Di Redazione Si è conclusa con una prestigiosa medaglia di bronzo la prima parte dell’estate di Marco Falaschi, capitano della spedizione della nazionale maschile ai Giochi del Mediterraneo di Orano, nonché capofila di un piccolo gruppo di giocatori della Gioiella Prisma Taranto che si sono fatti valere in azzurro: Fabrizio Gironi (che ha disputato con lui anche la tappa di VNL di Ottawa), Gabriele Di Martino e, nella fase iniziale della preparazione, anche Tommaso Stefani. “Torno con una bella soddisfazione – commenta il palleggiatore al rientro in Italia – sono stato ben contento, fiero e orgoglioso di essere stato il capitano di questa spedizione, anche se ero molto dispiaciuto dopo la sconfitta in semifinale contro la Croazia, che poi ha vinto l’oro. I ragazzi comunque si meritavano qualcosina di più, e aver conquistato il bronzo sul campo contro la Francia è stata una riprova che il gruppo meritava davvero qualcosa di grande per il percorso fatto“. Per Falaschi quella in Algeria non è stata una novità assoluta: “Io avevo già disputato i Giochi del Mediterraneo nel 2013 e in quell’ occasione avevamo conquistato l’oro. Era una squadra diversa, questa è una formazione molto giovane e con qualche elemento, come il sottoscritto, un pochino più esperto. Questi ragazzi, specialmente quelli più giovani che comunque hanno sempre dato il massimo, sono stati a Cavalese a preparare ogni allenamento anche alle 8.30 del mattino, con sveglia all’alba, per affrontare al meglio questa competizione, e si meritavano qualcosa di importante“. “Sono contento del bronzo – ribadisce Falaschi – e di come è venuto fuori, perché comunque è stato un bel percorso con tre partite molto buone secondo il mio punto di vista: con l’Egitto, la Macedonia e infine la Turchia nei quarti di finale. Poi abbiamo incontrato la Croazia, che sicuramente aveva un maggiore affiatamento. Nonostante tutto, pur non giocando la nostra migliore partita, siamo sempre stati attaccati al match. Peccato, perché con forse un pizzico di intraprendenza e fortuna la finale poteva essere alla nostra portata ma, ripeto, è comunque un bronzo, una prestigiosa medaglia che va a impreziosire tutto il percorso fatto“. “Con la squadra mi sono trovato molto bene – racconta Falaschi – ho giocato con un sacco di ragazzi giovani con i quali non avevo mai chiaramente avuto modo di competere, e quindi è stata un po’una sorpresa per tutti. Spero di aver trasmesso qualcosa: loro mi hanno trasmesso molto, mi hanno dato un po’ quella spensieratezza, quella voglia, quei sorrisi sempre stampati sulle facce, che ogni tanto ci vogliono! È comunque estate, un periodo non semplice per chi deve sempre allenarsi e spostarsi, e magari qualcuno vorrebbe staccare. Questo umore alto ha fatto in modo che ogni allenamento sia stato superato veramente bene e senza che pesasse mai nella mente di ognuno dei ragazzi, quindi posso solo parlar bene di questo gruppo“. “Con Gironi e Di Martino – racconta ancora il palleggiatore – c’era un’affinità che si è vista anche in campo, credo, e sono molto contento di Gironi perché si è messo a disposizione nel vero senso della parola in un ruolo non suo. Ha fatto un bel percorso, concludendolo con la finale per il terzo posto, in cui è stato sicuramente il miglior giocatore della partita. Sono molto contento di quello che ha fatto e di come l’ha fatto, perché si è veramente dato in tutto, glie ne va dato atto“. Per Falaschi si è conclusa così la stagione internazionale, ma i fari sono puntati sulla preparazione con Taranto: “Ci si ritrova al Pala Mazzola ai primi di agosto! Mi auguro di ricominciare da dove avevamo finito, con un tifo esplosivo come nelle ultime partite della scorsa stagione, più carichi che mai pronti a riprendere il cammino in Superlega“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO