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    Roberto Ghiretti a fianco di Nino Di Giacomo per parlare di riorganizzazione societaria

    Di Redazione
    “Apriamoci al cambiamento”. Queste sono le parole con le quali Nino Di Giacomo, candidato alla Presidenza di Fipav Sicilia per il quadriennio 2021/2024, ha concluso un’interessantissima puntata numero 9 del Salotto del Volley, il format di dirette Facebook che scandisce la marcia verso le elezioni ed approfondisce i tanti temi del programma collettivo del candidato grazie anche a numeri sempre più elevati di partecipazione ed interazioni alla diretta.
    Un’edizione straordinaria anticipata al lunedì che non ha deluso le aspettative ed ha deliziato i tanti partecipanti grazie al confronto con Roberto Ghiretti, un’autentica eccellenza dello sport italiano, uno dei dirigenti più illuminati del nostro sistema sportivo che ha collezionato in oltre 40 anni di carriera esperienze e successi di altissimo livello, sia nel panorama nazionale che internazionale. Laureato in Giurisprudenza, le sue prime attività da dirigente sportivo iniziano nel 1982 quando di avvicina al mondo della pallavolo collezionando risultati esaltanti, prima ricoprendo gli incarichi di amministratore delegato della Santal Parma Volley e della Maxicono Parma Volley, poi in qualità di direttore generale della Lega Volley maschile per ben 10 stagioni (dal 1990 al 2000) e di Segretario della Commissione tecnica FIVB (dal 1992 al 1994).
    Una carriera importantissima nell’ambito della pallavolo, dunque, che lo proietta a ricoprire incarichi di assoluto prestigio anche in altri settori sportivi, come quello di Presidente del Comitato Organizzatore dei mondiali di hockey su ghiaccio (1994), ed ancora ha partecipato alla redazione della Candidatura Italiana della Rugby World Cup (2015/2019), degli Europei di Calcio (2016) ed è stato Direttore dell’area marketing dei Mondiali di Ciclismo del 2013, fino a collaborare con il CONI per la candidatura di Roma 2020. Questi sono solo alcuni esempi di un percorso lungo e molto significativo, al quale ha affiancato parallelamente l’attività didattica in tema di organizzazione, comunicazione e marketing sportivo presso la Scuola dello Sport del CONI ed alcune delle principali Università italiane, fino a fondare nel 2001 la SG Plus (Studio Ghiretti & Associati), società di advisoring in ambito sportivo che nel corso degli anni ha acquisito importanza tale da attestarsi tra i top player del settore nel panorama internazionale, vantando partnership di grandissimo livello e la gestione di progetti tra i più importanti nel movimento sportivo.
    “Stiamo parlando di un uomo che ha vissuto lo sport da assoluto protagonista – queste le parole con le quali Nino Di Giacomo introduce il super ospite della nona puntata – Un grande dirigente sportivo al quale sono legato da oltre 40 anni di amicizia e di esperienze, con il quale avremo modo di parlare di pallavolo a 360°, soprattutto sotto il profilo di innovazione e riorganizzazione attraverso il marketing: stiamo attraversando un periodo talmente complicato che dobbiamo necessariamente ridisegnare le nostre strategie in chiave altamente innovativa, puntando con decisione e strategie e programmi comuni di condivisione di esperienze e competenze”.
    “Con Nino Di Giacomo ci conosciamo dagli anni Ottanta – queste le prime parole di Roberto Ghiretti – un periodo particolarmente significativo dal punto di vista dell’innovazione nel mondo dello sport durante il quale siamo riusciti a sviluppare tante iniziative importanti che hanno portato un grande rinnovamento nel mondo della pallavolo sino grossomodo agli anni 2000. Oggi dobbiamo tornare a ripercorrere quella strada e ridisegnare un radicale cambiamento. I dati del resto lo dimostrano: oggi lo sport è la rete connettiva più importante in assoluto nel nostro paese. Lo sport non è più solo divertimento, non è più solo stile di vita ma anche parte del sistema valoriale di una persona. Oggi più che mai emerge con forza la volontà di muoversi. Dall’altra parte, però, abbiamo la generazione Z che vede lo sport in modo diverso. I dati dimostrano, infatti, che il tasso d’abbandono nella pallavolo si aggira intorno al 50% nell’arco di un anno, o perchè si sceglie di provare un altro sport o perchè si smette completamente. Questo significa che lo sport oggi, e non solo la pallavolo in particolare, non riesce a generare fidelizzazione. Le cause, ovviamente, sono molteplici e vanno ricercate a 360°: dagli allenatori che pensano di allenare l’under 14 come fosse una quadra di Champions League alle famiglie che non capiscono il senso di cosa voglia dire portare un ragazzo a fare sport, in controtendenza, tra l’altro, con l’idea da sempre riconosciuta che lo sport sia la reale medicina per sostenere lo sviluppo dei ragazzi. Voglio segnalare un altro dato che permette di percepire ancora meglio il valore del prodotto sportivo. Il 50/60% dei giovani della generazione Z ha assunto almeno una volta sostante psicotrope. E se aggiungiamo l’alcol, l’assuefazione digitale ed altri fattori il disagio è accentuato all’ennesima potenza. Lo sport diventa sempre più fondamentale. Le società devono capire questo e devono inquadrare questa come linea di crescita. Il ruolo del comitato regionale in quest’ottica diventa imprenscindibile per puntare allo sviluppo: deve guidare le società a diventare un’impresa sociale multifunzionale. La partita è un momento di condivisione fondamentale ma non è il solo punto di contatto e di confronto. Iniziamo a parlare di patto educativo e non più solo di ricevute economiche e di fabbrica dei campioni, perchè insieme alla famiglia le società sportive devono aiutare il ragazzo a trovare la sua strada nella società. Per ripartire, quindi, bisogna puntare molto sulla crescita organizzativa delle società”.
