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    Le reazioni della squadra italiana di Davis all’annuncio del ritiro di Roger Federer

    Roger Federer nella foto – Foto Getty Images

    Ecco le reazioni della squadra italiana di Coppa Davis impegnata a Bologna all’annuncio del ritiro di Roger Federer.
    Filippo Volandri (capitano)“Era la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire, ma era nell’aria. Stava passando troppo tempo dalla sua ultima vera partita. Stiamo parlando forse di uno degli sportivi più importanti di sempre ma per il tennis c’è una generazione nuova che ci fa già appassionare. Io e Roger abbiamo la stessa età. Aver condiviso la mia carriera con lui, Rafa, Nole, Murray è stato un privilegio. Sicuramente se ne va un pezzo del tennis mondiale. Al tennis lascia il modo di amare questo sport, di soffrire, di emozionare e di emozionarsi. Federer è un uomo intelligente, che sa trasmettere emozioni, sarebbe un privilegio e una fortuna averlo ancora nel mondo del tennis”.
    Jannik Sinner“Sappiamo tutti quello che ha fatto Roger per la storia del tennis. Da piccolo, quando ho deciso di giocare a tennis era il mio idolo. È il mio idolo. Da due, tre anni non si sapeva quando ritornava. Quando oggi ha annunciato il ritiro ero in stanza, ho sentito il suo messaggio su Instagram. È una persona molto importante che ha deciso di lasciare il tennis, mi dispiace. Purtroppo, non abbiamo avuto modo di giocare contro in un torneo”.
    Matteo Berrettini“È un momento triste per gli appassionati di tennis, me stesso in primis, e per lo sport in generale. È una delle figure più grandi dello sport globale, ci ha regalato e ha portato il tennis a un livello differente. Non ho mai nascosto che Roger rappresenta uno dei motivi per cui ho sognato di provare a fare il tennista professionista. Ho sempre tifato per lui, ho sempre cercato di prendere spunto da lui, è stato un esempio dentro e fuori dal campo per il suo comportamento e carisma. Purtroppo, era nell’aria, ma nessuno avrebbe voluto sentire questa notizia. Ci mancherà averlo nei tornei, ci mancherà la sua classe e tutto quello che ha regalato al tennis. Ma rimarrà nella storia del tennis e dello sport per sempre. Grazie Roger”.
    Lorenzo Musetti“La notizia di Roger fa un po’ male, anche se tanti se l’aspettavano che si ritirasse a Basilea o alla Laver Cup. È una notizia triste, tanti come me, che hanno sognato di diventare come lui, perdono un mito. Ma non lo perderemo mai come punto di riferimento anche fuori dal campo, e ovviamente come grandissimo giocatore. Spero di rivederlo e un giorno di poterci scambiare qualche palla”.
    Fabio Fognini“Tutti si ricordano di lui non solo per quello che ha fatto, ma per la sua eleganza e per quello che è. Per lo sport in generale, per noi, per me, è una bella botta: è un’icona di questo sport. Mi mancherà vederlo giocare. Sono contento di aver vissuto quest’epoca di 15 anni dove ho incrociato quattro fenomeni. Ricordo ancora i consigli che mi diedero lui e Rafa alla Laver Cup nel 2019. Un altro aneddoto: quando giocai sul Centrale di Wimbledon contro di lui, mi avvisarono che quel giorno c’era la Regina. Gli dissi di andare avanti, dimmi cosa devo fare che non so come comportarmi. Quando lo sentirò gli farò un grosso in bocca al lupo per la sua nuova avventura, sicuramente la famiglia sarà la sua priorità. Spero da appassionato e da collega che rimanga nel nostro sport”.
    Simone Bolelli“Roger è stato un grande, ha segnato questa era del tennis in maniera fantastica. Con Rafa e Nole penso che siano i più forti della storia. Sono contento di aver giocato in questa era, con loro tre, con Federer forse qualche volta di più anche in allenamento. Era sempre bello vederlo. Vedendolo giocare, sembrava che il tennis fosse proprio facile. Era nell’aria, non giocava da tanto, non riusciva a recuperare. Peccato. Ha insegnato tanto, ha spinto a giocare moltissimi ragazzini, ha mosso un movimento tennistico mondiale incredibile e lo farà ancora. È un campione che continuerà ad esserci, rimarrà nella storia per sempre”. LEGGI TUTTO

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    Presentata la Davis a Bologna. Volandri: “Abbiamo una squadra forte, vogliamo vincere”

    Volandri con il presidente Binaghi

    La Coppa Davis 2022 sbarca a Bologna alla Unipol Arena dal 13 al 18 settembre, dove l’Italia è impegnata nel girone che decreterà le squadre che accederanno alla fase finale. La Croazia sarà la prima rivale del team capitanato da Volandri, proprio gli avversari che estromisero l’Italia a Torino lo scorso novembre. Completano il girone Argentina e Svezia. Questo il pensiero del capitano azzurro alla presentazione dell’evento, avvenuta oggi a Bologna alla presenza del Presidente Binaghi e delle autorità locali (riportato dal sito federale).
    “Abbiamo iniziato a preparare Bologna, non sapendo ancora i nostri avversari, alla fine dell’anno scorso con l’obiettivo di arrivare ancora più preparati per portare a casa un grande risultato. Per raggiungere obiettivi importanti bisogna passare dalle difficoltà. L’abbiamo fatto in maniera strepitosa (ricorda il difficile passaggio del turno a Bratislava, ndr) e credo che questo ci abbia resi più squadra. Sapete peraltro quanto tengo al concetto di squadra. E voglio che tutti quelli che parteciperanno al girone a settembre, e chi ci seguirà da casa, sia parte di questa squadra. Sicuramente ci aiuterete nei momenti di difficoltà”.
    Chiaro l’obiettivo per l’Italia: giocare per vincere. “Abbiamo una squadra molto forte. Io ho una responsabilità importante, ma ben venga quando la squadra è di questo livello e si è messa completamente a disposizione in un progetto che punta a provare decisamente a vincere la Coppa Davis. Un anno fa abbiamo iniziato a lavorare duro, in accordo e in collaborazione con i dirigenti della Federazione Italiana Tennis, proprio per questo”.
    Un obiettivo condiviso anche dal Presidente Binaghi: “Vogliamo vincere. Non chiediamo al nostro capitano di vincere per forza quest’anno la Coppa Davis ma, come è giusto fare in ogni azienda che si rispetti, abbiamo un programma di medio termine, 4-5 anni. Abbiamo iniziato lo scorso anno un ciclo che deve portarci alla vittoria, a riconquistare la Coppa Davis”. LEGGI TUTTO

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    Musetti in Davis, più di una vittoria (e bravo Volandri)

    Lorenzo Musetti, che esordio con la maglia azzurra

    Nel tennis le partite non sono tutte uguali. Ci sono delle vittorie (e, purtroppo, delle sconfitte) che ti cambiano un torneo, una stagione. Persino una carriera. Vittorie che arrivano in periodi particolari, di crescita, quando sei in una fase in cui stai spingendo per fare un salto ma ancora non ci sei riuscito, perché le certezze su cui stai lavorando ancora non sono così solide. O perché i pezzi del puzzle sono ancora disordinati nella tua testa e nel tuo gioco. Questo è quello che potrebbe esser accaduto ieri a Lorenzo Musetti a Bratislava, in Coppa Davis. Il successo contro Gombos nel match decisivo, che porta l’Italia avanti nella competizione quando le cose si erano fatte maledettamente complicate, è più di una vittoria, per tutto il team azzurro e soprattutto per Musetti.
    Intanto è bene sottolineare che Musetti è il primo italiano nella storia a esordire in Davis con una vittoria sul 2-2 di una sfida di Davis. Non era mai accaduto (grazie a Giorgio Spalluto per la nota, molto interessante), fatto questo che rende ancor più merito al giovane toscano e sottolinea ancor più la bellezza e importanza del successo. Alcuni penseranno, “sì, ok, bella vittoria, ma era Gombos…”. Vero… ma la Davis è una “brutta bestia”, solo chi l’ha giocata e vissuta sulla propria pelle può capire che razza di frullatore sia. Tanti campioni sono crollati, hanno avuto la gambe tremanti di fronte al “peso” di una maglia nazionale, di un pubblico ostile, di una partita decisiva. Sampras, Edberg, Lendl, per citarne tre non esattamente scarsi, e l’elenco potrebbe esser ben più lungo. Musetti ha vinto una partitona, perché il buon Norbert era “on fire”.
    Quando sei in Davis il ranking conta il giusto. Lo slovacco ha tirato fuori per oltre un’ora il meglio del suo repertorio, bordate piatte, potenti, offensive, con pochissimi errori. Ha vinto il primo set, col pubblico che l’ha portato per mano, la situazione per il nostro team era a dir poco precaria. L’eliminazione era vicina. Qua è venuto fuori il Giocatore, quello che con classe ha tirato fuori la propria cattiveria agonistica, ha approfittato del primo calo del rivale per “montargli addosso”, con una grandinata di rovesci uno più bello dell’altro, finalmente un paio di risposte ottime, senza tremare, ma trasformando in adrenalina positiva le tensione del momento. La partita pareva in controllo, invece ha perso il vantaggio nel terzo, con l’altro di nuovo molto incisivo con i propri colpi. Ecco la conferma della forza del nostro. “Muso” non è crollato, è restato calmo. Prima ha sparato due Ace per portarsi 5-4 e poi è andato a prendersi il match con un break decisivo nel decimo game. Ha approfittato della tensione nel braccio del rivale, ha spinto con fermezza e lucidità senza esagerare. Puoi farlo quando hai mano, talento, visione, ma soprattutto ti senti forte dentro, ami la sfida, sai giocarti i punti importanti. “Vatti a prendere il punto” ha urlato Filippo Volandri all’ultimo game, e Lorenzo ha non solo eseguito, ha brillato.
    In tutto questo la vittoria è importantissima. Per il momento, per il contesto, per come Musetti ha retto il peso di un match pesantissimo all’esordio in Nazionale. Ma soprattutto per come se l’è giocata. Lorenzo non ha prodotto un match strabiliante dal punto vista tecnico. Questa vittoria non risolve i nodi ancora irrisolti nel suo tennis. C’è tantissimo da fare sulla seconda di servizio, sulla risposta, sul trovare fluidità e tempo d’impatto quando cerca di avvicinarsi alla riga di fondo per spingere, passaggio necessario anche se difficile. Questa vittoria però è la conferma di quanto sia giocatore, di quanto sia forte nei momenti caldi, della sua capacità di tirare fuori il meglio nei grandi contesti. Una vittoria che deve dargli ancor più fiducia, convinzione e spinta per crescere tecnicamente, sospinto da questa forza agonistica. Questo successo può cancellare finalmente quella fase grigia attraversata nella seconda metà del 2021, in cui troppi dubbi l’hanno fiaccato, finendo per impoverire anche il suo gioco, tornato flebile, troppo difensivo, poco incisivo. Questa vittoria è nettare purissimo di energia positiva. Quando hai un talento come suo, la positività è indispensabile, perché giochi sul momento, devi sentire la libertà che ti fa correre il braccio. Un talento a-la-Musetti vive di questo.
    Voglio fare i miei personali complimenti anche a Filippo Volandri, che nel weekend (e già nelle ultime finali di Davis) si è preso qualche critica ingiusta. Ha avuto molto coraggio a buttare in campo il più giovane ed esordiente per vincere il match decisivo (io al posto suo avrei fatto lo stesso), lo ha stimolato per tutto il match, tenuto calmo, focalizzato. Si è preso un rischio, perché un’eventuale brutta sconfitta poteva essere una mazzata micidiale per Lorenzo. Poteva brucialo. Ma lui conosce il “Muso” benissimo, l’ha visto lavorare in settimana. Ha sicuramente sentito che era il momento per dargli questa responsabilità, che era pronto ad accettare la sfida e dare il suo meglio per farcela. I grandi capitani hanno visione e coraggio. Oggi “Filo” ha dimostrato di essere un ottimo capitano, perché sembra ancora uno di loro, ma l’arguzia per stimolarli e spingerli al meglio.
    “Nemmeno a sognarlo un esordio così” ha detto Musetti a caldo, appena vinta la partita, ai microfoni si Supertennis. A volte i sogni diventano realtà, quando si è bravi a cogliere il momento.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Parlano Volandri, Sinner, Bolelli e Lorenzo Musetti “”Una gioia incredibile… adesso sono carico per Indian Wells e Miami: succederanno belle cose perché sto giocando il mio miglior tennis”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Sposito

    Filippo Volandri : “I ragazzi sono stati fantastici. Cosa ho detto a Lorenzo all’ultimo cambio campo? Gli ho detto che se aveva l’occasione doveva andare a prendersi il punto, e così ha fatto. Ha giocato una partita strepitosa: è incredibile esordire a quell’età in questo modo. Siamo un bel gruppo ed è questo quello che conta. La scelta del doppio era stata condivisa con i ragazzi e francamente abbiamo giocato bene. Jannik ancora una volta è stato un esempio pazzesco: giocare prima doppio e poi singolare. Lo ripeto l’esperienza di Torino è stata fondamentale: quando si costruisce qualcosa di grande si passa attraverso momenti di sofferenza ed è giusto che sia così”.
    Lorenzo Musetti : “Una gioia incredibile… adesso sono carico per Indian Wells e Miami: succederanno belle cose perché sto giocando il mio miglior tennis. Nel terzo set quando mi ha riagganciato ho continuato a crederci, poi ho trovato almeno tre grandi colpi. A volte nella vita ci vuole un po’ di fortuna ma ci ho messo il cuore e me la sono meritata”.
    Jannik Sinner : “Il singolare era davvero importante per tenerci vivi, non era facile. In doppio siamo stati un po’ sfortunati in alcuni punti. Penso di aver fatto un buon lavoro, anche se la volée sbagliata nel tiebreak ha pesato tanto. Era un punto chiave, saremmo andati 3-3 e poi chissà che avrebbero fatto gli avversari. Mi sono mosso male però in quel momento. Ho provato a tirare forte addosso perché se poi tiri piano Polasek ha una buona reazione da doppista. o cosa ho sbagliato. Naturalmente si vedono gli errori alla fine, ero teso come lo era anche Simone. Sicuramente quell’errore è pesato, ma non è costato la partita. La responsabilità non è solo di una persona, poi in una competizione a squadre siamo tutti responsabili. Abbiamo dato più del 100%, non ci è girata.
    Simone Bolelli : “La volée di Jannik sul 3-2 del tie-break è un episodio, su tutta la partita non possiamo guardare solo quello. Ieri dopo l’1-1 ognuno ha detto la sua, ho chiesto io come gli altri se Jannik fosse disposto a giocare il doppio. Sinner ha detto di sentirsela e sulla carta per me era il doppio più forte che potevamo mettere in campo, anche per permettere a Musetti di entrare fresco”.Il doppio è stato un match duro, abbiamo perso il primo set 6-3, ma il risultato del parziale non rispecchia l’andamento perché in realtà abbiamo avuto chances in due game. Poi abbiamo preso un buon ritmo e fino alla fine abbiamo giocato bene, abbiamo perso al tie-break. loro hanno giocato bene e servito bene nei momenti importanti. Mi dispiace aver perso un punto importante, volevamo vincere, ma grazie a Jannik siamo 2-2″. LEGGI TUTTO

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    Sinner da Bratislava: “È un grande onore giocare per il nostro paese”

    Il team azzurro con l’ambasciatrice italiana a Bratislava (foto Sposito)

    Alla vigilia della sfida Davis Slovacchia – Italia, gli azzurri di capitan Volandri hanno rilasciato alcune dichiarazioni che riprendiamo dal sito Federtennis.it
    Sinner inizierà domani alle 17 contro Norbert Gombos (n.110 ATP). “La mia preparazione sta andando bene – dice l’altoatesino – ho giocato una volta due anni fa contro Gombos, fu un match duro. Proverò a conquistare il primo punto per l’Italia. È un grande onore giocare per il nostro paese, abbiamo tante opzioni in singolo e in doppio. Ora pensiamo ad iniziare con il piede giusto poi vedremo cosa ci riserverà il futuro”. “Questa è una competizione a squadre, quindi siamo tutti insieme e proviamo ad aiutarci sia dentro che fuori dal campo. Per me questo è fondamentale. Il lavoro di Filippo non è semplice, ognuno ha uno stile diverso, quindi non si tratta solo di classifica”. “La palla si consuma per il legno sotto lo strato di sintetico. Gombos qui è pericoloso perché tira forte e piatto. Molcan lo conosco un po’ meno, però è mancino e si muove bene. Hanno poi una coppia molto temibile in doppio”. Infine qualche parola sul nuovo coach Vagnozzi: “Sto bene. Con Simone, sto lavorando tanto e con grande qualità. Sto imparando cose nuove e sto vedendo il tennis da un’altra prospettiva”.
    Lorenzo Sonego, nel secondo singolare della prima giornata affronterà Alex Molcan (n.66 ATP): “Ci ho giocato e vinto diversi anni fa, era il 2017 in un Challenger e da allora tante cose sono cambiate. Lui è giocatore che tira forte e prende campo, sarà pericoloso. L’esperienza di Torino mi è servita e mi è piaciuta tanto, ho sempre sognato di giocare in Davis, per me è un onore. Devo dare il massimo ed è ciò che farò”.
    Il capitano Volandri: “Questa è la mia seconda esperienza da capitano ma devo ringraziare i ragazzi perché mi aiutano nelle decisioni che devo prendere. Siamo una squadra forte, lo dobbiamo ricordare sempre. A Torino abbiamo dimostrato quanto siamo squadra e questo è alla base di tutto. La Davis a settembre per i giocatori è una buona notizia, l’off-season è veramente corta quindi a fine stagione farà comodo un po’ di tempo in più. I gironi a settembre arriveranno dopo gli US Open, ma non è un male”.
    Da segnalare l’iniziativa degli azzurri contro la guerra in corso in Ucraina: sono state preparate delle magliette con la scritta “Stop the war” e domani, al primo cambio di campo del match d’apertura tra Gombos e Sinner, sarà indossata da tutti i componenti della panchina azzurra, che si alzeranno per mostrarla al pubblico. LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Domani il sorteggio di Slovacchia vs Italia. Azzurri nettamente favoriti

    Jannik Sinner con Filippo Volandri – Foto Sposito

    Nel week-end torna la Davis Cup con il turno preliminare per l’accesso alle Finals di Davis Cup che si disputeranno nel prossimo mese di Novembre. L’Italia sfiderà da venerdì a sabato alla “NTC Arena” (veloce indoor) di Bratislava la Slovacchia.Domani alle ore 11 la cerimonia ufficiale del sorteggio.
    Per la sfida il capitano azzurro Filippo Volandri ha convocato Jannik Sinner (n.11 ATP), Lorenzo Sonego (n.21 ATP), Lorenzo Musetti (n.57 ATP), Stefano Travaglia (n.111 ATP) e Simone Bolelli (n.21 ATP in doppio).
    Il collega Tibor Toth si affiderà a Alex Molcan (n.66 ATP), Norbert Gombos (n.110 ATP), Filip Horansky (n.203 ATP), Filip Polasek (n.13 ATP in doppio) ed Igor Zelenay (n.145 in doppio).
    Queste tutte le sfide del turno preliminare:(1)Francia – Ecuador (2) Spagna – Romania Finlandia – (3) Belgio (4) USA – Colombia Olanda – (5) Canada Brasile – (6) Germania Slovacchia – (7) Italia Ungheria – (8) Australia Norvegia – (9) Kazakhstan (10) Svezia – Giappone (11) Argentina – Repubblica Ceca Repubblica di Corea – (12) Austria LEGGI TUTTO

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    Davis Cup – Slovacchia vs Italia: Parla Volandri “Ci stiamo adattando senza problemi particolari e saremo pronti per venerdì”

    Filippo Volandri con Lorenzo Sonego (foto Sposito)

    Proseguono gli allenamenti – due le sessioni giornaliere – del team azzurro al quale è stato aggregato come sparring partener anche Flavio Cobolli. Giovedì la cerimonia ufficiale del sorteggio che vedrà opposte da venerdì prossimo Italia e Slovacchia in quel di Bratislava NTC Arena” (veloce indoor) per l’accesso alle Finals di Davis Cup 2022 del prossimo mese di novembre.
    Filippo Volandri: “I ragazzi si stanno allenando in un clima di grande serenità e con la giusta intensità e concentrazione. La superficie del campo è in linea con quelle utilizzate nel tour ATP, né troppo veloce, né troppo lenta, Ci stiamo adattando senza problemi particolari e saremo pronti per venerdì. Nel momento storico che stiamo vivendo con la guerra in Ucraina viene difficile parlare di tennis, giocare. Ma è il nostro lavoro e dobbiamo farlo. Anche noi però daremo un segnale forte contro la guerra. Magari sarà solo una goccia nell’oceano ma ognuno di noi deve fare la sua parte. Cosa faremo? Lo vedrete venerdì…”. LEGGI TUTTO

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    Travaglia convocato in Davis al posto dell’infortunato Fognini

    Stefano Travaglia

    Filippo Volandri, capitano azzurro di Davis, ha convocato Stefano Travaglia al posto di Fabio Fognini in vista dell’incontro Italia vs. Slovacchia del prossimo 4-5 marzo a Bratislava. Il campione al Masters 1000 di Monte Carlo 2019 è stato costretto a fermarsi per colpa di un infortunio muscolare al polpaccio sofferto nel corso del torneo di Rio de Janeiro la scorsa settimana, dove ha raggiunto la semifinale in singolare e vinto in doppio con Simone Bolelli.
    Travaglia si aggrega al resto del team italiano, composto da Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti e Simone Bolelli, oltre a Capitan Volandri. Per Stefano (n.112 del ranking ATP) è la seconda convocazione in Davis, dopo l’esordio di Cagliari 2020, dove aveva giocato contro la Corea del Sud. LEGGI TUTTO