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    Zanini pronto a sedersi sulla panchina di Ravenna?

    Di Redazione Notizia di ieri la nascita del Consorzio per il volley a Ravenna che unisce le due squadre di punta romagnole: la Consar e l’Olimpia Teodora. Nella conferenza stampa di presentazione Giorgio Bottaro ha annunciato che entro un paio di giorni sarà ufficializzato il coach che prenderà il posto di Bonitta. Da quanto riporta oggi il Corriere di Romagna il nome è alle porte ed il favorito non sembra più essere Paolo Montagnani ma Emanuele Zanini o in alternativa Giampaolo Medei. Zanini vanta esperienze in Italia, Austria, Slovacchia, Turchia e Croazia, Paese del quale allena attualmente la nazionale. Parallelamente si è al lavoro per definire il nuovo roster, con ua rosa verrà completata da due o tre giovanissimi provenienti dal vivaio e, sempre da quanto riporta il quotidiano, uno di loro sarà Alessandro Bovolenta. Quasi certamente verranno inseriti anche Pirazzoli e Orioli. Per la cabina di regia possibile l’arrivo di Marco Falaschi e come libero si fa anche il nome dell’ex Goi. Per il discorso dei centrali, invece, l’obiettivo principale è l’ex Cortesia, che Trento ha deciso di cedere in prestito (così come l’altro ex Cavuto), anche se sembra più percorribile la strada che porta ad un altro ex, Elia Bossi, senza escludere a priori il giovane Mosca. LEGGI TUTTO

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    La Cucine Lube saluta il palleggiatore toscano Marco Falaschi

    Di Redazione La Cucine Lube Civitanova saluta il palleggiatore Marco Falaschi, atleta che nell’anno di permanenza in maglia biancorossa ha saputo lasciare il segno contribuendo alla conquista di Scudetto e Coppa Italia. Sempre sul pezzo in allenamento, encomiabile nei modi, l’alzatore toscano non ha mai deluso quando è stato chiamato in causa. Nella fase più delicata della stagione, con De Cecco e Leal in quarantena per la positività al Coronavirus, l’atleta classe ’87 ha preso in mano le chiavi della regia biancorossa mettendo la firma nei due successi contro Modena che hanno permesso alla Lube di raggiungere le Semifinali dei Play Off. Il Club gli augura un futuro ricco di gratificazioni in tutti i campi della propria vita. Grazie di cuore ‘Fala’! (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, Falaschi: “Ho diverse offerte anche da Perugia. Di sicuro resterò in Italia”

    Di Redazione A pochi giorni dalla vittoria dello Scudetto con la maglia della Cucine Lube Civitanova, il palleggiatore Marco Falaschi, nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino Macerata, parla del suo futuro e della Finale di Champions League in programma oggi, sabato 1° maggio, a Verona tra la Trentino Itas e lo Zaksa. Una settimana dopo che effetto fa riparlare del 6° scudetto? «Bello, sempre bellissimo. È vero che è stato sofferto, più che altro per le difficoltà che ha presentato questa stagione condizionata dal Covid. Ci siamo abituati a tutto, all’assenza dei tifosi, ai tamponi continui… comunque dobbiamo considerarci fortunati, noi in fondo abbiamo sempre lavorato». Da regista, l’ultimo punto fatto proprio da De Cecco, unico punto di gara4 e quello che vale il titolo. Oltretutto da ex capitano: roba da film? «Ha suggellato il trionfo. Voleva chiuderla, avevamo qualche punto di vantaggio e ha inventato da alzatore di personalità». Per lei la stagione più vincente, Coppa Italia e Scudetto. Bilancio personale? «Sicuramente positivo visti i trofei alzati. Il rammarico è solo per l’uscita dalla Champions praticamente per una palla e stasera poi ti vedi lo Zaksa in finale». Ecco, chi la spunterà tra Trento e i polacchi? «Per me è 51-49% in favore dell’Itas, ma siamo lì. Lo Zaksa di squadra gioca bene e se ripete una prova come quella contro di noi, difendendo tanto, innervosirà Trento». Si vocifera che potrebbe salutare la Lube. Ha già deciso? «Di ufficiale non c’è niente e sarebbe sbagliato dire qualcosa. Lo saprete a breve».  Ma farebbe ancora il secondo, giocando poco (anche se titolare nei quarti playoff) o ha voglia di più spazio? «Anche allo Zaksa ero il secondo, di Toniutti, ma venivo da un infortunio, era diverso. Un po’ il campo mi manca». Perugia ha appena salutato Zimmermann e sembra l’abbia corteggiata, andrà alla Sir? «Posso solo dirti che mi hanno fatto un’offerta tempo fa, ma mi sono arrivate anche dalla A2 e dovevo sentire cosa diceva la Lube. Di sicuro, dopo 5 anni fatti all’estero, resterò in Italia». LEGGI TUTTO

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    Blengini: “Lo scudetto abbiamo iniziato a costruirlo contro Modena”

    Di Redazione Le prime dichiarazioni a caldo della Cucine Lube Civitanova dopo la vittoria in Gara 4 di Finale Scudetto contro Perugia le raccoglie Maurizio Colantoni in diretta su RaiSport. Il coach dei marchigiani Gianlorenzo Blengini si presenta con tanto di cappello tricolore: “I ragazzi hanno fatto un’impresa, secondo me in tutti i play off. Lo scudetto abbiamo iniziato non solo a pensarlo, ma a costruirlo nella serie dei quarti di finale contro Modena, senza Leal e De Cecco. Lì la squadra poteva accettare delle attenuanti per un’eventuale sconfitta, invece non ha fatto una piega e ha poi superato anche le difficoltà in semifinale contro Trento. È un privilegio allenare giocatori così“. “È stata una stagione molto complessa – ricorda Osmany Juantorena – lavoriamo da luglio con tanti problemi e l’incertezza legata al Covid, ma abbiamo avuto la fortuna di lavorare, mentre tanta gente non ha potuto farlo, e di finire questo campionato dandogli un senso“. Stessi concetti espressi da Simone Anzani: “Godiamoci questo momento, perché è stata una stagione strana, tutto l’anno senza pubblico e senza sapere ogni settimana se avremmo giocato o no. Prima dei quarti ci siamo un po’ c…ti sotto ma siamo stati bravi a gestire la situazione, e brava la società che ci ha supportato tutto l’anno. Questo scudetto è quello che ci era mancato l’anno scorso, siamo contentissimi“. Luciano De Cecco, da grande ex, ha chiuso la partita con il punto della vittoria: “Non è mai scontato vincere queste partite e meno che mai in Finale Scudetto. Abbiamo lavorato tanto e fatto un sacco di tamponi, adesso ci godiamo questo successo perché il lavoro ha pagato“. Fabio Balaso aggiunge: “Ringrazio il pubblico che ci ha seguito da lontano e la società, è un titolo sudato ma bellissimo“. E Marco Falaschi non trattiene la gioia: “Lo scudetto è sempre importante, quando è il primo lo è ancora di più!“. Robertlandy Simon è un altro dei grandi protagonisti della vittoria dei cucinieri: “Perugia è una grande squadra e lo ha dimostrato fin dall’inizio della stagione, non per niente hanno vinto la regular season. Noi abbiamo avuto alti e bassi, ma questo scudetto è veramente bello: per me è il secondo in Italia ed è sempre più difficile“. Jiri Kovar ammette: “È stata molto dura, a partire dal fatto di giocare i palazzetti vuoti. Un anno lunghissimo, iniziato più di un mese prima del solito, e questo finale ci ripaga di tanti sacrifici“. Non ha parole Kamil Rychlicki: “Onestamente non avrei mai pensato di arrivare a questo livello, sembra un bellissimo sogno“. Il momento più emozionante del dopopartita sono però sicuramente le lacrime di Jacopo Larizza: “Esattamente un mese fa mio padre è venuto a mancare – spiega il centrale –, quello che è successo mi ha distrutto, ma mi sono assentato dagli allenamenti solo nei giorni indispensabili per stare vicino alla squadra, perché sapevo che c’era bisogno di me e che mio padre avrebbe voluto così. Mi avrebbe voluto veder trionfare e sarebbe stato orgoglioso di me“. LEGGI TUTTO

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    L’occasione di Marco Falaschi: “Ho dato un segnale e la squadra mi ha aiutato”

    Di Roberto Zucca Non era certo la partita di domenica l’occasione per dimostrare qualcosa. Anche perché aprire il suo curriculum significa immergersi in una storia pallavolistica che parte da molto lontano e che Marco Falaschi può riepilogare annoverando molti anni di vittorie e soddisfazioni: “Io credo che un giocatore debba comunque dimostrare il suo valore, a prescindere dalla maglia che indossa o dalla carriera che ha fatto. È stata una bella soddisfazione poter essere di supporto alla squadra in questo avvio di play off”. La partita a cui ci riferiamo è stata Gara 1 dei quarti tra la sua Cucine Lube Civitanova e Modena. La stampa ha parlato di un gradito ritorno in regia. “È stato un bel segnale per tutta la squadra, che ha risposto anche al mio bisogno di avere del tempo per fare un po’ di rodaggio. Non tutti i palloni erano perfetti e la prova corale ha fatto sì che certe sbavature non compromettessero la buona riuscita dell’incontro”. Un cambio alla guida della squadra. Un cambio in regia. Non pensa che in questi casi Civitanova faccia davvero vedere la compagine che è? “Una squadra dovrebbe farlo vedere in ogni momento. Questa squadra ha degli ottimi elementi che possono fare la differenza sempre. Il cambio in panchina è stato tempestivo e ha retto bene alla pressione richiesta dal fatto che siamo arrivati ai quarti dei play off, e ogni incontro è ormai fondamentale per la prosecuzione del campionato”. Sono passati ormai molti mesi dalla scelta di fare un passo indietro e scegliere di fare il secondo a Civitanova. Tornando indietro rifarebbe questa scelta? “Dopo partite come questa la domanda mi sembra a senso unico! Sì comunque, è stata una scelta che è stata accompagnata da diverse riflessioni. In primis quelle di giocare in una società che garantisse una continuità e una sicurezza, stante la situazione pandemica che ha messo in ginocchio molte discipline sportive. Sul ruolo, in questi mesi ho fatto un percorso e sono soddisfatto. Mi riservo di risponderle più avanti (ride, n.d.r.)”. Le confesso che prima di preparare questa intervista ho visto la sua bacheca Instag ram. Quando le capita di rivedere la foto del 1° febbraio con la Coppa in mano, che emozioni la attraversano? “Svariate. Una parte di me avrebbe voluto trovarsi in campo e lottare su ogni pallone. Un’altra parte di me la guarda e prova parecchia gioia per aver vissuto quell’istante e aver condiviso quella serata con tutti i presenti. La cosa più importante è che quel trofeo appartenga alla Lube”. La battuta “un milione di palleggiatori ucciderebbero per avere il suo posto” me la consente? “Lo so, io vivo di dicotomie, ma forse è anche il bello della mia storia. Non sono mai soddisfatto del tutto, ma lo sono in tutte le cose della vita. Forse questo mi stimolerà sempre per cercare di migliorarmi ancora. Alla mia età io sogno ancora anni pieni di gioco e di soddisfazioni”. Chiudiamo con l’attualità. Non posso non chiederle cosa ne pensa, da vicepresidente dell’AIP, delle foto apparse domeniche a sostegno di Lara Lugli. “Che è il primo passo verso una forte richiesta di cambiamento. E spero che l’alzata di scudi e le prese di posizione da parte della stampa e dei vertici dello sport non cadano nel dimenticatoio dopo il polverone che si è alzato. Questa associazione ha iniziato un lavoro che mira a far riflettere società, atleti e mondo della pallavolo sulla creazione di strumenti e politiche che possano far dire davvero che esiste un professionismo serio e unanime nella nostra disciplina”. Il bilancio del lavoro fatto finora è positivo? “Bisogna continuarlo. Chiudiamo così”. LEGGI TUTTO

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    Modena-Lube atto due. Falaschi: “Consci che domani sarà una partita completamente diversa”

    Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Tornano in campo per Gara2 dei quarti di finale Play Off Scudetto la Leo Shoes Modena e la Cucine Lube Civitanova. Domani, mercoledì 17 marzo alle ore 17.30 con Diretta Eleven Sports, le due formazioni si troveranno nuovamente faccia a faccia al Pala Panini. La Lube arriverà al match con in tasca la vittoria nel primo confronto mentre Modena dovrà per forza centrare il successo per poter allungare la serie. I ragazzi di Blengini, in Gara1, hanno dovuto fare i conti con le pensati assenze di De Cecco e Leal che però sono stati egregiamente sostituiti da Marco Falaschi e Yant/Kovar.
    Falaschi, è riuscito a dormire tra la vigilia e domenica sera? «Sì, dai, ho 33 anni, non sono più un adolescente», le parole del palleggiatore rilasciate a Il Resto del Carlino Macerata.
    Ha diretto la squadra ottimamente, eppure in allenamento solitamente è schierato con le riserve e quindi poteva peccare nell’intesa. Ha guidato i compagni anche verbalmente… «Per me il regista deve farsi sentire. È vero che mi alleno più con il secondo gruppo, ma comunque ci sono le rotazioni e ci si conosce bene».
    Ha servito Kamil più di tutti. «Si è meritato tutti quei palloni perché ha giocato proprio una gran bella partita, sono contento per lui».
    La rabbia e l’attenzione al servizio hanno forse esemplificato la voglia di vincere che avevate? «La battuta per noi è fondamentale, spesso ci ha aiutato nei momenti critici. Domenica abbiamo cercato soprattutto Petric e siamo stati efficaci».
    Domani Gara2 alle 17.30 al PalaPanini di Modena. Con gli emiliani spalle al muro, sarà tutta un’altra storia? «La Leo Shoes darà tutto e farà tutto per non uscire in casa. Siamo consci che sarà una partita completamente diversa». LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Falaschi, che regia! Abouba stende Monza

    Di Paolo Cozzi
    Domenica di grande pallavolo quella andata in scena ieri con le gare dei quarti di finale dei Play Off Scudetto. A cominciare da Perugia, che vede le fiamme degli inferi prima di trovare la forza di portare la serie a gara 3 contro una Milano coriacea e che vende carissima la pelle.
    Pronostico rispettato per i perugini, ma quanta fatica per domare un’Allianz mai così bella come in queste ultime due partite. Heynen torna a Ter Horst (voto 7) opposto e questa soluzione sembra essere quella che Travica (voto 7) gestisce meglio. Se Leon (voto 9) è come al solito immenso, spiccano anche la prova di Solé (voto 7,5), infermabile a muro, e quella di Russo (voto 8), che sgretola le certezze di Milano a suon di muri.
    La squadra di Piazza si mangia le mani per avere mancato il colpo del ko, pur avendo guidato spesso i set fino al 20. Manca un pizzico di brillantezza in attacco dove il solo Kozamernik (voto 8) chiude con percentuali ottime. Ill trio laterale, benché non brilli per efficacia, per lunghi tratti tiene Milano in partita: Urnaut (voto 5,5) cede alla distanza, meglio Ishikawa (voto 6,5) e Patry (voto 7). Ora bisognerà essere bravi a non guardare alle occasioni sprecate e a resettare la testa per giocarsi le ultime chance a Perugia.
    Civitanova, intanto, sconfigge l’incubo Covid-19, demolendo Modena in tre set. A parte Yant (voto 4,5) tutta la squadra gira a mille, con Falaschi (voto 9) ottimo a pilotare i suoi senza timore. La ricezione tiene bene e il palleggiatore toscano è bravo a esaltare le doti di attaccante di Juantorena, Simon e Rychlicki (voto 8), sempre più prezioso in questa squadra anche se in partenza a fine stagione.
    Modena spreca una occasione più unica che rara di colpire Civitanova nel momento di massima difficoltà, e salvo un guizzo nel secondo set conferma gli atavici problemi a muro, ottiene poco dalla battuta e soffre in ricezione. Se per una volta Petric (voto 8) ritrova lo smalto delle stagioni migliori, è  Vettori (voto 4) a naufragare e a trascinare con sé la Leo Shoes, non aiutato da un Christenson (voto 5) apparso in difficoltà nel trovare il bandolo della matassa.
    Soffre, ma come da pronostico porta a casa la qualificazione Trento, che a Piacenza impone la sua voglia di semifinale ad una squadra che quest’anno non ha mai trovato una vera identità. Giannelli (voto 8,5) ha lo smalto dei giorni migliori e si toglie lo sfizio di mettere a referto 7 punti. Nimir (voto 8) finalmente sbaglia meno pur restando terminale offensivo potente, chi soffre è Michieletto (voto 5), che deve solo “imparare” a giocare match clou ogni 3 giorni e a ricaricare in fretta le batterie mentali.
    A Piacenza non basta la gara stellare di Mousavi (voto 9: a proposito, un suicidio non confermarlo l’anno prossimo…): l’assenza di Russell si fa sentire, con Clevenot (voto 6) che in ricezione patisce tantissimo. Manca anche l’apporto di Grozer (voto 5), molto falloso e impreciso in una stagione che per lui è stata sicuramente, per tanti motivi, al di sotto delle aspettative.
    Risultato secco ma gara più combattuta di quello che sembra a Vibo Valentia, con Vibo brava a non dare mai a Monza la possibilità di rientrare in partita. Per una volta sugli scudi c’è Aboubacar (voto 9), autentica spina nel fianco per i monzesi. Bene battuta e ricezione, in una gara che ha visto Rossard (voto 5) in grande difficoltà, mentre Saitta ha potuto contare su un super Defalco (voto 8), ottimo in attacco e anche in ricezione.
    Monza crolla in ricezione, ma soprattutto non riesce mai a trovare continuità nei suoi tre martelli con bomber Lagumdzija (voto 6) che qualche guizzo lo trova, mentre Dzavoronok (voto 4) sembra non essere neanche sbarcato in terra calabra. Molta fatica fa anche Lanza (voto 5), bravo in ricezione ma ben controllato in attacco.  LEGGI TUTTO

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    Blengini: “La squadra ha dimostrato di saper soffrire”. Kovar: “A Modena con fiducia”

    Di Redazione
    Le dichiarazioni in casa cuciniera dopo la bella vittoria di ieri contro Modena in gara 1 dei quarti di finale di playoff scudetto che ha visto la Lube esultare in tre set.
    Gianlorenzo Blengini (allenatore Cucine Lube Civitanova): “Abbiamo vinto “il primo set di una serie”. La squadra ha dimostrato, come in Polonia, di saper soffrire. Non dovrò spremerli troppo in allenamento perché dovranno mantenere le forze. Questa stagione logorante è iniziata in anticipo. L’atteggiamento del gruppo è quello giusto, la dimostrazione è arrivata nel finale del secondo set. Abbiamo superato tutte le problematiche di avvicinamento al match. La battuta e il servizio hanno fatto la differenza nel primo set, ma anche quando avevamo problemi di continuità siamo rimasti in gara con una buona ricezione, migliorando di conseguenza l’attacco. Possiamo crescere nei recuperi palla in difesa per costruire azioni più efficaci. Non mi sorprende la bella prova di Falaschi, l’ho già allenato in A2 a Santa Croce e conosco le sue qualità. Logicamente ha poco ritmo e va aiutato, d’altronde le squadre funzionano quando c’è collaborazione. I meccanismi non sono oliati, ma noi lavoriamo per capitalizzare gli sforzi insistendo anche sulle seconde e terze palle. Ora dobbiamo restare lucidi perché a Modena sarà un’altra battaglia sportiva”.
    Jiri Kovar (schiacciatore Cucine Lube Civitanova): “Sapevamo di essere forti anche senza due giocatori importanti. Il sostegno corale è stato la chiave, andiamo a Modena con fiducia. Abbiamo sostituito dei compagni di alto livello, ma sappiamo bene il nostro ruolo e non vogliamo strafare. Possiamo dare una mano alla squadra e oggi si è visto. Alla vigilia dei Play Off siamo stati un po’ sfortunati ad avere delle defezioni, ma siamo tosti lo stesso, conta questo!”
    Marco Falaschi (palleggiatore Cucine Lube Civitanova): “Sapevo da martedì scorso che avrei giocato per l’assenza di Lucio. Per me non è stato facile trovare continuità in settimana perché abbiamo saltato delle sedute, ci siamo dedicati a esercizi di cardio, con tanto di mascherine. Ringrazio la squadra perché tutti hanno attaccato ogni pallone sostenendomi. La squadra c’è. Nel primo e nel terzo set abbiamo rispolverato il servizio come in altre gare, il secondo, più duro, è stato il viatico per il 3-0. Fortuna che lo abbiamo chiuso”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO