggiunto Wolff -. Potrebbe anche accadere a Mick. Non sappiamo ancora se rimarrà qua o andrà con un altro team. Darà un contributo enorme perché ha guidato la macchina nuova per un anno, è in Formula 1 da due anni, conosce le gomme, le difficoltà insite nella vettura”.
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    F1, Wolff: “Mick Schumacher può tornare a essere un pilota fisso”

    ROMA – Mick Schumacher vuole tornare protagonista in Formula 1. Il tedesco, dopo essere stato messo alla porta dalla Haas e aver chiuso l’esperienza alla Ferrari Driver Academy, è diventato terzo pilota della Mercedes, ma il suo obiettivo resta un sedile fisso nel Circus. Toto Wolff si è espresso in maniera positiva sul futuro del figlio di Michael: “Il fattore più importante è la sua personalità – le sue parole riportate da “Speedweek” -. È un giovane ben istruito, intelligente e di talento. Penso che si sia comportato molto bene nella sua carriera giovanile. E penso che se gli dai un ambiente sicuro in cui crescere, può fare bene ed essere un buon pilota con un posto fisso nel futuro”.
    Le parole di Wolff
    “Abbiamo anche lasciato andare Nyck de Vries per dargli una carriera – ha aggiunto Wolff -. Potrebbe anche accadere a Mick. Non sappiamo ancora se rimarrà qua o andrà con un altro team. Darà un contributo enorme perché ha guidato la macchina nuova per un anno, è in Formula 1 da due anni, conosce le gomme, le difficoltà insite nella vettura”. LEGGI TUTTO

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    F1, dalla Francia: pronto contratto da 400 milioni per Hamilton in Mercedes

    ROMA – Ci sono ancora tanti dubbi sul futuro di Lewis Hamilton in Formula 1. Il pilota britannico ha affermato di voler continuare ancora per alcune stagioni, ma a 38 anni le voci su un suo ritiro si fanno sempre più insistenti. Il sito “Sportune” ha però svelato una bozza di accordo con Mercedes che avrebbe dell’incredibile, e che soprattutto si estenderebbe oltre il suo ritiro dal Circus. Intanto, però, l’eventuale contratto prevedrebbe due anni ancora in pista con 45 milioni di euro a stagione, più 25 milioni di bonus in caso di altri titoli mondiali.Guarda la galleryLa Ferrari 365 GT4 2+2 di Niki Lauda
    L’accordo
    Dopo il ritiro di Hamilton, però, il pluricampione britannico rimarrebbe legato a Mercedes per circa dieci anni come ambasciatore, ricoprendo un ruolo che gli garantirebbe 25 milioni di euro all’anno, per un totale di 250 milioni. Alle cifre già elencate si aggiungerebbe anche l’impegno di Mercedes nella fondazione “Mission 44” di Hamilton. L’accordo, insomma, arriverebbe a toccare i 400 milioni di euro complessivi. LEGGI TUTTO

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    F1, Hamilton e il maxi contratto con Mercedes: accordo da 400 milioni?

    ROMA – Il futuro di Lewis Hamilton in Formula 1 è ancora un’incognita. Il pilota britannico ha affermato di voler continuare ancora per alcune stagioni, ma a 38 anni le voci su un suo ritiro si fanno sempre più insistenti. Il sito “Sportune” ha però svelato una bozza di accordo con Mercedes che avrebbe dell’incredibile, e che soprattutto si estenderebbe oltre il suo ritiro dal Circus. Intanto, però, l’eventuale contratto prevedrebbe due anni ancora in pista con 45 milioni di euro a stagione, più 25 milioni di bonus in caso di altri titoli mondiali.Guarda la galleryF1, i piloti più pagati: un ex Ferrari sul podio, indietro Leclerc e Sainz
    Accordo decennale
    Dopo il ritiro di Hamilton, però, il pluricampione britannico rimarrebbe legato a Mercedes per circa dieci anni come ambasciatore, ricoprendo un ruolo che gli garantirebbe 25 milioni di euro all’anno, per un totale di 250 milioni. Alle cifre già elencate si aggiungerebbe anche l’impegno di Mercedes nella fondazione “Mission 44” di Hamilton. L’accordo, insomma, arriverebbe a toccare i 400 milioni di euro complessivi.
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    F1, Vowles: “Williams sarà indipendente da Mercedes”

    ROMA – Non appena James Vowles è stato nominato nuovo team principal della Williams, le speculazioni riguardanti questa mossa si sono moltiplicate, soprattutto alla luce del già discusso rapporto tra la scuderia di Grove e la Mercedes. L’ex responsabile delle strategie del team di Brackley, infatti, prova subito a prendere le distanze dalle Frecce d’Argento, rivendicando la propria indipendenza. “Non saremo un team B della Mercedes, dovrò camminare con le mie gambe e gestire un team dalla grande storia”, le parole di Vowles ai microfoni della F1. Il dirigente ha poi sottolineato: “Il legame tra le due strutture esiste, ed è iniziato ben prima del mio arrivo. Ci possono essere delle analogie, ma non nella maniera in cui si è portati a pensare”. 
    Wolff: “Nostra influenza su Williams solo speculazioni”
    “James ha fatto parte del nostro viaggio in cui abbiamo messo al centro di tutto i valori del gruppo, prima delle caratteristiche della monoposto. Ma ogni team principal che lavora nel Circus difende il proprio punto di vista, con l’unico obiettivo che è quello di tutelare la propria squadra. Se dovessi chiedere a James di far diventare la Williams una sorta di mini-Mercedes, sono sicuro che il nostro rapporto terminerebbe”, è invece il commento di Toto Wolff sull’argomento. Il tedesco ha poi concluso: “Sul rapporto tra le due scuderie c’è sempre stata qualche speculazione, secondo cui, in quanto fornitori del motore alla Williams, possiamo imporre le nostre scelte. Ma non è così, e James farà le cose giuste per la squadra, e verrà giudicato per questo”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Vowles assicura: “Williams non sarà una Mercedes-B”

    ROMA – James Vowles è appena approdato in Williams, assumendo il ruolo di nuovo team principal, e subito prova a mettere le cose in chiaro. L’ex responsabile delle strategie della Mercedes, infatti, prova subito a prendere le distanze dalle Frecce d’Argento, rivendicando la propria indipendenza. “Non saremo un team B della Mercedes, dovrò camminare con le mie gambe e gestire un team dalla grande storia”, le parole di Vowles ai microfoni della F1. Il dirigente ha poi sottolineato: “Il legame tra le due strutture esiste, ed è iniziato ben prima del mio arrivo. Ci possono essere delle analogie, ma non nella maniera in cui si è portati a pensare”. 
    Il commento di Wolff
    “James ha fatto parte del nostro viaggio in cui abbiamo messo al centro di tutto i valori del gruppo, prima delle caratteristiche della monoposto. Ma ogni team principal che lavora nel Circus difende il proprio punto di vista, con l’unico obiettivo che è quello di tutelare la propria squadra. Se dovessi chiedere a James di far diventare la Williams una sorta di mini-Mercedes, sono sicuro che il nostro rapporto terminerebbe”, è invece il commento di Toto Wolff sull’argomento. Il tedesco ha poi concluso: “Sul rapporto tra le due scuderie c’è sempre stata qualche speculazione, secondo cui, in quanto fornitori del motore alla Williams, possiamo imporre le nostre scelte. Ma non è così, e James farà le cose giuste per la squadra, e verrà giudicato per questo”. 
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