    Proprio la riorganizzazione del sistema è un argomento più volte approfondito nel programma elettorale di Nino Di Giacomo. “Qua da noi ancora si ragiona in maniera diversa. Noi vogliamo invertire immediatamente il trend e per farlo siamo consapevoli che dobbiamo trasmettere alle società del nostro network regionale una nuova mentalità, che punti su competenze ed organizzazione, su nuove idee e nuove proposte per rilanciare il nostro movimento ed entusiasmare i nostri giovani”.
    “Sono d’accordo con Nino Di Giacomo – prosegue Ghiretti sottolineando come oggi più che mai ci sia bisogno di sport – Non è più possibile pensare come 20 anni fa. Oggi bisogna ingegnarsi per trovare metodi alternativi di marketing per rafforzare i nostri progetti utili ai nostri ragazzi. Questo passa attraverso una programmazione attenta ed a lungo termine. Dobbiamo aiutare le società ad avere delle strategie, ad avere degli esempi, ad avere un know how. Dobbiamo creare entusiasmo nei ragazzi, nelle famiglie e nei dirigenti, aiutando le società a fare un piano strategico e a saper fare progetti per diversificare. Da una parte, quindi, bisogna investire su un serio programma di sviluppo delle competenze, dall’altro, contemporaneamente, gli enti federali come il comitato regionale devono puntare sul sostegno delle società nel trovare la loro dimensione: quella di una rete sociale percepita ed un che occupa all’interno di una comunità un ruolo sempre più significativo. Ricordiamoci, in questo senso, che fare marketing non significa vendere un prodotto ma, piuttosto, vuol dire trovare risposte a dei bisogni.Creiamo quindi dei progetti e diventiamo credibili verso al nostra comunità cosi da diventare parte integrante della comunità stessa”.
    Comunità, territorio, condivisione. Tematiche care al programma del candidato Presidente che prosegue l’analisi parlando di sinergie tra istituzioni, cooperazione tra società e nuovi modelli di marketing territoriale. “Dovremo avere il compito di creare sinergie e programmi strategici comuni a tutto il territorio ed a tutte le realtà. Fino ad ora abbiamo vissuto seguendo delle logiche ormai non più al passo con i tempi. Sarò felice di mettere a disposizione di tutte le società il know how e le esperienze che ho maturato in tutti questi anni vissuti nel mondo sportivo, cosi come avremo l’obiettivo di costruire un team altamente competente su diversi temi utili a sviluppare progettazioni concrete alle società della nostra Isola, guardando a tematiche innovative ed a nuove frontiere. Non sarò un burocrate ma mi prefiggerò l’obiettivo di guardare all’innovazione, come ad esempio alla strutturazione di un piano strategico di marketing territoriale per creare un forte brand siciliano, utile a realizzare ed a partecipare a progetti importanti per trovare risorse da reinvestire nelle nostre società. Cosi come diventa fondamentale anche un’intensa attività informativa e comunicativa per condividere al meglio le idee con le nostre società, per metterle a conoscenza delle attività e degli strumenti migliori per svilupparsi, compresi i bandi, e per dotarle di un migliore modello organizzativo”. 
    “In campo siamo avversari ma fuori siamo soci perché insieme dobbiamo costruire modelli di sviluppo comune – conclude Roberto Ghiretti – Questo è un anno di ripartenza: il comitato regionale è un centro di servizio che deve ridare centralità alle società ed a cascata ai loro ragazzi, che dobbiamo aiutare a trovare la propria identità e la propria strada. Quindi in questo senso dobbiamo essere consapevoli che la vera innovazione siamo noi. Qualsiasi organizzazione federale deve sapere che ha un doppio ruolo. Da una parte realizzare ed organizzare buoni campionati, sotto tutti gli aspetti. Dall’altra parte deve esser un punto di raccordo per le società per la loro crescita e la loro affermazione sociale, per farle diventare poco alla volta impresa sociale multifunzionale. Dobbiamo creare un modello più evoluto da fornire alle società perchè tutti abbiano la possibilità di crescere. Poi saranno le società che sceglieranno di svilupparsi come meglio credono ma devono essere tutte messe in condizione di poterlo afre allo stesso modo.. L’importanza dell’informazione e della condivisione di idee in questo senso diventa fondamentale, per mettere a disposizione di tutti conoscenze condivise ed esperienze di crescita comuni. Diventano indispensabili nel quadro generale anche le sinergie con le istituzioni. Lo sport è diventata la terza agenzia educativa dopo la famiglia e lo sport. Il rapporto scuola – famiglia non è perfetto, il rapporto scuola – sport è migliore ma va migliorato ulteriormente. Le società oggi sono diventate consapevoli di poter fornire alle scuole progettualità, magari insieme alle amministrazioni comunali. Con le scuole dobbiamo per forza amplificare un percorso di cooperazione e la Federazione del territorio deve costruire dei modelli virtuosi per sostenere le società a dentare in sintonia ed in progettualità con le scuole. In questo anche le amministrazioni devono sposare questa linea di indirizzo, e qui gioca molto il ruolo della federazione nel proporre delle progettualità concrete che impattano su tutte le fasce di età e contribuiscono ad integrarle al meglio nel tessuto sociale oltreché sportivo”.
    “Apriamoci al cambiamento – conclude Di Giacomo facendo eco alla bellissima analisi di Ghiretti – esperienza, competenza e conoscenza devono essere al centro del nostro meraviglioso mondo, con lo scopo di invertire al più presto la rotta e puntare con decisione ad una crescita condivisa di tutto il nostro territorio regionale“. 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fipav verso le elezioni regionali: duelli in Puglia, Sicilia, Liguria, Umbria e Molise

    Di Redazione
    La Federazione Italiana Pallavolo ha reso note nei giorni scorsi, oltre all’elenco dei candidati alle elezioni nazionali del 7 marzo, anche le candidature presentate per i consigli dei Comitati Regionali e dei Comitati Territoriali, che andranno alle urne nel corso del prossimo mese. La maggioranza delle regioni ha espresso un candidato unico per la carica di presidente, ma in 5 di esse si andrà alla conta dei voti: vediamole nel dettaglio.
    In Liguria la presidente uscente Anna Del Vigo sarà sfidata da Giorgio Parodi, presidente della società Olympia Voltri; in Molise la contesa sarà tra Michele Sacchetti, attualmente in carica, e Gennaro Niro. La Fipav Sicilia, come già noto da tempo, dovrà dividere le sue preferenze tra Nino Di Giacomo e Giuseppe Gambero (e anche il CT di Catania è in bilico), e in Umbria il presidente uscente Giuseppe Lomurno se la vedrà con Raffaello Agea (Volley Umbertide).
    La situazione forse più complicata è quella della Puglia, territorio di appartenenza del candidato unico alla carica di presidente nazionale, Giuseppe Manfredi. In opposizione all’attuale numero uno Paolo Indiveri si è infatti presentato Stefano De Luca, ex presidente del CT di Taranto e ora segretario generale della Prisma Taranto di A2; non solo, ma è incerto l’esito delle elezioni anche nel CT Bari Foggia (con Danilo Piscopo e Vittorio Scagliarini) e nel CT Taranto (dove Agostino Greco sfida Oronzo Polignino).
    Per tutti gli altri Comitati Regionali, come detto, il nome del presidente è già noto: confermati Fabio Di Camillo in Abruzzo, Christian Tomei in Alto Adige, Vincenzo Santomassimo in Basilicata, Carmelo Sestito in Calabria, Alessandro Michelli in Friuli Venezia Giulia, Andrea Burlandi nel Lazio, Piero Cezza in Lombardia, Roberto Maso in Veneto. Guido Pasciari passa da Commissario Straordinario a presidente in Campania; le Marche, reduci a loro volta dal commissariamento, puntano su Fabio Franchini, ex presidente del CT Pesaro Urbino, dove però si accende la lotta per la successione tra Giancarlo Sorbini e Gianluca Sorcinelli, così come ad Ancona tra Antonio De Luca e Francesco Leoni.
    Un discorso a parte per l’Emilia Romagna: Silvano Brusori sarà ancora una volta presidente regionale, ma si deciderà solo all’ultimo voto la battaglia in due comitati importanti come il CT Bologna (tra Alessandro Baldini e Andrea Cappelletti) e il CT Ravenna (tra Cesare Bratti e Emanuele Monduzzi). In Piemonte termina dopo molti lustri il “regno” di Ezio Ferro, che cede il posto all’ex presidente di Torino Paolo Marangon, mentre in Valle d’Aosta Stefano Cavallero dà il cambio ad Armando Lodi; novità anche in Sardegna, dove Eliseo Secci sostituisce Vincenzo Ammendola, e in Trentino, con Francesco Crò al posto di Massimo Dalfovo, entrambi candidati al consiglio nazionale.
    Infine la Fipav Toscana: anche qui c’è un candidato al consiglio nazionale da sostituire, Elio Sità. Gli subentrerà Gianmarco Modi, ex arbitro e designatore nazionale. Intanto però nel CT Appennino Toscano si registra un singolare record, con ben tre candidati alla poltrona di presidente: Alberto Borsetti, Roberto Giorgi e Gianluca Urbano.
    L’elenco completo delle candidature per tutti i Comitati locali è disponibile online.
    (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Rossana Giacalone Caleca nel team di candidati a fianco di Nino Di Giacomo

    Di Redazione
    Inizia il countdown ufficiale in vista della prossima Assemblea Periferica ordinaria di Fipav Sicilia, in programma il 28 febbraio a Palermo, ed il team di candidati consiglieri che affiancheranno l’aspirante Presidente Nino Di Giacomo nella maratona elettorale che condurrà alla composizione del board in carica per il quadriennio 2021/2024 si arricchisce di una nuova ed importante figura: Rossana Giacalone Caleca, consigliera regionale uscente e personaggio dal curriculum pallavolistico e professionale di spessore assoluto.
    Avvocato con una lunga esperienza nel mondo dell’imprenditoria e del sociale, la candidata si avvicina alla pallavolo da piccolissima, a soli 11 anni, e da quel momento non lascia più questo mondo, arrivando anche a giocare in serie A2 a fine anni Ottanta e ad ottenere anche qualche convocazione in Nazionale Juniores, per poi costruirsi un’importante carriera a livello professionale che l’ha portata ad intelaiare tantissime relazioni sul territorio nazionale, sia maschile che femminile, fino a raggiungere nel 2016 l’incarico (ricoperto ancora oggi) di responsabile delle relazioni esterne comunicazione del Marsala Volley, società femminile ed attualmente unico team siciliano a militare nel campionato di Serie A2.
    Oggi, inoltre, la Giacalone Caleca é anche opinionista e telecronista per La Tr3 e LVFTV (la web television di Lega per la quale racconta da questa stagione gli incontri di Serie A2 femminile). Insomma una professionista a tutto tondo, un “vulcano” (aggettivo che le affibbiano in tanti) che, come detto, è anche attivissima a livello sociale e culturale, protagonista di numerosi progetti culturali di promozione rivolti soprattutto al tessuto giovanile e costruiti sullo sviluppo del binomio sport-cultura, un’accoppiata dal forte valore educativo e sociale nella quale crede fermamente.
    “Crediamo nella bellezza dei nostri sogni – questo l’intervento di Rossana Giacalone Caleca – lo ha detto molto spesso Nino Di Giacomo durante questa campagna elettorale ed io ne condivido pienamente il pensiero. Arrivo dal mondo della comunicazione proprio da questo ambiente ho imparato che ascolto e dialogo sono due strumenti potentissimi che ti permettono di programmare nel migliore dei modi, definendo le proposte strategiche in maniera mirata e concreta. Oggi più che mai, infatti, abbiamo bisogno di progetti efficaci, sostenibili e soprattutto innovativi, capaci di interpretare le esigenze di tutti i territori della nostra Isola per sviluppare il nostro network a tutti i livelli. Proprio partendo da questo principio credo nell’importanza delle relazioni di qualità: per costruire un progetto di crescita collettiva diventa necessario imparare a cooperare, sia tra società che tra istituzioni, ed in questo senso Fipav Sicilia dovrà avere il ruolo di portavoce attivo delle istanze del territorio ma anche di collettore di politiche strategiche comuni e condivise utili al rilancio di tutto il movimento pallavolistico siciliano”. 
    “Sono felice di poter contare sul sostegno e sulla vicinanza di Rossana – commenta Nino Di Giacomo – donna preparata e competente che, come me, crede fortemente nella forza delle relazioni, funzionali ad uno sviluppo concreto di tutto il territorio. Tra l’altro lei conosce benissimo il nostro movimento regionale, sia da consigliera uscente che da esperta in comunicazione del Marsala Volley, così come conosce e comprende al meglio le conseguenze positive che una società di vertice porta sul proprio territorio di riferimento ed è anche consapevole dell’importanza di investire sui nostri giovani, esperienze che da mamma di due figli vive in prima persona in quanto uno dei due tra l’altro, il ragazzo diciannovenne, oltre ad essere studente universitario e anche giocatore di Serie A1 nel NBVolley Verona. Ancora una volta, quindi, sottolineiamo con decisione l’importanza di costruire rapporti di condivisione e politiche di integrazione, che partano da e coinvolgano prima di tutto i nostri giovani e che trovino anche il sostegno concreto delle nostre istituzioni”.
    “I giovani e la pallavolo di vertice devono tornare tra le priorità della nostra politica federale – conclude Rossana Giacalone Caleca – Dobbiamo costruire un sistema organizzato che possa affermare con decisione il diritto allo sport, il diritto di avere impianti sportivi adeguati e attrezzati, così come educatori della pallavolo formati e formanti. Queste devono essere le basi per garantirci una rapida ripresa, soprattutto in questo momento di crisi senza precedenti. Torniamo a far appassionare i nostri giovani, garantendo loro una maggiore facilità di accesso allo sport e mettendoli nelle condizioni di appassionarsi, attraverso politiche congiunte per sviluppare programmi didattici di qualificazione, riformulando le attività ed i campionati e sostenendo un concreto ed immediato recupero ed una riorganizzazione dell’impiantistica sportiva regionale. In questo senso diventa fondamentale anche il sostegno per le società di vertice: sono la nostra vetrina nel panorama nazionale e diventano lo stimolo per la crescita dei nostri giovani. Un circuito virtuoso che Fipav Sicilia deve contribuire ad innescare e deve incentivare ulteriormente, così come deve anche sostenere a cascata tutta l’attività di base nei territori, la vera linfa del nostro movimento che va alimentata con dei programmi concreti”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    D’Anna quinto candidato al consiglio regionale di FIPAV al fianco di Nino Di Giacomo

    Di Redazione
    Una vita dedicata alla pallavolo ed allo sport in generale, con una grande attenzione rivolta ai giovani, nei confronti dei quali impegnarsi educandoli ai sani valori ed ai  principi tipici del mondo sportivo. Questo è l’identikit di Antonio D’Anna, quinto componente ufficiale del team di candidati al consiglio regionale di FIPAV Sicilia che affiancheranno Nino di Giacomo, candidato Presidente al consiglio regionale siciliano, nella marcia elettorale fino al prossimo 28 febbraio, quando a Palermo si terrà l’Assemblea Ordinaria Regionale.
    Il quinto candidato consigliere proprio dello sport ha fatto la sua professione. Docente di Educazione Fisica nella scuola secondaria di secondo grado, D’Anna ha trasformato il suo lavoro in una vera e propria vocazione, fortemente convinto del grande potere educativo dello sport nei confronti dei giovani, verso i quali trasmettere i valori positivi di impegno, disciplina, sana competizione, rispetto e collaborazione. Tra lavoro e passione, poi, la pallavolo non lo ha mai lasciato nel suo percorso di vita sin dai 17 anni, quando si è avvicinato da atleta, per poi costruire una lunga carriera da tecnico – tra i primi in Sicilia a conseguire il massimo grado – e da dirigente come anima della storica società Salusport Club fin dal 1974, dove ha conseguito prestigiosi risultati nella massima serie regionale sia nel settore maschile che in quello femminile.
    “La pallavolo è stata parte integrante di tutta la mia vita – queste le parole di D’Anna – sono convinto, in perfetta sintonia con le idee programmatiche di Nino Di Giacomo, che dobbiamo rilanciare il nostro movimento partendo dai giovani, puntando sulla scuola e sulla promozione all’interno del territorio. Dal momento che il gioco è senz’altro il mezzo più efficace per il raggiungimento degli obiettivi pedagogici essenziali, l’obiettivo principale è la collaborazione tra le scuole e le associazioni sportive del territorio con lo scopo di avvicinare gli studenti alla pratica del nostro sport ed ampliare l’offerta formativa nel rispetto delle caratteristiche psicofisiche dei nostri bambini e ragazzi”.
    Non solo “campo” ma anche tanta politica federale per D’Anna che per ben 24 anni, dal 1988 al 2012, lo ha portato ad rivestire dapprima il ruolo di consigliere e poi quello di vice presidente provinciale. “Esperienza, competenza e passione: queste sono le doti necessarie per ripartire e che si ritrovano nella persona di Antonio D’Anna – questo il commento di Di Giacomo alla candidatura – Sono felice di condividere con lui l’amore per questo sport e soprattutto la visione di dover puntare, strategicamente ma anche pedagogicamente, sui nostri giovani, partendo dall’interazione tra scuola e società del territorio, un binomio necessario per portare di nuovo i nostri giovani a giocare e ad appassionarsi del nostro meraviglioso sport. Tra l’altro D’Anna é stato attivo promotore di eventi internazionali in Sicilia come la World League, le Universiadi e l’organizzazione dei mondiali di beach volley scolastici a San Vito Lo Capo nel 2019, quindi condividiamo in pieno l’idea di programmare il ritorno dei grandi eventi nella nostra isola, per riattivare il binomio tra sport e turismo che in passato ha fatto bene a tutto il network regionale”.
    “Sono decisamente convinto che abbiamo risorse naturali e professionisti per poter rilanciare la nostra pallavolo – conclude D’Anna – Sostengo fermamente la linea d’indirizzo seguita da Nino Di Giacomo: possiamo e dobbiamo ripartire anche puntando sull’organizzazione di grandi eventi nella nostra Isola, il volano per ridare appeal al movimento pallavolistico siciliano e per riattivare un circuito virtuoso tra sport, economia e turismo che può risultare fondamentale per il rilancio della nostra splendida Sicilia”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nino Di Giacomo: “La qualificazione è un tema a me molto caro”

    Di Redazione
    Tra i tanti temi approfonditi all’interno del programma elettorale “collettivo” proposto da Nino Di Giacomo, candidato alla Presidenza di Fipav Sicilia per il quadriennio 2021/2024, gli argomenti di formazione e qualificazione sono tra quelli ai quali il candidato sta prestando un’attenzione particolare, condivisa anche con la squadra di consiglieri che via via si sta ufficialmente componendo in questa marcia di avvicinamento alle prossime elezioni.
    Proprio formazione e qualificazione sono tra gli argomenti più cari proposti da Antonio Locandro, consigliere regionale uscente (in carica dal 2018) e terzo candidato al Consiglio Regionale al fianco di Nino Di Giacomo. Un passato da giocatore di alto livello iniziato a soli 15 anni in giro per l’Italia per calcare per tanto tempo i palcoscenici di Serie A e Serie B: giovanissimo, dal 1991 al 1996, si trasferisce a Città di Castello e poi Catania, Padova e Napoli in Serie A, infine tanta Serie B tra Sicilia e Calabria. Poi spazio alla carriera da tecnico, con la gavetta e la scalata dalla Prima Divisione fino alla B1, il ruolo di Selezionatore della Rappresentativa maschile del Comitato Territoriale di Messina con la quale ha conquistato un preziosissimo primo posto e due medaglie d’argento, ed inoltre ha fatto parte dello Staff Tecnico Regionale maschile raggiungendo un prestigioso quinto posto al Trofeo delle Regioni. Con i Club esperienze importanti come Direttore Tecnico a Brolo e come Direttore Sportivo alla Saracena Volley.
    A proposito di formazione, però, Locandro ha decisamente le competenze per portare delle novità importanti all’interno del Comitato Regionale, grazie all’esperienza di importanza assoluta maturata nel 2017 come Responsabile del Centro di Qualificazione del Comitato Territoriale di Messina, occasione durante la quale riuscì a costruire insieme al suo staff un progetto talmente completo da estendere a macchia d’olio la qualificazione a tutti gli atleti e portare anche la Rappresentativa Femminile a raggiungere il primo posto dopo oltre 50 anni. In quell’occasione, inoltre, riuscì ad inserire 2 tecnici maschili e femminili liberi da vincoli societari, un elemento innovativo e sino a quel momento mai attuato che permise di svolgere l’attività di selezione e qualificazione senza alcun conflitto d’interessi con le varie società, collaborando senza distinzione di settore ed in totale armonia con tutte le società territoriali. Le esperienze di Locandro nell’ambito della formazione, tra l’altro, non si limitano al mondo della pallavolo ma investono anche la sua attività lavorativa, con tanti anni di esperienza in qualità di Tutor nel settore della formazione professionale della Regione Sicilia, attività che inizia nel lontano 2000.
    “Per me la parola d’ordine è qualificazione – questa l’analisi di Antonio Locandro – ho passato tanti anni nel mondo del volley ricoprendo tanti incarichi anche a livello federale, per questo posso definirmi un candidato completo, in grado di decifrare e rispondere alle esigenze di tutte le categorie di tesserati appartenenti al nostro movimento. E la qualificazione sono convinto che sia la chiave di volta per accelerare la rinascita del nostro movimento. Soprattutto in questo momento particolare dobbiamo investire sul futuro dei nostri atleti, dando la possibilità di formarsi al numero maggiore possibile di loro, cosi come deve esser fatto anche per tecnici e dirigenti, puntando ad un numero superiore di incontri andando anche oltre quelli tradizionalmente programmati ma creando un percorso di specializzazione senza obbligo ma con formatori d’eccellenza, in grado di trasferire competenze, esperienze ed entusiasmo a tutti i livelli. Cosi come va delineato una volta per tutte il ruolo di Selezionatore Provinciale/Regionale ed allenatore, due gruppi distinti ma con lo stesso obiettivo: puntare alla crescita omogenea della pallavolo siciliana”.
    “Quando si parla di qualificazione sappiamo tutti che tocchiamo un tema a me molto caro – cosi Di Giacomo fa eco all’analisi di Locandro – nel mio programma collettivo abbiamo riversato un’attenzione molto particolare a questo argomento perchè lo ritengo la vera chiave di volta per ripartire puntando sulle competenze e sulla professionalità: solo in questo modo possiamo dare lo slancio corretto ad un movimento che, altrimenti, senza le solide basi portate dalla conoscenza non riuscirebbe a trasferire l’entusiasmo nei nostri giovani ed a guidarli nella maniera corretto durante il loro percorso di crescita. Competenza a tutti i livelli ovviamente: dobbiamo ridisegnare anche tutta la nostra organizzazione in chiave più manageriale, puntando a massimizzare i nostri sforzi nell’ottica di crescere tutti insieme e sotto questo profilo sono convinto che l’esperienze e le conoscenze di Antonio Locandro potranno aiutarci ad indirizzare questo percorso nella maniera corretta. Con lui abbiamo parlato di diversi argomenti e siamo entrambi fortemente convinti che con una programmazione attenta i risultati non tarderanno ad arrivare”.
    L’aspetto della qualificazione molto spesso nel disegno della nuova Fipav Sicilia delineato da Nino Di Giacomo va di pari passo con una l’idea di programmare con attenzione i prossimi passi, puntando su progetti ben definiti che non lasciano spazio ad alcun tipo di improvvisazione. “Con Nino Di Giacomo sono convinto che avremo la possibilità di uscire da questo momento complicato, una situazione peggiorata in maniera sensibile dal Covid. La sua preparazione e la sue esperienza potranno portare all’unità dell’intero network siciliano e, attraverso una corretta programmazione, permetterci di tornare tra le prime Regioni d’Italia. Ci tengo anche a ringraziare il Presidente Giorgio Castronovo per l’impegno continuo che ha dedicato alla pallavolo siciliana”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’organizzazione delle società secondo Di Giacomo e Giovenzana

    Di Redazione
    Confermato il successo di partecipanti ed interazioni anche per la puntata numero 6 del “Salotto del Volley”, il format di dirette Facebook ideato da Nino Di Giacomo, candidato alla Presidenza di Fipav Sicilia, che tutti i martedì sera riunisce nell’arena virtuale della propria pagina Facebook ufficiale tantissimi appassionati ed addetti ai lavori scandendo il viaggio di avvicinamento alle prossime elezioni regionali per il quadriennio 2021/2024, programmate per il 28 febbraio prossimo.
    Per questa puntata il “padrone di casa” ha avuto il grande piacere ed onore di ospitare Rodolfo Giobbe Giovenzana, attuale Docente Nazionale della Federazione Italiana Pallavolo con un trascorso da giocatore che lo portò anche a giocare Mondiali ed Olimpiadi con indosso la maglia azzurra e, ancora, una lunga carriera in panchina alla guida di numerose squadre di Serie A femminile. Oltre 60 minuti di altissima qualità, ricchi di esperienze, di approfondimenti e spunti interessanti su svariati argomenti, partendo dall’organizzazione societaria con riguardo alla mission giovanile per poi spaziare su formazione ed educazione sportiva da trasmettere ai giovani, affrontati con particolare attenzione grazie alla preziosa presenza di Giovenzana che, più che un semplice Docente, rappresenta un autentico innovatore nel campo della formazione. Fondatore e Presidente onorario della Scuola di Pallavolo Anderlini Modena, Giovenzana supera il classico ruolo istituzionale e, convinto che la condivisione delle idee stia alla base della crescita di ogni individuo, da vita al Progetto Anderlini Network, un progetto innovativo sul piano dell’educazione e della formazione al quale aderiscono negli anni oltre 60 Società italiane, 6 Società europee ed anche realtà sportive del Messico, della California e di Miami.
    “Abbiamo con noi una figura di assoluto spessore con la quale abbiamo l’opportunità di parlare di società e di giovani – cosi Di Giacomo analizza gli argomenti della puntata – Ancora una volta esprimo la ferma convinzione che, soprattutto in questo particolare momento di emergenza, è necessaria una decisa riorganizzazione delle nostre società sportive che punti concretamente alla crescita dei nostri giovani prima ancora di puntare al risultato finale. Tecnici e dirigenti di una società hanno la grande opportunità di plasmare i ragazzi, curandone la crescita non solo sportiva ma anche e soprattutto la maturazione personale. È importantissimo, dunque, sostenere questo processo di cambiamento delle società verso una nuova organizzazione, più funzionale alla crescita del ragazzo e, di conseguenza, allo sviluppo dello stesso movimento pallavolistico”.  
    “Il tema della riorganizzazione societaria mi tocca molto da vicino perchè noi con la Scuola Anderlini siamo stati lungimiranti in questo senso – questo l’approfondimento di Giovenzana – La Scuola Andrelini nasce nel 1985 ma nel 1997 cambiamo completamente i paradigmi gestionali della società sportiva per costruire un progetto futuro che mirava a diversi obiettivi tra i quali c’era anche quello di creare posti di lavoro. Un argomento, quello del lavoro sportivo, che oggi più che mai è di assoluta attualità. Oltre a questo obiettivo abbiamo cercato anche di organizzazione la nostra attività diventando una società di servizi legati al mondo della pallavolo e rivolti al territorio. Parlo di cose forse oggi normali ma che ai tempi erano delle novità assolute e mi riferisco ai centri estivi, ai dopo scuola sportivi, allo sport a scuola ed a tante altre attività che danno la possibilità alla società sportiva di fornire servizi al contesto territoriale ed alle famiglie, permettono di attrarre bambini e di reperire anche risorse economiche utili a finanziare la società stessa. Su questa banale riflessione abbiamo già toccato diversi spunti importanti che oggi quasi ogni società mette in pratica anche se, molto spesso, in maniera disorganizzata: dal branding al reclutamento, dalla formazione a marketing sportivo e territoriale vero e proprio. Bisogna, dunque, passare dall’improvvisazione ad un’organizzazione programmata di queste attività di marketing che diventano fondamentali per il rilancio del nostro movimento”.
    “Il modello Sicilia che ho in mente – incalza Nino Di Giacomo – deve avere la mission di portare le società ad organizzarsi in modo tale da sviluppare questi valori e questi progetti e la Fipav Sicilia che immagino dovrà istituire dei meccanismi di premialità a tutte le Società che opereranno in questo modo, sia al loro interno sia all’esterno attraverso dei meccanismi virtuosi con il network pallavolistico e territoriale di riferimento. Probabilmente per lo stato attuale del movimento pallavolistico siciliano sembra una visione lontana anni luce rispetto ma sono convinto che, con la giusta programmazione strategica e con la corretta visione di cooperazione da parte di tutto il network regionale e provinciale, possiamo raggiungere l’obiettivo lungimirante di guardare ad un futuro fatto di competenza e professionalità, formazione costante e qualificazione”. 
    Proprio sul futuro della nostra pallavolo Giovenzana fa eco a Di Giacomo: “Il futuro a mio modo di vedere è quello di professionalizzare tutti i ruoli sportivi. Per noi della Scuola Anderlini è ormai attualità: è una strada che abbiamo già percorso ed oggi ci ha portato ad essere non più solo una società sportiva ma una vera e propria azienda che conta quasi 1500 ragazzi ed oltre 100 tecnici. Se dobbiamo guardare al futuro dobbiamo continuare ad operare con lo spirito degli educatori ma con assoluta professionalità, dando spazio alla divisione dei ruoli, alla formazione, al merito delle competenze e, di contro, se vuoi mantenere delle professionalità elevate devi garantire loro un futuro, e il futuro è quello di riuscire a far si che il mondo dello sport produca dei posti di lavoro e che le persone all’interno delle società possano trovare un’occupazione sviluppando le proprie passioni insieme allo sviluppo di competenza e professionalità. Solo cosi possiamo avere delle persone felici”.
    Educazione, cooperazione e promozione dei valori sportivi. Temi cari a Nino Di Giacomo e più volte ripresi nel suo programma collettivo: “Ho ribadito che credo fermamente nella programmazione. Negli ultimanti ho visto che da noi in Sicilia ci siamo mossi secondo una logica di semi improvvisazione, soprattutto per quanto riguarda il movimento giovanile. L’obiettivo, invece, deve essere quello di costruire un progetto fatto di sinergie con tutte le realtà territoriali, di condivisione di conoscenza e di cooperazione reciproca finalizzata alla crescita collettiva del movimento pallavolistico isolano. La nuova Fipav Sicilia deve puntare fermamente in questa direzione e, con un’attenta e lungimirante programmazione a medio-lungo termine, puntare su strategie ben definite e professionisti competenti per una crescita a 360°, che ovviamente sia anche resa sostenibile attraverso dei collaterali progetti di marketing, fondamentali per lo sviluppo dei progetti che abbiamo in cantiere”.
    Tra cooperazione e marketing Giovenzana rafforza i concetti di Di Giacomo facendo appello alle proprie esperienze personali: “Il Network Anderlini è nato tanti anni fa dallo spirito di condividere i percorsi e le idee. Ancora oggi le società si chiudono in sé stesse ma non capiscono che più è la condivisione e maggiore sarà il ritorno ed il vantaggio che si riuscirà ad ottenere, riuscendo ad avere maggiori risorse economiche in conseguenza alla maggiore condivisione di know how. Noi l’abbiamo fatto con il Network ed i risultati sono stati incredibili. Personalmente l’ho fatto non solo con la pallavolo ma con la scuola perchè credo che cooperazione e scuola siano i punti più importanti dai quali dobbiamo partire – Nel 2013 Giovenzana si dedica per la scuola ad un progetto di Cooperazione Internazionale in Etiopia dal grande successo sociale denominato “oltre la rete” – Noi dobbiamo imparare a “vendere” valori, dobbiamo imparare a farci apprezzare per i valori sociali e sportivi che offriamo, la vera forza delle società sportive, dobbiamo diventare patrimonio del territorio ed essere considerati tali e la risorsa economica sarà una conseguenza dei nostri valori. Ecco perchè nel mondo dello sport ci vogliono educatori, professionali e competenti, in grado di trasmettere e condividere valori ai nostri giovani. Una volta che avremo compreso che il nostro è un mondo di valori positivi allora dovremo imparare a veicolarli nella maniera corretta, attraverso delle precise e studiate strategie di marketing che investono il territorio all’interno del quale operiamo trasmettendo il valore aggiunto della nostra attività”.
    Anche in questo caso, ancora una volta, il tema centrale diventa quello della riorganizzazione societaria puntando sulla divisione dei ruoli e sulla valorizzazione delle competenze, argomento ripreso in chiusura da Di Giacomo quando argomenta sul binomio, tanto caro al candidato, tra sport e turismo. “Dobbiamo mettere al centro l’interesse delle società sportive siciliane e solo puntando alla valorizzazione delle nostre migliori risorse riusciremo a ristabilire la centralità del nostro movimento in Italia. Quando parlo di risorse mi riferisco anche delle meravigliose bellezze territoriali che offre la nostra Sicilia, location uniche al mondo che abbiamo il dovere morale di promuovere attraverso il messaggio positivo della nostra pallavolo. In questo senso sport e turismo camminano di pari passo: abbiamo risorse e potenzialità per organizzare e portare i grandi eventi sulla nostra Isola. Potrei sembrare un sognatore ma nella mia vita ho realizzato tante attività e tanti eventi. Anche questa volta sono convinto che, attraverso la squadra che mi affiancherà ed affiancato da tutti coloro che vorranno mettersi a disposizione per collaborare, costruendo degli specifici gruppi di lavoro settoriali come quello del marketing o quello dei grandi eventi, potremo finalmente dare nuova vita alla pallavolo siciliana”. 
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO