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    A Padova arriva Perugia, Falaschi: “Fondamentale sarà riuscire a tenere il loro servizio”

    domenica 6 ottobre alle ore 17.00, alla Kioene Arena, Sonepar Padova farà il suo debutto casalingo nella stagione di SuperLega Credem Banca 2024-25. La formazione di coach Jacopo Cuttini sarà chiamata ad un esordio impegnativo contro i campioni in carica della Sir Susa Vim Perugia, squadra che ha dominato la scorsa stagione, aggiudicandosi Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa.

    Il match si preannuncia come uno dei più attesi del weekend, con i padroni di casa desiderosi di mettersi alla prova davanti al proprio pubblico e provare a strappare qualche punto. Perugia, dal canto suo, arriva a Padova con l’ambizione di confermare il proprio status, grazie anche ad un roster che si è ulteriormente rinforzato con l’arrivo di atleti come Yuki Ishikawa, ben noto al pubblico patavino per aver già indossato i colori bianconeri. 

    In vista dell’incontro, coach Jacopo Cuttini ha espresso le sue considerazioni sulla sfida imminente: “L’esordio in casa non sarà semplice, perché affrontiamo probabilmente la squadra più forte del Campionato, che arriva da una stagione in cui ha vinto tutto. Hanno cambiato poco, ma con grande qualità, inserendo giocatori del calibro di Solé e Ishikawa, che conosciamo bene. Siamo consapevoli della difficoltà che ci aspetta domenica, ma i ragazzi sono pronti e desiderosi di mettersi alla prova, cercando di portare a casa il massimo”. 

    Il coach bianconero ha sottolineato quanto sia cruciale mantenere solidità in ricezione per affrontare al meglio una squadra di questo livello: “Il nostro obiettivo principale sarà mantenere una buona solidità in ricezione, per poter gestire meglio la fase di cambio palla. È qualcosa su cui ci siamo concentrati fin dall’inizio della stagione. Contro Civitanova abbiamo mostrato solidità in questo aspetto, e ora dovremo metterlo alla prova contro i battitori di Perugia”. 

    Coach Cuttini ha poi parlato dell’importanza dell’aspetto mentale, sottolineando come la squadra si sia ben allenata nelle ultime giornate: “Il morale è buono. Non ci sono state ripercussioni dopo la gara a Civitanova, anzi, la squadra ha lavorato anche meglio rispetto alla settimana scorsa. Abbiamo recuperato Orioli, che era fuori per un malanno stagionale, quindi siamo al completo. La squadra si è allenata bene e siamo pronti ad affrontare la prossima sfida”. 

    Anche il capitano Marco Falaschi ha espresso le sue sensazioni a pochi giorni dal big match: “Gli aspetti fondamentali saranno riuscire a tenere il loro servizio, perché sappiamo quanto sia efficace. Subito dopo viene il loro attacco, che ha percentuali altissime. Dovremo cercare di mantenere ritmi elevati e commettere meno errori possibile. Il mio messaggio ai nostri tifosi è quello di venire a sostenerci. È una nuova squadra, è una nuova Padova, e credo che ci sarà da divertirsi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Padova attesa al PalaPanini, Falaschi: “L’obiettivo è di crescere nel corso della stagione”

    Mercoledì 18 settembre alle ore 16.45, il team bianconero di coach Jacopo Cuttini sarà impegnato in un allenamento congiunto, al PalaPanini di Modena, con Valsa Group Modena. Misurarsi con una squadra come Modena rappresenta un’opportunità importante, per la formazione patavina, per testare le strategie e affinare i meccanismi di gioco in vista dell’imminente inizio del Campionato di SuperLega 2024-25. Proprio di questo ha parlato Marco Falaschi ai microfoni della società.

    Capitan Falaschi, come stanno procedendo gli allenamenti, soprattutto ora che la squadra è al completo?

    “Gli allenamenti in palazzetto stanno procedendo bene. In questo momento della pre season stiamo valutando il nostro livello di gioco attraverso una serie di allenamenti congiunti. Domani giocheremo a Modena, contro una squadra che è cambiata molto, ma che punta comunque a restare tra le prime quattro. Sarà un buon test per vedere a che punto siamo. In questa fase di preparazione abbiamo avuto anche qualche problema, ad esempio con Tommaso Stefani, che ha dovuto fermarsi per un infortunio al menisco. Fortunatamente, tutto si è risolto nel minor tempo possibile e a breve tornerà in campo. Quando sarà rientrato, saremo davvero al completo. Tutti i nuovi arrivati, incluso Shay, che è stato l’ultimo a unirsi, si sono integrati molto bene”. 

    Dopo l’appuntamento con Modena ci sarà il torneo a Maribor e poi l’ultimo test a Verona. Quali sono le sensazioni per le prossime giornate?

    “Siamo in una fase in cui il Campionato si avvicina e ci aspetta un periodo di lavoro intenso. Stiamo limando alcuni dettagli, con l’obiettivo di crescere nel corso della stagione. Speriamo di essere già a un buon livello per la prima partita contro Civitanova e poi per la seconda, in casa, contro Perugia. Il nostro focus iniziale sarà sulle prime quattro partite, che includono anche due trasferte importanti a Taranto e Grottazzolina. Sono stati due mesi di preparazione intensa, l’ultimo weekend di settembre inizieremo il nostro cammino, che sarà complicato, ma credo anche che possa essere molto interessante”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Falaschi: “L’oro olimpico di Carlotta? Beata lei, c’è arrivata prima di me…”

    Per la prima volta, da quando lo conosco, ovvero da oltre vent’anni, ho trovato Marco Falaschi dall’altra parte. Dalla parte non solo del vincitore, ma anche da quella di chi quella vittoria, quell’oro olimpico, lo ha giocato con il cuore.

    L’ho visto applaudire, fiero, timido ed emozionato come non lo era nemmeno a quindici anni quando debuttava a Santa Croce, e l’ho visto applaudire Carlotta. Ebbene sì, ci ho scherzato parecchio con questa storia del fidanzato di, potendomelo permettere visto il rapporto. Carlotta Cambi, regista della nazionale, ha conquistato ciò a cui lui tiene da una vita intera.

    E da toscanaccio, Falaschi ammette che è stata dura, ma con un grande sorriso: “(ride n.d.r.) Beata lei! C’è arrivata prima di me. Ho vissuto quel momento da esterno, e certamente un pizzico di sana invidia la provi, perché rappresenta il traguardo più importante per uno sportivo. Sono consapevole di quanto ci ha messo per arrivare a quel risultato, quanto lavoro c’è stato dietro e quanto soprattutto se lo sia meritato”.

    foto Instagram @marcofalaschi5

    Ho visto due immagini sui social e ho trovato Falaschi emozionatissimo come non mai. “Ho provato la gioia per la persona che amo, ed inevitabilmente riesci ad emozionarti perché comprendi quanto lei ci sia dentro e vivendo la quotidianità e lo stesso mestiere capisci cosa significhi stare sul tetto del mondo e arrivare là dove nessuna nazionale italiana era mai arrivata. In questi mesi ci siamo sacrificati tanto e l’unica cosa che non le ho mai fatto mancare è la serenità e il supporto nel dover vivere dei mesi così delicati”.

    Da esterno, cosa dovevamo capire di Carlotta?

    “Lei è una grande lavoratrice, e già lo ha fatto vedere in occasione del sesto posto di Pinerolo. Velasco ha trasmesso a questa squadra la sua grande etica del lavoro. Lei ha saputo, assieme alle compagne, fare sì che tutti i sacrifici convergessero verso un obiettivo comune. Sono state bravissime. E sì, un pezzetto di medaglia l’avrei voluta anche io (ride n.d.r.)”.

    Ci faccia sorridere. Ha pensato che anche lei ci proverà a Los Angeles 2028.

    “A 41 anni? Lei mi vuol male! Scherzi a parte, non mi sognerei mai, finché sarò in attività, di non rispondere presente ad una chiamata di Fefè De Giorgi. Lui lo sa, perché conosce quanto io tenga all’essere parte di un progetto azzurro. Io sono stato educato ad onorare sempre quella maglia e a dare il massimo, indipendentemente dal ruolo e dalle consegne che ti vengono date da un tecnico. Quindi, io ci sono. Fare il massimo e dare il massimo non mi è mai pesato. È il mio lavoro, lo faccio da una vita, ma ogni anno trovo sempre qualcosa di interessante da cui ripartire”.

    Foto di Pallavolo Padova

    Nel frattempo c’è anche alla Sonepar Padova. Secondo anno.

    “Abbiamo cominciato due mesi prima del campionato con tutto il lavoro fisico e queste saranno le settimane nelle quali incominceremo a costruire qualcosa, ovvero quell’idea di pallavolo che vogliamo dare. I tre centrali sono rimasti, una banda è rimasta, io sono felice di poter dare il mio contributo anche quest’anno. Ora bisogna creare il gruppo assieme ai nuovi arrivati, ma piano piano arriveremo pronti ad una stagione molto stimolante”.

    Rimane anche Luca Porro. Come lo ha visto dopo Parigi?

    “Ci ho parlato anche quando eravamo a Parigi assieme. È chiaro che la delusione per una medaglia che non è arrivata ed era attesa esiste, ma è una cosa assolutamente normale. Queste Olimpiadi e a maggior ragione la partita con il Giappone ha dimostrato cosa volesse dire il tema della gara secca. Rischiavamo di uscire ai quarti e i giapponesi si sono dimostrati una squadra ostica. Aspetteremo altri quattro anni. La squadra impostata da Fefè sono certo che saprà ricavarsi lo spazio che merita”.

    Foto di Fipav

    Ci dica di Stefani. Ci rassicuri.

    “Un infortunio semplice, cose che in allenamento posso succedere ogni giorno. Mi è dispiaciuto molto perché è in un momento di grande risalita e fisicamente lo vedo stare sempre meglio. Sono legato non a Stefani come opposto di Padova, ma a Tommy con cui ormai gioco da qualche anno. Lo aspettiamo e so che tornerà con noi molto presto”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Falaschi punta in alto: “A questa Padova la salvezza sta stretta, mireremo all’ottavo posto”

    Il comunicato arriva tempestivamente a metà maggio, ed è il segnale di ciò che Marco Falaschi ha fatto alla Pallavolo Padova, ossia lasciare un bel segno distintivo sul suo operato e sulla costruzione di un ruolo che nella pallavolo italiana ormai è giusto riconoscergli universalmente.

    Falaschi è una certezza, un elemento che non solo si cuce addosso una maglia, ma tesse lungo la stagione una rete di gioco e certezze grazie al suo ventennale bagaglio di esperienza. Padova (così come la nazionale, di cui Marco fa parte nel gruppo allargato di Cavalese) sotto questo aspetto non poteva assolutamente rinunciare alla regia del toscano più famoso del volley e ha detto sì anche per la prossima stagione.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    “Sono soddisfatto dell’annuncio e dico che questo rinnovo me lo sono conquistato dentro e fuori dal campo. La chiamata di Padova lo scorso anno è arrivata perché la società mi ha chiesto di dare un mio contributo personale nella costruzione di un gioco di squadra in cui erano presenti diverse scommesse, che abbiamo vinto assieme. L’aspetto sportivo e umano ha inciso sul fare sì che questo gioco si creasse e che raggiungessimo anche un traguardo fondamentale come la salvezza con diverse giornate d’anticipo”.

    Diamo un nome alle scommesse vinte?

    “Posso dire che Luca Porro e Davide Gardini in posto quattro come titolari stabili in Superlega siano stati una bella scommessa vinta. Su Gardini c’era molta aspettativa dalla passata stagione, per il giocatore che voleva e doveva essere. Luca ha sprigionato un talento indiscutibile e ha dimostrato di poter svolgere questo ruolo con maturità e provando ad alzare l’asticella ancora di più. Posso dire che anche Plak come centrale nel suo primo anno nel ruolo in Italia è stata un’altra bella soddisfazione che la società si è portata a casa. Giocatore forte, con delle doti fisiche importanti e capace di poter dire la sua in questo campionato. Sono contento di ciò che Fabian ha dimostrato di poter fare”.

    Foto Pallavolo Padova

    La prossima scommessa?

    “Tommaso Stefani dovrà prendersi le sue belle certezze la prossima stagione. Arriva da un recupero lungo e intenso. Sono felice di giocare assieme a lui anche il prossimo anno per la terza stagione dopo quella di Taranto”.

    Conosce a menadito questo campionato. Mi dica perché Padova si è salvata con anticipo rispetto alle altre.

    “Credo che non ci sia stato un solo momento in cui abbiamo smesso di lavorare per centrare l’obiettivo, anche quando avevamo qualche difficoltà in più degli altri. Dopo la prova di Cisterna, che ricordo come un momento complicato della stagione, siamo stati capaci di parlare, affrontare i problemi e ripartire con la consapevolezza che ce la potevamo e volevamo fare. Non abbiamo mai mollato e siamo riusciti, oltre a vincere gli scontri diretti, a toglierci degli sfizi, andando a prendere punti contro squadre come Milano e Modena. Siamo stati bravi nel dimostrare che potevamo affrontare chiunque con la stessa grinta e la stessa determinazione”.

    foto Lega Volley

    Quest’anno è sembrato che lei calzasse a pennello con il progetto Padova. Posso dire che non potevamo vederla in un progetto più a misura di Falaschi?

    “Ho sempre apprezzato molto quando una società mi ha chiesto di mettere in campo la responsabilità che ho acquisito dopo tanti anni di esperienza. È stato un piacere lavorare con Padova e poter continuare in tal senso. Va dato atto che Cuttini e lo staff sono sempre stati desiderosi quanto noi di farci esprimere in un certo modo e ci hanno sempre punzecchiato affinché ognuno di noi facesse il suo meglio”.

    foto Lega Volley

    Padova ormai è una certezza per la Superlega.

    “Siamo il quinto pubblico della serie A. Voglio strappare una promessa”.

    Prego.

    “Cercheremo di alzare ancora di più l’asticella quest’anno. Personalmente trovo che questi tifosi meritino qualcosina di più della salvezza e mi impegnerò per fare sì che quell’ottavo posto magari utile per giocare i playoff scudetto diventi un traguardo alla nostra portata. È una bella sfida, ma ci proverò”.

    Intervista di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Marco Falaschi resta a Padova: “Obiettivo primario la permanenza in Superlega”

    Marco Falaschi farà parte del roster di Pallavolo Padova anche per la prossima stagione di SuperLega 2024-25. L’atleta toscano, classe ’87, al suo secondo anno nel capoluogo patavino, può vantare nella sua carriera sportiva, oltre alla vittoria della Coppa Italia e dello Scudetto con la Lube, numerose presenze in azzurro e all’estero. In Europa ha conquistato diversi titoli, come uno scudetto e una coppa in Montenegro e una coppa e supercoppa in Polonia.

    Falaschi ha espresso la sua soddisfazione per la riconferma, sottolineando l’importanza del team venutosi a creare e l’obiettivo salvezza raggiunto con tre giornate d’anticipo nella passata stagione. “Devo dire che sono molto contento. Nel corso dell’ultimo anno, qui a Padova, si è creato un bel gruppo di lavoro con i vari giocatori e con tutto lo staff della squadra, quindi proseguire in questa società mi rende davvero felice. Altra nota positiva è il fatto di aver raggiunto il traguardo che ci eravamo prefissati con tre giornate di anticipo, il che ci ha permesso di giocare le ultime partite con maggiore tranquillità, concentrandoci nella prosecuzione del percorso di crescita del gruppo”.

    Riguardo alla stagione trascorsa, ha poi tracciato un bilancio positivo, evidenziando l’impegno e la coesione del team: “Il bilancio della stagione di SuperLega appena conclusa è sicuramente positivo. Il nostro campionato è particolare, in quanto si deve iniziare presto a cercare punti e, di conseguenza, bisogna trovare fin da subito le giuste alchimie, come è stato per noi. All’inizio del campionato abbiamo ottenuto subito qualche punto importante contro diretti concorrenti, poi c’è stato un attimo di flessione nella parte centrale, ma la squadra ha risposto bene. Abbiamo lavorato tutti nella stessa direzione e questa è stata la cosa più importante”.

    “A Padova mi sto trovando assolutamente bene, sia sotto il profilo dello società, storica della SuperLega e ben organizzata, sia per quanto riguarda la città, davvero vivibile e giovane”, ha poi aggiunto Marco Falaschi.

    Guardano al futuro, ha infine concluso: “Credo si sia creato un buon gruppo, alcuni giocatori rimarranno e questo sicuramente è un’ottima base da cui ripartire per la prossima stagione. Se dovessi pormi ora un traguardo da raggiungere come squadra, per il campionato 2024-25, è chiaro che sarebbe quello di provare a centrare anche un obiettivo un po’ più ambizioso. Non bisogna, tuttavia, dimenticare che il livello della SuperLega si alza di anno in anno e, vedendo anche le altre squadre, è evidente che la cosa primaria è sicuramente la permanenza in Serie A”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Keita: “Possiamo arrivare al terzo posto”. Stoychev: “Abbiamo giocato bene, ma possiamo fare meglio”

    Rana Verona non lascia scampo alla Pallavolo Padova nel derby veneto e strappa un’altra vittoria fondamentale per 3 a 0 nella corsa Play Off.

    Alla prima da titolare in casa, Keita non si è risparmiato, totalizzando 24 punti e il 60% di positività in attacco, numeri che gli sono valsi il premio di MVP. Decisivo anche Spirito dai nove metri, capace di infilare 3 ace, così come capitan Mozic.

    Keita: “Ogni singolo punto è importante, giochiamo per vincere e anche un solo punto è importante per noi perchè il campionato è molto combattuto e so che se continuiamo a vincere possiamo arrivare al terzo posto, perchè penso sia possibile. Ci sono ancora diverse partite e sono contento di questa prestazione perchè oggi tutti hanno combattuto e abbiamo dimostrato che vogliamo vincere, quindi sono molto contento”.

    “Non sono ancora al 100% ma se riesco ad aiutare la squadra con la mia performance è perfetto e ne sono molto contento perchè abbiamo vinto e ho aiutato la squadra nella mia maniera quindi sono molto contento di ciò”.

    Radostin Stoytchev: “Tre punti importanti, la squadra era concentrata. Abbiamo giocato bene, ma possiamo fare meglio. Siamo riusciti a battere molto bene, con tanti ace e tante ricezioni negative da parte loro: questo ci ha permesso di avere l’opportunità di tanti contrattacchi. Potevamo fare meglio a muro, siamo riusciti a tenere Gabi Garcia e Gardini, ma non Porro. Complimenti a tutti per l’organizzazione di gioco e il risultato ottenuto”.

    “I fondamentali importanti sono ricezione e battuta, noi oggi li abbiamo avuti buoni entrambi. Possiamo e dobbiamo giocare meglio in cambio palla, mi interessano percentuali ancora più alte in contrattacco…stiamo lavorando e voglio vedere una squadra diversa di partita in partita. Alla fine per me è importante vincere, sulla base di cosa dipende dall’avversario e dalla partita. Per oggi va bene così”.

    Donovan Dzavoronok: “Abbiamo dimostrato un bel gioco questa sera, la pausa è stata meritata perchè abbiamo fatto molte partite di fila ed eravamo un po’ stanchi e abbiamo dimostrato che ci ha fatto bene ora non ci resta che tornare in palestra e lavorare duro perchè adesso abbiamo davanti a noi l’ultimo sforzo di regular season…è molto importante per noi, vogliamo arrivare più in alto possibile. Abbiamo davanti tutte partite toste in cui vogliamo fare punti”.

    “Abbiamo tanta carica, due mesi fa eravamo terzultimi, ora siamo a metà classifica e vogliamo salire ancora. Non dobbiamo però pensare a questo, ma pensare e preparare una partita alla volta, per poter arrivare ai risultati”.

    Coach Jacopo Cuttini: “Chiaramente non siamo contenti dell’esito della partita di questa sera, in quanto non  siamo riusciti a portare a casa punti e set, che è l’obiettivo che ci poniamo ogni settimana. Oggi Verona ha veramente spinto. La loro battuta ci ha colpito, avendo fatto il 12% di ace sul totale dei loro servizi. Quando tuttavia siamo stati capaci di ricevere, anche tenendo la palla staccata, siamo riusciti ad avere buone percentuali di cambio palla. I ragazzi non hanno mai mollato, soprattutto nei momenti più difficili, però poi alla lunga è venuta fuori l’aggressività di Verona”.

