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    Italia-Argentina ai quarti di Davis: Sinner dopo il trionfo di Torino, Volandri valuta le opzioni (domani in campo alle ore 17)

    Filippo Volandri – Foto FITP

    L’Italia campione in carica si prepara alla sfida con l’Argentina nei quarti di finale di Coppa Davis a Malaga, in un confronto che mette di fronte due delle nazionali più ambiziose del torneo. Gli azzurri arrivano da un momento straordinario, con otto vittorie consecutive nella competizione e un’unica sconfitta negli ultimi due anni, rimediata contro il Canada nella fase a gironi 2023.
    IL FATTORE SINNERLa grande incognita della vigilia è Jannik Sinner, arrivato martedì a Malaga dopo il trionfo storico alle ATP Finals di Torino. Il capitano Filippo Volandri dovrà valutare attentamente le condizioni fisiche e mentali del numero uno italiano prima di decidere se schierarlo. L’Italia può comunque contare su alternative di altissimo livello: Lorenzo Musetti, fresco di bronzo olimpico a Parigi 2024, e Matteo Berrettini, che sta ritrovando la migliore condizione.
    LE SCELTE DELL’ARGENTINADall’altra parte della rete, il capitano Guillermo Coria ha diverse opzioni per i singolari. Sebastian Baez è il più alto in classifica, ma nella fase a gironi a Manchester sono stati Francisco Cerundolo e Tomas Etcheverry a trascinare la squadra. Gli argentini cercano un risultato storico: la prima semifinale dal loro unico trionfo nel 2016.
    I PRECEDENTI E LE STATISTICHENei cinque confronti diretti tra le due nazionali, l’Italia ha vinto gli ultimi due, incluso il match nella fase a gironi 2022. L’Argentina può vantare due successi, entrambi ottenuti in trasferta sul suolo italiano.
    LE DICHIARAZIONI“È una situazione diversa dall’anno scorso, ma siamo più concentrati sull’obiettivo e più fiduciosi”, ha dichiarato Volandri alla vigilia. “Le condizioni sono diverse, ma abbiamo grandi giocatori che si adattano rapidamente. In Davis la classifica non conta, è come un altro sport. Lo sappiamo bene e ci stiamo preparando al massimo”.
    Dall’altra parte, Francisco Cerundolo esprime la fiducia del gruppo argentino: “Siamo super felici di essere qui. Per me, Baez ed Etcheverry è il primo quarto di finale. È un ottimo modo di chiudere l’anno. Abbiamo tutti fatto una grande stagione e speriamo di finire alla grande qui, giocando il nostro miglior tennis giovedì”.
    LA FORMULALa sfida si deciderà al meglio dei tre incontri: due singolari e un eventuale doppio decisivo. Il vincitore affronterà in semifinale una tra Usa o Australia, con in palio un posto per la finalissima di domenica.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: i pre-convocati di Volandri per la Final 8 di Malaga. C’è Sinner, no Berrettini

    Filippo Volandri, capitano del team azzurro di Davis Cup

    Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Questo il quintetto di giocatori italiani convocati dal Capitano Filippo Volandri per la Final 8 di Davis Cup, che si svolgerà dal 19 al 24 novembre sul veloce indoor del ‘Palacio de Deportes José María Martín Carpena’ di Malaga. Non selezionati al momento invece Matteo Berrettini e Matteo Arnaldi. Come conferma il Capitano azzurro, sono stati chiamati i primi 3 del ranking ATP in singolare, e la coppia attualmente al quarto posto della Race to Turin. Le cose potrebbero cambiare nelle settimane precedenti all’evento.
    Queste le parole rilasciate da Volandri: “Quest’anno torneremo a Malaga con l’obiettivo di onorare, come sempre, la maglia azzurra e di dare il massimo per il nostro Paese. Ci tengo a sottolineare che queste pre-convocazioni sono basate sull’attuale ranking. Da qui a novembre raccoglierò tutti gli elementi che mi consentiranno di fare le convocazioni definitive, sulla base della condizione fisica e mentale dei nostri ragazzi. La rosa è composta da giocatori importanti e tutti di altissimo livello, su cui so di poter contare. Stiamo tutti lavorando per arrivare pronti all’appuntamento con la Final 8. Nei quarti dovremo affrontare l’Argentina, una squadra importante: Guillermo Coria ha a disposizione singolaristi di assoluto valore come Cerundolo, Etcheverry, Baez e un doppio di qualità come quello composto da Molteni e Gonzalez. Noi, però, abbiamo una squadra forte, composta da ragazzi eccezionali che formano un gruppo che proprio nella coesione trova la sua forza. Non posso dunque che guardare con ottimismo a novembre e al futuro della Coppa Davis”.

    IL PROGRAMMA DI GIOCO
    I quarti si giocheranno dal 19 al 21 novembre. Il 22 e 23 novembre si disputeranno le semifinali mentre domenica 24, alle ore 16, andrà in scena la finale.
    Questo, nel dettaglio, il quadro completo dei quarti (lo schedule, con data e orario di ciascun tie, verrà comunicato prossimamente da ITF):
    – ITALIA vs Argentina
    – USA vs Australia
    – Canada vs Germania
    – Spagna vs Olanda

    COPERTURA TV  
    Sarà possibile seguire tutta la competizione in diretta tv su Sky Sport così come su SuperTennix, la piattaforma streaming della FITP e – sempre in streaming – anche su Now. Inoltre, le partite dell’Italia saranno trasmesse in chiaro sui canali Rai (Rai 2 e Rai Sport). LEGGI TUTTO

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    Volandri dopo il successo sul Brasile in Davis Cup: “L’obiettivo era vincere e ci siamo riusciti”

    Filippo Volandri

    Il capitano del team azzurro di Davis Cup Filippo Volandri ha parlato dopo il successo dei suoi ragazzi per 2-1 contro il Brasile nel primo incontro della fase a gironi. Una solida prestazione di Berrettini e la grande grinta di Arnaldi hanno portato ai nostri colori i due punti in singolare, ininfluente la sconfitta in doppio di Bolelli e Vavassori. “L’obietivo oggi era vincere e ci siamo riusciti. Sono felice, fiero dei miei giocatori. Credo che avremmo meritato di vincere anche il doppio, ma la Davis dà e la Davis toglie”.
    “Matteo ha giocato un primo set perfetto, nel secondo ci aspettavamo che Fonseca alzasse il livello, come è successo” così Volandri commette la prestazione di Berrettini .”Credo che a Matteo abbia fatto bene stare in campo un altro po’, sentire quel brivido del tiebreak. È stato bravo a rimontare da 0-4. Gli mancano un po’ di match, ma sta bene”.
    Il capitano è orgoglioso anche della prestazione di Arnaldi, vittorioso dopo ben 3 ore e 40 minuti di battaglia: “Arnaldi ha fatto un’ottima partita. Secondo me c’è stato un calo di tensione quando è andato a servire per il match” commenta Volandri. “Devo fare i complimenti a Monteiro, che ha fatto una prestazione super al servizio e con il diritto. Poi è ovvio che i giocatori si vedono nei momenti più importanti e Matteo è stato più giocatore, come lo è stato Berrettini rispetto a Fonseca, un ragazzo che giocherà benissimo”.
    Non sembra particolarmente preoccupato per il problema fisico accusato dal sanremese negli ultimi punti del duro incontro: “La caviglia di Arnaldi è ok, è solo stanco dato che la partita è stata molto lunga. Fortunatamente abbiamo un giorno di riposo e saremo pronti per il prossimo incontro” conclude Volandri.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: le convocazioni di Volandri per Bologna. Non c’è Sinner

    Davis Cup, due volte vinte dall’Italia (1976 – 2023)

    Matteo Arnaldi, Matteo Berrettini, Simone Bolelli, Flavio Cobolli, Andrea Vavassori. Questi sono i giocatori convocati da Filippo Volandri per la fase a gironi di Davis Cup, che vedrà l’Italia – campione in carica – in scena a Bologna impegnata nel Girone A. Le partite si disputeranno all’Unipol Arena da martedì 10 a domenica 15 settembre. Le prime due di ciascun girone si qualificano per la poule finale in programma a Malaga dal 19 al 24 novembre.
    Il team guidato da Volandri scenderà in campo mercoledì 11 (dalle ore 15) contro il Brasile, poi venerdì 13 contro il Belgio e quindi domenica 15 contro l’Olanda.
    “Le scelte di oggi sono il frutto delle riflessioni e dei confronti di questi giorni con tutta la squadra, presenti e assenti – spiega capitan Volandri –. Rispetto a questi ultimi, come sempre abbiamo cercato di accordare le esigenze della squadra con quelle dei miei ragazzi, perché abbiamo l’obiettivo di passare il turno anche tutelando la salute fisica e psicologica per restare competitivi fino al termine della stagione! Per quanto riguarda Jannik che ci ha dato la sua disponibilità per la parte conclusiva dell’impegno di Bologna, in accordo con i vertici federali e lo staff del ragazzo, abbiamo deciso di sollevarlo dalla convocazione permettendogli un pieno recupero, e avere la squadra al completo fin dal match iniziale. Lorenzo ci ha manifestato la necessità di fermarsi qualche giorno, dopo il tour de force cui si è sottoposto negli ultimi mesi, anche per la partecipazione all’Olimpiade, e, anche in questo caso d’accordo con la Federazione, ho deciso per il bene suo e della squadra di consentirgli di recuperare una condizione psicofisica ottimale. Pertanto, il gruppo che scenderà in campo a Bologna sarà comunque forte, motivato e in questo momento il più attrezzato per affrontare le squadre avversarie e per guadagnare le Finals di Malaga”.
    È stato quindi risparmiato Jannik Sinner, che domenica sera giocherà la finale di US Open contro Taylor Fritz, e non sono stati convocati Darderi e Sonego. Gli incontri Bologna saranno trasmessi da Rai Sport e Sky Sport.

    IL PROGRAMMA DI GIOCO
    L’Italia esordirà alla ‘Unipol Arena’ mercoledì 11 settembre, alle ore 15:00, contro il Brasile. Tornerà quindi in campo allo stesso orario di venerdì 13 per affrontare il Belgio. Infine, domenica 15 settembre, sempre alle 15:00, sfiderà l’Olanda.
    Qui di seguito il programma dettagliato delle sfide del Gruppo A (Bologna):

    Martedì 10 settembre, ore 15: Olanda vs Belgio
    Mercoledì 11 settembre, ore 15: Italia vs Brasile
    Giovedì 12 settembre, ore 15: Olanda vs Brasile
    Venerdì 13 settembre, ore 15: Italia vs Belgio
    Sabato 14 settembre, ore 15: Belgio vs Brasile
    Domenica 15 settembre, ore 15: Italia vs Olanda

    BIGLIETTERIA
    Tifosi e appassionati possono acquistare i biglietti per le sfide in programma alla ‘Unipol Arena’ di Casalecchio di Reno sul sito di ticketing ufficiale dell’evento, raggiungibile al seguente link https://tickets.italy.daviscup.com/it e su quello di Ticketone https://www.ticketone.it/artist/davis-cup-tennis/.Per i tesserati della Federazione Italiana Tennis e Padel è previsto uno sconto del 20% sull’acquisto del singolo biglietto e uno sconto del 10% sull’acquisto dell’abbonamento.
    COPERTURA TELEVISIVA
    Tutti i match dell’Italia saranno trasmessi in diretta da Rai Due (i doppi soltanto se decisivi). Gli altri incontri del Gruppo A saranno coperti (diretta o differita) tra Rai Sport e Rai Play in base alla concomitanza con altri eventi e necessità di palinsesto.Tutte le partite in programma a Bologna, a partire da quelle dell’Italia, saranno inoltre in diretta anche su Sky Sport.Infine, per chi non volesse perdere nemmeno un 15 del Group Stage, tutti gli incontri di tutti e quattro i Gruppi della fase a gironi della Coppa Davis 2024 saranno disponibili in streaming sulla piattaforma digitale della FITP, SuperTennix.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    “Vite da atleta”, Roberta Vinci e Filippo Volandri giovedì 4 aprile a Cuneo

    Roberta Vinci

    “Vite da atleta: storie e numeri di sport e talento” è la rassegna di eventi organizzata da Fondazione CRC dedicata allo sport e al talento sportivo nell’anno delle Olimpiadi, che si terranno a Parigi dal mese di luglio. Il primo appuntamento è in programma giovedì 4 aprile: Filippo Volandri, ex tennista e capitano della nazionale vincitrice della Coppa Davis, e Roberta Vinci, ex campionessa di tennis, inaugureranno al Palazzetto dello Sport di Cuneo l’esposizione “Il tennis a Cuneo dal 1928”, realizzata da Fondazione CRC nell’ambito del progetto Donare, grazie al lascito di racchette e carteggi d’epoca da parte del collezionista ed ex giocatore Sergio Parola. A seguire, dalle 17,30 i due tennisti saranno ospiti di un incontro aperto al pubblico presso lo Spazio Varco (via Carlo Pascal, 5L) sul tema del talento nello sport. Lunedì 8 aprile, presso il Rondò dei Talenti (via Luigi Gallo, 1), verrà presentato il Quaderno 46 della Fondazione CRC dal titolo “Occhio allo sport. Ruolo, impatto e prospettive dell’attività fisica e sportiva”, indagine realizzata dall’Ufficio Studi in collaborazione con l’Università di Torino che ricostruisce le definizioni e le dimensioni attuali del settore sportivo, fornendo le più aggiornate indicazioni utili alla promozione di uno sport sempre più accessibile, sostenibile e inclusivo. Alla presentazione parteciperà Sara Curtis, giovane nuotatrice di Savigliano da pochi giorni qualificata alle Olimpiadi di Parigi 2024. Infine, venerdì 12 aprile, presso lo Spazio Incontri (via Roma 15), verranno consegnati i 30 Premi per il Merito Sportivo, promossi dalla Fondazione CRC, e alle 17 verrà inaugurato il percorso espositivo “Nell’Olimpo. Storie di campioni di un territorio”, dedicato agli atleti e agli allenatori olimpionici della provincia di Cuneo, promosso dalla Fondazione insieme al CONI Piemonte e a cura dell’Associazione Art.ur. All’evento di inaugurazione parteciperà Marta Bassino insieme ad altri atleti protagonisti dell’iniziativa espositiva.
    “La Fondazione CRC è una delle poche in Italia ad avere tra i propri settori d’intervento l’attività sportiva: con ‘Vite da atleta: storie e numeri di sport e talento’ vogliamo sottolineare l’importanza della pratica sportiva e la volontà di promuoverla sul nostro territorio. I tre eventi porteranno a Cuneo, in poco più di una settimana, atleti di grande valore e offriranno spunti di approfondimento e riflessione sull’attività sportiva, utili anche per sviluppare al meglio le future iniziative” spiega Ezio Raviola, presidente di Fondazione CRC. “La mostra ‘Nell’Olimpo’, che inaugureremo a Cuneo, accompagnerà tutta la nostra comunità durante il periodo dei Giochi Olimpici grazie anche alle successive tappe di Alba, durante l’estate, e di Mondovì, fino a fine ottobre”.
    I form per l’iscrizione ai 3 eventi saranno disponibili in giornata sul sito www.fondazionecrc.it LEGGI TUTTO

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    Davis Cup, un sogno diventato realtà. Una vittoria azzurra che viene da lontano…

    26 novembre 2023, l’Italia vince la Coppa Davis

    4 dicembre 1998. Io c’ero. Sembra impossibile, sembra ieri, invece sono passati quasi 25 anni… In quel freddo venerdì pomeriggio, nel grigiore di una Milano che più grigia non si può, nella pancia del Forum di Assago c’è tutta l’Italia tennistica e non solo, a supportare Andrea Gaudenzi, Davide Sanguinetti, Diego Nargiso e Gianluca Pozzi, la nostra squadra di Coppa Davis capitanata da Paolo Bertolucci. In palio la Coppa Davis 1998, col sogno di riportarla in Italia dopo l’unico successo targato ’76, quando il “braccio d’oro” di Paolo, il talento di Adriano, la sostanza di Corrado e il tocco di Tonino prevalsero a Santiago, l’unica insalatiera della nostra storia. Di fronte una Svezia non così stellare come ai tempi d’oro di Wilander & Edberg, ma c’è tanta sostanza nel tennis di Norman e nel diritto assassino di Gustafsson. Impossibile dimenticare le ore passate a sostenere lo sforzo di Gaudenzi in quel primo infinito e maledetto singolare. Andrea è tosto, Magnus ancor più. Il tendine della spalla dell’attuale Presidente dell’ATP fa crack dopo ore e ore di battaglia, sul 6 pari del quinto set, non c’era il tiebreak allora, era una Davis d’antan. Cala il silenzio, disperazione. Di fatto la nostra finale termina lì, in quel dolore di Andrea e di tutti i presenti, nel Forum o in tv. Sanguinetti vince solo 5 games contro un Gustafsson troppo forte sul rosso, anche se indoor, e poi al sabato il forte doppio vichingo fa calare il sipario. È solo l’anticipo del dramma sportivo che avrebbe vissuto la squadra italiana di Davis.
    Da lì a poco quella buona generazione di giocatori cala e vive un weekend a dir poco disastroso il 23 luglio 2000, a Mestre. L’Italia cade malamente nello spareggio salvezza per mano del Belgio dei fratelli Rochus, è la prima retrocessione nella “serie B” della Davis, eravamo l’unica nazionale ad esser stati sempre del World Group. Io c’ero, insieme al mio sconforto e alla netta sensazione che la discesa fosse appena iniziata… Nessuna risalita, anzi nel 2003 tocchiamo il fondo, crollando nel Gruppo II con una terribile sconfitta in Zimbabwe. L’inferno dura solo un anno, nel 2005 torniamo sul Gruppo I, ma bisogna aspettare fino al 2011, di nuovo a Santiago del Cile (già, proprio Santiago…) affinché la nazionale trascinata da Fognini torni nel World Group. Non molte soddisfazioni per diversi anni, solo la semifinale in Svizzera nel 2014, ma in realtà, sotto sotto, già da tempo qualcosa si muove.
    Lo spettatore che guarda il tennis in tv non se ne accorge, ma in realtà, in molti club di periferia e non, si sta costruendo pian piano un nuovo movimento. E i tempi per ottenere risultati al vertice sono lunghi. Serve lavoro, tanto, capacità e visione. Il tutto guidato dal Presidente Binaghi che è uomo di sport e manager, conosce il mondo ed è determinato ad arrivare in vetta, convinto che seminando bene, lavorando coi circoli piccoli e grandi, stimolando l’eccellenza, si possa costruire e risalire. È stato criticato, osteggiato, deriso pure, ma alla fine aveva ragione lui. Con lavoro e capacità di tanti ottimi maestri e club, con un’importante sinergia d’intenti, risolvendo problemi ed errori – tanti ne sono stati commessi, ma chi non fa niente mai sbaglia… – si è creata una base, un movimento, una mentalità di lavoro per esaltare il talento dei ragazzi. Si è costruito una serie di team vincenti, di giocatori che sono cresciuti e che, stimolandosi l’un l’altro, hanno alzato il livello generale. Molti tornei in Italia a fare da veicolo per la crescita. È sbocciato quel circolo virtuoso necessario a sostenere il talento e chi lavora bene.
    Se poi ti nasce un Jannik Sinner, e hai la bravura e fortuna di farlo crescere in un ambiente sano e dove si conosce l’alto livello come da Riccardo Piatti, si finisce per vincere. Ma sarebbe sbagliato e semplicistico relegare il trionfo di ieri a Malaga in Davis in un solo “effetto Sinner”. Non è così. Jannik è la nostra punta di diamante, è il fuoriclasse che eleva tutto il gruppo, è colui che ha talento e forza per battere il più forte dell’epoca moderna, Mr. Djokovic, nel match sul quale Nole aveva puntato tutta la parte finale del suo stellare e irripetibile 2023. E così trionfare. Sinner è decisivo, ma senza la grinta di tutta la squadra, capace di rialzarsi dal “disastro” col Canada a Bologna nei gironi a settembre, senza la pazienza di Capitan Volandri nel compattare il gruppo e far esplodere di nuovo la vivacità di Sonego, il talento di Musetti e la qualità di Arnaldi, a Malaga a giocarci la coppa non ci saremmo mai andati. Ed è ancor più corretto tornare all’inizio della gestione Volandri, con le esperienze del 2021 e del 2022, necessarie e formative per vincere oggi, e anzi, ancor più indietro…
    “Forza del gruppo, capacità di passare attraverso le difficoltà, disponibilità. Su questi punti fermi Filippo Volandri ha costruito un capolavoro in tre anni da capitano di Coppa Davis. Fin dalla sua nomina, a gennaio del 2021, i pilastri del Volandri-pensiero non sono cambiati”, così scrive l’amico e bravissimo collega Alessandro Mastroluca su Supertennis, e condivido ogni sillaba del suo pensiero. Forza del gruppo, resilienza, capacità di reazione, disponibilità. Queste sono le chiavi della vittoria di questa meravigliosa e indimenticabile Final 8 di Malaga, che non potremo mai dimenticare. Nel 2021 a Torino abbiamo perso contro la Croazia nel doppio decisivo, Fognini e Sinner hanno ceduto al fortissimo duo Nikola Mektic-Mate Pavic, i migliori. Ci fu tanta delusione, Fabio è un doppista “doc” e campione Slam col “Bole”, ma non ci fu troppa intesa con Jannik, un Sinner ancora acerbo. Però fu un’esperienza importante, anche se negativa. Formativa. Nel 2022 rischiammo di uscire a Bratislava, con Sonego e di nuovo il doppio k.o., ma quella volta fu il talento di Musetti a salvarci, e fu un’altra esperienza che ha rafforzato il gruppo. Un gruppo che poi l’anno scorso nei gironi a Bologna ha battuto una dopo l’altra Croazia, Argentina e Svezia, ed è volato a Malaga superando nei quarti il forte team USA, col capolavoro di Bolelli–Fognini su Paul-Sock. Il Canada ci superò in semifinale, col tanto discusso doppio Berrettini–Fognini, sconfitto da Auger Aliassime–Pospisil. Altro boccone amaro, e polemiche non finire, ma situazione negativa dalla quale abbiamo imparato. Solo perdendo s’impara, è la dura ma giusta legge dello sport.
    Solo vivendo esperienze, come singoli e poi come squadra, si matura, si impara, si cresce. È cresciuto Volandri nella gestione di un gruppo che ci ha portato in finale a Malaga, facendo da parafulmine mille volte, motivando tutti, dando grinta e serenità, maturando scelte difficili, con coraggio e visione. È cresciuto a dismisura Sinner, tennista che oggi, 27 novembre 2023, possiamo considerare serenamente come il miglior tennista al mondo visto che negli ultimi mesi ha battuto tutti i migliori e l’ha fatto più volte, alzando la Davis ed arrivando ad un passo dal vincere le Finals a Torino. La vittoria di Jannik su Novak in semifinale sabato è entrata nei libri d’oro come una delle imprese sportive più alte della storia dello sport italiano. Sinner è diventato leader, forte e silenzioso. Non ha risposto con classe immensa alla marmaglia che ha cercato – invano – di infangarlo, e ha fatto parlare il campo, la sua racchetta, i suoi colpi meravigliosi, che hanno fatto esplodere il tennis nelle case di tutti gli italiani come mai prima. Classe infinita. Jannik ha trascinato Sonego nei doppi, esaltandone le qualità e dandogli quella sicurezza di cui aveva bisogno per tirare fuori il suo meglio. Ha dato serenità a tutto il gruppo, capace di superare difficoltà e diventare vincente. Un gruppo che ha accolto anche Berrettini, non ci dimentichiamo del Matteo-nazionale, che vogliamo fortissimamente rivedere sparare missili sportivi dal 2024 e tornare una delle punte di diamante del nostro team di Davis. Mancava Fognini, e bene ha fatto il Presidente Binaghi ai microfoni di Sky a ricordarlo a caldo, perché Fabio ha dato tanto negli anni e si è sempre speso per la maglia azzurra.
    Io c’ero a Malaga, almeno col cuore e la penna. Abbiamo tutti insieme vissuto un’avventura straordinaria, indimenticabile, che ci ha arricchito come poche altre cose. E pazienza se questa insalatiera è un filo meno scintillante del passato… La nuova formula in fondo piace poco, ma ha reso la competizione ancor più difficile, non hai alcun margine di errore con soli tre match, uno dopo l’altro. Si può discutere quanto vogliamo, e a ragione, sul cambiarla, sul tornare almeno in parte ai match casa – trasferta che erano l’essenza della competizione, ma alla fine quando giochi con la maglia azzurra addosso, è qualcosa di unico, qualcosa che ti tocca dentro e provoca emozioni indescrivibili.
    Emozioni che i nostri giocatori hanno vissuto sulla propria pelle, in campo e panchina, e che li renderà ancor più forti e sicuri l’anno prossimo, quando in Davis saremo la squadra da battere e nei tornei del tour saremo sicuramente protagonisti. Emozioni che avremmo voluto vivere quel 4 dicembre 1998, quando la spalla di Gaudenzi fece crack e furono solo lacrime. “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.” Parole e musica di Michael Jordan, uno dei più grandi sportivi di sempre. Beh, allora questa fantastica Davis 2023 di Malaga abbiamo iniziata a vincerla ad Assago, a Mestre, in Zimbabwe, a Santiago, a Bologna. È una vittoria che viene da lontano.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Volandri critica l’organizzazione del Masters 1000 di Parigi-Bercy: “Sinner vittima di scelte discutibili”

    Filippo Volandri – Foto Sposito

    La questione del ritiro di Jannik Sinner dal Masters 1000 di Parigi-Bercy ha acceso i riflettori non solo sul talento altoatesino ma anche sull’organizzazione del torneo. In un’intervista esclusiva con Adnkronos, Filippo Volandri, capitano non giocatore della squadra italiana di Coppa Davis, non ha usato mezzi termini per descrivere la situazione come “evitabile” e “reiterata”.
    Il talento emergente del tennis italiano, Jannik Sinner, si è ritirato da uno degli appuntamenti più prestigiosi del circuito ATP a causa di un calendario che l’ha costretto a concludere il suo match inaugurale contro l’americano Mackenzie McDonald ben oltre la mezzanotte, finendo per precisi alle 02.37. Volandri, figura importante nel panorama tennistico nazionale, ha espresso solidarietà verso Sinner, evidenziando il disagio di dover disputare un altro match poche ore più tardi.
    “Quanto successo a Jannik a Parigi-Bercy si poteva evitare. Non è accettabile che un giocatore debba scendere in campo alle condizioni a cui è stato sottoposto Sinner,” ha dichiarato Volandri, sottolineando come il protrarsi di queste tardive sessioni notturne per tre giorni consecutivi abbia inciso non solo sulle performance ma anche sul benessere fisico degli atleti.
    Volandri ha inoltre messo in luce come tali scelte organizzative siano controproducenti per l’immagine stessa del torneo. “Sono tutti penalizzati: il pubblico, le tv, i giocatori e lo stesso torneo,” ha aggiunto, mettendo in dubbio la logica di programmare sei incontri sul campo centrale a partire dalle 11 di mattina.
    L’intervista ha anche offerto l’opportunità di toccare i prossimi obiettivi di Sinner e della squadra italiana in vista delle ATP Finals e della Coppa Davis. Volandri ha ribadito l’importanza di preservare la salute e la crescita del giovane tennista: “La nostra attenzione è rivolta alla salute di Jannik e al suo sviluppo. Il resto viene dopo.”Guardando al futuro, l’ex giocatore toscano ha espresso ottimismo per le prospettive italiane in Coppa Davis, citando la Serbia, il Canada, l’Australia e l’Olanda come avversari degni di nota ma non insormontabili.In conclusione, una nota è stata dedicata a Matteo Berrettini, un altro baluardo del tennis italiano che sta attraversando un periodo di transizione. “Con Matteo parlo spesso. Sta lavorando sodo per la prossima stagione. Il cambiamento del suo team tecnico è una decisione personale, ma dimostra la sua volontà di crescere e migliorare,” ha chiosato Volandri.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Finali di Davis: le convocazioni di Volandri. Ok Sinner e Musetti, non c’è Berrettini, spazio ad Arnaldi

    Filippo Volandri, capitano azzurro (foto Sposito-FITP)

    Il capitano azzurro di Coppa Davis ha diramato le convocazioni per le Final 8 di Malaga, prevista dal 21 al 26 novembre al “Palacio de Deportes José María Martín Carpena” di Malaga, su campo sintetico indoor. La nazionale italiana sarà composta da:
    Matteo Arnaldi
    Simone Bolelli
    Lorenzo Musetti
    Jannik Sinner
    Lorenzo Sonego
    Il team capitanato da Volandri esordirà il 23 novembre, alle 10 di mattina, contro la squadra olandese. Immacolato il bilancio italiano contro gli “Orange”, 7 vittorie in altrettante partite. In caso di vittoria, in semifinale ci attende la vincente della super-sfida tra Gran Bretagna e Serbia (con Djokovic presente).

    Meno di un mese alle Final 8 di #DavisCup, ecco gli azzurri che voleranno a Malaga! 🇮🇹💪 #tennis | @DavisCup pic.twitter.com/5fxfv3oAbt
    — FITP (@federtennis) October 23, 2023

    Riportiamo da SuperTennis le parole di Volandri sulle convocazioni: “I convocati per la Final 8 sono Arnaldi, Bolelli, Musetti, Sinner e Sonego. Questa è la squadra che al momento dà maggiori certezze. Berrettini sta lavorando duramente per recuperare al 100%: per lui, come per tutti gli altri, vale appunto il criterio generale di selezione, basato sulle garanzie fisiche e tecniche che si possono fornire. Monitoreremo i progressi nelle prossime settimane. A Malaga torneremo con l’obiettivo di vincere, è innegabile. Abbiamo dimostrato di avere cuore, carattere e tanta, tantissima qualità. La strada verso il titolo sarà lunga e impervia, ne siamo consapevoli. A questi livelli, non sono ammessi errori: bisogna conservare sempre la massima compattezza e concentrazione in ogni momento. E questo dovremo farlo, ovviamente, a partire dal primo confronto che ci vede opposti all’Olanda. È una nazionale davvero temibile che ha chiuso la fase a gironi in testa al suo gruppo, battendo un avversario di altissimo livello come gli Stati Uniti. Hanno degli ottimi singolaristi e un doppio di assoluto livello. Stiamo lavorando per farci trovare pronti e lo saremo. Posso contare su un gruppo composto da ragazzi straordinari, sotto ogni punto di vista, pronti a dare il massimo per rappresentare questi colori. Non c’è niente di più gratificante che indossare e lottare per la maglia azzurra”. LEGGI TUTTO