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    Velasco e Zorzi a Padova per raccontare “Come Michele diventò Paso”

    Di Redazione “Come Michele diventò Paso”: questa sera alle 20.30 ci saranno Julio Velasco e Andrea Zorzi alla Kioene Arena di Padova a raccontare, con il giornalista Massimo Salmaso e con l’assessore allo sport del comune di Padova, ed ex calciatore professionista, Diego Bonavina, la vita i valori e l’esempio di Michele Pasinato, a un anno dalla sua scomparsa. Sulle tribune i ragazzi del settore giovanile bianconero e le loro famiglie, oltre a tutta la famiglia del Paso. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aperte le iscrizioni per il corso di Julio Velasco in Calabria

    Di Redazione Da quest’oggi sono aperte le iscrizioni per il terzo incontro del Direttore Tecnico del Settore Giovanile Maschile Julio Velasco, indirizzato a tutti gli allenatori di ogni ordine e grado e ai dirigenti sportivi. L’appuntamento è in programma martedì 3 maggio 2022 presso il “Palasport Provinciale” di Vibo Valentia. L’incontro si terrà durante il progetto del “Club Italia Allargato” che vedrà protagonista la rappresentativa regionale calabrese. Per maggiori informazioni contattare l’indirizzo email settoretecnico@federvolley.it o consultare la pagina dedicata.  (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Quattro CT azzurri dialogano a Modena sul presente e il futuro della pallavolo

    Di Redazione Sarà una serata molto particolare quella che lunedì 4 aprile, all’interno del calendario di Forum Eventi al BPER Banca Forum Monzani di Modena, vedrà protagonisti quattro tecnici azzurri che hanno scritto – e continuano a farlo – la storia della pallavolo italiana. Ferdinando De Giorgi, CT della nazionale maschile di pallavolo, Davide Mazzanti, CT della nazionale femminile, Julio Velasco e Marco Mencarelli, direttori tecnici rispettivamente del settore giovanile maschile e femminile, saranno infatti protagonisti di “Un posto in squadra: viaggio nel sogno azzurro“, un momento di approfondimento e chiacchiere sulla magica estate vissuta da tutte le nazionali italiane. I quattro protagonisti si alterneranno nel racconto delle loro avventure presenti e passate e nel tracciare le linee guida per la pallavolo del futuro, dialogando con i giornalisti sportivi Fabrizio Monari e Alessandro Trebbi. “È un onore per noi ospitare un parterre di tale calibro – sottolinea Alessandro Clò, presidente Fipav Modena – con amici di vecchia data della nostra città come Julio Velasco, cittadino modenese di diritto grazie ai leggendari successi che ha costruito con la Panini, e i tecnici migliori che la nostra storia recente abbia prodotto. Sarà una bellissima occasione per tutti, ma in primo luogo per i più giovani: si racconteranno aneddoti e storie ma soprattutto sarà bello capire la diversità e l’unicità del nostro meraviglioso sport attraverso le voci di chi lo pratica al massimo livello da una vita, in campo come in panchina“. Questo appuntamento sarà anche l’occasione per ricordare la recente pubblicazione del libro del ct Ferdinando De Giorgi “Noi Italia pallavolo. I valori che ci hanno permesso di salire sul tetto d’Europa in trenta giorni” (QuiEdit), in cui emerge chiaramente il significato più profondo del fare parte della squadra nazionale: “La maglia azzurra è un valore – si legge nelle prime pagine – un quid che viene prima di tutto sempre e comunque; un qualcosa che va conquistato con fatica, sudore e determinazione, ma che soprattutto va custodito giorno dopo giorno, come un tesoro“. L’appuntamento è per lunedì 4 aprile alle 21 presso il Forum Monzani di via Aristotele a Modena. L’ingresso è libero, con prenotazione dei posti a partire da mercoledì 23 marzo. Le persone interessate a intervenire dovranno iscriversi sul sito del Forum. A registrazione completata si potranno prenotare i posti sul sito visualizzando la planimetria; confermando la prenotazione si riceverà un’email riepilogativa con tutte le informazioni per l’ingresso. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Daniele Bartocci nella Top 3 del Premio Ussi per il suo lavoro su Julio Velasco

    Di Redazione C’è anche il giornalista Daniele Bartocci sul podio del Premio Ussi “Lo Sport e chi lo racconta” intitolato alla memoria di Franco Lauro. Il giovane marchigiano è entrato in queste ore nella Top 3 nazionale del Premio, nella sezione Under 40 carta stampata e web, grazie a un servizio esclusivo sul primo anno italiano di Julio Velasco (Tre Valli Jesi, 1983-84, Serie A2). Come filo conduttore di questa edizione proprio lo sport e le grandi storie, emozioni, personaggi vincenti e storytelling.  La premiazione avverrà il 4 aprile a Roma, al Salone d’Onore del Coni, alla presenza di illustri personaggi sportivi e istituzionali; della giuria del premio fa parte anche Mauro Berruto, ex CT della nazionale. Un nuovo riconoscimento dunque per Bartocci, che pochi giorni fa alla Borsa di Milano ha ricevuto il premio Giornalista dell’anno 2022 e comunicazione in occasione dell’Innovation&Leadership Le Fonti Awards 2022. Gli esordi di Velasco in Italia sono anche uno dei temi del libro “Happy hour da fuoriclasse al barTocci“, pubblicato nel 2021. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Matteo Battocchio è il nuovo Coach della Nazionale Juniores

    E’ di ieri la notizia delle nomine degli staff delle Nazionali giovanili da parte della Federazione Italiana Pallavolo. Ed è con grande orgoglio che la Libertas Cantù annuncia che il proprio Coach Matteo Battocchio è stato chiamato a ricoprire il ruolo di allenatore della Nazionale Juniores. Un compito importante in un’annata che prevede l’impegnativo Europeo Under 20 in casa: le finali sono infatti previste dal 16 al 24 settembre 2022 a Messina e Reggio Calabria. Gli azzurrini sono già qualificati alla fase finale, e il raduno per il collegiale è previsto per metà giugno. Affronteranno in seguito l’European Youth Olympic Festival (EYOF) a Banská Bystrica, in Slovacchia, prima di immergesi nella preparazione del campionato europeo.
    “Quando mi ha chiamato Julio Velasco – racconta il Presidente Ambrogio Molteni – che mi rendeva partecipe della sua decisione di prendere Matteo (Coach Battocchio, ndr) nello staff tecnico della Nazionale dandogli la squadra Juniores, è stato un momento per me molto emozionante. Dopo aver visto passare da Cantù tanti giovani, italiani e stranieri, che hanno vestito la maglia azzurra, oppure quella brasiliana, australiana, portoghese, finlandese, estone, e ultima quella croata con il nostro Tino Hanžić, ho capito che la nostra ‘piccola’ società vedeva nella sua storia per la prima volta anche un tecnico che andrà a vestire i colori azzurri della Nazionale. Sono sicuro che Matteo farà sicuramente bene, perché ha tutta la preparazione e la stoffa di un allenatore vincente, per la grande dedizione e competenza che dimostra. Un grosso in bocca al lupo per questa importantissima nuova missione”.
    “Come canturini, siamo tutti molto orgogliosi di questa nomina molto importante del nostro Matteo (Coach Battocchio, ndr) – commenta il GM Max Redaelli – in quanto allenare una Nazionale giovanile è un compito di responsabilità sotto tutti gli aspetti. Noi come canturini, e io in particolare come General Manager, sono molto felice per lui di questa nomina significativa”.
    “Sono molto contento ed emozionato – confessa Coach Matteo Battocchio –: per me è un grande onore e un grande onere, perché nel momento in cui le persone ti danno fiducia, è giusto che tu lavori per ripagare la fiducia che ti è stata data, oltre che fare del tuo meglio. Sarà una bella sfida perché questo è un gruppo molto interessante, con prospetti molto interessanti. Qualcuno di loro è già protagonista in SuperLega, e credo che nel giro di un paio di anni ci arriveranno anche tanti altri. Alla fine l’obiettivo è quello: formare giocatori. Per me sapere di avere una figura come quella di Julio (il Direttore Tecnico del settore giovanile della Federvolley Velasco, ndr) che mi darà una mano è un grande aiuto. Prometto che faremo il meglio possibile!” LEGGI TUTTO

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    Julio Velasco compie 70 anni: auguri al Fenomeno della panchina

    Di Redazione La pallavolo italiana e mondiale festeggia oggi uno dei suoi uomini simbolo: Julio Velasco taglia l’importante traguardo dei 70 anni. Il grande allenatore azzurro della Generazione di Fenomeni, oggi direttore tecnico delle nazionali giovanili, per uno scherzo del destino è nato nello stesso giorno in cui si festeggia anche il “compleanno” della pallavolo, in ricordo di quel 9 febbraio 1895 in cui William Morgan diede vita negli USA al suo (e nostro sport). Nato a La Plata nel 1952, Velasco vive le prime esperienze con il volley negli anni dell’università e inizia la sua carriera da tecnico al Ferro Carril Oeste. Nel 1983 il primo trasferimento in Italia a Jesi, in Serie A2; ma la svolta arriva nel 1985, quando si trasferisce alla Panini Modena di Cantagalli, Bernardi e Lucchetta, dando vita a un ciclo di vittorie straordinario. Nel 1989 diventa il CT della nazionale italiana ed entra nella leggenda: con lui gli azzurri vincono subito il primo titolo europeo della loro storia, a cui seguiranno in breve, sotto la guida dell’allenatore argentino, altri due titoli continentali, due Mondiali, 5 World League, l’argento olimpico di Atlanta 1996 e una serie di altri titoli. Chiuso il ciclo con la nazionale maschile guida per un biennio (1997-98) quella femminile, e da una sua intuizione nasce il Club Italia, fucina di grandi campionesse. Seguiranno poi altre esperienze al timone della Repubblica Ceca, di Piacenza, Modena e Montichiari. Torna alle nazionali con la Spagna e con l’Iran, che porta alla prima vittoria del Campionato Asiatico nel 2011, ripetendosi due anni dopo. Nel 2014 viene scelto per la prima volta come CT dell’Argentina, che guida per 4 anni; dal 2018 al 2019 l’ultima volta su una panchina di club a Modena (con una Supercoppa Italiana), prima di rientrare in Federazione facendo da “deus ex machina” per le storiche vittorie ai Mondiali Under 19 e Under 21. Festeggiamenti sobri per Julio, che in una bella intervista rilasciata a Doriano Rabotti per Il Resto del Carlino spiega: “Andrò a pranzo con mia figlia Lucrezia, che vive a Bologna. Con l’altra, Veronica, che sta a Milano, ci siamo già visti. I 70 anni non me li sento, ma ci sono… Ma non mi posso lamentare, la salute mi assiste, lavoro e motivazioni anche. Ho l’energia di sempre, mi serve solo più tempo per recuperare. È la vita“. Il traguardo raggiunto è anche l’occasione per un bilancio personale: “Sono contento di aver avuto il più grande privilegio che può toccare a una persona, fare quello che mi piace. Ringrazio la vita per avermi dato questa opportunità. Non era scontato quando ho dovuto mollare l’università in Argentina, volevo fare il professore. Un rimpianto? Non aver dedicato più tempo a mia madre, quando sono andato via e lei è rimasta sola. Ai giovani dico di passare più tempo con i loro cari“. (fonte: Il Resto del Carlino) LEGGI TUTTO

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    Julio Velasco: “Serve continuità tra nazionale e club. Ma non sempre si fanno miracoli”

    Di Redazione Confermato a furor di popolo dalla Federazione Italiana Pallavolo come direttore tecnico del settore giovanile maschile, Julio Velasco traccia in un’intervista alla Gazzetta dello Sport le linee guida dei suoi programmi per i prossimi anni. E, come sempre, le sue parole sono tutt’altro che banali: “Per il futuro sono fiducioso, ma questo non vuol dire che i risultati siano scontati. Se si vince un Mondiale Juniores, non è detto che quel posto lo abbiamo confermato di diritto. Noi ci siamo già passati 30 anni fa, a Barcellona 1992. Ogni volta parte una storia diversa e si deve andare a costruire un percorso nuovo. Di Michieletto ne nasce uno ogni tanto…“. Nell’intervista di Gian Luca Pasini, Velasco insiste in particolare sul tema dell’utilizzo dei giovani nei campionati di vertice: “Il nostro obiettivo è sempre creare una serie di giocatori per la Superlega, la A2 e naturalmente la nazionale seniores. E in quest’ottica bisogna adeguarsi. In Superlega non esistono giocatori ‘lenti’, e a quello dobbiamo tendere. Per questo ho proposto alla Federazione che, quando possibile, gli allenatori dei vari settori giovanili di società siano coinvolti negli staff azzurri. Il fine è abbastanza chiaro: creare una continuità di lavoro tra l’Italia e i club, soprattutto in questo periodo“. Resta però una forte barriera all’ingresso delle nuove promesse: “Produrre talenti – spiega il dt azzurro – in una Superlega in cui gli italiani in campo sono solo 3, di cui uno quasi sempre il libero, non è facile. Oggi i due opposti campioni d’Europa, Pinali e Romanò, sono spesso in panchina. E intanto dobbiamo fare i conti anche con lo ius soli: alcuni talenti li perdiamo perché non riescono a diventare italiani. Tutto questo per dire che i miracoli non si possono fare sempre, e per ottenere risultati adesso e in futuro sarà necessaria la collaborazione di tutti. Una collaborazione non di facciata, ma tecnica e operativa“. LEGGI TUTTO

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    Julio Velasco e la Federazione Italiana Pallavolo insieme per altri tre anni

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo e Julio Velasco proseguono il loro cammino assieme per le prossime tre stagioni. L’ex ct azzurro, protagonista di molte delle pagine più belle della pallavolo italiana, sarà infatti ancora il direttore tecnico del settore giovanile maschile.Il rapporto tra la Fipav e Velasco, DT dal 2019, ha regalato tante gioie al volley azzurro: l’ultima delle quali la prima storica vittoria del Campionato del Mondo under 21 maschile in Sardegna. foto Fipav Questo il commento del presidente Giuseppe Manfredi: “Siamo molto contenti di proseguire il nostro cammino con Julio, il suo è stato un lavoro importante che ha dato i frutti sperati e sono convinto ci siano tutte le possibilità per continuare a fare bene. Ci aspettano tre anni intensi con l’obiettivo di far crescere ulteriormente il settore giovanile maschile e formare nuovi giocatori sia per la nostra nazionale seniores Campione d’Europa che per le nostre società”.Questo il commento di Julio Velasco: “Sono molto felice di continuare a lavorare con la Federazione Italiana Pallavolo. Il nostro è un percorso iniziato due anni e mezzo fa e adesso avremo altre tre stagioni per proseguire su questa strada.Gli obiettivi sono sempre quelli di ottenere dei titoli giovanili; formare dei giocatori che trovino spazio in A3, A2 e in Superlega; aiutare a crescere ulteriormente tutto il settore giovanile maschile italiano”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO