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    Parigi 2024, Il Presidente Mattarella ha inaugurato Casa Italia: “Buona Olimpiade a tutti”

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato Casa Italia Parigi 2024. Accompagnato dalla figlia, signora Laura, e accolto dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, dal Segretario Generale e Capo Missione azzurro Carlo Mornati e dall’Ambasciatrice d’Italia a Parigi Emanuela D’Alessandro, il Capo di Stato ha aperto ufficialmente l’hospitality house tricolore per i Giochi Olimpici allestita a Le Pré Catelan, situata all’interno del Bois de Boulogne.

    In rappresentanza della Federazione Italiana Pallavolo era presente il presidente Giuseppe Manfredi, arrivato ieri a Parigi per sostenere le nazionali di pallavolo e le coppie azzurre di beach volley.

    Ad aver tagliato il nastro la figlia di Mattarella, signora Laura, e l’Ambasciatrice Emanuela D’Alessandro. Poi il discorso di Giovanni Malagò: “Dietro questa Casa ci sono anni di lavoro e una scelta facile ma complicata da realizzare. Siamo in un luogo iconico anche e soprattutto del mondo dello sport, il mondo che rappresentiamo. Nel 1894 il barone Pierre de Coubertin organizzò qui una cena in cui furono progettati lo statuto e il regolamento dell’epopea dei Giochi Olimpici moderni, Atene 1896. Ci siamo sentiti subito a casa. Qui ognuno di noi, ma soprattutto gli atleti, si immergeranno in un luogo che è già storia e tradizione dei cinque cerchi. La sua presenza, Presidente Mattarella, onora il mondo dello sport. Le siamo grati”.

    “Una presenza così articolata raffigura lo sforzo, l’impegno e la vicinanza del nostro Paese per i Giochi Olimpici – ha dichiarato Sergio Mattarella (foto Simone Ferraro CONI) –. Questo luogo esprime una raffigurazione coinvolgente e suggestiva dell’Italia: è il punto ideale per sottolineare quanto il nostro Paese partecipi a questo evento così importante non soltanto dal punto di vista sportivo, ma come segnale di amicizia e di incontro al mondo. Al Villaggio Olimpico è stato un bel messaggio vedere ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo che vivono insieme, fraternizzano, si incontrano e condividono uno sforzo senza contrapporsi. Un messaggio che supera l’importante mondo dello sport. Casa Italia raffigura quanto l’Italia partecipi con convinzione a questo messaggio che l’Olimpiade esprime. È un piacere aver assistito al taglio del nastro e avervi incontrato. Buona Olimpiade a tutti”.

    Successivamente il Presidente della Repubblica ha visitato la parte riservata a Milano Cortina 2026 e le mostre all’interno di Casa Italia, edificio articolato in varie sale inondate di luce, grazie alle numerose vetrate e al giardino che lo circonda, in un vero e proprio percorso scenografico ed emozionale. Un’opera totale in cui natura, arte, architettura, design d’arredo e design della luce sono in strettissimo dialogo tra loro. La revisione del giardino con l’inserimento di essenze appartenenti al paesaggio italiano, le opere d’arte, l’allestimento degli ambienti e il design danno vita a uno spazio altro, ispirato ai grandi interni della nostra tradizione, ai maestri del ‘900 che hanno reso celebre nel mondo la creatività italiana e dato forma a quella vocazione all’ospitalità che da sempre ci contraddistingue. Presenti per la prima volta ai Giochi Olimpici all’estero i corazzieri, con l’elmo di Scipio esposto a Casa Italia.

    A pranzo il Capo di Stato e la signora Laura si sono seduti con i tre membri CIO effettivi Giovanni Malagò (Presidente del CONI), Federica Pellegrini e Ivo Ferriani, i tre membri CIO onorari Manuela Di Centa, Franco Carraro e Mario Pescante, il Segretario Generale e Capo Missione azzurro Carlo Mornati, la Vice Presidente Vicaria del CONI Silvia Salis, i cinque ambassador dello sport italiano Luigi Busà, Elisa Di Francisca, Daniele Garozzo, Antonio Rossi e Francesca Schiavone, l’attuale compagna del Presidente Malagò, i Consiglieri del Presidente Mattarella Simone Guerrini, Giovanni Grasso, Gianfranco Astori e Fabio Cassese, il medico personale del Presidente, Professor Madonia, e il Capo del Cerimoniale degli Esteri Bruno Antonio Pasquino.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Malagò e la telefonata di Sinner: ‘Ho provato in tutti i modi ad esserci’”

    Jannik Sinner – Foto Patrick Boren

    Mentre il tennis olimpico prende il via a Parigi, l’assenza più pesante è quella di Jannik Sinner, costretto al forfait da una tonsillite che ha riacceso i riflettori sulla gestione della sua salute e della sua carriera.Il numero uno italiano, attualmente in convalescenza a Montecarlo, ha voluto rassicurare personalmente Giovanni Malagò, presidente del CONI, sulla sua volontà di partecipare ai Giochi: “Ho provato in tutti i modi ad esserci perché ci tenevo”, il senso della telefonata che ha addolcito la delusione del dirigente.
    La decisione di rinunciare alle Olimpiadi non è stata presa a cuor leggero. Con la febbre a 38 martedì, Sinner e il suo team hanno valutato attentamente i rischi anche di esporre l’anca destra, già provata dall’infortunio di Madrid, allo stress della terra rossa. Una superficie particolarmente logorante per un giocatore con un dritto “open stance” come il suo.Questa scelta riflette un approccio sempre più cauto nella gestione della carriera del 22enne altoatesino. Un corpo ancora in crescita e la volontà di investire anche sulla vita privata stanno plasmando le decisioni del team Sinner.“L’ultima parola è sempre del giocatore”, sottolineano fonti vicine al campione.
    Guardando al futuro, il team di Sinner dovrà affrontare alcune questioni cruciali. Innanzitutto, capire l’origine dei due virus che lo hanno colpito in due mesi il calo di pressione a Londra e l’attuale tonsillite. Sarà fondamentale rinforzare le difese immunitarie del giocatore e evitare, forse, alcune leggerezze commesse in passato.Il calendario incombe, con impegni cruciali per difendere la sua posizione nel ranking. Montreal dal 6 agosto, Cincinnati e gli US Open saranno tappe fondamentali. Senza dimenticare la Davis a Bologna e lo swing asiatico, prima di un autunno europeo che si preannuncia intenso.
    Questa fase di assestamento, con le sue lezioni incorporate, è un passaggio necessario nella crescita di un campione. Per Sinner, l’obiettivo è chiaro: tornare in campo più forte e consapevole, pronto a difendere la sua posizione nell’elite del tennis mondiale. Il tempo e la prudenza sono dalla sua parte.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Taglio del nastro per il palazzetto polifunzionale all’Acqua Acetosa: “Un luogo di eccellenza”

    Un nuovo palazzetto polifunzionale a disposizione dello sport italiano. La struttura è stata inaugurata oggi al Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’, all’Acqua Acetosa, dal Presidente del CONI Giovanni Malagò, dal Segretario Generale, Carlo Mornati, dal Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, dai Vice Presidenti del CONI Silvia Salis e Claudia Giordani. 

    Sono intervenuti, tra gli altri, il Capo del Dipartimento Sport Flavio Siniscalchi, il Presidente di Sport e Salute SPA Marco Mezzaroma, il membro onorario del CIO Franco Carraro, numerosi Presidenti federali e dirigenti del CONI, a partire dal Responsabile dei CPO, Alessio Palombi. Per la Federazione Italiana Pallavolo presenti il Segretario Generale Stefano Bellotti e il General Manager delle Squadre Nazionali Libenzio Conti.

    Il progetto architettonico sviluppato dall’ingegner Gustavo Gennari della Gennari e Conti Ingegneria è stato realizzato sotto la direzione dei lavori dell’ingegner Pietro Santoiemma dal Consorzio Stabile Rennova dell’Aquila (impresa mandante La Torre Costruzioni srl di Palombara Sabina).

    La struttura, dotata di un impianto fotovoltaico integrato che contribuisce alla gestione energetica e predisposta per il recupero delle acque piovane, contiene una palestra polivalente a tutt’altezza e un corpo più basso sui tre lati est, sud e ovest che ospita gli spogliatoi e altri spazi di supporto all’impianto.

    Realizzato nell’area dell’ex galoppatoio, il palazzetto ha un’area di attività di dimensioni nette in pianta pari a 44×26 metri (foto Giancarlo Gobbi GMT), con un’altezza media di 12 metri che la rende idonea ad ospitare differenti discipline sportive come badminton e parabadminton, pallacanestro, basket 3×3, basket in carrozzina, pallavolo e sitting volley (con pavimentazione removibile), ginnastica (artistica, ritmica, trampolino elastico, acrobatica e aerobica), calcio a 5, handball, sport rotellistici (pattinaggio artistico e hockey pista), pugilato e discipline come judo lotta karate e arti marziali e con una parete dedicata all’arrampicata sportiva in allestimento all’esterno.

    “Il piacere di essere qui è grande, non tanto e soltanto come ospite perché il mio ruolo non mi fa dimenticare il passato. Qui c’è parte della mia vita”, ha dichiarato Abodi. “Oggi la persona più felice di questa inaugurazione sarebbe proprio Giulio Onesti: sarebbe stato entusiasta di questa struttura, anzi l’avrebbe forse pensata lui. Un palazzetto polifunzionale, accessibile, con tutte le caratteristiche che deve avere una struttura moderna, predisposta ad un’intelligenza tecnologica ormai necessaria, efficiente dal punto di vista energetico”.

    “Un’inaugurazione come questa è anche la consacrazione dello sport in costituzione”, ha proseguito il Ministro. “Tante discipline sportive troveranno posto in questo palazzetto, sarà un luogo di eccellenza della preparazione olimpica e paralimpica, un luogo di pratica sportiva. Grande merito al CONI, con il supporto da parte di Sport e Salute, una collaborazione di cui sono felice perché vedo pian piano consolidarsi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Un minuto di silenzio su tutti i campi in memoria di Gigi Riva

    Su invito del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, la Federazione Italiana Pallavolo ha disposto di far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le partite di volley che si disputeranno in Italia nel fine settimana, in memoria del grande campione azzurro Gigi Riva, venuto a mancare nella serata di lunedì.

    Gigi Riva uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Uno che aveva legato il suo nome ad una città Cagliari, e al popolo della Sardegna.  Nell’isola ha vinto lo storico scudetto del 1970. Ogni anno aveva offerte miliardaria per trasferirsi altrove, in nome dei colori rossoblù non ha mai ceduto alla lusinga dei solido, diventando il simbolo di un calcio romantico che non c’è più.

    Una bandiera, uno che scelse di giocare per tutta la sua carriera con i colori rossoblù stampati sul cuore.

    Un’icona indelebile del calcio italiano. Un immortale capace di segnare 35 gol in 42 presenze con la Nazionale italiana, di cui era stato team manager nel 2006 quando Cannavaro alzò al cielo la coppa dei campioni del mondo.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dopo il Covid torna il Volley Scuola-Trofeo Acea. Sarà un’edizione da record

    Di Redazione

    Dopo la dura parentesi dovuta al Covid, allentata dalla disputa del Beach Volley Scuola sul finire dell’anno scolastico 2021-2022 (adesione oceanica di 750 squadre), torna in campo il Volley Scuola-Trofeo Acea. Il tradizionale torneo organizzato dalla FIPAV Lazio nelle palestre del territorio si prepara a una 30a edizione da record sotto tutti i punti di vista. Dopo la conferenza stampa di presentazione del 10 febbraio al Salone d’Onore del Coni (ore 12.00), alla presenza del Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, la parte giocata del Volley Scuola – con 179 squadre al via, più del periodo pre-pandemico – prenderà il via il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino. Perché Volley Scuola è passione, divertimento, socialità, aggregazione, ma soprattutto amore.

    La gara d’esordio vedrà confrontarsi nella categoria Junior maschile il l’Istituto Cristo Re ed il Liceo Catullo di Monterotondo, con fischio d’inizio alle ore 11.00 nell’impianto di Viale Acherusio, a Roma. “Tiriamo un sospiro di sollievo non solo per noi, ma soprattutto per docenti e alunni“, dichiara un soddisfatto Andrea Burlandi, presidente del Comitato Regionale FIPAV Lazio.

    “E’ vero – prosegue il massimo dirigente della Pallavolo del Lazio –, Volley Scuola targato ACEA ha proseguito la sua attività inventando di sana pianta un nuovo format basati sui seminari a distanza su tempi di grande attualità e sui concorsi tradizionali, Letteratura, Fotografia, Fumetti, Slogan sull’uso consapevole dell’acqua e Premio FAO, ma tornare in campo ha tutto un altro sapore“. Mentre la Commissione Gare presieduta da Luca Bencivenghi è alle prese con la compilazione dei calendari della parte indoor che saranno ufficializzati il 10 febbraio in conferenza, tra qualche settimana sarà la volta dell’indizione del Beach Volley a Scuola e del Sitting Volley a Scuola, sempre Trofeo ACEA.

    Nel 2023 saranno sei i seminari, tutti in presenza e registrati per essere poi inviati a circa cento istituti. Essi sono stati pensati in relazione con alcune Giornate Mondiali legate a temi sociali molto sentiti. I seminari saranno la base didattica alla quale gli studenti potranno ispirarsi per la partecipazione ai concorsi, la cui premiazione è prevista nell’ultima settimana di maggio, lasso di tempo in cui troveranno spazio anche le finali del torneo. Le prime scuole a essersi iscritte sono state l’IIS Via Copernico di Pomezia (Junior Maschile), Istituto Primo Levi di Roma (Open Femminile), IIS Giorgi Wolfe di Roma (Open Maschile) e l’IPS Maffeo Pantaleoni di Frascati (Junior Femminile). 

    I seminari22 Marzo Giornata Mondiale dell’Acqua – IIS Via Silvestri Roma5 aprile – Giornata Mondiale dello Sport – Liceo Spallanzani di Tivoli21 Aprile – Giornata Mondiale della Terra – Liceo Majorana di Roma28 Aprile – Il Bullismo va KO – Liceo Giordano Bruno di Roma5 Maggio – Giornata della Sicurezza Stradale – Istituto Cristo RE di Roma16 Ottobre – Giornata Mondiale dell’Alimentazione – Istituto Cristo RE di Roma

    (onte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Premio Città di Roma a Fefè De Giorgi, Milita a Sacripanti e un premio speciale a Malagò

    Foto Fipav Lazio / Morris Paganotti Di Redazione Il Premio Milita 2022 a Vittorio Sacripanti, il Premio Speciale al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e due Premi Lazio per Armando Monini ed Ernesto Mojoli. Nell’anno d’oro del volley italiano – il 2022 in grado di regalare agli appassionati il quarto titolo mondiale maschile, 8 ori giovanili, il successo in VNL […] LEGGI TUTTO

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    Serata d’onore per la Fipav Lazio e le sue eccellenze dirigenziali

    foto Morris Paganotti/Federvolley Di Redazione Il Premio Milita 2022 a Vittorio Sacripanti, il Premio Speciale al Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e due Premi Lazio per Armando Monini ed Ernesto Mojoli. Nell’anno d’oro del volley italiano – il 2022 in grado di regalare agli appassionati il quarto titolo mondiale maschile, 8 ori giovanili, il successo in VNL e tanti altri […] LEGGI TUTTO

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    Questione professionismo: “Il calcio femminile sì, Paola Egonu no?” Per Malagò è discriminazione

    Di Redazione Dal 1° luglio 2022, il calcio femminile in Italia diventa professionistico. Una decisione storica, presa dal Consiglio Federale della FIGC lo scorso 26 aprile. Una decisione che potrebbe aprire le porte ad altre discipline e chiudere una questione aperta da anni. Ma anche una decisione che crea non pochi dubbi a, primo fra tutti, Giovanni Malagò. Il presidente del CONI, come riporta il Corriere dello Sport nella edizione odierna, infatti, solleva un paio di problematiche che il calcio femminile, inteso come professionismo, crea. Innanzitutto, come in ogni contesto, sono i soldi il motore dietro qualsiasi macchina: “Complimenti alla Federcalcio, ma c’è un problema: i fondi stanziati non sono sufficienti neppure per la prima stagione e dunque tutto va a carico delle società. Molti fanno fatica ora già senza obblighi contributivi, figuriamoci col professionismo”. Il dubbio che molte società possano fallire è portato avanti anche dallo stesso Gravina, presidente della FIGC. Nel 2020 è stato creato un fondo triennale di 12 milioni atto a sostenere gli sport femminili che volessero passare al professionismo, ma: “12 milioni sono un supporto, ma non risolvono il problema. Chiediamo concretezza al governo, perchè il processo è costosissimo”. In secondo luogo, Malagò parla di discriminazione. L’Italia è una fucina di talenti in molti sport e le competizioni iridate della scorsa estate, Europei e Olimpiadi, lo hanno dimostrato. Il Bel Paese ha portato a casa decine di medaglie, in decine di competizioni, tanto maschili quanto femminili. Ma l’argomento del professionismo potrebbe creare una spaccatura nell’universo femminile che per Malagò risulterebbe inaccettabile: “Con tutto il rispetto, perché la 21° calciatrice del Tavagnacco deve essere professionista e atlete del calibro di Federica Pellegrini, Paola Egonu e Sofia Goggia no? È impensabile”. La soluzione potrebbe essere quella di aprire al professionismo anche le altre discipline femminili? E come conciliare questa soluzione con il problema della mancanza di fondi? Alla luce di queste domande, la questione del professionismo nel femminile sembrerebbe ben lontana dall’essere risolta. LEGGI TUTTO