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    Tre giorni di Modena: crescere rispondendo alle ‘sollecitazioni’ di Velasco. Tutte le sue parole

    Senza quasi tutte le big, per le quali il primo vero collegiale avrà luogo questa settimana, il torneo AIA Aequilibrium Cup Women Elite di Modena che si è giocato nel weekend appena concluso è stato una sorta di esame di maturità, scolasticamente parlando, per tante giocatrici giovani e con più o meno esperienza. I risultati hanno detto, avrebbero detto, comunque poco, mentre molto più indicativi sono stati il modo di stare in campo di questo gruppo di azzurre ‘azzurrabili’, la personalità mostrata (e non mostrata) nelle fasi cruciali dei set e il loro modo di reagire, gara dopo gara (ne hanno giocate tre in tre giorni) alle ‘sollecitazioni’ di Julio Velasco. Sollecitazioni che tutti abbiamo ascoltato nel corso dei time-out e che poi lo stesso ct ha argomentato schiettamente anche nelle interviste post gara.

    VELASCO DOPO ITALIA-OLANDA 3-2Andando con ordine, dopo il primo match vinto al tie-break sull’Olanda Velasco ha posto l’accento sulle palle che scottano, quelle che hanno deciso – anche in negativo – l’esito di alcuni set.

    “Quello che non mi piace è perdere un set facendo un pallonetto sul 24-25 per paura di sbagliare. Se dobbiamo perdere, dobbiamo perdere andando a tutto braccio. I punti decisivi si giocano a tutto braccio. Il pallonetto si fa prima del 20”. 

    “Sono cose che devono imparare, sono giovani e giocano in squadre che non giocano partite decisive in campionato, però, come gli ho detto, alcune cose le mettiamo noi ma molte le mettono i giocatori. Individualmente. Quello non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai, e questo è il momento di dimostrarlo. Me la gioco o non me la gioco? Se ho paura, sono un giocatore da allenamento. Poi ci sono quelli da partita. Qua vediamo quali sono quelle da partita”.

    VELASCO DOPO ITALIA-TURCHIA 3-2Nel secondo match, vinto con stesso punteggio contro la Turchia di Santarelli, anche lei in versione sperimentale con tante giovani in prova, Velasco ha sottolineato come alcune giocatrici abbiano reagito positivamente alle sue indicazioni, ma ha anche messo in evidenza alcuni aspetti tecnici che non gli sono piaciuti molto (alzate staccate, battute facili).

    “La parte emotiva gioca ancora un ruolo molto molto grande, ma per fortuna si sono sbloccate, soprattutto alcune giocatrici come Stella Nervini che nella partita precedente era andata con il braccino mentre oggi andava con il braccione. Stessa cosa Adhu Malual. Degradi in copertura ha fatto ancora cadere due pallonetti, ma dobbiamo ricordarci che lei si è fatta male in difesa, non cadendo da un muro, per cui è ancora condizionata su quelle palle basse che deve piegarsi per prenderle. Però la paura bisogna togliersela anche con esigenza, non si può essere accondiscendenti. Anche Moro ha fatto una bellissima partita, le occasioni vanno sfruttate e lei lo ha fatto”.

    “La Turchia era molto meglio di noi nelle alzate, che erano tutte vicine alla rete, mentre noi dopo la difesa lasciavamo la palla staccata e gli attaccanti potevano fare poco. Anche la nostra battuta era molto facile, ma è sempre la paura di sbagliare“.

    “Anche la Turchia non era al completo come noi, però battere una super potenza come loro fa sempre morale e questa vittoria per questo gruppo è stata molto importante. Anche perché non è facile per queste giocatrici vedere dall’altra parte Daniele Santarelli, che per me è il miglior allenatore italiano, contro cui hanno sempre perso”.

    “Noi non facciamo niente, lo ripeto sempre, l’unica cosa che facciamo è convincere i giocatori a fare, però penso che per il morale di questo gruppo questa vittoria è molto importante. Questa è una maglia che pesa e dopo l’Olimpiade pesa ancora di più“.

    VELASCO DOPO ITALIA-GERMANIA 1-3Al termine dell’ultimo match la musica non cambia. Le difficoltà tecniche emerse contro la Germania sono le stesse, soprattutto in relazione alle alzate staccate da rete, e anche l’atteggiamento non ha soddisfatto in pieno il ct che ha continuato a puntare il dito sulla paura di sbagliare di alcune giocatrici.“Abbiamo giocato sempre con determinazione e coraggio anche se con la Germania a volte non siamo riusciti ad essere incisivi come forse potevamo. Purtroppo abbiamo giocato troppi palloni staccati da rete, un qualcosa che nel volley femminile non puoi permetterti”. 

    “Soprattutto quei palloni difficili, sia con la Turchia che con la Germania, li abbiamo sofferti mentre le nostre avversarie facevano meglio. Inoltre credo che dobbiamo essere più pronti ad assumerci la responsabilità di fare punto. Solo attraverso questo tipo di maturazione potremo crescere realmente per non ritrovarci anche in futuro con quello che si definisce braccino corto. Detto questo, non mi sentirete mai felice di perdere, anzi non lo accetto proprio, ma comunque va ricordato che abbiamo tenuto testa a una Germania al gran completo”. 

    Insomma, tirando le somme, in questa tre giorni di Modena è apparso evidente a tutti che la nazionale femminile stia ‘crescendo’ e ‘attenzionando’ giocatrici giovani che sì, hanno il potenziale e il talento per farne parte in pianta stabile, ma forse non sin da ora. Bisognerà aspettare ancora un po’. Soprattutto, per diventare delle big, molte di queste ragazze dovranno fare uno switch importante in termini di personalità. Una cosa, che come ha sottolineato più volte Velasco, non si regala e non si allena: o ce l’hai o non ce l’hai. Se ce l’hanno, chi ce l’ha, dovrà tirarla fuori in fretta perché dopo il Mondiale altre campionesse olimpiche diranno addio alla maglia azzurra e per sostituirle bisognerà dimostrare di possedere il pacchetto completo: talento, determinazione, fame, killer-instinct, mentalità vincente e pure i giusti anticorpi alla perdita di un punto, un set, una partita.

    Di Redazione LEGGI TUTTO

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    Velasco ‘schietto’ dopo Italia-Olanda: “Ci sono giocatrici da allenamento e giocatrici da partita…”

    È un Velasco che, come suo solito, non si nasconde dietro un dito quello che si presenta ai microfoni Rai di Fantasia e Pisani per commentare il successo al tie-break dell’Italia (25-14, 30-32, 25-15, 24-26, 15-10), ancora senza le big, contro l’Olanda nel primo dei tre match dell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite in programma a Modena.

    Il ct della nazionale femminile parte subito parlando delle cose che gli sono piaciute meno: “Cinque set molto allenanti perché certe cose si preparano in allenamento ma quello che conta sono le partite, soprattutto i punti decisivi. Quando vedi che continuano ad attaccarti in diagonale e tu difendi in parallela è lì che devi dimostrare di adattarti alle situazioni anche senza aver studiato l’avversario. E poi quello che non mi piace è perdere un set facendo un pallonetto sul 24-25 per paura di sbagliare. Se dobbiamo perdere, dobbiamo perdere andando a tutto braccio. I punti decisivi si giocano a tutto braccio. Il pallonetto si fa prima del 20”.

    “Sono cose che devono imparare, sono giovani e giocano in squadre che non giocano partite decisive in campionato, però, come gli ho detto, alcune cose le mettiamo noi ma molte le mettono i giocatori. Individualmente. Quello non te lo insegna nessuno, o ce l’hai o non ce l’hai, e questo è il momento di dimostrarlo. Me la gioco o non me la gioco? Se ho paura, sono un giocatore da allenamento. Poi ci sono quelli da partita. Qua vediamo quali sono quelle da partita”.

    Messi i puntini sulle i, Velasco racconta poi quelle che a suo giudizio sono state le cose positive emerse nel corso del match: “Una cosa che abbiamo consolidato è quella di non pensare alla palla precedente, e quello lo abbiamo fatto. Pian piano il muro lo abbiamo ordinato. Mi sono piaciuti molto i primi tempi, anche il contrattacco. I due opposti si sono alternati bene, ma insistendo troppo su alcune palle, come certe parallele di Frosini sulle quali l’Olanda si è subito adattata”.

    “I posti 4, invece, non sono andati bene in attacco, però siamo andati abbastanza bene in ricezione, anche con giocatrici che non sono specialiste in questo come Nervini e Degradi. Certe volte quando ti concentri troppo su una cosa poi non ti riesce l’altra, e in attacco non hanno fatto bene. Alice però è un anno che non gioca, eppure ha dato tanto – sottolinea Velasco – C’è anche la paura di farsi male al ginocchio, una paura che si porterà ancora per alcuni mesi, quindi va bene. Va bene così”. LEGGI TUTTO

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    Nazionale femminile a Modena, Velasco preferisce Nardo a Piva. Vacanze finite per le big

    Torna in campo la nazionale femminile. Alla vigilia dell’AIA Aequilibrium Cup Women Elite, in programma al PalaPanini di Modena dal 23 al 25 maggio, il commissario tecnico azzurro, Julio Velasco, ha convocato 15 atlete che si ritroveranno proprio a Modena lunedì 19 maggio.

    Di seguito l’elenco delle 15 giocatrici convocate dal ct  Velasco: Jennifer Boldini, Carlotta Cambi, Alice Degradi, Eleonora Fersino, Giorgia Frosini, Gaia Giovannini, Anna Gray, Adhuoljok John Majak Malual, Ilenia Moro, Matilde Munarini, Alice Nardo, Stella Nervini, Linda Nwakalor, Loveth Omoruyi, Benedetta Sartori.Dopo i due BPer Test Match disputati a Novara e Milano con la Germania, le azzurre affronteranno Olanda, Germania e Turchia nella prima edizione del torneo internazionale AIA Aequilibrium Cup Women Elite in programma al PalaPanini di Modena (QUI info biglietteria). L’evento sarà presentato lunedì 19 maggio dalle ore 15, presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Modena, in Piazza Grande alla presenza del Coordinatore Politiche Sportive della Regione Emilia Romagna Giammaria Manghi, del Sindaco di Modena Massimo Mezzetti, del vicepresidente federale Massimo Sala, del Responsabile Marketing Salumeria Avicola e Uova AIA Fulvio Faletra, e dell’ex campionessa azzurra Maurizia Cacciatori, ora ambassador della Federazione Italiana Pallavolo.

    Fissato invece per domenica 18 maggio, presso il Centro di Preparazione Olimpica, Giulio Onesti di Roma, il raduno delle azzurre Ekaterina Antropova, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Alessia Orro, Sarah Fahr, Paola Egonu e Myriam Sylla. Le atlete reduci dalle Finals di Champions League con i rispettivi club, effettueranno le consuete visite mediche di controllo per poi trasferirsi al Centro Pavesi di Milano dove dal 19 maggio torneranno a vestire l’azzurro nove mesi dopo la storica impresa Olimpica di Parigi ‘24. Infine, sempre il 19 maggio si radunerà anche la nazionale seniores B, guidata dal tecnico Carlo Parisi. Queste le giocatrici convocate per una nuova settimana di lavoro presso il Centro Pavesi di Milano: Anna Adelusi, Martina Armini, Martina Bracchi, Veronica Costantini, Katja Eckl, Chidera Blessing Eze, Beatrice Gardini, Emma Graziani, Rachele Morello (dal 20-05), Sara Panetoni, Rebecca Piva, Alice Tanase.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Velasco è dottore in psicologia, all’Università di Trieste il conferimento della laurea honoris causa

    L’Università di Trieste ha conferito oggi la Laurea magistrale honoris causa in Psicologia a Julio Velasco, tra le figure più influenti dello sport internazionale degli ultimi decenni, per l’originalità e la coerenza con cui ha saputo integrare i princìpi della psicologia nella formazione, nella gestione dei gruppi e nella cultura della prestazione.

    Si tratta della prima laurea ad honorem conferita da un’università italiana al “Maestro” Julio Velasco, tecnico che ha guidato squadre nazionali alla conquista di un oro e un argento olimpico, due Campionati Mondiali, cinque World League, una Coppa del Mondo e sei titoli continentali tra Europei, Campionati Asiatici e Giochi Panamericani.

    Il riconoscimento accademico è stato promosso dal Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, che da 25 anni ospita un Laboratorio di Psicologia dello Sport.

    La cerimonia si è svolta in un’Aula Magna gremita, grazie anche all’ampia partecipazione del mondo delle federazioni e dell’associazionismo sportivo – testimonianza dello straordinario impatto culturale che il tecnico originario di La Plata ha avuto nel suo ambito e di ciò che rappresenta, in termini di immagine, mentalità e innovazione, per l’intero movimento sportivo italiano.

    L’evento è stato aperto dagli interventi del Rettore Roberto Di Lenarda, di Luca Ubaldeschi, direttore responsabile delle testate del gruppo NEM, e di Fabrizio Brancoli, vicedirettore con delega al quotidiano “Il Piccolo” e agli eventi. Tutti hanno sottolineato, attraverso la metafora dello sport, l’impatto umano e culturale della visione di Velasco, capace di parlare a pubblici diversi con parole semplici e profonde.

    Nella motivazione letta dal professor Ivan Donati, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, si riconosce a Velasco un modello comunicativo e gestionale che ha saputo valorizzare il potenziale individuale e collettivo in ambito sportivo e organizzativo, promuovendo una cultura della prestazione consapevole, etica e sostenibile. Il suo pensiero ha avuto ricadute ben oltre il campo da gioco, ispirando mondi apparentemente lontani come l’impresa, l’educazione e la formazione manageriale.

    La laudatio academica del professor Tiziano Agostini, docente di Psicologia generale e direttore del Laboratorio di Psicologia dello sport, ha ripercorso un percorso umano e professionale eccezionale: dagli anni difficili dell’Argentina post-dittatura, all’arrivo in Italia e alla guida della “Generazione di Fenomeni”; poi il ritorno al successo con nazionali di tre continenti, fino all’oro olimpico 2024 con la nazionale femminile italiana. Un esempio di come lo sport possa diventare spazio di crescita, responsabilità e trasformazione culturale.

    “Il mio augurio – ha detto Julio Velasco rivolgendosi alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo, in particolare a chi studia Psicologia – è che possiate non solo completare con successo il vostro percorso universitario, ma soprattutto riuscire a vivere pienamente ciò che avete studiato. Perché le vere difficoltà iniziano dopo l’università, ed è lì che serve più forza. Il mio augurio, dunque, è che possiate davvero esercitare la vostra professione, praticare la psicologia, farne una parte viva della vostra vita”.

    “Con questo conferimento – ha affermato il Rettore Roberto Di Lenarda – l’Università di Trieste riconosce il valore di una figura di statura eccezionale, capace di unire rigore, visione e sensibilità umana. Il suo pensiero e il suo esempio hanno avuto un impatto che va ben oltre il mondo dello sport: hanno parlato a generazioni di appassionati, educatori, manager, studenti e cittadini, contribuendo a una riflessione profonda sul ruolo della motivazione, del merito e della fiducia nella crescita delle persone e delle comunità”.

    Con il conferimento della laurea honoris causa a Julio Velasco, l’Università di Trieste non solo premia una figura che, con il proprio pensiero e la propria azione, ha saputo innescare importanti trasformazioni nel proprio campo, ma contemporaneamente rinnova il proprio impegno nel condividere con il mondo dello sport progettualità orientate al benessere delle persone e alla crescita dei giovani promuovendo i valori della formazione, dello sviluppo umano e del vivere insieme.

    (fonte: Università di Trieste) LEGGI TUTTO

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    La Germania ricambia il 3-1: per l’Italia buon ritorno in campo di Degradi

    Il secondo Bper test-match nel giro di poche ore va alla Germania che ricambia il 3-1 subìto ieri a Novara contro l’Italia. Ovviamente si tratta di sfide sulle quali non si possono esprimere giudizi approfonditi, e forse neanche trarre particolari indicazioni tecniche e tattiche. La nota liete è comunque il ritorno in campo in maglia azzurra di Alice Degradi, schierata dall’inizio e utilizzata per tre set (10 punti a referto). Oltre a questo, Gaia Giovannini si dimostra essere subito punto di riferimento e certezza per Julio Velasco, lei che all’ultima Olimpiade è stata un po’ quello che fu Schillaci a Italia 90, con una sostanziale differenza nel risultato finale. Bene anche Frosini e Squarcini, schierate dal terzo set. Straordinari, invece, per la giovane Munarini, sempre in campo anche oggi dopo l’esordio di ieri a Novara. A vent’anni se lo può permettere e per lei è tutta esperienza.

    Quello azzurro è un motore che si accende al primo colpo (11-7 in avvio di match), salvo poi ingolfarsi. Le attaccanti azzurre pagano il mismatch in fatto di centimetri con le tedesche, sbattendo fin troppo spesso sul muro avversario (3 volte nel primo parziale, 6 nel secondo). Sotto due a zero, Velasco cambia alcune pedine (Giovannini, Frosini e Squarcini per Piva, Malual e Sartori) e l’Italia torna a girare a pieno regime facendo suo il terzo set. Nel quarto Velasco sceglie di non forzare ulteriormente il rientro di Degradi (10 punti per lei) e la cambia con Omoruyi. Il set è equilibratissimo dall’inizio alla fine, con tante situazioni di punto a punto, alternate a piccoli strappi da una parte e dall’altra. L’ultimo della Germania, però, risulta decisivo (16-19, 21-25) e questa volta a vince è Bregoli.

    foto Galbiati/FIPAV

    STARTING PLAYERS – In campo a meno di ventiquattro ore dalla sfida gemella di Novara, Velasco ovviamente cambia un po’ il sestetto di partenza dell’Italia partendo con le diagonali Cambi-Malual e Degradi-Piva, coppia centrale formata da Munarini e Sartori, libero Moro.

    1° SET – Emozionante rivedere in campo dalla prima battuta, e in maglia azzurra (anche se oggi è rossa) Alice Degradi. Il suo primo punto è una diagonale profonda che bacia terra eludendo il muro tedesco. Un punto che per lei ha avrà avuto un peso specifico che nessuno di noi può immaginare. Il secondo è una parallela mani-out. Il terzo è una fotocopia del primo. Insomma, un inizio per lei ad alte percentuali. L’Italia inizialmente gira bene sotto la regia di Cambi e mette subito margine tra sé e le tedesche (11-7), poi qualcosa si inceppa. La Germania è brava a rifarsi sotto (14-13), toccando molto a muro, sul 15-15 arriva il timeout chiamato da Velasco, poi Alsmeier e l’ace di Glaab regalano il sorpasso alla Germania. Sulla panchina azzurra Barbolini dà indicazioni a Munarini, sul 16-21 Velasco ferma ancora il gioco e questa volta alza la voce. Doppio cambio Eze-Frosini sul 19-23. La squadra allenata da Bregoli continua però a passare in attacco e alla fine fa suo questo primo parziale con il punteggio di 21-25.

    2° SET – La maggiore fisicità delle tedesche si fa sentire, e sulle loro mani a muro le azzurre vanno a sbattere troppo spesso (in questo set saranno 6 i block subiti). L’Italia risponde a tono con Sartori e poi pareggia ai 9 su una seconda di Glaab calibrata male (in rete). Velasco cambia in posto 2 inserendo Frosini, Piva scatta una fotografia a Weske con un Kong (muro a uno a braccia larghe) e ai 12 siamo ancora in parità. Il break di vantaggio l’Italia lo trova con Degradi qualche azione più tardi (18-16), ma quando Piva si fa murare ancora e la Germania si riaffianca ai 19, Velasco è costretto a fermare nuovamente il gioco dopo uno scambio di opinioni con Cicchello. Sul 22-22 dentro Giovannini proprio per Piva, ma il suo errore al servizio e quello successivo di Degradi in attacco spianano la strada alla Germania (22-24). Le azzurre sono comunque brave a reagire e con grande sangue freddo (e un recupero in tuffo di Giovannini) portano la contesa ai vantaggi, salvo poi subire ancora le tedesche a muro. L’ultimo, ancora su Degradi come nel finale del primo set, fissa il punteggio sul 24-26.

    foto Galbiati/FIPAV

    3° SET – Girato campo, continua il punto a punto tra le due squadre (5-5, 7-5, 7-8), poi arriva lo strappo delle azzurre con un parziale di 5 a 1 che costringe Bregoli a fare due chiacchiere con le sue giocatrici. La Germania accorcia con due pipe, è attenta in difesa e si rimette in scia con una parallela vincente di Abacuks (13-12), poi Giovannini mette ancora distanza (15-12) e Frosini, davvero in palla questa sera, contribuisce a gestire il vantaggio in mani-out. Vantaggio che però, come un elastico, si riduce ancora, e allora sul 16-15 dentro Squarcini per Sartori. Sul 22-20 timeout di Velasco, che evidentemente vuole preparare la volata e allungare il match. Dentro Eze (subito al servizio, però sbagliato) e Malual, ma con un ace di banda le tedesche si rimettono ancora in gioco, ma il muro dell’opposta azzurra sull’ennesimo tentativo di pipe vale il set per l’Italia (25-22). E questa volta a fare la differenza è stato anche il muro azzurro (5 vincenti a 2, di cui 3 della sola Frosini).

    foto Galbiati/FIPAV

    4° SET – Velasco a questo punto fa rifiatare Degradi gettando nella mischia Omoruyi, ma la Germania scappa via (2-6). La reazione delle azzurre è immediata e arriva un altro parziale lungo di 6 a 0, ma la battaglia continua (14-14) e le tedesche nei metri che precedono il rettilineo finale rimettono il naso avanti (16-19) e continuano ad allungare (18-22). È lo strappo che decide di fatto il match: il primo tempo finale di Scholzel fa calare il sipario (21-25).

    ITALIA-GERMANIA(21-25, 24-26, 25-22, 21-25)ITALIA: Piva 7, Munarini 8, Cambi 1, Degradi 10, Sartori 5, Malual 5, Moro (L). Frosini 16, Squarcini 7, Eze, Omoruyi 2, Giovannini 8. N.e: Panetoni e Gray. GERMANIA: Alsmeier 4, Strubbe 12, Weske 15, Jatzko 17, Scholzel 18, Glaab 3, Cesar (L). Stautz 4, Tabacuks 2, Kohn, Hanle 1, Pogany (L). N.e: Cekulaev e Weitzel.   Arbitri: Stefano Nava, Angelo Santoro.Durata: 26′, 30′, 26′, 29′.NOTE: 1250 spettatori presenti, 19.471,00 Euro d’incassoItalia: 3 a, 8 bs, 10 mv, 27 et.Germania: 6 a, 8 bs, 14 mv, 24 et.Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    La prima Italia della nuova stagione azzurra batte la Germania 3-1. Munarini MVP

    Festa azzurra a Novara, all’esordio stagionale la nazionale femminile di Julio Velasco, impegnata al Pala Igor di Novara nel primo dei due BPER Test Match, ha battuto la Germania 3-1 (25-18, 20-25, 25-17, 25-21). Dopo quasi due ore di gioco Carlotta Cambi e compagne si sono imposte sulla nazionale tedesca allenata dal tecnico italiano Giulio Bregoli.Vittoria meritata per le azzurre, spinte anche dal calore del pubblico che ha potuto così riabbracciare la nazionale azzurra nella prima uscita ufficiale dopo la straordinaria medaglia olimpica ottenuta ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Molto buona la risposta dei tifosi: 2470 gli spettatori presenti questa sera al Pala Igor, per un totale di 32.980,00 euro d’incasso. 

    Archiviata questa prima uscita, le due formazioni si affronteranno nuovamente venerdì 9 maggio alle ore 17 (diretta televisiva su Discovery+) all’Allianz Cloud di Milano, nel secondo e ultimo BPER Test Match; sfida che chiuderà di fatto questa prima parte iniziale della stagione delle campionesse olimpiche in carica.

    Vittoria meritata per le azzurre, brave e incisive in attacco e attente in fase di difesa. Nonostante la sconfitta, top scorer del match la tedesca Camilla Weitzel autrice di 17 punti, seguita dall’azzurra Loveth Omoruyi con 16 punti messi a referto.

    Da segnalare l’esordio ufficiale in maglia azzurra di Anna Gray (non entrata), Benedetta Maria Sartori, Giorgia Frosini, Chidera Blessing Chinyere Eze, Ilenia Moro e Matilde Munarini (MVP del match).

    foto Galbiati/FIPAV

    Starting Players – Per questa prima uscita stagionale contro la Germania Julio Velasco si affida al sestetto composto dalla diagonale Cambi-Malual, Sartori e Munarini centrali, Giovannini e Omoruyi schiacciatrici e Moro libero.

    1° set – L’Italia parte con il piglio giusto, Giovannini e Sartori per il 2-0 iniziale; muro a due azzurro di Giovannini e Munarini, un ace della stessa schiacciatrice azzurra e l’Italia si porta sul 6-2.  Al rientro in campo le tedesche si avvicinano: attacco di Weitzel e la Germania si porta a -2 sul 9-7. Pronto riscatto azzurro: bene al servizio Giovannini, muro di Munarini e attacco vincente di Malual con l’Italia che scappa a +5 sul 15-10. Loveth Omoruyi continua a martellare e spinge l’Italia sul 18-12. Dentro Eze fuori Cambi, primo tempo sull’asse Eze-Munarini per il 24-18 e l’Italia chiude alla prima occasione sul 25-18.2° set – Secondo set in salita per l’Italia. Le tedesche partono bene e dopo un momentaneo 2-2 trovano l’allungo: ace di Weske, attacco di Cekulaev e ancora un ace di Tabacucks per il 3-6 Germania. Vantaggio tedesco che l’Italia tenta di ricucire (9-11), ma le tedesche scappano via nuovamente. Doppio cambio per Julio Velasco: Eze per Cambi e Frosini per Malual. Omoruyi tenta di lanciare la risalita, ma il suo attacco viene murato e la Germania si porta a +4 sul 12-16. Tornano in campo Cambi e Malual, ma la Germania non si ferma, continua a macinare gioco e la distanza tra le due compagini cresce (17-21). Camilla Weitzel mette a terra il pallone del 18-23, prima del 20-25 della compagna Cekulaev. 

    foto Galbiati/FIPAV

    3° set – Equilibrato l’andamento della terza frazione di gioco.  La battaglia sotto rete va avanti e si passa dal 4-4 al 9-9, momento decisivo per l’Italia: Loveth Omouyi trova il punto del 12-9, segunono prima Frosini e poi Munarini 14-11. Ancora due attacchi vincenti di Munarini, poi Giovannini mette a terra la palla del 18-14. La Germania tenta la risalita (18-16), ma sale in cattedra Loveth Omoruyi: la schiacciatrice azzurra mette a segno quattro punti consecutivi, fissando il risultato sul 22-16. Un muro a due azzurro della coppia Sartori/Frosini chiude il parziale sul 25-17. 4° set – È la formazione di Giulio Bregoli a iniziare meglio il quarto set. La Germania si porta avanti (1-3), per poi trovare il +3 sul 3-6. Pronta reazione delle azzurre che con determinazione ottengono la parità a quota 6. Attacco di Frosini, furbata sotto rete di Cambi e parallela vincente di Frosini, l’Italia scappa sul 10-7. Fasi concitate del match. La Germania non si dà per vinta e tenta di riaccorciare le distanze tornando a -1 (11-10). Cambi e compagne provano l’allungo: Giovannini trova il mani-out tedesco, emulata subito dopo da Frosini per il 15-12. Pausa di gioco chiamata da Bregoli che trova l’effetto sperato: la Germania ritrova infatti la parità sul 17-17. Furbata di seconda di Cambi e attacco di Frosini, con l’Italia che mette il naso avanti (21-20). Finale a tinte tricolori: attacco di Frosini, punto di Giovannini ed è 23-20 Italia. Un errore al servizio della tedesca Marie Hanle regala il match point alle azzurre, occasione prontamente sfruttata dalla neoentrata palleggiatrice Eze che con un ace chiude regala la vittoria alle azzurre 25-21.

    foto Galbiati/FIPAV

    ITALIA-GERMANIA 3-1(25-18, 20-25, 25-17, 25-21)ITALIA: Giovannini 14, Munarini 11, Cambi 6, Omoruyi 16, Sartori 4, Malual 8, Moro (L). Piva, Squarcini 1, Frosini 11, Eze 1. N.e. Armini, Gray, Degradi. Julio Velasco.GERMANIA: Kohn 2, Alsmeier 15, Weitzel 17, Weske 3, Tabacucks 10, Cekulaev 13, Pogany (L). Stautz, Hanle 5. N.e. Cesar, Glaab, Scholzel, Jatzko, Strubbe. All. Bregoli. Note – Arbitri: Giuliano Venturi, Rachela Pristerà. Durata: 24’, 26’, 25’, 28’.Italia: 6 a, 13 bs, 14 mv, 29 et.Germania: 8 a, 13 bs, 8 mv, 30 et.

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO

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    Presentata a Milano la stagione delle nazionali: “La Fipav è il territorio”

    Le nazionali azzurre sono pronte per una nuova ed entusiasmante stagione. Si è tenuta presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia a Milano, la conferenza stampa Fipav di presentazione della Stagione 2025 delle nazionali azzurre di pallavolo.

    Relatori di giornata sono stati: il presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi, i due commissari tecnici delle nazionali seniores, Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, il direttore tecnico del settore giovanile femminile, Marco Mencarelli, e il direttore tecnico delle nazionali giovanili maschili, Vincenzo Fanizza. A moderare la presentazione i giornalisti Lia Capizzi ed Edi Dembinski.

    Giuseppe Manfredi, presidente della FederVolley: “La FIPAV è il territorio, i numeri che abbiamo soprattutto nelle periferie sono il cuore pulsante del movimento. Questo sistema inizia con il bambino a scuola, passando per i centri di avviamento, continuando con le società, per poi finire con i vari campionati giovanili e le Finali Nazionali Giovanili, dove i nostri comitati ogni anno fanno davvero un lavoro sensazionale. Lavoriamo tutti all’unisono e i risultati si vedono. Noi ce la mettiamo tutta: le medaglie europee, i mondiali vinti, come anche l’organizzazione dei Campionati Europei del 2023 in nove città italiane. Insomma, il nostro è stato e un percorso che ci ha portato a vincere la prima storica medaglia d’Oro olimpica. Tutti risultati che, tra l’altro, hanno fatto e stanno facendo ancora aumentare i numeri dei tesserati. La maglia azzurra trascina tutto il movimento. Il fascino, la storia e i trofei vinti parlano per noi. Il nostro è un movimento importante e che ha una ricaduta sociale su tutto il territorio. A noi non piace organizzare eventi piatti, cerchiamo in tutti i modi di alzare sempre di più l’asticella, come fatto nella gara inaugurale degli Europei 2023 all’Arena di Verona: un evento che ha fatto il giro del mondo. Oggi voglio annunciare che siamo già al lavoro per organizzare la prima partita dell’Europeo 2026 a Piazza del Plebiscito a Napoli. Il prossimo quadriennio? Il passato fa parte della storia, ora guardiamo avanti. Saranno altri quattro anni di duro lavoro, durante i quali la nostra mission sarà soprattutto quella di far avvicinare un numero ancora più elevato di giovani ragazzi alla disciplina”.

    La parola è poi passata al Direttore Tecnico del settore giovanile femminile, Marco Mencarelli: “Le soddisfazioni nella pallavolo sono ovunque. Nel quadriennio appena concluso abbiamo ottenuto risultati straordinari conquistando tante medaglie in ogni categoria. Siamo in una fase di cambiamento e anche a livello globale si sta verificando una evoluzione e noi dobbiamo tenerne conto cercando di migliorarci quotidianamente. L’Italia ha una scuola pallavolistica che ha l’obbligo di onorare i momenti importanti. Le nostre nazionali devono essere sempre abituate a disputare semifinali e finali, scendiamo in campo in ogni competizione con l’obiettivo di vincerla”.

    Sul palco per dei saluti istituzionali sono poi saliti il Presidente della Confederazione Africana di Pallavolo (CAVB) e vice presidente FIVB, Madame Bouchra Hajij e il Presidente Federazione Tunisina Abdelmajid Jrad.

    Queste, invece, le parole del Direttore Tecnico del settore giovanile maschile, Vincenzo Fanizza: “Abbiamo grande riconoscenza nei confronti di tutte le società del territorio che fanno dei grandi sacrifici per aiutare i loro giovani in un preciso percorso di crescita. Veniamo da buonissimi risultati nell’estate del 2024 in tutte le competizioni giovanili. Abbiamo molti atleti che possono puntare in alto e c’è tanto ricambio generazionale, dobbiamo continuare su questa strada per dare ancora più lustro al nostro lavoro”. 

    L’intervento successivo è toccato a Julio Velasco, commissario tecnico della nazionale femminile: “Stiamo lavorando nel modo giusto. Le ragazze sono fantastiche e devo dire che stanno lavorando non bene ma benissimo; sono brave, motivate e hanno il giusto atteggiamento. Stiamo lavorando con molti gruppi, la nazionale A, la nazionale B che partirà invece per le Universiadi e le nazionali juniores che ci stanno danno una grande mano per riempire i ruoli mancanti nelle varie sedute di allenamento. Abbiamo ufficializzato la lista delle trenta ragazze per la VNL. Sono trenta nomi ben studiati, la linea è quella dello scorso anno, non ho convocato in nazionale A le atlete che non hanno giocato titolari, perché il valore per vestire la maglia azzurra lo devi dimostrare sul campo. Dobbiamo solo aumentare il numero di giocatrici italiane che giocano titolari nel massimo campionato. Nelle nazionali B, invece, sono state convocate coloro che non giocano titolari, ma che hanno ottime possibilità in futuro di diventare titolarissime e fortissime. Lavoriamo insieme allo staff di Marco Mencarelli per accelerare questo tipo di processo, con l’aiuto anche dei Club stessi. Va data sicuramente maggiore fiducia ai giovani, perché sono loro che portano entusiasmo e noi lavoriamo per questo. Come nazionale dobbiamo avviare un nuovo ciclo. Abbiamo chiuso con l’Oro di Parigi, ora però dobbiamo confermarci in VNL e ai Mondiali, magari con qualche rotazione in più rispetto alle giocatrici che hanno tirato il carretto per molto tempo. Alcune atlete non hanno voluto sposare nuovamente la causa azzurra, ne prendo atto, ma allo stesso tempo qualora volessero cambiare idea per un grande evento come le Olimpiadi: allora sarò io a dire di no, perché con me non funziona così. Il ranking parla da solo, siamo la prima nazionale al Mondo e questo è molto importante per le qualificazioni. Abbiamo questa settimana due test match con atlete che non hanno giocato la Champions League, le quali si aggregheranno il 19. Ci sarà poi il Torneo di Modena e dopo si alzerà ufficialmente il sipario sulla stagione con VNL e Mondiali. Vedremo come risponderanno le ragazze durante questi ritiri; ora ripeto si stanno comportando in maniera esemplare… le partite però sono un’altra cosa”.

    Quindi, il Commissario Tecnico della nazionale seniores maschile, Ferdinando De Giorgi: “Il lavoro preparatorio sta procedendo molto bene. Il Campionato di Superlega che si sta concludendo è stato interessante e ci sono state alcune conferme che attendevo. Noi come nazionale maggiore dobbiamo dare dei messaggi importanti e valorizzare al meglio i giovani coraggiosi, stimolandoli anche tramite le convocazioni. Per esempio ho convocato per la VNL un atleta di A2, che ha giocato titolare e ha ben figurato in campionato. Ho sempre desiderato allenare la nazionale. Al mio arrivo ho messo in gioco le mie professionalità e ho creduto davvero nei più giovani, convocandoli per i Campionati Europei nel 2021 e per i Campionati Mondiali 2022. Ho fatto questo perché in Italia ci sono davvero giovani pronti e validi, hanno solo bisogno di fiducia e devono giocare. In quel momento storico c’erano tanti giovani atleti che aspettavano solamente qualcuno che credesse in loro, accompagnandoli in Nazionale. La Federazione è stata sempre al mio fianco e ha supportato le scelte fatte, questo è molto importante per un allenatore e per l’intero staff. I ragazzi hanno avvertito fin da subito questa fiducia, ho ricevuto dei feedback davvero interessanti. I risultati danno dei feedback importanti, ma non sempre sono tutto.  Il quarto posto ai Giochi Olimpici ci ha dato comunque l’opportunità di essere ricevuti dal presidente Mattarella. Il presidente, infatti, attraverso una cultura sportiva elevata ha visto il percorso fatto e capito quelli che sono stati gli sforzi di tutta la squadra e quanto sia complicato un percorso alle Olimpiadi. In futuro lavoreremo molto su di noi, al di là degli avversari. Dovremo migliorare certamente su alcuni aspetti tecnici, ma anche su altre cose che sono fondamentali nelle dinamiche di gruppo. Quest’anno giocheremo i Campionati Mondiali in Giappone e ci arriviamo da campioni in carina.  Certamente ci sarà pressione su di noi, ma come sempre viviamo tutto questo come un’altra sfida per confermarsi ed entrare in una dimensione di squadra eccellente. Per la VNL ho fatto delle scelte che confermano alcuni capisaldi di questa squadra. Giannelli, ad esempio, mi ha dato la disponibilità a venire subito nella VNL, nonostante la lunga stagione disputata; questo per me è qualcosa di importantissimo. Doserò i giocatori nel corso delle tre week di VNL, in base anche ai carichi di lavoro che hanno sostenuto con i propri club. Nella lista per la VNL 2025 c’è ad esempio Giulio Pinali, che dopo due anni complicati, è ripartito dalla A2 e ha disputato un ottimo campionato, per questo ho voluto premiarlo. Il 31 maggio giocheremo il BPER Test Match a Padova, un’occasione speciale per ricordare il compianto campione azzurro Michele Pasinato”.

    Parole accolte da un lungo applauso della sala, per l’indimenticato atleta della nazionale italiana.Dopo il momento dedicato alle nazionali azzurre, a salire sul palco sono stati i rappresentanti degli sponsor tecnici: Matteo Camillini, Managining Director BigMat Italia e International, Antonella Sada, Head of Public Affairs, Brand&Communications&Sustainability DHL Express Italy, Mirko Dall’Agnola, vice direttore auto Suzuki, Angelo Gandolfi, presidente Erreà che ha presentato alla stampa la nuova maglia da gioco azzurra, Gianni Lanfranco, presidente Advance Distribution Adidas,

    La presentazione è stata arricchita dalla presenza del Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanchè: “Ringrazio per questo invito e sono molto onorata di partecipare a questa giornata. La pallavolo sta raggiungendo dei risultati importantissimi, il connubio tra sport e turismo è indissolubile, quando si organizzano eventi sportivi i turisti aumentano in tutte le stagioni e portano numeri grandissimi. Come Ministero stiamo già pensando anche agli Europei del 2026; sarà un evento importantissimo, ci daremo da fare, parteciperemo e aiuteremo sicuramente la Federazione. Creeremo una sinergia vincente. Ringrazio il mondo della pallavolo per tutto il lavoro che sta facendo, è un esempio anche per i più giovani e sta aiutando la nostra nazione ad essere più conosciuta in tutto il mondo”.

    A fare gli onori di casa il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: “Sono qui oggi con grande piacere. La Regione Lombardia fa dello sport una delle attività che segue con più attenzione. La pallavolo è in continua crescita ed ha grandissimo successo anche come pubblico in presenza e in tv. Crediamo fortemente nei valori dello sport, siamo vicini a tutte le manifestazioni che vengono organizzate sul territorio regionale”. 

    Queste invece le parole del Sottosegretario allo Sport e ai Giovani Regione Lombardia, Federica Picchi: “Ringrazio la Federazione per l’invito. Posso dire che qui siamo a casa. La pallavolo per la Regione Lombardia è uno degli sport cardini. Ringrazio il Ministro Santanchè per la grande sinergia tra Sport e Turismo, un lavoro dettagliato che sta regalando molte soddisfazioni a tutte le Federazioni sportive. Lo sport insegna tanto, è uno strumento fortissimo. Anche dalla TV si percepisce molto bene come sia un gioco di squadra, resilienza e impegno, grazie per gli insegnamenti che date”. LEGGI TUTTO

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    Svelata la lista delle 30 azzurre scelte dal CT Julio Velasco per la VNL

    Il Commissario Tecnico della nazionale femminile Julio Velasco ha ufficializzato oggi, in occasione della presentazione della stagione azzurra presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, i nomi delle 30 atlete per la Volleyball Nations League 2025. 

    Le azzurre campionesse Olimpiche e detentrici del trofeo giocheranno nella prima week (4-8 giugno 2025) a Rio de Janeiro, mentre dal 18 al 25 giugno a Hong Kong, per poi chiudere la fase preliminare ad Apeldoorn (9-13 luglio). Il calendario completo della manifestazione è disponibile QUI.

    Di seguito l’elencoLa lista delle 30 azzurrePalleggiatrici: Jennifer Boldini, Carlotta Cambi, Chidera Blessins Eze, Rachele Morello, Alessia OrroSchiacciatrici: Alice Degradi, Gaia Giovannini, Alice Nardo, Stella Nervini, Loveth Omoruyi, Rebecca Piva, Myriam Sylla, Alice Tanase.

    Centrali: Anna Danesi, Sarah Fahr, Anna Gray, Matilde Munarini, Linda Nwakalor, Benedetta Sartori, Federica Squarcini.

    Opposti: Merit Adigwe, Ekaterina Antropova, Paola Egonu, Giorgia Frosini, Adhuoljok Malual.

    Liberi: Martina Armini, Monica De Gennaro, Eleonora Fersino, Ilenia Moro, Sara Panetoni. 

    (fonte: FIPAV) LEGGI TUTTO