consigliato per te

  • in

    Sesto anno a San Giustino per Davide Stoppelli: “Contento di essere il veterano della squadra”

    A parte la stagione 2020/’21, quando per motivi di lavoro era stato costretto a lasciare la zona, ha sempre indossato dal 2018 la casacca biancazzurra. E ora lo farà per la sesta volta su sette. Quanto basta per ribadire che il centrale Davide Stoppelli, classe 1992 e 198 centimetri di altezza, è più che mai il veterano della ErmGroup San Giustino, nonché una garanzia sotto ogni profilo. Anche per lui, quindi, sarà il terzo campionato consecutivo nella Serie A3 Credem Banca, dove ogni qualvolta è stato chiamato sul taraflex – anche in situazioni piuttosto delicate e nei tie-break – ha sempre dato il suo contributo, specie a muro. I 24 punti messi a segno nel passato torneo, comprensivi di un ace e di 9 muri vincenti, acquisiscono un peso maggiore poiché si sono rivelati decisivi per il risultato della squadra. 

    “Essere il veterano della squadra è motivo di contentezza per me – ha dichiarato “Stop” – anche perché è la dimostrazione della fiducia reciproca che esiste con la dirigenza, a cominciare dall’amministratore delegato Claudio Bigi per proseguire con tutto lo staff della Pallavolo San Giustino. Vivendo e lavorando poi a Città di Castello, mi ritengo anche fortunato nel poter giocare in A3 praticamente sotto casa. Mi lusinga e mi stimola anche il fatto di poter sperare di dare ancora una mano nel raggiungimento di obiettivi importanti, oltre a quelli che abbiamo conseguito in precedenza, frutto ogni anno dell’ottimo lavoro portato avanti”.

    E del ringiovanimento nell’organico di quest’anno cosa ne pensi? “Che è una bella scommessa, ma ritengo che la società abbia fatto la scelta giusta. Anche se sono meno dotati di esperienza, i giovani hanno più energie nel periodo conclusivo e topico della stagione, per cui diventano un valore aggiunto. Per il resto, conosco oramai bene i due allenatori e sono sicuro che il terzo, Davide Marra, mio compagno di squadra fino a poco tempo fa, sarà importante a livello di gruppo”.

    Il direttore sportivo Valdemaro Gustinelli rimarca il concetto di fondo: “La conferma di Davide – dice – si indirizza nel solco della continuità. A prescindere dal fatto che nella scorsa stagione il suo impegno durante il lavoro settimanale è stato encomiabile, ogni volta che “Stop” è stato chiamato in causa ha risposto “presente”. Non solo: a Marcianise ci ha letteralmente fatto vincere la partita con le sue scelte individuali a muro, ma in generale è sempre stato impattante durante i match nei quali è stato chiamato in causa. Tutto ciò, unito al fatto che lui è il più “anziano” della squadra a livello di militanza, ci ha messo nelle condizioni di non doverci nemmeno porre il problema se dovesse essere o meno dei nostri. Lui rappresenta per la società la continuità e la fidelizzazione completa al progetto. Specifico che il ruolo di Stoppelli sarà adesso diverso da quello delle stagioni passate: era infatti relegato al ruolo di riserva di lusso, mentre stavolta le sue prestazioni e il suo rendimento saranno estremamente importanti per il nostro percorso. Devo ammettere che il suo modo di porsi all’interno del gruppo mi ha sorpreso positivamente: lui è da considerare a tutti gli effetti un leader silenzioso e la sua è una presenza estremamente positiva per noi”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    San Giustino, Valdemaro Gustinelli resta ds: “Stagione chiave per il futuro”

    La conferma di Valdemaro Gustinelli nel ruolo di direttore sportivo è il primo passo chiave della Pallavolo San Giustino per la stagione 2024-25, quella che vedrà la società biancazzurra partecipare per la terza volta consecutiva al campionato di Serie A3 Credem Banca. Una decisione che era nell’aria e che è frutto della stima reciproca più volte palesata su entrambi fronti. 

    “Da parte della dirigenza come dalla mia – dichiara Gustinelli – c’era oggettivamente la volontà di proseguire il percorso iniziato con un ruolo diverso nel gennaio 2023, e che sarebbe altrimenti terminato il prossimo giugno. Sono estremamente soddisfatto, entusiasta e stimolato nel proseguire il rapporto con la Pallavolo San Giustino e ringrazio di persona la presidente Elena Gragnoli a nome di tutta la società e chiaramente l’amministratore delegato Claudio Bigi, con il quale in questo anno e mezzo ho avuto la fortuna e il piacere di poter collaborare. Gli stimoli sono tanti, anche se questa conferma è passata per alcuni step particolari; per ciò che mi riguarda, già il 27 dicembre scorso, davanti al consiglio direttivo e a fronte di un prospetto economico non del tutto idilliaco, avevo dato la mia disponibilità ad andare avanti a prescindere. Poi, nel corso dei primi mesi del nuovo anno, Bigi e tutta la società hanno lavorato alacremente per cercare di reperire più fondi possibili e per fare in modo che questa splendida stagione non fosse fine a sé stessa“.

    “Inutile negare – prosegue il ds – che la scelta sia figlia di attente valutazioni, a fronte delle quali abbiamo deciso di andare avanti, soprattutto – come spesso sottolineato in più interventi dallo stesso Bigi – perché siamo convinti sia della bontà del progetto che della qualità delle figure presenti, della loro professionalità e della volontà di regalare a questa vallata le soddisfazioni sportive che merita“.

    A fronte di questo Gustinelli non nasconde comunque un po’ di preoccupazione per il futuro: “E chi non è preoccupato in questa fase? O meglio, appare evidente che per stare a certi livelli sia necessaria una solidità economica che a oggi, in tutta onestà, noi non abbiamo, ma che poche altre realtà hanno. Mi spiego meglio: la Pallavolo San Giustino è una società molto solida, che anche quest’anno chiuderà il bilancio quasi alla pari, avendo rispettato tutte le proprie incombenze economiche su ogni fronte, ma è ovvio che – dopo una stagione del genere – la volontà di tutti sarebbe stata quella di scalare la marcia e spingere sull’acceleratore. Al momento, invece, questo non possiamo farlo: dovremo essere bravi nel gestire bene le certe, ma poche, risorse che abbiamo“.

    Non sarà però una San Giustino in toni più dimessi: “Assolutamente no. Anzi, è proprio questo il bello: noi siamo convinti delle nostre potenzialità e sicuri del fatto che la ricetta del successo consista nel proseguire quel lavoro di equipe nel quale le potenzialità dell’uno si sommano alle difficoltà dell’altro generando quel sistema di gruppo che alla fine porta a grandi risultati, a fronte di carenze economiche“.

    Sui traguardi in vista Gustinelli non si sbilancia: “Mi sembra un po’ prematuro parlare adesso di obiettivi tecnici; mi piacerebbe parlare di quelli della società. La prossima sarà una stagione fondamentale per il futuro della società: dobbiamo mantenere il titolo e se abbiamo accettato di proseguire in questo contesto, è perché siamo sicuri che – lavorando in una certa maniera – il prossimo anno, di questi tempi, saremo in grado di programmare una stagione diversa, cercando di raggiungere quel sogno che tutti cullano. Ma per farlo, occorre continuare a seminare quanto di buono è stato fatto quest’anno“.

    Il direttore sportivo anticipa poi qualche mossa per la prossima stagione: “Intanto – ed è questione di nero su bianco, magari già dalla prossima settimana – credo di poter affermare che lo staff tecnico composto da Marco Bartolini e Mirko Monaldi sarà al timone della prima squadra anche dalla prossima stagione, la quarta consecutiva per entrambi. Ho affermato più di una volta che loro due sono il valore aggiunto e che da loro vogliamo ripartire. Che poi sia sotto il nome di ErmGroup, questo ancora non lo so: sarà il tempo, ma soprattutto la società, a doverlo comunicare. Per quello che riguarda poi il parco giocatori, è prematuro fare nomi e cognomi: comunque sia, posso dire con tranquillità che, a fronte di un campionato così brillante, non vi saranno grandi stravolgimenti se non quelli dettati da cessata attività ed è il caso sia del nostro capitano Davide Marra, sia di coloro che volessero manifestare la volontà di andare via. È ovvio che qualcosa cambierà, ma proseguendo sul filone legato ai giovani: questa l’indicazione che mi ha dato la società e questa la linea sulla quale sto lavorando“.

    Chi sostituirà Marra dopo l’annuncio del ritiro? “Domanda da un milione di dollari – sorride Gustinelli – perché Davide è un patrimonio della pallavolo italiana e in particolare della Pallavolo San Giustino. Spero vivamente che si riesca a fare in modo che continui a essere il nostro ‘capitano’ non più nel rettangolo da gioco, magari con un ruolo specifico all’interno dello staff tecnico e comunque sempre come ambasciatore di qualsiasi attività che la società intenderà svolgere in futuro. Il suo sostituto? C’è già! Abbiamo raggiunto e controfirmato l’accordo entrambi per il nome: vi sono da aspettare le giuste tempistiche ma nel ruolo di libero siamo già a posto e posso rassicurare tutti gli appassionati che cadiamo in piedi. Non solo: ci siamo rialzati con il doppio salto mortale“.

    Chi invece rientrerà dopo l’infortunio sarà Simone Marzolla: “Sta bene, il 23 di questo mese farà la visita di controllo, alla quale seguiranno visite strutturali e – se tutto dovesse andare come ci auguriamo – inizierà una prima parte di riabilitazione cosiddetta “dolce”, cui seguirà una seconda nella quale andremo a condizionare l’atleta fino a portarlo alla fase di salto. E in questo frangente capiremo il reale stato delle cose. Posso affermare che Simone Marzolla sarà un atleta della Pallavolo San Giustino anche nella stagione 2024/’25 e direi che, se vi fosse bisogno di testimoniare le qualità morali di questa società, miglior spot di questo non vi sarebbe. Specifico che è stata la proprietà, nella figura di Claudio Bigi e del nostro responsabile sanitario, il dottor Gianluca Neri (peraltro anche componente del consiglio direttivo), a chiedere la conferma del giocatore ancor prima di sentire la mia opinione“.

    Ci vorrà però un po’ di tempo per capire che San Giustino sarà il prossimo anno: “Ma sì, dai, altrimenti che gusto ci sarebbe! – scherza Gustinelli –. Abbiamo un’intera estate davanti. A parte le battute, occorrerà ancora un po’ di tempo, ma in realtà diverse cose sono già andate al posto giusto, quindi posso sostenere che siamo a buon punto per quello che riguarda il sestetto base, mentre dobbiamo ancora sistemare un po’ di cose dietro“. Infine un messaggio ai tifosi: “Siamo pronti ad affrontare la prossima stagione con grande impegno e serietà e vogliamo continuare a dare spettacolo, costruendo una squadra che dentro al campo non molli mai e che debba essere figlia dell’intera vallata. Per costruire grandi sogni occorrono grandi uomini e noi siamo convinti di averne tanti“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Davide Marra lascia la pallavolo giocata: “Mi ritiro sereno dopo aver realizzato il mio sogno”

    Destino ha voluto che nella sua Calabria iniziasse a giocare e concludesse la prestigiosa carriera nel ruolo di libero. A 40 anni da poco compiuti, Davide Marra da Praia a Mare ha salutato la pallavolo giocata nel match che domenica scorsa la ErmGroup San Giustino – squadra della quale è stato anche capitano – ha perso 1-3 a Palmi contro la Omifer, con conseguente eliminazione dai play-off.

    Per lui è stata quindi l’ultima presenza in campo. E proprio la Pallavolo Franco Tigano di Palmi, attuale massima espressione della regione in questa disciplina, ha deciso di consegnargli un significativo riconoscimento. Lo ha fatto prima dell’inizio della gara, perché – indipendentemente dall’esito finale – Marra aveva preso la decisione del ritiro al termine della corrente stagione. 

    “Eccellente pallavolista ed esempio per la Calabria del volley”: così sta scritto nella targa a lui dedicata, ricevuta dalle mani del presidente Giuseppe Carbone. Oltre che dallo stesso Marra, il sentito ringraziamento alla Franco Tigano Palmi è arrivato anche dalla Pallavolo San Giustino, che ha molto apprezzato questo gesto.

    foto Pallavolo San Giustino

    Tutta la pallavolo italiana, comunque, sta omaggiando in questi giorni un grande professionista, dotato anche di carattere e carisma, che tanto ha dato a questo sport. Il suo curriculum si commenta da solo: 403 presenze nelle tre principali categorie (264 nell’attuale Superlega, 88 in A2 e 51 in A3), senza contare gli anni della B; 9 stagioni nella massima serie, 5 partecipazioni alla Champions League, una Challenge Cup e una Coppa Italia vinte con Piacenza, una Coppa Italia di A2 con Vibo Valentia e uno scudetto sfiorato nel 2013, sempre con Piacenza, che uscì battuto per 2-3 a Trento in gara 5. 

    “A dire il vero – precisa Marra – stavamo vincendo nel 2020 anche la A2 con la Emma Villas Siena, poi il Covid-19 cancellò tutto a tre sole giornate dal termine”. Passando alla Nazionale, oltre 40 le presenze fra campionato del mondo, europeo e World League: “Mi sono mancate solo le Olimpiadi”, ha rimarcato.

    Salito a Perugia dopo le medie superiori per motivi di studio, Marra ha iniziato in B2 con il Foligno, poi la B1 con Marsciano e Città di Castello, dove è salito in A2, quindi l’esordio in Superlega con Loreto, la permanenza in A1 nelle cinque annate di Piacenza, la A2 a Vibo Valentia con salto immediato in A1 e infine Siena in A2, Città di Castello in B e San Giustino, prima in B e poi in A3.

    foto Pallavolo San Giustino

    E dall’ultimo capitolo, quello appena concluso con da ErmGroup, Marra intende cominciare: “Quella da poco conclusa per noi, è stata una stagione a mio parere davvero stupenda. Una squadra che, salvo quattro partite, ha sempre conquistato punti, arrivando a una storica qualificazione alla Coppa Italia e a un altrettanto storico passaggio ai play-off. Una squadra che, con il trascorrere delle giornate, diventava sempre più temuta e rispettata dalle avversarie. Una squadra che ha sempre dato tutto e che ha finito la stagione senza rimpianti. Ripeto: una grande annata sotto tutti gli aspetti”.

    “Ricordo bene quando tre anni fa, per la prima volta, incontrai Goran Maric e Claudio Bigi. Non ci conoscevamo, ma da quel giorno si instaurò subito un rapporto di fiducia e lealtà. Accettai la nuova sfida e a oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta, della quale sono molto felice. Sono entrato in una nuova società, la Pallavolo San Giustino, accolto da tutti a braccia aperte. Ho conosciuto nuove persone e con il tempo si sono creati legami di amicizia e un senso di appartenenza che porterò sempre con me, non dimenticando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per questo motivo, voglio ringraziare in toto la società: la compagine dirigenziale, i soci, i vari staff (non faccio nomi perché dimenticherei sicuramente qualcuno) e tutti quelli che, con il loro lavoro “dietro le quinte”, hanno fatto sì che si potessero raggiungere i risultati sopra citati”.

    “Ai ragazzi del gruppo squadra – continua – rivolgo un grande “in bocca al lupo” per le loro carriere; a ciascuno auguro un gran bene e la realizzazione dei loro sogni. Lasciatemi citare però i due allenatori, Marco Bartolini e Mirko Monaldi: i risultati ottenuti in questi tre anni sono sotto gli occhi di tutti e non devo stare qui ad elencarli o a parlare della loro professionalità, ma li ringrazio per aver anteposto la squadra davanti a tutto e per aver sempre messo i singoli nelle condizioni di essere noi stessi e di esprimerci al meglio”. 

    E la bella sorpresa riservata a Palmi? “E’ stato un pensiero inatteso e quindi più bello: mi ha dimostrato che qualcosa di buono sono riuscito a farlo”. 

    Quali sono stati i giorni più belli della carriera di Marra? “Intanto, sono stati più di uno, se si pensa che sono partito dalla B2 per poi salire: B1, A2, A1 e Nazionale. Ogni volta che ho esordito nella nuova categoria è stato un gran giorno, perché stavo coronando il desiderio che avevo da bambino. A Loreto in A1 e in casa con la Nazionale erano venuti i miei familiari a vedermi, mentre a San Giustino ricordo con un piacere particolare la prima volta che Camilla, la figlia mia e della compagna Jessica, è venuta in campo a salutarmi a fine partita”.

    foto Pallavolo San Giustino

    E le giornate più amare, se ci sono state? “Quella in cui abbiamo perso al tie-break lo scudetto a Trento. Un grande rammarico, anche se a bocce ferme posso dire che è stata un’annata ugualmente bella. È chiaro che perdere la “bella” faccia male: senti di aver sprecato una grande occasione e devi ricominciare tutto daccapo, sperando che questa chance ti possa ricapitare, ma non è certo scontato che sia così”.

    Parte finale in Alta Valle del Tevere, il comprensorio che oramai è diventato la tua nuova dimora, dal momento che vivi a Città di Castello. “Sì, perché è qui che ho conosciuto Jessica e quando sono venuto a giocare a San Giustino avevo già fatto la mia scelta di vita, nonostante mi fossero arrivate richieste ancora da Superlega e A2. Ma d’altronde avevo raggiunto i miei obiettivi e quindi questa era l’unica strada possibile per rimanere a livelli eccellenti e allo stesso tempo stare vicino a casa”.

    È da escludere un eventuale ripensamento? “Sì, poiché ho chiuso con serenità e sono tranquillo. Mi sono goduto tutto anche in quest’ultima annata, complicata ma bella: ho pertanto metabolizzato nella maniera migliore; in fondo, era normale che prima o poi dovesse finire anche questo capitolo”.

    E Marra rimarrà all’interno dell’ambiente pallavolistico anche fuori dal taraflex? “Sto allenando alcuni giovani, però non ho ancora deciso. Sono trascorsi pochi giorni dall’ultima partita e quindi al momento penso soltanto a tenere staccata la spina. Ho anche una laurea in scienze motorie e diversi diplomi, sempre per ciò che riguarda materie sportive. Vedremo”.

    L’ultimo capoverso è quello dei ringraziamenti, in parte già fatti. E allora, a chi rivolgere un “grazie” speciale? “A tutte le persone che in questi giorni hanno avuto un pensiero per me: sono stato sommerso da attestati di stima e affetto che mi hanno riempito il cuore. Un grazie a tutte le persone che ho incontrato, in palestra e fuori, durante questo mio percorso: dalla mia città di origine, Praia a Mare, perché lì è cominciata l’avventura, fino all’apice della carriera, quindi al campionato del mondo con la maglia della Nazionale. E dico tutti, perché nel bene e nel male ognuno ci lascia qualcosa da imparare. Infine, un grazie alla mia famiglia: a mio padre, a mia madre, a mia sorella, a Jessica e a Camilla dedico questa meravigliosa storia. Senza di loro al mio fianco, non sarei riuscito a fare nulla”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    San Giustino a Palmi per pareggiare i conti: “A Palmi dobbiamo crederci fino in fondo”

    Oltre 900 chilometri fin quasi in fondo allo “stivale”, con la speranza che non sia l’ultimo viaggio della stagione. Nella mattinata di sabato 6 aprile, la ErmGroup San Giustino è partita alla volta di Palmi, dove domenica 7, alle ore 18 sul taraflex del palasport “Mimmo Surace”, affronterà la forte Omifer, alla quale basta vincere due set per garantirsi il passaggio al secondo turno dei play-off del campionato di Serie A3 Credem Banca.

    Il 3-1 di mercoledì sera a San Giustino è per la squadra di coach Radici il miglior punto di partenza, mentre i biancazzurri possono permettersi soltanto di perdere un set e comunque, anche nella migliore delle ipotesi, dovranno pur sempre passare dal golden set.

    Niente è impossibile sul piano teorico, nemmeno un totale ribaltamento della situazione (è successo, a volte, anche ai piani alti di questa disciplina), però è altrettanto innegabile che occorrerà disputare la partita perfetta.

    Il tecnico Marco Bartolini non si sente di certo sconfitto alla vigilia: “Recuperiamo intanto Augusto Quarta – ricorda – che l’altra sera aveva ancora addosso i postumi dell’influenza, nonostante Davide Stoppelli abbia risposto “presente”. In secondo luogo, spero che anche Stanislaw Wawrzynczyk sia completamente ristabilito, perché il suo apporto di esperienza è fondamentale. E poi, confido su Niccolò Cappelletti e su quella efficacia delle sue battute che nella gara di andata è venuta meno.”

    “Tre condizioni che ci possono aiutare, poi è normale che dovremo fare i conti con il potenziale tecnico di Palmi, che ha in Stabrawa e Corrado i suoi martelli implacabili; qualora riuscissimo a prendere le misure a uno dei due, la sfida potrebbe diventare oltremodo interessante. Non sarà assolutamente facile tradurre in pratica tutto questo, ma abbiamo il dovere di crederci: in fondo, nemmeno un mese fa siamo andati vicinissimi al colpaccio proprio in casa loro”.

    In terra di Calabria, quindi, tornerà il 6+1 che da dicembre è quello base: Biffi in regia, Cappelletti opposto, Quarta e Bragatto al centro, Wawrzynczyk e Skuodis a lato e Marra libero. Direzione della gara affidata a una coppia siciliana: primo arbitro è Giovanni Ciaccio di Altofonte, secondo arbitro è Roberto Guarneri di Messina.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Play Off A3, l’OmiFer regola San Giustino; a Palmi basteranno due set

    Il posticipo del primo atto degli ottavi di finale playoff validi per la promozione al torneo di Serie A2 2024–2025 porta la prestigiosa firma della Omifer Franco Tigano Palmi, che archivia la pericolosa pratica Erm Group San Giustino al termine di quattro parziali giocati su livelli di rendimento abbastanza elevati, stesso identico risultato della sfida disputata nella 10a giornata del girone di andata (domenica 10 dicembre 2023).
    Con il “vento in poppa” per la splendida vittoria ottenuta sabato scorso nella Del Monte® Supercoppa A3 al palazzetto “Mimmo Surace”, contro la supercapolista del girone Bianco Gabbiano Mantova, i ragazzi del presidentissimo Pino Carbone mettono una serie ipoteca per il passaggio del turno, dove basterà vincere due set nella sfida di ritorno prevista per domenica prossima nella ridente cittadina tirrenica (inizio ore 18:00). Due le assenze, una per parte: il centrale Augusto Quarta, sulla sponda umbra, alle prese con una fastidiosa influenza è andato in panchina per onor di firma, il martello calabrese Erminio Russo, ai box per un problema fisico.
    L’ostica formazione umbra, comunque, dopo un primo parziale dove ha subito costantemente verve e dinamismo del sestetto palmese (20–25), è riuscita con tenacia, caparbietà e determinazione nella fase conclusiva del secondo parziale a mettere il match in perfetta parità, mettendo a segno un break mortifero di sei punti a zero (dal 17–18 al 23–18, con il muro risolutivo di Davide Stoppelli sulla conclusione da posto due di Pawel Stabrawa), propiziato dall’insidioso turno al servizio del palleggiatore Jacopo Biffi. L’errore al servizio sul cambio palla dell’oppostone polacco che fa il paio con l’invasione di Francesco Corrado sulla conclusione di Niccolò Cappelletti chiudono la frazione (25–21).
    Alla lunga, però, è emersa tutta la qualità della squadra gialloblù guidata con mano esperta e sagacia da Andrea Radici, soprattutto nel fondamentale del muro (13 contro 8, dove hanno fatto la voce grossa Corrado con cinque e Cottarelli con tre), che archivia cosi il terzo (20–25) e quarto parziale (16–25), propiziato sul punteggio di 8–6 per i padroni di casa, da un torrenziale break di undici punti a uno (9–18), che hanno messo in ghiaccio set e partita.
    Sugli scudi e non poteva essere altrimenti, i due mortiferi terminali offensivi della ridente città della Costa Viola, l’opposto Pawel Stabrawa, autore di 25 punti, due dei quali a muro e uno al servizio (42% complessivo in attacco) e del martello pitagorico Francesco Corrado, che ha messo sul taraflex 24 punti, cinque dei quali siglati a muro, con il 51% di positività sui 37 attacchi totali, sapientemente sollecitati dalla regia sempre lucida e ordinata di Francesco Cottarelli.
    Da segnalare i cinque punti in attacco con il 70% di positività in ricezione del “figlio d’arte” Peppino Carbone, la prestazione più che discreta dei due centrali Carmelo Gitto e Giancarlo Rau (una rotazione nello starting six del tecnico Radici rispetto a sabato scorso, che lo ha preferito a Graziano Maccarone) che hanno sporcato tante conclusioni a muro degli attaccanti umbri, nonchè del giovane libero Francesco Donati, che ha svolto egregiamente il suo compitino in seconda linea.
    Per il tecnico della OmiFer Palmi Andrea Radici è stata senz’altro una partita condensata da forti emozioni, visto e considerato che sulla panchina opposta  sedeva l’amico di una vita Marco Barbolini, anche lui nativo di Città di Castello, con il quale dieci anni orsono avevano condiviso una meravigliosa avventura sulla panchina proprio del San Giustino –Radici capo allenatore e Bartolini nel ruolo di vice– raggiungendo un fantastico settimo posto finale nel torneo di SuperLega, che costituisce in assoluto il miglior risultato dalla compagine umbra, con il palasport di San Giustino sede della gare casalinghe.
    Palmi, dunque, si porta dunque avanti nella serie che domenica sette aprile, con l’orario canonico delle ore 18:00, si sposta nel cuore della Costa Viola per un match che, al di là del risultato finale, regalerà un’altra pagina di spettacolo al competente pubblico che gremirà le gradinate del Palazzetto “Mimmo Surace” di Palmi. San Giustino, invece, scenderà in campo con l’obbligo di dover vincere 0–3, oppure 1–3, per poter sperare di giocarsi la qualificazione ai quarti di finale al golden set.
    Il tabellino:
    Erm Group San Giustino 1
    OmiFer Palmi 3
    Set:20-25; 25-21; 20-25; 16-25
    SAN GIUSTINO: Biffi 4, Cappelletti 19, Bragatto 4, Stoppelli 4, Wawrzynczyk 17, Skoudis 8, Marra (L1, 63% positiva, 25% perfetta); Troiani, Cioffi, Cozzolino 1, Ricci n.e., Silvestrelli (L2) n.e., Quarta n.e., Panizzi n.e.. Allenatore: Marco Bartolini
    PALMI: Cottarelli 8, Stabrawa 25, Gitto cap. 3, Rau 5, Corrado 24, Carbone 5, Donati (L1, 50% positiva, 30% perfetta); Ioveno, Pellegrino, Amato n.e., Maccarone n.e.. Allenatore: Andrea Radici
     Arbitri: Pescatore Luca e Adamo Giorgia della sezione di Roma
    Note– Spettatori: 150 circa. SAN GIUSTINO: aces 2, battute sbagliate 17, muri vincenti 8, errori 24; attacco 36%, ricezione 61%–35%, punti realizzati: 57; PALMI: aces 4, battute sbagliate 11, muri vincenti 13, errori 26; attacco 43%, ricezione 54%–34%, punti realizzati: 70; durata set: 27’, 31’, 30’, 27’. Totale: 115 minuti LEGGI TUTTO

  • in

    OmiFer Palmi “on fire”: espugna anche San Giustino e vede i quarti

    Finisce 1-3 come nella regular season: la OmiFer Palmi si conferma “bestia nera” della ErmGroup San Giustino e porta a casa con pieno merito il successo pieno anche nella gara 1 del primo turno dei play-off del campionato di Serie A3 Credem Banca, mettendo una seria ipoteca sulla prosecuzione del cammino verso la A2. I biancazzurri dovranno pertanto compiere il miracolo in Calabria, con tanto di golden set, se vorranno ribaltare una situazione che a oggi sembra compromessa.

    OmiFer più solida dal punto di vista sia tecnico che mentale: la battuta, il muro e l’attacco sono state le armi vincenti della formazione di Radici, trascinata ancora una volta da Stabrawa e Corrado (25 punti il primo, 24 il secondo), mentre San Giustino – privo nella circostanza di un Quarta alle prese con l’influenza – ha avuto le polveri più bagnate, con Cappelletti (19 punti) che si è fermato al 37% di prolificità e Wawrzynczyk (17) al 41%. Ottima la reazione di Marra e compagni nel secondo set, chiuso a loro favore e con le giuste misure prese a Stabrawa, poi la partenza negativa ha condizionato il terzo; nel quarto, la squadra ha a un certo punto mollato, subendo un parziale di 0-11 che ha decretato la resa.

    Andrea Radici schiera la diagonale Cottarelli-Stabrawa, al centro Gitto e Rau, a lato Corrado e Carbone e libero Donati. Non c’è Russo a causa di una indisposizione fisica. Marco Bartolini risponde con Biffi in regia, Cappelletti opposto, Bragatto e Stoppelli (quest’ultimo in luogo di Quarta) al centro, Wawrzynczyk e Skuodis alla banda e Marra libero.

    Stabrawa è subito tonico: si presenta con due attacchi a segno, poi i muri su Cappelletti e Skuodis portano Palmi sul 5-1; a questo punto, la ErmGroup comincia a garantirsi i cambi palla, anche se il tocco di seconda di Cottarelli sorprende la difesa locale e il diagonale out di Cappelletti mandano gli ospiti sul 13-8 in loro favore. Ci vuole allora il turno in battuta di Skuodis per creare scompiglio in ricezione e quando Stabrawa è bloccato da due muri di fila, San Giustino ha quasi ricucito lo strappo (16-17). Rau si aggiudica una contesa a rete su Cappelletti e fa ripartire i suoi, Corrado impingua e Stabrawa piazza il colpo del 22-17 dopo due difese di Donati sui primi tempi di Stoppelli. A risolvere sul 25-20 provvede Corrado con un preciso diagonale e con il muro su Cappelletti.

    L’invasione di Biffi produce il break (3-1) per la OmiFer in avvio di seconda frazione, ma il muro di Bragatto su Gitto e il primo ace della partita sulla battuta di Skuodis ribaltano gli equilibri sul 6-5 per la ErmGroup, che beneficia di una pipe sulla rete di Corrado e di un muro di Stoppelli su Stabrawa per andare sul 9-6. Palmi neutralizza il tentativo di fuga con i soliti Stabrawa e Corrado e i muri implacabili di Rau su Stoppelli e di Corrado su Cappelletti sembrano spianare di nuovo la strada ai calabresi, non fosse per San Giustino che replica con la stessa moneta ai danni di Corrado. Raggiunto il pareggio sul 18-18, i padroni di casa mettono il naso avanti con un contrattacco di Cappelletti a coronamento di un ottimo lavoro difensivo; Carbone non trova il campo da posto 4, Cappelletti invece sì, sugli sviluppi di una prodezza difensiva di Marra. In più, il turno al servizio di Biffi si rivela efficace: lo stesso palleggiatore serve sulla zona di conflitto e fa 22-18, poi Stoppelli completa la decisiva striscia di 6-0 con il muro del 23-18 su uno Stabrawa ora controllato a dovere, che sbaglia la battuta sul cambio palla. L’invasione di Corrado sulla schiacciata di Cappelletti chiude i giochi sul 25-21 e il match torna in parità.

    Sull’1-1, le premesse sono quelle giuste per un terzo set più incerto che mai. Invece, a partire concentrata è soltanto la OmiFer Palmi: Stabrawa comincia con ace e aggiunge il punto del 2-0; anche Carbone pizzica dai nove metri e sul fallo a rete di Skuodis il punteggio sale a 6-1 in favore degli ospiti. Uno svantaggio che la ErmGroup non riuscirà più a recuperare per intero: una veloce di Gitto e il muro di Stabrawa su Bragatto allargano il divario fino al 10-3, momento nel quale i biancazzurri si sbloccano, riducendo il gap fino al 7-10 con lo slash di Wawrzynczyk. A frenare la risalita è tuttavia una potente conclusione sul muro avversario da parte di Corrado, che risolve una situazione complicata per Palmi: l’unico serio riavvicinamento, frutto in primis di attacchi vincenti di Cappelletti, è sul 16-18, quando Gitto tocca due volte la palla sotto rete per poi far ripartire i suoi con il muro su Wawrzynczyk. Il diagonale out di Cappelletti, lo slash di Carbone e il contrattacco di Stabrawa orientano definitivamente l’ago della bilancia dalla parte di Palmi, che si impone per 25-20 con un colpo da schiacciatore di Cottarelli su involontario assist di Biffi.

    La quarta frazione scorre sul binario del punto a punto e a rompere gli equilibri sono l’attacco fuori banda di Stabrawa e il mani fuori di Wawrzynczyk, che permettono alla ErmGroup di realizzare il break (7-5) e di tenerlo sul 9-7 quando il diagonale stretto di Carbone termina fuori. A questo punto, però, subentra l’incredibile black-out che deciderà l’esito del match con la già ricordata striscia letale per San Giustino. La formazione di Bartolini va letteralmente in bambola sulla rotazione che ha Carbone in battuta, peraltro non potente ma efficace: Cappelletti è fermato dal muro e dall’imprecisione; dall’altra parte, Corrado non sbaglia e soltanto dopo l’undicesimo punto di fila, opera di Stabrawa, c’è il primo tempo di Stoppelli che fa muovere di nuovo lo score biancazzurro, ma siamo già sul 18-10 per Palmi e San Giustino è di fatto uscito di scena (entrano Troiani per Biffi e Cozzolino per Wawrzynczyk), tanto che si ritrova addirittura sotto di 11 lunghezze (11-22) quando Cottarelli piazza l’ace. Ultimo sigillo di Stabrawa, quello del 24-15 e partita che conosce l’epilogo sull’errore in battuta di Cozzolino con il netto parziale di 25-16. Al termine, l’omaggio di tutto il palasport al 40enne capitano Davide Marra, che – comunque vada – a fine stagione lascerà l’attività agonistica. Per il resto, il verdetto della doppia sfida non è stato ancora scritto: c’è il lungo viaggio fino al “Mimmo Surace” di Palmi, ma per la ErmGroup la strada è lunga e soprattutto assai più che in salita.

    Erm Group San Giustino-OmiFer Palmi 1-3 (20-25, 25-21, 20-25, 16-25)Erm Group San Giustino: Biffi 4, Wawrzynczyk 17, Stoppelli 4, Cappelletti 19, Skuodis 8, Bragatto 4, Silvestrelli (L), Troiani 0, Marra (L), Cioffi 0, Cozzolino 1. N.E. Ricci, Quarta, Panizzi. All. Bartolini. OmiFer Palmi: Cottarelli 8, Corrado 24, Gitto 3, Stabrawa 25, Carbone 5, Rau 5, Iovieno 0, Donati (L), Pellegrino 0. N.E. Amato, Maccarone. All. Radici. Arbitri: Pescatore, Adamo. Note: durata set: 27′, 31′, 30′, 27′; tot: 115′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    L’OmiFer cerca il Triplete ai Play Off: primo ostacolo è San Giustino

    Con i motori che rombano perché ancora accesi e caldissimi, tanto è l’entusiasmo e la soddisfazione in casa OmiFer per essere riusciti a fare “double” e portare a Palmi, dopo la Coppa Italia, anche la Supercoppa. Neanche il tempo di godere dei trionfi, però, che le canotte giallo-blu si apprestano a disputare il primo turno Play Off a San Giustino contro i padroni di casa, giunti quinti al termine della Regular Season Serie A3 Girone Blu, dopo una intera stagione che li vedeva oscillare tra la seconda, la terza e la quarta posizione. Che ci sia un po’ di amaro in bocca, traspare palesemente dalle parole del direttore sportivo perugino Valdemaro Gustinelli, che se da un lato mostra delusione per le ultime prestazioni della squadra, dall’altra promette che, mercoledì 3 aprile, Erm Group San Giustino “venderà carissima la pelle contro Palmi”. Si troveranno quindi l’uno di fronte all’altro per la terza volta i due (nei precedenti incontri, sono stati 2 i successi dell’ OmiFer Palmi), Gustinelli (direttore sportivo di Erm Group San Giustino) e Radici (primo allenatore di OmiFer Palmi), entrambi tifernati, ed entrambi pronti a non mollare e a giocarsi il tutto per tutto in questa importante sfida, così come sottolinea mister Radici: “Inutile cantare la solita canzone… che i Play Off azzerano tutto – evidenzia il coach della “Franco Tigano” – noi sappiamo che sono partite importantissime, che si giocano in due gare – andata e ritorno – quindi, quella di domani è una partita estremamente delicata e importante, anche se poi i conti si fanno alla fine. Domenica 7 aprile, a Palmi, ci sarà il verdetto finale che speriamo sia in nostro favore, perché – continua Radici – voglio ribadire e sottolineare che l’OmiFer Palmi non ha assolutamente intenzione di mollare, pur nella coscienza e consapevolezza che non siamo gli unici padroni del nostro destino, ma ci sono un avversario e delle variabili che accettiamo e rispettiamo”. Non si può non sottolineare, comunque, che l’OmiFer Palmi, grazie ad un evento importante come la Supercoppa, non ha avuto molto tempo per preparare questa trasferta, e quindi, come evidenzia mister Radici “questi 3 giorni che precedono la gara di Play Off sono stati soprattutto dedicati al recupero delle energie, a guardare quello che potremmo fare dalla nostra parte del campo”. Le tre settimane che hanno preceduto la Supercoppa hanno comunque permesso a mister Radici di recuperare e resettare quelle problematiche fisiche, dovute alla continuità delle gare, e quindi San Giustino si troverà avanti a sé una squadra con delle energie in più, giocatori fortemente convinti di potercela fare, fortemente motivati e pieni di grinta. Centinaia i tifosi palmesi che seguiranno la diretta della partita sul canale You tube della Lega Volley. Non resta che aspettare il fischio di inizio. LEGGI TUTTO

  • in

    San Giustino attende Palmi per gara di Play off: “Importante fare e bene in casa nostra”

    Due partite in poco meno di cinque giorni, l’una di andata e l’altra di ritorno, da dentro o fuori. Per una squadra la stagione andrà avanti, per l’altra arriverà al capolinea. Il campionato di Serie A3 Credem Banca è arrivato ai play-off, la cui fase iniziale non esce ancora dai rispettivi gironi e sulla strada della ErmGroup San Giustino c’è l’avversaria tecnicamente più solida a livello di organico, quella OmiFer Palmi che arriva al palasport di via Anconetana (inizio alle 20.30 di mercoledì 3 aprile) con due freschi trofei messi in bacheca nel mese di marzo appena concluso: dapprima la Coppa Italia e poi – è cronaca di sabato 30 – la Supercoppa di categoria.

    Quanto basta per ribadire – se ve ne fosse ancora bisogno – le indubbie potenzialità di una compagine (l’unica che peraltro quest’anno si è portata via finora il bottino pieno da San Giustino) che adesso punta al “triplete”, ossia alla promozione in A2, sapendo di avere tutte le carte in regola.

    Dopo aver pagato un inizio difficile, i calabresi hanno innestato la presa diretta e – salvo qualche inciampo – sono riusciti a soffiare in extremis la quarta posizione finale ai biancazzurri: a fare la differenza, a parità di punti, è stata una vittoria in più e quindi gara 1 a San Giustino e gara 2 con eventuale golden set (domenica 7, ore 18) al “Mimmo Surace” di Palmi.

    La Omifer è stata anche la squadra più “avara” nei confronti della ErmGroup, che è riuscita a strappare ad essa un solo punto nei due match della regular season, anche se in trasferta era andata vicinissima al colpaccio in quel tie-break dall’esito incredibile. D’altronde, quando dall’altra parte della rete ci sono giocatori chiamati Stabrawa, Corrado, Cottarelli e Gitto (rispettivamente opposto, schiacciatore, palleggiatore e centrale) non si può mai stare sicuri.

    San Giustino-Palmi acquisisce anche il sapore di un derby fra i due tecnici: sia Andrea Radici, da poco tornato coach della Omifer, sia Marco Bartolini della ErmGroup, sono infatti di Città di Castello e proprio loro – esattamente dieci anni fa, con Radici primo allenatore e Bartolini secondo – sono stati gli artefici di quel settimo posto finale in Superlega che costituisce in assoluto il miglior risultato di sempre raggiunto dal volley tifernate, con il palasport di San Giustino sede degli incontri casalinghi.

    Non dimenticando lo stretto rapporto di amicizia (peraltro già evidenziato) che lega Radici anche al direttore sportivo Valdemaro Gustinelli, pure lui di Città di Castello. “Con Andrea c’è una collaborazione che dura da una vita – dice Bartolini – e io sono stato il suo secondo in tutta la cavalcata vincente di Città di Castello. Con lui vi sono ricordi indelebili e sono contento di ritrovarlo sulla panchina di Palmi. Al di là di questo piacevole revival, però, noi cercheremo di disputare la migliore partita per continuare a onorare un campionato che abbiamo disputato alla grande, provando a toglierci un’ultima soddisfazione in casa. “

    “Mi esprimo così per prudenza, nel senso che al momento sarà l’ultima gara interna: siamo entrati in un campionato che fa storia a sé, quindi ogni partita la vivremo sempre come l’ultima, poi ovviamente la nostra idea è quella di allungare la serie e quindi l’importante sarà fare bene qui da noi per tentare di mettere la nostra avversaria nella condizione di giocarsi la qualificazione in casa sua”.

    Una finale di Supercoppa in più sulle gambe e il lungo viaggio dalla Calabria all’Umbria: sarà un Palmi più stanco ma allo stesso tempo anche galvanizzato dal successo?

    “Il fatto che abbiano giocato vuol dire che hanno tenuto il ritmo e che soprattutto sono in palla rispetto magari a noi, rimasti fermi perché non avevamo impegni. Certamente, il girone Blu è molto difficile anche dal punto di vista logistico: come squadre ci conosciamo oramai alla perfezione, per cui sarà una partita a sé”. Sarà comunque fondamentale per la ErmGroup “resettarsi” dopo una sconfitta di Fano che comunque non ha scalfito la sua ottima annata. 

    “La partita di Fano – prosegue Bartolini – rientra nel percorso della stagione: loro hanno meritato e io ho analizzato il primo set, quando abbiamo giocato palla su palla fino al 21-22, quando avevamo l’occasione di andare sul 22 pari; invece, loro sono stati autori di una grande difesa del libero sul primo tempo di Quarta senza muro e si sono poi presi il punto che li ha galvanizzati, mentre noi lo abbiamo accusato”.

    Si ricomincia pertanto dallo 0-0 e con il 6+1 di sempre per la ErmGroup: Biffi in regia, Cappelletti opposto, Quarta e Bragatto al centro, Wawrzynczyk e Skuodis a lato e Marra libero, sperando nel calore di un pubblico che anche a Fano non si è tirato indietro. Coppia mista laziale designata per il match: primo arbitro Luca Pescatore di Cerveteri, secondo arbitro Giorgia Adamo di Roma.

    (fonte: comunicato stampa LEGGI TUTTO