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    Esclusione dal Mondiale, la strana storia pubblicata da Zaytsev su Instagram

    Di Redazione Quasi una settimana dopo la clamorosa, e discussa, esclusione dalla lista dei 14 per il Mondiale, Ivan Zaytsev forse, e sottolineato, forse, lancia un messaggio, ma a chi sia rivolto non è dato saperlo. Di certo si tratta di un messaggio ambiguo, postato su Instagram tramite una storia (la vedete più in basso), che farà discutere (ancora) proprio perché non si tratta di un pensiero chiaro, di quella opinione personale sulla questione che tutti, prima o poi, si aspettano di leggere. Perché 14 anni di nazionale non sono pochi e Zaytsev non è, e mai sarà, uno qualsiasi che ha vestito la maglia azzurra. Ma per ora, purtroppo, toccherà ancora aspettare. foto Instagram @zaytsev_official LEGGI TUTTO

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    Caso Zaytsev, giornali e tifosi concordi: “Dirsi addio così fa male”

    Di Giuliano Bindoni Una volta, neanche troppo in là con i tempi, si diceva che le bandiere nello sport non esistono più. Poi, di recente, abbiamo scoperto che quelle poche rimaste non si riusciva a tirarle giù, e dai e dai, qualcuna alla fine si è anche strappata. Inutile fare nomi, sappiamo tutti come certe situazioni, certi addi, siano stati forzati oltremodo macchiando indelebilmente, nei ricordi degli stessi campioni e dei loro tifosi, intere carriere proprio a pochi passi dall’ultimo traguardo. Perché, oggi forse più di ieri, si dice che contano solo i risultati. A noi, invece, piacerebbe pensare che almeno nello sport ci fosse sempre il giusto rispetto e riconoscenza nei confronti di chi sul campo ha sempre dato tanto e che, giunto alla sua ultima gara, partita, sfida, sarebbe anche giusto che per una volta invece di dare ricevesse in cambio qualcosa. Che sia esso un tributo dei tifosi, un ultimo saluto, un ultimo grazie. Lo stesso avrebbe dovuto valere anche per Ivan Zaytsev e per la sua lunga storia con la maglia azzurra. Una storia lunga 14 anni e oltre 250 partite, che nella serata di lunedì 1 agosto si è conclusa bruscamente con l’esclusione dalla lista per il Mondiale. Più di qualcuno, sui giornali in edicola oggi, ha sottolineato quanto sia stato poco rispettoso fargli fare più di mille chilometri in auto per raggiungere il ritiro di Cavalese solo per dirgli di rimettersi in viaggio e tornare a casa. Di sicuro l’intento del ct Ferdinando De Giorgi non è stato quello di umiliare Zaytsev, ma bensì quello di comunicargli e spiegargli la sua decisione di persona, guardandolo negli occhi. Se l’intenzione era la migliore, e non abbiamo alcun dubbio che lo fosse, gli effetti sono e saranno però i peggiori. E questo forse De Giorgi non l’aveva calcolato a dovere. Punto primo: se addio alla nazionale doveva essere, perché alla fine della fiera di questo si tratta, per uno come Zaytsev forse sarebbe stato più opportuno e rispettoso concordare insieme che la VNL sarebbe stata la sua ultima volta in maglia azzurra, permettendogli da una parte di godersi l’ultima passerella, ma anche di comunicarla nei modi e nei tempi che lui avrebbe ritenuti più opportuni. Bologna, poi, teatro delle Finals, sarebbe stata a tutti gli effetti la cornice ideale per il lungo e meritato abbraccio con i suoi tifosi. Un’occasione irripetibile e clamorosamente mancata. Punto secondo: oltre al danno, la beffa per De Giorgi ora sta nel fatto che invece di alleggerire i suoi “giovani azzurri” dalla presenza ingombrante di un totem come Zaytsev, questa decisione non farà altro che mettere su di loro, e anche sul CT stesso, una pressione che fatichiamo a immaginare, perché se al Mondiale le cose andranno male tutti sapranno contro chi puntare il dito e con quale motivazione. Dan Peterson, quando allenava, diceva sempre che se hai dei totem in squadra te li devi tenere stretti, perché se perderai con i totem i tifosi lo accetteranno più di buon grado, ma se perderai con i giovani ti massacreranno. E un piccolo, neanche tanto, antipasto lo si può leggere tanto in alcuni commenti sulla carta stampa, come quello del collega Pierfrancesco Catucci del Corriere della Sera che titola il suo pezzo Mille chilometri in auto per sentirsi dire “sei fuori”, quanto nei tanti commenti apparsi in queste ore sui social. “Allora perché convocarlo a Cavalese? Non capisco. Poteva non convocarlo del tutto, invece di convocarlo e poi mandarlo a casa. Mi dispiace per Ivan, è sempre stato molto attaccato alla maglia italiana”; “Secondo me Ivan ci sarebbe stato bene nel gruppo, in fondo un atleta con esperienza ci vuole sempre e lui poteva nei momenti di crisi dare una mano alla squadra, non so se è una scelta fatta bene”; “Mi dispiace molto! È stato un grande!”; “È un mito”; “Deve decidere lui, grande campione e persona splendida”; “Un peccato, scelta molto discutibile”; “Grazie per tutto quello che hai dato alla nazionale e ai tifosi” sono solo alcuni tra le centinaia di commenti postati sulla nostra pagina Facebook. Per onestà intellettuale riportiamo che ce ne sono anche tanti altri che condividono la scelta di De Giorgi, che salutano e “pensionano” (qualcuno anche malamente) Zaytsev e pensano già al nuovo corso. Ma si sà, il mondo è bello perché è vario. LEGGI TUTTO

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    Ivan Zaytsev, escluso dal Mondiale, lascia il ritiro azzurro: è addio alla Nazionale?

    Di Redazione Ivan Zaytsev ha lasciato il ritiro della Nazionale, riunita a Cavalese per preparare il Mondiale. La decisione è stata presa dal giocatore in seguito all’esclusione dalla lista per la competizione iridata e un lungo colloquio con il commissario tecnico. A spiegare le motivazioni della scelta è stato lo stesso CT Ferdinando De Giorgi a mezzo comunicato stampa della Federazione: “Al termine di un appropriato percorso e dopo una attenta valutazione tecnica e di squadra, ho preso la decisione di comunicare all’atleta che non avrebbe fatto parte della rosa dei 14 per il Mondiale. Al fine di evitare qualsiasi tipo di «speculazione», sottolineo che l’atleta ha sempre tenuto una condotta esemplare”. foto Fipav Per Zaytsev, dunque, che il prossimo 2 ottobre spegnerà 34 candeline, la partecipazione all’ultima VNL potrebbe, il condizionale resta d’obbligo, essere stata l’ultima sua apparizione in maglia azzurra. Una storia, quella con la nazionale, iniziata nel lontano 2008, quando il figlio del pallavolista sovietico campione olimpico Vjačeslav Zajcev e della nuotatrice Irina Pozdnjakova ricevette la cittadinanza italiana, per quanto lui fosse nato a Spoleto e dunque italiano si fosse sentito da sempre. In azzurro Zaytsev mise subito al collo una medaglia pesante, l’oro conquistato ai Giochi del Mediterraneo del 2009, ma quella fu anche l’unica occasione in cui salì con la nazionale sul gradino più alto del podio. Negli anni successivi, quattordici ad oggi, arrivarono quattro argenti (due agli Europei del 2011 e 2013, uno in Coppa del Mondo 2015 e uno alle Olimpiadi del 2016) e cinque bronzi (uno alle Olimpiadi del 2012, una alla Grand Champions Cup 2013, due alle World League del 2013 e 2014 e uno all’Europeo 2015). foto Instagram @zaytsev_official Di queste, quella che ha il peso maggiore, al di là del colore, è senza dubbia l’argento di Rio. “Questa medaglia me la tengo stretta, perché è il riassunto di ciò che abbiamo fatto.. – si legge ancora nel post che scrisse sul suo profilo Instagram -. Abbiamo condiviso risate, pensieri, bestemmie, sudore, sangue, lacrime di gioia e di delusione.. Abbiamo condiviso le nostre anime di persone semplici ed umili, riuscendo a diventare una famiglia..Sono orgoglioso dei miei compagni e dello staff che ci ha accompagnato in questo percorso perché, anche se il nostro sogno dorato non è diventato realtà, siamo riusciti a trasmettere all’esterno il senso di appartenenza alla maglia.. Mai come oggi sono orgoglioso di essere italiano…” To be continued? L’ultima parola, come è giusto che sia, spetterà solo al diretto interessato. LEGGI TUTTO

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    Blitz di Zaytsev, che finale a sorpresa per i camp dell’Academy Volley Lube

    Di Redazione

    I camp estivi biancorossi di minivolley e beach volley si sono chiusi col botto grazie al blitz inatteso di Ivan Zaytsev, opposto della Cucine Lube Civitanova e della Nazionale Italiana. A raccontare l’emozione dei giovanissimi dopo l’incontro allo chalet ristorante “I due re” sul lungomare sud di Civitanova Marche è l’istruttore Demis Aguzzi. “Molti dei nostri iscritti sono rimasti a bocca aperta venerdì scorso nella giornata finale – spiega l’allenatore -. Trovarsi di fronte a uno dei propri idoli, in concomitanza del torneo finale, non capita certo tutti i giorni. I giovani pallavolisti non riuscivano a tirar fuori le parole, ma poi sono corsi tutti a immortalare il momento con una foto di gruppo!”. 

    Il camp Lube ufficiale di minivolley ha registrato una crescita rispetto alle ultime due stagioni viaggiando sui 40 ragazzini a settimana, ma anche il primo anno del corso di beach è andato a gonfie vele. “Per essere un debutto –conferma Aguzzi –, aver superato le 20 unità fino ad arrivare a 25 presenze, tra maschi e femmine, è un buon segnale”. Così come sono incoraggianti le promesse dei tanti baby pallavolisti che a settembre torneranno in palestra.

    “Secondo me è presto per identificare un talento cristallino – dichiara Demis -, ma vedere così tanto interesse e il desiderio di tornare in autunno è una grande gratificazione. Un po’ mi commuovo per la chiusura di questo cerchio, all’idea di non poterli seguire nei loro percorsi”.

    Infatti, il giovane tecnico biancorosso andrà a vivere nel Lazio per motivi di famiglia e, pur continuando a gravitare nel mondo del volley tramite le realtà capitoline, non potrà collaborare con l’Academy Volley Lube. “Non è un addio ma un arrivederci – chiarisce Aguzzi -. Il mio sogno è in futuro lavorare nello staff della prima squadra, ma indipendentemente da questo, alla prima occasione tiferò per la Lube dal vivo”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lube, parla Zaytsev: “Mercato? Avevo promesso a Giulianelli di restare… e voglio vincere ancora”

    Di Redazione Reduce dal podio sfiorato alla Volleyball Nations League con l’Italia e in attesa del Mondiale, l’opposto biancorosso Ivan Zaytsev torna a parlare della Cucine Lube Civitanova e racconta la sua estate, tra le sirene ignorate del mercato, le fatiche in azzurro e i propositi in SuperLega. Il campione d’Italia ha voluto onorare il contratto con il sestetto marchigiano per far parte del progetto.  Ogni anno sei l’uomo mercato, tante squadre ti han fatto l’occhiolino! “Sono stato coinvolto, come mi capita spesso, nel vortice delle voci di mercato, ma avevo fatto una promessa al patron Fabio Giulianelli e non ho tentennato nemmeno per un momento. Sono un giocatore della Lube e voglio vincere con questi colori. Non vedo l’ora di indossare di nuovo la mia maglia e dare tutto!”. I tifosi chiedono sempre uno Zar da 10 e lode. Come vivi la pressione? “Fa parte del gioco, sono abituato e credo sia giusto che i tifosi esprimano i pareri e siano critici! Noi atleti siamo sovraesposti come gli attori di teatro. Non mi sento un fenomeno se leggo dei complimenti, ma non mi butto giù in caso di critiche non costruttive. Vado avanti con tenacia, passione ed equilibrio!”. In Nazionale avete fatto sognare tutti alla VNL! Peccato per l’epilogo! “A tutto il gruppo azzurro dispiace di non aver portato a casa una medaglia, ma siamo approdati alle fasi finali dopo anni che non accadeva. Tutto fa parte di un ringiovanimento della Nazionale che si verifica al momento giusto. Volevamo salire sul podio, ma aver assaggiato l’amaro delle battute d’arresto in due gare clou magari ci ha fatto bene in vista di un Mondiale alle porte!”. Fase di ringiovanimento anche alla Lube! Pronto a fare la chioccia? “I cicli delle grandi squadre si realizzano strutturando il roster in un certo modo. La Lube è la società più vincente da 20 anni a questa parte e punta sempre a tutti gli obiettivi. Per farlo deve avere un gruppo al massimo anche in quanto agli stimoli. Sono andati via dei campioni indiscussi, ma sono arrivati altrettanti giovani fortissimi. Contribuirò a trasmettergli la mentalità Lube!”. Non vedi l’ora di giocare e si percepisce! Cosa dici ai tifosi della Lube? “Saluto tutti i Predators! Sarà una stagione bellissima, l’ennesima complicata a giudicare dalla forza dei rivali, ma spero con meno infortuni. L’obiettivo è di esprimerci al meglio con un roster rinnovato e fresco. Vogliamo trovare subito la giusta alchimia e far divertire gli spettatori dell’Eurosuole Forum!”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Numeri di maglia della Lube, nessuno prende il 5 di Osmany Juantorena 

    Di Redazione Nessun giocatore della Lube indosserà la maglia con il numero 5 che è stata di Osmany Juantorena. Nostalgici cronici e inguaribili ottimisti vedono in questo un segno del destino, ovvero lo spazio per un clamoroso ritorno dalla Cina almeno per i playoff. Del resto c’è chi aveva addirittura chiesto il ritiro della maglia di Osmany, il 5 che l’italocubano ha sempre indossato in Italia, fin dalla sua prima esperienza con Trento nel 2009 e in tutti gli anni nelle Marche, dal 2016 all’ultimo campionato. La verità è che probabilmente tutti gli altri giocatori, anche i nuovi, hanno scelto il proprio numero pensando che Osmany restasse ancora tra i campioni d’Italia. Al limite c’è chi aveva pensato di prendersi il numero 9 di Ivan Zaytsev a un certo punto dell’estate. Numero 9 che, come in Nazionale, rimane invece sulle spalle dello Zar. Ecco ad ogni modo tutti i numeri di maglia dei campioni d’Italia. Non mancano curiosità. Dai legami familiari (Bottolo e Nikolov, Junior e Senior) alla passione per il basket NBA. I giganti biancorossi della Cucine Lube non si sono affidati solo al caso al momento di scegliere le casacche realizzate dallo sponsor tecnico Joma, ma i nuovi arrivati si sono presi il tempo necessario per riflettere a caccia di abbinamenti fortunati o numeri ricorrenti nella propria vita. Il centrale cuciniero Isac Viana Santos, che indosserà il 2, svela una vena romantica. Infatti l’atleta brasiliano ha voluto il numero preferito della sua fidanzata. Il compagno di reparto Barthelemy Chinenyeze, invece, si presenterà in campo con la maglia numero 10 facendo seguire lo zero all’1 che lo ha accompagnato a Milano, ma che a Civitanova è di proprietà di Gabi Garcia Fernandez. Lo schiacciatore Mattia Bottolo ha optato per il 21, invertendo il ‘suo’ 12 (numero del padre), già blindato in biancorosso dal centrale Enrico Diamantini che conferma così un abbinamento nato ai tempi delle giovanili. L’omaggio di famiglia è riuscito al bulgaro Alex Nikolov, che ha voluto l’11 in onore alle imprese del padre Vladimir, che da numero 11 ammaliò i tifosi di Trento e Cuneo. Il compagno di reparto Mattia Gottardo si è trovato di fronte a un dilemma perché le sue prime scelte, il 3 e il 7, non erano disponibili; il neo campione d’Europa U22 ha risolto ripiegando sul numero fortunato per eccellenza, il 13, ottenuto mettendo un 1 davanti al 3 già occupato. C’è chi alle somme preferisce le divisioni, come Francesco D’Amico. La casacca numero 6, che il libero di Ostuni indosserà nell’annata agonistica 2022/23, è frutto del quoziente tra il 12 e il 2, da lui utilizzati più volte nel corso degli anni. I vincitori dell’ultima Regular Season non ne vogliono sapere di cambiare maglia, a iniziare dal libero Fabio Balaso, che conferma il 7 dei primi tuffi in carriera. Negli ultimi tempi per Ivan Zaytsev la casacca numero 9 sta diventando una seconda pelle. Fedele al 15 senza un particolare motivo, ma con un gran bel bottino di vittorie, il palleggiatore Luciano De Cecco. Il 3 dell’alzatore Daniele Sottile, invece, è legato a tanti bellissimi ricordi, ai quali si è aggiunto in prima fila il tricolore in biancorosso. La maglia numero 17 ha caratterizzato gran parte della carriera del centrale Simone Anzani, con ottimi risultati…maglia che vince non si cambia! Marlon Yant non ha mai fatto segreto di amare il basket di NBA e di essere un grande tifoso dei mostri sacri Michael Jordan e LeBron James, tenendosi stretto il loro 23. Una scelta che finora lo ha ripagato! Oltre ai numeri e ai loghi degli sponsor sulle maglie della Lube naturalmente anche lo scudetto che in tanti cercheranno di scucire a partire dal prossimo ottobre. Di seguito i numeri di maglia della Cucine Lube Civitanova 2022/23 1 Gabi GARCIA FERNANDEZ 2 Isac VIANA SANTOS 3 Daniele SOTTILE 6 Francesco D’AMICO 7 Fabio BALASO 9 Ivan ZAYTSEV 10 Barthelemy CHINENYEZE 11 Alex NIKOLOV 12 Enrico DIAMANTINI 13 Mattia GOTTARDO 15 Luciano DE CECCO 17 Simone ANZANI 21 Mattia BOTTOLO 23 Marlon YANT (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    I convocati per l’ultima tappa di VNL: torna in azzurro Ivan Zaytsev

    Di Redazione Fefè De Giorgi fa il suo ritorno in panchina, dopo il periodo di stop dovuto alla positività al Covid-19, e in campo si rivede Ivan Zaytsev, insieme a Roberto Russo. Queste le principali novità nelle convocazioni per la terza e ultima tappa della fase a gironi di VNL maschile, in programma dal 5 a 10 luglio a Gdansk, in Polonia, contro Bulgaria, Iran, Serbia e Olanda. Il CT azzurro ha comunicato oggi la lista dei convocati, al termine del collegiale svoltosi al Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti a Roma con 29 atleti coinvolti tra gruppo Seniores e Under 22. La partenza degli azzurri è prevista nella mattinata di domenica, dall’aeroporto di Fiumicino; gli atleti che non partiranno domani per la Polonia proseguiranno il lavoro a Roma. Tra questi non ci sarà Nicola Salsi che ha lasciato il collegiale dopo il rientro di Paolo Porro. Le partite degli azzurri, attualmente terzi nella classifica generale della VNL alle spalle di Francia e Polonia, saranno trasmesse in diretta streaming su Volleyball World TV e in tv sui canali Sky Sport Action (Italia-Bulgaria) e Sky Sport Arena (le altre gare). Ecco l’elenco dei convocati:Palleggiatori: Simone Giannelli, Riccardo Sbertoli.Opposti: Yuri Romanò, Ivan Zaytsev.Centrali: Simone Anzani, Lorenzo Cortesia, Gianluca Galassi, Roberto Russo.Schiacciatori: Mattia Bottolo, Oreste Cavuto, Daniele Lavia, Alessandro Michieletto.Liberi: Fabio Balaso, Leonardo Scanferla. IL CALENDARIO DELLA TERZA SETTIMANA Martedì 5 luglioPool 5 Osaka (Giappone) ore 08.00 USA-GermaniaPool 5 Osaka (Giappone) ore 11.00 Canada-ArgentinaPool 6 Danzica (Polonia) ore 17.00 Bulgaria-ItaliaPool 6 Danzica (Polonia) ore 20.00 Iran-Polonia Mercoledì 6 luglioPool 5 Osaka (Giappone) 08.40 Brasile-GermaniaPool 5 Osaka (Giappone) 12.10 Giappone-AustraliaPool 6 Danzica (Polonia) 17.00 Olanda-CinaPool 6 Danzica (Polonia) 20.00 Slovenia-Serbia Giovedì 7 luglioPool 5 Osaka (Giappone) ore 05.00 Francia-USAPool 5 Osaka (Giappone) ore 08.00 Germania-AustraliaPool 5 Osaka (Giappone) ore 11.00 Canada-BrasilePool 6 Danzica (Polonia) ore 14.00 Italia-IranPool 6 Danzica (Polonia) ore 17.00 Bulgaria-SloveniaPool 6 Danzica (Polonia) ore 20.00 Polonia-Cina Venerdì 8 luglioPool 5 Osaka (Giappone) ore 05.40 Argentina-AustraliaPool 5 Osaka (Giappone) ore 08.40 Francia-BrasilePool 5 Osaka (Giappone) ore 12.10 Giappone-CanadaPool 6 Danzica (Polonia) ore 14.00 Bulgaria-OlandaPool 6 Danzica (Polonia) ore 17.00 Slovenia-IranPool 6 Danzica (Polonia) ore 20.00 Italia-Serbia Sabato 9 luglioPool 5 Osaka (Giappone) ore 05.40 Francia – ArgentinaPool 5 Osaka (Giappone) ore 08.40 Canada – USAPool 5 Osaka (Giappone) ore 12.10 Germania – GiapponePool 6 Danzica (Polonia) ore 14.00 Cina – BulgariaPool 6 Danzica (Polonia) ore 17.00 Iran – SerbiaPool 6 Danzica (Polonia) ore 20.00 Polonia – Olanda Domenica 10 luglioPool 5 Osaka (Giappone) ore 05.40 USA-ArgentinaPool 5 Osaka (Giappone) ore 08.40 Australia-FranciaPool 5 Osaka (Giappone) ore 12.10 Brasile-GiapponePool 6 Danzica (Polonia) ore 14.00 Cina-SerbiaPool 6 Danzica (Polonia) ore 17.00 Italia-OlandaPool 6 Danzica (Polonia) ore 20.00 Polonia-Slovenia CLASSIFICA GENERALEFrancia e Polonia 7 vittorie (21 punti), Italia 6 (19), Giappone 6 (18), USA 6 (17), Brasile e Olanda 5 (15), Iran 4 (12), Serbia 4 (11), Slovenia 3 (9), Germania 3 (7), Argentina 2 (8), Cina e Canada 2 (6), Bulgaria 1 (6), Australia 1 (2). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mercato chiuso per la Lube: Zaytsev e Diamantini non partono

    Di Redazione Tanto tuonò che non piovve, neppure in senso metaforico. Alla fine Ivan Zaytsev resterà alla Cucine Lube Civitanova, malgrado i ripetuti tentativi della società di convincerlo a trasferirsi altrove, e anche Enrico Diamantini sarà nuovamente un giocatore della rosa biancorossa. Ad annunciarlo è lo stesso direttore generale Beppe Cormio in un’intervista al Corriere Adriatico: “Il nostro volley mercato può considerarsi chiuso. Per vari motivi non si è trovato l’accordo con Milano, per cui Zaytsev rimarrà un giocatore della Lube. Nei giorni scorsi l’ho incontrato nel mio ufficio per ribadirgli la fiducia incondizionata della società“. “Con un italiano in più a disposizione – prosegue Cormio – potremo sfruttare il gioco di tutti e due i centrali stranieri (Chinenyeze e Isac, n.d.r.), anche se Anzani si sta comportando molto bene in nazionale e Diamantini è un lusso. Enrico è tra i migliori centrali italiani, ma non abbiamo trovato per lui una giusta collocazione con la formula del prestito per un anno“. Roster definitivo, dunque, quello a disposizione di Gianlorenzo Blengini, anche se il dg della Lube lascia aperta una finestra per futuri innesti: “Non rincorrendo il mercato faraonico di alcune società – ammette, con una frecciata a Piacenza – abbiamo conservato un tesoretto per i prossimi colpi di mercato“. LEGGI TUTTO