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Davide Marra lascia la pallavolo giocata: “Mi ritiro sereno dopo aver realizzato il mio sogno”

Destino ha voluto che nella sua Calabria iniziasse a giocare e concludesse la prestigiosa carriera nel ruolo di libero. A 40 anni da poco compiuti, Davide Marra da Praia a Mare ha salutato la pallavolo giocata nel match che domenica scorsa la ErmGroup San Giustino – squadra della quale è stato anche capitano – ha perso 1-3 a Palmi contro la Omifer, con conseguente eliminazione dai play-off.

Per lui è stata quindi l’ultima presenza in campo. E proprio la Pallavolo Franco Tigano di Palmi, attuale massima espressione della regione in questa disciplina, ha deciso di consegnargli un significativo riconoscimento. Lo ha fatto prima dell’inizio della gara, perché – indipendentemente dall’esito finale – Marra aveva preso la decisione del ritiro al termine della corrente stagione. 

“Eccellente pallavolista ed esempio per la Calabria del volley”: così sta scritto nella targa a lui dedicata, ricevuta dalle mani del presidente Giuseppe Carbone. Oltre che dallo stesso Marra, il sentito ringraziamento alla Franco Tigano Palmi è arrivato anche dalla Pallavolo San Giustino, che ha molto apprezzato questo gesto.

foto Pallavolo San Giustino

Tutta la pallavolo italiana, comunque, sta omaggiando in questi giorni un grande professionista, dotato anche di carattere e carisma, che tanto ha dato a questo sport. Il suo curriculum si commenta da solo: 403 presenze nelle tre principali categorie (264 nell’attuale Superlega, 88 in A2 e 51 in A3), senza contare gli anni della B; 9 stagioni nella massima serie, 5 partecipazioni alla Champions League, una Challenge Cup e una Coppa Italia vinte con Piacenza, una Coppa Italia di A2 con Vibo Valentia e uno scudetto sfiorato nel 2013, sempre con Piacenza, che uscì battuto per 2-3 a Trento in gara 5. 

“A dire il vero – precisa Marra – stavamo vincendo nel 2020 anche la A2 con la Emma Villas Siena, poi il Covid-19 cancellò tutto a tre sole giornate dal termine”. Passando alla Nazionale, oltre 40 le presenze fra campionato del mondo, europeo e World League: “Mi sono mancate solo le Olimpiadi”, ha rimarcato.

Salito a Perugia dopo le medie superiori per motivi di studio, Marra ha iniziato in B2 con il Foligno, poi la B1 con Marsciano e Città di Castello, dove è salito in A2, quindi l’esordio in Superlega con Loreto, la permanenza in A1 nelle cinque annate di Piacenza, la A2 a Vibo Valentia con salto immediato in A1 e infine Siena in A2, Città di Castello in B e San Giustino, prima in B e poi in A3.

foto Pallavolo San Giustino

E dall’ultimo capitolo, quello appena concluso con da ErmGroup, Marra intende cominciare: “Quella da poco conclusa per noi, è stata una stagione a mio parere davvero stupenda. Una squadra che, salvo quattro partite, ha sempre conquistato punti, arrivando a una storica qualificazione alla Coppa Italia e a un altrettanto storico passaggio ai play-off. Una squadra che, con il trascorrere delle giornate, diventava sempre più temuta e rispettata dalle avversarie. Una squadra che ha sempre dato tutto e che ha finito la stagione senza rimpianti. Ripeto: una grande annata sotto tutti gli aspetti”.

Ricordo bene quando tre anni fa, per la prima volta, incontrai Goran Maric e Claudio Bigi. Non ci conoscevamo, ma da quel giorno si instaurò subito un rapporto di fiducia e lealtà. Accettai la nuova sfida e a oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta, della quale sono molto felice. Sono entrato in una nuova società, la Pallavolo San Giustino, accolto da tutti a braccia aperte. Ho conosciuto nuove persone e con il tempo si sono creati legami di amicizia e un senso di appartenenza che porterò sempre con me, non dimenticando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per questo motivo, voglio ringraziare in toto la società: la compagine dirigenziale, i soci, i vari staff (non faccio nomi perché dimenticherei sicuramente qualcuno) e tutti quelli che, con il loro lavoro “dietro le quinte”, hanno fatto sì che si potessero raggiungere i risultati sopra citati”.

Ai ragazzi del gruppo squadra – continua – rivolgo un grande “in bocca al lupo” per le loro carriere; a ciascuno auguro un gran bene e la realizzazione dei loro sogni. Lasciatemi citare però i due allenatori, Marco Bartolini e Mirko Monaldi: i risultati ottenuti in questi tre anni sono sotto gli occhi di tutti e non devo stare qui ad elencarli o a parlare della loro professionalità, ma li ringrazio per aver anteposto la squadra davanti a tutto e per aver sempre messo i singoli nelle condizioni di essere noi stessi e di esprimerci al meglio”. 

E la bella sorpresa riservata a Palmi? “E’ stato un pensiero inatteso e quindi più bello: mi ha dimostrato che qualcosa di buono sono riuscito a farlo”. 

Quali sono stati i giorni più belli della carriera di Marra? “Intanto, sono stati più di uno, se si pensa che sono partito dalla B2 per poi salire: B1, A2, A1 e Nazionale. Ogni volta che ho esordito nella nuova categoria è stato un gran giorno, perché stavo coronando il desiderio che avevo da bambino. A Loreto in A1 e in casa con la Nazionale erano venuti i miei familiari a vedermi, mentre a San Giustino ricordo con un piacere particolare la prima volta che Camilla, la figlia mia e della compagna Jessica, è venuta in campo a salutarmi a fine partita”.

foto Pallavolo San Giustino

E le giornate più amare, se ci sono state? “Quella in cui abbiamo perso al tie-break lo scudetto a Trento. Un grande rammarico, anche se a bocce ferme posso dire che è stata un’annata ugualmente bella. È chiaro che perdere la “bella” faccia male: senti di aver sprecato una grande occasione e devi ricominciare tutto daccapo, sperando che questa chance ti possa ricapitare, ma non è certo scontato che sia così”.

Parte finale in Alta Valle del Tevere, il comprensorio che oramai è diventato la tua nuova dimora, dal momento che vivi a Città di Castello. “Sì, perché è qui che ho conosciuto Jessica e quando sono venuto a giocare a San Giustino avevo già fatto la mia scelta di vita, nonostante mi fossero arrivate richieste ancora da Superlega e A2. Ma d’altronde avevo raggiunto i miei obiettivi e quindi questa era l’unica strada possibile per rimanere a livelli eccellenti e allo stesso tempo stare vicino a casa”.

È da escludere un eventuale ripensamento? “Sì, poiché ho chiuso con serenità e sono tranquillo. Mi sono goduto tutto anche in quest’ultima annata, complicata ma bella: ho pertanto metabolizzato nella maniera migliore; in fondo, era normale che prima o poi dovesse finire anche questo capitolo”.

E Marra rimarrà all’interno dell’ambiente pallavolistico anche fuori dal taraflex? “Sto allenando alcuni giovani, però non ho ancora deciso. Sono trascorsi pochi giorni dall’ultima partita e quindi al momento penso soltanto a tenere staccata la spina. Ho anche una laurea in scienze motorie e diversi diplomi, sempre per ciò che riguarda materie sportive. Vedremo”.

L’ultimo capoverso è quello dei ringraziamenti, in parte già fatti. E allora, a chi rivolgere un “grazie” speciale? “A tutte le persone che in questi giorni hanno avuto un pensiero per me: sono stato sommerso da attestati di stima e affetto che mi hanno riempito il cuore. Un grazie a tutte le persone che ho incontrato, in palestra e fuori, durante questo mio percorso: dalla mia città di origine, Praia a Mare, perché lì è cominciata l’avventura, fino all’apice della carriera, quindi al campionato del mondo con la maglia della Nazionale. E dico tutti, perché nel bene e nel male ognuno ci lascia qualcosa da imparare. Infine, un grazie alla mia famiglia: a mio padre, a mia madre, a mia sorella, a Jessica e a Camilla dedico questa meravigliosa storia. Senza di loro al mio fianco, non sarei riuscito a fare nulla”.

(fonte: Comunicato stampa)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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