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    Rebus opposto per Piacenza: Lagumdzija, Nimir o… un nome a sorpresa?

    Di Redazione In casa Gas Sales Bluenergy Piacenza continua a tenere banco la questione dell’opposto per la prossima stagione, uno dei grandi nodi del mercato estivo. Assicuratasi due innesti di peso come Simon e Lucarelli, la squadra emiliana non sembra accontentarsi della conferma di Adis Lagumdzija (già sotto contratto) e punta a un nome di prestigio anche per il posto 2. Tramontata la pista che portava a Tsvetan Sokolov, dopo il rinnovo con la Dinamo Mosca, le attenzioni di Hristo Zlatanov si concentrano inevitabilmente su Nimir Abdel-Aziz. Il futuro dell’opposto (che a gennaio aveva esercitato il buyout sperando in un trasferimento in Russia, poi saltato a causa della guerra) è però legato a doppio filo a quello della Leo Shoes PerkinElmer Modena: secondo Il Resto del Carlino è stato fissato un termine ultimo, quello di venerdì 3 giugno, per decidere sulla cessione della società all’imprenditore Giuseppe Vinci, che avrebbe offerto 1,5 milioni di euro per assicurarsi lo storico club. Ovviamente sarebbe in mano alla nuova proprietà anche il destino di Nimir, a cui peraltro sembrano essere arrivate offerte anche da Milano e dalla Cina. E se l’olandese non si dovesse liberare? Lo stesso quotidiano, ma nell’edizione marchigiana, propone un’ipotesi suggestiva: quella di uno scambio con la Cucine Lube Civitanova, con Lagumdzija che si trasferirebbe in riva all’Adriatico e Ivan Zaytsev che passerebbe alla corte di Bernardi (già suo tecnico alla Sir). Solo fantamercato o ci sarà un fondo di verità? LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev: “Per me questo scudetto è una liberazione”

    Di Redazione

    All’indomani dello scudetto conquistato con la maglia della Cucine Lube Civitanova si smentisce la “tradizione” di Ivan Zaytsev, che finora aveva sempre lasciato le squadre con cui aveva vinto il Tricolore. Questa volta l’opposto è ben determinato a rimanere in biancorosso: “Resto alla Lube e giocherò con il tricolore sul petto. Sono giovane per pensare al dopo lavoro” sorride nell’intervista di Eleonora Cozzari pubblicata oggi sul Corriere della Sera.

    Non è stata una stagione facile per lo “Zar”, alle prese con il recupero dopo l’operazione dello scorso anno: “È stato il momento più difficile della mia carriera, mi sono isolato spesso e ammetto di essere stato in difficoltà. Per me questo scudetto è una liberazione“. Adesso il rilancio riguarda anche la nazionale, che vedrà il ritorno di Zaytsev dopo l’infelice esperienza olimpica: “De Giorgi mi ha detto che siamo tutti uguali. Abbiamo parlato di mentalità e sistema di squadra. E io mi sento dovere di dare ancora il mio contributo alla maglia azzurra. Giannelli però è un grande capitano e continuerà ad esserlo“.

    Nell’intervista l’opposto di origine russa tocca anche il delicato tema della guerra in Ucraina: “Mi sento in difficoltà a parlarne, per il sangue che scorre nelle mie vene e il cognome che porto. Ma lo sport non è apolitico e, invitato da Lilli Gruber, ho espresso la mia opinione: questa guerra è voluta solo dal governo russo, per ragioni ideologiche e politiche, non è la guerra del popolo. La penso ancora così“. LEGGI TUTTO

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    Le lacrime di Robertlandy Simon: “Tutti pensavano che fossimo morti…”

    Di Redazione Non riesce a trattenere le lacrime Robertlandy Simon ai microfoni di RaiSport: la sua ultima partita con la maglia della Cucine Lube Civitanova coincide con la vittoria del settimo scudetto della squadra biancorossa, e per il cubano c’è anche il titolo di MVP. “Oggi è stato un giorno veramente meraviglioso” attacca il centrale, e quando arriva l’allenatore Gianlorenzo Blengini a gridargli “Sei il numero uno!” ribatte: “Abbiamo fatto tutti il nostro pezzettino. Abbiamo avuto un anno difficile, quando tutti pensavano che fossimo morti abbiamo tirato fuori qualcosa che solo le grandi squadre sanno fare. Non so cos’altro dire, mi spiace per come è andato quest’anno, ma oggi è tutto bellissimo“. “È stato un anno difficile, impegnativo – ammette Luciano De Cecco – ma siamo stati un grande gruppo di persone, che ha capito che anche nelle difficoltà bisognava fare qualcosa in più. Credo ci sia tanto merito da parte nostra. Certo, non è stata la stagione che sognavamo, peccato per tutto quello che abbiamo lasciato indietro, ma torneremo l’anno prossimo“. Per Ivan Zaytsev è il secondo scudetto in maglia Lube a ben 8 anni dal primo: “Vincerlo in casa ha un sapore diverso. Stasera tutte le persone che erano al palazzetto andranno a dormire felici. È uno scudetto che ha un sapore particolare, per tutto quello che abbiamo attraversato, per il patto di sangue in cui ci siamo stretti quando eravamo sullo 0-2 nella serie con Trento. Il tricolore rimane qua ed è ancora sul petto!“. (fonte: RaiSport) LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev: “Altissimo livello, ma non abbiamo fatto ancora nulla”

    Di Redazione È forse la miglior Cucine Lube Civitanova della stagione quella ammirata in Gara 2 di Finale Scudetto contro Perugia e la si è vista, sicuramente non a caso, proprio nel momento più importante. Ne è ben consapevole Ivan Zaytsev, che a fine partita esulta: “Una serata bellissima! È stata una pallavolo di altissimo livello stasera, è pur sempre una finale. Era importante dare il massimo in ricezione, battuta e attacco; posso dire che ci siamo riusciti bene. Questo palazzetto ha spinto insieme alla squadra e ci ha condotti alla vittoria“. “Siamo molto contenti – aggiunge Zaytsev – ma non abbiamo fatto praticamente nulla, manca l’ultimo tassello, quello più importante e più difficile. Adesso ci godiamo questa vittoria, stacchiamo un po’ la spina, anche perché in questi giorni la tensione è altissima, c’è un gran dispendio mentale. Domenica ci giochiamo tutto. Dobbiamo restare sul pezzo e migliorarci nelle piccole cose in vista di Gara 3“. “Non è stata una partita perfetta – ammette Robertlandy Simon – perché abbiamo avuto dei momenti difficili, ma siamo arrivati con la mentalità giusta. Ancora non abbiamo vinto nulla e dobbiamo recuperare le energie: sappiamo che sarà ancora più dura a Perugia e siamo consapevoli che la Sir giocherà ancora meglio in casa. Dobbiamo continuare a mantenere il nostro livello. È significativo vincere davanti a questo pubblico dopo due anni a porte chiuse: è stato molto duro giocare senza i nostri tifosi, perché tutte le partite sembravano degli allenamenti. È bello vedere un palazzetto pieno, è la cosa più bella per un giocatore. Ora testa a Perugia e andiamo avanti“. Uno degli eroi della serata è Marlon Yant, autore di una partita strepitosa: “Abbiamo avuto un ottimo inizio di gara – spiega il giovane cubano – e l’intenzione era quella di mantenere quei ritmi per tutta la partita. In realtà nel secondo set siamo andati leggermente in difficoltà, ma siamo stati bravi a recuperare e a rimetterci in carreggiata. Personalmente ho cercato di restare focalizzato su ogni pallone: sono stato aiutato anche dal pubblico, non avevo mai visto il palazzetto sold out, è la mia prima volta. Sono stato molto contento di vedere una cornice così suggestiva ed è stata una grande emozione che ci ha condotti alla vittoria“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev: “Non lascio la nazionale, ci sarò già per la VNL”

    Di Redazione È una storia particolare quella di Ivan Zaytsev nelle Finali Scudetto: in entrambi i casi in cui le ha giocate, la sfida era tra Civitanova e Perugia. E tutte e due le volte le ha vinte, nel 2014 con i marchigiani e nel 2018 con gli umbri. Alla vigilia del suo terzo tentativo, l’opposto della Lube ha rilasciato un’intervista a Carlo Lisi per il Corriere dello Sport, in cui ha parlato anche e soprattutto del suo futuro in nazionale: “Credo che la mia estate in azzurro comincerà già dalla VNL, come sempre. Io quella maglia non la lascerò mai, deve essere la maglia a lasciare me“. Cosa che, però, non avverrà sicuramente nel prossimo futuro: “Sono in continuo contatto con lo staff della nazionale – garantisce Zaytsev – sono stato lasciato più tranquillo in questo delicato momento della stagione in cui ci dobbiamo giocare la finale. Però, dopo che sarà caduta l’ultima palla, dopo un brevissimo periodo di stacco dal campo, mi concentrerò sull’Italia“. Sulle sue condizioni in vista della finale l’opposto aggiunge: “Non sono ancora al meglio, probabilmente perché ho accelerato i tempi di recupero. A causa dei tanti infortuni che abbiamo avuto in squadra, il mio rientro è stato un po’ forzato. A queste finali sarei potuto arrivare meglio, ma adesso non ha importanza. Si va avanti anche se si sente qualche doloretto o si accusa qualche piccolo acciacco: di certo sto molto meglio della scorsa estate“. LEGGI TUTTO

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    Zaytsev: “Siamo stanchi mentalmente, nelle difficoltà non abbiamo certezze a cui aggrapparci”

    Di Redazione Perdere due partite di semifinale scudetto senza portare a casa neanche un set è decisamente troppo per una squadra come Civitanova, che il tricolore ce l’ha ancora cucito sul petto. Per di più contro una squadra, Trento, che ora è sì in stato di grazia, ma che in stagione è stata battuta due volte su tre. Cosa è accaduto? Cosa si è rotto? “Il problema è che durante la stagione non ci siamo potuti allenare bene e creare un sistema di gioco. Eppure, considerate le assenze, abbiamo fatto un campionato straordinario chiudendo al secondo posto grazie alla qualità e ad alcune serate super dei singoli” dichiara Ivan Zaytzev intervistato dal collega Andrea Scoppa per Il Resto del Carlino Macerata. Per poi, però, ammettere: “Ora stiamo pagando tutto, siamo stanchi mentalmente, e quando trovi squadre solide che hanno sicurezze, loro sanno a cosa aggrapparsi mentre noi non abbiamo certezze. Le due sconfitte a zero? Perdere 3-0 o 3-2 cambia poco. In gara 3 dobbiamo provare a giocare con la testa libera come se fossimo ad ottobre. Forse l’essere spalle al muro può sbloccarci”. Davanti ai risultati che non arrivano, e che iniziano a diventare tanti, i cosiddetti maligni iniziano a parlare di scelte di mercato sbagliate, giocatori appagati e già con la valigia in mano. In sintesi, di spogliatoio spaccato. Impressione avuta in questa serie playoff anche da un avversario, il libero di Trento Zenger (qui le sue dichiarazioni a riguardo). Tutte accuse e critiche che Zaytsev rimanda seccamente al mittente: “Non siamo vecchi, non è finito niente (riferendosi al ciclo della Lube, n.d.r.). Siamo abituati a elogi e critiche esagerate, quando le cose poi vanno male c’è sempre chi tira fuori che lo spogliatoio è spaccato. Invece il gruppo è compatto. Stiamo soffrendo tutti, ma c’è molto confronto e voglia di riscattarci”. (fonte: Il Resto del Carlino Macerata) LEGGI TUTTO

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    Blengini e Balaso: “Una partita che si è decisa su pochi palloni”

    Di Redazione Grande delusione, ma anche tanto realismo in casa Cucine Lube Civitanova nell’analizzare la secca sconfitta in Gara 1 della semifinale scudetto contro Trento. Uno 0-3 casalingo è un risultato pesante, ma Gianlorenzo Blengini (che in campo ha voluto parlare subito con i suoi, prima ancora del saluto finale) rimarca: “Nei Play Off non conta il tipo di risultato, o si vince o si perde e oggi abbiamo perso. Trento ha giocato con molta più regolarità, mentre noi per due set abbiamo faticato ad avere continuità nel cambiopalla, perché non siamo stati costanti in ricezione. Nel primo set abbiamo sbagliato parecchie battute, ma il saldo del servizio è sempre complicato quando si incontrano squadre di grande qualità“. Blengini commenta poi l’equilibrio che ha caratterizzato lunghi tratti della gara: “Il primo ed il terzo set si sono decisi ai vantaggi per un pallone, la differenza l’hanno fatta giocate come un contrattacco o un mani fuori. Con il senno di poi è difficile ipotizzare l’epilogo se avessimo vinto il secondo set, ma di certo è un peccato, perché avevamo qualche punto di margine quando abbiamo subito in ricezione con molte palle staccate. Non siamo riusciti a girare e ci hanno raggiunto“. “Bisogna voltar pagina – conclude il tecnico – perché nei Play Off tutte le partite hanno una storia diversa. L’anno scorso in Gara 1 qui all’Eurosuole Forum avevamo perso 2-3 in una sfida più tirata, ad andamento alterno, dove sembrava che potessimo vincere 3-1, ma loro erano riusciti a ribaltarla. Sfidiamo una Itas Trentino sulle ali dell’entusiasmo, sta meglio sia tecnicamente che a livello di testa. Sapevamo di affrontare una semifinale ad altissimo coefficiente di difficoltà, ma dobbiamo pensare a sistemarci per giocare meglio in alcune situazioni. I nostri rivali metteranno in campo questa qualità anche in Gara 2 e nelle prossime sfide“. Sostanzialmente d’accordo con il suo allenatore Fabio Balaso: “Non è stata decisamente la partenza che ci aspettavamo. Anche se abbiamo iniziato la serie di semifinale in casa nostra, sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Trento è in un ottimo momento di forma, stanno giocando bene e si vede. Ci hanno messo in difficoltà con la loro battuta in alcuni momenti, siamo riusciti a reagire, ma ci sono mancati quei due palloni in più per portarci a casa un set: magari da lì la partita sarebbe potuta cambiare. Nel secondo parziale eravamo sopra di quattro punti e abbiamo preso un break su un loro servizio non così irresistibile. Abbiamo fatto qualche errore di troppo e abbiamo perso quel parziale, sarebbe stato molto importante per noi vincerlo“. “Nel primo set abbiamo fatto troppi errori in battuta – analizza Ricardo Lucarelli – e abbiamo semplificato le cose agli avversari. Nel secondo parziale siamo riusciti a sistemare il servizio e abbiamo ricevuto meglio, ma abbiamo sbagliato troppe volte i fondamentali più semplici. Possiamo fare molto meglio di così. In questo momento ogni gara sarà complicata: a Trento l’Itas giocherà davanti al proprio pubblico e sarà carica, ma dobbiamo motivarci anche noi per affrontare la battaglia sportiva di lunedì. In tutta la mia carriera ho perso e ho vinto tante partite, bisogna andare avanti dopo sconfitte come questa. Dobbiamo guardare questa sfida con umiltà, analizzando in allenamento cosa possiamo migliorare per arrivare bene alla prossima partita dal punto di vista mentale“. Critico (e autocritico) anche Ivan Zaytsev ai microfoni di RaiSport: “Trento è una squadra solida, che mette in campo un sistema di gioco che sta dando i suoi frutti. Giocano bene e noi non siamo riusciti a contrastarli, abbiamo avuto qualche crollo soprattutto nel finale: anch’io ho sbagliato tanti palloni in attacco che sono stati decisivi, e quei palloni vanno messi giù. Dobbiamo stare più attaccati a loro, lo sappiamo, però stasera non è bastato. In questi casi si dice che il bello dei playoff è che abbiamo la possibilità di rigiocare subito…“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev: “Trento è la favorita. Ma non vogliamo chiudere con zeru tituli”

    Di Redazione Una vigilia carica di attesa quella della Cucine Lube Civitanova, che dopo un lungo stop tornerà in campo domani per Gara 1 contro l’Itas Trentino. Le due squadre si sfidano in semifinale dei Play Off Scudetto per il terzo anno consecutivo, ma i presupposti sono molto diversi: quest’anno i favori del pronostico sono per Trento, almeno secondo Ivan Zaytsev, l’opposto dei campioni d’Italia. “Trento è la favorita – dice nell’intervista al Corriere Adriatico – per il fatto che ha già vinto la Supercoppa, è arrivata in finale di Coppa Italia e ha eliminato Perugia dalla Champions. È la squadra più in forma del momento. Ma una cosa è certa: noi non partiremo sconfitti“. Degli avversari Zaytsev dice: “Hanno un chiaro sistema di gioco. Sono in fiducia, e questo è logico, ma soprattutto sanno cosa fare in ogni momento della partita. Battono bene, hanno una grande organizzazione di gioco anche nel muro-difesa e sono micidiali in attacco su palla alta. Noi dovremo puntare ad avere un cambiopalla fluido, il nostro braccio dovrà essere sciolto, soprattutto in battuta“. Dal punto di vista agonistico, gli stimoli per la Lube non mancano: “Non ci piace finire la stagione con zeru tituli, come direbbe Mourinho. Per questo daremo tutto con testa, cuore e gambe“. Il pronostico di Zaytsev è condiviso da un suo grande predecessore come Andrea Zorzi, intervistato dal Resto del Carlino Macerata: “Credo che possa spuntarla Trento. I segnali sono per loro, non pensavo potessero eliminare Perugia dall’Europa. Hanno entusiasmo e giocano bene“. LEGGI TUTTO