consigliato per te

  • in

    F1, Wolff sul budget cap: “Non avrebbe fatto la differenza”

    ROMA – Una delle novità delle ultime stagioni di Formula 1 è stata il budget cap, che tra i vari obiettivi aveva quello di assottigliare la differenza tra i team. Chi ne ha risentito è stata sicuramente la Mercedes, che dopo aver vinto gli ultimi otto campionati costruttori ha concluso la stagione al terzo posto. Il team principal Toto Wolff, intervenuto ai microfoni del podcast ‘Beyond the Grip’, tuttavia non ha puntato il dito contro il budget cap per quanto riguarda la causa delle difficoltà stagionali.
    Il commento di Toto
    Wolff ha spiegato: “Abbiamo dovuto rimuovere uno strato dopo l’altro per arrivare alla causa del problema. La verità è che non sarebbe cambiato nulla. Ciò che ci mancava non erano le capacità, né gli strumenti o il tempo, perciò il budget cap non avrebbe fatto la differenza”. “Bisogna restare umili, non dobbiamo sentirci in diritto di tornare subito a vincere – ha poi aggiunto il manager tedesco – Stiamo modificando alcuni aspetti del layout e dell’architettura della macchina, convinti che ci porti nella giusta direzione. Con questi nuovi regolamenti, tuttavia, può capitare di scoprire un problema e accorgersi che ce n’era un altro appena sotto”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Wolff sui problemi Mercedes: “Budget cap? Non sarebbe cambiato nulla”

    ROMA – Dopo un dominio in Formula 1 durato otto anni, il 2022 ha rappresentato un anno di transizione per la Mercedes, che ha dovuto fare i conti con numerosi problemi. D’altronde i risultati non mentono: una sola vittoria su 22 gare e terzo posto nella classifica costruttori. Tuttavia, il team di Brackley guarda con ottimismo al 2023, anche in virtù di un positivo finale di stagione che ha segnalato notevoli progressi rispetto a inizio anno. Il team principal, Toto Wolff, ha fatto un bilancio del campionato recentemente volto al termine al podcast ‘Beyond the Grip’.
    Wolff sul budget cap
    “Il budget cap non avrebbe fatto la differenza. Ciò che ci mancava non erano le capacità, né gli strumenti o il tempo. Abbiamo dovuto rimuovere uno strato dopo l’altro per arrivare alla causa del problema. La verità è che non sarebbe cambiato nulla – ha ammesso il manager tedesco – Stiamo modificando alcuni aspetti del layout e dell’architettura della macchina, sperando che ci porti nella giusta direzione. Ma con questi nuovi regolamenti capita di scoprire un problema e accorgersi che ce n’era un altro sotto. Bisogna restare umili, non dobbiamo sentirci in diritto di tornare subito alla vittoria”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mercedes, Schumacher si presenta: “Un orgoglio essere dove ha lavorato mio padre”

    ROMA – Da Michael a Mick: la Mercedes si prepara a riabbracciare uno Schumacher nel 2023. Il tedesco sarà infatti il pilota di riserva della scuderia nel prossimo Mondiale 2023 di Formula 1 dopo aver interrotto la collaborazione con la Ferrari. “Mi sono sempre sentito molto vicino alla Mercedes, non solo per la storia con la mia famiglia ma anche per il tempo che ho trascorso qui quando ero più giovane. Sono davvero felice di far parte della squadra, anche se non da pilota principale. Ho intenzione di dare tutto me stesso” ha dichiarato in un’intervista ai canali ufficiali del team di Brackley.
    Le parole di Mick
    “Significa molto per me lavorare qui. Mio padre è stato parte del team per tre anni, dal 2010 al 2012 e in quel periodo sono state gettate le fondamenta della Mercedes che vediamo ora, dunque è un orgoglio essere qui adesso – ha proseguito il classe 1999 – Sono molto entusiasta. Ho visto il percorso di sviluppo che la W13 ha vissuto quest’anno, da una partenza complicata a una macchina capace di vincere una gara. Spero di contribuire ai risultati e che il team sia in grado di lottare per i titoli alla fine dell’anno“. Schumacher ha infine aggiunto: “Pochi team possono vantare un pilota di riserva che abbia già guidato le vetture più nuove. So com’è fatta la macchina e cosa le serve in termini di stile di guida. Sarà fondamentale il lavoro al simulatore, mi auguro di dare il mio contributo e apprendere il più possibile anche in ottica futura”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    Mercedes, le prime parole di Schumacher: “Felice di far parte della squadra”

    ROMA – Nuova esperienza all’orizzonte per Mick Schumacher, che nella prossima stagione di Formula 1 sarà il terzo pilota della Mercedes. Dopo l’esperienza alla Haas, il tedesco ha interrotto il rapporto di collaborazione con la Ferrari e accettato l’offerta del team di Brackley. In un’intervista ai canali ufficiali della sua nuova scuderia, Schumacher ha spiegato cosa si aspetta dal 2023 e le sue sensazioni alla vigilia di questa nuova esperienza. Ovviamente non è mancato un riferimento a papà Michael, il quale ha chiuso la sua carriera proprio in Mercedes: “Significa molto per me lavorare qui. Mio padre è stato parte del team per tre anni e in quel periodo sono state gettate le fondamenta della Mercedes che vediamo ora sono molto orgoglioso di essere qui adesso”.
    Il pensiero di Mick
    “Mi sono sempre sentito vicino alla Mercedes, non solo per la storia con la mia famiglia ma anche per il tempo che ho trascorso qui quando ero più giovane. Sono davvero felice di far parte della squadra, anche se non da pilota principale ma da riserva – ha esordito Mick – Ho visto il percorso di sviluppo che la W13 ha attraversato quest’anno, da una partenza complicata a una macchina capace di vincere una gara. Spero di contribuire ai risultati e che il team sia in grado di lottare per i titoli alla fine dell’anno“. Infine, il talento tedesco ha concluso: “Non sono molti i team che possono vantare un pilota di riserva che abbia guidato le vetture di ultima generazione. So com’è fatta la macchina e cosa le serve in termini di stile di guida”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Russell sulla prossima stagione: “Sono sicuro, lotteremo per il titolo”

    ROMA – Cancellare un 2022 negativo. E’ questo il diktat in casa Mercedes, dopo una stagione lontana dal vertice, migliorata solo nella seconda parte di stagione. Un finale di campionato mondiale che fa però sognare George Russell in vista del 2023. “Non vedo alcun motivo per cui non dovremmo essere in grado di lottare per il titolo e credo che con gli obiettivi che ci siamo prefissati durante l’inverno, saremo davvero competitivi”, sottolinea il britannico a Motorsport-total. “Anche se non partiamo con la vettura più veloce, sono molto fiducioso che avremo una macchina migliore rispetto a quella di quest’anno”.
    “Vedo progressi”
    Per Russell tutto il team è pronto a riscattare un’annata deludente. “La squadra è motivata, si vedono già i progressi e tutti non vedono l’ora di tornare in pista in Bahrein”. Per lui anche un pensiero sulla prima stagione in Mercedes. “Questo è un livello che non avevo mai sperimentato prima. Nel corso dell’anno – conclude il 24enne – ho imparato a utilizzare tutte le risorse disponibili molto di più di quanto fossi abitutato prima”. LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Russell sfida Ferrari e Red Bull: “Non vedo perché non dovremmo vincere il titolo”

    ROMA – Il 2022 è stato un anno anomalo per la Mercedes, mai in lotta per il titolo e capace di colmare, parzialmente, solo nella seconda parte del mondiale il divario da Red Bull e Ferrari. Un finale di stagione che fa però sognare George Russell in vista del 2023. “Non vedo alcun motivo per cui non dovremmo essere in grado di lottare per il titolo e credo che con gli obiettivi che ci siamo prefissati durante l’inverno, saremo davvero competitivi”, spiega il 24enne britannico a Motorsport-total. “Anche se non partiamo con la vettura più veloce, sono molto fiducioso che avremo una macchina migliore rispetto a quella di quest’anno”.
    “Squadra motivata”
    Russell vede una squadra stimolata a cambiar rotta. “La squadra è motivata, si vedono già i progressi e tutti non vedono l’ora di tornare in pista in Bahrein”. In chiusura un pensiero sulla stagione da debuttante in Mercedes. “Questo è un livello che non avevo mai sperimentato prima. Nel corso dell’anno – conclude il compagno di squadra di Hamilton – ho imparato a utilizzare tutte le risorse disponibili molto di più di quanto fossi abitutato prima”.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Wolff allontana Binotto dalla Mercedes: “Tra di noi troppi veleni”

    ROMA – Le strade di Mattia Binotto e della Ferrari si sono ormai separate. Da un lato la Rossa sta cercando il suo nuovo team principal mentre l’ingegnere italiano si sta guardando intorno per rimettersi subito in pista. Tra le possibili opzioni c’era anche la Mercedes ma a sbarrare la strada a Binotto ci ha pensato Toto Wolff, attuale team principal della Stella, che in un’intervista a Beyond The Grid, il podcast della Formula 1, ha allontanato l’ipotesi: “Non vedo Mattia alla Mercedes, c’è stato troppo veleno tra me e lui negli ultimi due anni. Non sarebbe possibile, ma lo vedo bene in altre squadre. È un uomo che conosce molto bene la Formula 1 e forse potrebbe trovare un buon ruolo sulla griglia di partenza in futuro. Ci sono molte destinazioni che sono attraenti al momento”, le sue parole.
    Wolff sul ruolo in Ferrari
    Nonostante il secco no al possibile arrivo di Binotto alla Mercedes, però, Wolff spende parole d’elogio per l’ormai ex team principal del Cavallino: “Mattia e io abbiamo avuto i nostri momenti nel corso degli anni e nel 2022 è stato chiaro che era sotto pressione – ha proseguito –se sei il capo di una squadra come la Ferrari, la cosa migliore è avere un buon contratto per quando te ne andrai. La sua partenza era inevitabile, ma ha resistito più a lungo di quanto mi aspettassi. In Ferrari c’è più pressione che in qualsiasi altra squadra, perché si rappresenta un intero Paese. Il sostituto di Mattia dovrà essere un grande talento manageriale italiano, che abbia potere in altri settori e allo stesso tempo sia abbastanza intelligente da guidare una squadra così grande. Bisogna controllare lo sport, i regolamenti, l’organo di governo, i diritti commerciali e i rivali. Tutti questi problemi si trovano nella gabbia del paddock. Il fatto che tu sia un buon manager al muretto non ti garantisce di essere altrettanto bravo in questi aspetti”, conclude l’austriaco.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO

  • in

    F1, Binotto scaricato anche dalla Mercedes: parla Wolff

    ROMA – Mattia Binotto non è più il team principal della Ferrari con le strade dei due che si sono ormai separate. Da un lato la Rossa sta cercando il suo nuovo team principal mentre l’ingegnere italiano si sta guardando intorno per rimettersi subito in pista. Tra le possibili opzioni c’era anche la Mercedes ma a sbarrare la strada a Binotto ci ha pensato Toto Wolff, attuale team principal della Stella, che in un’intervista a Beyond The Grid, il podcast della Formula 1, ha allontanato l’ipotesi: “Non vedo Mattia alla Mercedes, c’è stato troppo veleno tra me e lui negli ultimi due anni. Non sarebbe possibile, ma lo vedo bene in altre squadre. È un uomo che conosce molto bene la Formula 1 e forse potrebbe trovare un buon ruolo sulla griglia di partenza in futuro. Ci sono molte destinazioni che sono attraenti al momento”, le sue parole.
    Wolff dice la sua sulla Rossa
    Nonostante il secco no al possibile arrivo di Binotto alla Mercedes, però, Wolff spende parole d’elogio per l’ormai ex team principal del Cavallino: “Mattia e io abbiamo avuto i nostri momenti nel corso degli anni e nel 2022 è stato chiaro che era sotto pressione – ha proseguito –se sei il capo di una squadra come la Ferrari, la cosa migliore è avere un buon contratto per quando te ne andrai. La sua partenza era inevitabile, ma ha resistito più a lungo di quanto mi aspettassi. In Ferrari c’è più pressione che in qualsiasi altra squadra, perché si rappresenta un intero Paese. Il sostituto di Mattia dovrà essere un grande talento manageriale italiano, che abbia potere in altri settori e allo stesso tempo sia abbastanza intelligente da guidare una squadra così grande. Bisogna controllare lo sport, i regolamenti, l’organo di governo, i diritti commerciali e i rivali. Tutti questi problemi si trovano nella gabbia del paddock. Il fatto che tu sia un buon manager al muretto non ti garantisce di essere altrettanto bravo in questi aspetti”, conclude il manager austriaco.
    Clicca qui per non perderti tutte le news ed i pronostici di Formula 1 LEGGI TUTTO