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    F1, Norris: “Non ho rinnovato con McLaren per vincere subito”

    ROMA – “Non ho rinnovato il contratto con la McLaren con l’idea di vincere subito. Sapevo che ci sarebbero voluti alcuni anni. Il 2024 o il 2025 sarà la prima volta in cui ci saranno sempre meno scuse per giustificare certi risultati. Credo che ci vorranno un paio d’anni, poi penso che la situazione si stabilizzerà. Ora abbiamo una macchina migliore, è solo il primo anno di una nuova era”. Lando Norris, in un’intervista ai microfoni di “RaceFans”, ha parlato dopo la prima parte del Mondiale 2022 di Formula 1 in cui ha totalizzato 76 punti per un settimo posto momentaneo. Il britannico della McLaren ha analizzato le difficoltà riscontrate dal team in questa stagione, che si sta rivelando più difficile del previsto.
    Le parole di Norris
    “Fortunatamente, sono sempre stato abituato a vincere gare e a lottare per i campionati – ha aggiunto Norris -. Sono arrivato in Formula 1 ed è stato l’opposto. Ho quasi dovuto imparare a non vincere. Abbiamo iniziato l’anno in una posizione molto più arretrata di quella che avremmo dovuto raggiungere. Per questo motivo abbiamo dovuto recuperare per grandi passi. Per quest’anno ci siamo illusi e all’inizio della stagione è stato molto frustrante, ma quando si ottiene un podio allora capisci che ci sia ancora speranza. Tuttavia so che vincere qualche gara non è un obiettivo che mi do per quest’anno, ma per gli anni successivi LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Sapevo che ci sarebbero voluti alcuni anni per vincere”

    ROMA – Lando Norris ha parlato dopo la prima parte del Mondiale 2022 di Formula 1 in cui ha totalizzato 76 punti per un settimo posto momentaneo. Il britannico della McLaren ha analizzato le difficoltà riscontrate dal team in questa stagione, che si sta rivelando più difficile del previsto. “Non ho rinnovato il contratto con la McLaren con l’idea di vincere subito. Sapevo che ci sarebbero voluti alcuni anni – ha detto ai microfoni di “RaceFans” -. Il 2024 o il 2025 sarà la prima volta in cui ci saranno sempre meno scuse per giustificare certi risultati. Credo che ci vorranno un paio d’anni, poi penso che la situazione si stabilizzerà. Ora abbiamo una macchina migliore, è solo il primo anno di una nuova era”. 
    Il commento di Norris
    “Fortunatamente, sono sempre stato abituato a vincere gare e a lottare per i campionati – ha aggiunto Norris -. Sono arrivato in Formula 1 ed è stato l’opposto. Ho quasi dovuto imparare a non vincere. Abbiamo iniziato l’anno in una posizione molto più arretrata di quella che avremmo dovuto raggiungere. Per questo motivo abbiamo dovuto recuperare per grandi passi. Per quest’anno ci siamo illusi e all’inizio della stagione è stato molto frustrante, ma quando si ottiene un podio allora capisci che ci sia ancora speranza. Tuttavia so che vincere qualche gara non è un obiettivo che mi do per quest’anno, ma per gli anni successivi LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Buoni progressi, il podio a Imola mi ha fatto impazzire”

    ROMA – È una McLaren a due facce quella che ha concluso questa prima parte diFormula 1. Se da un lato si assiste a un calo netto di Daniel Ricciardo, Lando Norris si conferma invece un pilota di sicure prospettive. Il britannico ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del Circus dove traccia un primo bilancio di questo 2022, che si prospettava più ricco di soddisfazioni per la Papaya. “Sono soddisfatto delle mie prestazioni sin qui. C’è ancora molto lavoro da fare, il distacco dai top team è ancora ampio e il podio a Imola mi ha sorpreso. Mi ha fatto impazzire”.
    Le parole di Norris
    Per la McLaren il problema è il passo gara. Troppo il distacco nelle varie domeniche dalle Alpine, dirette concorrenti per il quarto posto costruttori. Con Norris che afferma: “In qualifica siamo tutti molto vicini, di domenica invece il gap è troppo grande. Dobbiamo migliorare in questo senso. Il nostro punto forte è l’affidabilità, anche sul piano dei pit stop. Fin qui però la crescita c’è stata e continueremo a fare progressi anche dopo questa pausa”, ha concluso il 22enne. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Podio a Imola strepitoso, ma gap ancora troppo ampio in gara”

    ROMA – LaFormula 1cerca in questa pausa estiva di decifrare una McLaren altalenante. Daniel Ricciardo sembra sparire dalle posizioni nobili della classifica, Lando Norris continua a spingere, mettendo a segno anche risultati importanti. Pilota della casa di Woking, in un’intervista ai canali ufficiali del Circus, analizza questa prima metà di 2022, che si prospettava più ricco di soddisfazioni per la Papaya. “Sono soddisfatto delle mie prestazioni sin qui. C’è ancora molto lavoro da fare, il distacco dai top team è ancora ampio e il podio a Imola mi ha sorpreso. Mi ha fatto impazzire”, ha detto Norris.
    Gli obiettivi per l’autunno
    Per la McLaren il problema è il passo gara. Troppo il distacco nelle varie domeniche dalle Alpine, dirette concorrenti per il quarto posto costruttori. Il pilota di Bristol infatti aggiunge: “In qualifica siamo tutti molto vicini, di domenica invece il gap è troppo grande. Dobbiamo migliorare in questo senso. Il nostro punto forte è l’affidabilità, anche sul piano dei pit stop”. Infine conclude: “Fin qui però la crescita c’è stata e continueremo a fare progressi anche dopo questa pausa”. LEGGI TUTTO

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    Ricciardo, la parabola del gambero

    Torino – Strana parabola quella di Daniel Ricciardo. Il pilota australiano, di origine italiana, è oggi al centro delle voci di mercato ma sono passati i bei tempi in cui era considerato un pezzo pregiato. Ora la McLaren sta pensando a come accompagnarlo alla porta, prima della scadenza del contratto, per fare posto al 21enne Oscar Piastri che la scuderia inglese vuole soffiare a tutti i costi all’Alpine per la stagione 2023. A decidere della sorte di Ricciardo è il fatto che meglio di lui sta facendo Lando Norris e quindi l’australiano non è più considerato incedibile. Di fatto la stella di Ricciardo si è appannata dopo l’uscita dalla Red Bull. Con la vettura austriaca era riuscito a costruirsi un percorso al top tanto che di lui si diceva che la Ferrari se lo era fatto soffiare. Ma si parla di sette anni fa. Nel 2014 e poi nel 2016 Ricciardo conquistò il terzo posto nella classifica del Mondiale. A cambiare il corso della carriera del pilota australiano fu l’incontro con il giovanissimo Max Vestrappen, che approdò in Red Bull nel 2016 per fargli da seconda guida. Dopo due anni la Red Bull fece la sua scelta e puntò tutto sul talento olandese. Il resto è storia. Max è cresciuto attraverso a errori e ripartenza, Ricciardo ha fatto piccoli passi indietro. Ora la prospettiva è quella di lasciare anzitempo McLaren e cercare un altro sedile. Uno è quello dell’Alpine bidonata da Piastri ma i precedenti con Renault non aiutano. Resta la Haas ma sembra un altro piccolo passo indietro. LEGGI TUTTO

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    Herta e i suoi fratelli, i giovani americani e un posto in Formula 1

    TORINO – Il test di Colton Herta con la McLaren viene definito molto serio. «Non selezioneremo mai un pilota per ragioni commerciali o per il suo passaporto – spiega Zak Brown – sulla tolda di comando della scuderia inglese. Ma chiunque salga sulle nostre monoposto per un test verrà trattato con la massima serietà». Nel futuro immediato (parliamo del 2023) della scuderia “papaya” c’è sicuramente Lando Norris (non ci sarebbe alcuna ragione per cambiare) e dovrebbe esserci anche Daniel Ricciardo (anche se i contratti in Formula 1 non sono mai blindati, nemmeno quelli… blindatissimi). Però Zak Brown è americano, la Formula 1 è in mano americane, l’area di più recente espansione è in America. E americano è anche Michael Andretti, a capo di di un gruppo imprenditoriale sportivo molto forte, che preme per entrare in Formula 1 con una squadra nuova (per ora senza trovare appoggi sufficienti).
    O’WARD – Il test di Colton Herta, uno dei gioiellini dell’automobilismo americano, non è una mossa causale. Altri potrebbero testare la McLaren nel prossimo futuro. Pato O’Ward e Alex Palou, americanissimi (sportivamente parlando) a dispetto del passaporto (O’Ward è messicano e Palou spagnolo) e – nel caso dell’iberico – sono europee anche la formazione e la crescita. Insomma, pare essersi messo in moto un meccanismo che senza fretta, ma con chiari intenti, vuole portare un pilota americano in Formula 1. Un modo per sostenere la crescita della Formula 1 tra il pubblico d’Oltreoceano, che ha già mostrato di gradire come non mai in passato le gare di una categoria ritenuta sino a poco tempo fa troppo distante dai gusti degli appassionati a stelle e strisce. A questo punto, pare essere solo una questione di tempo. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Russell più serioso da quando è in Mercedes”

    ROMA – “Penso che sia un pilota molto concreto, ma le persone cambiano a causa della pressione e del nervosismo di essere in Formula 1 con una squadra più grande. Una volta lì, non vuoi mai essere visto come quello che commette errori e quindi ti comporti in modo più serio”. Così Lando Norris, pilota McLaren in Formula 1, sul suo collega in Mercedes, George Russell, quest’anno al suo primo anno con la casa di Brackley. Un giudizio, quello del britannico classe 1999 che tiene ben conto delle prestazioni del pilota sulla W13.
    Russell contro Hamilton
    Dall’ottica di Russell sembra però che finora questo atteggiamento stia ripagando. Se si esclude infatti il Gran Premio di Gran Bretagna, dove è arrivato uno zero non per sue colpe, il pilota di King’s Lynn è sempre arrivato in top 5 e questo gli ha permesso di scavare un solco in classifica piloti di 19 punti tra sé e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e suo compagno di scuderia. “Già era fantastico prima, ma ora Russell è anche all’altezza di competere con Hamilton, se la battono a ogni domenica”, dice infatti Norris per concludere. LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Da quando è alla Mercedes, Russell è diventato più serioso”

    ROMA – Per un pilota di Formula 1, passare in un team importante come la Mercedes è sempre una sfida. Va migliorato non solo lo stile di guida, ma la pressione e la nuova collocazione impongono anche uno smussamento degli angoli del proprio carattere. È questa la tesi dietro le parole, raccolte da “Motorsport” di Lando Norris, pilota McLaren, sul suo collega in Mercedes, George Russell: “Penso che sia un pilota molto concreto, ma le persone cambiano a causa della pressione e del nervosismo di essere in Formula 1 con una squadra più grande. Una volta lì, non vuoi mai essere visto come quello che commette errori e quindi ti comporti in modo più serio”.
    Nuove sfide
    Dall’ottica di Russell sembra però che finora questo atteggiamento stia ripagando. Se si esclude infatti il Gran Premio di Gran Bretagna, dove è arrivato uno zero non per sue colpe, il pilota di King’s Lynn è sempre arrivato in top 5 e questo gli ha permesso di scavare un solco in classifica piloti di 19 punti tra sé e Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e suo compagno di scuderia. A tal proposito Norris aggiunge: “Già era fantastico prima, ma ora Russell è anche all’altezza di competere con Hamilton, se la battono a ogni domenica”. LEGGI TUTTO