    Marco Falaschi: “Secondo me si è visto un buon spirito in campo. Siamo sempre stati lì. È chiaro che avevamo di fronte una squadra particolarmente in forma e che viene da sette vittorie su otto, con un roster di livello, che punta ai primi quattro posti in classifica. Nel corso della partita di questa sera in alcuni frangenti abbiamo avuto le nostre difficoltà, ma non abbiamo mai mollato”.

    (fonte: Comunicato stampa, Verona Volley) LEGGI TUTTO

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    Taranto senza Lawani nei Play Off. Bongiovanni: “Gli abbiamo proposto di restare”

    Di Redazione

    Sarà una Gioiella Prisma Taranto in formato ridotto quella che affronterà i Play Off 5° posto a partire dalla prossima settimana (il debutto giovedì 23 marzo contro Cisterna). Oltre agli infortuni e acciacchi che hanno caratterizzato l’ultima parte della stagione, la squadra tarantina dovrà fare i conti – come peraltro le due avversarie – anche con la defezione di uno dei protagonisti: il francese Ibrahim Lawani ha infatti salutato i rossoblu dopo la conclusione della regular season.

    “Con lui avevamo un accordo temporaneo” spiega in un’intervista al Corriere dello Sport Puglia il presidente Tonio Bongiovanni, che poi parla anche del futuro del talentuoso opposto francese: “Gli abbiamo prospettato la possibilità di restare, ma poi sarà una scelta che spetterà al ragazzo e al suo procuratore“. In realtà, le superbe prestazioni di Lawani nella fase finale della regular season hanno risvegliato l’interesse di molti, e si dice che su di lui – come sul compagno di squadra Eric Loeppky – abbia messo gli occhi anche la Vero Volley Monza.

    Anche sulla conferma di Marco Falaschi non mancano gli interrogativi: lo stesso capitano ha ammesso ieri, durante la trasmissione “Volley Club” su Mondorossoblù, di essere stato contattato sia dalla Pallavolo Padova, sia dall’Itas Trentino (ovviamente per un ruolo di secondo) in vista della prossima stagione. Il palleggiatore non ha sciolto i dubbi, ma in ogni caso Bongiovanni dà garanzie sul futuro della squadra dopo la salvezza conquistata all’ultima giornata: “Faremo tesoro di cose positive e criticità. Costruiremo una squadra fisica e di esperienza, che integrerà i giovani in percentuale più contenuta. E se non ci fossero Lawani o Stefani, prenderemo giocatori con potenzialità simili“. LEGGI TUTTO

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    La salvezza di Taranto e non solo: Falaschi e Pierri ospiti di Volley Club

    Di Redazione

    Tutto pronto per la nuova puntata di Volley Club, la trasmissione online di approfondimento sul volley condotta da Giovanni Saracino sul portale tarantino MondoRossoBlù. Questa sera, giovedì 16 marzo, a partire dalle 20.30, l’argomento principe sarà ovviamente la salvezza conquistata dalla Gioiella Prisma Taranto, che per il secondo anno consecutivo si è guadagnata la permanenza in Superlega: per parlarne saranno ospiti due giocatori della squadra pugliese, il palleggiatore e capitano Marco Falaschi e il secondo libero Francesco Pierri.

    I due atleti non saranno però gli unici protagonisti della trasmissione: ai microfoni di Volley Club interverranno anche Roberto Sciannamea, speaker del Consorzio Vero Volley e di diversi grandi eventi internazionali, e Leonardo Risimini, rappresentante dei The Zio’s Boys, tifoseria organizzata della Gioiella Prisma. Sarà inoltre presente il caporedattore di Volley NEWS Eugenio Peralta. “Volley Club” potrà essere seguita in diretta anche sulla pagina Facebook di MondoRossoBlù e sul canale YouTube dell’emittente. LEGGI TUTTO